I contenuti dei post nella rubrica "Dite la Vostra" di questo giornale sono opinioni personali ed informazioni non verificate provenienti direttamente dai rispettivi autori che se ne assumono totalmente la propria responsabilità. La redazione GiglioNews si dissocia preventivamente dai contenuti che dovessero offendere o ledere la dignità di soggetti terzi, fermo restando il diritto di rettifica ai sensi della legge n. 47/1948. (n.d.r.)
Tutto è bene quel che finisce bene!
Ieri mattina, verso le nove, una giovane donna albanese residente al Giglio, sposata con un bambino di tre anni, mentre lo stava accompagnando alla scuola Materna, improvvisamente inciampa e nel cadere e si fa male (ipotesi di frattura al malleolo o qualcosa di simile).
Come al solito, e come siamo abituati da sempre, i soccorsi tramite la Misericordia del Giglio arrivano immediatamente, in questo periodo invernale al Giglio non esiste il servizio di emergenza del 118, pertanto, come ogni volta che succede qualcosa del genere con esclusione del Sabato e della Domenica, dal Lunedì fino al Venerdì dalle otto del mattino fino alle venti della sera, tutta la sanità è supportata dal medico di base il quale, essendo l'unico medico del Giglio, il più delle volte è chiamato a fare i miracoli.
Fin qui comunque tutto bene, ormai ci siamo abituati, lo sconcertante è avvenuto dopo: la giovane donna, trasportata dall'ambulanza della Misericordia fino a Porto S. Stefano con il traghetto in partenza dal Giglio alle 13,15 per poi essere trasportata con un altra autoambulanza all'ospedale di Orbetello dove è arrivata intorno alle 15,00, cioè ben sei ore dopo l'accaduto, verso le ore 17,00/17.30 è stata presa in cura dai medici del pronto soccorso i quali credo gli abbiano fatto una ingessatura del piede e verso le 18,30 è stata dimessa e pertanto sbattuta fuori dall'Ospedale.
Tutti sappiamo che l'ultimo traghetto in partenza da Porto S. Stefano è alle ore 19,00; la giovane coppia albanese, per la cronaca, non possiede né Macchina né patente di Guida per lo più aveva, per forza di cose, lasciato il bambino di tre anni in custodia ad un unico e solo parente presente sull'Isola.
Presi dallo sconcerto e dalla disperazione, i due giovani hanno pensato bene di prendere un taxi che correndo, magari un po' più del solito, ed ad una modica cifra di trenta euro è riuscito ad arrivare tre minuti prima della partenza dell'ultimo traghetto.
La giovane signora, fatta accomodare su una sedia nel garage della nave, è arrivata sull'isola e trasportata nella propria abitazione con un motocarro per il trasporto delle merci.
Tutto è bene quel che finisce bene!
Modesti Giuseppe
Per commentare occorre accedere con le proprie credenziali al sito www.giglionews.it
Login
Non riesci ad accedere al tuo account? Hai dimenticato la password?