Isola del Giglio, il Sindaco Ortelli replica alle accuse della minoranza. "Svolgere il Consiglio Comunale il 25 Aprile celebra quella democrazia festeggiata in questa giornata"
"Ho voluto inserire nelle comunicazioni del Sindaco l'allocuzione istituzionale dedicata alla giornata del 25 Aprile, giorno in cui ricorre la festa di liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista". Così il sindaco di Isola del Giglio Sergio Ortelli dopo gli attacchi della minoranza per aver convocato l'assise comunale nel giorno della Liberazione.
"La Festa del 25 Aprile è e rimane una grande festa del nostro Paese, di tutti i cittadini, e guai a farla diventare una festa di bandiera - sostiene Ortelli - perché questa data racconta la storia di questo Paese, l'anniversario che gli italiani hanno scelto per celebrare la Liberazione. Ma il 25 aprile non racconta solo la storia nazionale del secondo Novecento, parla anche un po' degli italiani e di come sono riusciti a ricostruire la democrazia di un paese martoriato dalla guerra".
Da qui la scelta di una data simbolica ed evocativa. "Questa data - prosegue Ortelli - assume un valore fondamentale per l'Italia tutta: ha gettato le premesse per la stesura della Carta costituzionale, che pone al suo centro i principi fondamentali della libertà, dell'uguaglianza, della solidarietà, della dignità della persona; ha dato vita a un vivace dibattito democratico sul quale si basa la vita politica del Paese; ha contributo alla costruzione di un'Italia moderna. Oggi speravo fosse presente la minoranza consiliare, per ampliare la discussione, che invece anticipa una protesta per un fatto che non esiste, annunciando l'assenza al più importante momento di democrazia del nostro piccolo paese. E sinceramente, lasciatemelo dire, polemizzare sulla data in cui viene convocato il consiglio comunale mi ha lasciato basito perché le sessioni consiliari, costituite dall'organo consiliare più alto del nostro territorio, sono un emblema della democrazia e della libertà". Lo svolgimento del Consiglio Comunale il 25 aprile, dunque, vuol dire esaltare quella democrazia che si celebra in questa giornata.
"Il consiglio comunale - conclude Ortelli - è l'assemblea elettiva del comune di riferimento, un po' come il Parlamento a livello nazionale, e viene eletto direttamente dal popolo cittadino. Il consiglio comunale è dunque l'organo che rappresenta la più alta espressione istituzionale della comunità locale. E oggi il consiglio comunale festeggia il 25 aprile diversamente da quanto è accaduto in questi quasi 70 anni di storia comunale: né le amministrazioni di sinistra né le amministrazioni di centrodestra hanno mai rievocato la memoria della giornata".
Scusate ma sarò un po' lungo. Il mi' babbo, puntatore ad un pezzo di artiglieria, fu preso prigioniero pochi giorni dopo l'8 settembre 1943 in circostanze, tra l'altro, abbastanza grottesche. Era stato mandato, come tanti giovani della sua età, a combattere in Grecia, contro i greci poi, che da quello che mi risulta, non ci avevano fatto niente che giustificasse il fatto che noi gli avessimo dichiarato guerra e invasi. Ce lo aveva mandato un tizio pelato, molto potente e ascoltato a quel tempo, di cui non ricordo il nome, ma che aveva la fama di far arrivare i treni sempre in orario. Sembra addirittura che di questo tizio, la seconda carica dello stato di uno dei più importanti paesi occidentali, ne conservi a casa diverse teste di .... bronzo. Fu poi mandato in un campo di lavoro nella Francia occupata, in Alsazia, comandato dai tedeschi, dove riparavano treni danneggiati dai bombardamenti. Lavoro durissimo, minestre sempre più allungate, fatto sta che in poco tempo sparirono una ventina di chili e quando la situazione era vicina a quello che poteva essere un tragico epilogo, fu mandato per una visita, nel reparto medico del campo, che, pur sotto il comando tedesco, era invece in mano ai francesi. Ci sono momenti nella vita, che per venir fuori da certe situazioni, occorre una sola cosa. Avere culo. È si, perché il capitano medico francese che comandava il reparto, era un signore che, nel 1936 o 38 non ricordo bene, era capitato al Giglio con una barca a vela insieme ad alcuni amici. A quel tempo. E c'era rimasto una decina di giorni. Ormeggio in rada a Campese, al Castello a cavallo all'asino, la frasca, l'ansonaco e così via. Insomma prese il mi' babbo sotto la sua protezione finché, dopo alcuni mesi il campo fu liberato. Mesi che il mi' babbo passo' a fare "l'infermiere", che era tutt'altra cosa dal lavoro pesantissimo svolto fino ad allora. Tornato in Patria (così so' contenti pure quelli di dx), per rimettersi un po' in sesto, furono comunque necessari tre mesi di ricovero all'ospedale San Martino di Genova. Questa era, un po' lunga, la premessa, necessaria però per poter parlare di quello che succede ai giorni nostri. Del perché quando io, che ho avuto tra l'altro il privilegio di aver partecipato con il Coro dei Minatori a decine di commemorazioni in tante parti d'Italia,, vedo che viene convocato, proprio il 25 aprile, un consiglio comunale con quel l'ordine del giorno, (punto 1 approvazione verbali seduta precedente e mi fermo qui...) mi cascano le braccia per terra, per non dire di peggio. E poi, con una strabiliante arrampicata sugli specchi che ha fatto si che la toppa si sia rivelata peggio del buco, mi si viene a parlare di "allocuzioni" del Sindaco!!! Ma "allocuzioni" di che??? Se si vuole celebrare degnamente certe ricorrenze, lo si fa in modo solenne, come succede in tante parti d'Italia. Perlomeno dove, chi governa, dimostra di avere una buona conoscenza della nostra storia e un po' di buon senso. Un grazie particolare va a quei cittadini che, sostituendosi ad una Amministrazione Comunale da sempre latitante in materia hanno voluto ricordare degnamente, sia pure in modo semplice questa ricorrenza che è, forse, quella più importante del nostro Paese.
Caro Sindaco, ben poche persone si sono accorte delle sue celebrazioni della Liberazione dell’Italia dalla occupazione nazifascista effettuate ieri attraverso la convocazione di un Consiglio Comunale ORDINARIO. La convocazione ORDINARIA del Consiglio, con 11, UNDICI, punti all’Ordine del Giorno era stata pubblicata dal Comune il 19 aprile scorso su questa testata giornalistica (https://www.giglionews.it/consiglio-comunale-il-prossimo-25-aprile-2023). Undici punti, ad onor del vero, tutti ORDINARI. Sì, ordinari come lo è anche il punto 2. EVENTUALI COMUNICAZIONI DEL SINDACO. Allora, Signor Sindaco, forse potrebbe essere questa la ragione per cui alcuni cittadini gigliesi, per superare questa ORDINARIETÀ che stonava alquanto in una giornata di festa, ha sentito il bisogno di RINGRAZIARE quei nostri giovani compaesani che hanno pagato con la vita la LIBERTÀ che oggi abbiamo e che ancor oggi abbiamo il dovere di conservare per i nostri figli. Peccato non abbia pensato Lei a celebrare in piazza la giornata della LIBERAZIONE! In molti avrebbero sicuramente partecipato alla FESTA DELLA LIBERTÀ. Domenico Solari