TRA IL 13 LUGLIO ED IL 9 AGOSTO IL TRASFERIMENTO DELLA CONCORDIA
La Concordia potrebbe lasciare l'Isola del Giglio in direzione di Genova tra il 13 luglio e l'8 agosto: sulla base delle statistiche elaborate dall'Ispra è infatti questo il periodo nel quale è minore la probabilità di avere onde significative più alte di due metri, il valore massimo indicato dal progetto di trasferimento di Costa. La 'finestra' per l'ultimo viaggio della nave naufragata due anni e mezzo fa al Giglio è stata ipotizzata oggi nel corso della Conferenza dei Servizi che si è tenuta a Roma e che, dopo la delibera del Cdm del 13 giugno, dovrà prendere una decisione definitiva sul porto di smaltimento entro il 26 giugno.
Nella riunione di oggi sono state analizzate le integrazioni presentate da Costa in seguito alle richieste delle amministrazioni ma, soprattutto, si è ribadito che l'unico progetto su cui si sta lavorando è quello relativo al trasporto e allo smaltimento nel porto di Genova. Dunque nessuna possibilità, allo stato, che la nave possa andare a Piombino.
Tra l'altro, nella delibera emanata dal Consiglio dei Ministri venerdì scorso, viene anche superato il problema della competenza sulle autorizzazioni. Non dovendo infatti trasportare la Concordia fuori dall'Italia, decade il regolamento europeo del 2006 che attribuiva alle Regioni o alla province la competenza sul rilascio delle autorizzazioni al trasporto. In sostanza, si legge nella delibera, "per il relitto della Costa Concordia e per il suo contenuto, le funzioni in materia di controllo e autorizzazione sono attribuite alla competente autorità marittima". Vale a dire la Capitaneria di Porto.
Se dunque il crono-programma proseguirà senza intoppi, il relitto potrebbe lasciare il Giglio negli ultimi dieci giorni di Luglio. Un programma che però, non è ancora definitivo: a eventuali problemi tecnici che potrebbero ritardare il rigalleggiamento, bisognerà valutare anche le condizioni meteo a ridosso della data scelta. E non è escluso, infine, che possano subentrare ulteriori valutazioni che potrebbero far slittare il trasferimento a settembre.
La Conferenza dei servizi si riunirà nuovamente il 25 giugno e in quell'occasione verrà presa una decisione definitiva, con il via libera o meno al progetto che prevede il trasferimento della Concordia a Genova. Via libera che non prevede però le autorizzazioni al rigalleggiamento: quelle dovranno arrivare dall'Osservatorio di monitoraggio dopo che la Costa avrà fornito tutte le rassicurazioni ambientali e strutturali in merito a questa fase del progetto.
E comunque, pur comprendendo perfettamente il desiderio di Costa-T/M di risolvere una volta per tutte il "bubbone Concordia" facendolo scomparire dagli occhi mediatici mondiali puntati sul Giglio dato che c'è già pronta Genova per accoglierlo, non ci stancheremo di raccomandare un ulteriore gesto di saggezza sacrificio e pazienza, evitando rischiose accelerazioni in piena stagione turistica sull'isola e nel Porto di un lavoro mastodontico e complesso che può riserbare ancora spiacevoli sorprese. Come quella per esempio di accertare in piena e avanzata fase di refloating che tale rigalleggiamento non riesca a svilupparsi come previsto e desiderato con il grande relitto che invece di risollevarsi dei previsti e necessari 10-11 mt ne rimanga nettamente al di sotto con la materiale impossibilità di portarla sopra i fondali di Genova. Capirete bene che in simile circostanza un conto è essere fuori dal culmine della stagione turistica con la possibilità limite di far risommergere la nave ridepositandola sulle piattaforme e rivincolandola lo stretto necessario per provvedere con calma agli ulteriori rimedi e ad un nuovo successivo tentativo e ben altro conto assai più salato sarebbe dover fare tutto questo in pieno Luglio-Agosto. Saluti.
Il ragionamento di Daniela Robasto è dal punto di vista della Società Armatrice proprietaria della Concordia e responsabile della sua rimozione è di una logicità stringente. D'altra parte rappresenta una inoppugnabile conferma della estrema criticità dell'operazione di rigalleggiamento forzato parziale e del suo successivo aggancio ai rimorchiatori di traino per il suo allontanamento dal Giglio. E' evidente inoltre che in presenza di questo manifesto e consapevole carico di rischio e con la necessità assoluta di avere a disposizione un potenziale lungo periodo di calma meteo marina per fronteggiare difficoltà e imprevisti il solo periodo utilizzabile da suddetta Società è quello tra metà Luglio e metà Agosto.
perchè nei 900 giorni la nave è stata appoggiata alle rocce e poi alle piattaforme e soprattutto su quest'ultime rischi particolari non c'erano. adesso si tratta di rialzarla e portarla via e le condizioni meteo marine migliori sono nel mese di luglio non a settembre o altro. Quindi o così o così. In sede di conferenza l'amministrazione gigliese o le associazioni che vantano interessi nell'intervento hanno avanzato qualche richiesta di mitigazione o compensazione (legittime) nel periodo di manovre? Oppure nulla?
Puoi fare cara Daniela tutti i controlli che vuoi, ma se non capisci il senso delle mie perplessità, allora è inutile stare qui a parlare. Io sto paventando l'ipotesi non assurda, ma concreta in quanto mai fatta prima d'ora, che qualcosa non vada come deve, con possibili inquinamenti e quant'altro possa essere pregiudizio della stagione turistica del Giglio. Il 90% della popolazione, se non tutta, vive aspettando questi 40/50 giorni di afflusso turistico per far quadrare i propri bilanci, e quando dico popolazione dico tutta la popolazione del Giglio compreso Castello e Campese, che dalla storia Concordia non hanno guadagnato nulla. Non sappiamo niente di questo rigalleggiamento, non possiamo organizzare eventi o quant'altro è della nostra vita normale e delle nostre attività.....ti sembra una cosa logica???.....perchè mesi e mesi di staticità ed adesso si lavora quasi al collasso????....Per quanto questa popolazione ha fatto sia quella notte che per questo periodo, facendo sentire a casa loro chi lavorava per il progetto, questo comportamento è di mancanza di riconoscenza e di menefreghismo da parte di tutti coloro che stanno nella stanza dei bottoni, ed in primis di colui che aimè ha fatto delle promesse da vero grande marinaio.
E' davvero incomprensibile questa ostinata e pervicace volontà di rischiare di violare anccora la normale e tradizionale pace turistica del Giglio accelerando e concentrando lavori pesanti e rischiosi come quelli del rigalleggiamento forzato e parziale del relitto Concordia e successivo aggancio ai rimorchiatori per il traino di allontanamento proprio nel periodo critico stagionale per l'isola tra metà luglio e metà Agosto quando con un po' di saggezza imprenditoriale suddetti lavori si possono spostare tranquillamente di appena 30 giorni tra metà Agosto e metà Settembre. E' mai possibile che un ultima prudente attesa di appena 30 giorni sia improvvisamente diventata un ostacolo insopportabile e insormontabile dopo una permanenza di oltre 900 giorni della nave-relitto là davanti a Punta Gabbianara?
da non gigliese e per farmi / fare un'idea sarei curiosa di vedere la media dei bilanci per un periodo di almeno 10 anni in modo che si possa comprendere anche un lasso di tempo ragionevole di prima il naufragio e verificare l'eventuale inflessione dei ricavi, avendo l'accortezza di valutare quanto è dipeso dalla presenza della Costa, quanto dall'aumento del prelievo fiscale, quanto dalla crisi economica generale dal 2008 almeno. Nella disgrazia, sono convinta che la presenza della Costa abbia invece direttamente e indirettamente portato dei piccoli vantaggi. Io per prima ho conosciuto l'isola del giglio con questa disgrazia e come me tanti altri turisti italiani e non.
Io ho vissuto tutta la storia dall'inizio alla fine e posso assicurarvi che con i ritmi che portano adesso le lavorazioni, la nave già lo scorso anno sarebbe potuta essere portata via. Rammento che il prefetto Gabrielli, in uno dei 3 punti fondamentali dell'Impresa Concordia citava che le attività economiche dell'Isola dovevano essere sempre tutelate....perchè mi chiedo adesso vengono meno queste promesse??? perchè non si pensa a cosa potrebbe succedere qualora qualcosa andasse storto?......Mi fa ridere chi scrive che i Gigliesi si debbano mettere il cuore in pace, cara Daniela, lo scrivi perchè non ci conosci, e ti posso assicurare che non sarà facile.....Il parco insegna
Tra qualche giorno L'Osservatorio della Regione Toscana nella apposita Conferenza dei Servizi sulla decisione finale del porto di destinazione per lo smantellamento della Concordia dovrà dare il suo importante e motivato parere autorizzativo. Non ci stancheremo di ripetere alcune considerazioni già fatte su questo giornale on-line GiglioNews: 1- Vanno ascoltate con la massima attenzione e rispetto innanzitutto le richieste e invocazioni degli abitanti del Giglio che a diverse centinaia vivono e svolgono la propria attività lavorativa sull'isola con serio disagio familiare in prospettiva quasi esclusiva della stagione turistica estiva già sconvolta dall'incredibile vicenda Concordia nel corso delle due ultime stagioni, attività lavorativa che rischia di essere definitivamente affossata dalla decisione di accelerare e di effettuare le operazioni di rigalleggiamento proprio nel bel mezzo della corrente terza stagione estiva con il grave rischio di confusione blocchi danneggiamenti incidenti, specie nell'area basilare del Porto del Giglio, che tutto ciò comporta. 2- A tutt'oggi non risulta ancora ben definito nelle modalità dettagli e piani alternativi d'emergenza la complessa e mastodontica operazione di "refloating=galleggiamento forzato parziale" propedeutica al successivo aggancio ai rimorchi di traino, un'operazione mai sperimentata prima nel mondo e nella storia e che andrebbe affrontata con maggior cautela e attenzione non nel pieno del caotico traffico marittimo e terrestre luglio-agostino bensì in uno scenario più tranquillo e controllabile quale sarebbe possibile e opportuno nel periodo settembrino. Saluti.
Mi pare, dagli ultimi interventi, degli amici Gigliesi, che si dia per scontato un catastrofismo che è invece da più parti ritenuto assai “improbabile” e, direi, con assai minore probabilità che si verifichi rispetto a quanto non lo fosse nella fase di parbuckling._ A Mauro chiedo (anzi stasera glielo chiederò a viva voce) se ci sarà veramente la chiusura del porto o se sarà solo spostata qualche corsa dei traghetti._ Confermo i numerosi commenti critici, segnalati da Zardoni, che al tempo vennero riportati su questi blog anzi ..... mi pare che, tra i Gigliesi residenti, non ci sia stata tanta mobilitazione in merito e, mi lamentai anche con Sindaco Ortelli sul Blog e su FB.
Si continua a non volere capire. I commentatori " continentali" che vi danno tanto fastidio hanno già espresso il loro disappunto sulla decisione di congelare il cantiere durante l'inverno. Se solo si fossero rimessi all'opera con un mese di anticipo la Concordia sarebbe stata rimessa in galleggiamento proprio in questi giorni senza danni per l'economia fragile dell'Isola. Capisco la Vs rabbia ma non scaricatela sul primo che vi passa a tiro. Basta accuse tra poveri. Ve la dovete prendere con la gestione del cantiere, ovvero la Costa, che non fa' altro che ubbidire alle assicurazioni. Il cantiere, con quello che costa, non può essere messo in stand by ed aspettare settembre. Gabrielli ha il compito/dovere di chiudere il prima possibile l'emergenza. Perdoniamogli qualche sarcasmo, dopo tutto è toscano. Quindi la rimozione avverrà, salvo smentite, nei tempi anticipati dagli organi di stampa. Hai voglia a inneggiare il Giglio ai Gigliesi e Toscana Stato.
Qui ognuno dice la sua in piena libertà, sia esso un Gigliese o uno che con il Giglio non c'entra nulla (io per esempio ci sono stato solo una settimana in vacanza alcuni anni fa). Secondo me non bisogna esagerare nelle visioni pessimistiche: non è ancora stato reso noto quello che sarà il piano di rigalleggiamento con le relative interdizioni. Il tutto dovrebbe essere molto più soft dello scorso settembre. Sarà ipotizzabile invece di nuovo un grande "circo mediatico" ed in ogni caso il Giglio avrà nelle prossime settimane maggiori accessi grazie a quelli che verranno a vedere la Concordia per l'ultima volta vicina a Punta Gabbianara...
Mi unisco in toto all'analisi della situazione descritta da Roberto Galli e aggiungo che è una vergogna che in un progetto miliardario come questo, pieno di sprechi e di ritardi e congelamenti vari, ancora debba pagare chi aspetta da mesi l'occasione di far quadrare i conti della propria piccola azienda turistica. Bastava spingere un pò sull'accelleratore quest'inverno per anticipare il refloating ai mesi di maggio o giugno dove abbiamo avuto giorni e giorni di bonaccia per poter effettuare l'operazione. Noi lavoriamo bene solo 40 giorni l'anno e proprio quelli vanno a scegliere, fregandosene altamente della cittadinanza gigliese e delle imprese. Fanno presto a parlare chi invece ha il posto fisso ed ha garantito lo stipendio con 13ma e 14ma e non si inventano la giornata come tutti noi per tirare avanti. Grazie ai colossi delle multinazionali, alle assicurazioni e a chi ci ha guadagnato, noi rischiamo di perdere la stagione turistica dopo una sofferenza di due anni per la solita insensibilità ed egoismo, grazie anche allo stato che come al solito non ci considera per niente.
Quando ho scritto " Quella cosa non ha fatto che danni, in tutti i sensi" sottintendevo che ha anche cambiato l'animo ed il modo di porsi degli isolani e l'intervento di Galli me lo conferma. Comunque, caro Galli, pur comprendendo e condividendo in parte il suo sfogo non siamo ne io ne tanto meno il povero prof. Regolo a decidere il quando, il come ed il dove. Se le danno noia i nostri commenti non li legga. Le assicuro che non provo alcun piacere nell'apprendere che le attività economiche del Giglio subiranno un danno per la chiusura del Porto. http://www.youreporter.it/video_Rimozione_Concordia_le_voci_degli_abitanti_del_Giglio ....dimenticavo....non sono a stipendio fisso, lavoro h24 365 gg all'anno e nell'azienda di mia moglie hanno appena annunciatio350 posti in cassa integrazione.... faccia Lei. Cari saluti Galli, di cuore
Non capisco le lamentele del cittadino Galli, a me pare che l'infausto incaglio di Concordia al Giglio abbia rappresentato per l'isola un fortunoso, colossale e gratuito spot pubblicitario mondiale. Se per noi Italiani che andavamo a scuola quando ancora si studiava la geografia, la vostra isola era solo un nome dei tanti dell'arcipelago Toscano, oltre i confini nazionali a milioni hanno scoperto in questa circostanza la vostra isola paradisiaca. Io stesso, sia pure per una sola giornata, sono stato ospite della Vs. accoglienza, ripromettendomi di tornare per un soggiorno più lungo, sia pur non balneare perché la pace e il silenzio che ho apprezzato nella breve permanenza, sono qualità molto più preziose della bolgia tipica delle spiagge. Credo che nel momento in cui Concordia riprenderà il cammino, molti Gigliesi proveranno la stretta al cuore di chi sa che non si tratta di un arrivederci ma di un definitivo addio.
Ma no, non te la prendere così, Daniela. Si fa polemica dialettica anche per non far calare di tensione e di attenzione il circo mediatico sul cantiere Concordia. Lo so bene anch'io che date le circostanze il progetto di rimozione T/M è il meno peggio che si potesse congegnare e approntare e che se la Concordia con tutti i suoi "salvagente" fosse destinata all'affondamento nel tragitto per Genova per debolezza e inconsistenza di progettazione lo sarebbe allo stesso modo in quello per il Giglio o addirittura quando fosse appena distolta da Punta Gabbianara. Ho detto il "meno peggio" anziché il "meglio", Daniela, non a caso o così tanto per svilire. Il fatto è che di fronte alle pretenziose specifiche a base del progetto fissate dai committenti al limite dell'assurdo, cioè quelle di rimuovere tutto insieme e tutto intero l'abnorme relitto senza minimamente alterare le condizioni ambientali circostanti, lo staff tecnico ha fatto davvero miracoli per assemblare un insieme di procedure che avessero un senso compiuto e una certa qual probabilità di riuscita. E' vero anche che in questi casi di grande buona volontà ma anche di estrema complessità il diavolo talvolta anzi spesso ci può mettere la sua codaccia. E comunque, ho già fatto i miei sinceri auguri che alla fine vada tutto per il meglio sia per la T/M che per il Giglio. Saluti cordiali.
giglio-piombino è poco meno di 1/4 della distanza giglio-genova. Ma se per lei il progetto di rigalleggiamento fa acqua da tutte le parti, anche semplicemente moverla di 100 metri per spostarla dalle piattaforme verso il mare aperto potrebbe essere fatale. Credeva migliore il progetto di quell'altro tecnico (che non si legge più) che vedeva la famosa fibra al carbonio estruso ed altre amenità? la nave godrà poi di una finestra temporale abbastanza limitata, quindi i gigliesi si mettano il cuore in pace. Asprttare ottobre è impraticabile. Possono sempre chiedere un indennizzo per gli eventuali danni che potranno dimostrare dall'attività di rigalleggiamento (per le AU sono sempre richiedibili compensazioni anche non solamente economiche per i danni che si possono produrre. Sta all'Amministrazione comunale farsi avanti nelle sedi competenti in sede di conferenza a proprorre eventuali compensazioni).
Premetto che parlo a nome di ROBERTO GALLI cittadino h24x365giorni, e vorrei dire al sig. Scholl che delle sue teorie unite a quelle del sig. Regolo ne abbiamo già sentite abbastanza. Adesso per favore fate un passo indietro e lasciate parlare che sul Giglio vive aspettando la stagione estiva per far quadrare i propri bilanci. E' palese che alla Gabbianara la nave non ce l'abbiamo messa noi, è due anni e mezzo che viviamo con barche che girano nel porto, moli bloccati container sui pontili e quant'altro. Adesso basta, adesso siamo noi che siamo stufi di questa nave e che deve essere portata via, ma quando cari signori lo decidiamo noi, perche adesso ci siamo rotti di fare i passivi di fronte alle vostre lungaggini. Non ci frega niente del porto di destinazione, non ci importa delle vostre assicurazioni, a noi interessa che le nostre attività nel periodo estivo portino frutti per far vivere dignitosamente i nostri figli. Giugno Luglio Agosto e Settembre il Giglio deve vivere come sempre con i nostri amati turisti, che devono usufruire delle bellezze delle nostre spiagge delle viste mozzafiato delle nostre campagne e gustare le prelibatezze delle nostre cucine. Volenti o dolenti, ve ne dovrete fare una ragione...IL GIGLIO AI GIGLIESI....specialmente nel periodo estivo.......facile guadagnare a stipendio fisso e scrivere "In parole povere concordo che se la portino via in piena stagione turistica" tanto a te che importa?????.....chiedi a chi invece col turismo ha l0unica fonte di reddito se "CONCORDiA" con te.......spero vivamente che i Ghiozzi diventino Pescicani.
Cari Giovanni e Daniela, che vi debbo dire? Che auguro ovviamente ogni bene allo staff T/M e soprattutto tanta fortuna, perchè i primi ad essere consapevoli dei rischi insiti nell'impresa che si accingono ad effettuare sono proprio loro. Se ci riescono saranno nominati a caratteri cubitali nei libri di storia e non solo di salvage navale, se invece qualcosa andrà storto potranno comunque consolarsi dicendo: peccato, ci abbiamo provato, ma era davvero una "mission impossible" anche per Tom Cruise. Saluti.
anche sul concetto di risparmio di questa fase, la gru è più piccola perchè sufficiente a solleare gli sponson (le piattaforme avevano un'ordine di grandezza di peso ben maggiore), l'albergo galleggiante c'è anche adesso sul pontone della gru, più piccolo, ma ci sono anche oltre 100 lavoratori in meno (in prevalenza erano squadre di saldatori). Sulla labilità del sistema, o ricostruivano un telaio nuovo per riavere la murata originaria, ma avrebbe voluto dire dover demolire ballatoi e quanto altro oltre ad applicare ulteriore peso allo scafo. Avrebbero potuto vincolarle rigidamente ai respingenti. Se non lo fanno, avranno rassicurazioni sulla tenuta.
non credo slitteranno al 2015, hanno segato via già tutte le mensole delle piattaforme, tolto ogni ritegno. Un altro inverno non lo regge. Ora si legge dipende dalla capitaneria la scelta finale, mentre l'osservatorio per la fase di galleggiamento (l'ultima possibilità che hanno per mettere i bastoni tra le ruote e far slittare la data sine die).
Caro Attilio suvvia, mi sembri esagerato adesso. Per assurdo vi è più tecnica ora con il sistema di catene e martinetti (e relativi bumpers e schiuna poliuretanica) per fissare i cassoni in gran parte subacquei che saldarli su una murata fuori acqua come quelli fissati pre rotazione... I pontoni per trasportare i cassoni non sono di emergenza ma sono i medesimi utilizzati dal primo minuto da T/M. Avanti tutta!
In altro post l'amico Rinaldi mi chiede in modo accorato perché in altri tempi ho "osannato" lo staff tecnico e operativo che lavora attorno alla Concordia ed oggi mostro scetticismo sulla riuscita finale dell'impresa. All'amico Rinaldi vorrei dire che le due cose non sono affatto in contraddizione: pur continuando ad ammirare l'impegno la professionalità e l'ingegno di quello staff non posso non evidenziare dubbi profondi e motivati sull'esito di una missione che appare per molte circostanze più che difficile anzi al limite del possibile. Si pensi solo al fatto che sono stati spesi oltre mezzo miliardo di dollari solo per dare una parvenza di dignità, raddrizzandolo e stabilizzandolo, a quell'immenso relitto rovesciatosi e affondato davanti alle coste del Giglio e già questa sotto-impresa ha avuto del miracoloso. Ma ai miracoli non ci si può fare l'abitudine e non si possono mica ripetere e snocciolare uno dopo l'altro senza colpo ferire. Perché scemano i soldi e calano attenzione interesse impegno e ingegno. Si consideri soltanto infatti la dovizia quasi militaresca come in un esercito in guerra di strutture uomini e attrezzature impiegate nel corso del parbuckling con quel poderosissimo armamentario di grandi cassoni rigidamente saldati sul fianco sinistro martinetti idraulici (all'epoca denominati strain-jacks) pontoni grandiosi e gru poderose con tanto di albergo marino galleggiante per le centinaia di operatori impegnati giorno e notte sopra e sotto il mare e lo si confronti con l'odierno traballante sistema di cassoni trasportati e spesso fatti girovagare faticosamente per il mediterraneo con chiatte di emergenza e poi addossati al fianco destro della nave incatenandoli alla bellemeglio sotto la chiglia del relittone per completare in qualche modo un po' all'arrangiata l'ambiziosissimo sistema di rigalleggiamento dell'idea progetto originario. Ebbene, amici del blog, non verrebbero anche a voi forti dubbi sull'esito finale di tutta la vicenda?
Così ora potrebbe essere settembre. Scommetto che non è fino a giugno 2015. So now it may be September. I bet it isn't until June 2015.
Prima va' via meglio è. Basta giustificazioni. Quella cosa non ha fatto che danni, in tutti i sensi. In parole povere concordo che se la portino via in piena stagione turistica.