Bellissima e molto ben organizzata festa da un Comitato Festeggiamenti attivissimo, instancabile e degno di ammirazione. Meritano una medaglia, ma davvero! Forse una settimana di festeggiamenti è un po' troppo. Due parole sulla quadriglia: cari Sandro e Fabio, come sempre all'altezza nonostante la voce rauca, ammiro la vostra devozione la carica e la volontà di mandare avanti questo tradizionale ballo, ma ma ma! I bambini sono da escludere dal ballo, per ovvii motivi, se succede qualcosa chi è responsabile? Neanche si deve permettere ai genitori di tenere in braccio i piccoli durante il ballo! Soluzione: un cerchio per soli bambini all'interno del grande cerchio, guardati a vista dai loro genitori. Poi, chi  travalica per eccesso di bere o anche di euforia deve essere allontanato perché disturba. Ci sono regole da osservare da parte di ogni partecipante sia per il rispetto degli altri sia per il buon funzionamento della quadriglia stessa.Non sarebbe male ripristinare 4 o 5 controllori come avveniva ancora negli anni settanta. Il Palio degli asini. Parlo di Palio perché si disputa una gara tra le quattro contrade del Castello, e nulla ha a che fare con una corsa degli asini. La mossa del sindaco Ortelli il giorno stesso del Palio di spiegare il perché il Palio non poteva essere corso è stata tardiva e politicamente e socialmente fuori luogo. Erano due mesi che su tutti i giornali della Toscana si parlava della difficoltà a far svolgere i Palii con gli asini in diversi comuni della Maremma e oltre. È vero che un sindaco deve fare attenzione a tanti problemi, ma non si venga a dire che non era a conoscenza del fatto. Il sindaco poteva e doveva muoversi molto prima, purtroppo non è successo. Adesso ha un anno di tempo, signor Sindaco, mi auguro per tutti i Castellani che si possa trovare una soluzione. Non bisogna dimenticare che il Palio degli asini al Castello fa parte della cultura e della vita castellana. Comunque un ringraziamento a tutti coloro che si sono dati da fare per un ottimale e divertente svolgimento della festa.

Andrea di Togo