AL SINDACO del Comune di ISOLA DEL GIGLIO Sig. Sergio Ortelli
OGGETTO: proposta di ordinanza sindacale per obbligatorietà quarantena.
La S.V., nel “CoViD-19: aggiornamento al 16 aprile” ha commentato il DPCM del 10 aprile 2020 (art.2, c. 12) che consente, anche alle attività cosiddette “sospese”, di accedere ai locali delle attività economiche per lavori di manutenzione, pulizia e per attività di amministrazione, previa semplice comunicazione al Prefetto, dichiarando:
“Il decreto consentirà alle attività produttive, quindi anche quelle turistiche (titolari, dipendenti e collaboratori), di recarsi nei locali dove svolgono l’attività, per lavori di conservazione e manutenzione, pulizia e sanificazione e per attività amministrative. Gli interessati che attualmente non si trovano sull’isola, e provengono da altri comuni sono obbligati a rispettare le indicazioni dettate dalle norme in vigore sulle precauzioni: indossare mascherine protettive, indossare guanti ed evitare di circolare senza motivo per i centri urbani ma di stazionare sul luogo di lavoro, motivo per cui è autorizzato a sbarcare sull’isola”.
Non abbiamo rilevato indicazioni riguardo al periodo di quarantena.
Le proponiamo, visto che ne ha la facoltà, di emanare urgentemente un’ordinanza per rendere obbligatorio il periodo di quarantena. In questo modo, chiunque dovrà tornare al Giglio, per riorganizzare le proprie attività, potrà programmare il suo arrivo con due settimane di anticipo e rispettare il periodo di isolamento.
Per non rendere vani i sacrifici fatti sinora e nel rispetto di tutti coloro che si sono attenuti alle regole, la nostra proposta ha il fine di continuare a tutelare la salute e la vita della popolazione e presentare una migliore immagine del Giglio, riguardo alla sicurezza, in vista della prossima, non facile, stagione turistica.
I CONSIGLIERI COMUNALI Paola Muti e Guido Cossu
Non comprendiamo il senso di tale richiesta, e riteniamo la stessa poco attuabile, così come posta. In particolare, oltre che contraria alle norme in vigore sulla mobilità delle persone, rischia di appesantire una già difficile situazione a carico di persone che nella totalità dei casi non rientrano sull'isola da periodi di vacanza, ma già arrivano da lunghi periodi di isolamento in abitazioni per lo più situate nella stessa Regione Toscana. Persone che proprio per tutela verso l'isola, durante tutto il periodo di massima chiusura, hanno rinunciato al rientro non solo presso le proprie attività, ma in molti casi anche verso i propri familiari. Non comprendiamo per quali motivi una persona che si trova a casa già da 2 mesi debba stare ulteriori 14 giorni (in quarantena) se si reca al Giglio per lavoro. Viceversa c'è da capire quali differenze ci sarebbero, dal punto di vista sanitario e legale con chi si trova al Giglio e parte dalla mattina alla sera o rispetto a tutte quelle figure che arrivano dalla terra ferma e sbarcano e poi ripartono, sempre per lavoro, tutti i giorni. A questi aggiungiamo anche altre tipologie di lavoratori, ad esempio su impianti, che sappiamo sbarcare sull'isola e lì permanere andando direttamente a lavoro, che fanno questo perché ovviamente possono farlo, senza sottostare ad alcun tipo di quarantena. Riteniamo illogica e illegittima una ordinanza in tal senso e di difficile attuazione e facilmente impugnabile anche dal punto di vista legale. Il Direttivo Consorzio Imprese Isola del Giglio