Cantiere Concordia: ordinanza nuova, interdizione vecchia
Ha suscitato molti dubbi e tanti interrogativi l'ordinanza numero 90/2016 emessa lo scorso 7 Luglio dall'Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano per regolamentare le operazioni di bonifica dei fondali nell'area ex cantiere Costa Concordia.
Molti gigliesi si sono rivolti al nostro giornale per chiedere spiegazioni su come la nuova ordinanza ricalchi di fatto, in tema di area marina interdetta a qualsiasi tipo di attività, le vecchie ordinanze del 2014 e 2015 adesso abrogate.
"Non si capisce come mai - ci dicono - nonostante che adesso i mezzi e gli uomini operanti in cantiere siano drasticamente ridotti, si continui a mantenere un'area di interdizione così ampia. Quello che appare inspiegabile - continuano - è soprattutto il perché la zona di mare prospiciente 10 metri gli scogli dello Scalettino, zona prediletta per la balneazione per gran parte degli isolani che desiderano fare un tuffo nella pausa lavoro, non sia stata stralciata dall'area vietata alla balneazione."
In effetti, aggiungiamo noi, basterebbe spostare di qualche decina di metri verso nord (all'incirca sulla Ficaiaccia) il punto di delimitazione a terra dell'area preclusa, contrassegnato in mappa con la lettera D, per consentire ai residenti, ma anche ai tanti turisti presenti ogni giorno sugli scogli dello Scalettino, di farsi un bagno o una nuotata (che già oggi fanno "contravvenendo" inconsapevolmente alle regole) nella totale legalità e legittimità normativa.
Sperando che questa semplice ma importante richiesta, che i cittadini rivolgono alle autorità competenti attraverso le pagine del nostro giornale, possa trovare ascolto nelle sedi competenti, pubblichiamo in allegato l'intera ordinanza 90/2016 e la mappa dettagliata dell'area interdetta.
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