di Alexandra Stefanato
Fresca e frizzante, la serata di musica alla Rocca del Giglio Castello con il maestro Uto Ughi il 1 settembre scorso.
Il concerto, oltre che dal bravissimo gruppo di" S.Cecilia di Roma", è stato "accompagnato"da una incredibile"coreografia naturale" che sembrava assecondarne la musica...infatti i turbini di vento maestrale (che ci ha tenuto compagnia per tutto il concerto...),insieme alle luci e le atmosfere gigliesi di quella sera, hanno dato vita ad una meravigliosa cornice descrittiva alle "Stagioni diVivaldi".
Durante l'esecuzione il Maestro Ughi ha letto i versi originali che all'epoca ispirarono il grande Maestro veneziano e ha fatto suonare dall'orchestra dei piccoli "frammenti", evidenziando così dove il compositore sperimantava, attraverso gli strumenti musicali, i suoni della natura e della vita dell'epoca,( una sorta di "colonna sonora poetica").
Io dal palco ,dal quale partecipavo attivamente suonando, ho vissuto "lo spettacolo" attraverso gli occhi della gente, il pubblico era "deliziato e avvolto",come fosse stato nel mezzo di una bellissima favola . Per finire un bis travolgente e una lunghissima "standing ovation" con tanti applausi !!!
Dopo i ringraziamenti e saluti calorosi del Sindaco
il Maestro Uto Ughi ha tenuto anche un piccolo discorso sulla "rinascita culturale-musicale gigliese", ricordando il successo del primo festival "Musicalgiglio" avvenuto il mese scorso,
infine ha salutato, presente tra il pubblico, il suo amico, nonchè mio padre, il M° Angelo Stefanato violinista che Ughi ammira moltissimo e del quale ha ricordato la grande valenza nello scenario musicale degli ultimi 50 anni .
Il maestro Ughi ha voluto dedicare ,commosso, il concerto alla memoria del suo caro amico e marito di Maria, Giuseppe Pellegrini, recentemente scomparso.
Fiori alle musiciste e tanti applausi hanno chiuso una serata dove tutto ha contribuito che fosse davvero "speciale".
Sono stata molto fiera di averne fatto parte e spero di aver condiviso con chi non ha potuto esserci un po' dello spirito magico vissuto in quelle ore.
Alexandra Stefanato
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di Simone Rui
“Un programma interamente barocco e più precisamente vivaldiano quello proposto dal M° Uto Ughi e dall'Orchestra da Camera di Santa Cecilia nella cornice della suggestiva Piazza della Rocca a Giglio Castello la sera del 1 settembre. Un concerto organizzato dal Comune di Isola del Giglio, dalla Proloco e dal Comitato per la Rinascita e la Valorizzazione di Giglio Castello atteso con emozione e trepidazione. Il brano d'apertura è stato il Concerto in la maggiore per archi F XI n. 4 e, a seguire, i quattro concerti, Le Quattro Stagioni, tratti dalla raccolta Il cimento dell'armonia e dell'invenzione op. 8, che costituiscono all'unanimità il ciclo più noto di composizioni della storia musicale del 1700. Come ribadito più volte dallo stesso Uto Ughi , si tratta di un esempio finissimo di “musica descrittiva” concepita con rara perfezione. E' caratterizzata da un particolarissimo e attento trattamento degli archi e del violino solista in un modello equilibrato di unità e indipendenza, di fusione e distacco in cui il fraseggio e l'intera tessitura melodica rivelano allo stesso tempo la necessità della reciproca presenza e non indispensabilità delle due parti.
Il concerto si è sviluppato come una sorta di vera e propria guida all'ascolto e di attenta analisi del capolavoro, in cui riferimenti puntuali sia alla letteratura che alla storia della musica e dell'arte ad opera del M° Ughi sono stati accompagnati da esemplificazioni concrete attraverso l'esecuzione di parti del singolo concerto, poi riproposto per intero nella forma tripartita, il tutto in un dialogare continuo con una platea attenta e dall'avido orecchio.
Di grande effetto anche il Preludio per violino ed archi di Gaetano Pugnani offerto come bis concesso a seguito di una imponente standing ovation avvolta in un fiume di applausi interminabili.
Simone Rui ”
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