Buon giorno,
vorrei chiedere alla scuola tedesca di biologia marina del Campese di fare un rilevamento delle concentrazioni sempre crescenti dei barracuda nelle acque dell’isola, specie predatoria che sta riducendo le altre specie ittiche autoctone.
I pochi pescatori professionisti rimasti al Giglio sarebbero ben contenti di fare con i tramagli dei prelievi di contenimento da trasformare in ottimi filetti da surgelare per quando i turisti arriveranno e chiederanno vero pesce dell’isola, infatti i branzini di allevamento (spigole) allevate in batteria come polli sono assai meno “ruspanti” dei barracuda cresciuti selvaggi in mare aperto.
I ristoratori dell’isola si facciano promotori di questa migrazione dalla spigola di allevamento al barracuda selvaggio!
Durante le scorse vacanze noi li abbiamo pescati e apprezzati anche perché in agosto di ricciole se ne sono viste proprio poche e soprattutto sono sparite le aguglie (da usare come esche vive) molto probabilmente predate dai barracuda.
Buon weekend
CIBORRA CARLO
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