Condanna a 16 anni per Schettino e risarcimenti
Il tribunale di Grosseto, nell'ambito del processo Costa Concordia, ha condannato l'ex Comandante Francesco Schettino alla pena di anni 16 ed 1 mese di reclusione, all'interdizione per 5 anni come comandante di nave ed all'interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Schettino e Crosta Crociere sono stati condannati in solido a risarcire a titolo di provvisionale le parti civili tra cui il Ministero dell'Ambiente per 1,5 milioni di euro, la Presidenza del Consiglio per 1 milione di euro, alcuni ministeri per 500mila euro, la Protezione Civile per 500mila euro, la Regione Toscana per 300mila euro, il Comune di Isola del Giglio per 300mila euro ed alcuni cittadini gigliesi per 5mila euro.
Il tribunale di Grosseto ha respinto inoltre la richiesta di arresto di Francesco Schettino. Il giudici hanno ritenuto non sussistente il pericolo di fuga dell'ex comandante della Costa Concordia.
Le parole del Sindaco Ortelli - "Sulla provvisionale avremmo auspicato più coraggio da parte del tribunale che, evidentemente, non ha saputo cogliere la complessità delle nostre richieste risarcitorie tutte puntualmente documentate e oggetto di consulenze tecniche". Lo ha detto il sindaco del Giglio, Sergio Ortelli, in merito alla provvisionale di 300.000 euro che il tribunale ha riconosciuto all'isola al processo per il naufragio della Concordia. Venti milioni era stata la richiesta di provvisionale fatta dal legale del Comune del Giglio. Il sindaco, che era in aula al momento della lettura della sentenza, ha anche rilevato che "il tribunale ha riconosciuto il danno patrimoniale e quello all'immagine per i quali ci siamo a lungo battuti e che Costa Crociere aveva sempre negato". "Naturalmente - prosegue Ortelli - la nostra azione proseguirà nelle sedi civili per veder riconosciuto il totale del danno patito dall'isola".
Guardiamo bene il volto dell'uomo raffigurato in testa al post di GiglioNews. Vi sembra il volto di un uomo rassegnato moralmente e fisicamente distrutto dalla bufera incidentale-mediatico-giudiziaria che lo ha investito per tutto quanto gli è capitato anche se per propria incontestabile e personale anche se certamente non esclusiva responsabilità? A me sembra proprio di no. Le capacità di resistenza e di sopravvivenza reattiva di questo soggetto umano appaiono invece ancora assai consistenti probabilmente perché interiormente convinto di non esser stato giudicato con la serenità e l'equilibrio cui riteneva di avere diritto come dovrebbe essere per qualsiasi altro soggetto umano sulla terra caduto in disgrazia e incappato nelle maglie della giustizia per quanto esecrabile possa essere stato o ritenuto ciò che ha commesso. E se le cose stessero davvero così non vedremo tanto facilmente e rapidamente calare il sipario sulla vicenda umana e giudiziaria di quest'uomo. Saluti.