5_zona_madonna_battista230421
Cara Palma ... "voglio ringraziarti per un dono che non ha prezzo"
I contenuti dei post nella rubrica "Dite la Vostra" di questo giornale sono opinioni personali ed informazioni non verificate provenienti direttamente dai rispettivi autori che se ne assumono totalmente la propria responsabilità. La redazione GiglioNews si dissocia preventivamente dai contenuti che dovessero offendere o ledere la dignità di soggetti terzi, fermo restando il diritto di rettifica ai sensi della legge n. 47/1948. (n.d.r.)

Spesso l’arte non viene capita subito, semplicemente perché anticipa i tempi. Con questa frase vorrei rispondere con grande affetto a Palma Silvestri, all’intervento intitolato “Palmenti e campanelli ... documenti storici - Meglio tardi che mai”.

Cara Palma, quando settimane fa ho letto con piacere la notizia della pulizia e riscoperta dei palmenti gigliesi da parte della Pro Loco, non ho potuto non pensarti. Riportare alla luce e valorizzare queste antiche costruzioni in pietra, un tempo usate per pigiare l’uva, era ciò che tu chiedevi da anni.

Il tuo lavoro di ricerca, accurato e preciso nella raccolta dei materiali e della documentazione, è stato stimolato dalla curiosità dell’anima e suggerito da spiriti antichi. Poesia e testimonianza si uniscono nel libro “La grande eredità” (Innocenti Editore - 2009), da te dedicato ai palmenti gigliesi. Sono stata presente, come giornalista, alla tua relazione alla Stazione Leopolda di Firenze, nel 2009, in occasione del Salone dell’Arte e del Restauro. Fu allora che ribadisti, ancora una volta, di voler “svegliare le coscienze - cito le tue testuali parole - degli organi preposti e far capire che queste ingegnose strutture (i palmenti) ideate dai nostri antichi, ormai custodite soltanto dalla Natura, appartengono alla cultura millenaria del Mediterraneo e come tale devono essere protette e valorizzate”. Meglio tardi che mai.

Detto questo vorrei ringraziarti per un dono che non ha prezzo. Riscoprire, pulire, mettere in sicurezza e rendere fruibili i sentieri del Giglio è sicuramente il grande merito della Pro Loco e di coloro che hanno contribuito. Ma ciò che dà davvero magia al cammino, oltre al percorso segnato, è la sorpresa imprevista: un animale selvatico che si concede per qualche secondo allo sguardo umano, un panorama improvviso dopo una salita, un luogo ricco di memorie e solo apparentemente dimenticato. I palmenti diventeranno lo stupore di nuovi camminatori e spero che il tuo libro diventi la guida degli itinerari dell’anima del Giglio. Se è vero che nel nome è scritto un destino, ‘Palma Silvestri’ evoca due volte il legame che ti unisce alla tua isola: i palmenti e la vegetazione incontaminata.

Sempre connessi con computer e telefonini, rappresentiamo una società che rischia di cedere la propria memoria storica e interiore al tempo ‘breve’ di internet. Auguro a tutti coloro che sceglieranno l’Isola del Giglio come luogo in cui ‘perdersi’, di ritrovarsi in quel ‘mondo bello degli Uomini silenziosi’, che tu, Palma, hai saputo riscoprire e raccontare.

Laura Tabegna