Sono tanti i gigliesi sparsi nel mondo, ognuno con una propria storia da raccontare.
Noi abbiamo deciso di raccontarvi ogni settimana la storia di Alessandro Bossini, un isolano partito dal Giglio verso l'Australia per esplorare il continente oceanico in un modo insolito: con un sacco a pelo, una bicicletta (fedele compagna di viaggio) e tanta voglia di esplorare il mondo.
Alessandro non è nuovo ad avventure stravaganti ed originali, ultima delle quali è il viaggio in bici da Valencia a Firenze attraversando in poche settimane i più variegati paesaggi pirenaici ed alpini.
Da oggi, con cadenza settimanale, vogliamo rendere partecipi tutti coloro che ne sono interessati del suo "Australian Trip" attraverso i racconti che egli stesso ci fa pervenire riguardo le sue intriganti avventure che ogni giorno si trova a vivere.

CAPITOLO 1 (Uno due tre ... prima che la schiuma finisca) :
"Lunedi' mattina usciro' da questa casa. All'alba, con ancora le stelle credo.
Lascio Adelaide in bici, pedalando verso Melbourne (poi Sydney, poi Queensland e poi non so dove arrivo).
Mi fa male la testa in questi giorni. Sono agitato. Non si tratta da 7/8 giorni e poi casa. Non e' un ritorno. E' un'esperienza di vita che mi vede VAGABONDO per 5 mesi, senza un tetto ne soldi per fermarmi a dormire (o almeno non per piu' di pochi giorni).
Se piove, se fa caldo, se non c'e' acqua, se sono stanco, se sono felice, se ho fame, se mi morde un serpente ...la strada, il viaggio con tutto il suo bagaglio di vita, urla il suo richiamo ...come l'ululato di un lupo che fa scorrere i brividi sulla schiena, che fa alzare lo sguardo cercando la luna ...cercando la luna io parto. Ed il brivido ancora mi percorre.
Spesso succedono delle cose che non capisco.
Spesso succedono e basta, senza spiegarsi.
Puoi coglierne il senso nascosto, puoi darglielo uno tu.
Non importa. Devo andare ora.
Una susina, un viaggio, uno sbadiglio.
Solo per dare un saluto alle persone che popolano i miei pensieri."

CAPITOLO 2 ( Kangaroo Island) :
"Sono nell'Isola dei canguri.
E' incredibile. Un'oasi di ogni cosa.
L'isola e' Grande, molto. Lungo le strade che costeggiano scoglere immerse nel verde, Kanguri sostano incuriositi al passaggio di una bicigletta, poi un balzo e sono gia' nascosti dietro altuissimi alberi.
Qua e' tutto una spiaggia, pochi metri dalla costa subito vegetazione. E stanotte ho dormito in un manto di conchiglie, in un golfo solitario. Ho camminato sul bagnoasciuga, kilometri interi di spiaggia si innarcavano lungo la costa. Acqua bassa per centinaia di metri come nei sogni quando si corre sulle onde... cosi' ho corso anch'io, mentre gabbiani con un accento australiano gracchiavano parole che ancora non comprendo.
Un'ultima cosa. IL CIELO. Mentre il sole calava alle spalle, ad oriente si accendevano le prime stelle. Da dentro il sacco a pelo le ho viste nascere una ad una. Poi esplodere in una miriade di diamanti. Anche in questo caso le costellaziani disegnano nuovi segni... che ancora non capisco. Poi sempre ad oriente e' sorta la Luna, all'improvviso. Tremenda e splendente in tutta la sua sfericita'. Ieri notte Lei era una regina e le stelle hanno socchiuso gli occhi al suo passaggio in segno di reverenza.
Poi l'alba ed i suoi cantastorie, gli uccelli. E' stato il buon giorno del mattino.
Oggi rimango in Kingscote, il paese piu' grande... la bici e' rotta (ancora... nonostante ieri mattina abbia provato a saldarla. Niente. Non ha retto). Danno grave. Ho parlato con un altro fabbro in questo paese. Domani prova a sistemarla.
Sono curioso di vedere come va finire. Non ho soldi per comprarne un'altra e non ho voglia di fermarmi per un altro mese intero a lavorare per fare i soldi per acquistarne una nuova.
Comunque se domani va bene parto per esplorare delle grotte a 130km da qua (sempre su quest'isola). Dicono sono enormi. Dalle foto sembrano eccezionali... ed antichi segni compaiono all'interno. Magari scopro un tesoro nascosto o magari mi ci perdo.
Molte altre cose tra mare e cielo, perche' la terra apre le sue braccia mentre tutto scorre."