"Sorella Renella": nuova poesia di Tonino Ansaldo
Una nuova poesia di Tonino Ansaldo che ancora una volta sceglie GiglioNews per presentarla ufficialmente ai gigliesi ed agli amanti della nostra isola. Per chi volesse leggere i versi pubblicati negli ultimi anni, può visitare l’apposita pagina LE POESIE DI TONINO ANSALDO.
Oggi il poeta ci racconta la spiaggia dell'Arenella dedicando i suoi versi all'amico Antonello che da anni lo rimproverava per non averla mai omaggiata con una sua poesia. E Tonino ancora una volta smuove i nostri sentimenti partendo, nella sua ode alla "Renella", proprio dall'antica filastrocca che tutti noi, di diverse generazioni isolane, abbiamo sentito canticchiare dai nostri nonni mentre amorevolmente "ci buttavano giù" dalle loro ginocchia.
"All'amico e parente Antonello Bartoletti (mia bisnonna portava lo stesso cognome) che da molti anni rimprovera la mia dimenticanza verso la nostra spiaggia.
... buttelo giù dall'Arinella che c'era nonna Baccella faceva la polenta e a Tonino non ce ne deva ...
SORELLA RENELLA
Il cuor si blocca e poconiente è ricordar te solo nell'antica filastrocca.
E mi condanna questo mondo tutto di cote forte fatto sul mar cinto e costrutto.
Di te ... molto tardo scrivo Renella sorella.
Mai fora usci' menzione né emozione che dentro me dimora e forte alberga oltre otto lustri
Straniera piaggia baciata dal piccione a la tartuga.
E nulla e niente non pari a te porgono oltre altre tre sorelle.
Così, che il cuor co' l'occhio lesto rapisce, così il d'or granello coltre, così il verde che ti lambisce.
Poscia cadde stanca e pianta fu assai la palma pianta. Ed orfana la piaggia d'un esotico rimase. Oggi felice canta la bella cala muta purse' nel bel coro sua la voce manca.
Al centro poi piacere sommo toccar quei massi.
Addolcendo smussano ora calmi ora mossi mari. Addolcendo con carezze secolari.
Quivi... lungi nei tempi nonna Baccella e i Bartoletti son parenti a quella sorella rena.
E il cantor a quei massi a quella rena perdono chiede d'un silenzio poiché larga è già sua la pena.
Tonino, Settembre 2017"
Per fortuna, ogni tanto, qualcuno s'accorge di te, "Cantor" del Giglio nostro, per quel che scrivi. Oggi, doverosamente, l'ha fatto, Anna Dell'oro, che con quel cognome, non poteva non cogliere la ricchezza delle tue espressioni, e delle nostalgie, che porti dentro, ma, soprattutto, a meno ch'io non erri, grossolanamente, dell'oblio, che, d'un tratto, sembra esser caduto, siccome, evidenzi negli ultimi versi, sulla tragedia della Concordia, avvenuta di fronte a quella spiaggia, a Gabbianara!
Altra bellissima poesia da cui il "nostro" poeta fa trasparire il grande amore per la propia isola, l'importanza dei legami che lo legano ai suoi abitanti ed insieme un pò di nostalgia per i tempi passati. Ma ciò che più mi ha emozionato è la dolcezza, la sensibilià e la genuina spontaneità con cui "...il cantor a quei massi a quella rena perdono chiede d'un silenzio poichè larga è già la sua pena".