Oggi il quotidiano online Greenreport ha pubblicato la notizia di un episodio avvenuto il 9 luglio scorso, a circa 10 miglia a nord del porto di Marciana Marina, all’isola d’Elba, quando l’equipaggio dell’imbarcazione tedesca MS Thales ha incrociato una nave portacontainer stranamente ferma in mezzo al mare con segni inequivocabili di attività di scarico di materiale utilizzando le gru di bordo. Il tutto in pieno Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos ( Italia, Francia, Principato di Monaco).

La MS Thales che svolge crociere nell’ambito del progetto internazionale Gree Ocean (http://www.green-ocean.de) ed ha con Legambiente una collaborazione all’interno del progetto “Plastic from the sea” (http://www.plastic-sea.com/?language=italian) ha scattato alcune foto che dimostrano la strana attività lavorativa in alto mare della porta-container “Toscana” proveniente da La Valletta, Malta.

Che l’attività oltre che ad essere strana fosse anche molto sospetta lo dimostrano anche il successivo tentativo di speronamento messo in atto dalla nave per intimidire l’equipaggio della “Thales”.

Dopo aver presentato regolare denuncia di quanto ha accaduto la “Thales” ha inviato a Legambiente il resoconto dell’accaduto. Eccolo tradotto dall’inglese:

«Il 5 Luglio 2009 la MS Thales era in navigazione dal porto (porto di provenienza) di Marina di Pisa all’Isola d’Elba. Alle 21,00 h abbiamo osservato la nave porta-container “Toscana”, il cui (porto di provenienza) è La Valetta, nella posizione 43° 07,893’N, 10° 15,026’E (la posizione è stata presa con l’aiuto del GPS e del sistema radar di bordo). La nave “Toscana” era ferma e non si muoveva. Non c’era segno di lavaggio della cisterna. Non c’era segno di ancoraggio o che fosse disabilitata.

Ad una osservazione più vicina con l’aiuto di binocoli (8x40) abbiamo scoperto l’equipaggio della nave mentre lavorava sulle gru di bordo, gettando alcuni oggetti fuori bordo. Gli oggetti sembravano essere container da 16ft. Al momento dell’osservazione eravamo alla distanza di 1NM, dalla parte del porto rispetto alla “Toscana”.

Immediatamente abbiamo cambiato rotta, a 210°, in direzione della Toscana per osservare meglio il processo. La nuova rotta era 180°. L’equipaggio della Toscana ha notato il nostro cambio di rota. Abbiamo osservato membri dell’equipaggio guardare nella nostra direzione con dei binocoli. Improvvisamente tutte le attività sul ponte della Toscana si sono fermate.

Dopo poco tempo – circa 2 minuti – la nave “Toscana” ha aumentato la propria velocità (I fumi esausti erano chiaramente visibili) e preso una rotta di collisione con la nostra imbarcazione.

Abbiamo subito usato il VHF, canale 16 e 13, per contattare la “Toscana” per capire le loro intenzioni. Le nostre chiamate non hanno avuto risposta.

Durante le manovre della Toscana, la nostra imbarcazione, la MS Thales, era in assetto totale di navigazione, e lo aveva segnalato attraverso le appropriate luci. La MS Thales aveva senza dubbio, essendo un’ imbarcazione in navigazione segnalata, diritto a passare.

Invece, la Toscana ha continuato sulla sua rotta di collisione, e la MS Thales ha dovuto fare una manovra di emergenza girando di 45° ad est. Dopo alcuni minuti la “Toscana” ha cambiato nuovamente rotta ed era di nuovo in rotta di collisione. La MS Thales ha cambiato per una nuova rotta di 90° e così ha evitato una collisione diretta con la “Toscana”. Per colpa delle azioni della “Toscana” ogni vita a bordo della “MS Thales” è stata messa volontariamente in pericolo.

LEGAMBIENTE ARCIPELAGO TOSCANO


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