Sindaco ascolti la categoria dei pescatori locali.

Prendo spunto dalla notizia dal preannunciato incontro del sindaco con i cittadini previsto per domenica alle ore 17,30 presso il Ristorante  Porta Via per relazionare sullo stato di avanzamento delle operazioni di "ritorno alla normalità" e discutere sulle prospettive future in relazione alla cantieristica funzionale ai lavori di recupero del relitto.

Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto notizia della difficoltà dei pescatori (e non solo) di poter mettere in acqua le proprie imbarcazioni a causa della occupazione al 50% del pontile, ove abitualmente si effettuano le operazioni di messa a mare delle barche, in quanto lo spazio a disposizione non consente la manovra in sicurezza  dei mezzi adibiti al servizio.

I pescatori – appunto – chiedono che al “ritorno alla normalità” sia considerata la loro situazione particolare che, allo stato attuale, non consente nemmeno l'inizio della stagione di pesca e, pertanto guardano ancor più preoccupati al loro futuro.

Non c'è da sottolineare la grande la crisi che sta attanagliando questo settore. Il malumore si fa sempre più alto. Anche questa categoria deve essere ascoltata  perché la vita a bordo delle barche non è certo facile. Mestiere durissimo ma che, nonostante gli sforzi, non garantisce di arrivare dignitosamente a fine mese. “Costi altissimi, poche tutele, zero attenzione».

I politici non stanno sostenendo adeguatamente il nostro settore» spiegano «Andare avanti non è facile. Molti giovani abbandonano la pesca  e chi resta va avanti con difficoltà».

Quello che oggi i pescatori chiedono al sindaco, proprio nella riunione di domenica prossima, è una risposta al fatto che, attualmente non è possibile mettere in acqua le proprie barche da pesca  per iniziare la stagione di pesca e pertanto vogliono ampie assicurazioni in ordine alla sufficiente disponibilità di spazi sul pontile (che è l'unico idoneo), per la manovra in sicurezza dei mezzi adibiti alla messa a mare delle barche.

In proposito, viene segnalato che tutti gli spazi utilizzati (50% del pontile e spazi alla radice del molo) occupati dalle imprese per le diverse attività e lavorazioni sulla Concordia, non avrebbero – come di consueto – richiesto la concessione demaniale e, quindi, non pagherebbero nemmeno il relativo canone di concessione, a fronte di attività imprenditoriali remunerate. Sul punto si chiedono notizie precise e dettagliate.

Grazie per l'attenzione.

Attilio Brothel
ex Sindaco di Isola del Giglio