Spettabile Giglio News
in seguito alla pubblicazione sulla vostra testata dell’articolo del 18.08.23 e del video che denuncia l’invasione di numerosi natanti a cala Spalmatoio nell’Isola di Giannutri ci teniamo, quale Consorzio Isola di Giannutri, a precisare che l’attuale normativa lo consente e pertanto la Guardia di Finanza nulla poteva/doveva fare.
Però è evidente che la situazione non possa andare avanti così e sarebbe opportuno e urgente il posizionamento di boe fisse a pagamento - magari prenotabili on line - ponendo al contempo il divieto dell’ ancoraggio libero (“selvaggio”) con evidente protezione dei fondali e delle posidonie e dell’ambiente più in generale.
Abbiamo letto che il Parco, per le zone di sua competenza, si sta muovendo in questa direzione con un progetto specifico di installazione boe, auspichiamo quindi che possa avvenire la stessa cosa anche per le aree di cala Spalmatoio e cala Maestra che sono esterne al parco marino e di competenza, crediamo, comunale/regionale.
L’amministrazione
Consorzio Isola di Giannutri
Spettabile amministrazione, Mi sorprende alquanto la vostra affermazione, in quanto non si tratta di Cala Spalmatoio, ma di Cala dello Schiavo, discesa a mare chiamata "Zucchiatti" notoriamente utilizzata da decenni dai giannutrini come discesa a mare per balneazione. A meno che non abbiate modificato la cartografia. Quale sarebbe la norma che autorizzare l'ormeggio a meno di 100 metri da Cala Schiavo e Cala Volo di Notte ? Attendo il vostro cortese riscontro ! E ringrazio naturalmente. Pinuccia Bernardi Sarebbe opportuno la vostra attenzione
A pagamento. Sembra che la volonta' sia solo quella di spennare chi arriva con un barchino. Che poi sono gli stessi che gia' portano soldi ricavandone in qualche caso sonori schiaffoni Non vi stupite se i turisti naviganti volgeranno la prua verso altri lidi Cordialmente Paolo Cattaneo
Ecco il risultato della parchizzazione selvaggia all'italiana. Riassumo: 1) le AMP in stile italiano sequestrano praticamente l'intero territorio, rendendolo inaccessibile persino alla balneazione. Caso pressochè unico in Europa di esproprio di stato della gran parte del territorio pubblico, le zono più belle. 2) Le barche sono costrette a concentrarsi in un fazzoletto di mare. I bagnanti si lamentano perché sono troppe. 3) Non contenti dell'esproprio, gli operatori pubblici colgono la palla al balzo e pretendono di istituire balzelli per limitare persino i pochissimi accessi rimasti, rendendoli fruibili solo per i più facoltosi. Questo è un paese incivile, che privatizza il mare e lo rende fruibile solo a pochi. Chi ama il mare non può che essere profondamente schifato da questo sedicente ambientalismo, il cui unico scopo non è la difesa del territorio bensì il lucro di pochi.