Bene, ora che ci siamo addentrati nel problema specifico, iniziato, lo ricordo, dalla segnalazione di degrado, mi interessa affrontare la questione dei parcheggi di Giglio Castello, perché me la sono presa particolarmente a cuore fin dall’ inizio e perché su di essa terrò sempre una lente di ingrandimento puntata al fine di valutare cosa capiterà, a seconda di come si muoverà la prossima Amministrazione, che evidentemente sarà quella che si troverà le carte in mano per realizzare l’ opera, o trovare altre soluzioni.

Nell’ ultimo intervento il cons. Ortelli ha affermato che:
Parcheggi Castello: Il parcheggio è e rimane un’opera pubblica indispensabile per il rilancio del Borgo Medioevale. Per scendere sul piano pratico, l’ex scuola fatiscente dovrà essere abbattuta in via definitiva (la cubatura verrà salvaguardata dal PRG) e la nuova struttura dovrà essere multipiano ma non fuori terra per non creare impatto insostenibile ed andrà a sostituirsi all’esistente terrapieno eliminando quindi il degrado attuale. Ad oggi non esiste un progetto che spero venga commissionato quanto prima dall’attuale Giunta. Non si tratta di una speculazione edilizia, come l’assessore vorrebbe far credere, ma un’opera, che rimarrà pubblica, a costo zero che il Comune realizzerebbe fuori dal centro urbano e da destinare saecula saeculorum
al benessere di tutti. Metà dei parcheggi non verrebbero venduti ai privati né verrebbero destinati totalmente a pagamento, come falsamente è stato detto, ma solo una minima parte verrebbe alienata per finanziare l’opera.

Potrei su questo fare moltissime considerazioni, ma mi limito a evidenziare la frase
"Ad oggi non esiste un progetto che spero venga commissionato quanto prima dall’attuale Giunta". Ognuno può trarre le considerazioni che crede!

Tornando alla questione, il problema sta principalmente nel costruire un’ opera a carico del Comune, i cui soldi dovrebbero essere recuperati con la vendita di una parte dei posti auto (che Ortelli chiama alienazione, ma sempre vendita è) e forse, con la gestione di posti auto a pagamento. Alcune volte ho sentito storpiare in più modi i termini project financing, credo si scriva così, ma ancora non mi è dato sapere a cosa ci si riferisca di preciso e chi è il soggetto che si troverà in carico il bene una volta finito, se pubblico o privato.

Per altro, la suddivisione precisa che lo stesso Ortelli ha fatto dei 200 posti è la seguente:

1. Modulo parcheggi a destinazione libera e fruibile da parte di tutti gli utenti (50 posti)
2. Modulo parcheggi a destinazione a pagamento gestito con criteri specifici (50 posti)
3. Modulo parcheggi con destinazione Residenti o proprietari di casa nel Castello (50 posti)
4. Modulo parcheggi da alienare o privatizzare per finanziare l’opera complessiva ed opere adiacenti (50 posti).


Da qui si aprono diversi scenari tra cui:
1. Si configura un’ opera finita, simile ad un condominio in cui esiste una multiproprietà, tra l’ altro anche di tipo pubblico/privata. La gestione della manutenzione del bene, già non semplice perché un posteggio interrato è soggetto anche a severe norme di sicurezza, avrà altissimi costi da sostenere sia a carico dei singoli acquirenti che da parte pubblica. Da questo non vorrei che il Comune si trovasse costretto a pagare tutto l’ anno un bene che serve per qualche mese in estate e che si trovasse impelagato ad un confronto con 50 (minimo) soggetti diversi ogni qual volta debba intraprendere una decisione.

2. Si apre una delicata questione su chi ha diritto all’ acquisto del bene o alla sua donazione (non ho capito se il riferimento ai residenti e proprietari di casa è fatto nel senso della vendita o nel senso dell’ assegnazione di diritto). In questo senso mi aspetto un severo meccanismo di controllo che ad esempio impedisca l’ acquisto di più posti auto alle stesse persone, o che gli stessi vengano comprati da prestanome o acquistati e poi rivenduti o che vengano assegnati alle residenze di comodo e così via. Per questo motivo propongo anche, ai fini della trasparenza, che se gli stessi parcheggi prenderanno questa strada, di tenere aggiornato pubblicamente l’ elenco delle proprietà e delle assegnazioni in essere.

Non penso che l’ operazione sia a costo zero per il Comune e non penso neanche che il costo sia quantificabile esclusivamente in termini economici.
Penso che l’ opera così come prevista da Ortelli non sia un toccasana per il Castello e nemmeno per la comunità che se la ritroverà sulle spalle; per rendere la piazza Gloriosa, doverosamente, zona pedonale, può bastare l’ abbattimento della ex scuola media e la predisposizione, al suo posto, di un piazzale pubblico per il posteggio gratuito. In questo modo ed a costo veramente quasi zero, sia di realizzazione che di manutenzione, si otterrebbe un enorme vantaggio. La prossima disponibilità dei beni comunali ristrutturati e una migliore organizzazione degli edifici scolastici potrebbe poi anche fornire risposte sulla nuova sede del Comune senza bisogno di costruire un nuovo comune sul posteggio multipiano.
Se proprio si dovesse puntare ad un affare del genere allora la proprietà dovrebbe rimanere interamente pubblica, per poi potervi studiare dei criteri di fruizione a favore delle diverse categorie di utenza, ma ripeto, il sistema messo in piedi sarebbe comunque di complicatissima gestione.

Mi aspetto quindi, che più che di progetto fatto di catrame e cemento, in questa campagna elettorale, si parli di progetto di gestione, di meccanismi di assegnazione dei posti, di costi e recupero di essi, affinché gli elettori siano informati sul sistema che si intende mettere in piedi ed affinché tutti noi si possa, eventualmente, in seconda battuta valutarne l’ efficacia, l’ applicazione e chiaramente i risultati reali sul territorio ed i costi sostenuti.

Stefano Feri