Tutto pronto per la trentesima Ricciola Cup
Si svolgerà i prossimi 2, 3 e 4 Ottobre nelle acque dell'Isola del Giglio la trentesima edizione della Ricciola Cup (ex Ricciola Trophy). L'invito a partecipare è rivolto a tutti gli appassionati di pesca che potranno trovare istruzioni, regolamento di gara e maggiori informazioni all'indirizzo www.ricciolacup.it.
La Ricciola Cup è una gara di pesca a traina che si svolge ogni anno in autunno, all’Isola del Giglio, da ormai 30 anni. La pesca a traina al Giglio ha origini piuttosto recenti, in quanto è stata “importata” negli anni ’50 da un gruppo di amici romani, che frequentavano l’isola durante le vacanze estive, praticando prevalentemente la pesca subacquea. Al ritorno da una vacanza trascorsa alle isole Eolie, dove avevano appreso la nuova tecnica della pesca a traina, questi “ragazzi” nati negli anni ‘30 misero in pratica ciò che avevano imparato. Nonostante utilizzassero attrezzature improvvisate e poco raffinate, i risultati non si fecero attendere e la nuova tecnica in breve tempo prese piede, non solo tra i pochi turisti dell’epoca, ma anche tra i pescatori gigliesi, che fino ad allora avevano utilizzato altre tecniche di pesca, quali il bolentino e la pesca a “correntino”.
Erano i tempi in cui al Giglio il pesce abbondava. Gli apneisti catturavano senza particolari difficoltà cernie, ricciole e dentici di taglia a profondità di 10-15 m, per cui l’introduzione della pesca a traina diede subito i suoi frutti, consentendo catture di ricciole e dentici anche da parte di chi, come i pescatori locali, non praticavano la pesca subacquea. Nacquero così delle vere e proprie “comunità” di pescatori che iniziarono a condividere la passione per il nuovo tipo di tecnica. Col passare degli anni, poi, le attrezzature subirono notevoli evoluzioni, consentendo il passaggio dalla traina con la lenza a mano alla traina con sofisticate canne in fibra di carbonio, mulinelli a bobina rotante e lenze in nylon talmente resistenti da consentire l’utilizzo di fili sottilissimi.
Fu così che, a metà degli anni ’80, nacque l’idea di organizzare una gara di pesca a traina rivolta ai gigliesi ed ai frequentatori abituali dell’isola, il Ricciola Trophy. La prima edizione si svolse alla fine dell’estate del 1985, nel mese di Settembre, stagione in cui le grandi ricciole cominciano ad avvicinarsi alle coste alla ricerca di prede. I partecipanti erano esclusivamente frequenatatori abituali o abitanti del Giglio e la gara aveva carattere prettamente goliardico. Durante tutta l’estate ci si sfidava l’un l’altro, tenendo il conto del numero e del peso delle ricciole catturate, per poi concludere la stagione con la grande competizione di Settembre.
Ideatore e primo organizzatore del Ricciola Trophy è stato Roberto Troiani, che ha curato la competizione per i primi 20 anni, dal 1985 al 2004. Nel 2005 Roberto ha deciso di passare il testimone dell’organizzazione a Chicco Vismara e Fabio Fascianelli, continuando però a partecipare alla gara e mettendo a disposizione l’esperienza maturata negli anni precedenti.
Con il passaggio di consegne, la competizione ha subito alcuni cambiamenti, mantenendo però le sue caratteristiche fondamentali quali lo spirito goliardico, la grande correttezza e sportività dei concorrenti e, soprattutto, il grande affetto per l’Isola del Giglio da parte di tutti.
La prima modifica alla gara, di carattere formale, è stato il cambiamento del nome, che è passato da Ricciola Trophy a Ricciola Cup, forse proprio per comunicare che era in atto un rinnovamento a chi da anni partecipava alla competizione. Da un punto di vista sostanziale, invece, il principale cambiamento voluto dai nuovi organizzatori è stato di pubblicizzare la gara anche al di fuori del Giglio, offrendo la possibilità di partecipare anche ad equipaggi provenienti da altre località. È stato poi deciso di dare un maggior risalto alla cattura di ricciole e dentici, modificando in tal senso il regolamento e riservando ai pesci di tutte le altre specie un unico premio, scherzosamente denominato “fishing review”.
Le principali conseguenze di queste due semplici modifiche sono state da un lato l’aumento della competitività, generato dall’arrivo di nuovi equipaggi, esperti e tecnicamente preparati, dall’altro l’innalzamento del livello di difficoltà della gara, indotto dalla limitazione delle prede a due sole specie, ricciole e dentici.
La Ricciola Cup è così divenuta un evento significativo per molti appassionati di pesca a traina del Tirreno Centro-Settentrionale. Negli ultimi anni, infatti, hanno partecipato alla competizione equipaggi provenienti da Roma, Napoli e dai principali centri turistici della toscana meridionale, quali Porto S. Stefano, Porto Ercole, Talamone, Marina di Grosseto e Castiglion della Pescaia. Anche i media si sono occupati di noi, possiamo infatti vantare alcuni articoli pubblicati sul quotidiano “La Nazione” e sul mensile “Pesca in Mare” ed un paio di servizi sportivi andati in onda sul TG regionale di RAI3 e su Sky.
Citiamo, inoltre, i nomi di alcuni dei partecipanti della passate edizioni, come Alberto Bartoli, Simone Bini, Riccardo Fanelli, Michele Prezioso e Gianluca Zambernardi, tutti personaggi che, nel settore della pesca sportiva, godono di una certa notorietà.
Grazie alla nuova popolarità acquisita dalla Ricciola Cup, è stato inoltre possibile coinvolgere sponsor prestigiosi, che hanno contribuito a dare lustro alla competizione. Di seguito, in ordine rigorosamente alfabetico, riportiamo alcuni dei principali enti/aziende che hanno sovvenzionato le ultime edizioni della gara: Captain Hook, Castalia, Castelli Salumi, Circolo Nautico Isola del Giglio, Condor Marine, Consorzio Isola del giglio, Maccari Pesca, Open Blue, Pro Loco Isola del Giglio, Sevitex, Shimano, Sidcom 2000, Titan Micoperi.
Negli ultimi anni il livello di partecipazione alla Ricciola Cup è stato mediamente di 20/30 equipaggi, ognuno composto da un massimo di tre pescatori, più eventuali “accompagnatori” non partecipanti all’azione di pesca. La gara non prevede alcuna limitazione riguardante il tipo di imbarcazione, per cui “gommoni” e “gozzi” si confrontano con evoluti “fisherman” americani ma, data la particolare conformazione della costa del Giglio, questa differenza di mezzi non costituisce un handicap, anzi in alcune situazioni è esattamente il contrario. Ad esempio, se si pensa alla pesca notturna ai calamari, da utilizzare come esca viva il giorno successivo, sicuramente un piccolo “gozzo” è avvantaggiato rispetto ad un “fisherman” di 32 piedi, dovendo avvicinarsi pericolosamente alla costa rocciosa in condizioni di oscurità totale. Inoltre al Giglio, per pescare su fondali d i 30 / 50 metri non è necessario allontanarsi più di tanto dall’isola, in alcune zone, infatti, a meno di 100 metri di distanza dalla costa si possono già trovare le condizioni ideali di pesca.
Durante lo svolgimento della Ricciola Cup, nel corso dei vari anni, non sono mancate catture di ricciole di taglia, dal peso di 30/40 Kg, e di dentici superiori ai 6 Kg, anche se dobbiamo purtroppo constatare che il nostro mare, man mano che passano gli anni, sta diventando sempre meno pescoso. Soprattutto per contrastare questa tendenza, le ultime edizioni della gara si sono tenute ad Ottobre, mese nel quale, nel corso degli ultimi anni, si è registrato il maggior numero di catture di grandi ricciole.
Segnaliamo che nell’ultima edizione, svoltasi il 12 e 13 Ottobre 2013, è stato catturato un esemplare di ricciola di 23 Kg e che le catture di esemplari intorno ai 10 Kg sono ancora piuttosto frequenti. Per quanto riguarda i dentici, invece, ad ogni edizione non sono mai mancati esemplari di 5 Kg ed oltre.
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