Durante il mio soggiorno estivo a Giglio Castello, ho avuto più volte l'occasione di gettare lo sguardo sui giardinetti pubblici, l'unico spazio verde a disposizione per grandi e piccoli. Ho notato che la mattina vi trovavano refrigerio cinque o sei persone, fin quando non vi appariva il sole, per il resto della giornata fino a buio, raramente vi ho visto un bambino giocare.
Non che io sia stato 24 ore al giorno a controllare, spesso ero comunque in Piazza Gloriosa. Lo stato attuale di questo servizio pubblico fa comunque riflettere: una siepe ornamentale ed enormi vasi da fiori in sostituzione di una staccionata protettiva, assenza di piante per ombreggiare lo spazio mattonellato, nel mezzo dello spiazzo due enormi vasi che tolgono comunicabilità e movimento, mancanza di impianti-giochi per i più piccoli (se ricordo bene gli scivoli ed altro che il Comitato San Mamiliano voleva regalare per il Castello si trovano sul piazzale della chiesa al Campese), odore nauseabondo dai bidoni dell'immondizia subito a ridosso del muro di sostegno.
Una situazione desolante. In altre parole, al Castello non esiste neanche l'idea di un mini parco-giochi in un'area sicura, così come non esiste la possibilità di giuocare o fare attività sportive anche perché il campo polivante è utilizzato, per necessità sacrosante, in altro modo, davanti alle scuole medie vecchie non si può, in piazza non si può, tanto che, ho pensato, le mamme castellane potrebbero portare i loro figli per un paio d'ore a P.S.Stefano ogni giorno, se vogliono far  utilizzare loro uno scivolo o un'altalena! 
Realizzare uno spazio per i piccoli comporta una tale ingente spesa che l'Amministrazione non si può permettere? E realizzare uno spazio per i più grandicelli, non sarebbe anche una buona idea? O è più salutare essere costretti a tenere i figli in casa, davanti a qualche video, tele, sgranocchiando caso mai noccioline e bevendo coca cola all'Americana? 
Ho sentito dire che questo Ottobre il prefabbricato della Scuola Media verrà smantellato. Bene!, domani è Ottobre, per 31 giorni! Prima di realizzare qualcosa di cui ci si potrebbe pentire, chiedo un minimo di riflessione a chi può decidere in merito.

Andrea di Togo.