E' iniziato il dibattito sul destino del grande relitto della Concordia davanti a Punta Gabbianara. Ed è una cosa fondamentale per il futuro dell'Isola e della sua Comunità sia stanziale residente e lavorante che provvisoria o stagionale di carattere turistico. Per questo va riconosciuto grande merito ad un organo di informazione quale "GiglioNews" che questo dibattito sta stimolando e diffondendo.

Suggestivo per esempio appare l'intervento di "Andrea Padelletti" specie quando raffigura poeticamente il Giglio come una madre benigna accogliente e salvatrice ma quando invece alla fine invoca "lasciatela dov'è" fa pensare troppo all'eventuale "business" che ci può stare dietro. Io non sono molto d'accordo con tale "chiosa" conclusiva. Se la nave non si puo recuperare o rimuovere a costi e rischi sopportabili si può anche pensare di lasciarla là dov'è ma non a fini cinicamente speculativi commerciali. Bisognerà pensare ad un'altra forma più civile e dignitosa per l'isola e il suo ambiente ma in definitiva anche per la "povera Concordia".

Ringraziando la Sig.ra Melis per le scuse non richieste sul mio "storico" nome, ereditato da mio nonno e per il quale sono abituato da sempre a bonarie e amichevoli battute, vorrei tornare un attimo sull'argomento del futuro del relitto della nave "sdraiata" sulla riva di Punta Gabbianara.

Ribadisco la convinzione già espressa della estrema onerosità e rischiosità di un tentativo di rimozione e trasferimento del relitto nel suo complesso. Ritengo più fattibile un'operazione di smantellamento in loco strettamente connessa ad un riutilizzo del materiale di risulta per un'opera ad esempio di potenziamento dell'attuale dotazione infrastrutturale a servizio del prevedibile aumento del traffico turistico sull'Isola a partire da quest'anno per la incredibile notorietà internazionale ricevuta proprio dalla vicenda della Costa Concordia.