A Modesti Giuseppe:

Modesti, paladino di questa maggioranza che si erge a difensore strenuo di chi oramai è arrivato al capolinea, se non conosce i dettagli della questione “Consiglio non concesso”, è opportuno che non intervenga, proprio come dice lui.

Quel giorno a P. S. Sfefano a sentire le parole del Tozzi io c’ero. E con me c’erano tanti altri. Ho sentito anche i giornalisti presenti che ricordano perfettamente le parole poi da me riportate nella richiesta di consiglio. Personalmente sono molto preoccupato. (“Che invece a te del numero chiuso e della riduzione dei picchi turistici nelle isole non te ne freghi nulla, questo è un aspetto che devi confrontare con la tua coscienza”).

Per quanto riguarda l’ex Sindaco Landini ed il periodo della sua amministrazione, ritengo di essermi comportato dignitosamente, sempre con onestà e correttezza, riconosciuta da tutti e, a prova inconfutabile, anche dall’attuale capogruppo di maggioranza Schiaffino.

Sono però abituato, pur avendo argomenti di forte impatto, a non fare dietrologia per esaltarmi o vincere rispetto all’avversario.  O meglio, il ritorno al passato è sempre negativo, per tutti, ma per te in particolare che hai fatto molti anni d’amministrazione. Ricordi di essere stato assessore vero?

Buon Anno Modesti, in tema di bilanci di fine anno, prima di riportare alla luce il passato, fai una seria analisi del presente che a noi ci risulta essere assai inconcludente e regredente e che ha visto naufragare, ahimé, anche le cose migliori (v. dissalatore di Campese, parcheggi, portualità, ecc.).

Sul futuro non mi voglio esprimere: è sotto gli occhi di tutti.

Sinceramente.
Sergio Ortelli