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Disposizioni tecniche per gli abbruciamenti nel territorio del Parco

Con Provvedimento del Direttore n. 169 del 20.02.2025 sono state approvate le Disposizioni Tecniche per l'abbruciamento di residui da lavorazioni agricole nei territori all'interno del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.

Nelle more dell'approvazione del Regolamento del Parco, l'Ente ha inteso disciplinare le attività di abbruciamento dei residui vegetali risultanti esclusivamente da lavorazioni agricole condotte da imprenditori agricoli professionali (così come individuati dalla normativa vigente) e limitatamente alle attività di coltivazione del fondo.

L'abbruciamento è consentito solamente nelle Zone C e D del Parco. Per poter realizzare l'attività di abbruciamento sarà necessario verificarne la fattibilità rispetto alle nuove disposizioni tecniche approvate e inviare, a mezzo PEC, all'Ente Parco e al Reparto Carabinieri Parco Nazionale Arcipelago Toscano, una comunicazione obbligatoria preventiva, almeno cinque giorni lavorativi antecedenti la data di accensione dei fuochi. Decorso il termine dei cinque giorni lavorativi senza che sia intervenuta alcuna richiesta di integrazione o altra comunicazione da parte dell'Ente Parco, l'intervento si intenderà autorizzato. Rimane fermo il divieto di eseguire abbruciamenti nei periodi di dichiarata grave pericolosità per gli incendi boschivi.

Le operazioni di abbruciamento dovranno riguardare solo residui lignocellulosici, entro 250 metri dal luogo di produzione, in spazi puliti e isolati ad almeno 50 metri dal bosco. Il materiale va concentrato in piccoli cumuli, non superando i tre metri steri per ettaro al giorno. Le operazioni devono avvenire in assenza di vento, sotto il costante controllo di almeno un operatore dotato di mezzi idonei al controllo e spegnimento, verificando l'assenza di braci residue. Il materiale triturato e le ceneri vanno reimpiegati nel ciclo colturale. Le sanzioni previste in caso di violazione sono quelle dell'articolo 30 della Legge 394/1991: arresto (fino a sei mesi) o ammenda, con pene raddoppiate in caso di recidiva. Il Reparto Carabinieri Parco è incaricato del rispetto delle norme e dell'applicazione delle sanzioni.

Il divieto di abbruciamento di potature e sfalci previsto dalla L. 116/2014 rischiava di diventare un costo insostenibile per ogni azienda agricola localizzata all'interno del PNAT. Quindi le nuove disposizioni approvate dal Parco sono intese a risolvere una problematica importante per le isole dell'arcipelago. Il divieto di abbruciamento dei residui vegetali nasce con lo scopo di ridurre l'inquinamento atmosferico e le emissioni CO2 in atmosfera, come prevedono gli obiettivi nazionali per la riduzione di gas inquinanti per il 2030 (40%) per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. La pratica più sostenibile per gestire i residui delle lavorazioni agricole e aumentare la fertilità del suolo consiste nella triturazione e utilizzo in pacciamatura con la restituzione di preziosa sostanza organica al suolo. Purtroppo questa pratica non è ancora molto diffusa in Italia e senza dubbio assai difficile da realizzare sul territorio dell'isola, peraltro molto povero di sostanza organica.

Di seguito il link al sito del Parco con la modulistica per la richiesta di autorizzazione all'abbruciamento https://www.islepark.it/normativa/modulistica/comunicazione-abbruciamenti-agricoli-nel-parco/