In un periodo tanto critico come quello in cui si trova in queste settimane il consiglio comunale, tutto impegnato com’è a far fronte ai numerosi problemi, tra le polemiche sulle ordinanze di chiusura dei locali, e fra pettegolezzi e scommesse su chi sarà il prossimo “fortunato”, si fa per dire, ad essere morso dal personaggio dell’anno, appare “crudele” quanto necessario, sollevare un’ulteriore polemica sullo stato delle cose al Giglio, dopo un anno di amministrazione Brothel (o forse dovremmo dire Schiaffino bis…).
L’oggetto di tale osservazione è da individuarsi in un accordo stipulato nell’ormai lontano maggio 2004 fra l’Azienda Sanitaria Locale di Grosseto e il Comune di Isola del Giglio allora rappresentato dall’amministrazione Landini; tale documento prevedrebbe (il condizionale è d’obbligo giacché a tale decisione non sono mai seguiti fatti concreti) in sostanza l’obbligatoria presenza sull’isola di due medici di base, presenza resa ancor più necessaria dalla situazione di disagio derivante dalla condizione di insularità in cui ci troviamo (la condizione di disagio è la stessa che prevede fra l’altro per i medici che decidessero di accettare un incarico al Giglio, un allettante stipendio, nettamente superiore a quello previsto per i loro colleghi della terraferma).
Tra l’altro l’accordo del 2004 sancirebbe in definitiva qualcosa che già sarebbe previsto per legge proprio a causa delle particolari condizioni geografiche della nostra isola.
Dopo tante premesse, il fatto che, a distanza di quasi due anni dal maggio 2004, il fatidico e atteso arrivo del secondo medico non si sia ancora verificato, risulta quantomeno curioso. Ai più malpensanti potrebbe addirittura balenare per la testa l’insana e assurda ipotesi che qualcuno possa voler con tutte le sue forze, magiche o politiche, che dir si voglia, scongiurare tale pericolo… effettivamente dal punto di vista di qualcuno l’arrivo di un nuovo medico sarebbe sì un pericolo, non per la comunità naturalmente, ma per il regime di monopolio nel quale il dottor Schiaffino, unico medico nonché membro della maggioranza consiliare, si trova suo malgrado ad operare.
Sarebbe davvero deludente e doloroso per i cittadini isolani, assistere al naufragio di quell’amore devoto e assoluto, ostentato e predicato, nei confronti della nostra isola e la volontà di migliorare le condizioni di vita della nostra piccola comunità, manifestati dell’attuale maggioranza, naufragio che quei soliti malpensanti potrebbero attribuire agli interessi personali di qualcuno e dell’ancor più incommensurabile amore per le proprie tasche.
Nella speranza che ciò sia solo frutto delle fantasie di coloro i quali, sempre più numerosi, non ripongono alcuna fiducia in questa amministrazione, anche alla luce delle brillanti iniziative (come ad esempio, tanto per rimanere in argomento sanità, quella che ha visto protagonisti, loro malgrado di spiacevoli amputazioni, diversi micetti, che si sono visti letteralmente cambiare i connotati!) e delle poco rassicuranti premesse di questo mandato, resto in attesa dell’arrivo del medico, per poter nuovamente compilare il libretto sanitario e… staccare finalmente dai vetri della macchina quelle scritte così antiestetiche!
Monica Landini
SANITA' ISOLANA: LA DENUNCIA DI UNA LETTRICE
Autore: di Monica Landini
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