Contenere la diffusione del Covid è dovere di tutti
D’Urso: “L'Asl è pronta a una nuova emergenza ma per evitarla occorre l’impegno dei cittadini e delle istituzioni”
“Siamo pronti ad aumentare i posti letto in malattie infettive e pneumologia e abbiamo potenziato quelli di terapia intensiva con un nuovo blocco di 8 posti letto, per un totale di 16. E’ stata creata la prima centrale di tracciamento che, dopo l’annuncio di ieri del Presidente Giani, verrà potenziata nella nostra Asl e attivata nelle altre. Prosegue il lavoro sul territorio, sia con le Usca che con le attività di controllo nelle Rsa. Stiamo mettendo a punto nuove forme di collaborazione con i medici e i pediatri di famiglia, nonché con le scuole. Il sistema sanitario sta continuando a dare il massimo, ma è evidente che noi rappresentiamo l’ultima tappa di un percorso che inizia al di fuori degli ospedali e degli ambulatori. E’ necessario che l’intero sistema sociale si renda conto dell’aggravamento della situazione. I cittadini, in modo diretto e personale, non solo devono usare il massimo delle precauzioni ma anche, ad esempio, scaricare la app Immuni che consente il tracciamento dei contatti e permette alla persona interessata di essere avvisata in caso di contatto con un positivo. Si tratta di un vero strumento di difesa e autodifesa soprattutto in una fase come questa della diffusione del contagio: in presenza di un numero così alto di contagi, la app Immuni consente il tracciamento più capillare possibile. Infine il sistema istituzionale è chiamato a far rispettare le regole previste dai decreti del Presidente del Consiglio e dalle ordinanze della Regione Toscana”.
Antonio D’Urso, Direttore generale della Asl Toscana sud est, riafferma la necessità di una forte coesione tra società civile, istituzioni, sistema sanitario. Nella provincia di Grosseto a ieri avevamo 570 positivi di cui 81 in attesa di conferma, 29 ricoverati e 433 in isolamento domiciliare. “Sono dati che possono preoccupare. Comprendo che l’atteggiamento nei confronti del Covid sia cambiato rispetto a primavera e che adesso molta attenzione sia dedicata, anche giustamente, ai temi economici ma la difesa della salute è tornata ad essere un tema essenziale per tutti: non solo per l’Asl ma anche per i singoli cittadini e dei Comuni. L’Asl è assolutamente disponibile ad ogni forma di collaborazione. Fondamentale è che in ogni ambito si applichino in maniera rigida ogni singola prescrizione normativa. Non rispettarle o non farle rispettare contribuiscono oggettivamente alla diffusione del Covid”. Il rischio è per tutti. “L’Asl – annuncia D’Urso – è già pronta ad affrontare un ulteriore aggravamento dell’emergenza con una rimodulazione delle attività al Misericordia e con il potenziamento sia delle attività di tracciamento che dei servizi territoriali. Quindi posti letto per evitare emergenze e per dare risposte immediate ai cittadini più fragili; potenziamento dei servizi di tracciamento; affinamento delle attività di prevenzione; massima collaborazione con tutti i soggetti istituzionali. Ma se al di fuori dell’ospedale, non ci sarà il rispetto delle regole, non sarà possibile una riduzione dei contagi. La risposta sanitaria è dell’Asl ma le scelte che possono farli dilagare oppure frenare il contagio, sono di tutti”.
ma non sarebbe molto utile tenere a casa coloro che sono stati vicini e a lungo a persone positive Covid?