9° tappa di ‘PFU Zero nelle Isole Minori’: conclusa la raccolta di Pneumatici Fuori Uso sull’Isola del Giglio
L’Associazione Marevivo e il Consorzio EcoTyre sono approdati sull’Isola de Giglio con l’iniziativa ‘PFU Zero nelle Isole Minori’. La campagna di raccolta straordinaria gratuita prevede il recupero degli Pneumatici Fuori Uso (PFU) a terra e sui fondali. Sono intervenuti Sergio Ortelli, Sindaco di Isola del Giglio, Alessandro Centurioni, Assessore all'Ambiente di Isola del Giglio, Donato De Conte, Comandante Capitaneria di Porto di Isola del Giglio, Carmen di Penta, Direttore Generale di Marevivo ed Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre, Alessandro Barone, Consorzio Giglio, Cosimo Damiano Caraglia, Maresciallo della locale Stazione dei Carabinieri.
La squadra di sub di Marevivo ha individuato e raccolto i pochi PFU che giacevano in fondo al mare nella zona del Porto. Un mezzo di EcoTyre, il primo Consorzio nazionale per numero di soci e il secondo per quantitativi che si occupa della gestione degli PFU, ha caricato gli PFU, raccolti a mare e a terra - tra cui circa 80 pezzi, di notevoli dimensioni appartenuti a camion, su segnalazione della stazione locale del Corpo Forestale dello Stato diretta da Francesca Fabrizi -, per portarli presso gli impianti di trattamento in cui verranno avviati al recupero.
Questa speciale tipologia di rifiuto, infatti, causa seri danni all’ambiente e comporta alti costi di smaltimento ma, se gestita in modo corretto, è riciclabile al 100% e utilizzabile per i fondi stradali, per le superfici sportive, come materiale per l’isolamento o per l’arredo urbano e persino per le suole delle scarpe.
Intanto sulla banchina, sono state organizzate iniziative di sensibilizzazione per turisti e cittadini, con un’attenzione particolare ai più piccoli. I bambini, infatti, sono stati coinvolti in compagnia di Gummy, la mascotte di EcoTyre, in attività ludiche tramite le quali hanno scoperto l’importanza di una corretta gestione degli PFU e quanto il recupero di questi rifiuti sia necessario per salvaguardare l’ambiente ed in particolare quello marino.
Complessivamente sono 11 le isole di 6 diverse regioni italiane (Lazio, Sardegna, Sicilia, Toscana, Puglia, Campania) interessate dalla campagna ‘PFU Zero nelle Isole Minori’. Dopo Ponza, lo scorso 8 maggio, La Maddalena, il 10 giugno, Ischia, il 12 giugno, e la Settimana delle Eolie, che ha visto la partecipazione di Vulcano (16 giugno), Panarea (17 giugno), Salina (18 giugno), Stromboli (19 giugno) e Lipari (20 giugno), è stata la volta dell’Isola del Giglio. Le ultime due tappe saranno le Isole Tremiti, giovedì 26 giugno, e per chiudere Capri, lunedì 30 giugno.
Ha elogiato l’iniziativa anche il Sindaco Sergio Ortelli, perché tale progetto rientra a pieno titolo nel percorso di sostenibilità e salvaguardia ambientale, già intrapreso con l’Ancim - Associazione Nazionale Comuni Isole Minori - , che porterà il Giglio ad essere un’isola totalmente “free” da ogni tipo di rifIuto.
“Il Giglio è un’isola straordinaria con cui abbiamo, da tempo, attivato una sinergia costruttiva ed entusiasmante, dai nostri progetti con le scuole locali all’apertura del primo “laboratorio di tinture naturali”: sappiamo quindi quanto questo territorio ci tenga a lavorare sulla salvaguardia ambientale e oggi i cittadini del Giglio ne hanno dato un’ulteriore testimonianza”, ha commentato Carmen di Penta, Direttore Generale di Marevivo.
“Con gioia, abbiamo constatato che sui fondali dell'Isola del Giglio - ha detto Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre - erano presenti pochissimi PFU. Volevo quindi ringraziare e complimentarmi con l'Amministrazione ma soprattutto con i cittadini perché il Giglio è un esempio virtuoso del buon funzionamento della filiera come d'altronde abbiamo potuto riscontrare nelle altre isole, tappe di questa importante iniziativa. Tutti i sindaci dei Comuni coinvolti hanno, infatti, aderito con entusiasmo a questa nostra campagna di raccolta straordinaria che ha liberato le nostre stupende isole, un patrimonio di assoluta bellezza e che va salvaguardato, dagli PFU abbandonati nel corso degli anni. Comprendiamo le difficoltà affrontate dalle precedenti Amministrazioni comunali nel liberare i fondali da questi speciali rifiuti perché, oltre ad essere un'operazione particolarmente complicata, è molto dispendiosa in termini economici. Due sono infatti gli obiettivi di 'PFU Zero nelle Isole Minori': - ha concluso Ambrogio - supportare i Comuni e sensibilizzare i cittadini, in particolare i bambini, spiegando loro che uno pneumatico in fondo al mare è un rifiuto 'permanente', che resta cioè sul fondale per centinaia di anni, ma che, se correttamente recuperato, è una risorsa per tutti noi perché diventa rivestimento per sottofondi stradali, rivestimento per palestre, rivestimento per parco giochi per bambini e una suola resistente per le nostre scarpe”.
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