Caro Signor Alessandro Brizzi,
desidererei fare alcune osservazioni sul suo intervento riguardante il ‘Trasporto scolastico’ ...
Premetto che purtroppo non posso vivere al Giglio tutto l’anno a causa del mio lavoro e della mia famiglia, ma seguo con attenzione la vita isolana e condivido pienamente i problemi della scuola gigliese.
Grazie al mio lavoro ho acquisito esperienze di organizzazione del trasporto scolastico ed esperienze sui rapporti con gli Enti Locali.
Ho sentito più volte i genitori del Giglio( specialmente degli alunni più piccoli e riguardo i periodi non di bassa stagione) raccontare il disagio e i disservizi occorsi ai loro bambini nel trasporto da e verso la scuola.
Ho sentito più volte i docenti (non solo quelli in servizio sull’Isola ma tutti gli operatori scolastici che lavorano in scuole situate in Comuni piccoli e con plessi situati in diverse frazioni) lamentarsi della mancanza di collegamento, della impossibilità di fare progetti, collaborazioni con colleghi dell’altro plesso e infine di fare uscite sul territorio del Comune del Giglio  e dei Comuni vicini in orari scolastici, extrascolastici ma comunque nell’arco della giornata (un esempio può essere lo spostamento per andare ad una palestra o ad un’aula multimediale nel plesso attrezzato, oppure le visite alle scuole superiori di Porto S. Stefano, Orbetello e Grosseto per permettere agli alunni della media buon orientamento scolastico ecc.).
Credo che tutto questo debba essere ascoltato dagli
Amministratori Comunali.
Non so se uno scuolabus di proprietà può essere la soluzione, ritengo però che è
dovere dell’Amministrazione Comunale organizzare sia il servizio di trasporto all’inizio e al termine delle lezioni (gestendo anche le possibili e preventivate variazioni di orario), sia il servizio dei collegamenti sia interni al Comune che con i Comuni limitrofi.
Occorre ovviamente una ottimizzazione degli orari di ingresso e uscita degli alunni dei due plessi (ovviamente da concordare con il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo) e una razionalizzazione dei percorsi dell’autobus; ma Comuni con un numero maggiore di alunni, di plessi e di frazioni sparse sul loro territorio ci sono riusciti anche con un solo autobus.
L’ultima osservazione che vorrei farLe, signor Brizzi, è questa: credo che la ‘funzione di un Comune’ sia quella di amministrare il suo territorio soddisfacendo i bisogni e il benessere dei suoi cittadini, non quella di ’ricavare utili e far dormire gli amministratori tranquilli…

Grazie dell’attenzione, cordiali saluti
Vincenza Rum