Mi aggancio al discorso di Andrea di Togo pertanto nulla da eccepire sul lavoro e la fatica immane di questi ragazzi sono bravissimi e pieni di volontà, detto questo vorrei fare delle mie considerazioni: v’immaginate una grande orchestra suonando un bellissimo brano, ed un qualsiasi elemento se pur bravo anche lui durante l’esecuzione faccia, come si suol dire, qualche steccata, il risultato è che, se pur involontariamente, sciupa il lavoro ed il sacrificio di tutti, pertanto quando si è bravi bisogna essere ancora di più all’altezza della situazione. Sono d’accordo anch’io: sei giorni di festa sono troppi anche perché poi si è dimostrato nei fatti, per quanto riguarda la quadriglia io non so quando questo ballo è arrivato al Giglio, ma penso sia da tanto tempo, pertanto la quadriglia oltre ad essere un ballo (ed il ballo è nobiltà) è veramente la continuazione di una tradizione, quello però che ho visto la sera di Sabato è una cosa angosciante, una vera offesa alla quadriglia e la sua tradizione, cose secondo me da non ripetere. Quello che invece lodo ancora di più quest’anno oltre ai fuochi d’artificio di una bellezza incredibile sono la scelta delle manifestazioni musicali: azzeccate in pieno, complessi che sono stati in grado di trattenere la Piazza, di far divertire tutti, hanno suonato brani musicali per tutti, hanno fatto divertire tutti dai più anziani al più giovane presente in piazza. Pertanto, e qui mi riguarda personalmente, non capisco voler continuare dopo la quadriglia con queste musiche assordanti fino alle tre - tre e mezzo del mattino, oltretutto in violazione ad ogni norma di legge, arrecando solo danno a chi vorrebbe ed avrebbe il diritto anche di riposare con l’altro risultato che giovani ragazzi anche minorenni finiscano le loro serate in preda all’alcol e chi sa se anche  qualcos'altro, accreditandosi il diritto di fare cose che ognuno di noi, se fatte alla propria abitazione, non credo che ne sarebbe tanto felice. La speranza è l’ultima a morire: che l’esperienza faccia crescere le persone.

Modesti Giuseppe