Ancora una volta si sono dati appuntamento alle 18 del 31 Dicembre a Giglio Castello ed armati di strumenti ed amore per le tradizioni hanno fatto risuonare per il Borgo Antico le note augurali della Nenia di Capodanno.
Certo sono lontani i tempi in cui durante tutta la notte tra l'ultimo ed il primo giorno dell'anno un gruppo di giovani cantori andavano a svegliare con la musica le famiglie isolane, ma lo spirito è rimasto il solito.
Come ci raccontava Pietro lo scorso anno
"... da testimonianze orali abbiamo appreso che la Nenia del Capodanno veniva cantata sin dal 1750 circa. All’inizio del nuovo anno alcuni giovani accompagnati da qualche chitarra, un basso ed un clarino cantavano questa nenia alle migliori famiglie del Castello. Dal 1925 l’orchestra base cominciò ad essere formata da cinque elementi: un clarino, una cornetta, un basso e due accompagnamenti. Solo dopo la seconda guerra mondiale è iniziata l’abitudine di andarla a cantare anche al Porto.
Per tradizione la serenata iniziava sotto l’effige della Madonna, da piazza (di sopra) accanto alla casa di Gronchetto con le sei strofe scritte appositamente. La nenia veniva cantata sin da tempi antichi anche al parroco con quattro strofe, mentre per le suore la tradizione inizia dopo la seconda guerra. 
Un po’ per lo spopolamento di Giglio Castello ma soprattutto per l’arrivo del consumismo, cantarla tutta la notte diventava molto dura e per non perdere questa bellissima quanto singolare tradizione i ragazzi del Castello hanno deciso di cantarla il 31 alle ore 18 circa dopo la funzione del ringraziamento in chiesa, in solo solo 5 punti del Castello iniziando come sempre dalla Madonnina vicino Gronchetto, per proseguire poi in piazza della Rocca, davanti alla chiesa, in piazzetta davanti al Comune ed infine alla Porta davanti al tabacchino di Andrea.
Da qualche anno è diventata tradizione ricantarlo anche al Porto il primo dell’anno alle 17:30, prima della partenza del traghetto, uno alla madonnina in via provinciale e l’altro in piazza davanti ai traghetti ...".
Come tutti gli anni noi della Redazione non possiamo far altro che rinnovare il nostro grazie a chi, ancora una volta, ci ha fatto rivivere un pezzetto delle nostre tradizioni.
Per chi non ha avuto la possibilità di esserci offriamo un brevissimo filmato ed il testo della Nenia.

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