
Al Capogruppo di Minoranza
Comune di Isola del Giglio
Oggetto: Replica alla nota sulla gestione trasparenza atti e posti barca
Gentile Consigliere,
la sua lettera merita una risposta chiara e puntuale, soprattutto perché si continua, con sorprendente disinvoltura, a imputare all'attuale Amministrazione responsabilità che affondano le radici nei lunghi anni in cui proprio Lei e il suo gruppo sedevate al governo del Comune.
Partiamo dal tema dell'accesso agli atti: mai, da parte mia, è stato negato il diritto dei Consiglieri a esercitare le loro prerogative, purché nel rispetto delle norme vigenti. Le richieste della Minoranza sono state accolte, come è giusto che sia, e la mia presunta "retromarcia" altro non è che la dimostrazione di un approccio equilibrato e conforme al diritto amministrativo. Le parole hanno un peso, e sostenere che si sia "evitato il divieto" per "timore delle conseguenze" è una forzatura che non trova riscontro nei fatti.
Quanto alla mozione del 6 agosto 2024, è corretto ricordare che fu approvata all'unanimità, ma è altrettanto corretto ribadire che l'attuazione delle mozioni, pur espressione politica del Consiglio, non equivale a un obbligo immediato e vincolante per l'Amministrazione, che ha il dovere di ponderare ogni intervento regolamentare nel rispetto dei principi di legittimità, efficacia ed economicità. Del resto, mi stupisce il fervore con cui oggi se ne rivendica l'attuazione da parte di chi, negli anni precedenti, non solo non ha mai modificato il regolamento del 1997, ma ne ha garantito la sopravvivenza, ignorando per anni le istanze di trasparenza di cittadini e operatori del settore.
Sul caso del debito fuori bilancio, è doveroso ricordare che l'errore che ha generato il contenzioso risale a periodi precedenti al mio mandato, e che proprio questa Amministrazione, anziché sottrarsi, ha riconosciuto con responsabilità il debito e vi ha posto rimedio, a differenza di chi, in passato, ha preferito ignorare le anomalie. Porsi oggi la domanda "chi ha usato quel posto barca?" appare quantomeno tardivo: a chi erano in capo i controlli negli anni in cui l'attuale Minoranza amministrava?
In merito alla pubblicazione delle graduatorie, ribadisco quanto già affermato nei canali istituzionali: la trasparenza è un valore che va perseguito nel rispetto della legge, in particolare del GDPR e della normativa sulla riservatezza. Diffondere informazioni personali senza le necessarie cautele può esporre l'Ente a responsabilità giuridiche. È curioso che oggi si invochi la trasparenza assoluta, quando negli anni precedenti non si è prodotto neppure un elenco riepilogativo degli assegnatari, nemmeno in forma anonimizzata.
Infine, accolgo con favore l'auspicio di un clima collaborativo. Ma non può esserci collaborazione senza memoria. Solo prendendo atto delle gravi carenze gestionali ereditate e affrontandole con onestà e determinazione si potrà costruire una regolamentazione più moderna ed equa.
Questa Amministrazione non si sottrae al confronto, ma lo esige su basi di verità, coerenza e responsabilità. La trasparenza, prima di essere invocata a gran voce, va praticata quando si governa.
Cordiali saluti,
Il Sindaco
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