francesco baffigi cecco isola del giglio giglionews
A Cecco Chele
I contenuti dei post nella rubrica "Dite la Vostra" di questo giornale sono opinioni personali ed informazioni non verificate provenienti direttamente dai rispettivi autori che se ne assumono totalmente la propria responsabilità. La redazione GiglioNews si dissocia preventivamente dai contenuti che dovessero offendere o ledere la dignità di soggetti terzi, fermo restando il diritto di rettifica ai sensi della legge n. 47/1948. (n.d.r.)
A CECCO CHELE

Nel giorno che sei tornato per sempre nella tua amata isola voglio ricordarti con queste poche righe, ricordare la tua simpatia e la tua generosità.

La tua intelligenza, i tuoi studi, ti avevano portato altrove a rivestire ruoli importanti vestito con la "mutata" e con la cravatta, ruoli e impegni che ti dettero grandi soddisfazioni professionali e anche qualche dispiacere: ma la tua naturale indole e i tuoi pensieri sono sempre rimasti "in Giglio", dove sempre ritornavi. Ti piaceva dismettere i panni della persona seria e vivere la semplicità e la sincerità del nostro ambiente, con amici di una diversa anagrafe caratterizzata solo da soprannomi. A volte non risparmiavi battute sui "portolani" a voler sottolineare la tua maggiore "gigliesitudine" di castellano, di cui giustamente andavi fiero (negli antichi documenti sull'attacco dei Turchi del 1799, nell'elenco dei Gigliesi che, eroicamente, difesero il Castello si legge  ".... sul Trione  della Sentinella: Francesco Baffigi detto Chele -nome, cognome e soprannome identici al tuoi, chiaramente il tuo diretto antenato). Ma volevi una montagna di bene anche ai "portolani", lo sentivamo e anche al Porto avevi tanti amici che, come i Castellani, ogni Natale ricevevano dolci al cioccolato che tu inviavi da Genova.

Un grande scrittore marino della letteratura italiana del '900, Raffaello Brignetti, che forse tu hai conosciuto personalmente, scrisse che  "il vero Gigliese sente l'amicizia, il bicchiere del vino, la vaghezza del mondo": coordinate che hanno definito meglio di ogni altro la tua persona e i tuoi sentimenti.

Ci mancherai Cecco, che Dio ti abbia in gloria e ti perdoni quei pochi peccatucci che tu, già in vita, ci avevi confessato, accompagnati dalla profondità del tuo sguardo e la luminosità del tuo sorriso.

Il tuo amico portolano Armando Schiaffino