Cara Palma,
ho molto apprezzato il tuo racconto che mi ha fatto rivivere gli anni belli della mia fanciullezza. Mi sembra che fra le cose che si facevano a Natale in quegli anni hai dimenticato le frittelle di riso e la "stiaccia" di uva secca, che oggi nessuno ricorda.
Anch'io sono andato lontano dal Giglio, ho trascorso tanti Natali in località diverse della nostra penisola, ma il ricordo di quel Natale mi è rimasto sempre nel cuore.
Tu dici che si andava alla Messa di mezzanotte. Ma ti ricordi dei canti prima della messa? Io ricordo ancora di aver cantato da piccolo: "Iube domne (Domine) benedicere. Primo tempore alleviata est terra ecc."proprio prima della messa con tanta gente che ascoltava in religioso silenzio anche se non capiva il latino.
Sabato prossimo sarò al Giglio per respirare un po' di quella atmosfera che purtroppo non può essere più la stessa di tanti anni fa.
Vorrei con questi ricordi inviare a te e a tutti i gigliesi tanti auguri di buon Natale e di un sereno e felice anno nuovo.

Rocco di Meco di Scotta