Bandiere nere alla Costa Crociere per gli “inchini” e alla Grimaldi Lines per i fusti tossici a Gorgona
Tra i pirati del mare 2012 anche il ministro Passera per il si alle trivellazioni petrolifere e per il decreto rotte
Legambiente oggi consegna le Bandiere nere ai pirati del mare, per difendere l’integrità del nostro ecosistema marino e costiero. Due dei cinque vessilli vanno alle compagnie di navigazione protagoniste dei due più grossi incidenti accaduti nel mare dell’Arcipelago Toscano: il naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio e la perdita di 200 bidoni contenenti sostanze tossiche al largo di Gorgona.
Ed ecco nel dettaglio le menzioni per le due bandiere nere:
A Costa Crociere, la compagnia di navigazione del gruppo Carnival Corporation proprietaria della Costa Concordia, la nave che ha fatto naufragio all’isola del Giglio. La vicenda della Costa Concordia ha evidenziato inadempienze e procedure sbagliate non solo da parte del Comandante, ma anche del gruppo stesso. La scarsa preparazione dell’equipaggio a fronteggiare situazioni d’emergenza, la prassi diffusa di molte navi del gruppo ad effettuare passaggi sottocosta ravvicinati in prossimità di aree di pregio e di coste protette, la gestione della situazione di crisi subito dopo l’impatto con gli scogli delle Scole (zona di massima protezione del Parco nazionale dell’arcipelago toscano) coinvolgono in maniera prepotente Costa Crociere. Il progetto di rimozione del relitto infine, non è stato oggetto di un adeguato processo di condivisione e informazione con il territorio, alla luce dell’evidente impatto ambientale che procurerà.
Alla Grimaldi Lines, la compagnia di navigazione armatrice del Venezia, l’eurocargo che, in una giornata di mare in tempesta che avrebbe dovuto far rinviare il viaggio, ha perso nei pressi dell’isola di Gorgona, nel Parco nazionale dell’Arcipelago toscano, due semirimorchi con un carico di 224 fusti tossici contenenti ciascuno 200 kg di cobalto e monossido di molibdeno (45 tonnellate totali). La società nelle ore successive all’evento non ha dimostrato trasparenza nella comunicazione della reale portata dell’evento e del suo successivo impatto ambientale.
Secondo Umberto Mazzantini, responsabile Mare di Legambiente Toscana, «Anche la Bandiera nera assegnata al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, ha a che fare con l’Arcipelago Toscano, sia per la possibile riaperture alle trivellazioni petrolifere tra l’Elba e Pianosa, che però deve fare i conti con la presenza del Santuario internazionale del mammiferi marini “Pelagos” che dovrebbe impedirla, sia per il “decreto inchini” che con le deroghe proposte poitrebbe riavvicinare le rotte delle grandi navi al mare protetto eed alle coste del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano. Infatti la Bandiera nera data al ministro ha come motivazione: «Per il Decreto Sviluppo, che ha riattivato le procedure per la ricerca e l’estrazione di petrolio dai fondali marini che erano bloccate dalla legge approvata nel 2010 dopo l’incidente nel Golfo del Messico, e per il Decreto Rotte, una legge monca che si occupa solo delle aree protette (e per le quali peraltro sono già operativi provvedimenti di deroga), ma non è riuscita a vietare i passaggi ravvicinati delle navi da crociera davanti a luoghi delicati e di gran pregio come ad esempio le coste non protette dell’isola di Capri, quelle di Pantelleria, di San Pietro o delle Eolie».
Per la Goletta Verde di Legambiente si preannuncia un’estate calda. Non sarà la temperatura a preoccupare particolarmente l’equipaggio dell’imbarcazione ambientalista, ma piuttosto tutte le malefatte dei nuovi pirati del mare, cioè di coloro che portano avanti un modello insostenibile di sfruttamento e fruizione del mare e delle coste. La storica campagna di Legambiente nel suo viaggio itinerante dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia, in quasi due mesi di navigazione, porterà in giro per l’Italia le vertenze ambientali più pericolose che incombono sulla salute e l’integrità del nostro prezioso patrimonio marino.
“I pirati del mare non sono solo delle pittoresche suggestioni dei libri di storia - afferma Stefano Ciafani, vice presidente nazionale di Legambiente –. Come dimostrano le cinque bandiere nere che consegnamo quest’oggi sono una triste realtà, il lato peggiore di un modello di fare economia e politica che tarda a scomparire e che continua ad impattare negativamente sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini. Le bandiere nere che consegniamo oggi, rappresentano denuncie precise ma al contempo sono anche il simbolo delle minacce che incombono sul nostro mare e che vogliamo sconfiggere. Con Goletta Verde – conclude Ciafani - andremo all’arrembaggio dei pirati del mare puntando i riflettori sulle politiche che implementano il ricorso alle fonti energetiche fossili, sulla privatizzazione del demanio, su un sistema di portualità che trasforma le coste in giungle di cemento, sul trasporto marittimo senza regole e sulla mancanza di norme di sicurezza nella fruizione del mare”.
Legambiente anche assegnato altre due bandiere nere:
A Francesco Bellavista Caltagirone, l’imprenditore a capo di un impero nel mondo delle costruzioni coinvolto nei progetti dei porti turistici a maggior impatto ambientale lungo tutta la penisola, da Imperia a Siracusa, passando per Carrara e il megaporto della Concordia a Fiumicino.
A Raffaele Lombardo, governatore della Regione Sicilia, per aver assecondato e non rigettato la proposta di project financing della SIDRA finalizzata alla messa in sicurezza dei tratti di costa in erosione, ma che in realtà prefigura la "svendita" ai privati delle spiagge siciliane. A tutt'oggi gli uffici regionali hanno istruito o hanno in corso di valutazione la proposta. La Regione dovrebbe concedere in uso per 30 anni, estensibili a 50, il demanio marittimo sul quale un gruppo di società immobiliari interessate a sostenere l’iniziativa potrebbe realizzare attività turistiche di vario genere, incluse la costruzione di nuovi porti, aree commerciali, impianti sportivi e strutture ricettive
Bandiera Nera di Legambiente alla Costa Crociere
Autore: Legambiente Arcipelago Toscano
8 Commenti
certo ci vuole proprio un gran coraggio da parte di legambiente a scrivere certe cose, infatti il giorno dopo erano proprio li insieme alla SMIT e NERI nel recupero carburante, erano li insieme ai responsabili della Costa, erano accanto ai vari equipaggi della Costa-Carnival come sostegno, ma sapete che vi dico CHE UNA BELLA BOTTA DI VAFFAN...O E CI STA' PROPRIO BENE STA VOLTA, in fondo ho superato il mezzo secolo e me lo posso pure permettere di mandare di gran carriera chi scrive cretinate e qui sono stata signorile. Sarà bene e Goletta verde vada ad ormeggiarsi da un'altra parte non venisse dove abbiamo il simbolo della sua bandiera nera, a proposito ma goletta verde è completamente autosufficiente? cioè produce energia attraverso eolico e il solare e non usa carburante per navigare?nemmeno per fare le manovre in porto, assolutamente vietato l'uso di gasolio o altro combustibile usassero solo motori elettrici e oltretutto pensa di lasciare il suo sudicio sull'isola e di non pagare l'ormeggio come tutti?
franca melis
Un evento come quello della Concordia al Giglio ti cambia la vita per sempre.
E'ipocrita e inutile girarci attorno.
E lo sanno bene anche gli amici di Lega Ambiente , Goletta verde ed Ente Parco dell'Arcipelago Toscano, ed è per questo che si agitano tanto.
E' come risvegliarsi da un sogno impossibile , quello ambientalista, e ritrovarsi immersi nella cruda pragmatica realtà di un gigante dei mari, una vera e propria città galleggiante, che, priva di ogni efficace controllo, è venuta ad infrangersi su una delle coste insulari più immacolate del Pianeta.
Come si può pensare di ritornare indietro nel tempo e poter ripristinare tutto come prima dello straordinario accadimento?
E' una pia illusione.
Tanto vale farsi una ragione di ciò che è stato impossibile evitare e adattarsi, cercando di rivolgere parzialmente in positivo ciò che al momento sembra una sciagura.
E non me ne vogliano gli amici ambientalisti, ma appariranno francamente patetici oltre che folkloristici, con le loro Golette Verdi e le le loro bandierine nere,quando attraccheranno, se ne avranno il coraggio, in prossimità di quel "mostro dei mari" abbacchiato su Punta Gabbianara, che ormai domina paesaggio e anime in un raggio mediatico planetario.
Sono curioso di sapere se x caso questi ambientalisti hanno già acquistato l'auto dell'anno 2012 e se x caso abitano in una casa in classe A......( se volete , x la casa non ho nessun problema a vendervela....ne ho parecchie a disposizione...nelle mie zone...).
Sergio Centurioni detto Bergher o Ghego
Lega ambiente è una delle tante bande di scalmanati che sanno solo pontificare "contro". Niente barche a motore, navi mercantili, petroliere, traghetti, cruiser e poi niente pesca, nessun intervento a protezione della costa che modifichi il territorio ... Se poi scendiamo a terra solo in campo energetico: no alle centrali nucleari,a gas, a carbone, a biomasse, a gasolio, eoliche, fotovoltaiche ... a lasciarli fare dovremmo togliere pure la dinamo della bicicletta !
Per coerenza con quanto vanno pontificando bisognerebbe iniziare a far vivere costoro alle stesse condizioni che vorrebbero imporre a tutti.
Sig. Centurioni,
la sua domanda sul perchè non vanno in Campania a fermare le discariche abusive ha la stessa, identica risposta del perchè gli animalisti non vanno negli ippodromi a fermare la mattanza di cavalli, mentre a Siena, basta un incidente in dieci anni e scatenano la rappresaglia...
Ora, volersi fare pubblicità con l'accaduto, oltre che vile è anche assolutamente indecoroso, ma la cosa che mi fa più imbestialire è questo dare addosso ad un marchio che è ormai tra i pochi a ricordare al mondo la nostra tradizione marinaresca (mentre Rai e Mediaset non fanno altro che dare spazi nei tg alla MSC, compagnia con sede legale in Svizzera e battente bandiera panamense!!!), tra l'altro con un'attenzione quasi maniacale al rispetto dell'ambiente marino, che sicuramente in larga parte è dato dagli obblighi e dal ritorno in termini pubblicitari, ma è effettivo, basti fare una volta un giro nelle stive di una nave per rendersene conto, seppur nei limiti di quanto danno a vedere.
Begli ambientalisti....basta vedere cosa hanno , o "non hanno" fatto con il parco dell'Aniene di Roma...una discarica a cielo aperto....li non hanno protestato con nessuno, come mai????
Perchè gli ambientalisti non sono MAI andati in Campania a fermare le discariche abusive?????Mah........
Sergio Centurioni detto Bergher o Ghego
A Siena abbiamo gli animalisti, nel mare avete Legambiente: questa gente sfrutta l'enfasi di materie davvero importanti per fare cassett, sotto forma di tessere, contributi e sponsorizzazioni, con i dirigenti che puntano a poltrone poste sempre più in alto, forti delle loro esternazioni ipocrite. Come gli nimlaisti sono capaci di attaccare il Palio di Siena perchè fa "audience" e tacciono sulle mostruosità degli ippodromi (anche per paura di ritorsioni...), così Legambiente si discosta anni luce da chi, come Greepeace, ad esempio, sale su una nave e si frappone fra arpioni e balene. Povera Itlia, in che mani...
Con i traffici militari e poi commerciali via mare, prima i Fenici e gli Egiziani,poi i Greci e gli Etruschi , e poi i Romani, e poi ancora i Veneziani e i Genovesi e i Pisani e i Napoletani e i Siciliani e poi ancora gli Spagnoli, i Francesi , gli Inglesi,e gli Scandinavi insieme alle piraterie di tutte le provenienze, hanno reso ricco e sviluppato l'intero Mediterraneo.
E poi infine , ai tempi nostri, arrivò Legambiente con Goletta Verde e tutto si fermò e regredì allo stato primordiale.