Nel giorno del 25 aprile, festa della liberazione e importante commemorazione della nostra libertà, non è possibile esimersi dal fare una attenta riflessione per il significato che essa rappresenta. Una celebrazione che consente di rinnovare la nostra coscienza nazionale e civile improntata sul rispetto e sull’orgoglio di essere italiani e sul possibile revisionismo storico di questa importante ricorrenza simbolo di tanti sacrifici. Infatti questa festa non può essere attribuita a questa o a quella parte politica ma deve costituire un esempio trasversale per i giovani che, attraverso i valori comuni che essa trasmette, potranno meglio maturare per la costruzione di un mondo migliore.

La libertà, un importante obiettivo raggiunto grazie al sacrificio di tante persone, uomini e donne che hanno pagato con il prezzo della loro vita il traguardo di una vita migliore. E’ un fatto memorabile che deve far riflettere anche una piccola comunità come la nostra spesso non abituata a fare accenni storici di questa natura e che invece nel suo piccolo può svolgere un importante compito civile.

Non vogliamo fare della storia della resistenza una semplice e ritrita retorica ma trasformarla in un momento di conciliazione fra gli schieramenti oggi eterogenei politicamente e che invece per un giorno avranno il modo di condividere gli stessi valori, valori che ci hanno trasmesso i nostri padri con eroica abnegazione.

E’ con questo spirito che concludo queste poche righe, rivolgendo un pensiero anche ai gigliesi che hanno vissuto con il sacrificio della loro vita quei difficili momenti e che noi siamo qui ad onorare con un glorioso ricordo alla loro memoria, pregiato vanto e orgoglio mai dimenticato.