Nella giornata di domenica abbiano trasferito un altro muflone dall'Isola del Giglio al CRAS di Città di Castello (PG). Le catture non sono facili in questo periodo, a volte ne sono stati catturati di più ma anche uno, come ora, che è una femmina, è comunque un muflone salvato.
Ringraziamo il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, per una collaborazione che prosegue da anni, ed il CRAS per l'accoglienza di questi animali.
E si sono io che da tempo porto avanti questi salvataggi, perché lei come lo chiama portare via degli animali da dove è prevista l'eradicazione? L'associazione che rappresento non è fantomatica ma regolarmente iscritta, non ci guadagnamo niente a salvare i mufloni anzi....questo progetto è molto costoso. Non so se sia vero, mi dicono sia un cacciatore, lei che soluzione avrebbe proposto?
Stavolta non c'è nemmeno la firma in fondo. Ma, dagli stessi toni enfatici, simili a quelli dell'articolo del 13 maggio, tutto lascia intendere che si tratta dello stesso personaggio, tale Alessandro Torlai. Stavolta si parla addirittura di "muflone salvato". Da chi??? Dalle scelte scellerate dell'ente parco, Sammuri, Feri e compagnia cantando, che ne aveva previsto addirittura l'abbattimento se, una mezza sollevazione popolare, non li avesse costretti a fare marcia indietro da quel criminale proposito. Basta guardare gli occhi spauriti di questo povero animale per capire quanto è meritorio quanto state facendo!!! Non vi è bastata nemmeno una petizione firmata dalla maggior parte dei contadini gigliesi a farvi ragionare. Fareste meglio a farla finita con queste operazioni finto/ambientaliste e lasciare questi poveri animali nell'ambiente dove hanno sempre vissuto e dove, ma non ci si arriva o non ci si vuole arrivare per chissà quali interessi, potrebbero diventare motivo di ulteriore attrazione turistica per il Giglio. Un'ultima cosa. Con un commento all'articolo del 13 maggio, chiedevo di sapere se questa fantomatica "associazione irriducibili liberazione animale" (tutto volutamente in minuscolo) trae un qualsiasi ritorno di natura economica da queste "operazioni di deportazione animale" ed eventualmente il costo di ogni singola "missione umanitaria". Così, solo per sapere, nel caso fosse , come l'ente parco spende i nostri soldi. Aspetto sempre una risposta in merito. Ci sentiamo al prossimo muflone, purtroppo.