Concordia: confermata condanna per Schettino
Oltre otto ore di camera di consiglio e poi la decisione di confermare la condanna a 16 anni decisa in primo grado per Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia naufragata all'Isola del Giglio il 13 gennaio 2012. I giudici della Corte d'assise d'Appello di Firenze hanno letto il dispositivo della sentenza intorno alle 20.30. Ad ascoltarli non c'era l'imputato, che ha deciso di restare a casa sua a Meta di Sorrento.
La Corte ha anche disposto nei confronti di Schettino l'interdizione dai titoli professionali marittimi per cinque anni in relazione al delitto di naufragio colposo, e lo ha condannato al pagamento delle ulteriori spese processuali.
Riguardo ai risarcimenti, naufraghi e enti pubblici, tra cui ministero dell'Ambiente, Comune dell'Isola del Giglio, Regione Toscana, rispetto alla prima sentenza volevano ottenere dai giudici penali un incremento delle cifre, non tanto da Schettino quanto dal responsabile civile nel processo ossia Costa Crociere spa, la compagnia di navigazione proprietaria della Concordia. Ma il verdetto di primo grado è stato largamente confermato anche riguardo ai risarcimenti.
La corte d'appello di Firenze ha rideterminato però per parte dei naufraghi le somme a titolo di risarcimento danni, aumentandole di una media di 15 mila euro a persona circa. Per il Comune del Giglio è stata confermata una provvisionale da 300.000 euro per il danno non patrimoniale. Soddisfazione parziale di alcuni legali di parte civile che hanno annunciato di voler proseguire nelle loro istanze per ottenere risarcimenti più consistenti.
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