Tozzi ha negato le sue stesse parole. Sono molto sorpreso per lo strano richiamo alla verità da parte del Presidente del Parco. I toni molto forti usati nei miei confronti per smentire poi sé stesso quali “malafede” e “mente sapendo di mentire” non sono sufficienti per nascondere una realtà che rimane sotto gli occhi di tutti. Insultare la mia persona non è sufficiente a confutare un’incredibile realtà. 

Ultimamente ha dichiarato su un quotidiano locale che “C’è bisogno di paletti, ma sul Giglio decidono i suoi abitanti” a conferma che le parole riportate erano esatte. Se potessero decidere i gigliesi l’Area Marina Protetta non l’avrebbero neanche nominata. Ma, alla fine, quali saranno i paletti che intende fissare sull’Isola del Giglio e soprattutto, nella realtà, da chi verranno stabiliti? 

Sono deluso dal comportamento di una persona che rispettavo per la coerenza e che “dice sempre ciò che pensa”. Ma, stavolta è stato costretto a ritrattare clamorosamente, per non creare allarmismo e per aspettare tempi migliori e cogliere un obiettivo che lo stesso ministro dell’Ambiente ha definito prioritario come la “riduzione dei picchi turistici nelle isole”.

Siamo molto preoccupati anche per il prospettato numero chiuso a Giannutri. Abbiamo chiesto un Consiglio Comunale legittimo per riportare le decisioni, che spettano solamente ai consiglieri, all’interno del Comune e per ridare allo stesso Consiglio quel ruolo e quelle prerogative che possiede in virtù del mandato elettorale.

Ma si sa, i nobili principi del fondamentalismo dell’ambiente, sono al di sopra delle legittime aspirazioni della gente dell’Isola. Non ci fidiamo di terzi “sconosciuti” che arrivano al Giglio a fare i paladini dell’ambiente. Questa storia non ci piace. Siamo molto preoccupati.

Sergio Ortelli, gigliese D.O.C.