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Concordia: "No, io non ci andrò"

Concordia: "No, io non ci andrò"

leonardo marras presidente provincia di grosseto isola del giglio giglionewsPiombino o Genova? Genova o Piombino? Parafrasando Benigni, mi verrebbe da dire: «Oh, e il Giglio?» Sì, perché tutto si è concentrato sulla destinazione e anche noi abbiamo espresso le nostre opinioni, ma nessuno si sta preoccupando a sufficienza dell'Isola dove la Concordia è colata a picco: perché lì ci saranno le operazioni più delicate, perché è lì che è rimasta due anni e mezzo, perché lì se ne è subita la presenza, perché lì, in quel mare, è caduto di tutto e qualcuno vorrebbe addirittura interrompere la pulizia dei fondali in attesa di fare le gare per la bonifica (non hanno avuto tempo?).

Perché lì rimarranno a vivere i tanto celebrati eroi dell'accoglienza ai quali nessuno ha pensato di offrire il dovuto rilancio. Genova o Piombino? E il Giglio? Ma ora basta, c'è da assistere allo show. Si accendono le luci, si va in scena: giornalisti, tv di tutto il mondo, sala stampa attrezzata, non deve pendere un capello, tutto a prova di inquadratura. Ci saranno finalmente le barche degli ambientalisti, mai visti a denunciare rotte folli o pericoli incombenti in queste settimane. Ma saranno lì, per tutto il tempo dietro al relitto, sperando di poter raccontare il più grande disastro ambientale marino dei nostri giorni. Noi non parteciperemo allo show.

No, io non ci andrò. A noi interessa altro: qualcuno si è reso conto che fino a due anni fa c'erano 6 corse di traghetto e che oggi ce ne sono solo 4 al giorno? Qualcuno si è reso conto che l'energia elettrica al Giglio si fa ancora bruciando gasolio? O che si rischia di non avere più una scuola media? Qualcuno sa che cosa significa avere figli che vanno alle superiori e devono trasferirsi a 14 anni? Senza vittimismi, per carità: è solo un'isola di poco più di 1.000 abitanti, che però è una delle più belle del Mediterraneo. D'altra parte, anche le crociere erano abituate a passarci vicino. La nostra speranza è che si allontani alla svelta questo incubo e che Governo, Regione e, soprattutto, Costa Crociere che è responsabile morale di tutto, non si giri dall'altra parte come accade quando lo spettacolo è finito e rimangono a spazzare il teatro solo i custodi. Ora, dunque, pensiamo al Giglio.