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Da tempi non molto lontani, quando il primo medico decise di non rimanere, l'altro addirittura con due convenzioni in regioni diverse, abbiamo scoperto quanto sia difficile vivere la sanità all'isola. Non voglio prendermi il merito, certamente qualcuno potrebbe obiettare che se lo scrivo, in realtà desidero che mi venga riconosciuto l'aver pressato per molto tempo affinché la Dottoressa Villani venisse sull'isola prima come medico di continuità assistenziale, la classica guardia medica notturna, poi successivamente, viste le ben note vicende, accettò temporaneamente la carica per la medicina di base, per poi prendere l'incarico definitivamente. La stessa dottoressa ha cercato e invogliato altri medici al fine di garantire una continuità per il medico di base.
Non è facile e sappiamo quanti medici mancano nei vari piccoli paesi anche della provincia grossetana per poi allargarsi nella regione. Ha trovato la dottoressa Ceccatelli che insieme garantiscono il servizio, sia per la medicina di base che per la continuità assistenziale. I due medici si attendono a vicenda per passarsi le consegne, un po' come nella corsa della staffetta, il passaggio del testimone, che in questo caso sono il telefono di servizio, le chiavi dell'ambulatorio e altre cose. Visto la facilità con cui si scrive in neretto, io scrivo in MAIUSCOLO, quando voglio attirare l'attenzione. LE DUE DOTTORESSE PAGANO DI TASCA LORO I DUE INFERMIERI CHE AIUTANO DURANTE QUESTO PERIODO PER LA VACCINAZIONE DELLA TERZA DOSE, l'infermiere che viene sull'isola è un libero professionista che grazie ai suoi studi può svolgere questo tipo di supporto medico. Perciò le due dottoresse si sono attivate per poter vaccinare qui sull'isola senza far partire nessuno, poi naturalmente la libera scelta di andare sul portale e prenotarsi, questa è un'altra cosa.
Tornando a noi, vorrei sapere quale motivazione potrebbe mai portare un avvocato in un tribunale affinché si trovi un medico in più, facciamo che prendiamo un medico e lo teniamo in domicilio coatto? Sempre per non autoincensarmi ma quanti di voi hanno dato la loro disponibilità affinché si trovasse una casa per i due medici? Vi interessa sapere che molte delle risposte aveva come leitmotiv: "eh ma non posso mica rinunciare ad un affitto estivo che mi rende di più." MA ALLORA SIAMO DURI DI COMPRENDONIO, NON ABBIAMO IMPARATO NIENTE. Su FB ho letto, non faccio il nome, di qualcuno che avrebbe dato la disponibiltà di un appartamento, ai due medici non è mai arrivata questa proposta. Poi la solita tiritera del contratto, che c'è una differenza tra un guadagno estivo e un contratto a lungo termine, in realtà dall'affitto estivo deve essere successivamente scorporate tutte le spese di luce, acqua nettezza. Alla fine dei conti quanto può essere il guadagno reale? Certo senza ricevuta è più sostanzioso, veramente non abbiamo imparato niente!!!!! Il terzo medico poi dove lo mettiamo a dormire, mangiare? La dottoressa Ceccatelli sta cercando casa niente di niente, figuriamoci un terzo medico.
Credo che prima di cercare il terzo medico, tramite un esposto in procura, sarebbe forse più logico trovare prima le soluzioni che attaccare chi in questo momento sta cercando di dare all'isola il servizio di medicina sia di base che assistenziale. Vi siete mai posti il problema che dopo i vari interventi in cui avete solo attaccato senza riconoscere niente ai due medici, potrebbero scegliere di andarsene? Ricordatevi che siamo noi che abbiamo bisogno, con tutti medici che la sanità sta cercando di reperire, riuscirebbero tranquillamente a lavorare da altre parti. Che strano solo io che sono un po' malefica penso questo ma fossi in voi ci rifletterei.
A proposito invece di raccogliere i soldi per l'avvocato facciamo un colletta per partecipate alla spesa delle vaccinazioni. Con la vaccinazione campo, con l'avvocato anche no. Ultima ma non meno importante, ma un grande e caloroso grazie ai volontari e personale fisso della misericordia, un grazie alla loro enorme disponibilità, in momenti come questi i volontari sono il sostegno dei medici che a differenza di qualcuno, riconoscono il loro impegno.
Vi voglio bene ma vi darei foco.
Condivido in pieno le osservazioni di Franca Melis e credo che, dato il processo di invecchiamento delle persone residenti sull'Isola,la cosa più importante ora sia la presenza stabile e sicura di medico di base e assistenziale. Il problema fondamentale che si protrae da quando io vivevo all'Isola del Giglio è quello dell'alloggio di questi medici che non trova soluzione nonostante il passare dei decenni. La Misericordia fa il possibile e l'impossibile per aiutare la cittadinanza ma ovviamente non ha i mezzi e gli strumenti per garantire un alloggio ai medici che dia a loro e ai residenti e villeggianti una continuità e sicurezza del servizio. Credo però che questo problema dovrebbe essere affrontato dal Comune perchè gli alloggi di Servizio per alcune categorie indispensabili, debbono essere forniti dall'autorità amministriva dell'Isola.Penso che il Comune del Giglio possa trovare tra le pieghe del bilancio i soldi per l'affitto di un appartamento o due di servizio da subaffittare ai medici che di volta in volta vengono sull'Isola.Faccio solo un esempio ma il 23 Settembre 2021 è stata fatta una delibera di spesa per contributi economici a varie Associazioni per Euro 164.000 circa. Iniziativa giusta ed encomiabile forse sarebbe meglio e più utile per la popolazione Gigliese usare parte di quei fondi per affittare due appartamenti a disposizione del Comune per un servizio indispensabile come l'assistenza medica. Non si può aspettare la disgrazia per intervenire e gli elicotteri in avverse condizioni meteo non possono operare come tutti sanno. E' una scelta di civiltà per i residenti e per gli ospiti presenti sull'Isola che sono abituati a determinati standard sanitari ormai dappertutto.
Grande Franca Melis.Ma il Comune non ha (o non potrebbe avere) niente di suo per dare casa ai medici? Un amico mio è stato medico all'Elba.Affittava la casa d'inverno e doveva lasciarla d'estate,ma anche così l'affitto jncideva molto sul suo guadagno.E' uno dei motivi per cui ha lasciato l'Elba.