Mulattiere, Sentieri, Stradelli
I sentieri dell’Isola del Giglio rappresentano la traccia profonda della lunga storia dell’isolano con la propria terra. Nei lontani tempi della campagna coltivata il contadino liberava da rovi ed erbacce lo stradello che lo portava nel proprio terreno e così facevano, di greppa in greppa, tutti i proprietari, giù, sino al mare, permettendo passaggi sicuri anche agli asini, compagni fedeli di sgobbate e sudate feroci.
Negli anni ’60, la chiusura della miniera di pirite al Campese e la malattia della vite, portarono gli isolani a scelte di vita drastiche e sofferte. Molti partirono verso città italiane, altri scelsero la Svizzera come nuova frontiera di lavoro; la bellissima campagna così abbandonata si riempì di erbe e rovi; lo stesso destino l’ebbero gli antichi sentieri e stradelli. Per anni non è stato più possibile (tranne le mulattiere principali per il Porto e per il Campese) percorrerli per fruire degli scorci mozzafiato che l’isola offre.
Dal 3 giugno u.s. la Pro-Loco dell’isola del Giglio, con l’assunzione di due nuovi operai, (per 5 mesi - da giugno a settembre) ha potuto riprendere con entusiasmo e alla grande, la pulizia dei sentieri, proseguendo così l’impegno preso con il Comune diversi anni fa di rendere l’isola praticabile e più bella per il turista e per tutti coloro che vogliono immergersi nella natura incontaminata e primitiva della primavera, che offre Cisto, Cardo, Mirto, Ginestra e tamerice in fiore.
Dopo la primaria liberazione dalle erbacce e rovi, si provvederà alla sistemazione ed all’aggiornamento dei cartelli indicatori. E’ intenzione della Pro-Loco dare valore alla memoria storica della campagna isolana, evidenziando strutture campestri, antichi muretti e forni che accompagnano le camminate senza dimenticare i nomi originali dei luoghi - cultura di vita - per intere generazioni .
Palma Silvestri consigliera con mansione di controllo al progetto “Sentieristica fiore all’occhiello”
va bene ... comunque rimane il fatto che io ho percorso la prima parte dell' 1B (perdendo anche la strada) e non è messa bene ... e anche lo stradello per capo marino non è messo niente bene ...
Conosco invece altri che lo fanno in luglio-agosto, perchè chi ama veramente la natura si attrezza adeguatamente e non si fa spaventare dal clima (sole o neve che sia); ma dobbiamo anche ricordare che i sentieri non sono frequentati solo dai "classici" italiani da ombrellone, ma soprattutto da stranieri, molto più elastici di noi. Ne vedo spesso in situazioni di caldo torrido e umido su percorsi delle Apuane, proprio nei mesi estivi (elastici allo stesso modo di quando li vediamo nuotare tranquillamente nelle fredde acque di marzo...)
allora sarà uno dei pochissimi, se non l' unico che in luglio-agosto li percorre ... ma i più (ripeto: levati quelli "classici") li percorrono nei mesi che già ho detto ...
Complimenti davvero! :-)
Dissento con il sig. Baffigi: io per esempio non solo li sto percorrendo senza problemi nemmeno con il loro stato attuale, ma soprattutto ho intenzione di percorrerli [b]anche per tutta questa estate,[/b] ed oltre!
bell' iniziativa, complimenti; però io una settimana fa ho fatto il sentiero 1B, e la prima parte non è messa bene per niente ... levate le mulattiere e i sentieri che portano alle spiagge(es. caldane, capo marino), tutti gli altri vengono percorsi da marzo a maggio e in settembre/ottobre quindi è inutile pulire un sentiero adesso che tanto nessuno percorrerà fino a settembre ... vanno puliti tutti a marzo e a fine estate, in più, ripercorrere, verso fine maggio, quelli che portano al mare per controllare che siano apposto ...