Isola del Giglio - Castello
Lo scorgi già arrivando con il traghetto, lassù sull’alto monte a guardare e controllare le sorti dell’Isola del Giglio. Percorrendo i sei chilometri di strada provinciale, la sua presenza si palesa in maniera via via più imponente. Ti assicuro che se arrivi di notte ed il borgo è avvolto dalla nebbia sotto la luce della luna, lo scenario è di un’inquietante bellezza. E’ Giglio Castello, il centro abitato più antico dell’isola, sviluppato dentro ed all’esterno ormai delle sue antiche mura pisane. Arrivi in piazza Gloriosa, adesso sei a 400 metri sul livello del mare e te ne accorgi subito perché se d’inverno l’aria è gelida, in estate qui si può respirare ed una leggera brezzolina frizzante mitiga spesso le torride giornate estive.
Sei dunque in una piazza con un “monumento” al centro, che con i suoi bar, ristoranti e negozi potrebbe assomigliare ad una tipica piazza di paese con tanto di rassicurante presenza della stazione dei Carabinieri. Ma la cosa più bella ce l’hai di fronte e la sua presenza ti rapisce tanto da farti mancare il fiato. Si tratta del borgo antico racchiuso all’interno delle mura corredate di dieci Torrioni e culminanti con la superba Rocca Aldobrandesca. Entri dalla Porta in cima ad una salita lastricata in granito e fin da subito rimani affascinato dall’intricarsi di vicoli e scalinate. Passi accanto alla Residenza Municipale e girellando nel borgo medievale ti soffermi davanti alla quattrocentesca Chiesa di San Pietro, custode di tesori artistici tra i quali un Cristo d’Avorio attribuito al Giambologna ed il “Braccio di San Mamiliano”, reliquia del Santo Patrono, per poi ritrovarti nella piazza della Rocca, sede nelle serate estive di suggestive rappresentazioni artistiche e musicali.
Se sei fortunato potrai scorgere nelle cantine qualche isolano che custodisce gelosamente il suo vino ansonico e conquistando la sua fiducia potresti ottenere anche la degustazione di mezzo bicchiere del suo prezioso nettare. Passeggiando potresti imbatterti anche in qualche ormai sempre più rara pagliaia all’interno della quale anziani coltivatori custodiscono ancora il loro somarello, prezioso compagno di lavoro nei campi. La strada di circonvallazione che gira esterna alle mura ti permette di godere di un paesaggio unico che nei suoi 360 gradi ti fa spaziare attraverso le isole dell’Arcipelago Toscano godendo di albe e tramonti da favola.
Prendere una stanza in affitto qui è stata una buona idea. Le abitazioni sono caratteristiche e la vacanza al mare si confonde con un rilassante soggiorno in un luogo ospitale i cui abitanti si caratterizzano per la loro schietta cordialità, tipica della gente di Maremma. Facendo amicizia potrai carpire da un anziano intento a creare cesti e panieri alcune particolarità dell’artigianato locale, da un contadino i segreti della vendemmia e dalle donne di paese sentirai raccontare storie e leggende intrise della sana e genuina vita di paese, con le sue più belle tradizioni.