La relazione introduttiva  illustrata dal Presidente della Proloco in occasione dell’apertura del Convegno sul Turismo, che si è tenuto alla Rocca in questi giorni, mi ha dato lo spunto per fare un breve commento sul lavoro e sulle conclusioni presentati a margine di un assise discretamente seguita da importanti attori dell’economia gigliese.

A questo proposito, mi sento in dovere di esprimere i miei personali complimenti al Presidente Rossi ed ai collaboratori della Proloco per il lavoro svolto, costruito pazientemente nel corso di tutta la stagione turistica, e la cui sintesi ha prodotto risultati di rilievo e di pregiato spessore tecnico-economico-politico.

Devo però ammettere che mai analisi era stata così appropriata se non quando considero che il rendiconto Proloco si sovrappone perfettamente con le osservazioni da noi illustrate in occasione del Rendiconto Comunale (laddove generalmente si mettono in evidenza le molte cose che non vanno ed in prospettiva si indicano le soluzioni per risolverle). Con una piccola differenza che è veramente trascurabile:  noi trattavamo dati dello scorso anno mentre gli elementi statistici mostrati da Walter Rossi erano riferiti alla stagione in corso (o appena conclusa, a vostra interpretazione). In questo caso le deduzioni sono solamente differite nel tempo ma hanno sempre la stessa valenza analitica e cioè, per dirla in breve, che i problemi sono sempre gli stessi ma irrisolti nello scorrere degli anni.

Ritengo che le indicazioni provenienti dalle osservazioni “a caldo” non devono essere “congelate” nel dimenticatoio politico ma devono essere prese ad utile spunto per una corretta azione amministrativa, il cui scopo preminente è porre fine ai tanti problemi della nostra cara isoletta.

Si deve far tesoro dei cosiddetti punti di debolezza e dei punti di forza e, valutati con esperienza i due aspetti,  porre in essere le specifiche indicazioni che derivano da queste assise tecniche. Senza generalizzare, affermo inoltre per inciso che, quando si attribuisce un disservizio a quello o a quell’altro operatore, l’analisi che deve essere prodotta deve tener conto anche delle sue peculiarità e del grado di miglioramento comunque prodotto nel corso degli anni.

Il messaggio finale che mi sento di estendere ai gigliesi ed alla politica in generale è che il nostro modello di sviluppo dell’isola recepisce pienamente, con qualche piccola riserva sulla eccesiva generalizzazione dei concetti, le risultanze del Convegno sul Turismo e che di ciò, senza far cadere la cosa nel vuoto, ne farà senz’altro tesoro soprattutto nell’ambito della definizione della futura progettualità a cui stiamo lavorando da tempo.

Sergio Ortelli