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"Disattenzione ed errori dei singoli, su questo bisogna riflettere"
Caro Elio, intanto Buon Anno a te e famiglia.
In merito a quanto hai scritto è doveroso da parte mia fare una serie di precisazioni. Come tu ben sai la salute dei cittadini è una questione delicatissima che non si può trattare con semplici considerazioni, legittime per carità, ma spesso non rispondenti ai comportamenti che l’Unità Sanitaria di riferimento ci consiglia di adottare per combattere la diffusione del virus.
Credo innanzitutto che tu non abbia avuto una storia con il covid (che significa tutt’altra cosa). Sei semplicemente incappato in una percentuale di scarsa affidabilità dei test sierologici che, chi stava eseguendo lo screening in quel momento, doveva spiegare bene ai cittadini. Il sierologico, da te eseguito, è risultato stranamente “positivo” ma il tampone molecolare, più affidabile, eseguito successivamente, aveva dimostrato che non avevi contratto il contagio. Si apre qui un dibattito sulla validità dei test veloci e dei tamponi rapidi che di questi tempi vanno molto di moda. Ti segnalo inoltre il caso di questi giorni: il medico della continuità assistenziale ha eseguito diversi tamponi rapidi a soggetti sospetti risultati “negativi”, in prima battuta, poi risultati “positivi” dal test molecolare. Per il loro basso livello di affidabilità, lo avrai capito, non ho molta fiducia nella politica dei tamponi rapidi.
Sul tema ho un confronto giornaliero con il Capo Dipartimento di Igiene, con il Direttore del Distretto, con il Direttore sanitario della nostra ASL Toscana Sud Est, con tutti coloro che conoscono meglio di me la materia sanitaria e che quindi possono guidare in maniera corretta l’azione dell’Amministrazione, senza fare tante chiacchiere come spesso leggo sui social.
Nessuno di noi pensa di essere un medico esperto, ma il nostro modo di agire e di affrontare la diffusione del contagio non è inventato ma suggerito dall’esperienza di chi ogni giorno combatte contro la pandemia. A partire dalla loro esperienza valuto con attenzione quale sia la migliore azione per i miei cittadini. La strategia, che ha portato significativi risultati nel mese di dicembre, con zero casi rilevati per circa un mese, è costituita certo dalle doverose precauzioni sancite dai decreti ma anche dal tracciamento e dal comportamento delle singole persone che, come tu sai, nel privato hanno troppa libertà di azione, a prescindere dai test sierologici e dai tamponi.
Per quanto riguarda Capraia, ti ricordo che ho un confronto continuo con la Sindaca, che mi pregio di conoscere e di reputare persona intelligente, ma non è detto che le sue decisioni calzino perfettamente anche per il Giglio. Legittime per carità ma, talvolta, da me non condivise perché riguardano un contesto diverso dal nostro. Non conosco il sindaco di Portofino, peraltro colpito recentemente dal virus, né conosco le sue decisioni che saranno senz’altro giuste per quella comunità costituita da poche persone, anzi pochissime.
Per quanto riguarda la situazione del Giglio, quanto è accaduto nel periodo natalizio è frutto della disattenzione e della libertà d’azione avvenuta in un periodo di allegria e spensieratezza. Avere avuto ZERO casi nel mese di dicembre ha fatto credere a qualcuno che si poteva fare a meno delle precauzioni, indispensabili invece a tenere lontano il contagio.
Un errore madornale sul quale chiedo a tutti di riflettere.
Ecco su questo aspetto riflettere attentamente.
Un caro abbraccio.
Ad Angelo Stefanini: concordo, e sull’isola non sono il solo ma tanti a concordare con te su ciò che hai scritto riguardo Capraia e la posizione del Sindaco il quale parla e scrive come suo costume genericamente senza riferirsi a qualcosa di concreto a meno che debba elogiare il suo operato di amministratore: però basta guardare in concreto la „buca al piano di Culisse dal 2018, i lavori alla Rocca Pisana, segnaletica divelta dalla fine di Novembre del 2019 alla Buca dei Lombi e così a maggior ragione si parcheggia in paese, ecc.. „ al Castello e tralascio il Porto e il Campese, e ci rendiamo conto di ciò che non ha fatto e avrebbe dovuto. Ma rimaniamo al fatto e riporto le sue parole:“ Per quanto riguarda la situazione del Giglio, quanto è accaduto nel periodo natalizio è frutto della disattenzione e della libertà d’azione avvenuta in un periodo di allegria e spensieratezza. Avere avuto ZERO casi nel mese di dicembre ha fatto credere a qualcuno che si poteva fare a meno delle precauzioni, indispensabili invece a tenere lontano il contagio. Un errore madornale sul quale chiedo a tutti di riflettere. Ecco su questo aspetto riflettere attentamente“: la disattenzione si potrebbe perdonare ma la libertà d’azione di chi si è strafregato delle disposizioni e delle più semplici precauzioni per tenere lontano il contagio NO! ERRORE MADORNALE: è vero, ma il primno cittadino non è il responsabile della salute pubblica o sbaglio? E in tutto il periodo natalizio non se ne è accorto dell’ERRORE MADORNALE? A parte le DISPOSIZIONI GOVERNATIVE E REGIONALI, che cosa il Sindaco ha presentato di concreto nella sua strategia di contenimento del contagio? Gli è stato chiesto ma lui non risponde: non ha argomenti! Chiede a tutti di riflettere ATTENTAMENTE e lei? Speriamo! L’isola ha bisogno veramente di un Sindaco che AGISCA ma non a parole.
Nel merito della differenza tra test sierologici rapidi e non, tamponi molecori anch'essi rapidi e non, ha chiarito direi in modo esaustivo e facilmente comprensibile a tutti, la dottoressa Paola Muti. Mi scuserà il Sindaco, ma, pur non conoscendo l'ordinanza dellla Sua collega di Capraia e non potendo quindi esprimere un giudizio in merito, non riesco a capire quale possa essere la differenza con il Giglio, tale da renderla inapplicabile per il Giglio stesso. Mi sembra che l'unica differenza tra le due isole sia nel ridotto numero di residenti che ha Capraia, circa la metà, per il resto non ne vedo. Sempre che, sia chiaro, i contenuti di quell'ordinanza siano validi, ma il contesto nel quale verrebbe adoperare mi sembra simile. Su una cosa invece concordo pienamente con il Sindaco la dove dice " quanto accaduto nel periodo natalizio è frutto della disattenzione e della libertà di azione avvenuta in un periodo di libertà e spensieratezza". Mi domando però, se questo sia stato l'atteggiamento tenuto anche da coloro che avrebbero dovuto provvedere a vigilare affinchè certi comportamenti ,alcuni ripetuti, in qualche caso clamorosamente in difformità con le disposizioni previste, non venissero messi in atto. E questo, come ho già scritto del resto, senza dover stare con il fucile spianato dalla mattina alla sera .......... finchè possibile chiaro.