Bruttissimi episodi che infastidiscono, deludono ed amareggiano un'intera comunità ma soprattutto provocano ingenti danni morali ed economici a chi li subisce. Ci riferiamo, come avrete ben compreso, agli atti vandalici che nell'ultimo periodo hanno funestato l'isola andando a colpire automobili e mezzi in genere di isolani, con danneggiamenti e taglio di pneumatici, anche più volte alle stesse persone.
L'ultimo episodio in ordine di tempo è quello accaduto qualche giorno fa e più precisamente la notte tra il 5 ed il 6 Giugno. Vittima questa volta il gommone di Mauro Pretti, barcaiolo isolano, i cui tubolari laterali sono stati nettamente tranciati da poppa a prua mentre si trovava ormeggiato all'interno del bacino portuale.
"Verso le 19 del 5 Giugno - ci racconta Mauro - avevo ormeggiato il gommone, come di consueto tutte le sere, e mi ero trattenuto in porto per un aperitivo con gli amici fino alle 20. La mattina successiva, intorno alle 7:30, sono andato con il mio barchino all’ormeggio per prendere il gommone dato che avevo un servizio-taxi da effettuare. Arrivato alla boa sono rimasto allibito notando che entrambi i tubolari del gommone erano stati tagliati longitudinalmente per tutti gli otto metri di lunghezza ed erano completamente flosci. Fortunatamente il gommone era comunque a galla date le caratteristiche di grande galleggiabilità del mezzo".
"Il danno è enorme - continua Pretti - perchè il gommone, che ha pochi anni, meriterebbe la completa sostituzione dei tubolari (a cui sono state inferte anche circa 15 coltellate nella parte inferiore!) per un costo di circa € 18.000; per il momento opterò per una perfetta ricostruzione degli stessi da parte del cantiere navale per una spesa inferiore ma ancora da stimare. Oltre tutto perderò una quindicina di giorni di lavoro in una stagione appena cominciata che non sembra favorevole".
"Aldilà della violenza fatta su un mezzo di lavoro e quindi sulla mia stessa persona su un’isola che io amo profondamente insieme ai suoi abitanti, rimango esterrefatto - denuncia il barcaiolo - che nella notte nel nostro porto si possa danneggiare così gravemente un natante nonostante il continuo controllo e passaggio di mezzi che operano nella situazione eccezionale del naufragio della Costa Concordia".
Unica nota positiva in questa brutta vicenda, la solidarietà che l'isola ha rivolto al malcapitato di turno: "Devo riconoscere - conclude Mauro - che sono comunque rimasto molto colpito dalle oltre 70 telefonate di dimostrazione di grande affetto e stima da parte dei Gigliesi oltre ai continui abbracci e segni di grande solidarietà che mi fanno capire che il 99% di questo popolo ha un cuore grande e per colpa di un solo bastardo e vigliacco io non perdo l’affetto verso l’isola. Addirittura parecchi mi hanno offerto in uso gratuito la propria imbarcazione per poter lavorare e addirittura ho avuto offerte di soldi in prestito per l’onerosa riparazione. In una grande città c’è rischio che neanche un parente ti aiuti quindi un grande GRAZIE A TUTTI I GIGLIESI, io mi sento uno di voi".
Brutta storia che non fa onore al Giglio.
Più che atto vandalico la chiamerei intimidazione di stampo....... (aggiungete voi la parolina mancante)
Roba da codice penale.