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Sua Maestà il Perito Moreno Un viaggio al polo Sud che qualcuno ha definito “alla fine del Principio di Tutto”
Te lo trovi davanti all’improvviso subito dopo una fatidica curva all’interno del Parco Nacional de los Glaciares, curva che gli argentini chiamano: “Mirador de los suspiros” là si ferma la guida, ci fa scendere perché sa dell’emozione che colpirà il visitatore … e all’orizzonte del Mirador si presenta un colosso naturale unico e ricco di tutto ciò che la parola naturale intende: acqua, purezza dell’aria, imponenza maestosa e silenziosa; silenzio interrotto, a tratti, dai boati al suo interno causati dal disgelo.
Quando, finalmente, si giunge al Perito Moreno, ci sono molti turisti lungo le rampe che portano al ghiacciaio, ma non si sente volare una mosca: solo bisbiglii di gioioso stupore.
L’acqua che disseta il mondo, la vita che dà la vita, avanza ogni giorno di due metri e crolla a causa del surriscaldamento globale.
Quanto sgomento nella gioia della visione, quanta impotenza che stringe il cuore di fronte a tale Meraviglia!
Avranno capito un po’ tutti la stupidità e la disumana leggerezza che accompagna la nostra vita?
Due volte, in questo viaggio, ho provato una così forte commozione: quando sono andata, a Bahia Blanca, sulla tomba della mia pro-zia Maria e davanti a Sua Maestà il Perito Moreno.
El Calafate: 27 febbraio 2015
Palma Silvestri
A “SILVESTRA” E MARINA Per celia e per facezia, a me che t’ho mostrato simpatia, e che sono Mazziniano fino all’osso, sarebbe garbato dirti d’essere rimasto esterrefatto nel leggere che, in terre di “caudillos”, hai “visitato” “Sua Maestà Perito Moreno”, cara Silvestra. Invece t’ho invidiata assai nel vedere la tua testa rossa fissare, dal “Mirador de los suspiros”, una delle meraviglie del mondo: “El milagro de la naturaleza!” , ovvero la vita che dà la vita e che, anche con un solo sguardo, fa capire la stupidità e la disumana “leggerezza” dell’essere. Avrei voluto tanto essere là, con te, ad ammirare quell’”espectàculo inmenso” che fa rabbrividire, magari standoti vicino come quel bel giovane, ch’è, forse, tuo figlio. Così come a Bahia Blanca, innanzi alla tomba della prozia Marina, commosso per la sorte “lontana” d’una persona, tra quelle meno abbienti di Maremma, quando anche la gente del Giglio, a volte migrava per altri continenti in cerca di fortuna e lì moriva senza aver, mai più, fatto ritorno.