
Certi gesti assai improbi: inciviltà e maleducazione
La Caletta del Saraceno, da sei anni, è quasi un po’ come la nostra seconda casa. E la consideriamo una perla dell’isola, per la bellezza naturale e per i suoi manufatti risalenti all’epoca romana, come tutti sanno. Da sei anni, ci prendiamo cura della Caletta, insieme a tutti i gigliesi che vivono lì, permanentemente e non.
Quest’anno abbiamo deciso di ‘riempire’ i vasi di fiori desolatamente vuoti e grazie all’amico Ruggero, abbiamo provveduto a far sì che ci fosse un po’ di verde accanto al granito del muretto. Abbiamo anche messo un posacenere, per evitare che più o meno tutti i fumatori spegnessero le sigarette e lasciassero le cicche sul muretto o in terra o nei vasi. Ricordo, che le cicche che non vengono gettate negli appositi contenitori, contribuiscono all’inquinamento di mare e spiaggia. Oltre a provocare un certo senso di repulsione in chi non fuma e si siede magari accanto ai citati ‘residui di vizi umani’.
Dunque, messi i fiori, messo il posacenere, ripulita ogni mattina sia la strada che la spiaggia di plastica e quant’altro ... Ci sembra doveroso ed è un qualcosa che facciamo con piacere. Peccato che il tutto è durato ben poco.
Il posacenere è sparito dopo qualche giorno. I primi fiori sono stati più o meno ‘malmenati’ qualche settimana dopo. Questa mattina, addirittura, i fiori nel vaso proprio davanti al diving sono stati strappati. O meglio, è stata asportata tutta la pianta.
Ora, io vorrei dire una cosa. Io non sono gigliese. Venivo al Giglio da piccola e sono sempre stata innamorata dell’isola, tanto da averla scelta, successivamente, per aprire un’attività con il mio compagno. Ma l’Isola, la sento comunque mia. Io ci vivo a spot, vivendo e lavorando in un’altra città, ma quando sono giù, faccio di tutto per mantenerla al meglio, per me e per gli altri, fosse anche solo raccogliendo immondizie lasciate da chiunque, o mettendo fiori nei vasi.
Non capisco, al contrario, certi gesti. Ed unisco anche l’urinare davanti alla porta di casa (o del negozio, o del diving) degli altri. Ma cosa è diventato l’uomo che va avanti con certe manifestazioni di inciviltà e maleducazione? Per non dire il totale disprezzo per la cosa pubblica (e privata).
A chi ha rubato il posacenere per metterlo magari in giardino o sul balcone, o a chi ha sradicato la pianta magari per metterla in un suo vaso ... bastava chiedere. Non si ruba la roba altrui, che sia un posacenere da 15,00 euro o una pianta (dal valore, per me, molto più alto). Ve l’avremmo regalato, il posacenere, e anche un vasetto con una piantina. Senza arrivare a certe bassezze …
Cara Claudia di Giuseppe, a 'sto mondo di "scalette", c'e' chi scende e chi sale, ma c'è pur chi non si cale di far bene o di far male! Gente degna d'ospedale, se, di notte, la sorprendi, (appostato ove l'attendi), nel commettere un reato, giusto là dov' hai postato, qualche bene del creato, utile a te ed al vicinato. Ma se lo vuoi sputtanare, senza far "ospedalizzare", questo frutto della fogna, saria meglio e pure bello, sottoporlo a local gogna, nella piazza del paesello, ov'appeso un bel cartello, ben al collo, del monello, neghittoso e stenterello, di preciso, vegna scritto, come chiaro appalesato, quale sia stato il delitto, e chi l'autore del reato.