“Si mantiene buono il livello di sostenibilità e continua la campagna per la diffusione delle produzioni tipiche. Rimane inalterata e sempre di ottimo livello la qualità delle acque di balneazione e della costa. Vi è una maggiore attenzione per il verde pubblico e per la tutela dell’ecosistema marino”.
Queste sono le motivazioni che Guida Blu riporta nel proprio sito per l’assegnazione delle prestigiose 5 vele alla nostra isola per il secondo anno consecutivo. Ciò significa che dal punto di vista dell’impatto ambientale stiamo lavorando bene,e questo sicuramente è merito di tutti noi che viviamo l’isola, sia sulla terraferma sia in mare.
Significa pure che le migliaia di sub e barche che ogni anno invadono le nostre coste non sono poi così deturpanti come sostiene qualcuno, che le spiagge, malgrado chi afferma siano troppo piene di ombrelloni e lettini, sono pulite e ben fruibili, oltretutto da questo anno esiste pure un servizio di salvamento che garantisce oltre alla sicurezza del bagnante, il rispetto di alcune norme della navigazione per esempio il divieto di transito di imbarcazioni a motore a meno di 200 metri dalla zona di balneazione.
Se non avessimo avuto le qualità e la coscienza di lavorare con la consapevolezza di non rovinare il patrimonio naturale di cui disponiamo sicuramente la più importante e riconosciuta associazione nazionale per la tutela dell’ambiente qual è Legambiente non ci avrebbe mai assegnato il massimo dei voti.
Da ciò ne deriva che i migliori guardiani dell’isola siamo noi stessi che con le nostre scelte siamo riusciti a mantenere inalterata nel tempo la qualità dell’ambiente circostante di pari passo con lo sviluppo economico turistico che è l’unica fonte di sostentamento.
Pertanto non vedo quale valenza abbia istituire un’Amp all’Isola del Giglio dove un intera popolazione lavora a salvaguardia dell’habitat consapevole che se venisse danneggiato sarebbe un danno incalcolabile,e dove ogni anno da ottobre a giugno l’Amp si materializza nella sua forma più integrale in quanto l’uniche barche che si vedono in mare sono quelle dei residenti che vanno a pescare qualche ora al giorno e solo se ci sono le condizioni meteo che lo permettono.
Se però vogliamo che lo sviluppo turistico d’ora in poi non dipenda più esclusivamente dalla nostra volontà allora accettiamo passivamente quello che ci verrà imposto. Io non ci sto.

Alessandro Nosiglia