Entrare in ospedale non è mai piacevole, ma se accanto ti trovi per caso una gigliese D.O.C. ... è tutta un'altra storia!

Tra le conversazioni di quei giorni inevitabilmente i discorsi sono caduti anche sulla notte della Concordia! Ascoltare la mia compaesana, casuale compagna di degenza, che umilmente diceva “Non avevamo niente, cosa si poteva fare?” ... “Ci siamo messe al Bocchetto, indicavamo con le braccia la Chiesa illuminata ed aperta a quel fiume di gente” ...

Hanno fatto un miracolo e quasi si scusava per non aver potuto fare di più ... Mi sentivo commossa e orgogliosa di essere rappresentata da una persona così, ma 5 giorni sono abbastanza per andare più a fondo ... Ricordi! ... non dei fatti buffi o dei personaggi simpatici che ogni paese ha, ma delle persone nascoste, quelle che non vedi e non pensi ... persone che sacrificano la vita per dedicarsi ad un parente, ad una persona bisognosa, in silenzio; persone buone che passano inosservate tutti i giorni ... quanti ricordi che mi hanno aperto il cuore, l'ascoltavo parlare, con quel suo modo trasparente e semplice, senza enfasi, ma profondo nel cogliere il senso giusto della vita, mai una critica, mai qualcosa di negativo, ma intelligente nei ragionamenti, sulle riflessioni della nostra Isola. Come si fa a non provare nostalgia!

Ti ringrazio carissima per questo sottile dolore che mi hai dato, segno che niente è cambiato, e soprattutto tu non cambiare mai!