I contenuti dei post nella rubrica "Dite la Vostra" di questo giornale sono opinioni personali ed informazioni non verificate provenienti direttamente dai rispettivi autori che se ne assumono totalmente la propria responsabilità. La redazione GiglioNews si dissocia preventivamente dai contenuti che dovessero offendere o ledere la dignità di soggetti terzi, fermo restando il diritto di rettifica ai sensi della legge n. 47/1948. (n.d.r.)
Alla Caletta del Saraceno (Bansaracino)
Teneri quei raggi rosati del mattino baciati dalle onde lungo lo Scalettino
colorano lo scoglio usato dal cemento Colorano la sabbia e in cuor nessun lamento
solo quel rimescio di acque alle murene quel passo eterno e giusto del mar che l’onda tiene
In quel silenzio ameno seppure indaffarato l’uomo sentiva in sé l'ardore del creato
E tu, Natura intatta che soggiornavi fiera accompagnavi gl’ animi nel tardo della sera
Oggi rivolgi contro gli artigli tuoi feroci Inconsapevolmente urlando quelle voci
Che sanno di ferite date ad un mondo antico un giorno rivoltato Un giorno tanto amico.
Palma Silvestri 29 Ottobre 2018
BRAVA PALMA, è IL MINIMO CHE SI POSSA DIRE qui nei commenti. Il rapporto tra il mare e la terra che lo delimita è "SERENO VARIABILE" come il titolo di una trasmissione televisiva molto conosciuta. SERENO sui luoghi che lui stesso ha contribuito a formarsi (pensa alle grandi spiagge e anche quelle dell'Isola Amata come il Campese e le altre più piccole ma meravigliose), VARIABILE e per lo più "arrabbiato, contro le infrastrutture create dall'uomo impavidamente: Porto Arturo, molo rosso, sabbia aggiunta alla marina del porto e allo scalettino, camminamento nella caletta del Saraceno ......
Vorrei, tramite la Vs redazione, far giungere alla gente e alle Istituzioni del Giglio la nostra vicinanza per la violenza e i danni subiti dall' isola nella mareggiata del 29 ottobre. Un particolare pensiero alla disastrata caletta del Saraceno - nostro abituale luogo di meditazione - perché torni presto risanata. Angela e Bruno Begnotti
Brava e tempestiva, come sempre cara "Silvestra". Purtroppo la natura, siccome abbiamo inquinato tutto, mare, cielo e terra, si rivolta al punto che qualcuno gia' s'aspetta la fine del mondo, al cospetto di terremoti, di venti che sradicando alberi a centinaia e li sbattono come clave su macchine e passanti, che scoperchiano case e fabbriche, facendo volar via i tetti alla stregua di fuscelli, mentre gli tsunami invadono la terra ed i fiumi esondano, invadendo le aree di barena, ché la furia del mare impedisce di riversar le piene. Forse, cara amica, non possiamo piiù redimerci tornando indietro, in quanto il degrado, ormai innescato, forse è irreversibile. Ed a noi, poeti non resterà che, "cantare" d'un crepuscolo che, inesorabile, s'avvia a diventar notte. Ciao ed ancora una volta, complimenti!!!