Sono appena tornato dal Giglio dopo essere riuscito a fare tutti i ponti (visto che a Venezia ci sono abituato).
Come sempre l’Isola in primavera è stupenda, molto più che in estate. Il profumo dei fiori, le spiagge con pochi ombrelloni e poca gente, la possibilità di gustarsi l’aria del Castello alla sera bevendo un bicchiere con gli amici: ma siamo sicuri che non fare il Parco è una vittoria? Per chi non ha velleità da sub sicuramente no……ma tutti devono mangiare quindi sia quel che sia.
Ad ogni modo, basterebbe rispettare le regole che ci sono già prima di farne di nuove: quando si arriva al Campese sembra di essere ripiombati nel Far West; barche rovesciate sulla spiaggetta degli scogli senza che nessuno le tolga, barche e gommoni con il motore acceso a riva che fanno lo slalom tra i bagnanti, decine di macchine parcheggiate sul molo, ecc. ecc.; che anche la Capitaneria di porto abbia fatto i ponti di primavera?
Comunque visto che ho passato 12 giorni bellissimi non voglio fare polemiche su nulla. Saluto tutti quelli che conosco e arrivederci alla prossima.
In particolare voglio ringraziare Angelo e Sandra per la stupenda serata passato nella cantina di Mimmino; oltre alla consueta cordialità degli amici mi sono emozionato nel sentire il flauto magico di Francesca di Roma, che spero mi legga e risponda, soprattutto quanto ha intonato le ormai fuori moda, per gli altri ma non per me, “Bella Ciao” e “Comandante Che Guevara”.
Stefano da Venezia
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