Mi permetto di scrivere la presente lettera aperta - destinata a chi è interessato all’argomento - come cittadino gigliese che ha, per qualche tempo, avuto a che fare con l’Archivio Storico del Comune, ne ha valutato la ricchezza documentale e la preziosità; ne ha tratto materia che, elaborata, ha poi consegnato alla pubblica disponibilità; che ha lungamente perorato la causa del suo restauro, e lo ha seguito poi fino nell’attrezzato laboratorio fiorentino.

Oggi, dopo molti anni, solo una parte dei circa 80 volumi è tornata risanata, il resto è fermo a Firenze, per cause economiche. A questo punto, per avere il desiderato rientro dei volumi mancanti, è auspicabile anche l’eventuale contributo economico di soggetti privati, che siano in grado di darlo, ed abbiano la volontà di rendere al Giglio quei preziosi documenti del suo passato.

Le polemiche che, sull’argomento, leggo in questi giorni, fra le diverse parti politiche e rappresentative isolane, dovrebbero lasciare il posto, io penso, ad un unico comune intento: il completo recupero dell’Archivio perché sia messo a disposizione della comunità.

Quelle polemiche rischiano, oltre tutto, di dare del Giglio una immagine diversa di quella offerta dal suo popolo in occasione della tragedia del Costa Concordia.

Grazie dell’ospitalità, Bruno Begnotti.