Pubblico di seguito due analisi portate a termine nei giorni scorsi sul progetto di rimozione della Costa Concordia messo a punto dal Consorzio Titan-Micoperi. Mi piacerebbe che chi interessato le leggesse con attenzione per aprire un dibattito successivo.
VISUALIZZA STUDIO MODELLAZIONE STATICA
VISUALIZZA STUDIO CONDIZIONI DI LAVORO GROUTBAGS
Dite la Vostra sul progetto T/M
Autore: Ermanno Mancini
718 Commenti
C'erano altezzosi Soloni, o pseudo-ingegneri, che nell'ultimo anno si sono spesi nel pontificare sciagure e fallimenti del progetto T/M? Dove sono adesso?
Qualcuno in particolare sosteneva che la nave sarebbe sprofondata nel momento del brillamento di micro-cariche per la rimozione dello scoglio e poi che sarebbe collassata nel momento delle trivellazioni ... addirittura che i gigliesi sarebbero dovuti scappare per il frastuono delle trivelle!
E poi ancora che i cassoni l'avrebbero schiacciata, che si sarebbe spezzata nella fase di rotazione ... che il ginocchio non avrebbe retto ed i sacchi di cemento sarebbero esplosi!
Potrei continuare per ore ma per ora mi fermo qui per evitare che a sprofondare (dalla vergogna però) siano i ridicoli ed italioti commentatori di vari blog!!!
Complimenti invece ai veri professionisti che hanno risposto alle sterili provocazioni con la professionalità e la bontà delle loro geniali ed ingegneristiche intuizioni!
[quote name="Daniela Robasto"][quote name="Ermanno Mancini"]Il bello e grottesco di questa vicenda è che le soluzioni c'erano, per il sollevamento, la rotazione e per il trasferimento e non si sono volute adottare.Anche usando la Docwise Vanguard con il sistema pneumatico si sarebbe potuta adagiare delicatamente dentro la Docwise.
dimentica che la Concordia è spiaggiata su un basso fondale. Come spera di farci passare sotto la Dockwise Vanguard?[/quote]
Infatti non dimenticando nulla non avevo nessuna intenzione di farci passare sotto la Vanguard dockwise, ma qualcos'altro decisamente più calzante e adatto allo scopo!
saluti :lol: :-* :cry:
[quote name="Daniela Robasto"][quote name="Ermanno Mancini"]Il bello e grottesco di questa vicenda è che le soluzioni c'erano, per il sollevamento, la rotazione e per il trasferimento e non si sono volute adottare.Anche usando la Docwise Vanguard con il sistema pneumatico si sarebbe potuta adagiare delicatamente dentro la Docwise.
dimentica che la Concordia è spiaggiata su un basso fondale. Come spera di farci passare sotto la Dockwise Vanguard?[/quote]
GIà AMPIAMENTE SPIEGATO E PUBBLICATO, CORTESEMENTE NON MI FACCIA RIPRENDERE DA CAPO, SI VADA A SPULCIARE SUI VARI INTERVENTI QUAL'è IL SISTEMA DI SOLLEVAMENTO, ROTAZIONE ED ALLONTANAMENTO E TROVERà SODDISFAZIONE AI SUI PENSIERI
[quote name="Ermanno Mancini"]Il bello e grottesco di questa vicenda è che le soluzioni c'erano, per il sollevamento, la rotazione e per il trasferimento e non si sono volute adottare.Anche usando la Docwise Vanguard con il sistema pneumatico si sarebbe potuta adagiare delicatamente dentro la Docwise.
dimentica che la Concordia è spiaggiata su un basso fondale. Come spera di farci passare sotto la Dockwise Vanguard?
Google Traduzione: Ciao Ermanno. Gestisco la costruzione di alta
aumento edifici a New York e di altri grandi progetti di costruzione nella zona di New York / New Jersey. Ho fatto questo per molti anni. Io lavoro con gli ingegneri e architetti su base regualr. Essi sono altamente istruiti, molto intelligente e competente. Mi fido di loro disegni, piani e calcoli. Mi affido a loro consigli. Quando ho un problema nel processo di costruzione, che di solito è con qualcosa che non può essere previsto. In altre parole, le cose brutte accadono. Le cose non vanno sempre come si prevede, come ha detto lei.
Mi piacerebbe essere il Giglio per vedere la nave ha portato in posizione verticale, e mi piacerebbe tornare quando la Concordia è stato portato via dall'isola. Credo che gli esperti di T / M troveranno un modo per ottenere questo fatto.
Hello Ermanno. I manage the construction of high-rise buildings in New York City and other large construction projects in the New York/New Jersey area. I have done this for many years. I work with engineers and architects on a regualr basis. They are highly educated, very intelligent and competent. I trust their designs, plans and calculations. I rely on their advice. When I have a problem in the process of building, it usually is with something that cannot be anticipated. In other words, shit happens. Things don't always go as we plan, as you said.
I would like to be on Giglio to see the ship brought to the upright position, and I would like to come back when the Concordia is towed away from the island. I believe the experts at T/M will find a way to get this done.
Inutile dilungarsi oltre in spiegazioni già ampiamente date e dimostrate. Del resto la prova brasiliana che dimostra la rottura di un campione cilindrico ( miscela ternaria nel nostro caso,per i meno addentrati: acqua cemento e sabbia) per trazione dovuta ad eccesso di compressione, non l'ho inventata io. E' stato anche dimostrato che le sollecitazioni imposte ai sacchetti per come applicate e per come distribuite potrebbero causarne la rottura. Certamente speriamo che non accada nulla di tutto ciò,ma può accadere ed è facile dimostrarlo. Del resto le vie del Signore sono infinite a volte ciò che deve collassare non collassa altre volte ciò che collassa si pensava non lo facesse, la materia è proprio questo: incognita e sconosciuta fino alla morte.
Nell'articolo di cui ho riportato il link è ben spiegato basta leggere e dimostrare il contrario siamo pronti al confronto.
Per quanto riguarda te attilio insigni fino alla morte nel perorare l'uso dell'acciaio largamente superato da altre tecniche molto più moderne e di punta. Che ti devo dire continua sulla tua strada che io vado sulla mia. Del resto in fin dei conti ciò che penso poi lo attua e guarda caso riesce sempre al primo colpo (fortuna, buona sorte c...o? non lo so) , nave esclusa, ma questo è un'altro discorso che va oltre la bontà progettuale e sconfina nel grottesco mondo degli interessi che a quanto pare hanno soverchiato e scalzato ogni possibile barlume di buon senso per togliere l'oggetto da li in sei mesi tutto compreso senza aver la benchè minima infrastruttura provvisionale di sorta.Mi piacerebbe riportare i numerosi messaggi di apprezzamento arrivati da mezzo mondo, ma non posso purtroppo.
Saluti :P
DredgingToday.com posted on June 7 the following report, "Autorità Portuale di Piombino seeks contractors for the detailed design and implementation of infrastructure projects to promote industrial competitiveness in the Port of Piombino.
"Works will include dredging to a maximum depth of -20m in the access channel and entrance to the marina.
"This very important development program will consist of breakwater construction and breakwater pier extension works and quay extension works.
"The project period is 360 days from the date of contract award, and the deadline for the tender is June 17, 2013."
[u]Traduzione Google[/u] >>> DredgingToday.com pubblicato il 7 giugno il seguente rapporto, "Autorità Portuale di Piombino cerca appaltatori per la progettazione di dettaglio e la realizzazione di progetti di infrastrutture per promuovere la competitività industriale nel porto di Piombino.
"Le opere comprenderanno dragaggio ad una profondità massima di-20m nel canale di accesso e ingresso al porto turistico.
"Questo programma di sviluppo molto importante consisterà di costruzione diga frangiflutti e lavori di ampliamento molo e lavori di ampliamento banchina.
"La durata del progetto è di 360 giorni dalla data di aggiudicazione del contratto, e il termine per la gara è 17 giugno 2013."
Alle 1400 sono arrivate le torrette...
Buon lavoro T/M!!!
Ci sono post, del nostro Illustre ,agente segreto della T/M, che dovrebbero essere letti come "provocazioni" a reagire ..... forse perchè è una strategia di comunicazione di un "intelligentissimo" Blogger quale Lui è ... Grande Regolo..... Mi sto accorgendo con con l'età ho aumentato di molto il mio livello di "sopportazione" nei dialoghi, specie sui Blog.
Saluti
Premetto che non sono assolutamente in grado di poter giudicare dal punto di vista tecnico l'operato della T/M o di altre imprese e/o progetti. Del dibattito sul sito di GiglioNews ho apprezzato di volta in volta (e sempre da profano) gli aspetti teorici, pratici e scientifici.
Seguo comunque giorno per giorno, fin dal momento del naufragio, con apprensione, questa incredibile vicenda. Se tra i miei scarsi contributi traspare una "simpatia" per l'operazione in corso è solo perché a questo punto voglio solo sperare, per l'Isola e i suoi abitanti, per l'ambiente e gli organismi che lo popolano, che tutto vada per il meglio. Anche se sembra ancora ad oggi incredibile che con tutto il cemento e l'acciaio riversato sui fondali questi possano tornare come prima.
Ad operazione ultimata si valuteranno gli eventuali danni e chi deve pagare… pagherà?
Saluti a tutti
Un ringraziamento speciale a GiglioNews che ci permette, anche con le sue webcam, di seguire tutta la vicenda.
Ciao Attilio
No non ci sto !!!!
Non è questione di catastrofismo, spero che riescano, ma il disastro lo hanno già fatto, secondo me si poteva tentare, prima di mettere mano a trivelle e mega strutture, a sabbia che si rivendono e tutto quello che ne viene dietro, e che resterà comunque sul fondale (mi dici tu come toglieranno i pali da due metri di diametro? e i buchetti che ne faranno? li riempiono di cemento disarmato? o preferisci il cemento armato? (cementi speciali con prodotti chimici per renderli indistruttibili) Cosa mi dici?
Avrebbero dovuto esaminare soluzioni meno invasive e poi, eventualmente, come ultima spiaggia, andare sul pesante; invece nulla, avanti con le trivelle, i condomini, gli alberghi sul mare.
Non puoi essere d'accordo su questo, come non lo è nessuno di noi nel post, poi se non fosse stata possibile altra soluzione e che questo sarebbe stato il male minore allora concordo con te che questa poteva essere considerata come operazione con danni inevitabili ma per questo accettabili.
Ma non così perché gli addetti ai lavori sapevano bene a cosa sarebbero andati incontro ma certamente non lo hanno chiarito alla popolazione (non so ai politici)
Quindi non parliamo di catastrofismo ma di eccesso di potere (quello dei soldi delle coperture assicurative), se poi questi non dovessero bastare come la mettiamo? e i danni indiretti alla popolazione? la perdita all'immagine è comparabile con il maggior clamore sull'isola o se ne sarebbe fatto volentieri a meno?
Dimmi tu se sono cose di poco conto
Saluti
Paolo
Mi scusi il sig. Zardoni per l'errore di digitazione.
Approfitto per ribadire a Paolo Poli che non è che anch'io non sia pervaso da dubbi e timori per l'esito finale dell'operazione in atto nel cantiere Concordia al Giglio, ma che si fa, ci si continua solo a lamentare e a prospettare finali catastrofici?
Volenti o nolenti lì sopra e sotto il mare davanti a P. Gabbianara c'è la T/M con il suo compito e il suo impegno preso di fronte a tutti a carte scoperte e buon senso vorrebbe che dessimo tutti una mano almeno sul piano dell'incoraggiamento e della fiducia.
Stare oggi ancora a vagheggiare su cosa avrebbe potuto essere se fosse stata scelta un'altra strada o un altro progetto mi sembra a questo punto alquanto pretenzioso e inutile.
Saluti a tutti.
Ciao Paolo, come vedi non sono proprio rimasto solo ad avere ancora fiducia nel progetto T/M.
I Sig. Petroni, Marchesi e Tardoni per esempio ma a parte dubbi e timori aggiungerei anche Franco Pepe e Maurizio Scholl non vedono proprio con sfavore o addirittura con pessimismo catastrofico come ad esempio fai tu, Paolo, il tentativo di raddrizzare la Concordia da parte della T/M.
Saluti cordiali.
...in effetti. Hanno usato la gru di poppa. Del resto anche per i cassoni era previsto l'utilizzo di tale gru...
Buondì
Svenja o non Svenja stanno posizionando la piattaforma n°2....
Nella notte appena trascorsa la Micoperi30, senza attendere il ritorno della nave Svenja, ha installato la seconda delle due grandi piattaforme del falso fondale.. così mi sembra di aver intravisto grazie alle webcam del sito Giglionews...
Qualcuno può confermare?
Saluti
Salve a tutti
Mi rifaccio sentire dato che si sta manifestando, sempre più evidente, la complessità e la inadeguatezza di quanto si è sbandierato come essere una operazione ciclopica e mai tentata nel mondo.
Direi che gli Egizi, nella costruzione delle piramidi, si sono dimostrati certamente molto più preparati ed attenti ai dettagli.
Qui si continua a distruggere il fondale e tutti sono concordi (le autorità) sul fatto che non si poteva che procedere con questo progetto.
Attilio che dire? sei ormai l'unico arroccato nella difesa di questo colabrodo.
Concordo con Franco Pepe e con Maurizio Sholl sul fatto che sarebbe meglio tappare la falla, dato che nel momento in cui si riuscisse a rendere neutra la Concordia sarebbe un gioco da ragazzi svuotarla, lentamente, tappando via via le maggiori vie d'acqua, concordo con Maurizio Sholl sul fatto che trainare un baraccone di quelle dimensioni immerso nell'acqua non è affatto una operazione semplice (vedi roittura del cavo di rimorchio della Jolly Nero).
Concordo pienamente con Ermanno e ho sempre detto che la difficoltà di applicazione del suo progetto sta nella primissima fase di fasciatura del relitto, dopo di che la Vanguard andava veramente a pennello, non era più un problema di rimorchio, era una nave con il suo carico e poteva muoversi autonomamente.
Concordo con Mr. Jim Harris, che inviterei a partecipare alla discussione in questo post, che la nave oggi non è recuperabile, e comunque non lo era neanche il giorno dopo il naufragio.
Secondo me sacche d'aria non ce ne possono essere, salvo i serbatoi vuoti; l'aria filtra attraverso tutti gli impianti ed anche se ci sono delle separazioni stagne lo sono solo fino al ponte di coperta; non parliamo di sezioni stagne di un sottomarino.
Speriamo che si possa procedere altrimenti sarà veramente un disastro per l'isola, per il fondale e per il parco.
Saluti a tutti
Debbo ancora una volta Condividere quanto, in premessa, Ermanno Mancini scrive nel suo ultimo post e sottolineare come tutto, e dico tutto, quello che sta succedendo per il caso Concordia si stia presentando agli occhi di chi segue il problema un pò meno superficialmente (Gigliesi in primis) veramente “astrale”, “cosmico”, “siderale” non trovo vocaboli per definirlo, forse la parola “assurdo” sarebbe la più adatta o, meglio ancora “un assurdo all’italiana”.__ Mi stupisco invece che ancora OGGI, dopo circa un anno e mezzo dalla sciagura, con tutti gli elementi ed i riscontri che emergono ci sia qualcuno che ammira la tecnologia messa in campo, l’unicità dell’intervento o il fatto che mai, di simile, sia stato eseguito dall’uomo.__ Come direbbero i politici “un evento epocale” …… quando prendono delle decisioni “per loro” importanti e per noi, poveri italiani, semplici e scontate.__Lo sforzo “umano” messo in campo per raddrizzare la Concordia, sollevarla, trasportarla a destino (??) e demolirla, potrebbe essere paragonato non so, alla costruzione della piramide di Cheope ?? O, come osserva un mio amico, simile a quello che fu necessario per portare nel 1969 gli uomini sulla luna ?? .___ Per ultimo dico a Mancini : a cosa serve OGGI inviare la sintesi di quanto progettato, da Lui e il suo Staff, alle competenti autorità tecniche straniere, in grado di definire una volta per tutte la validità del procedimento e la fattibilità operativa ……. Ormai la cavalleria e le mandrie sono tutte uscite dalla stalla, a che serve chiudere il portone ?.__ Aspetteremo il prossimo settembre sperando che almeno si riesca a raddrizzare quel relitto di Nave e…. poi vedremo.
Nel frattempo, visto che qualcuno più sotto si faceva domande al riguardo, la Svenja sta rientrando in Europa ed è attesa per il 5 giugno a Rotterdam.
Il bello e grottesco di questa vicenda è che le soluzioni c'erano, per il sollevamento, la rotazione e per il trasferimento e non si sono volute adottare.Anche usando la Docwise Vanguard con il sistema pneumatico si sarebbe potuta adagiare delicatamente dentro la Docwise. Primo per un minore ingombro,secondo per un minor pescaggio finale, terzo per il minor peso del sistema. E' fin troppo ovvio che l'intero procedimento sarebbe stato molto più rapido, meno pesante e di sicuro effetto.
Purtroppo si deve assistere alla applicazione di un procedimento vetusto, inadeguato, inopportuno, pesante, complicato e molto aleatorio del quale si prevede la conclusione effettiva nel corso del 2015,da quanto mi riferiscono i bene informati. Proprio oggi mi hanno confermato che, dopo attente valutazioni tecniche ad altissimo livello, il sistema avrebbe funzionato alla perfezione pur in presenza di carichi evidenti sbandati a dritta (leggasi gruppi propulsori),sacche d'aria presunte ed altri carichi mal disposti,proprio in virtù della grande flessibilità del metodo di controllo e gestione dell'intero sistema di sollevamento. Comunque la nave si sarebbe sollevata, ruotata e posta in un qualsiasi sistema di trasferimento anche a grandi distanze. Nei prossimi giorni una sintesi di quanto progettato verrà inviata alle competenti autorità tecniche straniere in grado di definire una volta per tutte la validità del procedimento e la fattibilità operativa. Non vi dico dove lo scoprirete in settimana tramite i canali ufficiali.
Saluti :-)
A parte il problema della falla aperta o rattoppata o se si svuota oppure no, Maurizio, alla fin fine l'impressione generale che esprimi comincio a condividerla anch'io.
Sarebbe già un mezzo miracolo a questo punto se si riuscisse perlomeno a metterla supina tutta intera la Concordia sul suo letto artificiale prima che finiscano i soldi.
E poi?
E poi indovinala grillo!
Saluti e buon fin settimana.
Lascio i dati tecnici agli esperti. Io la tapperei la grande falla a sinistra dello scafo. Non sarà facile per via delle ordinate che sono andate. Le saldature saranno pure eseguite su materiale marcio. Ma perchè non provarci? Magari perchè salteranno via quando lo scafo impatterà sul falso fondale? Se si riuscisse a raddrizzare lo scafo affondato è già un progresso. Se si riuscisse a guadagnare qualche metro di immersione meglio ancora.
Credo di essermi perso qualcosa in questi ultimi mesi. Se qualcuno avrà la cortesia di spiegarmi sarei grato.
Io vedo uno scafo affondato e raddrizzato ...con molta fortuna... :-) e poi?
Se si riuscisse a guadagnare qualche metro e metterla sul pontone della Vanguard sarebbe un successone.
La magistratura bloccherebbe la Vanguard per qualche mese, ma questo è un problema che esita da questa discussione.
Fatto stà che io continuo a non credere che la Concordia con tutti i cassoni di galleggiamento applicati sia rimorchiabile.
[quote name="Attilio Regolo"]
Per quanto riguarda la falla emersa a babordo, non la definirei proprio un "buchetto" come fai tu, visto che è lunga 1/4 della nave e larga fino a 10 mt è ha fatto affondare un gigante come la Concordia, e allora se ti da fastidio l'esempio del colapasta facciamo quello di un pentolone con uno squarcio bello grosso e qualche altro buchetto quà e là e proviamo a tirarlo su dal fondo del lavello pieno per vedere l'effetto che fa.
Saluti.[/quote]
...diceva Jannacci in un suo famoso brano...."...per vedere di nascosto l'effetto che fa! Vengo anch'io...no tu no! ecc ..ecc..". Vediamo l'effetto del pentolone squarciato e bucherellato qua e la. Vale il teorema per il quale l'equilibrio idrostatico si ottiene quando il peso dell'oggetto eguaglia il peso del fluido spostato, giusto? Chi sposta fluido? Non la nave ma i serbatoi ad essa applicati. Significa che se il bordo inferiore dello squarcio esce dall'acqua, tutto ciò che al di sopra ne esce per gravità viceversa non esce nulla è l'acqua che rimane dentro non pesa nulla. Detto questo se il buco a sinistra resta in acqua(e resta in acqua visto che è al di sotto del galleggiamento finale ovvero 8,20 di DWL contro 18 metri di pescaggio)da li acqua non esce ma resta in loco a peso zero.Quindi fin tanto che il battente d'acqua si mantiene al di sopra del bordo superiore della falla non accade nulla di nulla,lo scafo deve essere necessariamente sostenuto dai serbatoi visto nelle attuali condizioni è AFFONDATO.Il pelo libero di allagamento corrisponderà esattamente al battente d'acqua finale che sarà,come ipotizzato,di 18 metri mezzo più mezzo meno. Quanto al progetto,per esso l'aria interna,confinata,intrappolata, chiamala come vuoi non esiste.Ci sono da sollevare 55.000 tons,mille più mille meno, il sistema ne attua circa 70.000 mille più mille meno quindi,sempre secondo il "de cuius" Archimede titolare del brevetto in parola, la papera galleggia più del dovuto!
Cià :P
Dovunque siano queste sacche d'aria residue interne allo scafo (e tu Ermanno a quanto pare le dovresti conoscere bene per averci fatto anche attorno ad esse il tuo progetto superleggero e supercritico di sollevamento e raddrizzamento della nave) non dovrebbe essere impossibile valutarne intensità e dislocazione del contributo di spinta e quindi modulare in base ad esse la spinta principale prodotta dai cassoni.
Per quanto riguarda la falla emersa a babordo, non la definirei proprio un "buchetto" come fai tu, visto che è lunga 1/4 della nave e larga fino a 10 mt è ha fatto affondare un gigante come la Concordia, e allora se ti da fastidio l'esempio del colapasta facciamo quello di un pentolone con uno squarcio bello grosso e qualche altro buchetto quà e là e proviamo a tirarlo su dal fondo del lavello pieno per vedere l'effetto che fa.
Saluti.
[quote name="Attilio Regolo"]....
Però a proposito della falla sulla nave ti debbo ancora una volta ricordare, sperando di non urtare troppo la tua suscettibilità, la semplice domestica pratica del "colabrodo" immerso in un lavello da cucina colmo d'acqua e che viene sollevato sempre più leggero man mano che emerge mediante i manici: secondo te da dove diavolo scappa fuori dal colabrodo l'acqua interna mentre lo sollevi se non dai buchi sommersi?
E a proposito dei volumi interni sommersi ma non invasi d'acqua: come diavolo fanno ad essere dannosi per il galleggiamento come fai trapelare da quanto dici senza spiegare ?
Perfino il grande Archimede si sta sicuramente rotolando nella sua tomba ansioso di conoscere e capire meglio queste nuove originali fantasie idrauliche.
Comunque saluti calorosi a quell'impertinente di Ermanno Mancini.[/quote]
Se si rammenta che il colabrodo serve per scolare la pasta e non per far uscire l'acqua dalle navi,men che mai da un buchetto sotto al galleggiamento di una nave, il gioco è fatto abbiamo la soluzione. Bisogna sempre capire [u]chi[/u] solleva il colabrodo, non certo la manina gentile di una femminuccia !L'aria,archimede, il doppio giro di tomba del pover'uomo! Wowowow interessante. Ma di originale non c'è nulla caro attilio nessuna fantasiosa ipotesi a te tanto cara, ti suggerisco un pò. Pensa a dove possa essere quest'aria, cerca di capire dove possa essere situata,rifletti su come potrebbe agire a suo piacimento su un scafo mezzo sano e mezzo no quando si cerca di farlo galleggiare sempre mezzo sano e mezzo no! Se trovi l'aria hai trovato la soluzione al quesito e capirai perché è meglio che l'aria non ci sia più.
Cià :P
Eh, lo sapevo che la "belva" Mancini era acquattata in qualche angolo del post di sua creazione pronta a sferrare qualche zampata agli importuni che osano pestargli la coda.
Dovevo fare il cineasta e lo scenografo anzichè l'insegnante tu dici?
Può darsi, "simpaticissimo" di un Ermanno, avrei sprecato molte meno energie e tempo a studiare qualche migliaio di libri di matematica e fisica e a parlare agli asini e di certo avrei fatto più quattrini .
Però a proposito della falla sulla nave ti debbo ancora una volta ricordare, sperando di non urtare troppo la tua suscettibilità, la semplice domestica pratica del "colabrodo" immerso in un lavello da cucina colmo d'acqua e che viene sollevato sempre più leggero man mano che emerge mediante i manici: secondo te da dove diavolo scappa fuori dal colabrodo l'acqua interna mentre lo sollevi se non dai buchi sommersi?
E a proposito dei volumi interni sommersi ma non invasi d'acqua: come diavolo fanno ad essere dannosi per il galleggiamento come fai trapelare da quanto dici senza spiegare ?
Perfino il grande Archimede si sta sicuramente rotolando nella sua tomba ansioso di conoscere e capire meglio queste nuove originali fantasie idrauliche.
Comunque saluti calorosi a quell'impertinente di Ermanno Mancini.
[quote name="Attilio Regolo"]....
Per quanto riguarda il pescaggio si continua a trascurare la possibile presenza di volumi interni non invasi dall'acqua e sopratutto il volume d'ingombro sia struttuale che di contorno degli interni della nave che non dovrebbe essere una quota proprio trascurabile rispetto ai circa 250.000 mc di volume della parte sommersa invasa dall'acqua, volume aggiuntivo a quello dei cassoni che potrebbe contribuire a dare una bella spinta ausiliaria a favore del galleggiamento e infine del pescaggio.
Saluti.[/quote]
Di volumi interni stagni tenuto conto del tempo trascorso a bagno maria, è difficile che ve ne siano e qualora ve ne fossero sarebbero più dannosi che utili.Se vuoi ti spiego anche perché con due soldi di ragionamento. Mah.... mi sa che non te lo spiego arrivaci da solo, hai visto mai fossi davvero un informatore del team e gli facciamo un piacere di rilevanza e con poca spesa.
Ciao Attì :P
[quote name="Attilio Regolo"]Scusami Franco Pepe, la mia risposta era anche diretta a Maurizio ma sopratutto a te e a quanto da te espresso nell'ultimo commento.
Cordiali saluti.[/quote]
Il solito attilio massimalista, scenografo e amante delle cose poderose.Non si riesce a capire che meno cose metti in gioco più aumentano le probabilità che le poche cose funzionino tutte? La minimizzazione purtroppo è riservata a pochi caro Attilio, si fa presto a buttare tonnellate di ferro sperando che qualche pezzo faccia il suo dovere a scapito di altri assolutamente inutili.La falla aperta si trova sotto al galleggiamento quindi di la acqua non ne esce neanche un bicchiere che ti piaccio o no. Semmai si dovrebbe fare diversamente per far uscire l'acqua a piacere a falla chiusa e "fallette" aperte, ma questo aspetto marginale lo lasciamo fare ai progettisti ufficiali se c'arrivano a pensare come si fa. In questo modo sarebbero inutili anche i serbatoio laterali che altro non sono che condomini pesantissimi, ingombranti e anche costosi da quanto s'è capito. Il tempo dei suggerimenti si è esaurito da un pezzo che ognuno pensi con la propria testa avendone il necessario contenuto per farlo.
Saluti Attilione,dovevi fare il cineasta tu non l'insegnante. :P , :D
Scusami Franco Pepe, la mia risposta era anche diretta a Maurizio ma sopratutto a te e a quanto da te espresso nell'ultimo commento.
Cordiali saluti.
Molto interessante quello che dici, Maurizio, da persona davvero esperta di mare e di imbarcazioni, ma anche forse eccessivamente pessimistica.
Intanto io non riesco a vedere la grande necessità e utilità di tappare la grande falla scoperta, perchè ne rimarrebbero altre per ora ignote e coperte nella parte sommersa e poi si dovrebbe provvedere allo svuotamento dello scafo mano mano che viene sollevato; con la falla aperta invece la nave si svuota da sola.
Inoltre con le due schiere di cassoni applicati sui due lati un certo grado di galleggiamento autonomo di tutto l'insieme dovrebbe essere comunque garantito.
Per quanto riguarda il pescaggio si continua a trascurare la possibile presenza di volumi interni non invasi dall'acqua e sopratutto il volume d'ingombro sia struttuale che di contorno degli interni della nave che non dovrebbe essere una quota proprio trascurabile rispetto ai circa 250.000 mc di volume della parte sommersa invasa dall'acqua, volume aggiuntivo a quello dei cassoni che potrebbe contribuire a dare una bella spinta ausiliaria a favore del galleggiamento e infine del pescaggio.
E infine, se davvero si dovesse ricorrere alla poderosa Vanguard per il sostegno e trasporto della Concordia stretta tra le due fila di cassoni, sarebbe una cosa davvero spettacolare che si aggiungerebbe alla già straordinaria "ciclopicità" dell'intera operazione T/M, una cosa che comunque ricorderemmo per sempre noi spettatori di questo evento e di questo tempo.
Saluti.
[quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Maurizio Scholl"]Comunque impressionante La Dockwise Vanguard
http://www.youtube.com/watch?v=FvGGtrwlR40[/quote]
a guardare il filmato ....ma non certo a falla aperta ....[/quote]
Il punto è sempre quello: hanno speso cifre folli per fare lavori ciclopici e "da fuori" non si trova la ragione logica per cui non hanno "rabberciato alla meno peggio" la falla di schettino, lavoro apparentemente "facile" visto che gran parte delle saldature necessarie sono fuori dal livello dell'acqua. Non mi spiego come potranno gestire Concordia in qualsiasi cantiere del mondo se prima non acquisisce una galleggiabilità propria. Da qualche parte qualcuno avanza dubbi sulla trasferibilità del "sandwich Concordia", c'è il precedente del superbacino galleggiabile di Genova, trasferito in Turchia, le cui forme e dimensioni sono assimilabili, quando però il tutto arriverà ad Alianga o altro posto simile, è impossibile tirare in secco qualcosa che pesca 18 metri, quindi per lo smantellamento parziale si dovrà provvedere o in un porto o in rada, fin quando il relitto non viene alleggerito al punto da poter galleggiare con i comparti stagni non allagati, cosa che richiede di far risalire il tutto fino ad avere il ponte zero fuori dal pelo dell'acqua.
C'è poi la questione politica dello smantellamento in Italia: i porti con fondo di -18 sono pochi, io ricordo Savona e Gioia Tauro, entrambi non attrezzati per un simile lavoro. Il primo sarebbe poco indicato dal punto di vista comunicativo: per anni i crocieristi in arrivo/partenza vedrebbero il relitto, per il secondo è fin troppo facile immaginare che una nota organizzazione "folcloristica" locale ci metterebbe le mani sopra con tutti gli aspetti negativi del caso. Tecnici o politici i nostri ministri, parlano in libertà prima di informarsi su costi e benefici, tanto non sono loro a pagare.
Non resta che aspettare per vedere come andrà a finire.
[quote name="Maurizio Scholl"]Comunque impressionante La Dockwise Vanguard
http://www.youtube.com/watch?v=FvGGtrwlR40[/quote]
a guardare il filmato sembra idonea allo scopo l'unica cosa che non mi ha convinto è la profondità di affondamento che viene indicata in 16 metri.Se così fosse danno per la concordia un pescaggio finito di 18 metri, ne mancherebbero 2 all'appello da trovare in qualche modo ma non certo a falla aperta e tonnellate di roba attaccate allo scafo. Per il resto mi sembra una soluzione del tutto percorribile che del resto a suo tempo era stata già indicata nel progetto alternativo. Stiamo a vedere che succede se succede che la girano ovviamente.
cià
Comunque impressionante La Dockwise Vanguard
http://www.youtube.com/watch?v=FvGGtrwlR40
In effetti del piano B di Porcellacchia ne parla solo il Sole24ore, in data 27-5-2013.
Nell'articolo, a firma Raoul De Forcade, non si riporta la data dell'incontro al Propellers Club di Genova in cui si sarebbe parlato della Vanguard.
Mah, che vi devo dire... falso allarme!
Saluti a tutti
Ciao Pietro,
questo quanto scritto nella relazione settimanale 18-24 maggio, due pagine più avanti:
"[i][b]Problematiche, rischi, note di carattere generale:[/b][/i]
[i]Nella tarda serata di giovedì 23, le operazioni di preparazione alla trivellazione per il foro DH15 sono state sospese a causa di un incidente che ha visto coinvolti i macchinari per la trivellazione posizionati sul pontone Micoperi 30. Durante il sollevamento della testa della trivella, pronta al posizionamento, per cause ancora da accertare, questa urtava la torre di controllo danneggiandola. Durante l’urto tre operatori sono rimasti coinvolti, uno dei quali trasportato all’ospedale di Siena per accertamenti (dimesso nella il giorno successivo); i restanti due, a seguito delle prime verifiche mediche, non avevano bisogno di assistenza medica. L’investigazione per accertare le cause è ancora in corso: sono comunque esclusi impatti sulle tempistiche di progetto. Un nuovo macchinario arriverà a Piombino il prossimo martedì ove sarà assemblato; previsto arrivo in area di cantiere entro la fine della settimana prossima. Le attività proseguiranno anticipando alcune delle operazioni previste al termine delle trivellazione (es: rimozione dima piattaforma 2)."[/i]
Questo il link al nostro articolo di quella notte: [url]http://www.giglionews.it/2013052459699/news/isola-del-giglio/incidente-a-bordo-della-micoperi-30-nel-cantiere-concordia.html[/url]
La storia della Vanguard è vecchissima, risale addirittura allo scorso Novembre, adesso è tornata alla ribalta solo perché se n'è accorto il Sole 24 Ore!
RILEVO, dall’ultima relazione settimanale, e nei confronti con quanto riportato nelle settimane precedenti, per quanto riguarda l’attività cantieristica che:____ Attività previste periodo 11-17 maggio: avvio trivellazioni per piattaforma 3;__ Attività previste periodo 18-24 maggio: “sempre” avvio trivellazioni per piattaforma 3;__ Attività SVOLTE periodo 18-24 maggio: Non c’è menzione delle trivellazioni per la piattaforma 3.___ Attività previste periodo 25-31 maggio___ Non c’è menzione delle trivellazioni per la piattaforma 3…… Ci siamo fermati ??? Ora che mancano solo tre pali ??? Ci potrebbe essere qualche “collegamento” con la notizia dell’intervento della nave Vanguard ???
Due pagine di progetto di recupero del sottoscritto pronto dai primi del marzo scorso. NO COMMENT!
eeeeeeh siamo tornati al bacino sommergibile in compositi molto meno costoso efficace ed efficiente, proposto ampiamente un anno fa ai signori del recupero,pazzesco inenarrabile!
Saluti al piano "B"
:P
Confesso che non ero a conoscenza della nave Vanguard. Mi devo informare sulle sue caratteristiche tecniche. Sarebbe un bell'aiuto. Grazie a Maurizio Petroni per l'illuminazine. Ora mo spiego alcune dichiarazioni di Porcellachia che giurava di non avere alcun piano B. Ragazzacio di un Pocellachia ;-)
Dal Sole-24ore - Si profila con sempre maggior insistenza un "piano B" per il recupero della Costa Concordia.
http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2013-05-27/foto-151958.shtml?uuid=AbtU3hzH
Forse la Concordia si sta "sfaldando"? Qualche commento all'ipotesi B dell'ing. Porcellacchia della Carnival?
Saluti
Una considerazione sull'osservazione di Mr. Harris: la nave "Svenja" della società SAL ha una gemella: la "Lone" che attualmanete si trova ormeggiata a Bremen, in Germania.
La Lone è anch'essa della SAL.
Sarà questa nave a sistemare prossimamente le piattaforme (e i cassoni)?
Saluti a tutti.
Sono d'accordo con lei sig Marchesi e l'ho espresso più volte anch'io nei vari post di Giglionews, con la vicenda Concordia siamo in un caso di abuso di "familiarità o familismo" che ha contribuito fortemente anche se non in modo esclusivo al verificarsi di quel tragico incidente.
Ma tornando in tema: in un altro post, il Sig Jim Harris dall'America chiede lumi a noi del blog più vicini al Giglio sui lavori relativi al progetto T/M e riporta osservazioni e informazioni sue personali al riguardo.
Per esempio quella della nave attrezzata per l'installazione delle piattaforme più grandi che se ne sta in giro per il mondo a svolgere altri servizi.
Ma perchè, non era forse più urgente continuare ad effettuare l'installazione nel cantiere Concordia visto che le fondazioni di almeno un'altra piattaforma sono completate e che si rischiano ritardi insopportabili anche per quella fase criticissima dei lavori attesa spasmodisticamente da tutti e cioè il raddrizzamento della nave che rappresenterebbe già comunque un grande anche se parziale successo dell'intero progetto T/M?
Buongiorno a tutti....
Per me uno dei maggiori imputati e' l' eccesso di familiarità, motivo per il quale i piloti della nostra Pattuglia Acrobatica Nazionale vengono ciclicamente sostituiti e motivo per il quale tutti guidiamo col telefono in una mano.... e la cicca nell' altra.....
Cordialità
Caro collega ing.Rinaldi,anche se stiamo dibattendo fuori tema nel post di Mancini sul progetto T/M, finchè Giglionews ci pubblica andiamo comunque avanti.
E ti ringazio per il ripetuto "illustre" che mi concedi che provenendo da una persona intelligente e sagace come te è un vero onore.
Tornando all'argomento, si è vero che nel comportamento dello staff di comando della Concordia quella maledetta sera del 13 gennaio dello scorso anno non c'è bisogno di essere esperti di navigazione di barche o navi per ravvisare un'incredibile livello di supponenza e superficialità, ma è anche vero che riengo il Comandante Schettino, il "mostro sbattuto in prima pagina" fin dal primo momento della tragedia Concordia a Giglio, non sia l'unico o principale responsabile come universalmente fatto credere dai media per quel funesto accadimento.
Quando gli eventi incidentali e disatrosi raggiungono quel livelli di dimensione è del tutto irrazionale ascrivere la responsabilità su un unico soggetto od operatore umano ma gioca invece a determinarne l'incidentalità anche una complessa molteplicità di fattori e cause di carattere esterno del tutto imprevedibile e di assai difficile identificazione.
Chi se lo sarebbe aspettato per fare un altro esempio con riferimento alla complessità incidentale e accidentale degli accadimenti di cui sopra anche se di natura diversa, che dopo l'impatto e il megasquarcio nella carena di poppa che ha messo rapidamente fuori uso la propulsione e la governabilità in emergenza di quasi tutti i principali impianti di bordo, la grande nave Concordia riuscisse, invece di andare ad affondare verso il largo, giravoltandosi di 180° a raggiungere lentamente la costa del Giglio semplicemente sospinta dal leggero vento verso costa di quella notte senza affondare del tutto quasi fosse un gigantesco veliero alla deriva?
Nei tuoi ultimi due commenti, Illustre Ing. Regolo, sforzandomi al limite delle mie capacità intellettuali (che ritengo normali), rilevo un tuo giudizio (forse già espresso in altri tuoi interventi): “il Comandande Schettino non è, in fondo, l’unico responsabile di quanto accaduto alla Concordia”.__ Certamente una simile nave ha uno staff di comando di tutto rispetto e credo anche assai ben pagato, che sembra essere stato completamente assente nelle fasi che hanno preceduto l’impatto con lo scoglietto delle Scole al Giglio.__ Forse stavano tutti, o quasi, nel salone dove si facevano le presentazioni della crociera, che avrebbero potuto “posticipare” all’inchino (evidentemente programmato).__ Io, da alcune decadi, sono un modesto Comandante (estivo) di imbarcazioni da diporto, e so quanto conta avere la responsabilità del Capitano ancor più quando si hanno ospiti a bordo.__ Ho ricevuto poi da mio Nonno e dai miei Zii “Gigliesi”, Comandanti anche loro per tutta la loro vita lavorativa, l’insegnamento a riconoscere nel Capitano SEMPRE l’unico riferimento a bordo di una nave.__ Quindi “non avrei mai dato indicazioni al sottufficiale o allo staff di fare l’inchino a 1000 metri dalla costa del Giglio per poi andarmene “tranquillo” a festeggiare in salone l’inizio della crociera.
E sempre a chiarimento e approfondimento di quanto precedentemente espresso, Pietro, se ad un gigante navale come la Concordia che sta navigando piuttosto veloce sottocosta in fase di virata a dritta gli si ordina di non oltrepassare la soglia delle 0,28 miglia e invece per inerzia o cos'altro arriva a toccare le 0,16 miglia commettendo un errore di traiettoria di quasi il 50% di quella prevista e comandata che è un livello di errore ritengo inaccettabile in qualsiasi campo o disciplina tecnico-operativa, allora c'è da chiedersi se tutto ciò possa dipendere solo dalla distrazione o incapacità di governo dell'operatore umano o se invece possa essere un limite intrinseco del sistema navigazione + nave, nel senso che la capacità di manovra effettiva del gigante navale in questione non sia o non sia stata quella attesa.
Di nuovo saluti.
Va beh Pietro, possiamo citare tutti i proverbi che vogliamo per giustificare in qualche modo l'accaduto, ma da tecnici non possiamo nè dobbiamo ritenerci comunque soddisfatti.
Io non so come si evolverà nei prossimi giorni il processo tecnico-giudiziario avviato presso il Tribunale di Grosseto che fino ad oggi ha visto come protagonista quasi esclusivo in negativo il Comandante della Concordia in quella tragica sera del 13 Gennaio 2012.
E comunque a parte il personale e soggettivo sentimento o risentimento che ciascuno può avvertire nei confronti del suddetto protagonista di quella tragedia, quello che mi sta particolarmente a cuore è cercare di sapere e capire come possa essere accaduto che se pure a fronte di un comportamento al limite dell'azzardo e della superficialità mostrato in quel sciagurato frangente da chi comandava in modo pressochè assolutistico la grande nave Concordia, dicevo mi interessa sopratutto capire come possa essersi verificato che a fronte di un chiaro e netto ordine impartito dal Comandante al suo staff di ufficiali, ordine testimoniato dalla scatola nera, di non avvicinarsi alla costa oltre la soglia limite delle 0,28 miglia nautiche rispetto alla linea media di costa durante quel famierato "inchino" notturno al Giglio, la traiettoria della nave ha finito invece per raggiungere in piena velocità la distanza di 0,16 miglia andando così al contatto inevitabile con l'ultima propaggine invisibile delle secche de "Le Scole".
Saluti cordiali.
Bravo Attilio ...è proprio così.____ Spiegabile senza Poisson, ma con un semplice proverbio (tanto vero quanto conosciuto). TANTO VA LA GATTA AL LARDO ...CHE CI LASCIA LO ZAMPINO !!__Purtroppo nel caso della Concordia "lo zampino" (anzi la vita), non ce lo ha lasciato la Gatta, bensì 32 esseri umani andati in crociera per divertirsi e non a fare la guerra.
E quello che francamente non capisco è come un simile calcolo elementare di probabilità e di rischio non sia stato effettuato preventivamente dai tecnici progettisti o preso nella dovuta considerazione dai dirigenti organizzativi della Società Armatrice della Concordia e delle altre navi impegnate negli ultimi anni in quello specalissimo e spettacolare "sport estremo" degli "inchini" sempre più veloci e ravvicinati all'Isola del Giglio che mettevano chiaramente a repentaglio migliaia di vite umane e centinaia di milioni di euro di capitale investito.
Ma si sa, "con il senno del poi sono lastricate le strade dell'inferno".
Saluti.
Provo a rispondere al quesito probabilistico di Pietro Rinaldi
senza scomodare complicate leggi probabilistiche alla Poisson ma ricorrendo al semplice buon senso.
Se progetti una meganave da crociera come fosse un veliero a vele tutte interamente e ininterrottamente spiegate anche se disponi di potenti motori di propulsione ma destini la nave a percorsi turistici d'effetto sotto costa e ti cimenti in accostamenti acrobatici sempre più azzardati la probabilità di impattare uno scoglio o una secca diventa altissima, diciamo 1 su qualche decina quanti sono stati all'incirca gli "inchini" effettuati nell'ultimo decennio da parte delle grandi navida crociera che sono transitate provenendo da sud tra il M.Argentario e il Giglio.
Saluti.
Attilio sono d'accordo con te sul fatto che la bettolina poco avrebbe fatto al fabbricato o alla torre, allora il conteggio andrebbe fatto solo sulle manovre effettuate da grandi navi ma aumenterebbe la percentuale di rischio considerando che si muovono in acque ristrette (il classico elefante nel negozio di cristallerie).
Mi scuso per aver tirato fuori per primo il concetto di calcolo statistico, che a mio avviso dovrebbe essere tenuto in debito conto soprattutto nella fase di progettazione dei porti o delle navi,
non tanto per giustificare un avvenimento da considerare inimmaginabile; intendo dire che la torre non doveva essere costruita in quella posizione e la Concordia non doveva andare a spasso a 16 nodi a 100 metri dalla costa
Ringrazio molto il Sig. Ciriani per le precisazioni, ovviamente l'evento potrebbe anche non verificarsi superando il 100% delle probabilità e poi verificarsi successivamente in più eventi uno a ridosso dell'altro.
Sappiamo benissimo che i calcoli statistici sono più adatti ad avvenimenti che si ripetono frequentemente tanto da rendere il calcolo matematico praticamente infallibile,
Per quanto riguarda quello che chiede Pietro Rinaldi io direi che si dovrebbe fare un calcolo statistico su quante navi finiscono sugli scogli quando si avvicinano volutamente alle coste, in genere, non necessariamente su quante ne passano tra il Giglio e l'Argentario.
Mi sbaglio?
Attendo i commenti
A parte le interessanti osservazioni di analisi statistico-probabilistica del sig.Ciriani, è bene precisare che tale tipo di analisi, proposta prioritariamente da Paolo Poli quasi per giustificare in qualche modo il gravissimo errore del comando della Jolly Neri, è valida solo per campioni di prove statistiche ripetute nelle medesime condizioni, cosa che certamente non è nel caso delle manovre del porto di Genova e che inoltre è necessario tenere nel debito conto il rischio danni connesso ad ogni possibile incidente perchè una cosa è se sulla banchina con torre di controllo e palazzina annessa va ad urtare una bettolina di 10 mt e un'altra cosa è se ci va un gigante di 250 mt da 60.000 tonnellate di stazza come appunto la Jolly Neri.
Saluti.
Considerato che discutiamo di distribuzione statistica di Poisson ….Per evitare, riferendomi a questo Blog, che il mio vecchio Professore di Italiano mi telefoni per dirmi di essere andato fuori Tema rispetto all’argomento da Lui proposto, per il compito in classe, CHIEDO : che probabilità c’era che una nave da crociera, tra quelle in transito nel canale tra l’Argentario e l’Isola del Giglio, andasse a finire sugli scogli dell’Isola ?
[quote name="Paolo Poli"]... nel mio intervento ho scritto di una possibilità su 100.000 dato che mi sembrava una ragionevole percentuale per indicare il rischio di un avvenimento veramente raro, se però il traffico era arrivato già a 200.000 unità va da se che l'avvenimento era dietro l'angolo.[/quote]
Una semplice chiarimento sulle probabilità che sono spesso difficili da capire e interpretate. Una probabilità su 100.000 non vuol dire che dopo 200.000 eventi [i]l'incidente sia dietro l'angolo[/i]. Le probabilita' che accada non sono aumentate, e la probabilita' e' sempre 1/100.000. A parte il fatto che il valore dato a priori 1/100.000 non e' un valore calcolato per il porto di Genova, ma si basa su medie storiche. In ogni caso anche se fosse un numero attendibile, 1/100.000 vuol dire che la probabilità che non succedano incidenti su 100.000 manovre e' del 37%; e la probabilità che non succedano incidenti su 200.000 manovre e' del 7%. Viceversa la probabilità che succeda almeno un incidente su 100.000 manovre e' del 63%; la probabilità che succeda almeno un incidente su 200.000 manovre e' del 93%.
Le percentuali che ho riportato sono basate sulla distribuzione statistica di Poisson che e' quella usata per fare calcoli su questi tipi di statistiche.
Va beh, Paolo, lasciamo stare per carità di patria questa disputa su chi l'ha fatta più grossa o meno grossa o su quale fosse l'evento più probabile o meno probabile nei due casi della Concordia al Giglio e del Jolly Nero a Genova.
Sono due casi che se pure assai diversi per dinamica e contesti di accadimento sono da ritenere entrambi e senza alcun dubbio di straordinaria gravità dove il grottesco si è intrecciato con l'orrido in cui moltissimi aspetti dovranno ancora essere adeguatamente chiariti dai relativi processi tecnico-giudiziari e che hanno comunque contribuito a proiettare una grave e oscura ombra sull'efficienza e la sicurezza attuale della navigazione marittima commerciale e turistica nazionale.
Saluti cordiali.
Salve a tutti che spero essere più numerosi di quanti normalmente intervengono in questo blog
Confermo ad Attilio il contenuto di quanto scrive Franco, direi che ha risposto per me alla tua domanda; lo ringrazio anche per il conteggio del traffico nel porto di Genova; nel mio intervento ho scritto di una possibilità su 100.000 dato che mi sembrava una ragionevole percentuale per indicare il rischio di un avvenimento veramente raro, se però il traffico era arrivato già a 200.000 unità va da se che l'avvenimento era dietro l'angolo.
Direi però che gli urti in banchina saranno stati molti di più ma senza conseguenze per le persone.
Nei porti ci si muove comunque in acque ristrette e trafficate quindi i rischi di collisione o urto sono elevatissimi: è questo il motivo per cui occorre renderle il più sicure possibile, mi pare veramente una considerazione ovvia ed elementare, cosa che a quanto pare non è stata fatta, ecco perché me la prendo con gli enti preposti a queste scelte e non con gli uomini a bordo delle navi, che pure hanno la responsabilità colposa dei danni che provocano, ma non quella di questa immane catastrofe.
Il fabbricato era chiaramente a rischio di urti con navi che addirittura ne raggiungevano l'altezza di 50 metri.
Quando ci si muove in spazi così ristretti un'avaria, un'incomprensione, un colpo di vento può modificare l'evoluzione di qualche decina di metri e causare un danno.
Non è pensabile di poter addossare alla nave la responsabilità per la demolizione di un fabbricato, e per la conseguente strage di personale addetto, solo per il fatto di aver strusciato una fiancata in manovra.
Ci sono altre responsabilità e verranno fuori dopo quanto è accaduto.
Chiedo scusa per aver trattato questo argomento nel rispetto di quanto evidenziato da Ermanno ma non si può accomunare i due avvenimenti Concordia e Jolly Nero (che brutto nome)in una unica matrice
Saluti a tutti
Paolo
[quote name="Ermanno Mancini"]già che si apra un altro blog e naturalmente se ne parli finché si vuole parlarne. Dai pepe fatti carico di questa apertura.
saluti[/quote]
Come tutte le tragedie, fra una settimana sarà già dimenticata. Lascio alla redazione di Giglionews l'onere di creare e spostare tutto in un nuovo blog.
Saluti, F.P.
già che si apra un altro blog e naturalmente se ne parli finché si vuole parlarne. Dai pepe fatti carico di questa apertura.
saluti
Appena saputa la notizia della Tragedia nel porto di Genova ho pensato subito a come fosse stato possibile per una nave far crollare una simile struttura e quale mente abbia potuto pensare di costruirla in quel posto (come pure ha sottolineato subito Paolo Poli e ora Franco Pepe).__ Detto questo mi sento di affermare CHE COSA C’E’ DI SIMILE COL NAUFRAGIO DELLA CONCORDIA e perché se ne deve discutere su questo Blog ??. ___ Il riferimento suggerito da Maurizio Scholl mi sembra invece assai pertinente anzi, è strano che quel problema (stress dei sub impegnati a turno nel cantiere della Concordia), non sia stato “attenzionato” prima !!!
La toccata contro una banchina è un evento tutt'altro che raro che nella quasi totalità dei casi si risolve con danni, talvolta anche notevoli, agli scafi, assai più rari i danni alle infrastrutture a terra.
Nel caso di Genova, l'evento era previsto in tempi "relativamente" brevi fin dalla costruzione, questo ha dichiarato Merlo, (non era in carica all'epoca della costruzione della torre) presidente della Port Autority.
Sempre dalle dichiarazioni alla stampa di questi giorni, si scopre che quando la torre è stata costruita in quel posto assurdo, era stata calcolata la potenzialità di rischio in 1/100mila, un numero apparentemente di tutta sicurezza, non fosse che il porto di Genova movimenta oltre 7mila navi all'anno ovvero 14mila movimenti entrata + uscita. La torre era attiva dal 1997 quindi ha visto il passaggio di oltre 200mila navi, il doppio di quanto era statisticamente previsto prima di un incidente. Quindi a differenza del Giglio e di qualsiasi altro tratto di costa, la prevenzione era possibile, bastava costruire la torre con qualche metro di banchina (o di scogliera) intorno.
La differenza dal caso Concordia è che l'isola non si può spostare, il comandante aveva la nave in piena efficienza e tutti i mezzi tecnologici per evitare l'incidente; a Genova si stava svolgendo una manovra di routine, con i rimorchiatori, il pilota ecc. ma, come tutte le manovre in bacini ristretti, aveva un potenziale di rischio; che poi sia stato il cavo strappato, il motore che non ha preso la marcia avanti, un errore di manovra, un'incomprensione tra i vari soggetti ecc. ha poca importanza, se al posto della torre ci fosse stato un molo libero e la torre in zona sicura, non saremmo a piangere 9 morti.
Tristi saluti.
Link: LEGGETE
Ho trovato questa notizia questa mattina su un oscuro giornale online. Questa sera lo ritrovo su diverse testate. Evidentemente c'è qualcosa di vero. Magari qualche scontento o un licenziato...
Che i sub professionisti siano sempre sotto stress è fatto noto. Ma la mia esperienza si basa su soggetti che lo stress se lo cercano e accettano i rischi correlati. Gente che lavora su piattaforme petrolifere che in caso di incidente rischiano la vita per chiudere una valvola o mettere un tappo. In cambio guadagnano un botto di soldi. Ma veramente tanti tanti. Non credo sia il caso degli uomini che lavorano alla Concordia.
Resto in attesa di delucidazioni da parte del consorzio T/M che sicuramente viene tenuto al corrente di quanto si scrive in queste pagine.
G day
Caro Paolo, gli incidenti della nostra marineria commerciale finanche quelli clamorosi e grotteschi come quello della Concordia al Giglio e della Jolly Nero a Genova sono diventati ormai di prammatica.
Cosa sta succedendo?
Siamo in presenza di una caduta vertiginosa della professionalità del personale di comando e pilotaggio a bordo delle nostre navi fino ad oggi un nostro vanto nel mondo?
Non credo, credo piuttosto ad un aumento incontrollato del traffico merci e persone in presenza di strutture infrastrutture e impianti portuali che sono rimasti ormai obsolete e alla dimensionee tipologia di trenta o quaranta anni fa.
Quando in una stretta insenatura portuale, parzialmente inagibile per insabbiamento, come nel porto di Genova, si obbligano giornalmente decine di imbarcazioni e navi anche di grande dimensione e stazza a fare stringate e anomale manovre forzate in spazi ristretti a ridosso del banchinaggio ci si deve aspettare che prima o poi possa succedere l'incidente anche grave come puntualmente è accaduto a Genova.
E tutto sommato hai ragione quando parli anche se forse a mo' di amara battuta di ottusità in chi ha progettato e realizzato quella torre di controllo con palazzina di capiteneria annessa praticamente in acqua in mezzo alle navi che manovrano.
Può essere però che tale progetto sia stato approntato quando il traffico era più ridotto e controllato ed era vietato a navi di grande dimensione e stazza che per quanto effettuino caute manovre di ingresso uscita la loro massa d'inerzia è tale che in caso di anche lieve errore di manovra l'urto e il disastro non possono essere evitati.
Una cosa però te la debbo chiedere, Paolo.
Come mai nel caso del naufragio Concordia hai picchiato duro quasi esclusivamente sul comandante della nave e invece nel caso della Jolly Nero te la sei presa solo sulla torre con palazzina annessa che non doveva assolutamente stare lì?
Saluti.
Attilio ciao
Io continuo ad esserci anche se non entro nel merito dei progetti e del loro sviluppo.
Sai bene che la soluzione Mancini era certamente da valutare con attenzione, il progetto T/M si è confermato come estremamente invasivo e con assoluta mancanza di rispetto per il fondale e per tutta l'area. alla faccia della salvaguardia del fondale.
Per quanto riguarda Genova c'è da dire che l'impensabile accade certamente, prima o poi, le navi in banchina sono sempre andate per i più svariati motivi (errori, guasti alle macchine, maltempo ecc...) ma qui direi che la testa di legno che ha progettato una torre di quelle dimensioni, fabbricato compreso, praticamente sull'acqua di un porto dove si muovono migliaia di navi ogni anno dovrebbe essere chiamato a rispondere di quello che ha fatto.
Se la possibilità che una nave vada ad urtare in quel punto è una su centomila, quando si arriva a centomila il sinistro sta per verificarsi.
Quel fabbricato non doveva esserci in quella posizione dove si muovono navi di dimensioni tali da essere in grado di salire su una banchina per anche una decina di metri.
Sia errore o guasto alle macchine (al timone no, dato che la nave sarà andata a pochissimi nodi, due o tre, ed il timone, a quella velocità, è ininfluente come ho già detto in altro intervento) capiremo meglio cosa è successo quando avremo più notizie certe.
Certo è che quel fabbricato non doveva essere fatto in quella posizione.
Sappiamo bene quali siano i modi ed i sistemi con cui si prendono le decisioni in Italia e questi sono, purtroppo, i risultati.
Saluti a tutti
Paolo
Il tragico e grottesco incidente navale nel porto di Genova dove una nave portaconteiner ha buttato giù la torre di controllo della Capitaneria di Porto, anche se annovera un minor numero di vittime rischia di far impallidire il caso del naufragio Concordia al Giglio.
Cosa sta succedendo alla Marineria Ialiana del 21° secolo?
Una volta tanto sono d'accordo con Ermanno Mancini. Nel cantiere T/M-Concordia deve andare infine tutto bene per forza, perchè se invece il tutto si termasse o peggio si spaccasse sarebbe una vergogna nazionale che si aggiungerebbe a quella del naufragio e agli incidenti gravissimi della marineria commerciale degli ultimi decenni oltre a quello freschissimo e incredibile di ieri notte nel porto di Genova.
[quote name="Franco Pepe"]Dopo qualche settimana di silenzio mi sento nuovamente chiamato in causa.
La cosa, ex scafo, il relitto ecc. ecc. ha un nome: [b]CONCORDIA[/b], ha perso il cognome per dichiarato abbandono dei suoi destini da parte dell'ex proprietario.
A giudicare dall'ultima relazione settimanale mi pare che i lavori abbiano preso una accelerazione, forse favorita dalla stagione finalmente clemente. Continuo a non capire alcune opere intraprese, in particolare [i]La Gash Plate, che verrà installata questa settimana, non costituisce un rinforzo
strutturale ed andrà a coprire l’area della falla per circa il 70%, agevolando il passaggio delle catene del sistema di ritenuta evitando ulteriori danni alla zona della falla[/i]. 1) a che pro proteggere uno scafo da demolire ? 2) Che si risparmio si ha a mettere una toppa sul 70% del buco senza renderlo stagno ? Anche con questa proporzione qualche compartimento lo si può rendere efficiente, se ricordo bene quelli squarciati sono 5, chiudendone 3 la nave dovrebbe riacquistare galleggiabilità autonoma, il lavoro in più è qualche decina di metri di saldatura, spiccioli rispetto alla cifra finale.
Sul progetto Mancini nessun dubbio, purtroppo per Lui, per Concordia, per il Giglio e per tanti altri, ormai la scelta T/M è irreversibile, o la va o la spacca.
Saluti, F.P.[/quote]
E' d'obbligo una bonaria precisazione.Non purtroppo per me, che continuo a vivere tranquillamente di onesto lavoro Concordia a prescindere.O la va o la spacca non per me ma per il nostro paese e se non va e si spacca sono caxxi amari!
Saluti pepe
Dopo qualche settimana di silenzio mi sento nuovamente chiamato in causa.
La cosa, ex scafo, il relitto ecc. ecc. ha un nome: [b]CONCORDIA[/b], ha perso il cognome per dichiarato abbandono dei suoi destini da parte dell'ex proprietario.
A giudicare dall'ultima relazione settimanale mi pare che i lavori abbiano preso una accelerazione, forse favorita dalla stagione finalmente clemente. Continuo a non capire alcune opere intraprese, in particolare [i]La Gash Plate, che verrà installata questa settimana, non costituisce un rinforzo
strutturale ed andrà a coprire l’area della falla per circa il 70%, agevolando il passaggio delle catene del sistema di ritenuta evitando ulteriori danni alla zona della falla[/i]. 1) a che pro proteggere uno scafo da demolire ? 2) Che si risparmio si ha a mettere una toppa sul 70% del buco senza renderlo stagno ? Anche con questa proporzione qualche compartimento lo si può rendere efficiente, se ricordo bene quelli squarciati sono 5, chiudendone 3 la nave dovrebbe riacquistare galleggiabilità autonoma, il lavoro in più è qualche decina di metri di saldatura, spiccioli rispetto alla cifra finale.
Sul progetto Mancini nessun dubbio, purtroppo per Lui, per Concordia, per il Giglio e per tanti altri, ormai la scelta T/M è irreversibile, o la va o la spacca.
Saluti, F.P.
[quote name="Attilio Regolo"]Caro "babbo" Ermanno, se mi confermi di aver valutato bene nei tuoi due conticini di progetto che avevi considerato, oltre alla effettiva possibilità di recuperare gli spazi necessari specie a dritta e sotto la nave, la giusta ripartizione dei mc di volume acqueo spostato dai tuoi gonfiabili e quindi delle relative tonns x mt di momento sia a destra che a sinistra della linea baricentrale in modo che il totale di spinta verticale fosse circa le 50.000 tonns necessarie al primo distacco e che non si sarebbero verificati sensibili squilibri tra i due momenti rotatori destrorso e sinistrorso posso anche provare, anche se "obtorto collo", a farmi convincere che il tuo sistema, se pure assai critico e al limite di stabilità, avrebbe potuto, anche se solo in via ipotetica teorica tutta da verificare, perfino funzionare.
Saluti.[/quote]
Molte grazie per gentile, inaspettata e lusinghiera considerazione.
saluti :P
Caro "babbo" Ermanno, se mi confermi di aver valutato bene nei tuoi due conticini di progetto che avevi considerato, oltre alla effettiva possibilità di recuperare gli spazi necessari specie a dritta e sotto la nave, la giusta ripartizione dei mc di volume acqueo spostato dai tuoi gonfiabili e quindi delle relative tonns x mt di momento sia a destra che a sinistra della linea baricentrale in modo che il totale di spinta verticale fosse circa le 50.000 tonns necessarie al primo distacco e che non si sarebbero verificati sensibili squilibri tra i due momenti rotatori destrorso e sinistrorso posso anche provare, anche se "obtorto collo", a farmi convincere che il tuo sistema, se pure assai critico e al limite di stabilità, avrebbe potuto, anche se solo in via ipotetica teorica tutta da verificare, perfino funzionare.
Saluti.
[quote name="Attilio Regolo"]Caro Ermanaccio ci risiamo, sarò anche in preda ad un perturbato "sbando cognitivo", come tu affermi, ma prima,lo scorso anno, per mesi ci promettesti dettagli su questo blog sul tuo fantasmagorico progetto "iperleggero" per rimuovere la Concordia e il risultato fu che facesti cancellare quasi 200 tuoi interventi esplicativi su di esso per timore di presunto plagio da parte dei bloggers di Giglionews e dopo invece, quest'anno, ci stai promettendo dettagli sulla famosa conferenza dibattito di Genova sul medesimo progetto e sul caso Concordia ma chissà quando e chissà come questo si realizzerà.
A me, per ora, basterebbe solo sapere, grosso modo, come pensavi di recuperare circa 25.000 mc di spazio subacqueo per i tuoi gonfiabili tra il fianco di destra della Concordia e le rocce del fondale da un lato della linea baricentrale della nave per controbilanciare con gli altri 25.000 mc da dislocare dall'altro lato della linea baricentrale sulla carena e la parte del fianco sinistro per ottenere il primo distacco in verticale del grande relitto dal fondale di Punta Gabbianara al Giglio.
Salutoni.[/quote]
Si fa, si fa tranquillo. Esattamente per 65° di giacitura si hanno:
- interamente sommersi;
- interamente azionabili;
- interamente spingenti;
- in grado di sollevare l'ex scafo (l'ex è d'obbligo visto che non si sa più se è uno scafo,un'officina o una fonderia);
,senza perdersi in inutili chiacchiere, attivabili da subito circa 50.225 tonnellate delle complessive 70.000 disponibili tra esterno murate (dx+sx) e fondo esterno carena,come vedi il doppio di quanto vai cercardo sotto la pancia dell'oggetto. Non credi che prima di andare in giro a starnazzare idiozie e fare conferenza stampa, qualcuno due conti se li sia fatti per capire se sta nave si alza o meno con quello che c'è a disposizione? Aspetta e vedrai che funziona e eccome.
Soddisfatto ragazzo? :P
Caro Ermanaccio ci risiamo, sarò anche in preda ad un perturbato "sbando cognitivo", come tu affermi, ma prima,lo scorso anno, per mesi ci promettesti dettagli su questo blog sul tuo fantasmagorico progetto "iperleggero" per rimuovere la Concordia e il risultato fu che facesti cancellare quasi 200 tuoi interventi esplicativi su di esso per timore di presunto plagio da parte dei bloggers di Giglionews e dopo invece, quest'anno, ci stai promettendo dettagli sulla famosa conferenza dibattito di Genova sul medesimo progetto e sul caso Concordia ma chissà quando e chissà come questo si realizzerà.
A me, per ora, basterebbe solo sapere, grosso modo, come pensavi di recuperare circa 25.000 mc di spazio subacqueo per i tuoi gonfiabili tra il fianco di destra della Concordia e le rocce del fondale da un lato della linea baricentrale della nave per controbilanciare con gli altri 25.000 mc da dislocare dall'altro lato della linea baricentrale sulla carena e la parte del fianco sinistro per ottenere il primo distacco in verticale del grande relitto dal fondale di Punta Gabbianara al Giglio.
Salutoni.
[quote name="Maurizio Scholl"]Quindi, praticamente aggiungono altre centinaia di tonnellate di ferro per cercare di evitare ulteriori danni al ginocchio sinistro che andrà ad
impattare sul falso fondale in fase di raddrizzamento :-x Cioè quando la COSA raggiungerà l'angolo di sbandamento che la porterà ad auto raddrizzarsi
Non la vedo bene. Già non si sanno i danni che subirà il ginocchio di dritta quando farà forza sui sacchi di sabbia. Dovrebbe costituire il fulcro della leva, se resta qualcosa dei miei ricordi di fisica
Per un momento mi ero illuso, cmq grazie per le delucidazioni.[/quote]
Di nulla dottore,la cortesia è d'obbligo. Ho per caso sentito l'oscuro tecnico tiburtino sulla questioni "falla". Risposta in siciliano che conosce molto bene per via delle sue frequentazioni isolane :"ma non mi scatafottete i cabasisi per cortesia". E questo è tutto dottore.
Saluti :-|
Quindi, praticamente aggiungono altre centinaia di tonnellate di ferro per cercare di evitare ulteriori danni al ginocchio sinistro che andrà ad
impattare sul falso fondale in fase di raddrizzamento :-x Cioè quando la COSA raggiungerà l'angolo di sbandamento che la porterà ad auto raddrizzarsi
Non la vedo bene. Già non si sanno i danni che subirà il ginocchio di dritta quando farà forza sui sacchi di sabbia. Dovrebbe costituire il fulcro della leva, se resta qualcosa dei miei ricordi di fisica
Per un momento mi ero illuso, cmq grazie per le delucidazioni.
[quote name="Attilio Regolo"]Ermanno, per sollevare una nave semisommersa del tipo Concordia del peso di circa 50.000 tonnellate ma che fosse adagiata in assetto verticale su un fondale in piano di 30 mt sarebbe necessaria la spinta idrostatica di 50.000 mc di contenitori gonfiabili sommersi, 25.000 mc per parte rispetto ad un piano di mezzeria longitudinale, rigidamente affasciati lungo l'intera superficie perimetrale dell'imbarcazione e considerando che la superficie massima di possibile utilizzazione per la fasciatura di gonfiabli è di circa 20.000 mq sarebbe necessario uno spessore di gonfiabili di circa 2,5 mt. per procurare appunto i suddetti 50.000 mc di volume gonfiabile necessario.
Tutto questo potrebbe certamente essere compatibile con il metodo innovativo da te proposto, Ermanno, ma chiedo e ti chiedo oome sia possibile rispettare questi fondamentali parametri geometrico-ficici di base nel caso tuto particolare della Concordia completamente sbandata e priva di assetto di simmetria verticale adagiata con angolo di circa 65-70° su ampie zone roccciose del fondale con esiguità ed irregolarità di spazio dsponibile sulla fiancata sommersa e con la distribuzioe baricentria dei pesi fortemente fuori asse di simmetria verticale e dislocata appunto al lato del fianco sommerso in condizioni appunto di ristrettezza di spazi sommersi di spinta disponibili.
Saluti.[/quote]
Attilione sei allo sbando cognitivo, aspetta la pubblicazione della conferenza stampa e ti si aprirà un firmamento di risposte ai tuoi logici e reconditi quesiti.
Saluti :-*
errata corrige non avevo letto la relazione...a pag 8. si legge "La Gash Plate, che verrà installata questa settimana,[u] non costituisce un rinforzo
strutturale ed andrà a coprire l’area della falla per circa il 70%, agevolando il passaggio
delle catene del sistema di ritenuta evitando ulteriori danni alla zona della falla[/u]. Quindi niente strutture,niente tappo , niente iper-galleggiamento. Resta tutto come previsto.
Scusate la svista.
Difficile a dirsi se c'è o meno l'intenzione di rendere lo scafo stagno .Le dimensioni delle contro carene sono infatti ragguardevoli sicuramente analoghe a quelle interne alle scafo più la quota parte che le stesse dovranno sopportare per effetto dei tiri, quindi si può supporre con anime più alte di una decina di centimetri rispetto alle originarie (che non conosco per form e dimensione) e molto verosimilmente con tre centimetri (vado a occhio fotografico) di spessore. Lo scopo primario è naturalmente quello di assicurare,ripristinandola, la continuità strutturale delle costole rinforzate (passo 2600 mm) andate distrutte dall'urto. Detto questo per come son fatte saldando sul perimetro si dovrebbe ottenere un elemento solidale e forse stagno, il condizionale è d'obbligo.A differenza di queste, l'oscuro ingegnere (io ne conosco uno ma è tiburtino non romano) ha studiato molto prima di questo, un sistema di ripristino delle strutture e della falla con gusci in FRC in matrice epossidica ed un particolare sistema di giunzione tra i due elementi (guscio/scafo) tale da garantire il totale trasferimento dei carichi dal medesimo alle contro carene e del quale non è dato sapere nei dettagli. Proverò a chiedere ma dubito che mi si risponda su questo argomento. Quanto al galleggiamento permane il fatto che,pur rendendo stagna la nave, pur esaurendo l'acqua interna, rimangono appese ai di lei fianchi circa 17/20 mila tonnellate di attrezzature che peggiorano di molto, nel bilancio generale della galleggiabilità, le condizioni di pescaggio, con il che è dubbioso che si possano ottenere i 12 metri auspicati per l'ingresso in porto. Dovrei far di conto ma francamente non mi va, non ho neanche tutti i dati necessari per cui darei solo numeri ,ma al lotto però. Ad occhio e non vado oltre direi che meno di 15/16 non si va con tutto quel ferro addosso. E' anche sbilanciata perchè la sala macchine (sbullonata dai basamenti a terra)adesso sta tutta a dritta.
Cià :-*
La Gash Plate illustrata a pagina 21 dell'ultimo resoconto M/T ha dimensioni davvero ragguardevoli. Niente niente hanno deciso di tappare la falla maggiore? In questo caso agli occhi di un profano, quale io sono, si potrebbe alleggerire la "COSA" di qualche centinaia di tonnellate d'acqua. Allora si che galleggerebbe e si potrebbe anche rimorchiare.
I rinforzi della struttura, centine o ordinate, sono esterne ... proprio come suggerito tempo fa da uno oscuro ingegnere romano :P
Ermanno, per sollevare una nave semisommersa del tipo Concordia del peso di circa 50.000 tonnellate ma che fosse adagiata in assetto verticale su un fondale in piano di 30 mt sarebbe necessaria la spinta idrostatica di 50.000 mc di contenitori gonfiabili sommersi, 25.000 mc per parte rispetto ad un piano di mezzeria longitudinale, rigidamente affasciati lungo l'intera superficie perimetrale dell'imbarcazione e considerando che la superficie massima di possibile utilizzazione per la fasciatura di gonfiabli è di circa 20.000 mq sarebbe necessario uno spessore di gonfiabili di circa 2,5 mt. per procurare appunto i suddetti 50.000 mc di volume gonfiabile necessario.
Tutto questo potrebbe certamente essere compatibile con il metodo innovativo da te proposto, Ermanno, ma chiedo e ti chiedo oome sia possibile rispettare questi fondamentali parametri geometrico-ficici di base nel caso tuto particolare della Concordia completamente sbandata e priva di assetto di simmetria verticale adagiata con angolo di circa 65-70° su ampie zone roccciose del fondale con esiguità ed irregolarità di spazio dsponibile sulla fiancata sommersa e con la distribuzioe baricentria dei pesi fortemente fuori asse di simmetria verticale e dislocata appunto al lato del fianco sommerso in condizioni appunto di ristrettezza di spazi sommersi di spinta disponibili.
Saluti.
Caro Ermanno, E CHE TE LO DICO A FARE, hai tutta la mia considerazione ..... peraltro espressa più volte proprio su questo BLOG.. Per la nostra Isola spero comunque, allo stato dei fatti, che si riesca a portar via PRESTO quell'ELEMENTO ESTRANEO, che offusca, cuori, menti e anime !!... Mi sento altresì in dovere di dare un incoraggiamento ai lavoratori che, in tutto questo bailamme di discussioni, svolgono solo ed unicamente il loro onesto lavoro.
Allora, rimettiamo i punti al posto giusto. Premesso:
- che ebbi modo di offrire "gratuitamente" progetto e collaborazione personale, aspetto riscontrabile e determinabile nero su bianco;
- che quanto progettato è stato messo a disposizione per critiche e commenti, ma nessuno ha criticato:
la realizzazione di opere, quali che siano,nulla a che fare con il coraggio imprenditoriale che si identifica solo nella capacità, o meglio nella disponibilità al rischio imprenditoriale che nulla ha a che fare con questo caso. Non sembra sia questo il caso di mettere in ballo il concetto di rischio imprenditoriale del quale sarebbe preferibile fare a meno e del quale la nazione tutta non ritengo abbia bisogno: non ce lo possiamo permettere. L'unico rischio che veramente occorre tener presente è quello ambientale innanzi tutto e a seguire quello sociale che ne deriverebbe se qualcosa dovesse andare di traverso, e nessuno si augura tale epilogo. Mi si taccia di ipercritico, cosa che non rientra nei miei personali canoni culturali. Ho molti difetti e pochi pregi culturali proprio per questo ad ogni critica associo la dimostrazione della medesima, e l'alternativa ove possibile,se possibile, quanto possibile, come possibile. Aspetto regolarmente atteso e mantenuto in fatti previsti, prevedibili e sistematicamente riscontrati.
E' molto semplice individuare le criticità anche per i meno "dotati" culturalmente, è sufficiente una buona dose di buon senso che è in possesso di tutti. I progetti "massicci" vengono di solito scartati ove vi sia la possibilità di avere a disposizione ciò che funziona allo stesso modo senza avere la solita sistematicità massiva. Cito ad esempio: "molto spesso, anzi sempre, pervengono progetti dove il "massiccio imprenditoriale" è la regola. Il concetto è : "più roba c'è dentro più alto è il guadagno" non è proprio cosi. Tanto vero che tali progettazioni vengono sistematicamente respinte al mittente e regolarmente riprogettate dal sottoscritto con la metà del necessario e la metà del costo. Certo non è cosa facile da fare, richiede tempo, studio,calcolo e pazienza : ma si fa tranquillamente". Chiuso l'inciso.
E' tutto italico il concetto di fare esattamente in contrario di quel che c'è da fare. Non a caso l'ambiente è da salvaguardare? Bene si faccia ciò che non salvaguarda l'ambiente, perforiamo ed ariamo i fondali con quanto più si possa pensare di usare. Sarebbe stato preferibile un intervento rapido? Bene si faccia un intervento lungo anni. Sarebbe stato preferibile non intervenire massicciamente sulle strutture della nave e dintorni? Bene si faccia tutto ciò che in maggior misura dia modo di intervenire sulla nave e dintorni. L'elenco sarebbe lunghissimo!
Del resto di progetti alternativi ne esistono a decine, ma nessuno ha mai preso iniziativa di andarsi a leggere o chiedere di leggere l'indice degli argomenti. Non si è voluto semplicemente fare. Un illustre collega sostiene che per valutare un progetto bastano poche verifiche speditive con la quali si può stabilire la bontà di un elaborato ,in tal caso approfondire, oppure la non eseguibilità, in tal caso scartare. Tempo per ciascun progetto : un'ora. Anche questo non si è voluto fare! Quindi se oggi ci si trova in braghe di tela qualcuno dovrebbe battersi in petto accompagnando il gesto con la rituale frase latina nota a tutti. Questa è la realtà egregi signori che piaccio o meno.
Non è vero che l'aspetto teorico /pratico non ha riscontri : ne ha, e molti. L' aspetto teorico è complessivamente definito e determinato in ogni dettaglio, mentre quello pratico è stato sperimentato con successo, per cui non si comprende il motivo per il quale si insista nel sostenere, a torto, che esistano delle criticità e non vi siano dei riscontri oggettivi sulla fattibilità complessiva del sistema. Nello specifico non vi è nulla di critico per ciò che attiene i sistemi di regolazione e controllo che sono molto più semplici ed immediati di quelli che saranno molto verosimilmente impiegati per azionare gli strandjacks. E' un semplicissimo, banale immediato, stupidissimo sistema a matrice con il quale si regola tutto in tempo reale, nulla di eclatante, di misterioso ed incontrollabile.
Quanto alle simmetrie notevoli, è stato più volte sottolineato che non ve ne sono e che tali asimmetrie sono proprio state poste a base della progettazione "superleggera" . Al contrario, tali analisi e conseguenti considerazioni non pare siano state tenute in conto in altri progetti , avendo posto simmetricamente ciò che in realtà e asimmetrico.(basta guardare lo schema in alto,uno dei tanti).
Per la leggerezza e la tempistica è inutile soffermarsi oltre visto che è ineluttabilmente dimostrato che i materiali compositi sono più leggeri dell'acciaio, molto più resistenti ed evidentemente più maneggevoli ,tanto da poter affermare che i tempi complessivi si sarebbero potuti ridurre drasticamente da anni a qualche mese. Tutto questo è assolutamente inopinabile. E' insostenibile affermare che i compositi costano....... ,certo costano ciò non di meno si sarebbe arrivati alle cifre in essere che, come i fatti dimostrano, sono arrivate livelli esorbitanti a fronte di.....? E non ci torniamo più sopra.
Quanto alla notorietà dell'applicazione è molto più nota di quel che si pensa. Non lo è forse nei blog, ma lo è in campo internazionale tra gli addetti ai lavori, e negli ambienti accademici. Del resto è stata indetta una conferenza stampa, pubblica alla quale i soggetti interessati (pubblici e privati) pur invitati non si sono presentati. Per mancanza di tempo, di opportunità o cosa?
E' stata data la possibilità di prendere visione dettagliata del progetto, di sentirlo spiegato da chi l'ha ideato, di far domande dirette e circostanziate e con esse tutte le critiche del creato : non è stata colta! (basso profilo direbbe qualcuno).
Quanto prima i dettagli della conferenza verranno resi pubblici e consultabili da tutti, non è questa la sede ne il momento tenuto conto che il materiale necessario non è pronto per la pubblicazione.
Per il futuro, lo dico con molto garbo, sarebbe deontologicamente corretto evitare di sostenere aspetti non riscontrabili e divulgare inesattezze del tutto prive di fondamento molto verosimilmente dettate dall'ignoranza concettuale. Quando non si ha conoscenza o ci si documenta,poi si parla, oppure si tace.
Saluti gente.
Dalla relazione settimanale 27 aprile - 3 maggio, diagramma di gantt:
PREPARATIONS FOR PARBUCKLE
-Durations: 468 dys
-Start: 23/04/2012
-Finish: 04/08/2013
Il diagramma precedente recava evidentemente un errore.
Avete notato che il sito ufficiale www.theparbucklingproject.com della TM è più preciso sulo stato di avanzamento dei lavori?
Saluti a tutti
Certo non si può negare che molte delle previsioni critiche sul progetto T/M riportate da Ermanno Mancini sui media e in ogni sede e in particolare sui post di GiglioNews si stiano rivelando inesorabilmente esatte.
Una sostanziale esattezza nelle previsioni confortata peraltro da un'esperienza ultradecennale nei lavori d'ingegneria delle fondazioni unita ad un indubbio talento fantasioso e ad un carattere iperdinamico per non dire vulcanico.
Ma anche l'ipercritico Mancini deve pur ammettere che la T/M ha avuto comunque e continua ad avere un bel coraggio imprenditoriale nel proporre e nel tentare di portare avanti un progetto che se pure massiccio e invasivo rimane comunque difficilissimo per un caso eccezionale come quello della rimozione tutta intera e tutta insieme del gigantesco relitto Concordia reclinato sulla costa del Giglio.
E non continui per favore il Mancini ad affermare che con il suo rivoluzionario progetto "iperleggero" le cose sarebbero state estremamente diverse e più facili.
Mancano totalmente i riscontri necessari per poter affermare tutto questo e molti permangono i dubbi di carattere teorico e pratico sul suo progetto, peraltro noto solo in linea di larga massima, sia in termini di generale fattibilità che di concreta applicabilità sul caso Concordia, a cominciare , come il Mancini sicuramente sa bene, dal problema criticissimo della gestione, con il suo sistema di contenitori pneumatici affasciati, dei baricentri di quel grande corpo affondato e semisommerso completamene privo di simmetrie in fase di preliminare sollevamento globale.
Perchè se è alquanto facile criticare ciò che concretamente si sta cercando di realizzare, pur nelle grandi difficoltà e imprevisti emersi ed emergenti, in quel cantiere, è ancora più facile esaltare ciò che sta solo nella nostra mente o sulle carte.
Saluti comunque cordiali.
Ancora inesattezze!Tutti i progetti che prevedevano la rimozione del relitto in un sol pezzo avevano il necessario grado di definizione, del resto imposto nelle specifiche elaborate dal LOC. Al contempo tutti i progetti non potevano avere il necessario dettaglio proprio e tipico di un esecutivo. L'unica variabile sostanziale tra i progetti posti in short list, era la definizione e l'attenzione rivolta all'impatto ambientale ed ai tempi di realizzazione.Parametri questi ai quali era stato assegnato un peso consistente tra i vari termini di valutazione. Ciò premesso non è affatto vero che quanto poi è stato scelto fosse effettivamente quello che desse le migliori garanzie ambientali e temporali. Tanto vero che la dilatazione dei tempi e dei costi è divenuta effettivamente "croce e delizia" delle operazioni. Inutile sottolineare quanto l'ambiente sia stato "arato" tanto da far presumere tempi di ripristino valutati in circa 20 anni. Del resto anche al profano è apparsa immediatamente rilevante l'enorme mole di opere invasive da realizzare in mare tali da far non solo supporre,ma affermare con certezza, la devastazione cui si sarebbe andati incontro. Riesce difficile pensare che esperti e tecnici, statali deputati a valutare non abbiamo per l'appunto rilevato ,(in realtà è stato ampiamente rilevato e documentato nella riunione del 15 maggio 2012 nella quale si è smontato il progetto T/M) che l'esecuzione di tale metodologia sarebbe stata quanto meno problematica ad iniziare dalle perforazioni.
Ciò nonostante la "sordità incipiente" e l'interesse finanziario, ha prevalso sul buon senso, prova ne è che a distanza di quasi 16 mesi l'oggetto è ancora sul posto e non si hanno, allo stato le premesse per stabilire se, come e quando verrà rimosso.
Cari amici Gigliesi, che si speri in bene, ci sta tutta, ma la vedo complicata.
Come diceva il buon F.Fellini "...e la nave và" nessuno sa dove, ne come, ne quando.
Buona giornata gente
Sig. Ruggeri, nessuno possiede competenze perfette o verità assolute.
Ciò non toglie che si possa esprimere opinioni, anche se discutibili, su eventi anche molto complessi come il naufragio Concordia o il progetto di rimozione della nave in atto al Giglio come ho cercato di fare insieme ad altri parecipanti nel corso di lunghi e articolati dibattiti sui numerosi post di Giglionews sull'argomento.
Se ricordo bene l'altro progetto concorrente di quello vincitore della Titan e che prevedeva la rimozione tutta intera della nave era quello della Mammoet Salvage altra azienda leader del settore e già ebbi modo di esprimermi su quel progetto almeno come fu presentato dicendo che era un progetto ben articolato sul problema della minimizzazione ambientale ma poco chiaro ed esaustivo sul sistema di rimozione.
Anche il progetto T/M non era il massimo della chiarezza e del dettaglio tecnico ma almeno era individuabile con nettezza lo schema di rimozione della nave basato su fondale artificiale , cuscino di rotolamento, martinetti idraulici e cassoni metallici di zavorra e galleggiamento.
Ed è per questo che ho espresso fin dal primo momento, anche se non esente da qualche dubbio, la mia adesione a tale progetto.
Per quanto riguarda l'idea progetto di Ermanno Mancini: ho dibattuto con lui all'infinito e gli ho espresso pù volte stima e considerazione ma non è certo responsabilità mia se quella sua idea alernativa e totalmente rivoluzionaria di sollevamento e raddrizzamento controllato della nave con uno speciale sistema "leggero" di contenitori pneumatici non sia stato preso in minima considerazione all'atto della scelta nell'appalto concorso.
Cordiali saluti.
UNA DOVUTA OSSERVAZIONE: da lettore e modesto partecipante al Blog… Leggo in sequenza gli ultimi commenti dopo il mio intervento (n° 627) e mi sorprende A.R. che “sembra” …come poche volte gli capita, di comprendere le “Ragioni” più volte riportate dal Buon Mancini e da quel “discolo” di Rinaldi.__ Leggo i commenti successivi e direi “assai comprensibili” di Ruggeri (col quale mi sembra di essere sufficientemente sintonizzato) e subito dopo l’intervento di A.R. (n° 633) che si ricompone “rapidamente” il vestito dell’Agente di T/M, e giustifica a 360° tutto quello che sta succedendo in quel del mio (per quella piccola parte che mi compete) Amato Scoglio, come tanti Gigliesi o semigigliesi spesso appellano l’Isola.__ Concludo ricordando che dalle ultime affermazioni, riportate a tamburo battente negli incontri “ufficiali” anche dalla Presidente dell’Osservatorio Regionale Dott.ssa Sergentini, l’inizio delle operazioni di raddrizzamento della Concordia sono annunciate per il mese di settembre 2013.__ E, se così non sarà, appare più che evidente che “QUALCUNO” ci sta prendendo per il DERETANO (scusate l’espressione … ma rende meglio l’idea !!) e, per quando riguarda il mio parere, è una sensazione che non mi piace nemmeno un tantinello.
[quote]Nessun altro progetto presentava questa sicura semplice e perfettamente identificabile sequenza realizzativa e ripeto era il progetto proposto dalla massima azienda del settore. ... ... Che poi la complessità generale della situazione, tuttaltro che dipendente dalla volontà esclusiva del consorzio vincitore T/M, stia dilatando notevolmene i tempi di ultimazione lavori rispetto a quelli promessi e auspicati inizialmente e quindi anche i presumibili costi, questo non ci convince affatto a perdere fiducia in quel progetto e i quelle aziende severamente impegnate in un'impresa storica tanto difficile e critica come quella della rimozione della nave Concordia dalle coste del Giglio. [/quote]
Buonasera Sig. Regolo a risposta ad una delle sue affermazioni posso assicurarle che le aziende che hanno presentato un progetto di rimozione del relitto sano erano due, su sei progetti totali. Posso chiederle le sue competenze tecniche o i suoi coinvolgimenti nella vicenda per potersi permettere di affermare che il progetto é stato presentato dalla massima azienda del settore? Conosce le altre aziende? Conosce, oltre i successi, gli insuccessi di tutti? Parla perché é innamorato dell'idea progettuale e non crede a quanto l'ing. Mancini, e mi scuso di citarlo in causa, abbia ampiamente illustrato. Noi siamo sicuri che riusciranno nell'intento con i dovuti tempi tecnici ma le consiglio una lettura: recuperi navali in basso fondale.
Quelle furono imprese storiche quando con quasi nulla, rispetto alle possibilità odierne, i palombari compivano gesta al di lá del possibile.
Ribadisco: serve obiettivita' o rimane inutile scrivere sul blog.
Grazie
R
Che "chiunque", avendone a disposizione il relativo budget, fosse in grado di recuperare quella nave, come da lei espresso nel suo ultimo commento Sig.Ruggeri, mi sembra un'affermazione un pò frettolosa ed esageratamente ottimistica.
Il lavoro fu affidato all'americana Titan che poi coinvolse l'italiana Micoperi, perchè riconosciuta azienda assolutamente leader mondiale nel salvage marittimo avendo questa proposto un progetto per il recupero tutta intera e tutta insieme della nave senza alcun smantellamento preliminare, salvo il fumaiolo deciso successivamente;un progetto quello presentato da T/M che presentava un indubbia e poderosa "maestosità ingegneristica" non priva di rischio, ma assolutamente chiaro nel percorso logico-tecnico consistente essenzialmente nel raddrizzare preliminarmente la nave facendola rotolare gradualmente sul suo stesso fondale di affondamento per poi sollevarla fino al galleggiamento minimo necessario per il suo successivo allontanamento dall'isola rimorchiandola a destinazione.
Nessun altro progetto presentava questa sicura semplice e perfettamente identificabile sequenza realizzativa e ripeto era il progetto proposto dalla massima azienda del settore.
Niente di strano pertanto che se pure con qualche scorciatoia tecnico-burocratica quel gravosissimo compito fu assegnato alla Titan.
Che poi la complessità generale della situazione, tuttaltro che dipendente dalla volontà esclusiva del consorzio vincitore T/M, stia dilatando notevolmene i tempi di ultimazione lavori rispetto a quelli promessi e auspicati inizialmente e quindi anche i presumibili costi, questo non ci convince affatto a perdere fiducia in quel progetto e i quelle aziende severamente impegnate in un'impresa storica tanto difficile e critica come quella della rimozione della nave Concordia dalle coste del Giglio.
Cordiali saluti.
[quote]Ed inoltre, che siano due oppure anche tre gli anni necessari per completare il progetto T/M sulla Concordia al Giglio, ben poco si potrà incidere sui modi e sui tempi scanditi dalla presenza ormai indispensabile e irreversibile di quelle aziende in quel cantiere. Tanto vale spingere e premere perchè le cose vadano avanti nel modo migliore e più spedito possibile senza tante illusioni di poter cambiare l'inesorabile corso degli eventi.[/quote]
Sig. Regolo Lei ha perfettamente ragione sul fatto che bisogna sperare che il tutto sia quanto più celere, od anche tre come sempre da Lei ipotizzato, ma ad una condizione e si chiama rischio imprenditoriale: non è che se ci mettono tre anni il consorzio T/M continua a chiedere soldi per l'esecuzione delle opere, chiunque sarebbe in grado di recuperare la nave con un ampio budget da dove attingere senza problemi. Se i presupposti erano questi potevano assegnare il lavoro ad una cooperativa toscana, ove ci sono molte aziende valide come la Neri e la Cooperativa Nazionale Sommozzatori per esempio, invece di fare un bando a livello mondiale il quale scopo era rimuovere il relitto entro un anno dall'affondamento! Per analizzare la situazione si deve essere obiettivi.
Cordialmente
R
Una correzione e un'aggiunta al mio ultimo commento: volevo scrivere "Alessandro Bolzan" e non "Balzan" e "troppo pochi potranno festeggiare il primo maggio" anzichè "troppi".
Ed inoltre, che siano due oppure anche tre gli anni necessari per completare il progetto T/M sulla Concordia al Giglio, ben poco si potrà incidere sui modi e sui tempi scanditi dalla presenza ormai indispensabile e irreversibile di quelle aziende in quel cantiere.
Tanto vale spingere e premere perchè le cose vadano avanti nel modo migliore e più spedito possibile senza tante illusioni di poter cambiare l'inesorabile corso degli eventi.
Saluti di nuovo.
[quote]E Mancini ha ragione anche sul punto che è stata sopratutto la "Ragion di Stato" a determinare scelte e modalità nelle operazioni di rimozione della Concordia al Giglio, nel senso che lo Stato Italiano non ha potuto fare a meno per tutta una serie di importanti ragioni di carattere politico e tecnico-economico di accettare che fosse affidato a quel consorzio di aziende italo-americane con la regia di Costa-Carnival una patata bollente come quella della rimozione del grande relitto dalle coste italiane per rendere un minimo probabile il successo finale dell'intera operazione unica nel suo genere nella storia e nel mondo.[/quote]
Salve Sig. Attilio Regolo, preciso che non so chi sia Lei o che ruolo ricopre e per chi, ma ho capito che difende a spada tratta il progetto ... Volevo fare una considerazione o meglio porvi un quesito sul fatto che, scordandoci che conosco tutte le dinamiche della valutazione dei progetti, all'atto della valutazione dei progetti quando si parlava di posizionamento delle piattaforme di appoggio a nessuno e' mai venuto in mente che vi "sventrassero" l'Isola?? La valutazione dell'impatto ambientale ed il ripristino dell'ecosistema dopo che tonnellate di cemento e resine e quant'altro e' stato utilizzato per il progetto chi ci ha pensato? ... Ci sarebbe da dire tanto altro ma il blog ricomincerebbe da zero ... Penso che il Sig Mancini intendesse qualcosa di diverso di quanto lei abbia sottolineato ... Se così non fosse chiedo scusa anticipatamente. Grazie
Cordialmente
R
Si,Pietro,ha ragione Ermanno Mancini quando afferma che quello che conta sono il numero dei giorni di lavoro previsti in cantiere per ultimare le operazioni di raddrizzameno e sollevamento,come già notato da Alessandro Balzan nel diagramma Gannt della ultima relazione lavori di T/M; cioè 830 giorni che a partire dall'affidamento lavori del 22/04/2012 fanno giungere almeno in via di contabilità temporale teorica appunto propro al 1/08/2014.
E finalmente la Costa-T/M ha perlomeno scoperto definitivamente le sue carte quelle che sapeva bene di avere in serbo ma che non aveva asplicitato nascondendole nelle precedenti fumose informazioni cronoprogrammatiche.
Perchè sono convinto che un'azienda esperta come la Titan ha sempre saputo che per un lavoro di quel tipo dimensione e complessità non se la poteva cavare se non su un arco temporale previsionale di un minimo di due anni se andrà si intende tutto bene per il verso giusto.
E Mancini ha ragione anche sul punto che è stata sopratutto la "Ragion di Stato" a determinare scelte e modalità nelle operazioni di rimozione della Concordia al Giglio, nel senso che lo Stato Italiano non ha potuto fare a meno per tutta una serie di importanti ragioni di carattere politico e tecnico-economico di accettare che fosse affidato a quel consorzio di aziende italo-americane con la regia di Costa-Carnival una patata bollente come quella della rimozione del grande relitto dalle coste italiane per rendere un minimo probabile il successo finale dell'intera operazione unica nel suo genere nella storia e nel mondo.
Buon primo maggio a tutti anche se troppi oggi in Italia potranno veramente festeggiare.
RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI.
Vero la data di presunta rimozione è spostata di un anno, presunto errore di battitura, di revisione del testo o effettivamente la questione è di la da venire? Però a ben ragionare si può sbagliare la data,e ci può anche stare, ma a conta dei giorni non ci sta proprio!
Vero, progetto avveniristico super leggero ed efficace, non molto costoso tutto sommato, tutto sommato molto più pulito, tutto sommato neanche più misterioso, tutto sommato assolutamente realizzabile tanto vero che.......(omissis)!
Vero, non si voluto FARE NULLA DI DIVERSO DA QUANTO SI STA FACENDO, PERCHE' QUANTO SI STA FACENDO E' QUANTO SI DOVEVA FARE PER RAGION DI STATO: "E CAPISCI A ME"!
Vero,della nave, del giglio, dei gigliesi, dell'ambiente,stagione, ombrelloni e sdraio etc..etc..etc.. non frega un cazzo a nessuno, l'importante è intascare,intascare, intascare, intascare....: voce del verbo intascare.
Vero quindi che se la nave si muove o meno poco conta e poco interessa,ma.... tranquilli che non si muove davvero!
saluti gente :P
Le prime due citate, Caro Attilio, di quelle “molteplici motivazioni” alle quali fai riferimento, abitano solo nella tua mente, e mi sorprende la tua insistenza nel non voler prendere atto “della realtà dei fatti che stanno accadendo in quel del Giglio…. A proposito: prova a rispondere Tu, che sei esperto e sostenitore di “dilazionamenti dei lavori T/M e di spettacolarità, alle domande di Petroni e Bolzan.
[quote name="Alessandro Bolzan"]Dalla relazione settimanale 20-26 aprile all'ultima pagina nel diagramma di gant si riporta:
PREPARATIONS FOR PARBUCKLE
-Durations:830 dys
-Start:23/04/2012
-Finish: 01/08/2014
mi sono perso qualcosa od è stata spostata la rimozione di un anno??
saluti[/quote]
Gentile Alessandro, giusta osservazione, il diagramma immediatamente precedente è illeggibile... errore dell'autore del diagramma o triste realtà? Cosa ne dicono gli esperti del blog? Saluti a tutti
Dalla relazione settimanale 20-26 aprile all'ultima pagina nel diagramma di gant si riporta:
PREPARATIONS FOR PARBUCKLE
-Durations:830 dys
-Start:23/04/2012
-Finish: 01/08/2014
mi sono perso qualcosa od è stata spostata la rimozione di un anno??
saluti
Caro Pietro Rinaldi, è assai comprensibile il tuo umano desiderio di non vedere più quell'ingombrante e tetro oggettone davanti al mare di Punta Gabbianara a costo di staccarlo e portarlo via pezzo a pezzo, ma putroppo bisogna fare i conti con una molteplice motivazione.
La prima come già detto è che lo smembramento sul posto, probabilmente non consentito per ragioni di sequestro cautelativo giudiziario perchè oggetto di gravi e ponderose indagini tecnico-legali oltre che contenitore ancora di due vittime date ancora per disperse, avrebbe comportato seri rischi di "abbrutimento" ambientale.
La seconda è che vuoi mettere la spettacolarità mediatica mondiale qualora la Costa-T/M riuscisse nella grande impresa di raddrizzare e far riemergere tutta intera la Concordia dal suo letto marino di morte, cosa peraltro vagheggiata per mesi anche dal buon Mancini con il suo avveniristico e misterioso sistema "superlegero" di specialissimi materassi gonfiabili?
Ma che senso potrebbe avere, giustamente osservi Pietro, far risuscitare con immensi sforzi e spese quella grande nave tutta insieme e tutta intera per poi trascinarla immediatamene dopo allo sfacelo nel più vicino cantiere di demolizione?
Tanto varrebbe allora farlo direttamene sul posto.
Ma non poniamo limiti alla Provvidenza caro Pietro, che qualora quella nave dovesse davvero essere in procinto di riemergere per merito del tanto vituperato sistema T/M, vorrò proprio vedere chi avrà il coraggio di confermarne di fronte al mondo plaudente quella prevista miserevole finaccia nel porto-cimitero di destinazione, che sia Piombino o qualsiasi altro cimitero indiano o turco.
Saluti cordialissimi dal presunto agente poco segreto della T/M.
Prendo atto che, nella mente del vulcanico cervello di qualcuno (definibile come agente segreto della T/M), sono “ossessionato” per il semplice motivo di voler vedere al più presto LIBERATA Punta Gabbianara da quell’assedio indescrivibile di mezzi e uomini che, insieme al relitto, hanno modificato da un anno e mezzo, non solo l’immagine dell’Isola del Giglio ma anche molte MENTI, che gli girano intorno anche nel continente.__ Da qui a non voler riconoscere, certamente col senno del poi, che tale accanimento terapeutico intorno alla Concordia, avrebbe giustificato “plausibile” uno spacchettamento “guidato” in loco è veramente inaccettabile, dal punto di vista reale e pratico.__ Visto poi che tale operazione dovrà comunque essere eseguita in quel di Piombino (una volta “adattato” il porto) a circa 40 miglia di distanza._ Dico “certamente col senno del poi” perché non posso negare di aver creduto anch’Io nella soluzione di rimozione per intero della nave.__ Mi consola il fatto che altri la pensano come me e non solo oggi, ma l’hanno pensato e proposto anche immediatamente dopo il naufragio (leggi Riccardo Ruggeri). __ Sullo scempio economico, non c’è niente da aggiungere (forse) a quello che afferma Ermanno Mancini …. Essendo sotto gli occhi di tutti e, NON solo Ingegneri !!
[quote name="Riccardo Ruggeri"]Salve a tutti, vorrei innanzitutto complimentarmi con l'Ing. Mancini che sta affrontando da tempo il caso"Concordia" mettendo in luce aspetti fondamentali del progetto T/M ... Vorrei poter rispondere al Sig. Rinaldi sul fatto di smantellare la nave pezzo pezzo ... Il progetto di smantellamento non era ben visto dall'opinione pubblica e dalla classe politica al momento della scelta dei progetti. Mi permetto di fare presente quanto detto in quanto la Sub Sea Services, azienda per la quale lavoro, in consorzio con la T&T ed altre due aziende olandesi, consorzio regolarmente valutato a Londra dalla LOC, propose di smantellare la parte emersa in loco e successivamente il trasferimento della parte immersa in un porto per la completa demolizione.
Il progetto prevedeva l'attuazione di sistemi di monitoraggio anche per l'inquinamento luminoso e rumoroso delle macchine in moto h24, per rispetto della popolazione gigliese, figuriamoci a livello ambientale.
Costo dell'operazione inferiore alla richiesta di base della Titan ed ovviamente tempi di esecuzione di gran lunga piu' brevi, tutto il materiale regolarmente smaltito da aziende italiane specializzate.
.............
Grazie
Cordialmente
R. Ruggeri[/quote]
E..... siccome navighiamo nell'oro ne dovremo spendere svariati altri per sistemare piombino (ammesso e non concesso che la questione arrivi a destinazione),alla faccia degli esodati, pensionati,disoccupati, cassintegrati, ammalati, e poveracci che non riescono a sbarcare il lunario! Un scempio , un insulto alla miseria ed alla onestà intellettuale del nostro popolo. Già ma i soldi che sono in fondo?
Saluti
Salve a tutti, vorrei innanzitutto complimentarmi con l'Ing. Mancini che sta affrontando da tempo il caso"Concordia" mettendo in luce aspetti fondamentali del progetto T/M ... Vorrei poter rispondere al Sig. Rinaldi sul fatto di smantellare la nave pezzo pezzo ... Il progetto di smantellamento non era ben visto dall'opinione pubblica e dalla classe politica al momento della scelta dei progetti. Mi permetto di fare presente quanto detto in quanto la Sub Sea Services, azienda per la quale lavoro, in consorzio con la T&T ed altre due aziende olandesi, consorzio regolarmente valutato a Londra dalla LOC, propose di smantellare la parte emersa in loco e successivamente il trasferimento della parte immersa in un porto per la completa demolizione.
Il progetto prevedeva l'attuazione di sistemi di monitoraggio anche per l'inquinamento luminoso e rumoroso delle macchine in moto h24, per rispetto della popolazione gigliese, figuriamoci a livello ambientale.
Costo dell'operazione inferiore alla richiesta di base della Titan ed ovviamente tempi di esecuzione di gran lunga piu' brevi, tutto il materiale regolarmente smaltito da aziende italiane specializzate.
Il comitato scientifico che ha valutato i progetti a ben pensato di spendere 300 milioni di dollari, che sono poi divenuti 400, per sollevare una nave sulla quale dovranno essere spesi altri soldi per la demolizione. A questo punto penso che non dobbiamo stare a sbatterci se il progetto e' valido ma solo sperare che la tolgano di li' il prima possibile senza ulteriori incidenti.
Grazie
Cordialmente
R. Ruggeri
Comunque è molto aggiornato ,quasi in tempo reale!!
http://www.theparbucklingproject.com/
La deboleza del tuo ragionamento, caro ing. Rinaldi, sta nella fretta quasi ossessiva di vedere l'orizzonte davanti a Punta Gabbianara liberato dal suo incomodo e ingombrante inquilino clandestinamente e accidentalmente acquisito ormai da oltre un anno.
Con il senno del poi dici che se la nave si fosse deciso fin da subito di smantellarla sul posto non saremmo qui ancora a parlarne dimenticando che il criterio di base del progetto d'appalto concorso fu per una rimozione complessiva del relitto tutto insieme e tutto intero proprio per tentare di minimizzare i rischi gravissimi di impatto ambientale insiti in un'eventuale operazione di smembramento sul posto.
E quando dico che bisogna avere tanta pazienza oltre che fiducia nel caso del progetto T/M-Concordia non intendo significare che sia " TUTTO PLAUSIBILE" ma che data l'unicità e l'eccezionale complessità del tentativo di "salvage marittimo" che si è prospettata per il caso Concordia al Giglio è necessario accettarne anche le maggiorazioni del tutto imprevedibili in particolare nelle modalità di esecuzione e nei conseguenti termini dei tempi di realizzazione.
Saluti.
26-04-2013
Egr. Ing. Regolo, osservo ancora una volta e ti ricordo che il “TUTTO E’ PLAUSIBILE” in conseguenza della “unicità” dell’intervento sulla Concordia’ non sta nella cultura tecnica degli Ingegneri e tanto meno in quella di chi Ingegnere non è oppure altro tecnico esperto in materia di appalti.__ Quando si partecipa ad un gara di appalto si deve presentare una offerta dettagliata e fornita di proposte concrete sia dal punto di vista tecnico che economico.___ Altrimenti siamo nuovamente a confronto con le problematiche della Salerno Reggio Calabria, di cui tutti sanno.__ Se per vincere una gara, che quindi escluderà altri partecipanti, si presentano soluzioni serie, praticabili dove i costi sono calcolati a dovere e non possono essere raddoppiati in corso d’opera ( andando di questo passo ci arriveremo, per quanto attiene alla Concordia).__ Da qui la mia riflessione, già pubblicata su questo BLOG che “se si fossero impiegate almeno la metà delle risorse e delle forze tecniche e strategiche messe in campo, BONIFICANDO IL TUTTO E SMONTANDO PEZZO PEZZO, entro lo scorso hanno la Concordia sarebbe completamente sparita e punta Gabbianara dell’Isola del Giglio finalmente liberata !!!
Caro Rinaldi, sei ingegnere e dovresti sapere bene come vanno le cose quando un lavoro è assai complicato e pieno di imprevisti.
I tempi e i costi lievitano vertiginosamente.
E penso che sia proprio il caso della rimozione titta insieme e tutta intera della Concordia dal Giglio, un lavoro complesso e ciclopico per uomini materiali e mezzi impiegati con le condizioni aggravanti di dovere essere svolto di fronte agli occhi curiosi e critici di mezzo mondo e con la necessità assoluta di ridurre quasi a zero i rischi di grave impatto ambientale sull'isola e zone circostanti.
E' comprensibile pertanto ed era ampiamente prevedibile che le risorse finanziarie già impiegate abbiano già praticamente consumato gran parte di quelle originariamente previste per contratto a disposizione da parte delle assicurazioni.
E allora che si fa?
Si fermano i lavori con il rischio di blocco definitivo e abbandono degli stessi da parte dell'impresa?
E poi chi ci pensa a riprenderli e tentare di finirli simili lavori con spese raddoppiate e sopratutto a carico di chi?
E allora meno dubbi e meno sfiducia e più ottimismo per favore che ce ne vuole davvero tanto per tentare di andare avanti fino in fondo.
Saluti cordiali.
Agli interlocutori del Blog:_ Se seguite, come credo e vedo, anche gli altri articoli pubblicati su giglionews riscontrerete anche Voi che, nell’incontro di sabato scorso dell’Osservatorio, non ci sono state “pronuncie” di previsioni sulla tempistica realizzativa degli interventi.__ L’ultima frase dell’articolo sul posizionamento delle dime – riporta l’invito della presidente Sargentini ai tecnici del consorzio Titan-Micoperi, ad essere più precisi, perché l’incontro era lo step nel quale avrebbero dovuto fornire un più rispondente crono-programma delle fasi successive._ CHE QUINDI ANCORA NON C’E’ STATO._ In verità il 3 marzo scorso, non si era parlato di dime, ma della fine del mese di marzo, come indicazione per avere risposte certe sull’attuazione dei programmi._ Oggi è il 22 aprile …… giudicate Voi !! __Prendo atto inoltre che, finalmente la Presidente Sargentini, ha ulteriormente confermato a Costa Crociere la richiesta di diffondere i video e le registrazioni sull’evoluzione dei lavori subacquei….. CHE GIA’ FU INOLTRATA DAL PUBBLICO NELLA SEDUTA DEL 3 MARZO SCORSO in occasione del Consiglio Comunale Aperto._ E’ appena il caso di ricordare a “qualcuno” come questa richiesta era sembrata “inopportuna”, “disturbante” dei lavori e frutto di un desiderio smodato di “curiosità”, al quale dover rispondere con un rifiuto.
Leggo che ieri la presidente dell’Osservatorio Dott.ssa Sergentini ha comunicato che le acque dell’Isola sono trasparenti e pulite ……. Tutto il resto è Noia !!!! SONO ESTEREFATTO. Spero che la REDAZIONE inserisca anche “qualche” notizia di quello che è stato discusso sull’andamento del cantiere… O qualcuno ci sta prendendo per il c… (scusate, ma quanno ce vò, ce vò, come dice Don Lorenzo).___ A Maurizio : ma sono milioni di $ o noccioline, non si parlava di 400, ora sono diventati 500 ?.___Ad Attilio: può darsi che sia come dici Tu, ovvero che la installazione dei cassoni a cominciare dalla poppa sono senza possibile interferenze con i lavori verso prua, ma mi risulta che sia stata installata la dima e quando la trivella sta su quel bel pontone, fare avvicinare la nave Svenja e tenerla a fianco della Concordia ad operare con le sue gru per spostare i cassoni non so se sia possibile ed igienico, ancor peggio se dovesse anche accostarsi l’altro pontone della Micoperi 30.
Non capisco che cosa si trovi di tanto strano sul fatto che essendo pronti e a disposizione i primi cassoni di prua si sia deciso da parte di T/M di non perdere ulteriore tempo e cominciare a montarli prima di avere ultimato le trivellazioni per il posizionamento delle ultime piattaforme subacquee.
Le due categorie di lavori, piattaforme sul fondale e cassoni sulla nave, sono sufficientemene distinti e distanti per permettere di portali avanti indipendentemente almeno in questa fase gli uni dagli altri in perfetta compatibilità rciproca.
Saluti.
[quote] Forse perché tenere quelle “case popolari” stoccate sulle banchine di Livorno crea qualche problema ??? E comunque, come mai non si procede con le altre (n° 10) trivellazioni ??[/quote]
Stanno per finire i soldi. 500 milioni di USD già spesi all'80%. I trivellatori lavorano a giornata. Se non vedono il cammello non lavorano. E mancherebbero ancora 300 milioni per terminare il cantiere e portare via la carcassa di quella che fu una nave da crociera.
La tempistica risponde anche a problemi di immagine (cassoni).
E poi hanno da risarcire vittime e sovravvisuti. Roba da far fallire il Lloyd!
Leggo negli articoli di oggi sulla pagina di testata giglionews che domani ci sarà un nuovo incontro dell’Osservatorio con la popolazione Gigliese (il 3 marzo scorso c’erano una ventina di persone escludendo il Consiglio e i relatori.
Spero che giungano risposte attese agli interrogativi sottoposti in quella sede. !!! E sicuramente qualche commento lo richiederanno. _ Sulla istallazione dei primi cassoni, in altro post, ho espresso la mia sorpresa in quanto pensavo che si sarebbe proceduto prima alla ultimazione delle trivellazioni e alla posa in opera delle ultime due piattaforme…. Forse perché tenere quelle “case popolari” stoccate sulle banchine di Livorno crea qualche problema ??? E comunque, come mai non si procede con le altre (n° 10) trivellazioni ??
Come assiduo lettore, mi preoccupa il silenzio che da alcuni giorni regna sovrano su questo argomento che al contrario dovrebbe, tra poco spero, entrare in una fase cruciale, se non altro per la collocazione degli enormi e pesanti "galleggianti" sulla fiancata della nave.
Saluti cordiali
PS: si sa nulla della conferenza dell'ing. Mancini?
Caro Ermanno, francamente non capisco perche' quasi ti offendi e reagisci con epiteti poco benevoli anziche' compiacerti dell'alto livello da te conseguito e a te riconosciuto nella discussione del problema Concordia al Giglio se ti si chiama praticamente capofila della contestazione critica al progetto T/M avendolo dimostrato peraltro oggi pomeriggio nella importante conferenza di Genova da te organizzata.
Comunque siamo in attesa di conoscere qualche dettaglio, se ritieni di metterlo a disposizione via web, di suddetta conferenza per esprimere, se saremo in grado, qualche giudizio piu' compiuto e pertinente sull'intera questione.
Saluti cordiali.
Il solito attilio che un pò da provocatore un pò da sobillatore avanza ipotesi fantasiose. Occorre ogni tanto revisionare i suoi apparti di navigazione soggetti a facili starature. "Come vedi dall'ultimo commento, Pietro, Ermanno Mancini non ha piu' intenzione di replicare alle nostre osservazioni sul progetto T/M.
Ormai si e' schierato decisamente e irreversibilmen te nel campo dei contrari al progetto T/M, anzi e' diventato il capofila e l'organizzatore di questo fronte avverso in particolare con la manifestazione/convegno di domani a Genova." Inesatto caro attilio.
Non sono schierato con nulla e con nessuno, come di nessuno sono capofila. Una conferenza stampa non è, come sostieni una dichiarazione di schieramento è semplicemente il mezzo più chiaro e palese di rappresentare le proprie idee, nel particolare quelle relative al lavoro svolto di progettazione.Tutto questo non ha nulla a che vedere con nessuna ipoptesi di schieramento così come sostieni erroneamente. Quello che avevo da dire l'ho detto un quanto diritto di tutti dire o non dire, la demcrazia è fatta anche di questo. Mi aspetto che qualcuno abbia al contrario da dire su quanto è stato esposto e spiegato abbastanza dettagliamente con 100 slides 7 minuti di video e due ore di conferenza. Dubito che ciò accada, ma la speranza è sempre l'ultima a morire.
Saluti attilio :P
Illustre Prof. Regolo, si può comprendere l’impegno di Ermanno in questo frangente e sicuramente riporterà commenti sull’esito del suo tanto atteso convegno, al quale avrei anche partecipato, se non fosse stata scelta Genova come sede.__ Sono sicuro che gli argomenti trattati si annunciano molto interessanti e ben diversi da quelli ridondanti inseriti nelle relazioni settimanali della Costa, anzi direi in molti casi “stucchevoli”, con rimandi, per quel che riguarda i tempi di esecuzione, al diagramma di Gant che, almeno per me, risulta illeggibile per come si presenta (anche ingrandendolo) sul computer.__ Piuttosto non rilevo nessun avanzamento nella trivellazione degli ultimi 10 pali e non mi spiego perché essendo questa, al momento, la criticità da superare… Non ho conoscenze di tecnici della T/M che siano superiori alle Tue (che sei pure un, alle volte, simpatico agente segreto).__Anche ieri, che ho passato una gradevole giornata all’Isola, non ho veduto o appreso nulla di nuovo in quel campo di battaglia che è il cantiere di punta Gabbianara …. Gli unici lavori che mi sono piaciuti sono quelli di nuova pavimentazione del molo che porta al faro rosso.
E comunque,Pietro, se hai qualche conoscenza o contatto con quel vasto ambito preposto all'operazione T/M/Concordia al Giglio, poiche' io personalmente nonostante le tue definizioni di "agente poco segreto T/M" in realta'non conosco proprio nessuno di quel gruppo, cerca di insistere sull'aspetto di necessita' assoluta di massima sicurezza e garanzia per quella giunzione cassoni/nave che non e' proprio il caso, questo, di mostrare presunzione o eccessiva sicurezza di se', che se il tutto fosse stato affidato ad una sia pur robustissima e controllata saldatura realizzata ovviamente il loco continuerei a non essere affatto tranquillo sull'esito finale perche' nel caso Concordia in relazione agli sforzi di rotazione e' come se una quindicina di piattaforme giganti da 1000 tonnellate ciascuna uguali a quella che e' stata posizionata con grande pubblicita' la settimana scorsa sul fondale di Punta Gabbianara venissero agganciate e sospese sul lato a mare dei cassoni, una piattaforma per ciascun cassone, per vedere l'effetto che fa.
Saluti di nuovo.
Come vedi dall'ultimo commento, Pietro, Ermanno Mancini non ha piu' intenzione di replicare alle nostre osservazioni sul progetto T/M.
Ormai si e' schierato decisamente e irreversibilmente nel campo dei contrari al progetto T/M, anzi e' diventato il capofila e l'organizzatore di questo fronte avverso in particolare con la manifestazione/convegno di domani a Genova.
E a noi che se pure in preda ancora a numerosi dubbi non siamo pregiudizialmente contrari al progetto T/M, anzi lo riteniamo allo stato dei fatti l'unica concreta strada da continuare a percorrere per cercare di risolvere il grande problema del relitto Concordia al Giglio, non resta che attendere le risultanze del convegno dibattito organizzato da Mancini per saperne qualcosa di piu.
Per quanto riguarda la questione dell'ultimo strato superiore della giunzione nave/cassoni basta riguardare con attenzione lo schema di "parbuckling" per rendersene conto: il sistema di cavi d'acciaio di tiro di disincaglio e prima rotazione infatti appare come una cinghia avvolgente di trasmissione che nel trasmettere il massimo sforzo sul bordo superiore dei cassoni fino alla zona di contatto affacciata al fianco della nave esercita anche il massimo sforzo di distacco sull'eventuale cordone di saldatura di tale bordo di contatto e siccome stiamo parlando di sforzi di alcune centinaia di tonnellate ogni metro lineare di saldatura e' fondamentale che tale saldatura sia stata progettata e sia realizzata secondo criteri di assoluta sicurezza perche' dalla saldezza e inamovibilita' della stessa dipende poi il successo eventuale dell'intera operazione.
Ma sicuramente, come giustamente osservi tu, Pietro, i tecnici della T/M avranno previsto ampiamente in sede di calcolo di progetto tutto quanto sia necessario per il perfetto esito della stessa.
Saluti cordiali da trasmettere anche all'amico Ermanno Mancini.
Non c'è nulla da replicare in linea generale.Domani alle 15,00 chi avrà da dire dirà pubblicamente cosa ha da dire. Contrariamente a gran parte degli interessati non ho nulla di cui vergognarmi e di cui aver timore. Tanto vero che sempre domani chi sarà presente avrà modo di dire la sua su tutto il lavoro fatto fin dai primi di febbraio ad oggi.Saranno i convenuti ,certamente competenti, a giudicare quanto avranno modo di vedere ascoltare e valutare. Torno a ribadire con forza che dove entra la politica non ne esce mai nulla di buono e di positivo. La prova è sotto gli occhi di tutti: la nave è ancora là nonostante siano stati spesi fiumi di denaro, soddisfatte esigenze di cassa della tale o tal altra azienda, coinvolte centinaia di operatori,progettisti, tecnici di ogni genere. Se la nave andrà via sana tanto meglio per tutti, ma dubito seriamente, per quel che so, che ciò accada.
Cordialità
e.m.
Come sai, Buon Attilio, una nave non è fatta come un guscio d’uovo ma ha al suo interno strutture metalliche (telaiate) tali da offrire la necessaria rigidità per resistere in navigazione al mare ondoso che la sottopone a sollecitazioni agenti secondo piani di qualunque giacitura.__ Le intelaiatrure (ossature) nascono dai costoloni (ordinate, anche chiamate stamanare, in quelle di legno), che vanno anche a costituire i vari piani o solai come quelli di un edificio (10, 15,20 e così via)…è evidente che lo sforzo di rotazione della Concordia sarà stato pensato applicato a quell’intelaiatura interna sulla quale è saldata la lamiera che costituisce le fiancate e la zona viva della nave…..(sotto la linea di galleggiamento). _ Non riesco a capire cosa intendi con ”una prima sottile striscia orizzontale del bordo superiore della giunzione “ o “sottile striscia di saldatura”._ Ogni sforzo deve essere stato calcolato cosi come ogni attacco, ogni cordone di saldatura e la trasmissione all’intelaiatura interna delle sollecitazioni che verranno riportate dalla stessa da una fiancata all’altra.
Ciao Pietro, ho visto solo ora il tuo commento.
Non credo che Ermanno Mancini abbia intenzione di replicare visto che i miei dubbi di oggi sulla solidità del sistema di recupero T/M sono sempre stati oggetto delle sue allarmate certezze fin dal primo momento.
E comunque bisogna ammettere che più guardiamo lo schema di progetto e più questi dubbi si addensano anzichè diradarsi.
Se si pensa ad esempio a quante e quali funzioni basilari sono state affidate in sede di progetto a quei cassoni metallici addossati sul fianco emerso della nave, funzioni tutte dipendenti strettamente e preliminarmente dalla riuscita della trasmissione degli ingenti sforzi iniziali per disancagliare il relitto e quindi dalla saldezza della giunzione tra cassoni e fiancata della nave, c'è veramente da farsi tremare le vene dei polsi.
Senza considerare il fatto che,a colpo d'occhio sullo schema, a subire il massimo sforzo iniziale a rischio di rovinoso distacco è sopratutto una prima sottile striscia orizzontale del bordo superiore della giunzione suddetta e viene davvero voglia di sapere come diavolo sia stata congegnata questa prima sottile striscia di saldatura che deve essere a prova di bomba.
In attesa poi come te, Pietro, che gli Organi preposti responsabili ci diano qualche risposta più rassicurante in merito anche alla definitiva cronologia dei prossimi eventi ti saluto cordialmente.
Caro Attilio, leggo che il Buon Mancini ha risposto sinteticamente alle Tue “sollecitazioni” e credo non abbia bisogno di aiuto per replicare alle tue dubbiose sottolineature.___Alla serie di interrogativi che poni voglio aggiungerne un paio, non per Ermanno, nell’attesa di leggere sugli articoli di Giglionews risposte annunciate per fine marzo da parte dei rappresentanti della Costa e dell’Impresa T/m, nel consiglio comunale aperto del 3 marzo scorso al Castello del Giglio.
Ritengo il Presidente dell’Osservatorio “garante” di questi impegni altrimenti che senso hanno questi incontri “aperti” con la popolazione ??__ Ovviamente mi affido anche al Sindaco Ortelli, conduttore della seduta e al vice Sindaco Pellegrini, quest’ultimo anche rappresentante del Comune che partecipa ai lavori dell’Osservatorio sui lavori per la rimozione della Concordia.__Nello specifico era stata promessa, tra l’altro, una risposta certa alla specifica richiesta della Presidente Sergentini , in merito alla presentazione formale di una tempistica più puntuale nella esecuzione dei lavori.
Ciao Ermanno, grazie anche a te per esserti rifatto vivo, se no cominciavo a sembrare sempre piu' un paranoico fissato intento a sparlarsi addosso da solo.
Hai ragione quando dici che nulla e' sicuro in ambito tecnico/scientifico complesso poiche'l'imprevisto sta dietro l'angolo, e che l'"orso/Concordia" e'ancora in giro e che va preso e immobilizzato ben bene prima di poter cantar vittoria.
Ma intanto si progetti la "tagliola" nel modo piu' perfezionato possibile e se poi le cose dovessero andare male almeno si avra' la coscienza a posto per aver cercato di fare il massimo.
E nel caso del grande relitto rovesciato davanti a Punta Gabbianara la parte fondamentale della tagliola consiste proprio nella modalita' di presa e chiusura tramite quei grandi "maniglioni" rappresentati dai cassoni metallici addossati al corpaccione scomposto e ormai deformato della nave.
Come si e' previsto di applicarli suddetti maniglioni?
Saldandoli oppure agganciandoli oppure imbullonandoli o quant'altro?
E per decidere quanto sopra si e'tenuto in debito conto la particolare consistenza della lamiera metallica del fasciame che fu facilmente lacerata dall'urto/struscio con la propaggine semisommersa de "le Scole"?
La stessa lamiera che si rifiuto' di infrangere la bottiglia di vetro nella cerimonia del varo?
E quale affidamento si e' prestato allo scopo di poter esercitare gli intensi e prolungati sforzi attivi di disincaglio rotazione e raddrizzamento alla attuale robustezza delle giunzioni meccaniche e delle saldature di collegamento tra i vari elementi interni dell'ossatura della nave specie nelle condizioni in cui si trova da oltre un anno e tra questi e il fasciame esterno?
Quali prove o sondaggi sono stati effettuati o si prevede di effettuare al fine di rilevare con sufficiente attendibilita' suddetta robustezza prima di applicare gli sforzi di progetto?
Saluti dubbiosi.
[quote name="Attilio Regolo"]Caro Pietro, sono davvero contento che tu ti sia fatto vivo.
Mi sentivo ormai solo a predicare nel deserto.
Evidentemente sia tu che io ci teniamo davvero a che questa vicenda Concordia vada a buon fine, per il bene del Giglio.
Altri non so, non ci metterei la mano sul fuoco, anche perche' oltre la figura di Attilio Regolo farei quella di Muzio Scevola e sarebbe troppo.
Comunque a parte qualche doverosa battuta storico/umoristica per addolcire la situazione sono d'accordo con te che le preoccupazioni per l'esito finale del progetto T/M restano tante e immutate.
Ma, e scusa se ti faccio un appunto, non mi pare l'atteggiamento giusto il tuo di fronte a questi timori futuri.
Siamo ingegneri o no, nonostante l'eta' matura e la non approfondita conoscenza di tecniche di salvage?
E allora non dovremmo assumere un atteggiamento troppo fatalisticamente e passivamente rassegnato ad attendere gli eventi in cima allo scoglio di punta Gabbianara, bensi' dovremmo fare ogni sforzo che sta nelle nostre possibilita' per costituire uno stimolo e un contributo costruttivo a tali vicende.
Per esempio, tra i vari aspetti tutti importanti del progetto in atto, penso tu sia d'accordo che assolutamente determinante per il buon esito finale sia quello del collegamento tra la parte realizzata ex novo del progetto a cominciare dai cassoni e quella vecchia e preesistente costituita dalla nave.
Solo se suddetto collegamento verra' progettato e realizzato a regola d'arte infatti si potra' davvero sperare nel successo finale dell'impresa.
Saluti cordiali.[/quote]
Per quanto si voglia essere ottimisti, ben speranzosi, oculati non c'è nulla al mondo che possa dare la certezza assoluta in nessun campo della scienza e della tecnica....Per dire, abbiamo l'orso, la tagliola, il bosco, l'esca, il compratore ....tutto sistemato a puntino... ma l'orso bisogna prenderlo!
Caro Pietro, sono davvero contento che tu ti sia fatto vivo.
Mi sentivo ormai solo a predicare nel deserto.
Evidentemente sia tu che io ci teniamo davvero a che questa vicenda Concordia vada a buon fine, per il bene del Giglio.
Altri non so, non ci metterei la mano sul fuoco, anche perche' oltre la figura di Attilio Regolo farei quella di Muzio Scevola e sarebbe troppo.
Comunque a parte qualche doverosa battuta storico/umoristica per addolcire la situazione sono d'accordo con te che le preoccupazioni per l'esito finale del progetto T/M restano tante e immutate.
Ma, e scusa se ti faccio un appunto, non mi pare l'atteggiamento giusto il tuo di fronte a questi timori futuri.
Siamo ingegneri o no, nonostante l'eta' matura e la non approfondita conoscenza di tecniche di salvage?
E allora non dovremmo assumere un atteggiamento troppo fatalisticamente e passivamente rassegnato ad attendere gli eventi in cima allo scoglio di punta Gabbianara, bensi' dovremmo fare ogni sforzo che sta nelle nostre possibilita' per costituire uno stimolo e un contributo costruttivo a tali vicende.
Per esempio, tra i vari aspetti tutti importanti del progetto in atto, penso tu sia d'accordo che assolutamente determinante per il buon esito finale sia quello del collegamento tra la parte realizzata ex novo del progetto a cominciare dai cassoni e quella vecchia e preesistente costituita dalla nave.
Solo se suddetto collegamento verra' progettato e realizzato a regola d'arte infatti si potra' davvero sperare nel successo finale dell'impresa.
Saluti cordiali.
Caro Attilio Colgo quà e là le tue incipienti preoccupazioni, che in verità sono anche le mie e quelle di chi sta aspettando con ansia la cosiddetta “fase di raddrizzamento”.__ Come più volte affermato, conto di essere sugli scogli il più possibile vicini alla Concordia ad aspettare l’esito del tiro (senza spinta) e dell’effetto ruotante aggiunto dai cassoni.__E’ certo che se in quel momento si staccasse uno di questi “palazzi popolari di ferro”, perché non ben ancorato alla fiancata, allora la cosa si farà tragica per tutti gli attori principali di questo film reale, ovvero dei protagonisti …… noi non possiamo che essere spettatori.___ Non voglio peccare di pessimismo, ma “Spero di campare abbastanza per poter assistere a questo finale”!!!
La Domenica e' quasi trascorsa abbastanza in pace anche se un po' nuvolosa, possiamo quindi riprendere il nostro ragionamento a mente piu' sgombra.
Dicevamo che sarebbe una cosa gravissima se al momento topico dell'operazione T/M/Concordia, quello dell'applicazione dello sforzo di tiro per il disincaglio e primo raddrizzamento della nave tutta insieme e tutta intera,le cose non dovessero funzionare come previsto dal momento che tutto il progetto T/M in fin dei conti ruota proprio attorno a questa fase cruciale.
E sarebbe una iattura e uno scorno mondiale e storico non solo per la T/M ma per tutti noi se proprio questa basilare fase si risolvesse in un fallimento anche solo parziale.
Ed e' per questo che, anche se siamo sicuri che l'importanza della questione sia ben presente ai responsabili dell'impresa, non ci stancheremo mai a costo di apparire ripetitivi e quasi ossessivi di esortare chi di dovere a non abbassare mai la guardia di fronte a suddetto problema e di continuare a riflettere e a riflettere ancora per la sua migliore soluzione.
Un guaio imperdonabile sarebbe infatti per esempio impiegare la gran parte delle risorse disponibili per le diverse operazioni preparatorie e poi rimanere con una non adeguata disponibilita' di risorse ultime e aggiuntive per affrontare e risolvere al meglio possibile il piu' importante e decisivo dei problemi: quello cioe' di assicurare mediante un adeguato sistema di collegamento meccanico una perfetta trasmissione e distribuzione degli sforzi attivi prodotti dal sistema di tiro al sistema passivo resistente ormai ammalorato e indebolito della nave costituito dalla sua ossatura sia trasversale che assiale e dal fasciame ad essa addossato.
Saluti per l'inizio della nuova settimana.
Perche' si vorra' convenire che sarebbe oltremodo clamoroso e grottesco che una volta concluso con successo dopo tante difficolta' l'insieme delle operazioni preparatorie a quella cruciale del disincaglio previste dal progetto T/M e cioe' le installazioni delle strutture di trattenuta e quelle di tiro, l'perazione conclusiva di disincaglio e primo raddrizzamento attesa da tutto il mondo con il fiato sospeso andasse poi tutta bruscamente alla malora con qualche cassone che si "stacca" dalla nave volando in mare e portandosi rovinosamente dietro tutto cio' che vi sta attaccato per non aver progettato e realizzato alla perfezione quella sottile e basilare giunzione chimico/fisico/meccanica che sta sulla "linea di confine" tra il fianco della nave e il fianco dei cassoni.
Saluti e buona Domenica.
Scusandomi per il mio inglese un pò "maccheronico", volendo scrivere "parbuckling" anzichè "perbuckling", importante è che mi sia fatto comprendere bene per ciò che volevo sottolineae, cioè che fondamentale per il buon esito dell'impresa è esercitare il giusto tiro di disincaglio in rapporto alla effettiva resistenza della giunzione fianco nave/fianco cassoni.
Di nuovo saluti e buon fine settimana.
Bene, ora che abbiamo espresso la nostra fiducia e ammirazione per lo schema di progetto T/M in particolare per la fase criticissima del disincaglio e raddrizzamento in cui vengono applicati gli sforzi piu' intensi e insidiosi, permetteteci di esprimere anche qualche residuo timore e dubbio che spero vengano rapidamente fugati.
E mi riferisco in particolare a quell'aspetto basilare del progetto di "perbuckling" connesso all'applicazione degli sponsors (cassoni) sulla fiancata sinistra emersa della nave.
Basta riguardare infatti lo schema di progetto propostoci da Mancini in questo post oppure lo schema di "perbuckling" presentato dalla T/M nell'apposito sito internet, per rendersi conto che molto del buon esito dell'impresa dipende appunto dalla saldezza estensione e funzionalita' della modalita' di aggancio/saldatura dei cassoni alla fiancata della nave tenendo presente che la struttura metallica in termini di qualita' di materiali impiegati e configurazione geometrica costruttiva della stessa, oltretutto indebolita in modo non prevedibile dalla lunga permanenza in posizione anomala in mezzo alle intemperie e alla salsedine, e' assai diversa da quella dei cassoni progettati prefabbricati e controllati ex novo.
Solo se i cassoni faranno "corpo unico" con la nave infatti potra' essere esercitata la necessaria coppia rota zionale con la massima efficacia e uniformita' di distribuzione lungo l'asse longitudinale della nave e il disincaglio di primo distacco dal fondale potrebbe andare a buon fine, in caso diverso potrebbe verificarsi il disastro fallimentare dell'intera operazione.
Ma di questo, ne sono sicuro, ne sono perfettamente consapevoli i progettisti della T/M e avranno ampiamente previsto il da farsi.
Saluti.
[quote name="Attilio Regolo"]Mah, Pietro, non so da dove il Sig. Cavero abbia desunto le sue informazioni, ma se ti devo dire sinceramente quello che penso mano mano che i dettagli del progetto T/M diventano piu' chiari e' che un'operazione mastodontica e complessa come quella in fase di allestimento nel cantiere Concordia al Giglio ha bisogno di essere realizzata con la massima cura calma e precisione e Dio voglia che ce la facciano a completarla, ovviamente con l'augurabile successo, per la fine 2013 come gia' promesso o piu' presumibilmente per l'inizio 2014 o addirittura come comincio a ritenere piuttosto probabile, anche se certamente suddetta previsione statistica ti potrebbe dispiacere molto, Pietro, ancora piu' in la' nel tempo.
Saluti cordiali e buon inizio weekend.[/quote]
Curiosamente la data di fine 2013/inizio 2014 coincide con una notizia apparsa nei giorni scorsi sulle gazzette locali Liguri, in merito alla crisi di Fincantieri Genova si ventila che sia previsto lavoro per una nave da crociera a partire da marzo 2014.
Senza illusioni la mia speranza continua ...
Saluti da una Savona sempre piovosa
Mah, Pietro, non so da dove il Sig. Cavero abbia desunto le sue informazioni, ma se ti devo dire sinceramente quello che penso mano mano che i dettagli del progetto T/M diventano piu' chiari e' che un'operazione mastodontica e complessa come quella in fase di allestimento nel cantiere Concordia al Giglio ha bisogno di essere realizzata con la massima cura calma e precisione e Dio voglia che ce la facciano a completarla, ovviamente con l'augurabile successo, per la fine 2013 come gia' promesso o piu' presumibilmente per l'inizio 2014 o addirittura come comincio a ritenere piuttosto probabile, anche se certamente suddetta previsione statistica ti potrebbe dispiacere molto, Pietro, ancora piu' in la' nel tempo.
Saluti cordiali e buon inizio weekend.
Sull’ultimo commento dell’Illustre e caro Attilio: Dopo aver commentato la sequenza di 24 immagini di Giglionews sull’imbraco della piattaforma n° 1, con “consapevole ammirazione” hai scritto che, vedere immagini subacquee sarebbe invece “sospettoso e malevolo pregiudizio”, o eccesso di curiosità ????? Questa si che è coerenza di giudizio, per un agente “poco segreto” della T/M !!! __Ho letto un commento di Paolo Cavero (Gigliese) su altro Blog, il quale ha sentito che i lavori si protrarranno fino al 2014 ….è così ???
Caro Pietro,avevo appena commentato la sequenza di immagini di Giglionews quando e' comparso il tuo ultimo commento.
Il mio, Pietro, non e' stupore ma semplice e ritengo sufficientemente consapevole ammirazione per come e per quanto stanno tentando di fare quelli della T/M nel cantiere Concordia al Giglio.
E cosa ci importa alfine quanto costa quell'impresa finche' sono soldi privati versati dalle societa' armatrici mondiali.
E inoltre, che cosa ci importa in fin dei conti, se non per sospettoso e malevolo ptregiudizio, voler andare a scuriosare anzitempo su quanto accade la' sotto in quel cantiere?
Siamo esseri umani che vivono sulla terra ferma e all'aria aperta, lasciamo almeno per ora ai pesci del mare certe curiosita' subacquee.
A noi che amiamo il Giglio interessa solo che ci sia qualcuno che si sia preso la briga di risolvere l'immane problema che si e' rovesciato addosso all'Isola e attendiamo con speranza e fiducia che quella benedetta nave riemerga dritta dal suo letto di dolore alla piena luce del sole.
Saluti.
Dove è finita la relazione settimanale 23-31 marzo ?
Grazie
Buon Attilio, mi riferisco alla Tua affermazione “ il progetto T/M sembra predisposto per realizzare questo miracolo” …del Concordia salvage.__Senza presunzione e/o ipocrisia voglio marcare la nostra differenza di valutazione.__ Certo, capisco il Tuo stupore ed il fatto che può essere affascinante vedere l’applicazione di tanta tecnologia diciamo “inedita” sia per chi è ingegnere ma anche per chiunque altro ci si trovi al cospetto (Gigliesi in particolare), però non si può tralasciare di pensare che con 400.000.000 di $ si possono fare molti, ma molti miracoli !!!!__ Costruire ponti, grattacieli, lunghi tratti di ferrovie, case, scuole impianti sportivi, dighe foranee, porticcioli turistici etc. chi più ne ha più ne metta._ Da cui ne deriva che personalmente non mi faccio ammagliare da questi passaggi, peraltro già previsti da tempo nel cantiere, e dalle sottolineature (forse un pò troppo entusiastiche) che anche la redazione riporta nei suoi articoli sull’andamento dei lavori, oltre alla sfilza di foto (24), pure interessanti, pubblicate.__ Ricordo infatti che sono state ripetutamente richieste immagini anche del cantiere subacqueo e una, che è una, non se né mai vista di foto o ripresa video.__Inoltre stiamo aspettando “adesso” le dichiarazioni (richieste anche dalla Sergentini Presidente dell’Osservatorio) sui tempi previsti per le prossime e decisive operazioni da eseguire per raddrizzare la Concordia, e precedere oltre, come era stato annunciato nel consiglio comunale aperto del 03 marzo scorso !!
Ma in ogni caso, Pietro, una cosa a questo punto la debbo e la voglio dire: mano mano che i dettagli concettuali del progetto T/M stanno divenendo sempre piu' chiari e decifrabili, almeno per me siamo di fronte con questo progetto ad una grande e ammirevole opera dell'ingegno umano.
Un vero e proprio tentativo di miracolo.
Si, caro Pietro, perche' la situazione che si e' materializzata la' davanti a Punta Gabbianara con quella grande ex nave rovesciata martorizzata e indebolita dagli scogli e dagli interventi sopravvenuti, appoggiata in modo innaturale e sbilenco su prominenze rocciose subacquee sul ciglio dell'abisso, solo un miracolo potrebbe rimediare almeno in parte, con il raddrizzamento tutto insieme e tutto intero dell'enorme relitto, a quell'autentico disastro.
E il progetto T/M sembra predisposto per realizzarlo questo miracolo.
Ma i miracoli purtroppo,e lo sappiamo bene noi ingegneri, accadono e riescono solo nel mondo della fede o dei sogni.
Saluti cordiali.
Certamente Pietro che va ringraziato Ermanno Mancini per averci messo a disposizione grafici e dati aggiuntivi sullo schema di progetto T/M.
In particolare ho trovato interessante il chiarimento sul sistema di trattenuta antiscivolamento che per come e' stato congegnato, una specie di "amaca" di catene d'acciaio dissimetrica avvolgente la carena della nave, non solo impedisce lo scivolamento traslatorio lungo il piano inclinato a circa 65 gradi in fase di tiro di raddrizzamento iniziale ma addirittura agevola e per cosi' dire "accompagna" il raddrizzamento stesso.
Una cosa che mi lascia ancora qualche dubbio e' la configurazione spaziale del tutto poiche' mentre la schiera dei 12 blocchi di ancoraggio lato costa gia' quasi del tutto realizzati ( manca solo il blocco 5 piu' vicino alla nave) come giustamente osservato da te,Pietro, su cui verranno applicate le torrette tralicciate per il posizionamento degli strand jacks di trattenuta, due per torretta, appaiono occupare un'estensione lungo il fianco destro della nave di circa 70 mt, quindi circa 3 mt per ogni strand jack, per gli altri 100 strand jacks destinati al tiro tramite i cassoni sul fianco sinistro sembrebbero previsti non piu' di 150/170 mt di estensione, cioe' poco piu' di 1,5 mt per ciascun strand jack.
Comunque hai ragione, Pietro, la mancanza di ulteriori dettagli in termini di numeri quote e dimensioni non ci permette di decifrare ancora le cose con sufficiente precisione.
Saluti.
BRAVO Mancini, con quegli schemi è più chiaro interpretare i meccanismi .... fare qualche verifica è un pò più difficile, perchè non si leggono scritte, numeri e quote !!! Potrebbe essere che la redazione non se ne sia resa conto ..... e il problema si potrà risolvere, magari comunicando un link o qualche altro sistema.... Saluti
[quote name="Pietro Rinaldi"]Le 12 torrette, o pilastrini che dir si voglia, sono state già costruite Attilius e sono quelle della cosiddetta ritenuta lato "scogli" o ponente... Le vedi in verde sul disegno grafico allegato alle relazioni settimanali.[/quote]
Su quelle che loro chiamano anchor block andranno altrettante torri tralicciate sulle quali verranno installati 24 martinetti che andranno ad agire sotto passando la nave dal lato opposto (sx) per ottenere, così suppongono la ritenuta che impedirà alla nave di andare verso largo una volta azionati quelli sui serbatoi. E questa l'hanno copiata malamente dal sottoscritto,ne manca un bel pezzo che non ho pubblicato a suo tempo, per fortuna. :P
Saluti
[quote name="Attilio Regolo"]Insomma, cerchiamo di metterci un pò d'accordo almeno sui fondamenti altrimenti sembriamo una gabbia di matti.
Sul lato costa secondo Alberto Marchesi ci sarebbero già 4 punti di trattenuta antiscivolamento fissati ai corrispondenti blocchi di ancoraggio sul fondale basso tra la nave e la costa nella parte centrale del fianco (ma quale fianco quello sinistro o quello destro?) e in prospettiva verranno relizzate altre 12 torrette di ritenuta sempre sul fondale basso lato costa su ciascuna delle quali verrebbe montato uno (o più?) strand jack con cavi e catene e quant'altro necessario per completare il collegamento d ritenuta sul fianco sinistro emerso.
Sul lato mare, invece tra i cassoni una volta applicati e le piattaforme posizionate sulle rispettive fondazioni verranno montati secondo Ermanno Mancini 124 strand jacks da 350 tonns ciascuno per esercitare l'azione di tiro per il disincaglio e il raddrizzamento.
E cosi oppure ho preso qualche abbaglio o mi sono perso qualche passaggio?
Saluti.[/quote]
Si ti sei perso un passaggio. In tutto il progetto verranno impiegati 124 martinetti. NOn mi fate fare il ragioniere che non ne sono capace. Dove messi e come messi francamente non ho voglia di enumerare.Ho pregato la redazione di pubblicare delle slides ,che inviato oggi, estratte dalle loro presentazioni dalle quali si capisce come funziona il tutto. Non lo hanno ancora fatto spero lo facciano presto e se non lo faranno ci dicano perchè.
saluti
Le 12 torrette, o pilastrini che dir si voglia, sono state già costruite Attilius e sono quelle della cosiddetta ritenuta lato "scogli" o ponente... Le vedi in verde sul disegno grafico allegato alle relazioni settimanali.
Insomma, cerchiamo di metterci un pò d'accordo almeno sui fondamenti altrimenti sembriamo una gabbia di matti.
Sul lato costa secondo Alberto Marchesi ci sarebbero già 4 punti di trattenuta antiscivolamento fissati ai corrispondenti blocchi di ancoraggio sul fondale basso tra la nave e la costa nella parte centrale del fianco (ma quale fianco quello sinistro o quello destro?) e in prospettiva verranno relizzate altre 12 torrette di ritenuta sempre sul fondale basso lato costa su ciascuna delle quali verrebbe montato uno (o più?) strand jack con cavi e catene e quant'altro necessario per completare il collegamento d ritenuta sul fianco sinistro emerso.
Sul lato mare, invece tra i cassoni una volta applicati e le piattaforme posizionate sulle rispettive fondazioni verranno montati secondo Ermanno Mancini 124 strand jacks da 350 tonns ciascuno per esercitare l'azione di tiro per il disincaglio e il raddrizzamento.
E cosi oppure ho preso qualche abbaglio o mi sono perso qualche passaggio?
Saluti.
[quote name="Pietro Rinaldi"]Attilio, stiamo dicendo la stessa cosa, leggi bene il punto 3: "Verifica la resistenza allo sforzo di trazione degli stessi, facendo l’ipotesi che i pilastri non si spezzano, diventerà facile riscontrare quale sforzo alla trazione debbono opporre per non strapparsi dal fondale" .... ripeto strapparsi dal fondale ovviamente dove sono stati infissi !! Ermanno e Marchesi ho visto che, al momento, si soffermano su questioni non attinenti al pronlema che stiamo trattando.[/quote]
Infatti sto facendo salotto con marchesi, su questione irrilevanti!
Saluti :-)
Attilio, stiamo dicendo la stessa cosa, leggi bene il punto 3: "Verifica la resistenza allo sforzo di trazione degli stessi, facendo l’ipotesi che i pilastri non si spezzano, diventerà facile riscontrare quale sforzo alla trazione debbono opporre per non strapparsi dal fondale" .... ripeto strapparsi dal fondale ovviamente dove sono stati infissi !! Ermanno e Marchesi ho visto che, al momento, si soffermano su questioni non attinenti al pronlema che stiamo trattando.
[quote name="Alberto Marchesi"]Dal sito www.theparbucklingproject.com :
"La stabilizzazione avviene per mezzo di un sistema di ancoraggio costituito da 4 elementi sommersi (anchor block) fissati al fondale sottomarino tra il relitto e la costa e in posizione centrale rispetto al relitto stesso.
All’inizio del mese di Novembre, Costa Crociere e il Consorzio Titan/Micoperi hanno annunciato il completamento della fase di stabilizzazione del relitto.
Successivamente è prevista l'installazione di 12 torrette di ritenuta che serviranno durante la fase di ribaltamento.
Sulle sommità delle torri sono posti martinetti idraulici controllati singolarmente al computer, da dove partono dei cavi collegati a loro volta a delle catene, 2 per torretta, che passando al di sotto dello scafo vanno ad agganciarsi al lato sinistro del relitto (portside). Questi sistemi di ritenuta serviranno per controbilanciare gli sforzi applicati allo scafo e garantire la rotazione ed il riassetto verticale del relitto."
Non vedo da nessuna parte i numeri citati da Mancini.[/quote]
"124 STRAND-JACK S SHALL BE IN USE ON THE CONCORDIA PROJECT" testualmente riportato in testa alla slide presentata.
saluti
[quote name="Alberto Marchesi"]Dal sito www.theparbucklingproject.com :
"La stabilizzazione avviene per mezzo di un sistema di ancoraggio costituito da 4 elementi sommersi (anchor block) fissati al fondale sottomarino tra il relitto e la costa e in posizione centrale rispetto al relitto stesso.
All’inizio del mese di Novembre, Costa Crociere e il Consorzio Titan/Micoperi hanno annunciato il completamento della fase di stabilizzazione del relitto.
Successivamente è prevista l'installazione di 12 torrette di ritenuta che serviranno durante la fase di ribaltamento.
Sulle sommità delle torri sono posti martinetti idraulici controllati singolarmente al computer, da dove partono dei cavi collegati a loro volta a delle catene, 2 per torretta, che passando al di sotto dello scafo vanno ad agganciarsi al lato sinistro del relitto (portside). Questi sistemi di ritenuta serviranno per controbilanciare gli sforzi applicati allo scafo e garantire la rotazione ed il riassetto verticale del relitto."
Non vedo da nessuna parte i numeri citati da Mancini.[/quote]
Infatti non sono li ma nel materiale che usano per le riunioni periodiche e tra esso c'è chiaramente indicato il numero e la portata singola di ogni strandjacks.
Saluti
Dal sito www.theparbucklingproject.com :
"La stabilizzazione avviene per mezzo di un sistema di ancoraggio costituito da 4 elementi sommersi (anchor block) fissati al fondale sottomarino tra il relitto e la costa e in posizione centrale rispetto al relitto stesso.
All’inizio del mese di Novembre, Costa Crociere e il Consorzio Titan/Micoperi hanno annunciato il completamento della fase di stabilizzazione del relitto.
Successivamente è prevista l'installazione di 12 torrette di ritenuta che serviranno durante la fase di ribaltamento.
Sulle sommità delle torri sono posti martinetti idraulici controllati singolarmente al computer, da dove partono dei cavi collegati a loro volta a delle catene, 2 per torretta, che passando al di sotto dello scafo vanno ad agganciarsi al lato sinistro del relitto (portside). Questi sistemi di ritenuta serviranno per controbilanciare gli sforzi applicati allo scafo e garantire la rotazione ed il riassetto verticale del relitto."
Non vedo da nessuna parte i numeri citati da Mancini.
Pietro, o ho capito male io o ti sei espresso male tu.
Lo sforzo di reazione all'estrzione esercitato dal sistema dei pali di fondazione subacquea + piattaforme sopra applicate non è affidato soltanto al peso del sistema ma sopratutto alle modalità di fissaggio subacqueo dei pali.
Saluti.
Allora, Buon attilio (buono almeno in queste giornate pasquali !!), ho seguito il Tuo suggerimento, ho guardato quel disegno da ragazzi della prima dell’istituto per Geometri, nel quale mancano “molte cose”, i numeri e anche le distanze, si leggono male e sono mezze cancellate o corrette._ Però, se hai chiari almeno quei parametri che Tu stesso hai fornito ieri, puoi fare autonomamente, almeno il seguente calcolo, riferito alla sollecitazione di trazione esercitata sui pilastri esterni delle piattaforme (diciamo un valore medio).__ 1) Scomponi la forza di tiro esercitata sugli “stralli” agganciati allo spigolo esterno basso dei cassoni, secondo le due componenti verticale e orizzontale; 2) abbandona, per il momento, la componente che spinge verso la nave e considera solo la componente verticale verso l’alto che deve essere distribuita su tutti i pilastri esterni; 3) Verifica la resistenza allo sforzo di trazione degli stessi, facendo l’ipotesi che i pilastri non si spezzano, diventerà facile riscontrare quale sforzo alla trazione debbono opporre per non strapparsi dal fondale;_Naturalmente lo sforzo citato è esercitato dal loro peso (per. Es. 2,5 tons per metro cubo) al quale si deve aggiungere quello della parte di piattaforma che gli grava sopra (e quest’ultimo è un po’ difficile saperlo, se non si ha a disposizione il relativo disegno esecutivo … comunque dicono che la n°1 pesa 1000 tons)…._ Però, prima goditi la pasquetta “bagnata”, Io mi accingo a provarci insieme alla mia tribù, poi aspetteremo gli “strali” ed i rimbrotti dell’amico Mancini !!!
Ciao Pietro, non ti aspettavo proprio il giorno di Pasqua e mi fanno piacere i tuoi auguri che contracambio calorosamente.
Per quanto riguarda questa eterna discussione sul progetto T/M voglio ancora esortarti a riguardare lo schema di base in capo a questo post di Ermanno Mancini.
Non vedo come non ci si possa rendere conto, con beneficio d'inventario di tutte le incertezze sui dati mancanti, che il tiro complessivo se pure distribuito dversamente lungo il fianco della nave, non puo' superare le 15.000 tonnellate.
E allora perche' progettare secondo un'esigenza ben tre volte superiore, cioe' quasi 45.000 tonns?
E finche' non ci sara' qualcuno che sa o capisce piu' di me e che mi convince del contrario non potro' esimermi dal pensare che siamo di fronte ad un abnorme eccesso di cautela progettuale che non solo sta allungando tempi e lievitando costi ma che addirittura sta rischiando di mettere seriamente a repentaglio la fattibilita' stessa del progetto.
Comunque cerchiamo di rasserenarci un po' che le uova le ho gia' fatte benedire nella Chiesa di S.Francesco e ora si tratta di cercare di passare una Buona Pasqua con i propri cari.
Saluti Pietro e di nuovo tanti auguri.
Buongiorno Sig.Marchesi, e buona Pasqua anche a lei.
Guardando la solita planimetria in testa alle relazioni settimanali si vedono 12 punti di ancoraggo subacqueo segnati in colore verde quindi gia' eseguiti per il sistema di ritenuta sul fondale lato costa rispetto alla nave e quindi se 4 sono i punti di trattenuta sulla nave significa che ogni 3 punti verdi si avrebbe un punto di ritenuta.
Per quanto riguarda il sistema di sostegno e appoggio per il tiro di disincaglio e raddrizzamento lato mare aperto si vedono le tracce delle 21 fondazioni delle varie piattaforme e se 12 sono i punti di trazione come da lei piu' volte confermato si tratta di capire come cio' sia compatibile con i 124 strand jakcs da 350 tonns ciascuno e quasi 45.000 tonnellate di tiro massimo totale di cui parla Ermanno Mancini.
Forse che ad ognuno dei 12 punti di trazione applicati sul fianco emerso della nave a cassoni montati e saldati compartecipano circa 10 strand jacks per un tiro massimo di quasi 4.000 tonns a punto di trazione?
Ma la nave ad oggi
e' in grado di sopportare tali valori concentrati di sforzi?
Oppure gli sforzi sono assai inferiori a quelli massimi ipotizzati ma allora ci si chiede: perche' questo enorme spreco di materiali e risorse?
Insomma e' tutta questa incertezza di dettaglio tecnico operativo che continua a proiettare una luce fioca e nebbiosa sull'intero progetto T/M e siamo tutti desiderosi di saperne qualcosa di piu' per tranquillizzarci.
Di nuovo saluti e auguri.
Intanto Buona Pasqua Attilius:_ Se aspetti l'opinione degli operatori del bunker di progettazione della T/M, credo dovrai aspettare almeno fino a Natale 2013 ….__ Nel merito del Tuo ultimo quesito, anche se lasciamo indietro molte risposte ad altri interessanti pensieri espressi qui sui Blog, credo proprio che, senza dati tecnici precisi, anche un Ingegnere come Te (o come me) si troverebbe in difficoltà, e questo è indiscutibile._ Il discorso sui pali e sulle dimensioni delle strutture sommerse è ovviamente proporzionato a quel benedetto “tiro” che andrà applicato alle funi agganciate sulla testa delle mensole delle piattaforme subacquee._ I pilastri esterni delle stesse dovranno resistere alla forte sollecitazione di trazione, sia con il loro peso che con l’ancoraggio per attrito della loro parte (circa 10 m ..dicono) infilata nel fondale.__ Quindi come è possibile diminuire del 30 % questi parametri che saranno giustamente stati calcolati dal Team T/M ??__Ne deriva che, se i dati non si conoscono precisamente, anche i pareri nel merito specifico del quale si vorrebbe discutere sarebbero vani e comunque solo accademici !!__Saluti Pasquali di buon mattino con la nuova ora legale a Tutti anche all’equipe di giglionews.
4 sono i punti di ritenuta e 12 sono i punti di trazione...
Saluti & auguri
E comunque, a parte le eventuali ulteriori modifiche al progetto T/M in atto nel senso del ridimensionamento di snellimento e velocizzazione, si tratta qui di ribadire un concetto che non mi pare sia stato messo ancora adeguatamente in evidenza e cioe' che un iter progettuale di recupero di assoluta emergenza ed eccezionale per dimensione e complessita'quale quello del recupero di un grande relitto navale incidentato come la Concordia all'isola del Giglio, non puo' essere considerato alla stessa stregua di un normale progetto architettonico/costruttivo per produrre un bene stabile della durata presuntiva di alcuni decenni e rispettarne tutte le regole procedurale sia d'appalto che esecutive come preteso dai critici e detrattori del progetto, ma va invece considerato un progetto straordinario per cosi' dire "usa e getta" o "una tantum" del tutto provvisorio e finalizzato all'esclusivo temporaneo emergenziale scopo prefissato dell'azione di recupero/rimozione dell'oggetto incidentato dall'ambiente/territorio dove e' andato ad impattare e come tale non puo' e non deve rispettare criteri e norme standard ma sulla base appunto di uno schema di massima deve essere calato e adattato giorno per giorno alla casistica emergenziale in cui opera e cio' che e' determinante per il successo e' sopratutto l'effettiva esperienza specifica di settore dell'impresa assegnataria dei lavori e le capacita' tecnico/economico/operative a sua disposizione.
Saluti.
Insomma quello che volevo dire e precisare e' che se si decidesse di ridurre diametro e profondita' di quei famigerati pilastri non dico della meta' che secondo me sarebbero ancora sufficientemente sicuri ma almeno del 30%, i lavori subacquei andrebbero assai piu' speditamente avanti permettendo in seguito di provvedere anche ad ulteriori alleggerimenti e snellimenti dell'intero progetto.
E mi piacerebbe davvero conoscere l'opinione al riguardo degli operatori del bunker di progettazione della T/M su queste considerazioni dettate dal semplice buon senso.
Di nuovo saluti e auguri.
Ma il fatto che l'eccesso di sicurezza dimensionale che rischia addirittura di interrompere la normale procedura dei lavori possa essere giustificato dall'eccezionalita' del caso non significa che non si possa anche tornare parzialmente indietro nei propri passi per imboccare una strada piu' ragionevole e comunque sicura.
Se per esempio, dopo un'approfondita revisione progettuale, alla luce delle maggiori informazioni acquisite fino ad oggi, ci si dovesse rendere conto che la dimensione e la profondita'di quelle fondazioni subacquee previste per il fondale artificiale e che tantissime difficolta' operative stanno provocando nell'avanzamento dei lavori, non fossero strettamente necessarie e anzi fossero addirittura sovrabbondanti, non ci sarebbe nulla di male ammetterlo anche pubblicamente e decidere di proseguire diversamente ma in modo piu' spedito e altrettanto sicuro.
E cosi' anche per eventuali altri aspetti caratterizzanti la massivita' e la ridondanza del progetto.
L'urgenza assoluta e' diventata infatti a questo punto non solo e non tanto la speditezza nei lavori ma la ragionevole certezza di portarli in fondo con le risorse ancora a disposizione fino alla effettiva rimozione del relitto dalle coste del Giglio.
Cominciamo intanto a darci gli auguri di Buona Pasqua.
E comunque Ermanno, a scanso di possibili fraintendimenti sul mio grado di fiducia nel progetto T/M che resta inalterato, perche' se non si va avanti con questo progetto non si capisce a questi punto cos'altro rimarrebbe da fare, se anche tale progetto risultasse ridondante nei criteri di sicurezza funzionale e strutturale la cosa sarebbe in qualche modo giustificata sia dall'onerosita' dell'impegno che sopratutto dall'assoluta necessita' di assolvere in tutti i modi possibili al compito assegnato: quello di rimuovere da dove e'andato a finire quell'enorme e disatrato relitto navale.
Beh Ermanno, vsto che conosci bene il funzionamento del sistema potresti anche darci qualche cenno di chiarimento senza annoiarti troppo e pretendere notula.
A me per esempio c'è un aspetto che mi assilla da diverso tempo, cioè quello della reale necessità di aver predisposto in fase di progetto tutta quella sovrabbondanza di mezzi materiali apparecchiature e strutture per il cantiere di raddrizzamento della Concordia.
Guardiamo infatti i 12 blocchi di ancoraggio nella planimetria solita di accompagnamento alle relazioni sui lavori T/M.
Perchè al momento se non sbaglio ne sono stati utilizzati solo 4?
E gli stessi strand jacks o martinetti e relative strutture di supporto collegate quali le piattaforme principali per il tiro iniziale della nave perchè sono stati previsti per un tiro di quasi 45.000 tonnellate rispetto alle 10-12.000 presumibili strettamente necessarie?
Insomma tutta questa apparente ridondanza è normale criterio cautelativo o esagerato sovradimensionamento di progetto?
Non mi pare un dubbio di poco conto visto che i costi e sopratutto i tempi nel cantiere Concordia al Giglio stanno lievitando oltre il limite tollerabile.
Saluti.
Di fatto quelli di T/M "tirano" e non spingono e questo è il punto.__ Quando si parla di qualcosa di pesante che deve essere mosso ci hanno sempre detto e insegnato che se oltre che tirare nel verso dello spostamento qualcuno spinge anche da dietro è cosa Buona e Giusta. il resto è noia per chi non è chiamato a spingere e tristezza per chi tira !!.__E quante volte lo devo dire ?? ... TieMiniiii ... forza, avete ancora tempo !!
[quote name="Attilio Regolo"]E poi Ermanno, gli strandjacks saranno anche coetanei del cemento armato precompresso ma diversamente dai manufatti prefabbricati del tipo c.a.p. che sono sistemi resistenti passivi gli strandjacks sono invece sistemi di meccanica impiantistica a funzionamento attivo nel senso che funzionano se alimentati continuamente dall'esterno da opportune sorgenti di energia idraulica e rappresentano sofisticate applicazioni in chiave moderna dell'origineario principio della pressa idraulica ideata dal genio filosofico scientifico del francese Blaise Pascal nel 1600 e perfezionato dall'inventore inglese Joseph Bramah nel 1800.
Come poi vengano applicati questi strandkacks e relative sorgenti di potenza idraulica per tirare su la Concordia e come mai si esercitino per azione e reazione anche forze ingenti di trazione sui pilastri esterni delle piattaforme su cui sono ancorati come ci fa osservare Pietro Rinaldi questo francamente ancora non l'ho ancora compreso bene e sto cercando di capirci di piu.
Saluti.[/quote]
Attilio i martinetti, perche così si chiamano, servono per tendere i cavi di precompressione in fase di costruzione di un manufatto in cap. L'uso che se ne fa è identico a quello che se ne vuole far per principio ed applicazione. Dove verranno applicati, come e cosa faranno io l'ho capito da un pezzo,ma mi risparmio di descriverlo perchè è noioso e non è utile a nessuno. Di fatto "tirano" e non spingono e questo è il punto, il resto è noia.
Saluti
E poi Ermanno, gli strandjacks saranno anche coetanei del cemento armato precompresso ma diversamente dai manufatti prefabbricati del tipo c.a.p. che sono sistemi resistenti passivi gli strandjacks sono invece sistemi di meccanica impiantistica a funzionamento attivo nel senso che funzionano se alimentati continuamente dall'esterno da opportune sorgenti di energia idraulica e rappresentano sofisticate applicazioni in chiave moderna dell'origineario principio della pressa idraulica ideata dal genio filosofico scientifico del francese Blaise Pascal nel 1600 e perfezionato dall'inventore inglese Joseph Bramah nel 1800.
Come poi vengano applicati questi strandkacks e relative sorgenti di potenza idraulica per tirare su la Concordia e come mai si esercitino per azione e reazione anche forze ingenti di trazione sui pilastri esterni delle piattaforme su cui sono ancorati come ci fa osservare Pietro Rinaldi questo francamente ancora non l'ho ancora compreso bene e sto cercando di capirci di piu.
Saluti.
Beh comunque Ermanno, anche se con tempi lunghissimi e costi esagerati, queste tecnologie e queste tecniche tradizionali quelle grandi opere cui accennavi alla fine si e'riusciti effettivamente a realizzarle.
Saluti.
Non scordiamoci che quei tiranti sono ancorati alla testa delle mensole applicate sulle piattaforme, che dovranno sopportare anche la sollecitazione di trazione sui pilastri esterni, ovvero non staccarsi e ruotare verso la pancia della Concordia....quindi piantare bene quei pilastri è altrettanto "essenziale" !!
[quote name="Attilio Regolo"]Ermanno, io non sono in grado di fare conclusioni su una vicenda tecnica di tale complessita'come quella della rimozione Concordia e del progetto T/M, posso solo esprimere un auspicio che tutto vada per il meglio.
E sono d'accordo con te sul giudizio circa una certa pesantezza e ridondanza generale del sistema T/M, ma definire obsoleta anche quella parte legata alla agli strand jacks che sono l'ultimo ritrovato della tecnica e della tecnologia nell'ingegneria delle movimentazioni controllate di grandi masse mi sembra esagerato e capzioso.
Forse il progetto avrebbe potuto essere piu' snello anche in questo aspetto riducendo congruamente il numero degli strand jacks ma si vede che i progettisti della T/M sono dei fedeli seguaci del vecchio detto latino: " melius abundare quam deficere".
Saluti elettrici.[/quote]
Attilio mi duole deluderti ma gli strandjacks altrimenti detti,parliamo un pò di italiano perchè credo che sia proprio un brevetto italiano, esistono da quando esistono le travi in c.a.p. ovvero cemento armato precompresso con le quali si son fatto ponti e viadotti di mezzo mondo ,autostrada del sole da cima a fondo poco dopo gli anni '60.
Non è uno strumento della nautica quello ma preso a prestito dalle opere civili da mezzo secolo almeno!!!!
Eh..caro elettrico, vedi come si resta facilmente abbagliati da ciò che non abbaglia?
Di solito abbonda chi non ha le idee proprio chiare e le palle tanto eh!
Saluti ragazzo ;-)
Ermanno, io non sono in grado di fare conclusioni su una vicenda tecnica di tale complessita'come quella della rimozione Concordia e del progetto T/M, posso solo esprimere un auspicio che tutto vada per il meglio.
E sono d'accordo con te sul giudizio circa una certa pesantezza e ridondanza generale del sistema T/M, ma definire obsoleta anche quella parte legata alla agli strand jacks che sono l'ultimo ritrovato della tecnica e della tecnologia nell'ingegneria delle movimentazioni controllate di grandi masse mi sembra esagerato e capzioso.
Forse il progetto avrebbe potuto essere piu' snello anche in questo aspetto riducendo congruamente il numero degli strand jacks ma si vede che i progettisti della T/M sono dei fedeli seguaci del vecchio detto latino: " melius abundare quam deficere".
Saluti elettrici.
Non ti allargare "elettrico", t'ho dato un cerino non un riflettore da stadio. Per dire che a mettere roba in loco si fa presto bisogna vedere poi come funziona il tutto, se funziona e come. Rimane sempre il concetto che si sta parlando di un progetto pesantissimo, complicatissimo, obsoleto e di scarsa rilevanza per ciò che attiene le "certezze" del risultato per una lunga serie di motivi già ampiamente esposti. E' tutto da vedere e tutto da fare prima di poter dire con certezza che la nave venga "sloggiata" intera da quel posto. Restano ancora da fare un bel po di cose tra cui i "buchetti" sul fondo e francamente non vedo particolari colorazioni rosee in questo. Bisognerà anche vedere anche come reagirà lo scafo una volta caricato a dovere con i serbatoi, strandjacks, catene e via discorrendo. Tieni conto elettrico, che con i serbatoi attaccati la parte di sinistra cambia totalmente il profilo esposto all'onda, non più come ora, idro-dinamicamente adatto ad accompagnarla ma decisamente battente (il fondo dei cassoni tutto è fuorché idro dinamico), lascio a te le conclusioni atticus.
Saluti
Anche perche', Ermanno, immagino che tutti quegli Strand Jacks possano essere regolati gradualmente nella propria capacita' di tiro, singolarmente o a gruppi, cosiche' non sia necessario fargli sprigionare a tutti e centoventiquattro gli strand jacks la massima forza di tiro di targa essendo sufficiente far aumentare tale forza in numero e modalita' diverse a seconda della dislocazione e delle necessita' da zero fino a quella stettamente necessaria per riuscire a "smuovere" la nave in modo perfettamente controllato.
Insomma Ermanno, sai che ti dico?
Che piu' si chiarisce nei dettagli questo metodo T/M e piu' viene meno quell'impressione iniziale di sistema pesante invasivo obsoleto fallimentare etc che ha caratterizzato molti dei commenti critici sul blog in questi mesi.
Anzi ti dico di piu'.
Piu' si va avanti nell'approfondirne gli aspetti e piu' mi vado convincendo che la parte preliminare assai pesante del rpogetto T/M, tipo piattaforme cassoni blocchi d'ancoraggio etc, sia in realta' solo un indispensabile presupposto per poter poi applicare la parte piu' moderna e innovativa del progetto, quella cioe' di riuscire ad esercitare con il sofisticato sistema degli strand jacks in modo perfettamente graduale e controllato e per cosi' in modo quasi "soft" in realta' un'enorme forza quale quella necessaria per smuovere e raddrizzare il grande relitto reclinato della Concordia tutto insieme e tutto intero senza apparente sforzo.
Saluti cordiali da "homo atticus" qualche milione di anni piu' evoluto dell'"homo arboricolo".
E comunque Ermanno, mi rimane tutta intera la curiosita' di come abbiano pensato quelli della T/M di collocare geometricamente e fisicamente quel ginepraio di ben "124 strand jakcs" della capacita' di tiro di 350 tonns ciascuno attorno e addosso alla nave compresi i relativi sistemi di alimentazione della pressione idraulica in fase di raddrizzamento.
Ne sai qualcosa di piu' preciso almeno tu, Ermanno?
Beh Ermanno, se le cose stanno come dici tu, e non ho motivo di dubitarne perche' evidentemente hai fonti di informazione dirette e precise, cio' mi conforta molto circa le capacita' potenziali del progetto T/M di riuscire nell'impresa di raddrizzare la Concordia.
Se poi si considera anche il contributo dato dai cassoni appoggiati sul bordo sinistro della nave come giustamente osservato dall'amico Rinaldi la cosa diventa ancor piu' confortevole.
Insomma, anche se in presenza di gravi ritardi e incertezze procedurali che ingenerano dubbi anche in chi come me ha speso sempre una parola a favore del progetto T/M , almeno sulla carta il progetto appare senzaltro all'altezza del compito assegnatogli.
E mi riesce difficile comprendere quindi tutto il livore scettico espresso in altri post di GiglioNews sia dal gruppo dell'Arch. Lazzarotto sia dall'articolista di "Oggi Notizie" nel presentare la prossima conferenza di Genova del 10 Aprile sul problema Concordia.
Saluti attici.
[quote name="Attilio Regolo"]E visto che non ci informa al momento ancora nessuno sul numero e tipo di strand jacks per il disincaglio della Concordia provo un po' a tirare ad indovinare e se sbaglio di molto non mi offenderei affatto se qualcuno mi volesse correggere.
Dunque, se la forza complessiva di trazione iniziale per smuovere il relitto si aggira come gia' ripetutamente detto sulle 10.000 tonnellate ritengo ragionevolmente cautelativo predisporre un sistema di tiro capace di produrre almeno il doppio di questa forza cioe' 20.000 tonns.
Se distribuiamo questa forza su circa 20 strand jacks che e' un numero compatibile con i primi schemi video mostrati la scorsa primavera dalla T/M si deduce che ogni strand jack deve essere capace di esercitare una forza di circa 1.000 tonns.
A questo punto sarebbe interessante sapere come verrebbero dislocati questi circa 20 strand jacks lungo i circa 100 mt di piattaforme principali, con quali sorgenti di potenza meccanica verrebbero alimentati e come queste sorgenti di energia idraulica verrebbero a loro volta dislocate nel cantiere attorno alla Concordia.
Saluti.[/quote]
Deduzione errata attilius elettricus. Sono complessivamente 124 gli strandjacks, da 350 tonn.cadauno per un totale, fra lato sinistro, anchorblock e varie di 43.400 tonn. di "cose che tirano".
Saluti attico
Non rinnegare Attilio che anche tu rappresenti, in momenti di bioritmo basso, alcuni dubbi sul buon esito del salvamento della Concordia attraverso l’attuazione del progetto T/M (altrimenti mi costringi a citarti i post che hai scritto, con l’indirizzo, il n° e la data).___ Le risposte su quesiti o dubbi tecnici le rimando al Buon Mancini, che sta per partecipare ad una conferenza in quel di Genova.__ Inoltre sono questioni alle quali dovrebbe rispondere qualche tecnico (autorizzato) della T/M ….. ma tant’è che sappiamo bene di parlare contro uno pannello riflettente, così come quando chiediamo che vengano pubblicate immagini o videoriprese aggiornate del fondale intorno alla Concordia, dove si svolgono i lavori.__ Però li ringraziamo perché ci fanno vedere i Tubi pilastro, le piattaforme, i cassoni e le immagini della concordia quando ci sono le sciroccate…_E mi pare che anche Tu stai chiedendo le stesse cose nel tuo ultimo commento !! E poi, scusa Regolo, a parte che Alberto Marchesi ha appena affermato (altro blog) che i punti dai quali partirà la forza traente sono 12, ma allo sforzo non partecipano anche i Cassoni che verranno applicati al lato sinistro ???
E visto che non ci informa al momento ancora nessuno sul numero e tipo di strand jacks per il disincaglio della Concordia provo un po' a tirare ad indovinare e se sbaglio di molto non mi offenderei affatto se qualcuno mi volesse correggere.
Dunque, se la forza complessiva di trazione iniziale per smuovere il relitto si aggira come gia' ripetutamente detto sulle 10.000 tonnellate ritengo ragionevolmente cautelativo predisporre un sistema di tiro capace di produrre almeno il doppio di questa forza cioe' 20.000 tonns.
Se distribuiamo questa forza su circa 20 strand jacks che e' un numero compatibile con i primi schemi video mostrati la scorsa primavera dalla T/M si deduce che ogni strand jack deve essere capace di esercitare una forza di circa 1.000 tonns.
A questo punto sarebbe interessante sapere come verrebbero dislocati questi circa 20 strand jacks lungo i circa 100 mt di piattaforme principali, con quali sorgenti di potenza meccanica verrebbero alimentati e come queste sorgenti di energia idraulica verrebbero a loro volta dislocate nel cantiere attorno alla Concordia.
Saluti.
Certo che ci "hai messo del tuo" Pietro/Sagredo in tutti questi lunghi mesi di dibattito sul progetto di rimozione della Concordia e poi diciamo la verita' tu sei l'unico tra tutti noi disputanti che oltre ad avere competenze sei mosso da una motivazione interiore vera profonda e giustificabilissima: "liberare" Punta Gabbianara dal grande e ingombrante relitto della nave che si e' messa proprio davanti alla casa e all'orizzonte della tua memoria.
Ed e' per questo che se pure in ansia e pieno di dubbi il progetto T/M tendi a vederlo come l'unica ancora di salvezza per l'esaudimento del tuo desiderio liberatorio e pertanto stai spingendo perche' si riesca comunque a portarlo in fondo con successo e al piu' presto possibile.
E allora, dopo aver riscontrato la sostanziale logicita' e funzionalita' dello schema di progetto, almeno per me che l'ho sempre sponsorizzato, perche' non proviamo a chiarire e ad approfondire come peraltro gia' ripetutamente richiesto sul web senza risposta le modalita' di dettaglio con cui quella ormai famosa forza di tiro per il primo disincaglio e raddrizzamento a piattaforme completate possa essere prodotta e concretamente applicata?
Si era detto all'inizio di tutta la vicenda con un sistema di " strand jacks", gia' ma quanti strand jacks, di che tipo e dimensione, di quale potenza meccanica, con quali modalita' applicative, con quale forza di pressione e prodotta da cosa e come?
Insomma dubbi da chiarire ce ne sono ancora molti prima di riuscire eventualmente a stare un po' piu' tranquilli sull'effettivo possibile esito positivo dell'intera complessa vicenda.
Saluti.
Grazie Attilius per l'attribuzione dell'importante ruolo di mediatore illuminato, certamente Virtuale, però devi ammettere anche CHE CI METTO DEL MIO ..... o no ??__ Buona domenica e auguri per i Nipoti (sono importantissimi e quindi da N maiuscola).
Ciao Pietro, ho visto il tuo commento ultimo solo ora e ti rispondo rapidamente perche' ho il compleanno della nipote.
Ribadisco la mia convinzione che il sistema T/M di rimozione della Concordia dal Giglio possa funzionare egregiamente salvo imprevisti che sono sempre in agguato in questo tipo di imprese per la semplice ragione che i parametri di funzionalita' e sopratutto di sicurezza strutturale sono stati scelti ampiamente sovrabbondanti anche se questo ha dilatato fortemente sia i costi che i tempi.
Per quanto riguarda il nostro pseudo dialogo sui massimi sistemi mi sta benissimo ritagliarmi il ruolo del buon tolomaico/aristotelico "Simplicio" anche se non particolarmente apprezzato da Galileo per la ragione evidente che posso essere considerato lo strenuo difensore del presunto obsoleto pesante e tradizionale sistema di salvage T/M a fronte delle proposte rivoluzionarie tipo Mancini e Lazzarotto (anche se di quest'ultimo si conoscono per ora solo le infuriate invettive ma niente del salvifico progetto) cui assegnerei invece il ruolo del copernicano "Salviati".
Per te, Pietro, vedrei l'importante ruolo del mediatore illuminato "Sagredo" .
Ai posteri l'ardua sentenza.
Buona Domenica.
E comunque Pietro, con l'ultimo commento, sia chiaro, non ho inteso riferirmi a eventuali precalcolati intenti speculativi, nel senso che si sia deciso a tavolino di abbondare in mezzi uomini e strutture per far "girare piu' quattrini", bensi' solo che il fatto di trovarsi di fronte ad un caso come quello della Concordia naufragata al Giglio ed un impegno unico al mondo e nella storia del Salvage ha assai probabilmente indotto l'impresa assegnataria a sovrabbondare nel progetto nei criteri di certezza funzionale e sicurezza ambientale cio' comportando di conseguenza costi e tempi assai dilatati e grandi difficolta' aggiuntive nell'approntamento sia del cantiere che delle indispensabili infrastrutture preliminari di supporto alla complessa e critica operazione di disincaglio raddrizzamento e sollevamento quali le grandi e profonde piattaforme subacquee artificiali.
Quindi nessun dubbio sulla capacita' intrinseca del sistema T/M di realizzare quanto richiesto e preventivato ma solo qualche incertezza su alcune modalita' operative e sopratutto sui tempi definitivi di esecuzione.
Saluti e buon fine settimana a tutti.
La prima frase del tuo commento 544# mi ha preoccupato, ho aperto bene le orecchie e attenzionato il cervello, come da Te richiesto e poi ….. poi non ho capito cosa di “straordinario” hai detto._ Da cui, confermo i miei timori sullo stacco della fiancata destra dal fondo, anzi, è sicuro che assisterò dagli scogli del vicino Lazzaretto a tale evento collocandomi a distanza di sicurezza (e insieme a tanti amici), se la cosa andrà a buon fine festeggerò con salti di gioia e, magari, anche con un tuffo a mare.__ Confermo anche la mia difficoltà a comprendere la ragione per cui, per evitare fallimenti sul tiro, in fase iniziale (applicazione delle forze che permetteranno di far ruotare il relitto) non sia stato programmato un sistema di spinta sul lato destro della nave, con scelte impiantistiche che non sta a me intuire e/o descrivere.__ Capisco invece, Caro Attilio, che anche nel Tuo cervello esiste un “tantinello” di dubbio, se è vero che paventi la possibilità di pentirti di quello che scrivi oggi.___ Per rispondere alla tua metafora con la quale ti riferisci a “Sagredo, Salviati e Simplicio”, in prima analisi mi pare che Tu intenda essere identificato come Sagredo, ma a mia sensazione, più che moderatore di una importante discussione, puoi essere identificato, riferendomi ai tuoi commenti, qualche volta anche a Salviati ed altre a Simplicio.__ Saluti maremmani.
Per quanto riguarda invece i tuoi timori circa la capacità del sistema T/M di superare gli ostacoli del primo distacco tra fianco sommerso della nave e fondale naturale di appoggio inclinato, tutto questo infinito ed estenuante dibattito sai cosa mi sta incuneando in testa,Pietro?
E apri bene "le orecchie", Pietro, perchè sto per dire una cosa di cui potrei pentirmi in seguito visto che qui nel blog non facciamo solo "verba volant" ma scriviamo e resta agli atti ciò che diciamo per nostra eventuale futura condanna perlomeno intellettuale.
Lo schema T/M sembra mostrare in modo sempre più convincente che il sistema adottato sia teoricamente sicuramente in grado di assolvere al compito assegnatogli, anzi che i parametri fisici e le dimensioni strutturali siano stati scelti in modo da ipergarantire suddetta riuscita ma con coefficienti di sicurezza talmente sovrabbondanti da rischiare addirittura, a prescindere dai costi enormemente lievitati, di non riuscire a sviluppare l'allestimento stesso del sistema, vedi ad esempio l'approntamento delle fondazioni subacquee che per la loro abnorme dimensione e difficoltà di realizzazione stanno mettendo a durissima prova la credibilità procedurale dell'intero progetto.
Saluti.
Caro Pietro Rinaldi, ti ringrazio davvero di avermi concesso una tantum una sponda di salvaguardia intelletuale nei confronti dell'aggressivo e prepotente Ermanno Mancini tanto da sperare che da "Homo arboricolo" possa cominciare ad aspirare almeno al titolo di "homo sapiens".
Anche se nel nostro caso Pietro, con te me e Ermanno siamo piuttosto di fronte ad un eterno battibecco tra minimi sistemi potremmo anche in qualche modo ricordare ai lettori piu' esperti le figure di "Simplicio" "Sagredo" e "Salviati" nel capolavoro letterario/scientifico intitolato "Dialogo sui massimi sistemi" di Galileo Galilei dove appunto il nobile "Sagredo" persona aperta e illuminata cercava di mediare tra i due disputanti sulla struttura dell-universo e cioe'il tolemaico/aristotelico "Simplicio" e il copernicano "Salviati".
Ora il problema e' di capire, assegnando il ruolo di Galileo a GiglioNews, chi di noi tre sta interpretando i ruoli rispettivamente di "Salviati" "Sagredo" e "Simplicio".
Cordialissimi saluti da "Blogger elucubrante".
E comunque Ermanno, scusandomi per alcune leziosita' scolastiche dovute forse a deformazione professionale per il lavoro di insegnante svolto per oltre 40 anni, pensavo che lo schema fosse stato elaborato da te vista la firma E.M. in fondo al foglio di carta millimetrata rappresentato nel tuo post ed e' per questo che mi sono permesso di farti delle critiche.
Peraltro si vede bene che e' solo uno schema essenziale approssimativo che vuole solo illustrare in linea di massima il principio di base del progetto T/M di disincaglio raddrizzamento e appoggio su fondale artificiale della Concordia al Giglio.
Ma d'altra parte non si possono non notare anche a colpo d'occhio di un non esperto alcune anomalie, come quella della mancanza di valori indicativi sui vettori forza di tiro al fondo dei cassoni e della abnorme dimensione delle strutture di appoggio e fondazione subacquea rispetto ad un corpo sommerso certamente complesso e di notevoli dimensioni come quello della nave piu' accessori di galleggiamento ma pur sempre di tipo scatolare alleggerito e predisposto sostanzialmente per galleggiare quasi che la spinta esterna di Archimede non fosse stata minimamente presa in considerazione.
Saluti cordiali da "homo arboricolo di matrice elettrica".
Illustre Ing. Mancini …. Credo che, questa volta, il da te definito “elettrico”, forse impropriamente anche per le sue lunghe elucubrazioni bloggherate, ABBIA VERAMENTE RAGIONE.__ In fondo, nel corso di Laurea in Ingegneria, vecchio ordinamento, c’era sempre, anche per gli “elettrici”, quello scoglio dell’esame di scienza delle costruzioni, spesso …specialmente per loro … assomigliante a quello delle Scole dell’amata Isola del Giglio (ovvero dove ci si cozza “rovinosamente contro).__ Però lo schematismo planare mi sembra un poco azzardato nell’analisi del problema “rotazione” della Concordia.._ Dico questo perché su 300 metri circa di lunghezza dello scafo, quel “punto” baricentrico è veramente virtuale, nel senso che sarebbe più opportuno parlare di una linea che unisce quell’insieme di baricentri che vanno da poppa a prua della nave.__ Se vogliamo schematizzare prendendo come parametro un numero proporzionato alla lunghezza dei cassoni che si andranno ad applicare sulla fiancata (diciamo 20-25 metri) ci saranno almeno una decina di “baricentri” da considerare e forse più…_ Alla approssimazione sulla loro precisa collocazione in fase di raddrizzamento la trave/nave dovrà rispondere sopportando consistenti sforzi di torsione … La mia opinione è che la Concordia ce la farà a sopportare queste sollecitazioni ….., la mia certezza è decisamente offuscata, e lo dicevo anche nel mio ultimo post, se pensiamo invece alla fase di primo distacco dal fondale della fiancata sinistra.
Siamo alle solite Ermanno, quando ti si fa notare qualche tuo errore ti indispettisci e reagisci in modo scomposto.
Per questa volta mi e' andata benino con l'"homo arboricolo di matrice elettrica" di cui mi onoro di avere l'esclusiva perche' ho consultato un testo di antropologia ma non e' mai esistito nell'evoluzione della specie umana.
Se comunque consulti un banale testodi fisica meccanica potrai riscontrare che il momento rotazionale di una forza applicata in un punto "P" rispetto ad un polo "O" e' dato dal prodotto non solo tra il valore della forza per quello della distanza "OP" ma anche per il seno dell'angolo tra la direzione della forza e quella della distanza OP.
Pertanto applicando il concetto allo schema statico del progetto T/M il momento resistente della forza peso della nave si ottiene dal prodotto del peso per la distanza tra il baricentro G e il vertice di rotazione istantanea per ancora il seno dell'angolo tra la forza peso e la distanza tra G e il ginocchio di rotazione.
Saluti e buon ripasso.
[quote name="Attilio Regolo"]
Certo che le critiche di Mancini continuano ad avere un fondamento, ma e' anche vero che l'amico Ermanno e' con tutta evidenza affetto da un tale personale "fumus persecutionis" nei confronti del progetto T/M che lo porta spesso ad esagerare e ad enfatizzare alcuni aspetti critici.
Come quando arriva a presupporre per lo sforzo di tiro un valore addirittura triplo di quello presunto a base del progetto ipotizzando un "braccio" del momento resistente al primo rotolamento appunto triplo andando contro il buon senso della fisica tecnica dei baricentri di corpi approssimativamente cilindrici quali la trave/nave Concordia.
Oppure quando nel riportare lo schema del progetto T/M in testa al presente post raffigura in modo un po'tendenzioso a vantaggio delle sue considerazioni.............. di "schiacciamento" aggiuntivo sul ginocchio confrontabile con la forza peso applicata nel baricentro che invece e' assai piu' estesa essendo del valore di circa 50.000 tonns a fronte di poche migliaia di tonns della componente di schiacciamento che pertanto non dovrebbe giocare un ruolo importante nella deformazione del ginocchio ne' tanto meno rischiarne addirittura lo sfondamento come ipotizzato.
Cordiali saluti.[/quote]
Attilio io non ho supposto nulla, si è semplicemente analizzato il comportamento dei momenti in funzione della posizione del baricentro che nel T/M è stato considerato nel punto in cui è raffigurato. Le conseguenze non sono frutto di fantasia e/o anomalie neuro vegetative ma semplicemente del buon senso e della logica. Gli angoli e le direttrici di cui parli non è farina del mio sacco ma di altri sacchi. Uqello è lo schema di principio del T/M nulla più nulla meno.
Saluti insinuante homo arboricolo di matrice elettrica.
:P
Ciao Pietro, vedo che dubbi e timori per il caso Concordia e sul relativo progetto di rimozione continuano a pervadere le nostre coscienze, ma vorrei cominciare se possibile a provare ad alleggerirne alcuni.
Certo che le critiche di Mancini continuano ad avere un fondamento, ma e' anche vero che l'amico Ermanno e' con tutta evidenza affetto da un tale personale "fumus persecutionis" nei confronti del progetto T/M che lo porta spesso ad esagerare e ad enfatizzare alcuni aspetti critici.
Come quando arriva a presupporre per lo sforzo di tiro un valore addirittura triplo di quello presunto a base del progetto ipotizzando un "braccio" del momento resistente al primo rotolamento appunto triplo andando contro il buon senso della fisica tecnica dei baricentri di corpi approssimativamente cilindrici quali la trave/nave Concordia.
Oppure quando nel riportare lo schema del progetto T/M in testa al presente post raffigura in modo un po'tendenzioso a vantaggio delle sue considerazioni critiche angoli e vettori/forze quale ad esempio l'angolo vivo acuto del vertice di istantanea rotazione nel ginocchio di fondo quando invece nella realta' in quel punto abbiamo una superficie a curvatura dolce oppure quando disegna la componente del vettore di "schiacciamento" aggiuntivo sul ginocchio confrontabile con la forza peso applicata nel baricentro che invece e' assai piu' estesa essendo del valore di circa 50.000 tonns a fronte di poche migliaia di tonns della componente di schiacciamento che pertanto non dovrebbe giocare un ruolo importante nella deformazione del ginocchio ne' tanto meno rischiarne addirittura lo sfondamento come ipotizzato.
Insomma, Pietro, pur rimanendo intatti dubbi e timori sul progetto in atto quelli piu' gravi e distruttivi ipotizzati non mi sembra abbiano reale fondamento.
Cordiali saluti.
Cari Amici del Blog (in attesa di verificare di persona, al Giglio, l’amicizia o l’indifferenza reciproca) risiamo entrati a “gamba tesa” sulle questioni Ingegneristiche o meglio di rotolamento di quel giocattolo.__Non nascondo che le osservazioni del buon Mancini, corredate da calcoli, e le sue previsioni “rovinose” per la fase CRUCIALE di raddrizzamento possano essere fondate.___Questa sensazione avvalorata anche da riscontri reali per quanto attiene l’andamento della cantieristica, accresce il mio timore a che qualcosa possa non andare per il verso giusto (Voluto da Tutti, spero, oltrechè dai responsabili della T/M).___ Allo stato dei fatti c’è poc’altro da disquisire e non resta quindi che attendere l’operazione “critica”.__ Credo che il momento più difficile, direi decisivo, è quello appunto del distacco dalle superfici di appoggio della fiancata destra della Concordia sul fondale, ovvero della massima trazione da esercitare dalla parte opposta con l’azione preponderante del contrappeso esercitato dai cassoni da riempire pian piano di acqua marina. __Braccio corto o braccio lungo o braccio del momento ruotante che sia … quello è, e nient’altro potrà essere fatto in corso d’opera (Ormai i cassoni sono belli che costruiti, a meno che non si voglia raddoppiarli).__ Purtroppo, e ormai mi sono stancato di scriverlo, l’idea dell’aiuto con una spinta dal basso (lato di dritta) che dia comunque un contributo al tiro esercitato dalla parte opposta, sembra non essere nei programmi della T/M e non capisco la ragione. __Perchè secondo il mio umile parere, superato lo stacco e guadagnati quei 5-10° di rotazione tutto poi sarebbe più facile da portare avanti per raddrizzare definitivamente lo scafo della Concordia.
[quote name="Attilio Regolo"]
....... da cosa e come diavolo vengono prodotte?
Saluti.[/quote]
Semplicemente tirando verso il basso e verso gli ancoraggi posti all'estrema destra dei falsi fondali. Se osservi bene lo schema noterai che in fase iniziale gran parte di questo sforzo e dei pesi propri aggiunti,si traduce in più componenti verticali dirette tutte verso il basso e normali all'asse di simmetria verticale della nave.
Questo non genera inizialmente rotazione ma compressione dello scafo su tutto quello che costituisce materialmente la linea di contatto tra lo scafo stesso e tutto ciò che sotto di esso si trova.
Ovvero: i cuscini imbottiti di cemento e speroni di granito. Molto verosimilmente saranno questi ultimi a sfondare definitivamente la nave prima ancora che inizi a girare sia per l'effetto di tali forze che dei pesi aggiunti sulla fiancata sinistra. Sbaglierò ma da quanto so è molto verosimile che a fronte del tentativo di applicare quanta più trazione possibile per dare spunto alla rotazione, si generi altrettanta compressione sulle zone di contatto oltre ché trazione su tutte le strutture esterne sinistre dello scafo. Del resto a fronte di mesi di permanenza, di svariate mareggiate lo scafo è ancora la,non certo per merito dei tiranti della messa in sicurezza, ma solo perché è ben piantato sulle rocce direi "spalmato". La nave non si muove semplicemente perché non può altrimenti, cavi o non cavi sarebbe già colata a picco da un pezzo.
Saluti attilione.
Ermanno, per calcolare il momento resistente della nave nella tua tabella excel non devi moltiplicare il peso per la distanza fisica del baricentro dal centro di rotazione /ginocchio bensi' il peso per la distanza del baricentro dalla retta verticale passante per il ginocchio cioe' per il "braccio" della forza peso rispetto al centro di rotazione.
Saluti.
Alla tabella excel allegata si è voluto dare dimostrazione numerica di quale sia la variazione dei tiri da applicare lungo la direttrice esterna dei cassoni di sinistra, (secondo lo schema statico adottato nel progetto T/M) in funzione della effettiva distanza del baricentro delle masse nave dal centro di rotazione istantanea (ginocchio destro). Trattandosi di grandezze linearmente dipendenti mediamente ogni 10 metri lo sforzo necessario raddoppia. Questo sta a significare che se il baricentro non dovesse trovarsi a 9 metri come indicato ed ipotizzato dai progettisti T/M ma venisse a trovarsi a 20 metri dal ginocchio lo sforzo necessario raddoppierebbe passando dalle ipotetiche 10.000 tonn, alle ipotetiche 20.000 con evidenti differenze circa le effettive sollecitazioni imposte alle strutture aggiunte ma in particolar modo a quelle della nave. Ragion per cui, evitando inutili azioni masochistiche ed auto lesioniste, non si è mai presa in considerazione nessuna fra le tante soluzioni, semplicisticamente sempre adottate fino ad oggi invece adottate dalla gran parte dei progettisti di recupero T/M compresa, che avessero o dovessero in qualche modo interferire con i criteri di ovvia incertezza statica sulla posizione dei baricentri ad oggi, per alcuni, indeterminata ma assolutamente decisiva ai fine della valutazione "vera" di quanto va ad applicarsi in fase di rotazione. In parole povere cosa è ragionare con 10.000 tonn. altra è ragione con 20,000 tonn. ed oltre!
Saluti e.m.
Hai ragione Pietro, sarei molto curioso anch'io di dare un'occhiata la' sotto tra i pali di fondazione e gia' che ci siamo, tu hai capito quale valore puo'avere, visto che nello schema non e' indicato, quel vettore/forza nello schema di progetto applicato nel vertice inferiore esterno dei cassoni per effettuare con l'aiuto anche del peso dei cassoni stessi la prima rotazione della nave?
E se il valore necessario minimo, in condizioni ottimali delle superfici di rotolamento a contrasto, si aggira sulle 10.000 tonnellate come da me calcolato in linea di massima in un lontano post e confermato da Ermanno Mancini nel suo commento piu' sotto, tu hai capito da cosa e come diavolo vengono prodotte?
Saluti.
Ci sarà una ragione di stato per mostrare, almeno ogni tanto, immagini del cantiere subacqueo, così come si riportano, con dovizia di particolari, le foto dei cassoni, delle piattaforme, delle sciroccate, delle navi che si accavallano intorno alla Concordia ???
E poi, cari amici del blog ma sopratutto cari amici Gigliesi, vogliamo dirci le cose davvero guardandoci negli occhi e con la mano sul cuore?
Dopo oltre un anno di attesa spasmodica e di peripezie di ogni genere dove siamo effettivamente arrivati con questo problemissimo del relitto Concordia e del progetto di rimozione davanti a Punta Gabbianara?
Praticamente a nulla di certo e conclusivo.
L'unica cosa di cui siamo sicuri e' che la sotto in quel cantiere stanno trovando problemi gravissimi nella realizzazione dei presupposti stessi del progetto, cioe' delle indispensabili fondazioni profonde dei fondali artificiali.
E di tutto il resto allora, specialmente della fase cruciale del disincaglio/disincastro e primo raddrizzamento chi e come a questo punto ce ne puo' garantire la perfetta riuscita?
Quel "geniaccio" impertinente espertissimo di fondazioni di Ermanno Mancini e' un anno che ci lancia allarmi e prefigura sfasci per l'intero progetto T/M.
Certo la sua potrebbe sembrare una voce non del tutto attendibile visto che il suo precipuo interesse e' sponsorizzare la sua idea/progetto rivoluzionaria di sistema superleggero di sollevamento globale, ma cio' non toglie che ne ha azzeccate parecchie in termini di problemi su scavi subacquei e fondazioni artificiali per quel faticosissimo cantiere della Concordia.
Ve lo immaginate se avesse in qualche modo ragione anche quando parla di sfascio e fallimento della fase di tiro e disincaglio/raddrizzamento?
Sarebbe un'autentica sciagura per il progetto e per l'isola.
E allora?
Allora appare sempre piu' urgente e opportuno che a gran voce venga richiesta da tutti gli interessati una pausa di riflessione su quanto sta avvenendo in quel cantiere e per quel progetto, perche' una palla di neve per quanto grande e in discesa che sia si puo' sempre provare a fermarla e neutralizzarla prima che possa diventare una valanga disastrosa.
Saluti preoccupati a tutti.
Sono d'accordo con te Pietro, il Ministro dell'Ambiente e il Prefetto del Governo stanno dando proprio l'impressione che resisi ormai conto che quella "patatona bollente" della vicenda Concordia non accenna minimamente a raffreddarsi cercano di consegnarla cos'i' come si trova ai malcapitati di turno dell'ancora incertissimo futuro Governo liberandosi per quanto possibile delle proprie eventuali personali anche se ritengo involontarie responsabilita'.
E non e' per fare facile e demagogico pessimismo, ma ritengo che il Giglio e i Gigliesi si debbano preparare ad ancora una lunga battaglia solitaria per tentare di vedersi ricompensare almeno in parte di tutti i disagi e i sacrifici che la vicenda Concordia ha comportato.
E io stesso che ho trascorso piu' di un anno a sponsorizzare con ottimismo e fiducia attraverso un disinteressato contributo intellettuale di opinione e dibattito su questo giornale on line di GiglioNews il progetto T/M non posso esimermi arrivati ad oggi dall'esprimere un sentimento di forte delusione per quanto accaduto e continua ad accadere in prospettiva.
Aver visto gia' spendere per quel progetto la gran parte delle enormi risorse finanziarie messe a disposizione dalle assicurazioni internazionali e non riuscire a vedere ancora nemmeno un barlume di certezza nella riuscita finale dell'impresa e' qualcosa che ti scuote nel profondo dell'anima.
Saluti cordiali.
Cari Amici Commentatori del Blog. Mi pare che, dopo il comunicato emesso dal “quasi ex ministro” Clini, mi pare che ci sia molto da osservare nel merito._Oggi non ho molto tempo per scrivere sul problema ma quello di Clini mi pare come l’ultimo canto del Cigno che nell’occasione si è scrollato di tutte, anche le più piccole, macchie di grigio sulle piume bianche… Sottolineo per brevità solo qualche affermazione (improbabile) tra le tante riportate:.. Non appena informato dei ritardi nelle operazioni, ho rappresentato in modo formale alla Costa Crociere, e al Commissario Franco Gabrielli, ….. (cioè non era Gabrielli che doveva informare giorno per giorno il ministro ??) …;__Oggi la Regione Toscana è la migliore garanzia per evitare che l’esito della Concordia sia guidato da interessi speculativi (cioè non ci sono interessi speculativi sulla vicenda ??? … E tutti gli attori sono dei Buon Samaritani !!) ;__Fin dall’ottobre 2012, ho rappresentato in modo formale alla Costa Crociere, e al Commissario Franco Gabrielli , l’urgenza della individuazione del porto dove ricoverare e smantellare il relitto prima delle conclusioni delle operazioni al Giglio (ma come, non lo avevano messo in programma ? e non erano a conoscenza della lunghezza dei tempi di adeguamento di ambiti portuali … fondali, banchine, accosti, infrastrutture a terra).
[quote name="Franco Pepe"][quote name="Attilio Regolo"]Beh Franco, e' vero che la T/M ha presentato la relazione settimanale ... [quote]
Nel post ho solo messo il link per arrivare subito alla relazione. Nell'estrema sintesi del messaggio si può leggere il valore che hanno le sempre più numerose pagine delle susseguenti relazioni settimanali: praticamente sempre le stesse cose aggiornate e ripetute all'infinito, chiara trasposizione di chi deve scrivere qualcosa e non ha (quasi) nulla da dire di nuovo. Ecco così il riassunto del meteo e le previsioni per la settimana successiva, le persone impiegate, gli spostamenti dei mezzi e .. questi cetacei che giocano a nascondino e non si fanno mai vedere !
Io ormai mi limito a guardare il colore dei fori e le (poche) foto allegate, tutto il resto potrei recitarlo a memoria.
Lo scetticismo sul progetto cresce di giorno in giorno e con esso si affievolisce il sogno di rivedere Concordia rimessa a nuovo.
Scettici saluti, F. P.[/quote]
...Già, e manca però anche il cronoprogramma di Gantt per questa settimana indicato come allegato a pag. 7/33!
[quote name="Attilio Regolo"]Beh Franco, e' vero che la T/M ha presentato la relazione settimanale ... [quote]
Nel post ho solo messo il link per arrivare subito alla relazione. Nell'estrema sintesi del messaggio si può leggere il valore che hanno le sempre più numerose pagine delle susseguenti relazioni settimanali: praticamente sempre le stesse cose aggiornate e ripetute all'infinito, chiara trasposizione di chi deve scrivere qualcosa e non ha (quasi) nulla da dire di nuovo. Ecco così il riassunto del meteo e le previsioni per la settimana successiva, le persone impiegate, gli spostamenti dei mezzi e .. questi cetacei che giocano a nascondino e non si fanno mai vedere !
Io ormai mi limito a guardare il colore dei fori e le (poche) foto allegate, tutto il resto potrei recitarlo a memoria.
Lo scetticismo sul progetto cresce di giorno in giorno e con esso si affievolisce il sogno di rivedere Concordia rimessa a nuovo.
Scettici saluti, F. P.
Scusami Ermanno, facciamo a capirci meglio anche per i lettori meno esperti.
Tu dici nel commento ultimo di precisazione: "nello schema in alto (il baricentro vero rispetto a quello "G" segnato) non sta a destra ma molto piu' a sinistra e molto piu' vicino al fondo di quanto tu pensi".
Ma a destra o a sinistra di quale asse geometrico dello schema?
Nello schema vedo tracciati due assi significativi, quello di simmetria dello scafo inclinato e quello verticale passante per il ginocchio di appoggio di fondo.
A quale dei due ti riferisci?
Grazie e di nuovo saluti.
Una precisazione attilio, Nello schema in alto non è più a destra ma molto più a sinistra e molto più vicino al fondo di quel che pensi. Questo porta ad un notevole aumento del momento che le masse della nave attueranno rispetto al sistema di rotazione. In altri termini con le circa 10.000 tonnellate di "tiro" previste non si muoverà un bel nulla, al massimo qualche pezzo di nave o di carpenteria che volerà addosso a qualche mezzo o magari sulle costole di qualcuno, e speriamo di no naturalmente!!
Saluti Attilio
Non entro nei dettagli perchè non posso. Il baricentro è spostato e di parecchio.
Le masse che si sono sposate sono notevoli pertanto il baricentro non è mai stato dove lo hanno disegnato. Quanto ai pesi e alle considerazioni iniziali,non siamo statimasochisti nell'aver scelto le condizioni peggiori, ovvero sbandamento 85°, peso 55.500 tonnellate e ragionato sulla assoluta mancanza di collaborazione da parte dello scafo quale che sia. E' semplicemente un oggetto pesante da sollevare e ruotare, il suo comportamento statico non è interessante in nessun caso. Non è un caso che si è ragionato su questo e si sono raggiunte le oltre 70.000 tonnellate di spinta per avere [u]sempre[/u] una riserva notevole a fronte delle numerose incognite tutt'ora non svelate ne risolte nel sistema "recupero". Non è un caso che si sia del tutto ignorato il comportamento dello scafo che ruota, volente o nolente nel sistema T/M, su due speroni di granito che comunque faranno danni, prima che si attivi la portanza dei sacchetti sotto al ginocchio. E' inevitabile per essi un fisiologico assestamento una volta sottoposti a carichi ingenti. Nessuno può quantificare con certezza, ma certamente accadrà .Quindi non riteniamo di essere stati masochisti nel rompersi il cervello per studiare,sviluppare e proporre un sistema, pur nuovo ed inedito,tanto quanto il T/M a questo punto, ma leggero e reiterabile, a fronte di un relitto che non ha alcuna voglia di essere trattato come tale, ovvero tagliato o affondato.
Per concludere tutto questo verrà ampiamente evidenziato e dimostrato, com'è già stato ampiamente evidenziato dimostrato in altre sedi, nella conferenza stampa che sull'argomento si terrà il prossimo 10 aprile ove, saranno presenti organi di stampa nazionale ed internazionale, istituzioni, armatori ed imprese specializzate del settore.
Purtroppo,e questo mi rammarica molto, la questione è ben lungi dall'essere risolta come tutti vorremmo venisse risolta.
Saluti e.m.
Buongiorno Ermanno e bentornato nel blog.
Vedo che la tua carica polemica nei confronti del progetto T/M non e' cambiata di una virgola.Non ti si puo' certo tacciare di incoerenza e d'altra parte bisogna darti atto che molte delle cose negative sul progetto T/M che avevi pronosticato fin dall'inizio si sono rivelate sostanzialmente esatte.
Continua a non tornarmi pero' quanto dici sullo schema statico a proposito dell'asse baricentrale che affermi trovarsi "non a 9 mt dal piano di costruzione (?) della nave ma assai piu' a destra e distante dal fondo (?)". Cosa vuoi significare con piu' precisione? Sono d'accordo che i baricentri si sono spostati un po' a dritta rispetto all'asse di simmetria originario in assetto di navigazione ma non credo piu' di tanto perche' non vedo quali grandi masse si siano spostate verso dritta e poi se per fondo della nave intendi il ginocchio di chiglia attorno al quale dovra' farsi rotolare la nave per il disincaglio e primo raddrizzamento il nuovo baricentro spostato a dritta e verso il basso non credo che presenti un braccio molto diverso dai 9 mt dello schema.
Comunque, a parte i dettagli statici,su un aspetto generale sono d'accordo con te e ti confesso che nonostante la mia costante strenua difesa del progetto lo sono sempre stato, il fatto cioe' che lo schema di progetto e' stato congegnato in modo ottimistico e eccessivamente semplificato e non si e' tenuto nel dovuto conto di alcune variabili che possono giocare un ruolo essenziale e ostativo al progetto come quello appunto della effettiva conformazione dell'incaglio e della sua resistenza allo spostamento del corpo navale anche per effetto dei carichi aggiuntivi dei cassoni di zavorra e della resistenza stessa residua del corpo navale dopo le presumibili notevoli deformazioni accumulate in questi lunghi mesi di degenza sugli scogli del Giglio.
Saluti cordiali.
Lo schema riportato è esemplificativo delle scelte statiche di principio che si sono poste alle base di tutto il progetto. E vi sono delle grandi ingenuità o, forse delle mistificazione per far "abboccare" il pesce LOC e tutto il resto.
La prima è quella di aver considerato simmetrico e passante per l'asse di simmetria della nave, ben sapendo che tale asse è di simmetria per la nave in assetto di marcia, il baricentro delle masse si trova, per lo stesso motivo di giacitura in tutt'altra parte.
Questo concetto è facilmente intuibile se si riflette sulla reale inclinazione dello scafo e sull'inevitabile spostamento verso destra di masse considerevoli che si sono spostate da quel lato.Dal che si deduce, con semplici considerazioni elementari, che è impossibile che il baricentro in questione passi per l'asse di simmetria e che si trovi a circa nove metri, come indicato nel progetto,dal piano di costruzione delle nave.
E' molto più distante dal fondo della nave e non giace affatto sul'asse di simmetria ma su un altro asse che passa altrove,come è normale che sia per una nave sbandata di 65°.
La seconda è concettuale per il tipo di soluzione adottata.
Fondamentale era, ed è, la realizzazione delle perforazioni di g.d. in una geologia tutt'altro che benigna. Infatti è proprio la che i lavori sono fermi e si va trovando la inesistente soluzione che non c'è, almeno non in tempo brevi. Detto questo si paventa l'ipotesi di abbandono del progetto o l'attuazione di soluzioni ben lungi da quelle ipotizzate che vanno anche per la demolizione e/o l'affondamento in loco.Altro che piombino!!! (che,tra parentesi, dovrà essere adeguato a spese naturalmente dei contribuenti c.v.d.)
Le solite chiacchiere dei politici ai quali, non sono per mia natura populista anti politico e clericale, andrebbe applicato proprio il già noto "venite fuori a mani in alto che non vi facciamo niente, ma sparite dalla circolazione".
Saluti e.m.
Beh Franco, e' vero che la T/M ha presentato la relazione settimanale ma non per questo necessariamente Maurizio ha torto nel presumere grossi problemi in quel cantiere.
Ma poi l'abbiamo gia'detto tante volte nei vari post sull'argomento e non solo noi partecipanti ma anche la stessa T/M.
L'impresa e' unica al mondo e nella storia del salvage marittimo ed e'puramente illusorio che tutti i problemi siano stati o possano essere risolti.
Ma poi basta ridare un'occhiata allo schema statico in testa al post.
E' uno schema estremamente stilizzato ed essenziale ed esprime un'idea di principio piuttosto che che uno schema progettuale compiuto ed un'idea di principio puo' essere fantasiosa e ingegnosa quanto vuoi ma bisogna poi vedere se e' davvero fattibile in pratica nel caso in questione.
Ci sono troppe variabili incerte che possono giocare a sfavore di suddetta fattibilita' come appunto quella legata come gia' da noi discusso nell'altro post, Franco, alla effettiva conformazione dell'intera area di appoggio/incaglio della nave sul fondale inclinato.
E non mi sento di darti torto, Franco, quando adombri dubbi sull'effetto di ulteriore possibile "inchiodatura" del fianco sommerso sul fondale che puo' determinare l'applicazione di quella pesante schiera di cassoni di zavorra.
Che ti devo dire, Franco, che fa bene Alberto Marchesi a suggerirci di incrociare bene le dita di una mano mentre clicchiamo e digitiamo in liberta' con l'altra?
[quote name="Maurizio Scholl"]Oggi è mancata la relazione settimanale del consorzio T/M...mica ci saranno problemi? Spero proprio di no 8) Perchè un uccellino mi ha detto che siete in un mare di guai, purtroppo![/quote]
Puntuale come ogni lunedì la relazione è qui:
http://www.giglionews.it/2013031859538/news/isola-del-giglio/rimozione-relazione-settimanale-9-15-marzo.html
;-)
Oggi è mancata la relazione settimanale del consorzio T/M...mica ci saranno problemi? Spero proprio di no 8) Perchè un uccellino mi ha detto che siete in un mare di guai, purtroppo!
Nell’attesa di decifrare l’intervento della mano divina sul naufragio della Concordia, come alcuni ancora profetizzano, dedico alcune semplici considerazioni alla mano dell’uomo cui è stato assegnato un appalto di circa 400.000.000 di $ per raddrizzarla e trasportarla altrove a rimorchio. …….Ipotizzando che questo accada e riprendo un commento ispiratomi recentemente dalle legittime esternazioni del Sindaco Ortelli seguite alla notizia della scelta di Piombino quale Porto in cui “demolire” la Concordia… Il Sindaco ricordava a chi di dovere “ma al Giglio chi ci pensa” ?? …..Io replico “sottovoce” che al futuro dell’Isola ci debbano pensare i Gigliesi (residenti o no, nativi o no), certamente usufruendo di tutte le indicazioni e suggerimenti, proposte che possano derivare da contributi esterni.___ Nel merito appare di ampia condivisione l’idea di lasciare quelle enormi infrastrutture che l’Impresa T/M stà finendo di mettere in opera (intendo quelle fisse).__In alternativa alla prevista rimozione delle stesse, con ulteriori danni per l’ambiente marino, una volta che la Concordia sarà rimossa da Punta Gabbianara._Tale proposta, da discutere ovviamente nei particolari, potrebbe dare un contributo positivo al rilancio delle risorse turistiche che l’isola già offre.___Penso in particolare al seawatching sul cantiere abbandonato, con modalità da studiare, per es. visite guidate da subacquei esperti ed ovviamente anche ad altri itinerari appositamente scelti che possono costituire interessanti osservazioni, gite subacquee o quant’altro (nella memoria dell’evento Concordia).
Se la dichiarazione del “in pratica” ex ministro Clini è quella che leggo nel link segnalato da Pepe, ovvero: ''La protezione del prezioso ambiente marino del Giglio e dell'arcipelago toscano, la rimozione in sicurezza e lo smantellamento del relitto della Concordia - conclude - sono gli obiettivi che hanno guidato l'iniziativa del Ministro dell'Ambiente sin dalla notte dell'incidente''…, riporta una evidente contraddizione, perché l’Elba dista dal continente circa 10 km e quindi Piombino stà in pratica nell’ambito dell’arcipelago Toscano.__ Inoltre un’altra interpretazione assai “personale” di Clini è Che Piombino sia oggi, tra i porti italiani del Tirreno ''il più idoneo al ricovero e smantellamento del relitto con l'attuazione agli interventi previsti dal piano regolatore portuale già approvato e con l'impiego delle risorse finanziarie gia' disponibili''.____ Personalmente sono più interessato a che la Concordia sparisca dal Giglio e presto, ma in termini di tempi di attuazione delle previsioni di piano regolatore portuale (anche finanziate) ho l’esperienza di Civitavecchia, ci vogliono dei lustri per metterli in pratica…ERGO, si terranno la Concordia alla fonda della rada di Piombino per qualche anno ?? O resterà, in attesa dell’adeguamento del Porto, da qualche altra parte ?
Squallida, triste considerazione da parte del governo per Concordia
Se per loro è un rifiuto per me è ancora una bellissima nave da recuperare.
Tristi saluti, F.P.
A Paolo Poli …..Cerca di leggere bene il “criptato” in quello che ho scritto e sul quale insisto ……. quando hai a che fare con persone che usano saggezza e tatticismo e magari anche un po’ di furbizia, devi stare al loro gioco utilizzando le stesse armi. !!!
Salve a tutti
Pietro concordo ovviamente, ma non credo che potremo trarne grandi informazioni, la tabella dei tempi è fatta per essere allungata, difficilmente accorciata, e per le riprese sub ci faranno vedere tutte le cose a posto, come quando uno fa vedere la casa, prima mette in ordine. Eh Eh !!!
Saluti
Paolo
Capita a volte nei BLOG a tema, dove si inseriscono commenti i più vari, anche non sempre pertinenti con la discussione di merito, che si cerchi di introdurre un argomento e non si ottenga, dagli interlocutori, una minima risposta.___Stamani voglio insistere su due semplici osservazioni già pubblicate ( 509 #):__ 1) Si può dare credito alla affermazione dei rappresentanti Cost/Carnival e T/M, come dichiarato nel C.C. aperto del 3 marzo scorso, che alla fine di questo mese potranno pubblicare un programma temporale esatto sui lavori di rimozione della Concordia ? ___2) Si può dare credito alla Presidente dell’Osservatorio Dott.ssa Sergentini sul suo parere favorevole e far passare (mettere a disposizione del pubblico) una videoripresa subacquea del cantiere?.____Il mio parere è affermativo (e quindi ci potranno essere anche risposte all’Amico Blogger A.R), posso avere quello degli altri ???
Passando in treno da Sestri Ponente ho visto che sono in costruzione altri cassoni per Concordia, saranno quelli per la fiancata ora sommersa ?
Saluti, F.P.
http://littorina.net
Ho visto che è arrivata al Giglio Campese la nave Svenja, forse domani, tempo permettendo, installeranno la piattaforma 4?
Ciao Pietro, tu come mezzo gigliese e forse più, con la casa della tua infanzia e dei tuoi nonni oltre che presumibilmente dei loro bisnipoti e genitori davanti a Punta Gabbianara, è comprensibile che provi ansia e fretta nel vedere risolto l'immane problema che si è creato in quell'area per te e non solo per te giustamente quasi "sacra".
Ma appunto la "fretta" è la più cattiva delle consigliere in certi casi.
Riguarda con attenzione lo schema propostoci dall'amico Mancini in testa a questo post.
Quello scarno schema che sembra un disegnetto da bambino delle elementari in realtà è l'emblema estremamente stilizzato e semplificato di una delle più complesse e difficili opere di ingegneria marittima e insieme navale di tutti i tempi.
Pensa solo,e tu che fai l'ingegnere nella zona di Civitavecchia che abbonda di struttue industriali marittime lo puoi comprendere meglio di altri,quali insidie realizzative può presentare quella che è la struttura critica dell'intero progetto T/M rappresentato nello schema,cioè l'insieme delle piattaforme subacquee destinate al supporto operativo e al sostegno del grande relitto una volta augurabilmente raddrizzato prima del sollevamento.
Strutture poderose e pesanti con fondazioni altrettanto poderose e profonde a oltre 40 mt sottacqua.
Da queste strutture si richiede essenzialmente una specifica: la assolta resistenza e inamovibiltà rispetto agli enormi sforzi di trazione pressione flessione e torsione cui sarà sottoposta nel momento "cruciale" del primo disincaglio-radrizzamento che nessuno ancora può sapere con sicurezza e precisione quali criticità possa presentare.
E allora la sciocchezza più grande che si commetterebbe giunti a questo punto è "fare eccessiva fretta" all'azienda e all'impresa proprio nella fase delicatissima della realizzazione delle criticissime fondazioni di quelle grandi strutture già prefabbricate.
Saluti cordiali e buona Domenica.
Buongiorno Attilio ….Meno male che ti sei fatto vivo, perché già stavo inoltrando una richiesta a “Chi l’ha visto” su Rai3, poi ti ho letto quà e là sui vari articoli di giglionews e quindi….ho desistito….Non hai risposto a nessuna delle mie “constatazioni” di persona al Giglio, tranne che ho “massimizzato” quello che secondo Te dovevo “minimizzare”….Però ho anche detto che ci sarà una tregua fino alla fine del mese e che la Sergentini è favorevole e far passare una videoripresa subacquea del cantiere, sei almeno d’accordo su queste due questioni ??
Ciao Pietro, guarda che sono tuttaltro che sparito dai post di Giglionews inerenti il caso Concordia, che d'altra parte data l'importanza del caso sono prevalenti nei blog di questo ormai importante giornale on line.
Basta cliccare su altri post e mi ci ritrovi e sono post tattaltro che di "navigazione" più tranquilli come dici tu, come ad esempio quello del "rinvio a giudizio per il naufragio Concordia" dove il severo Procuratore Verusio del Tribunale di Grosseto ci osserva dall'alto della sua foto sopratutto a me e a Paolo Poli che dibattiamo sull'ultimissima manovra d'emergenza del binomio Comandante-Timoniere a bordo della Concordia quella famigerata sera del 13 gennaio 2012.
Anzi, visto che tu, Pietro, e Maurizio siete abbondantemente esperti di navigazione in particolare al Giglio anche se su imbarcazioni di piccolo cabotaggio perchè non provate anche voi a dire la vostra su quella delicata e complessa manovra?
Saluti redivivi.
Mi sono letto tutto quel “lenzuolo” di relazione comunicativa di Lazzaretto & Company , sul progetto Concordia, e andato anche a visionare i video proposti nei link (di cui qualcuno gia visto).__Le invettive e le denunce mi sembrano alquanto pesanti e direi tali da dover ricevere, da parte di chi le ha ricevute, almeno delle “controrepliche” che, in verità, nessuno si affanna a pubblicare !!!_Sono naturalmente preoccupato sulla previsione di disastro annunciato e spero che tale evento non si verifichi per l’amore che nutro per l’Isola, che non è dell’ultim’ora, ma abbastanza antico
Non ho visto come è finito il salvataggio dello yacht senza timone (sul tuo link), ma non vorrei mai trovarmi in tali situazioni e già che ne ho fatte di navigazioni con un pezzo di legno e con moglie e figli piccoli…__Per nuove notizie e avvenimenti: spero che ci passino presto una video ripresa subacquea dello stato dell’arte sotto la Concordia ….. e che ci vorrà mai !!!__ La Sergentini sembra avere avvallato questa possibilità nel C.C. aperto del 3 marzo scorso, in verità conto anche su un intervento del Sindaco Ortelli.__Per il resto, come già detto, occorrerà attendere la fine del mese ….per avere delle “nuove” sui tempi di “raddrizzamento” della nave…..Piuttosto sono preoccupato di A.R., è sparito dal Blog per più di 4 giorni e non era mai successo ….forse per navigare in acque più tranquille !!!
[quote]Caro Scholl ….ti è andata male !!![/quote]
Ma no, Pietro, ormai la Concordia è al guinzaglio. Non andrà giù per una mareggiata, a mio avviso inferiore a quella di Haloween.
Questo è mare grosso, anzi agitato:
http://video.repubblica.it/cronaca/sardegna-10-velisti-salvati-in-extremis-dalla-guardia-costiera/121544/120029?ref=HRESS-24
perdersi il timone, che vergogna. A me è capitato ma per fortuna siamo riusciti a recuperare la pala e a reinfilarla nelle boccole...ma il mare era liscio come l'olio.
Comunque... da qualche parte ho letto che le correnti del Tirreno depositano il pattume in un punto imprecisato al largo dell'Elba. Se e speriamo mai la Concordia va' giù...possiamo affidarci a questa piccola speranza.
Saluti carissimi, in attesa di novità. 8)
[quote name="Pietro Rinaldi"]Che impertinenti, Maurizio ed Ermanno !! .__Scholl: mi hai fatto fare una grande risata di buon mattino (Secondo me va' giù –al traino- portandosi appresso tutti i rimorchiatori__ah,ah,ah), era una possibilità che avevo pensato pure io;___E che vuoi che siano 50 cm,Ermanno, su circa 60 metri di larghezza.__Penso invece a quei vani da 1,5 m che si creeranno tra cassoni e murate della Concordia , all’interno dei quali dovranno calarsi gli operai per saldare e/o imbullonare i profilati di aggancio (sono chilometri di ferro) ….. Ritornando al CC aperto: i tecnici T/M e Costa hanno dichiarato che le piattaforme installate e da installare avranno un peso complessivo di 5.000 Tonnellate …… sarà così ??.....Maremma maiala che sciroccata ieri, che ha picchiato su punta Gabbianara !! Un c’è riuscita, per fortuna, ad inghiottirsi la Concordia !! Caro Scholl ….ti è andata male !!![/quote]
Non sono nulla,ma qua bisogna essere precisi a rischio di scatenare l'ira dell'elettrico che mette i punti e le virgole sempre e cmq. I metri saranno anche di più tenuto conto appunto degli spessori delle strutture di ammarro delle "case popolari popolari" laterali. Certamente non fanno grande differenza nei riguardi della possibilità di entrare in qualche bacino che cmq in italia non esiste per tali larghezze e profondità, sicchè sarà pure girata e fatta ri-galleggiare, rimane acceso il "cetriolo" per chi dovrà poi trasferire chissà dove il "trabiccolo"!
Saluti pietro :lol:
Che impertinenti, Maurizio ed Ermanno !! .__Scholl: mi hai fatto fare una grande risata di buon mattino (Secondo me va' giù –al traino- portandosi appresso tutti i rimorchiatori__ah,ah,ah), era una possibilità che avevo pensato pure io;___E che vuoi che siano 50 cm,Ermanno, su circa 60 metri di larghezza.__Penso invece a quei vani da 1,5 m che si creeranno tra cassoni e murate della Concordia , all’interno dei quali dovranno calarsi gli operai per saldare e/o imbullonare i profilati di aggancio (sono chilometri di ferro) ….. Ritornando al CC aperto: i tecnici T/M e Costa hanno dichiarato che le piattaforme installate e da installare avranno un peso complessivo di 5.000 Tonnellate …… sarà così ??.....Maremma maiala che sciroccata ieri, che ha picchiato su punta Gabbianara !! Un c’è riuscita, per fortuna, ad inghiottirsi la Concordia !! Caro Scholl ….ti è andata male !!!
[quote name="Maurizio Scholl"]Ermanno hai vinto un pelouche per il 500° commento :lol:
Ammesso che quel coso, con 18 mt di immersione e 59,5 mt di larghezza, riesca a galleggiare come lo si sposta? La parte emersa, che farà da vela, quanti metri quadrati sono? Ho letto che M/T è già disponibile a rimorchiarla ovunque, magari facendo il periplo della Sicilia fino alla Turchia....con un nuovo contratto, s'intende perchè mica son pagati per questo 8) ... potresti chiedere, in via informale, ai tuoi amici esperti nei recuperi navali se la cosa è fattibbile?
Io penso proprio di no. Secondo me va' giù portandosi appresso tutti i rimorchiatori. Per cui suggerisco ai comandanti dei rimorchiatori di acquistare nuove asce per tranciare i cavi. Da leroymerlin ci sono i saldi.[/quote]
Ahahahahahahah grazie per il peluche,non mi ero accorto del 500° commento,l'avrei lasciato all'impertinente Attilione (l'elettrico).Non posso fare certe domande ai miei amici, mi prenderebbero per il culo per almeno 7 giorni!!! Ahahahahah, se il prezzo è buono mi offro io di fare il rimorchio, giro l'angolo, taglio le cime e la questione è risolta una volta per tutte!
Cià
:lol:
Ermanno hai vinto un pelouche per il 500° commento :lol:
Ammesso che quel coso, con 18 mt di immersione e 59,5 mt di larghezza, riesca a galleggiare come lo si sposta? La parte emersa, che farà da vela, quanti metri quadrati sono? Ho letto che M/T è già disponibile a rimorchiarla ovunque, magari facendo il periplo della Sicilia fino alla Turchia....con un nuovo contratto, s'intende perchè mica son pagati per questo 8) ... potresti chiedere, in via informale, ai tuoi amici esperti nei recuperi navali se la cosa è fattibbile?
Io penso proprio di no. Secondo me va' giù portandosi appresso tutti i rimorchiatori. Per cui suggerisco ai comandanti dei rimorchiatori di acquistare nuove asce per tranciare i cavi. Da leroymerlin ci sono i saldi.
[quote name="Pietro Rinaldi"]Sempre nel merito del C.C._ Aperto_ di domenica scorsa al Castello, dalle informazioni ricevute, credo sia utile per gli amici del Blog conoscere i dati sulla dimensione trasversale della nave una volta messa in galleggiamento.___ Trattasi di 59 metri: 35 m larghezza nave, 10.50 m ciascun cassone (quindi 21m totale dei due, sulla destra e sulla sinistra, 1.50 m è il distacco tra fiancata e parete interna dei cassoni) da cui 35,50 + 10.50 +10.50 + 1.50 + 1.50 = 59,50 metri.__Altra richiesta al Presidente dell’Osservatorio da parte del pubblico presente stata quella di mettere a disposizione, ogni tanto, anche una ripresa video subacquea del cantiere.__ La Dott.ssa Sergentini ha dichiarato che …..si può fare.[/quote]
Con le correzioni del caso ad onor di precisione salvo qualche altro pezzo di ferro dimensionalmente sconosciuto arriviamo a 59,50 di larghezza (il mezzo metro ci sta tutto) per un 16/18 metri di pescaggio!
Sigh
Sempre nel merito del C.C._ Aperto_ di domenica scorsa al Castello, dalle informazioni ricevute, credo sia utile per gli amici del Blog conoscere i dati sulla dimensione trasversale della nave una volta messa in galleggiamento.___ Trattasi di 59 metri: 35 m larghezza nave, 10.50 m ciascun cassone (quindi 21m totale dei due, sulla destra e sulla sinistra, 1.50 m è il distacco tra fiancata e parete interna dei cassoni) da cui 35 + 10.50 +10.50 + 1.50 + 1.50 = 59 metri.__Altra richiesta al Presidente dell’Osservatorio da parte del pubblico presente stata quella di mettere a disposizione, ogni tanto, anche una ripresa video subacquea del cantiere.__ La Dott.ssa Sergentini ha dichiarato che …..si può fare.
Caro Attila (che al suo tempo ha messo a ferro e fuoco all’Italia), prova a scoprire chi è che scalda quelle due pietre focaie !!!.. Ma dopo che lo hai trovato (con estrema facilità credo) prova a chiedergli perché lo fa !!__Nel merito del C.C._ Aperto_ di domenica scorsa al Castello, un mio breve intervento nella discussione è stato centrato sulla conoscenza dei tempi di: -trivellazione pali, -messa in opera delle piattaforme, e di montaggio dei cassoni sulla fiancata emersa........ poiché non se ne era parlato “nei dettagli” !!__Subito dopo le domande Franco Porcellacchia (Nuovo Direttore dell'area Technical Operations di Costa Crociere Spa) ha risposto (anche su pressione della Presidente Sergentini) che alla fine del mese si avranno elementi che consentiranno di presentare una precisa programmazione dei tempi di rimozione della Concordia…. E, che dobbiamo fare ?? … Ricordiamoci comunque di queste promesse !!! E questo lo dico anche ad A.R. in primis e poi agli amici del gruppo GABBIANARA LIBERA …..subito !!
E va bene Ermanno!
Non ti scaldare anche tu che tra te e Pietro sembrate due pietre focaie!
Certo, del carburante sparso qua e là ce n'è rimasto in quel gigantesco relitto oltre ogni altra sorta di porcheria e basta un lieve errore una manovretta sbagliata che si "scoperchia qualche tombino" in quel grande ammasso di lamiere rovesciato sugli scogli del Giglio.
Ma importante è che le quantità di inquinanti non siano apocalittiche e che si possano tenere in qualche modo sotto controllo.
Altrimenti si dovrebbero fermare i lavori del progetto T/M seduta stante e provvedere ad un accurato e vasto piano di bonifica preliminare dell'intero corpo della nave con allungamento di tempi e costi fino all'inverosimile.
E' chiaro invece che, se pure con la massima cautela, bisogna andare avanti e provvedere di volta in volta alle conseguenze ambientali causate dagli inevitabili piccoli e medi incidenti che si possono verificare in corso d'opera.
Saluti calmieranti.
Alota tanto per essere precisi e non dar adito alle solite fantasie letterarie. La valvola se la sono tirata via urtandola, da cui "l'iridescenza" di cui sopra. I mc cubi di idrocarburi sono ancora tanti per via del fatto che alcuni serbatoio, come già detto e confermo, non sono stati raggiunti per l'infelice posizione della nave e per la pericolosità nel farlo da parte del personale. Quindi caro Attilio, che ti piaccia o no, a me non piace certamente, la dentro c'è carburante!
Saluti e baci.
O.K. Pietro, hai ragione,e scusami per averti accomunato a Ermanno nella responsabilità di aver diffuso quel dato profondamente sbagliato dei 2000 mc di carburante ancora presente nel relitto della Concodia.
E comunque colgo l'occasione per chiedermi ancora e chiederlo anche al blog se c'è qualcuno che ha qualche opinioe in proposito: cosa ci fanno quelle presenze se pure presumibilmente non massicce ma comunque sufficienti a provocare "diffusi inquinamenti iridescenti" davanti a Giglio Porto e a Punta Gabbianara, di carburane navale nel relitto Concordia pronto a riversarsi in mare non appena si guasti una valvola-rubinetto flangiata sui serbatoi che dovrebbero essere completamente svuotati dopo l'operazione di "defueling" della Neri-Smith dello scorso anno?
Sono solo residui ultimi diluiti in acqua o quantità se pure limitate di carburante puro?
Attilio .... voglio essere cortese, e non so fino a quando ci riuscirò, ma come fai a travisare i commenti degli interlocutori del Blog (e parlo per me) ?? .... per fortuna che le quattro riche che ho inserito sono proprio qui sotto !!! Ed oltre a travisarle ... ci ricami intorno tutto quello che ritieni utile al sostegno delle tue opinioni ???__ Queste ultime le posso anche accettare in una discussione ... ma non il resto !!___ Ermanno risponderà alla sua chiamata in causa !!!
Ecco vedi, Pietro, perchè non aderisco, pur rispettandolo, al Comitato da te promosso.
E' troppo di parte e tende a vedere le cose sempre con un'ottica un pò deformata.
Prendi il caso dello sversamento di carburante di ieri: si tratta a quanto pare di una quantità di circa mezzo metro cubo, cioè di qualche centinaio di litri di carburante, che è stato prontamente circoscritto e neutralizzato dal sistema di intercettazione predisposto attorno al relitto.
Io non so per quale motivo quella quantità se pure non esagerata di carburante stava ancora lì pronta ad uscire dalla valvola-rubinetto ivi installata, ce lo dovrebbe spiegare la T/M, ma quello che deduco è che non siamo certo di fronte a quantità di migliaia di mc cioè di milioni di litri come paventato dal nostro Ermanno Mancini nel famoso elenco di inquinanti ancora presenti nella pancia della nave che ci ha snolocciato qualche commento fa.
Si pensi solo, che i 2000 mc indicati in quell'elenco rapresentano l'intero carico di carburante della Concordia a nave in prima partenza per la crociera e sono equivalenti al contenuto di due serbatori cilindrici pieni della sezione di 10mq x 100mt di lunghezza ciascuno!
Ebbene cadendo il discorso sulla Concordia non per iniziativa mia ma di alcuni di questi amici che o hanno la barca per qualche pesca estiva o hanno casa al Giglio è venuto fuori quel dato e immediatamente i più attenti ed esperti mi hanno fatto notare che era impossibile quel numero gigantesco e ho riflettuto un pò e ho dovuto fare ammenda e dargli ragione.
Insomma,questo prologo,cari Ermanno e Pietro, per dirvi che non si può giocare con i numeri, specie da parte di noi tecnici che scriviamo e dibattiamo nei blog, in un caso già così delicato e complesso.
Si rischia di generare confusione nell'opinione pubblica e contribuire a creare allarmismo gratuito esagerato aggiuntivo di cui non c'è davvero bisogno.
Saluti cordiali.
Attilius .... non è propio come dici Tu, vai a leggere la notizia su Giglionews ..... che posso confermare, avendo visto dal vivo e con i miei occhi e scattato anche qualche foto ...... Mi irrita un "pocariello" sentire sempre parlare di "iridescenze", ovvero sempre sbilanciati verso la "minimizzazione" degli avvenimenti "negativi".
[quote name="Attilio Regolo"]Comunque Ermanno, ha ragione Pietro Rinaldi.
Il carburante navale ancora a bordo della Concordia , circa 2200 tonnellate, che poi sarebbe stato il fluido più pericoloso per l'ambiente, fu quasi del tutto estratto dalla Neri-Smith nei primi mesi dopo il disastro.
Ne è rimasto ancora un pò in qualche piccolo serbatoio in spazi più interni come nella sala macchine che non è stato ancora possibile raggiungere.
Una quantità sempre pericolosa per l'eventuale sversamento nell'ambiente marino ma niente di paragonabile con gli oltre 2000 mc da te riportati nell'elenco delle sostanze potenzialmente inquinanti.
Insomma, la bonifica principale di emergenza è stata già effettuata, e ciò che resta se pure ancora fonte di qualche preoccupazione dovrebbe essere abbastanza sotto controllo.
Saluti e buona Domenica.[/quote]
"Piccolo sversamento di idrocarburi stamani dalla carcassa della Costa Concordia all’isola del Giglio." E che t'avevo detto che la nave non è pulita al 100%. Da dove pensi venga il carburante attilio, dalle cisterne svuotate (che sono piene d'acqua) o magari da quache diavolo di posto dove non è stato possibile arrivare? Ma quale diavolo di hot tappig? Se è così le avranno "inciampate" visto che sono saldamente e accuratamente chiuse ed ancorate allo scafo con bolloni filettati ed inamovibili!!! Suvvia.
saluti atty
[quote name="Attilio Regolo"]Comunque Ermanno, ha ragione Pietro Rinaldi.
Il carburante navale ancora a bordo della Concordia , circa 2200 tonnellate, che poi sarebbe stato il fluido più pericoloso per l'ambiente, fu quasi del tutto estratto dalla Neri-Smith nei primi mesi dopo il disastro.
Ne è rimasto ancora un pò in qualche piccolo serbatoio in spazi più interni come nella sala macchine che non è stato ancora possibile raggiungere.
Una quantità sempre pericolosa per l'eventuale sversamento nell'ambiente marino ma niente di paragonabile con gli oltre 2000 mc da te riportati nell'elenco delle sostanze potenzialmente inquinanti.
Insomma, la bonifica principale di emergenza è stata già effettuata, e ciò che resta se pure ancora fonte di qualche preoccupazione dovrebbe essere abbastanza sotto controllo.
Saluti e buona Domenica.[/quote]
Attilio ho notizie di prima mano e non credo che il mio consulente dia i numeri a lotto. Mi informerò di nuovo e farò sapere le cifre esatte su cosa,quanto e dove.
Saluti ragazzo
Comunque Ermanno, ha ragione Pietro Rinaldi.
Il carburante navale ancora a bordo della Concordia , circa 2200 tonnellate, che poi sarebbe stato il fluido più pericoloso per l'ambiente, fu quasi del tutto estratto dalla Neri-Smith nei primi mesi dopo il disastro.
Ne è rimasto ancora un pò in qualche piccolo serbatoio in spazi più interni come nella sala macchine che non è stato ancora possibile raggiungere.
Una quantità sempre pericolosa per l'eventuale sversamento nell'ambiente marino ma niente di paragonabile con gli oltre 2000 mc da te riportati nell'elenco delle sostanze potenzialmente inquinanti.
Insomma, la bonifica principale di emergenza è stata già effettuata, e ciò che resta se pure ancora fonte di qualche preoccupazione dovrebbe essere abbastanza sotto controllo.
Saluti e buona Domenica.
[quote name="Attilio Regolo"]E comunque ancora, Ermanno, con il massimo rispetto del tuo lodevole tentativo di proporre un progetto alternativo a quello pesante e rischiso in atto da parte di T/M, mica penserai davvero che se fosse stato possibile mettere in atto il tuo di progetto questo sarebbe stato del tutto esente da rischi ambientali?
Se tu pensassi davvero così sarebbe un'offesa alla tua stessa intelligenza oltre a quella di noi tutti.
Il fatto è che l'americana Titan e la riminese Micoperi non sono originari di queste nostre zone e per quanto sensibili o sensibilizzati non possono tenere alle esigenze di integrità ambientale della nostra area quanto noi stessi che ci viviamo e le conosciamo meglio di chiunque altro.
Alla T/M interessa assolvere in ogni modo, anche se certamente con il minimo possibile danno ambientale, sopratutto e in particolare al compito della rimozione del grande relitto, un impegno che si sono presi di fronte al mondo.
Alla fin fine, quanto gliene può importare del "santuario dei cetacei"?
Ecco, allora, che sta a noi,cittadini esterni comuni più o meno intressati e sensibili al problema, anche con questo assilante "tam tam" che facciamo risuonare con l'aiuto di questo straordinario strumento mediatico locale di GiglioNews, "stare addosso" a tutti i responsabili perchè facciano le cose appunto con la massima responsabilità necessaria e dovuta ad un caso eccezionale come questo.[/quote]
Non voglio offendere nessuno ma, rischio per rischio (che non fa pi greco) meglio un sistema veloce, pulito reiterabile e potente piuttosto che,al contrario uno pesante,lungo e pericoloso. E fin qua, mettendo la statistica al 50 e 50 mi pare siamo d'accordo.
Saluti Atty :-*
[quote name="Attilio Regolo"]E comunque, Ermanno, ora è sempre più chiaro come mai il criterio fondante del progetto e dello stesso appalto concorso iniziale sia stato di "rimuovere il relitto tutto insieme e tutto intero".
Non per una dimostrazione di forza e di potenza oltre che di abilità, ma semplicemente perchè la cosa essenziale è di cercare di evitare un disastro ambientale inimmaginabile dopo la già grande e grottesca tragedia del naufragio.
E ora capisco meglio, Ermanno,anche la tua "ossessione" nel cercare di proporre un sistema di rimozione alternativo che non offra il fianco a incidenti imprevisti e clamorosi quali quelli che hai prefigurato fin dll'inizio per il pesantissimo progetto T/M.
Di nuovo saluti.[/quote]
Felicissimo di apprendere, dopo aver perso la voce nel dirlo, che cominci a comprendere i motivi che inducono a pensare a sistemi non invasivi,rischiosi ed indeterminati facenti capo ai "muscoli" e non alla corteccia celebrale!
Saluti :-*
[quote name="Pietro Rinaldi"]Mi rivolgo ad Ermanno, che è stato molto dettagliato nell’elenco ….forse ha potuto leggere il registro di carico e scarico delle provviste di bordo !!_Spero che tutti quei liquidi non si siano mescolati insieme e che quindi stiano in sicurezza (non si sa per quanto) visto che non bisogna aver fretta per tirar su la nave !! O perlomeno qualcuno (A.R.) lo auspica, pur non riuscendo personalmente a farmene una ragione….__Di quelle quantità ingenti di vini, oli da tavola, aceto (se stanno nelle bottiglie chiuse non dovrebbero preoccupare), anzi se i vini pregiati ce li lasciassero sul fondo sapremo come “sangozzarli”…..Ma che significa quei 2000 e rotti metri cubi di carburante ???__Non lo avevano succhiato tutto o quasi, quelli della Neri Salvage ? E anche le acque nere o luride come le chiama Mancini…?[/quote]
Spero anch'io che non si mescolino in qualche modo,sarebbe un bel po complicato definire i prodotti "finali" delle miscele e trovare le contromisure. Vini ed aceti beh, se escono saranno contenti i pesci!Carburanti? Non tutti i serbatoi sono stati svuotati per oggettive difficoltà nel raggiungerli e piazzare le famose valvole di prelievo. Purtroppo ci sono ancora degli idrocarburi in giro per il sottofondo della nave. Per il resto che "dio gliela mandi buona"
Saluti
E comunque ancora, Ermanno, con il massimo rispetto del tuo lodevole tentativo di proporre un progetto alternativo a quello pesante e rischiso in atto da parte di T/M, mica penserai davvero che se fosse stato possibile mettere in atto il tuo di progetto questo sarebbe stato del tutto esente da rischi ambientali?
Se tu pensassi davvero così sarebbe un'offesa alla tua stessa intelligenza oltre a quella di noi tutti.
Il fatto è che l'americana Titan e la riminese Micoperi non sono originari di queste nostre zone e per quanto sensibili o sensibilizzati non possono tenere alle esigenze di integrità ambientale della nostra area quanto noi stessi che ci viviamo e le conosciamo meglio di chiunque altro.
Alla T/M interessa assolvere in ogni modo, anche se certamente con il minimo possibile danno ambientale, sopratutto e in particolare al compito della rimozione del grande relitto, un impegno che si sono presi di fronte al mondo.
Alla fin fine, quanto gliene può importare del "santuario dei cetacei"?
Ecco, allora, che sta a noi,cittadini esterni comuni più o meno intressati e sensibili al problema, anche con questo assilante "tam tam" che facciamo risuonare con l'aiuto di questo straordinario strumento mediatico locale di GiglioNews, "stare addosso" a tutti i responsabili perchè facciano le cose appunto con la massima responsabilità necessaria e dovuta ad un caso eccezionale come questo.
E comunque, Ermanno, ora è sempre più chiaro come mai il criterio fondante del progetto e dello stesso appalto concorso iniziale sia stato di "rimuovere il relitto tutto insieme e tutto intero".
Non per una dimostrazione di forza e di potenza oltre che di abilità, ma semplicemente perchè la cosa essenziale è di cercare di evitare un disastro ambientale inimmaginabile dopo la già grande e grottesca tragedia del naufragio.
E ora capisco meglio, Ermanno,anche la tua "ossessione" nel cercare di proporre un sistema di rimozione alternativo che non offra il fianco a incidenti imprevisti e clamorosi quali quelli che hai prefigurato fin dll'inizio per il pesantissimo progetto T/M.
Di nuovo saluti.
Mi rivolgo ad Ermanno, che è stato molto dettagliato nell’elenco ….forse ha potuto leggere il registro di carico e scarico delle provviste di bordo !!_Spero che tutti quei liquidi non si siano mescolati insieme e che quindi stiano in sicurezza (non si sa per quanto) visto che non bisogna aver fretta per tirar su la nave !! O perlomeno qualcuno (A.R.) lo auspica, pur non riuscendo personalmente a farmene una ragione….__Di quelle quantità ingenti di vini, oli da tavola, aceto (se stanno nelle bottiglie chiuse non dovrebbero preoccupare), anzi se i vini pregiati ce li lasciassero sul fondo sapremo come “sangozzarli”…..Ma che significa quei 2000 e rotti metri cubi di carburante ???__Non lo avevano succhiato tutto o quasi, quelli della Neri Salvage ? E anche le acque nere o luride come le chiama Mancini…?
E' vero Ermanno, il "pauroso" e sterminato elenco di sostanze inquinanti da te riportato mi pare fosse già comparso in qualche articolo e post precedente e quindi dovrebbe essere a perfetta conoscenza dei responsabili sia dell'impresa sia istituzionali del progetto di rimozione della Concordia dal Giglio.
E allora, se le cose stanno così, certamente avranno previsto anche come affrontarne i relativi rischi che ritengo comunque elevatissimi.
E questo piacerebbe saperlo anche a noi comuni cittadini sia gigliesi che maremmani in genere, ma anche livornesi e civitavecchiesi, particolarmente sensibili e interessati alle vicende ambientali delle nostre isole e delle nostre coste.
Saluti e ringraziamenti per l'informazione.
[quote name="Attilio Regolo"]Non avere fretta Pietro.
La Concordia è oggi una "bomba ambientale innescata" davanti al Giglio, va pertanto trattata con la massima cautela e non è possibile pensare di liberarsene in fretta e furia secondo i pur comprensibili e giustificati desideri di tutti noi.
........?[/quote]
E allora rendiamola innoqua, rimbocarsi le maniche tapparsi il naso e vai!!!
-1.351 mc di acque luride
-3.504 mc acque marine di zavorra
-41 mc di oli lubrificanti
-10 bombole di ossigeno
-128 bombole di azoto per totali 5.120 litri
-104 bombole di anidrite carbonica per 3.929 l.
-600 Kg di grassi lubrificanti
-354 Kg di smalti densi
-855 litri di smalto liquido
-293 litri di pittura
-50 litri di insetticida liquido
-1,8 litri di insetticida in gel
-123 Kg di induritore per vernici
-45 Kg di mastice
-10 Kg di impregnante
-1000 Kg di ipoclorito di sodio
-203 mc di gasolio per auto trazione
-2040 mc di carburante da nave
-1.272 voci da cibo,bevande ecc.
-1.200 Kg di saponi liquidi solidi ed in polvere per l'igiene personale e collettiva
Quantità ingenti di vini, oli da tavola, aceto, sale spezie di vario genere, apparecchi televisivi, video giochi, computer, carta di ogni tipo, coperte,lenzuola, cuscini ecc.
Un quantitativo enorme di sostanze che provengono dalla putrescenza di arredi di bordo,tappezzerie,mouquettes, resine, lampade e lampadine di vario genere, elettrodomestici tutto questo naturalmente non è fatto per sostare in mare per così lungo tempo. Le conseguenze di un disastro e relativo affondamento nel recupero o naturale sono facili da immaginare.
Vai attilio leccati i baffi,c'è da smaltire qua eh!
Saluti :P
Non c'è nessuno dei bloggeristi che riesce ad andare al Giglio 14.00 di domenica e partecipare al consiglio comunale aperto sulla Concordia ???
Certo sarebbe interessante partecipare domenica alle 14.00 alla Rocca Pisana di Giglio Castello al Consiglio Comunale Aperto ....in presenza anche dell'Osservatorio e dei Rappresentanti della T/M
Non avere fretta Pietro.
La Concordia è oggi una "bomba ambientale innescata" davanti al Giglio, va pertanto trattata con la massima cautela e non è possibile pensare di liberarsene in fretta e furia secondo i pur comprensibili e giustificati desideri di tutti noi.
Se mai bisogna rassegnarsi a vederla "addormentata" lì dov'è senza tentare prematuramente di smuoverla fintantochè non si sia sicuri al 100% di averla resa innocua.
Ma chi come e quando ci può dare questa sicurezza?
Stuporeeee !!__ Con Poli siamo già in quattro ….. se arriviamo a 10 chiediamo subito una audizione al Sindaco !!! __Certo mi dispiace per Attilio….. Che vorrebbe costituire il "Comitato Concordia Libera".. libera sì , ma dopo aver abbandonato la Gabbianara, dove qualcuno l’ha “costretta” ad addormentarsi, sicuramente senza il permesso e la volontà dei Gigliesi !!
Pietro ciao
Ci sono anch'io, certo che le webcam ci sono di sicuro, figurati se gli operatori subacquei non hanno le webcam sui caschi e se non riprendono tutte le attività svolte per documentare il lavoro, questo anche per la immediata valutazione di quanto stanno facendo o di quello che sta succedendo, e per essere sempre in contatto con la direzione lavori.
Se poi questi accorgimenti non fossero stati previsti mi preoccuperei non poco.
Da qui a renderli pubblici magari ci passa un po'; diciamo che potrebbero darcene qualche spezzone giusto per capire.
Comitato Gabbianara Libera
Se mi volete iscrivetemi, io sono stato al Giglio proprio l'estate prima, a Campese per la precisione, e posso dire che l'isola mi ha veramente affascinato, con la sua storia che viene interrotta dalle scorribande del Barbarossa, con la ripopolazione e con la sua fragile economia messa oggi a dura prova.
Io ho passato estati in parecchie isole del tirreno, mi resta il desiderio di visitare Montecristo, ci sono passato vicino ma niente sbarco, mi è rimasto il ricordo delle sue coste per un intero giorno senza vento, ci si poteva specchiare in mare, e con il motore in avaria.
Saluti a tutti, da Ermanno mi aspettavo una risposta sull'altro post in merito alla distanza dal fondo della fiancata di dritta visto che nei disegni di T/M sembra quasi adagiata sulla parete declinante del fondo
Cordialità
Paolo
Se ci fosse invece chi fondasse un "Comitato Concordia Libera", nel senso "libera" dalla spaventosa situazione in cui quella meravigliosa creatura del mare nata per dare un pò di felicità alla gente e frutto dell'ingegno e del lavoro sopratutto italici è stata brutalmente e scelleratamente "incastrata" insieme a tutti i suoi naviganti, allora il sottoscritto aderirebbe immediatamente.
A.Regolo da Grosseto.
Va bene Ermanno, siamo tre nel Comitato Gabbianara Libera …SUBITO, Io, Te e Marchesi, ora mi dispiace ancor più per Attilio.__Spero anche in qualche Grillino,…… di quelli che alle prossime elezioni locali andranno nel Consiglio Comunale dell’Isola.___Nel merito di quanto detto da Marchesi sui blog sono tanto d’accordo di aver più volte insistito con la redazione per far sì di unificare il blog e cambiare il titolo (togliendo il nome di T/M) in: “Dite la vostra sul recupero della Concordia”, si potrà fare ??.
[quote name="Pietro Rinaldi"]Con una semplice osservazione sono riuscito a scatenare un intervento da parte di tutti commentatori di questo blog …manca solo Pepe e Poli… E che avrò mai chiesto alla T/M, che invece non replica, o al Sindaco che non fa sua la richiesta ? Magari passandola all’Osservatorio dei lavori, dove mi pare che ci sia anche un rappresentante del comune ?? UNA SEMPLICE RIPRESA DEL FONDALE sotto la nave, come quella che hanno fatto nella fase di deposito del pezzo di roccia vicino al punto dove ha impattato la Concordia !!!... Ho iscritto Marchesi al Comitato GABBIANARA LIBERA e subito.__Adesso siamo in due Io e Lui e, mi dispiace per Regolo.[/quote]
Iscrivi anche me, alla fin fine credo di meritare la tessera del partito no?
saluti :roll:
[quote name="Attilio Regolo"]Ermanno, sono laureato in elettronica e ho diretto qualche pubblica illuminazione.
Meglio un minimo di 32 telecamere e almeno 72 fari che c'è da distribuirli su quasi un km di perimetro in profondità.
Allora l'effetto scenico e visivo sarebbe assai migliore.
Saluti Ermanno.[/quote]
Ma si abbondiamo, il problema non è quante e dove è nel volere o non volere mettere quante dove.
Saluti attilione
Con una semplice osservazione sono riuscito a scatenare un intervento da parte di tutti commentatori di questo blog …manca solo Pepe e Poli… E che avrò mai chiesto alla T/M, che invece non replica, o al Sindaco che non fa sua la richiesta ? Magari passandola all’Osservatorio dei lavori, dove mi pare che ci sia anche un rappresentante del comune ?? UNA SEMPLICE RIPRESA DEL FONDALE sotto la nave, come quella che hanno fatto nella fase di deposito del pezzo di roccia vicino al punto dove ha impattato la Concordia !!!... Ho iscritto Marchesi al Comitato GABBIANARA LIBERA e subito.__Adesso siamo in due Io e Lui e, mi dispiace per Regolo.
Ermanno, sono laureato in elettronica e ho diretto qualche pubblica illuminazione.
Meglio un minimo di 32 telecamere e almeno 72 fari che c'è da distribuirli su quasi un km di perimetro in profondità.
Allora l'effetto scenico e visivo sarebbe assai migliore.
Saluti Ermanno.
[quote name="Attilio Regolo"]Caro Pietro,.......................
Per quanto riguarda la questione della visualizzazione della situazione subacquea del cantiere T/M-Concordia, anch'io sono convinto dell'importanza e opportunità che si possa visionare la scena sotto e attorno al grande relitto e la prima ad esserne interessata potrebbe essere proprio l'impresa T/M che ne trarrebbe grande beneficio pubblicitario di immagine di fronte a tutto il mondo.
Ma, santa pazienza, aspettiamo per visionarla e farla visionare che non dico proprio tutta quanta ma che almeno una parte cospicua percettibile e riconoscibile dell'intera complessa opera infrastrutturale subacquea sia stata effettivamente completata.
Altrimenti sembrerebbe invece che si voglia andare da subito a "fare le pulci" al cantiere e ai suoi operatori in un momento in cui siamo alle fasi iniziali di una procedura estremamente difficile e complessa da portare avanti.
E poi, Pietro, tu dici di accontentarti di una "zummata" di primo chiarimento, Ermanno Mancini invece invoca già perlomeno 8 web-cam sotto e intorno alla nave, ma ci rendiamo conto che siamo di fronte ad un volume sommerso cantierato dell'ampiezza di quasi 8 campi di calcio profonda 30 mt sott'acqua?
E che ci fai con solo 8 web-cam se l'intenzione è quella di un controllo visivo pubblico capillare passo-passo e nel dettaglio dei lavori che si svolgono là sotto?[/quote]
Intanto parliamo di telecamere e non di webcam con evidente differenza qualitativa delle immagini. Se poi 8 non bastano ( ma ce le facciamo bastare) ne mettiamo 16 e 36 fari, almeno di ci vede bene e senza lampadine sui caschi. Ma qual'è il problema spendere qualche migliaio di euro per un impianto del genere? La questione è che "non si vuol far vedere".Suvvia!
Saluti
Anche a me non dispiacerebbe poter vedere in diretta l'andamento subacqueo dei lavori, ma solo per una mia curiosità personale rivolta a verificare giorno per giorno l'avanzamento dei lavori. Anche per gli altri è cosi? O forse temono che i tecnici T/M stiano facendo un disastro lì sotto e vogliono averne le prove?
Al di là di questo credo che il monitoraggio video sottomarino H24 oltre che oggettivamente impraticabile non sia neanche dovuto dal Consorzio stesso. Credo che rilasciare una relazione settimanale in cui viene riportato cosa è stato fatto, cosa va, cosa non va e cosa si intende fare sia già un'ottima cosa. Se poi si dubita su cosa c'è scritto nella relazione è un'altro discorso.
Da questi link è comunque possibile vedere o scaricare molte immagini e video anche subacquei del cantiere e penso e spero che prossimamente ne verranno inseriti altri.
Un saluto a tutti.
Giulio Poladas
So benissimo di non partecipare attivamente ai vari blog, e me ne vanto. Anch'io guardo quotidianamente la webcam per vedere se ci sono novità, la mia battutaccia sui pensionati era relativa ai commenti e critiche che qualcuno comodamente seduto in poltrona rilascia alle spalle di gente che si fa il "mazzo" da 7 mesi (e non da un anno). Ci sono quasi 500 persone che lavorano per togliere il casino che ha combinato Schettino dal panorama dell'isola, e continuo a non capire come si faccia a trarre delle conclusioni "senza elementi". Solo il tempo (molto tempo purtroppo) potrà dar ragione a una o all’altra parte.
Personalmente mi accontento della webcam e della relazione settimanale.
Quasi 1500 commenti mi sembrano un po’ tanti. Piuttosto di partecipare a questa scaramuccia epistolare preferirei (se fosse possibile) mettermi la mia bombola sulla schiena e andare a dare una mano nel cantiere.
Scusate ma io son fatto così.
Saluti
P.s. voto anch’io per “Punta gabbianara libera”.
Caro Pietro, lungi da me l'intenzione di volerti dare dell"ipocrita sospettoso", non l'ho mai pensato nei tuoi riguardi, però anche tu non darmi per favore del "venditore di semi cui si chiede la luna" con tutto il rispetto che merita dalle nostre parti la allegra e popolare figura del "semaio".
Per quanto riguarda la questione della visualizzazione della situazione subacquea del cantiere T/M-Concordia, anch'io sono convinto dell'importanza e opportunità che si possa visionare la scena sotto e attorno al grande relitto e la prima ad esserne interessata potrebbe essere proprio l'impresa T/M che ne trarrebbe grande beneficio pubblicitario di immagine di fronte a tutto il mondo.
Ma, santa pazienza, aspettiamo per visionarla e farla visionare che non dico proprio tutta quanta ma che almeno una parte cospicua percettibile e riconoscibile dell'intera complessa opera infrastrutturale subacquea sia stata effettivamente completata.
Altrimenti sembrerebbe invece che si voglia andare da subito a "fare le pulci" al cantiere e ai suoi operatori in un momento in cui siamo alle fasi iniziali di una procedura estremamente difficile e complessa da portare avanti.
E poi, Pietro, tu dici di accontentarti di una "zummata" di primo chiarimento, Ermanno Mancini invece invoca già perlomeno 8 web-cam sotto e intorno alla nave, ma ci rendiamo conto che siamo di fronte ad un volume sommerso cantierato dell'ampiezza di quasi 8 campi di calcio profonda 30 mt sott'acqua?
E che ci fai con solo 8 web-cam se l'intenzione è quella di un controllo visivo pubblico capillare passo-passo e nel dettaglio dei lavori che si svolgono là sotto?
Gli interventi di Mancini e Scholl mi rassicurano un poco perchè, per un momento, dopo l’intervento di Regolo e Marchesi, … avevo pensato di avere le traveggole (anche nel cervello), nel senso di pensare di aver chiesto la luna ad un venditore di semi.__ E poi ho parlato solo di una ripresa subacquea che faccia vedere, oggi, al mondo web come è cambiata la zona sotto ed intorno alla Concordia !!!…. Questo mi “insospettisce ancor più”, mi fa pensar male e, come dice il Buon Andreotti a pensar male …. Spesso si coglie nel segno.__Poichè per me anche la sola presunzione di essere considerato Ipocrita la ritengo un’offesa personale vi esterno qualche pensiero di merito…__Chi segue il Blog, leggendo i commenti si fa un’idea precisa di chi parla e/o scrive, chi è, perché interviene e a quale scopo…… Io, come altri, ho lasciato decine di commenti scritti e rintracciabili negli archivi di giglionews e quindi, come si suol dire, sono un libro aperto.__Mi capita di vedere però che qualcuno, si legge riga per riga e interviene quà e là solo se viene premuto qualche tasto che suona note …… non gradite ……specialmente a T/M…__ Spero di sbagliarmi…. Ma mi sento veramente “illuminato” dai flash, dalle telecamere e dalle web cam, e non mi preoccupo di niente !!
[quote]#463 Ermanno Mancini 2013-02-26 21:32 a dirla tutta e per come la so dire, proprio perchè si tratta di una questione a carattere nazionale di rilevanza mondiale,la prima cosa che avrei fatto sarebbe stata proprio quella di piazzare 8 camere fisse in acqua ed un sistema di illuminazione a giorno con altrettanti monitor piazzati proprio sulla banchina del porto. Occhio vede, cuore non duole! E non c'è nulla di strano ne di offensivo ne può essere causa di distrazione per nessuno se si lavora seriamente e "pulito". Saluti giovani[/quote]
Non ci vedo proprio nulla di male a piazzare qualche webcam subacquea e di superfice per sbirciare i lavori in corso....molti post orsono ci hanno dato di pensionati panchinari. Ed io come pensionato voglio poter sbirciare cosa sta' succedendo laggiù. E se il tempo è brutto vado alle poste o dal medico della mutua a farmi misurare la pressione. E magari mi arrabbio pure perchè non mi ha messo l'esenzione sulla ricetta rosa. :P
a dirla tutta e per come la so dire, proprio perchè si tratta di una questione a carattere nazionale di rilevanza mondiale,la prima cosa che avrei fatto sarebbe stata proprio quella di piazzare 8 camere fisse in acqua ed un sistema di illuminazione a giorno con altrettanti monitor piazzati proprio sulla banchina del porto. Occhio vede, cuore non duole! E non c'è nulla di strano ne di offensivo ne può essere causa di distrazione per nessuno se si lavora seriamente e "pulito".
Saluti giovani
Buon Attilius, oltre ad essere Ing. Sei anche un Valido Prof. di judo, e quindi sai rivoltare una persona di 180° con una semplice mossa…..Perbacco ho più volte scritto se è possibile vedere con una ripresa subacquea cosa hanno fatto la sotto la Concordia… e hai subito trasformato la frase interpretandola così :___ “vorresti addirittura che fosse installato anche un sistema di web-cam tutto intorno e sotto la nave per poter far "spiare" da tutto il mondo mediatico passo passo nel dettaglio la situazione etc..” __ Sei forte Attilio, oltre ad agente segreto, Blogger incallito, normalizzatore di cervelli, ora anche Prof. Di judo e di “girovolte” !!! E chissà di cos’altro !!! Saluti !!!!
" penso di sapere abbastanza bene quanto sarebbe scocciante e distraente avere continuamente gli occhi addosso anche da parte di semplici curiosi esterni non previsti nè autorizzati in cantiere"
Era proprio quello che volevo sentirvi dire...
Certo che sono ingegnere anch'io Pietro, e so bene cosa significa fare il Direttore Lavori in un cantiere anche se le mie esperienze professionali risalgono a qualche anno fa e non sono nemmeno lontanamente paragonabili per dimensione e complessità a quelli della rimozione del relitto Concordia dal Giglio.
E comunque penso di sapere abbastanza bene quanto sarebbe scocciante e distraente avere continuamente gli occhi addosso anche da parte di semplici curiosi esterni non previsti nè autorizzati in cantiere come vorresti che si facesse là nel cantiere sotto la nave davanti a Punta Gabbianara dove appunto come dici oltre agli operai subacquei e non e al Direttore Lavori operano anche un addetto alla sicurezza e poi i tecnici collaudatori quelli dell"Osservatorio" etc etc dove sei controllato anche se fai "pipì" fuori orario programmato.
E tu, Pietro, vorresti addirittura che fosse installato anche un sistema di web-cam tutto intorno e sotto la nave per poter far "spiare" da tutto il mondo mediatico passo passo nel dettaglio la situazione e se per esempio quel tal pilastro è stato infisso tutto o solo in parte nella roccia?
No,Pietro, io sarei decisamente contrario a suddetto provvedimento, perchè ne soffrirebbe la naturale serenità e riservatezza degli operatori di cantiere già messi quotidianamente a dura prova da un ambiente lavorativo di per sè estremamente ostico e difficile.
Suvvia, un pizzico di buon senso e di fiducia in più veramente non guasterebbe giunti a questo punto.
Perchè fare riflessioni critiche ragionevoli e motivate può andare bene
ma sospettare in modo malevolo e pregiudizievole non è accettabile specie da parte di chi avendo cultura ed esperienza specifica dovrebbe conoscere bene le diverse sfaccettature dei problemi sul campo.
Attiliooooooo e che adesso dobbiamo anche “normalizzare i cervelli”, per paura che gli operatori T/M facciano i propri anziché gli altrui (Isolani) interessi ??___Inoltre, se sei Ingegnere, dovresti sapere che l’Impresa ha la sua logica “operativa” !!!__ Per questo hanno inventato il Direttore dei Lavori, il Coordinatore della sicurezza, i Collaudatori e gli “Osservatori” ……. Sono tutte queste figure che debbono operare “seriamente” !!! Non Credi ?___Piuttosto batterei (e lo dico anche a Posadas) sulla improcrastinabile opportunità di far vedere, con ripresa subacquea, quello che stà succedendo “là sotto”.__Ma scusate, quando è stato posizionato quel pezzo di roccia nei pressi delle Scole, non c’è stata una lunga e dettagliata ripresa (addirittura in diretta) dell’avvenimento ???? E allora ???? Ora si sono rotte tutte le telecamere subacquee ???___ Ma siamo seri …… qui c’è qualcosa che NON MI E’ CHIARO !!
[quote name="Attilio Regolo"]Simpatico e suggestivo "teatrino" quello che si sta configurando con gli "attori" degli ultimi commenti attorno ai blog di Giglionews sulla Concordia al Giglio.
C'è da un lato un tifoso autentico e disinteressato del progetto T/M come Giulio Poladas che spinge con fiducia perchè il progetto vada avanti verso una positiva soluzione della definitiva rimozione della Concordia dall'orizzonte di Punta Gabbianara, c'è poi dall'altro lato un supertifoso della squadra avversa come Ermanno Mancini che continua a dire "peste e corna" del progetto T/M, nel mezzo c'è poi Pietro Rinaldi che come Giulio Poladas vuole vedere comunque e presto libera Punta Gabbianara dalla ingombrante e tetra sagoma del relitto ma lanciando sguardi sospettosi sotto il pelo dell'acqua del cantiere Concordia perchè come S.Tommaso vuole mettere personalmente il "dito nella piaga" del presunto risuscitato, e poi c'è l'agente segreto ma non troppo di T/M, che sarebbe il sottoscritto,che fa finta di portare critiche serrate al progetto ma temporeggiando come Scipione l'Africano o come Attilio Regolo con i cartaginesi sotto sotto e dietro le quinte non fa altro che sostenerlo e sponsorizzarlo.
[/quote]
Buongiorno Sig. Regolo,
vorrei precisare che io amo l'Isola del Giglio e per questo motivo sono un grande tifoso del Consorzio Titan/Micoperi, come del resto l'anno scorso lo sono stato di quello Smit/Neri che penso abbia fatto un gran bel lavoro.
Non è vero che sono disinteressato al progetto ed anzi sono molto interessato ad esso e lo sto seguendo passo passo su ogni organo di informazione. È innegabile che al momento ci sono problemi con le trivellazioni lato mare, ma è anche vero che nessuno del Consorzio T/M lo sta nascondendo. La cosa comunque più importante è che questi problemi vengano risolti e l'ultima relazione settimanale mi sembra che faccia ben sperare.
Un caro e amichevole saluto.
Giulio Poladas
E comunque, a parte le battute e gli eufemismi sui "teatrini" e i "tifosi", che dovrebbero servire almeno nelle buone intenzioni a rilassare un pò l'acredine del dibattito tra i diversi partecipanti ai blog sul grande problema della Concordia al Giglio, a chi commenta sembra evidente che, a dispetto del nome della nave in questione, è ancora profonda la "discordia" dei pareri e dei giudizi dei diversi soggetti non solo partecipanti a questo blog variamente interessati al problema e questo secondo me non costituisce un buon segno perchè se l'unione dei pareri potrebbe fare la forza di incidere sull'operato e le decisioni di chi di dovere la disunione invece fa la debolezza e chi opera e decide può tendere più liberamente e senza il necessario controllo pubblico a fare di testa sua più secondo i propri particolari interessi che non secondo quelli più giusti e mediati della maggioranza degli interessati.
Mi scuso con i gentili lettori-spettatori ma nel mio ultimo commento ho fatto due errori, uno di carattere storico in quanto il "cunctator=temporeggiatore" non fu Scipione l'Africano ma Quinto Fabio Massimo Verrucoso, e un altro sul cognome
dell'amico Giulio Poladas.
Grazie e di nuovo saluti
Simpatico e suggestivo "teatrino" quello che si sta configurando con gli "attori" degli ultimi commenti attorno ai blog di Giglionews sulla Concordia al Giglio.
C'è da un lato un tifoso autentico e disinteressato del progetto T/M come Giulio Poladas che spinge con fiducia perchè il progetto vada avanti verso una positiva soluzione della definitiva rimozione della Concordia dall'orizzonte di Punta Gabbianara, c'è poi dall'altro lato un supertifoso della squadra avversa come Ermanno Mancini che continua a dire "peste e corna" del progetto T/M, nel mezzo c'è poi Pietro Rinaldi che come Giulio Poladas vuole vedere comunque e presto libera Punta Gabbianara dalla ingombrante e tetra sagoma del relitto ma lanciando sguardi sospettosi sotto il pelo dell'acqua del cantiere Concordia perchè come S.Tommaso vuole mettere personalmente il "dito nella piaga" del presunto risuscitato, e poi c'è l'agente segreto ma non troppo di T/M, che sarebbe il sottoscritto,che fa finta di portare critiche serrate al progetto ma temporeggiando come Scipione l'Africano o come Attilio Regolo con i cartaginesi sotto sotto e dietro le quinte non fa altro che sostenerlo e sponsorizzarlo.
Tutto questo per il divertimento di chi legge e per velocizzare il motore web di GiglioNews che se lo merita davvero.
Cordiali saluti da Agente 000-A.Regolo
Spettabile redazione.. Ho letto come sempre con interesse l’ultima relazione settimanale, anche perché stimolato dalle prime righe del vostro Post nel quale annunciavate “con tanto di dati tecnici e fotografie delle operazioni di cantieristica.__ Poi ho visto che queste ultime riguardavano la panoramica esterna della “trivellatrice” (Fugro) e, quindi niente di nuovo ….__REITERO quindi, vostro tramite, la opportunità di avere anche una “panoramica del cantiere subacqueo”, che sarebbe di grande utilità e attiverebbe notevole attenzione e coinvolgimento dell’opinione pubblica sul recupero della Concordia.__Lo chiedo a voi, pur sapendo che non sta nel vostro potere inviare richieste, ma perché so che questi BLOG sono molto seguiti dagli addetti ai lavori, dai consiglieri comunali e dal Sindaco.__Inoltre mi chiedo perché questa iniziativa non venga presa, motu proprio, dalle commissioni ufficiali che sono state costituite intorno al caso Concordia.__ Qui non esistono segreti di stato o Know how industriali, tutti i cantieri sono visibili alla luce del sole e perché questo non lo deve essere ? .____Insomma si può o non si può vedere con una ripresa subacquea cosa hanno fatto la sotto, considerato che si stanno studiando anche gli spessori delle foglie di posidonia sul fondale ed il respiro dei cetacei che transitano nel canale tra Giglio e l’Argentario ? Per ultimo ……. Si potrebbe anche vedere “il foro” (o pozzo) DH6, che sembra, leggendo la relazione, che sia stato ultimato in circa 4 giorni !!
Interrompo l'autosilenzio per rispondere all'amico Rinaldi.
Non sono d'accordo circa la necessità di aggiungere in fase di progetto iniziale anche un sistema di spinta sul fianco a dritta oltre che quello di tiro sul fianco sinistro.
Sia per le difficoltà operative di installare e gestire apparecchiature e impianti aggiuntivi sulla parte sommersa dello scafo sia sopratutto perchè ritengo fondamentale in questo caso semplificare al massimo il numero e il tipo di operazioni per agevolarne il controllo in particolare in caso di emergenza da imprevisti.
Te lo immagini, Pietro, cosa potrebbe accadere se dovesse interrompersi per qualche causa accidentale l'azione di tiro applicata a sinistra nello stesso momento in cui sta agendo anche un sistema di controspinta a destra?
Senza questa controspinta male che vada la nave si riadagerebbe sul fianco destro ritornando nella posizione di riposo attuale per semplice gravità.
Leggo comunque che sei d'accordo sulla necessità che venga approntato e proposto al più presto anche un piano alternativo di riserva "B" nel caso che il piano primario "A" si rivelasse impraticabile, un piano alternativo che francamente al momento non vedo come possa non essere basato sullo smantellamento programmato in loco.
E comunque, Pietro, cerchiamo di non lasciarci trasportare da un esagerato e prematuro pessimismo altrimenti ci trasformeremmo anche noi in profeti "geremiaci" di sventura anzichè in persone con laurea ed esperienza tecnico-ingegneristica che ci tengono al Giglio e ai Gigliesi e che provano a dare buoni stimoli e consigli con l'aiuto di GiglioNews.
Buona Domenica e buon voto.
Ma insomma, e qui mi fermo al momento per eccesso di presenza, se il progetto T/M che è stato accettato praticamente a "scatola chiusa" con tanta fiducia e speranza sista rivelando cammin facendo assai affannoso lacunoso imprevidente e gravemente ritardatario già nelle operazioni di base preparatorie a quelle ben più critiche da effettuarsi addosso alla ormai indebolita struttura del relitto Concordia al momento del disincaglio riassetto sollevamento e rimozione, cosa mai si dovrebbe essere autorizzati a pensare circa la effettiva validità congruità ed esito di queste successive future operazioni progettuali?
Buongiorno Attilio___Abbiamo disquisito a lungo, in questo e l’altro Blog sulla fase di raddrizzamento del relitto e non so cos’altro dire se non ripetere quanto già detto … quella problematica, condotta al limite delle possibilità e della fattibilità geometrico-statica (come Tu dici), per me avrebbe dovuto essere affrontata, oltre che con un “tiro” anche con una “spinta” da basso verso l’alto, visto che la fiancata di dritta stà li, buona buona ad attendere i successivi interventi chirurgici !!___ Come dici Tu “La T/M senz’altro, giunti a quella fase, deciderà di andare avanti secondo progetto” .__ Se sarà così è una mia speranza che non si concretizzi quel proverbio “ errare è umano, ma perseverare è assai diabolico , direi anche infernale !!__ Sono poi d’accordo con Te sulla assoluta necessità per mettere mano ad un piano B alternativo, che possa seguire immediatamente all’ eventuale, ma non augurato, fallimento del progetto T/M.___Infine, nel merito della pressione sull’ambiente marino, messo a durissima prova dall’avanzamento dei lavori in cantiere e la stessa integrità della costa dell'isola in quell'area, voglio esternare il mio pensiero.__Mi preoccupa di più vedere quella nave ancora lì e l’assedio che ha intorno, comprendendo anche il porto, che non i danni sul fondale, la storia dei delfini, delle pinne nobilis ed altro ….. questo perché la Natura ha in se la forza e le capacità di rimarginarsi da sola …col tempo.
Perchè qui, e mi si scusi l'analogia sportiva un pò azzardata ma che può servire ad essere più chiari ed efficaci sul blog, con riferimento al prossimo momento della criticissima fase del tiro per il disincaglio e raddrizzamento, è come se, con la gigantesca Concordia da una parte che se ne vuole stare adagiata dov'è finita e la poderosissima T/M dall'altra che vuole a forza tirarla su, fossimo di fronte al combattimento finale per la medaglia d'oro nel torneo di pugilato categoria supermassimi alle Olimpiadi dove si affrontano un elegante e tecnico bianco italiano e un massiccio picchiatore americano di colore.
I due avversari appaiono entrambi in grado di vincere e siamo al round finale con il punteggio in parità ebbene ecco che capita l'imprevisto: un ultimo violentisssimo colpo dell'americano che vule strafare e stavincere per imporre di fronte allo scenario mondiale la legge del più forte penetra in profondità nella guardia e nella struttura indebolita dell'italiano dopo il già estenuante e massacrante duello mettendolo non solo K.O. ma addiritura uccidendolo.
Ecco, Pietro, e qui siamo giunti al punto veramente nodale della questione Concordia al Giglio.
E' vero ce la Costa-T/M, mi pare che almeno questo non si possa mettere in dubbio, sta facendo il possibile per portare avanti il progetto di rimozione del grande relitto che sta soffocando la normale vita sociale ed economica dell'isola del Giglio, anche se già tra mille difficoltà e in primis quelle connesse alla realizzazione delle fondazioni profonde delle fondamentali piattaforme subacquee di supporto all'operazione di raddrizzamento e riposizionamento in assetto della nave naufragata prima del successivo sollevamento e definitiva rimozione a destinazione, fondazioni profonde che per le impreviste difficoltà presentate dalla irregolare consistenza geologica delle rocce del fondale stanno già mettendo a durissima prova il normale previsto avanzamento dei lavori in cantiere e la stessa integrità ambientale della costa dell'isola in quell'area.
Ma è anche vero che la fase più difficile e critica deve ancora arrivare e cioè quella dell'operazione di tiro per il primo disincaglio e raddrizzamento che sulla carta progettuale si presena ragionevole e fattibile ma nella realtà concreta sarà soggetta a rischi e pericoli specialmente di conseguente catastrofe ambientale locale al momento imprevedibili e purtroppo presumibilmente ancora non adeguatamente analizzati.
E allora penso che sia proprio questo che l'intera Comunità Gigliese a cominciare dai suoi amministratori istituzionali dovrebbero chiedere con maggiore insistenza ai soggetti privati e pubblici preposti e responsabili di quel progetto di rimozione mentre i lavori preparatori di quella fase cruciale stanno andando anche se faticosamente avanti: cioè che si diano tutte le preventive garanzie che quella criticissima operazione possa essere effettuata con il massimo di probabilità di riuscita.
Si Pietro è proprio come dici ma giunti a questo punto non è più secondo me così importante la larghezza del convoglio o la profondità del pescaggio finale che tanto per portar via il relitto con i suoi cassoni gallegganti-stabilizzanti attaccati si troverà comunque un modo e una destinazione, bensì ciò che mi sta provocando sempre più intensa preoccupazione è proprio la fase crucialissima del primo disincaglio-raddrizzamento.
E bisogna dare atto all'amico Ermanno Mancini che su questo punto ha gettato l'allarme giò da molto tempo.
Perchè se già suddetta operazione era problematica e condotta al limite delle possibilità e della fattibilità geometrico-statica come desumibile dallo schema statico in testa a questo post di Mancini (beninteso ammesso di aver superato indenni quella della realizzazione del fondale artificiale di appoggio e sostegno alle operazioni di tiro) a nave integra e appena affondata, mi chiedo che cosa potrebbe accadere a nave ampiamente logorata e stressata dopo quasi due anni di stazionamento in quella scomoda posizione in mezzo al mare e alle rocce.
La T/M senzaltro giunti a quella fase deciderà di andare avanti secondo progetto per cercare di salvare la propria immagine per il suo impegno preso di fronte al mondo ma con quale rischio e con quale probabilità effettiva di evitare una catastrofe ambientale da cedimento rovinoso delle strutture ammalorate e deformate del relitto?
Caro Attilio___concorderai che quei cassoni non sono noccioline che possono essere attaccate una all’altra con lo scotch, specie in trasversale dove si svilupperanno in fase di raddrizzamento degli sforzi notevoli.__Ergo : se sulla cambierà, il convoglio (se non accadesse il disastro) che si costituirà sarà largo 57 m e profondo (sottochiglia Concordia 18-19 m).
Ciao Pietro, per quanto mi risulta la lunghezza di 30 mt in altri articoli è stata intesa come altezza riferita ai cassoni in posizione addossata sul fianco della nave in assetto, quindi è giusta la tua considerazione degli 11+35*11=57 mt. La profondità o larghezza di 20 mt nei commenti del post era quella riferita al caso di pescaggio dimezzato da 18-20 mt come prevede l'attuale progetto a 9-10 mt come desiderato dal Ministro dell'Ambiente e dal Presidente della Regione Toscana per il possibile ingresso nel porto di Piombino qualora venisse attrezzato per l'evenienza o in altro porto-cantiere a fondale basso.
In questo caso immagino che invece di fare cassoni a hoc di profondità 20 mt peraltro già fabbricati appunto con 11 mt si dovrebbero montare doppie file di cassoni da 11 mt per cui il pescaggio sarebbe dimezzato ma la larghezza complessiva del convoglio supererebbe i 75 mt.
Ho visto la foto dei primi cassoni arrivati, dopo la circumnavigazione dell’Italia da Fincantieri Ancona a Livorno.__ C’è scritto sull’articolo che i tre più grandi “sponsons” pesano 500 tonnellate l’uno, hanno una lunghezza di 30 metri, un'altezza e una profondità di 11.____Qualcuno sui blog di Giglionews aveva detto che erano larghi 20 metri, il che significava che la larghezza totale del convoglio sarebbe diventata 20+35+20 = 75m .. che invece risulterebbe 11+35+11 = 57 m .. Sbaglioooo ?? O si montano doppi in trasversale ??
Carbon rope
·The carbon rope is treated and woven by the special process. It is made of carbon fiber.
·Distinctive Characteristics:
High strength
Non-melting under high temperature
Excellent thermal stability
Light in weight
Low coefficient of thermal expansion
TECHNICIAL SPECIFICATIONS
Bulk Density (g/cm3) 1.74~1.79
Carbon Content (%) ≥99.5
Thermal conductivity (1050℃) (W/m·k)
0.10-0.14
Resistance (Ω·mm2)/m 20~25
Tensile strength (Mpa)450~500
Elongation (%) 1.0
Ash Content (%) ≤1.0
Diameter (mm) Φ2, Φ3, Φ4, Φ6 or on request
Processing Temperature (℃) 1800
Working Temperature Air 300℃
Vacuum 2200℃
Protective atmosphere 3200℃
Kevlar 49
http://www.twinline.org/prod_specs.php.
Questi sono i prodotti fondamentali sui quali si è progettato. Non mi sembra abbiano caretteristiche da "signorine con tacchi spillo",nulla a che vedere con l'acciaio sotto tutti i punti di vista.
Saluti
Buongiorno Pietro, come sempre simpatico e misurato nei tuoi interventi sul blog anche quando appari a volte "inc___ato", non come Ermanno che in preda a sbalzi di umore imprevedibili passa nei mei confronti da un bonario "attilione" ad un infastidito "seccatore" e perfino ad un fetido ed evanescente "evacuatore cerebrale" di tipo intestinale.
Pazienza, è il rischio del blog che bisogna accettare perchè giustamente come osservi non ce l'ha ordinato il dottore di cimentarsi nei dibattiti sul web, anzi il dottore probabilmente prescriverebbe un lungo periodo di riposo di disintossicazione digitale.
Ma la vicenda Concordia è stata e continua ad essere troppo "grossa" per chi vive dalle nostre parti per non suscitare un interesse anche esagerato per chi ovviamente ne risulta particolarmente sensibilizzato per vari motivi.
Mi chiami scherzosamente "Attila" ma non è la prima volta che mi capita di essere sopranominato così ma sempre in tono bonario, perchè Attila era un barbaro che distruggeva tutto e dove passava non cresceva più un filo d'erba, a me pare che invece i blog cui partecipo con la benevolenza di GiglioNews in generale "lievitano" in termini di partecipazione e numero di interventi.
Mi chiedi di aderire al Comitato Gabbianara Libera, ti ringrazio della cortesia ma ho deciso di intrattenere il mio rapporto con il web e in particolare con GiglioNews in modo totalmente libero e indipendente e la mia eventualità "utilità" per il V.ro simpatico e mi auguro sempre più incisivo Comitato può scaturire più o meno direttamente direttamente da quello che esprimo sul blog.
Saluti sempre cordiali.
Ecco qua, caro Attila, scusa, volevo dire Attilio, hai fatto inca__are nuovamente il nostro Ermanno, in verità sempre disposto ad accontentare tutti coloro che gli chiedono spiegazioni sulla parte tecnica che riguarda il “salvamento” della Concordia.___ Voglio concederti (come sempre) la giustificazione di un Tuo eccesso di Bloggerismo……malattia ormai epidemica sul web, dalla quale occorre molto buon senso, pazienza ed acume per individuarla e combatterla.__Quà e là nei Tuoi interventi rilevo però dei “pentimenti”, ultimamente anche molto frequenti, che giocano ad attenuanti del “Professorone” che sei…. Per questo, se me lo chiederai, ti inserirò nel Comitato per la Gabbianara Libera Subito, perché saresti sicuramente utile. ___Nel mentre noi ci “punzecchiamo” ALTRI non sanno che pesci prendere per metterli in un acquario insieme alla Concordia, in giro per il Mediterraneo, ammagliati da canti di sirene che si alzano sulla prua della martoriata nave, sirene che si immedesimano nelle figure di Sindaci, Governatori di Regioni, Capi di stato (leggi quello Turco)….Comunque c’è tempo, tanto tempo, ……perché non si riesce ancora a fare “i buchi” nel granito, duro, durissimo come il carattere dei Gigliesi in particolare di quelli che vogliono scansare dal loro paesaggio, senza se e senza ma, quell’elemento estraneo che lo inquina.!!
[quote name="Attilio Regolo"]..............[/quote]
Non è questione di essere o meno permalosi caro attilio. Qua bisogna pensare cosa si scrivi, come e a chi. Ricorda che ci trovi sempre il padrone da questa parte che non accetta gratuità a tempo perso prive di fondamento e di elementi di riscontro che tu non hai ne per quanto riguarda il T/M tanto meno per il nostro progetto. Caxxo ne sai dei progetti dei quali si sta parlando se non per sentito dire? Le tue teorie sui disequilibri, sbandamenti, perdite di stabilità e di coscienza dello scafo,di fragilità strutturale, di impossibilità di generare spinta per mancanza d'acqua sotto lo scafo, sono "stronzate" del tutto arbitrarie e campate in aria per cui inaccettabili neanche sotto forma di provocazione gratuita. I compositi sono sostanze specificatamente definite dotate di caratteristiche fisiche e meccaniche più che dimostrabili e tali da surclassare in lungo ed in largo l'acciaio. Quanto alla leggerezza essa non è certo sinonimo di fragilità strutturale, son due cose completamente diverse , concetti assolutamente a te sconosciuti. Quindi prima documentati adeguatamene poi sei autorizzato a fare tutte le osservazioni che vuoi con senno e a ragion veduta. I materiali impiegati sono perfettamente in grado di resistere a tutte le sollecitazioni che ad essi competono e sono loro state assegnate in sede progettuale, molto e più del comune acciaio da carpenteria. In conclusione se intendi procedere ancora su questa linea sappi fin da ora che, per quanto mi riguarda, verrai ignorato,nel senso che non ti rispondo proprio.Mi sono spiegato attilio?
saluti :P
E se è vero quanto riportato da Pietro Rinaldi sull'arrivo delle piattaforme del progetto T/M a P.S.Stefano e sul progresso nelle fondazioni subacquee a Punta Gabbianara, se ancora forse appare prematuro organizzare quel pellegrinaggio al Santuario di Lourdes di cui accennavo a Maurizio Scholl insieme a chiunque altro volesse aderire, perlomeno una visita con preghiera di ringraziamento al Convento dei Passionisti su M.Argentario potremmo anche cominciare a pensare di farla.
Saluti cordiali.
Cercando di usare ogni termine con cautela e senza virgolettare niente, caro Ermanno,sennò ti impermalosisci, mi trovo costretto a insistere, visto che mi hai indirettamente chiamato in causa, oltre che sulla debolezza e fragilità strutturale di base del sistema di sollevamento e movimentazione in acqua da te congegnato perchè anzichè materiali tradizionali a base di cemento e acciaio prevede di utilizzare elementi plastici e compositi leggeri flessibili e gonfiabili non sufficentemente resistenti ad azioni di taglio urto e perforazione in operazione pesanti e complesse e pericolose come quella della rimozione Concordia e che risultano estremamente difficili e complesse sia da assemblare sul relitto per esercitare l'azione necessaria che regolare nel gonfiaggio in ambiente subacqueo a pressione esterna variabile con il livello dell'acqua oltre che determinare una condizione generale di labilità e instabilità dovuta proprio al fatto che ogni minima variazione del sistema leggero di azionamento provocherebbe forti disequilibri nella struttura pesante movimentata.
Saluti
Ho visto la foto dei pontoni ormeggiati nella rada di Porto S. Stefano, dove sono in bella evidenza caricate due “enormi” piattaforme da collocare sul fondale adiacente alla nave Concordia._ Da altra foto precedentemente pubblicata si notano n° 5 pilastri, per piattaforma.___ COMUNICAZIONE DI SERVIZIO, per i non addetti ai lavori:_ si rileva dal work in progress dell’ultima relazione settimanale a pag.22 lo schema planimetrico dell’area del naufragio.__ Viene indicato che per la Piattaforma n°1 da collocare su pilastri (diametro di 2 m) lato Concordia, DH1 (verde, eseguito), DH2 (giallo, in progres), DH3 (in progres), lato mare DH4 e DH6 (colore rosso, ovvero da eseguire).__ Deduco che per poter collocare in opera la PTF n°1 bisognerà attendere la ultimazione delle due trivellazioni in corso per DH2 e DH3 e la completa esecuzione delle altre e due DH4 e DH6… A meno che le piattaforme stesse vengano portate al Giglio e appoggiate sul fondo in attesa della loro messa in posizione come da progetto T/M.__ Al momento posso solo pregare che facciano presto e bene___GABBIANARA LIBERA …E SUBITO !!__Sperando nel contributo dei cari Gigliesi alla stessa preghiera che, fatta da vicino, può sicuramente avere un effetto più incisivo…SALUTI
Per conforto del ragazzo,nella speranza di evitargli di uscire di senno, la quantità di spinta disponibile per "sollevare" il relitto dal fondo è di 50.225,00 tonnellate più che sufficienti a staccarlo dal fondo e farlo risalire come stabilito, di 5,00 metri. Ciò fatto, con l'attivazione e la disattivazione di elementi opportunamente collocati ed azionati, si induce la oramai famosa coppia a fronte della quale l'eccentricità dei baricentri genera rotazione.Coadiuvando tale azione con altre azioni squisitamente meccaniche agenti su punti ben precisi della nave, onde evitare sforzi di trazione sulle strutture, si ottiene il raddrizzamento dello scafo che è, contrariamente a quanto sostiene Attilio, del tutto scevro da perigliose quanto incontrollate azioni indesiderate. Trattandoso di un corpo "sospeso" a mezz'acqua riesce facile imprimere qualsiasi movimento con il minimo sforzo. In altri termini galleggia tranquillamente sostenuto, a fine operazione, da circa 77.000 mc. di aria compressa confinata e controllata in ciascun elemento costituente il sistema. Come lo si fà e con cosa lo si fà è , e rimane complessivamente, un segreto progettuale.
Saluti e.m.
[quote name="Attilio Regolo"]In attesa curiosa degli schemi di calcolo di Poli junior relativi al progetto Mancini a quanto pare purtroppo come già anticipato da Poli senior poco confortanti, in relazione all'art. web riportato da Maurizio Scholl sulla eventuale destinazione turca del relitto, voglio osservare che il tutto mi pare prematuro visto che oltre alle difficoltà aggiuntive da "osteria" per il progetto in atto T/M paventate da Ermanno Mancini, è ancora tutta da dimostrare l'effettiva fattibilità delle fondazioni profonde delle piattaforme più grandi segnate ancora in "red=non completed" nello schema planimetrico dei resoconti settimanali dei lavori T/M nel cantiere Concordia così come riportati da GiglioNews.
Il giorno infatti che il colore "red" di almeno una di quelle fondazioni dovesse essere virato in "green-completed" dovremmo allora organizzare un bel viaggetto di ringraziamento al santuario di Lourdes.
Saluti a tutti gli amici del blog.[/quote]
Caro attilio,noto con piacere che stiamo sconfinando sul personale. Premesso che frequento regolarmente le "osterie" con i compagni di merenda a suon mezzi litri di bianco, cacio pecorino romano e pane casareccio. Solitamente quando prendo a far funzionare il cervello non sono ne brillo ne ubriaco. Nulla togliendo al lavoro del ragazzo,mi sembra che si stia esagerando affidando al "poveretto" l'onere della verifica di un progetto che non ha mai visto, che non conosce se non per grandi linee a del quale nessuno ha mai avuto modo di prendere cognizione.Le tue elucubrazioni fondano sul nulla:solo supposizioni, illazioni ed "ariose evacuazioni" celebrali dalle quali non si può trarre nulla,solo aria stantia.
Detto questo gradirei per il futuro non essere chiamato in campo,così evitiamo inutili quanto spiacevoli cadute di stile. Tutto sommato ti sto facendo un gran bel favore.
Saluti :P
Trovare qualcuno e oltretutto un interlocutore di valore come Maurizio Scholl che concorda con me su un aspetto basilare dei lavori nel cantiere Concordia come quello delle fondazioni subacquee delle piattaforme artificiali non può che farmi piacere.
Per quanto riguarda il resto mi pare di ricordare che Maurizio sarebbe favorevole una volta raddrizzato e sollevato quanto basta il relitto ad un affondamento pilotato dello stesso.
Qui rientreremmo subito in disaccordo perchè una qualche finalizzazione più ragionevole dopo tutto quel lavoro speso andrebbe secondo me assoltamente ricercata.
Io sarei contrario perfino alla demolizione controllata in adeguato cantiere, figuriamoci all'affondamento.
Ma insomma, intanto ci si dia da fare per il raddrizzamento e la stabilizzazione sul fondale artificiale che già sarebbe un ottimo sintomo di successo per l'impresa e per il progetto.
Poi si potrà decidere il prosieguo anche con più calma.
Saluti cordialissimi.
[quote]Il giorno infatti che il colore "red" di almeno una di quelle fondazioni dovesse essere virato in "green-completed" dovremmo allora organizzare un bel viaggetto di ringraziamento al santuario di Lourdes. Saluti a tutti gli amici del blog.[/quote]
E su questo concordo. Resto sulle mie convinzioni già espresse e ripetute.
In attesa curiosa degli schemi di calcolo di Poli junior relativi al progetto Mancini a quanto pare purtroppo come già anticipato da Poli senior poco confortanti, in relazione all'art. web riportato da Maurizio Scholl sulla eventuale destinazione turca del relitto, voglio osservare che il tutto mi pare prematuro visto che oltre alle difficoltà aggiuntive da "osteria" per il progetto in atto T/M paventate da Ermanno Mancini, è ancora tutta da dimostrare l'effettiva fattibilità delle fondazioni profonde delle piattaforme più grandi segnate ancora in "red=non completed" nello schema planimetrico dei resoconti settimanali dei lavori T/M nel cantiere Concordia così come riportati da GiglioNews.
Il giorno infatti che il colore "red" di almeno una di quelle fondazioni dovesse essere virato in "green-completed" dovremmo allora organizzare un bel viaggetto di ringraziamento al santuario di Lourdes.
Saluti a tutti gli amici del blog.
Scusatemi ma una ipotesi di questo genere potrebbe essere raginevolmente messa in atto a condizione di restituire la galleggiabilità dello scafo in condizioni quasi normali.
Mi pare veramente impensabile trainare a spasso per il mediterraneo, con tutti i rischi che ne conseguono, un rimorchio di uno scafo semiaffondato, la cui massa, unitamente all'acqua in esso contenuta, sarebbe veramente enorme.
Pensate ad una mareggiata o ad una situazione meteomarina che dovesse cambiare repentinamente con i rischi di rottura dei cavi di rimorchio.
Si andrebbe a rischiare un secondo naufragio, mah !!! tutto è possibile,
cui prodest ???
Paolo Poli
Salute a tutti
Vedo che siete in attesa di un po' di conti ingegneristici, i risultati non sono proprio incoraggianti stante la giacitura del relitto per cui la soluzione di Ermanno, sicuramente rispettosa dell'ambiente, e che tutti noi certamente avremmo preferito, mi sa che incontrerebbe non poche difficoltà operative.
Per questo mi aspetto da Ermanno le dovute controrepliche.
Volevo qualche delucidazione su come postare un paio di schemi ricavati dai conteggi eseguiti da mio figlio, in modo da facilitarne la comprensione.
Attendo istruzioni anche dalla redazione se necessario
Grazie e saluti
Paolo Poli
Addio porti italiani. Probabilmente verrà smantellata in Turchia
hanno appena pubblicato la relazione settimanale. Da quanto si vede i cassoni sono 15 distribuiti variegatamente sul fianco della nave. Va bene aver fatto tutti i conti della terra su cavi,travi, piattaforme, pali e via discorrendo, ma....c'è un ma! L'oste e l'ostessa! L'oste è il mare l'ostessa è la nave. Chi ha fatto i conti sulla bontà strutturale della nave e in che modo?
Bella domanda!
Saluti :-*
Sei troppo forte Pietro e anche educato dietro quella tua apparente burbanzosità.
Hai trovato un modo simpatico con quel "Blogger diportista nautico giocatore di bocce pianista poeta cantante etc per darmi praticamente del "tuttologo".
Beh pazienza, me lo dice spesso quando è indispettita anche mia moglie, che mi sopporta da oltre trenta anni.
Per quanto riguarda il sistema T/M per raddrizzare la Concordia sono d'accordo concte che i cassoni giocano un ruolo fondamentale non solo in fase di sollevamento-galleggiamento ma anche nella prima fase di raddrizzamento ma è per questo che, guardando con attenzione lo schema statico in testa al post di Giglionews e propostoci da Ermanno Mancini, insisto che tutta quella spinta orizzontale da te ipotizzata e che appunto renderebbe necessario quel sovradimensionamento di trivellazioni e pali subacquei infissi nel fondale non riesco proprio a scorgerla.
Comunque anch'io come te sono in attesa di qualche lume in proposito da parte del figlio di Paolo Poli.
Auguri per il Comitato "Gabbianara Libera" e buona domenica anche a te.
17.02.13 Rinaldi
Scusate per l’errore di ieri, che ho inserito 2 volte il post GABBIANARA LIBERA. ____Nella vita non si è mai una cosa sola, ognuno di noi fa sicuramente più di una attività.__ A. Regolo, per es. fa anche il Blogger.__ e magari è anche diportista nautico, giocatore di bocce, esperto pianista, poeta, cantante etc …….. Comunque il Comitato Gabbianara Libera già esiste, se me lo chiedete vi dirò anche da quanti soggetti è costituito….__CONCORDIA___non credo alla cautela ma a semplici calcoli strutturali:_ nella fase di raddrizzamento il ginocchio della nave eserciterà una notevole spinta orizzontale sul lato isola delle piattaforme e contemporaneamente entreranno in azione le forze di rotazione raddrizzanti (momenti).___ Di questi ultimi la parte più importante (quella distribuita sull’intera lunghezza della nave) sarà quella dei 9 cassoni riempiti gradualmente ed equilibratamente d’acqua, inoltre si aggiungeranno gli sforzi di “tiro” esercitati sulla sola parte centrale (pancia del relitto)….. Come ho detto nel post #417.__
Gli Strandjacks (regolabili autonomamente dai computer) montati sulle cime delle torrette sono collegati a catene che passano sotto lo scafo e sono fissati al lato sinistro del relitto (si vede anche dalle foto).__ Questo sistema di tenuta verrà utilizzato, oltre che per stabilizzare lo scafo anche per scopi di bilanciamento durante la rotazione e del relitto (vedi il sito parbuckling)…Il dimensionamento dei cavi delle catene dei pilastri (su pali trivellati di 2 m di diametro) delle piattaforme e delle mensole è stato fatto dagli Ingegneri dell’Impresa e non sta a noi verificarlo.__Se il figlio di Paolo Poli si vuole esercitare, sarà interessante vedere i risultato dei suoi calcoli.
Saluti e buona domenica.
A dire la verità Pietro, più che come promotore di un nuovo partito locale ti preferisco quale tecnico impegnato a spiegare lo schema statico in testa a questo post.
Come spiegheresti, visto che non ce lo spiegano loro, per esempio tutta quella cautela da parte del progetto T/M nel provvedere con megastrutture artificiali subacquee su megafondazioni profondamente infisse nella roccia del fondale al sostegno di un relitto navale che nel ruotare in fase di primo raddrizzamento fa affondare per primi i cassoni di galleggiamento che opportunamente svuotati dell'acqua renderebbero con l'aiuto della spita idrostatica l'intera struttura gravante sulla pattaforma artificiale molto più leggera delle 60-70.000 tonns previste?
Saluti in attesa di risposta.
Punta Gabbianara libera,_Punta Gabbianara libera,_Punta Gabbianara libera !! Sono sicuro che alle prossime elezioni locali ci sarà un partito con questo nome ......vincerà le elezioni ??
PUNTA GABBIANARA LIBERA, PUNTA GABBIANARA LIBERA,PUNTA GABBIANARA LIBERA,........subito!!!___Sono sicuro che all'Isola nascerà un partito con questo titolo ....avrà successo alle prossime elezioni ??
[quote name="Paolo Poli"]Salve
Volevo chiedere alla redazione di Giglio News se è tecnicamente possibile, oltre che ruotare la webcam del porto verso lo scafo (magari anche solo a tempo debito) aumentare la frequenza degli scatti trasmessi su ambedue le webcam.
Così facendo potrebbe essere possibile una visione quasi continua dei lavori del cantiere
Grazie e cordialità
Paolo Poli[/quote]
La webcam sulla piazza del porto sarà ruotata nel momento in cui i lavori saranno in una fase più avanzata e visibilmente apprezzabile.
La frequenza di aggiornamento, attualmente di 10 secondi, è inversamente proporzionale al numero di accessi contemporanei e direttamente proporzionale alla larghezza di banda in upload disponibile.
Potremmo anche trasmettere in live streaming ma con le attuali risorse disponibili si rischierebbe di non far vedere a tutti.
Valuteremo in futuro la possibilità di trasmissioni streaming.
Ohi, ohi Pietro! Qui mi sa che sta arrivando gente che ci darà lezione a tutti e due e pure a Mancini.
Però non capisco questa ostinazione ad interessarsi in definitiva al progetto "SOFT" di Ermanno.
Mi pareva di aver compreso che ormai per il relitto Concordia al Giglio Ermanno Mancini non può fare più nulla impegnato com'è giustamente a sponsorizzare la propria creatura progettuale ad ogni livello per un altro e diverso eventuale futuro caso tipo "concordia".
E allora che cosa perdiamo tempo ed energie a fare se invece abbiamo l'assillo urgente che venga risolto l'attuale caso Concordia?
Qui c'è da capire inanzitutto se davvero si può andare avanti con il progetto T/M magari rivisto e corretto o se si deve cominciare a pensare di intraprendere una strada completamente diversa da quella originariamente preventivata che francamente giunti a questo punto non penso proprio possa essere il progetto ideale rivoluzionario di Ermanno Mancini.
Per te caro e simpatico Pietro Rinaldi ho solo carote ma mi sono procurato anche uno scudo robusto per cecare di attutire le eventuali prossime bastonature altrui.
Ciao.
Salve
Volevo chiedere alla redazione di Giglio News se è tecnicamente possibile, oltre che ruotare la webcam del porto verso lo scafo (magari anche solo a tempo debito) aumentare la frequenza degli scatti trasmessi su ambedue le webcam.
Così facendo potrebbe essere possibile una visione quasi continua dei lavori del cantiere
Grazie e cordialità
Paolo Poli
Grazie Pietro
Ora le cose mi sono un po' più chiare e certamente il raddrizzamento è veramente problematico sia con il progetto T/M che con quanto ci propone Ermanno
Come avrai letto ho fatto alcune domande ad Ermanno per capirne di più, le risposte sono state decisamente un po' scarne.
Ho quindi pressato mio figlio ad effettuare qualche calcoletto, non proprio semplice, soprattutto sulla base dei pochi dati certi a disposizione ma finalizzati ad una valutazione sulla fattibilità di un progetto soft, che tutti noi avremmo certamente preferito per le povere coste e fondali di punta Gabbianara.
Penso che fra qualche giorno riuscirò a postare i conteggi che abbiamo fatto (io solo come spettatore e consulente nautico) in modo da solleticare il buon Ermanno che così si dovrà esporre un poco di più per convincerci sulla fattibilità di quel tipo di intervento.
Saluti a tutti
Paolo
Il Prof sei Tu, Marcus Attilius___oggi al mercato hai comprato solo carote ??
Perdindirindina Pietro!
Prima inviti i bloggers di GiglioNews a non disquisire di aspetti eccessivamente tecnici che annoierebbero i lettori e poi ci impartisci una vera e propria "lectio magistralis" da fare invidia a Ermanno Mancini di statica delle costruzioni applicata alla scienza del "salvage" marittimo per il caso Concordia nel cantiere del Giglio.
Comunque complimenti per la tua dimostrazione di sapere tecnico-scientifico anche se ai non specialisti o esperti nella materia capire tutto e bene quello che esprimi è davvero un pò ostico.
Il fatto è che ancora nessun documento apparso fino ad oggi sullo schema statico e sul meccanismo congegnato dal progetto T/M per la "fase cruciale" del raddrizzamento della nave ha riportato con chiarezza i dettagli tecnici per spiegare tale operazione come ad esempio la questione degli "strand jacks" cioè i martinetti idraulici che sembrano destinati a produrre le forze di tiro per il raddrizzamento e cioè come agiscono come sono montati quali sforzi determinano sulle strutture di sostegno e appoggio come le piattaforme etc.
Si sa solo che tali strutture devono essere superdimensionate per i grandi sforzi previsti salvo poi verificare a posteriori in corso d'opera che realizzarle come progettato è estremamente oneroso per non dire quasi impossibile.
Mah!?
Salutoni professore!
Illustre Nuovo Studente di scienza delle costruzioni:__” limitarsi a realizzare pilastri fortemente incastrati nel fondale solo per quelli più vicini al relitto”……., sarebbe a mio avviso un grosso rischio, nella fase “cruciale di raddrizzamento, nella quale la spinta del ginocchio sinistro della Concordia la farà da leone (o meglio da elefante).___ Inoltre il “tiro” eserciterà un enorme sforzo di trazione sui pilastri lato mare sui quali saranno ancorati i montanti delle piattaforme ….infatti al ginocchio dei cassoni sono applicati i tiranti ancorati sulla punta della mensola esterna delle piattaforme che (vedi i grafici http://www.theparbucklingproject.com/page.php?page=progetto) per esprimere una maggiore forza di tiro sono state fatte più larghe di quello che sarebbe stato necessario per la funzione di appoggio della chiglia della Concordia a raddrizzamento avvenuto.__Il tiro, chiamiamolo aggiuntivo, è stato scelto per la sola parte centrale (pancia) evidentemente per la conformazione del fondale che va degradando nel lungo tratto di prua a sbalzo sull’appoggio dello sperone di roccia sulla quale la nave si è adagiata. 6 cassoni centrali e + 3 + 3 a prua e a poppa.__ Questi ultimi eserciteranno una funzione importante: oltre ad aggiungere forza ribaltante in fase di raddrizzamento faranno si che si riducano sensibilmente le sollecitazioni di torsione della trave/nave (ovvero che si spezzi o comunque ceda).__ Infatti leggo quà e là notizie di interventi di rafforzamento con travature esterne dell’opera viva della nave tratto di prua.__Da queste poche osservazioni, peraltro già note da tutti, concorderai che l’idea del sollevamento SOFT del relitto sarebbe stata veramente auspicabile…… per i tempi di esecuzione, per l’ambiente (fondali compresi), per i soldi da spendere…Ecco perché Ermanno ……è super-inca…to.
Caro Attilio, se guardi l'ora dei miei commenti, ti accorgi che è, normalmente, nel primo mattino. Domani ti risponderò.
Saluti
Insomma, Pietro, continuando a lavorare più di fanasia che su riscontri precisi, e poi qui chiudo perchè non mi stai rispondendo ne' tu ne' nessu altro, se fosse possibile, in base alle considerazioni precedenti di presumibili minori esigenze di sicurezza operativa e di conseguenti minori sollecitazioni sulle strutture subaquee, limitarsi a realizzare pilastri fortemente incastrati nel fondale solo per quelli più vicini al relitto che già alcuni si è riusciti a farli, e sostituire l'infissione profonda di quelli più lontani con sistemi alternativi di appoggi semincastrati oppure semplicemente rinforzati , non pensi Pietro che l'orizzonte prospettico del cantiere-progetto T/M-Concordia potrebbe diradarsi un bel pò da tutte quelle grigie e brutte nubi che vi si stanno addensando sopra?
Perchè, Pietro, andando per curiosità a rispolverare il testo di scienza delle costruzioni di quando ero studente di ingegneria all'Università di Pisa, oltre quaranta anni fa purtroppo, ho intravisto ad esempio lo schema della trave cosidetta "Gerber" dal nome dello studioso mi pare tedesco che la studiò per primo approfonditamente, uno schema di trave a più appoggi con cerniere intramezzate che richiama con buona approssimazione lo schema statico desumibile dallo schema grafico della piattaforma su fondazioni lato mare prevista dal progetto T/M per la Concordia presentatoci da "GiglioNews, e ho potuto notare che le sollecitazioni cui sarebbe sottoposta quel tipo di trave per esempio rispetto ad un carico più o meno uniformamente distribuito quale potrebbe ssere la Concordia raddrizzata e sopra appoggiata, risulterebbero alquanto ridotte proprio per merito di come è congegnata quel tipo di trave.
Tutto quanto detto fin qui oviamente con beneficio d'inventario, non essendo uno specialista di costruzioni tanto meno subacquee.
Di nuovo saluti.
E comunque, Pietro, fossi nei panni della T/M, chiederei al proprio staff di progettazione di rivedere i calcoli di progetto relativi a quelle fondazioni subacquee che stanno praticamente bloccando i lavori.
Perchè se eventualmente fossero stati usati coefficienti di sicurezza un pò sovradimensionati per desiderio appunto di maggior sicurezza operativa visto che non si ha a che fare con un grande edificio civile destinato a contenere centinaia di persone per 30 0 40 anni ma di una struttura di sostegno e appoggio provvisoria destinata solo alla fase di raddrizzamento e primo sollevamento di un relitto vuoto semisommerso destinato ad un cantiere di demolizione non ci troverei nulla di strano o irregolare nell'abbassare i coefficienti progettuali di sicurezza operativa se il risultato fosse lo sblocco e la velocizzazone dei lavori.
Ma forse anzi quasi sicuramente mi sbaglio confondendo la realtà con il desiderio.
Saluti.
Hai ragione Pietro quando dici che bisognerebbe indulgere meno in narcisismi egogentrici nel dibattito su questo blog specie per un problema concreto e importante come quello della nave naufragata sulla costa del Giglio e sopratutto per rispetto ai Gigliesi.
Ma è anche vero che diciamo per inclinazione personale o deformazione professionale se uno ha fatto studi e svolto attività nel settore tecnico o ingegneristico più o meno attinente al settore marittimo o navale è normale che tenda ad esprimere anche opinioni o giudizi di carattere tecnico.
Pensa che a volte,Pietro, così a sensazione personale e un pò anche sollecitato dalle pressanti critiche al progetto T/M portate da vari interlocutori del blog in tutto questo anno di dibattito su GigloNews, mi sono chiesto e mi chiedo se davvero ci fosse stato bisogno di approntare tutto qul pò pò di apparato previso dal progetto in atto e in particolare di quelle numrose profonde e ampie trivellazioni nel fondale del Giglio che tante difficoltà stanno determinando sul regolare avanzamento dei lavori, per predisporre infine una piattafora artificiale provvisoria che tutto sommato non dovrebbe essere un granchè sollecitata ne' da forze di trazione estrattive nè' da sforzi flettenti cos' ingenti.
Ma sicuramente simili dubbi mi vengono per le mie insufficienti conoscenze del problema e dei dati di base del progetto.
Saluti cordiali.
Caro Attilio
Questo tuo post è la carota ....spero che hai seppellito il bastone !Chi segue il Blog credo abbia più interesse a questioni reali sul problema Concordia, e se la devo dire tutta anche disquisizioni troppo tecniche potrebbero annoiare e sviare la vera attenzione alle notizie più importanti, sia per i Gigliesi che per il resto del mondo. Saluti
Scusami Pietro se ti rispondo con ritardo alla tua del n. 396.
ll fatto è che volevo che ti sbolisse un pò la incavolatura per quella "tana" civitavecchiese che non intendeva essere ne' offensiva ne' riduttiva.
Per "tana" intendevo "casa propria" "rifugio protetto" che pensavo tu avessi a Civitavecchia e non potevo sapere che avevi invece un legame così profondo e radicato anche con il Giglio da portari a darmi del "farneticante" per un termine virgolettato di troppo.
E d'altra parte il fatto che ho in te, Pietro, un valido iterlocutore assai legato all'isola non può che farmi piacere per la semplce ragione che anch'io, sebbene non abbia parenti stretti nè casa al Giglio però ho conoscenze e amici di lunga data sull'isola e poi da grossetano legato a questa terra considero il Giglio una cosa quasi sacra per la sua storia e la sua bellezza e averlo vista profanato da una vicenda come quella del naufragio Concordia che definire incredibile è banale mi ha fatto nascere il desiderio profondo di provare anche solo con i commenti e le opinioni su questo bel giornale on line quale è "GiglioNews" a dare una piccola mano per contribuire a risolvere questo grande problema occorso all'Isola e alla sua gente.
Saluti cordiali.
Ovviamente, Ermanno, ti faccio di cuore tutti gli auguri che meriti in questa tua iniziativa di divulgazione del tuo progetto rivoluzionario "ultraleggero" di "salvage" marittimo.
Ti raccomando ancora una volta solo di porre più attenzione e prudenza in certi aspetti connessi alla stabilità di fondo del tuo sistema di movimentazione dei corpi sommersi pesanti.
Perchè anche un bambino sa che il mestiere di "matador" con cappa e spadino nell'arena dei tori o del domatore con sgabello e frustino nella gabbia dei leoni è un mestiere estremamente rischioso.
Basta "un niente" e non puoi fermare la tragedia.
Saluti affettuosi.
[quote name="Attilio Regolo"]E va bene Ermanno, ho cercato di portarti in tutti questi mesi allo sfinimento con mille dubbi e osservazioni e non c'è stato niente da fare.
Sei rimasto, a parte qualche sbandamento qua o là, abbastanza fermo e reattivo al ponte di comando del tuo progetto.
E mi hai quasi convinto sulla sua congruità logico-tecnica e se non addirittura sulla sua fattibilità operativa.
Ma che si può fare ormai, Ermanno, a questo punto?
.....
Una proposta scaturita dal "ingegno italico" da sviluppare divulgare e promuovere nel mondo del "salvage" in attesa di poterla applicare in un un'altro futuro caso tipo Concordia, possibilmente, si intende, senza vittime.
........[/quote]
Nessuno sfinimento caro attilio, per sfinire uno come me ci vuole solo la dinamite o un colpo di pistola. La questione è che se si ricevono "levate di cappello" da chi fa questo mestiere, da alcune università nazionali e straniere, da industrie che si sono buttate a capofitto nel collaborare allo sviluppo industriale del progetto [u]senza compenso[/u] alcune, ebbene vuol dire che qualcosa di interessante negli elaborato deve essere stato letto. Questo non per peccare di narcisismo ma per sottolineare quanto effettivamente è capitato. Cosa farò? Alla nave nulla perchè nulla posso fare evidentemente, mi auguro solo di aver sbagliato considerazioni, intuizioni, virgole e conti e che vada tutto per il meglio. L'epilogo lo si avrà nella conferenza stampa nella quale l'intero progetto verrà posto,come dici tu, sotto gli occhi di una platea internazionale e, ne sono certo, tremeranno i polsi a più di qualche politico e qualche imprenditore non proprio cristallini. Forse qualcuno a quel punto si chiederà come mai ci si è limitati al "vedremo, le faremo sapere...ecc" piuttosto che approfondire e valutare.
Saluti Attilione
Caro Agente000 Attilio ___ Vedo con piacere che non hai replicato alla mia risposta. (396#)___ Non è la prima volta che accade.__Quindi debbo ritenere che il vizietto di lanciare il sasso e nascondere la mano è una Tua strategia (oltre alla tecnica del bastone e della carota, come quella che hai offerto ad Ermanno nell’ultimo post), che penso però non giochi a favore del tuo ruolo di Blogger (almeno in questo caso).___CONCORDIA :__Agli amici della redazione, che ho già ringraziato per le risposte ricevute, confermo che trattasi di due pezzi (due pali cadauno) che fanno il ruolo di “piattaforma poppiera” (regge il culo, come dice Mancini), al vocabolo piattaforma assocerei quelle tre grandi (ciascuna con 5 pilastri) dotate delle mensole a traliccio che terranno i cavi per il raddrizzamento della Concordia in sommersione.
E va bene Ermanno, ho cercato di portarti in tutti questi mesi allo sfinimento con mille dubbi e osservazioni e non c'è stato niente da fare.
Sei rimasto, a parte qualche sbandamento qua o là, abbastanza fermo e reattivo al ponte di comando del tuo progetto.
E mi hai quasi convinto sulla sua congruità logico-tecnica e se non addirittura sulla sua fattibilità operativa.
Ma che si può fare ormai, Ermanno, a questo punto?
Vedi bene che, anche se faticosissimamente, un passetto alla volta, il mega progetto T/M sta andando comunque navanti, in quel cantiere con quella nave, ed è meglio per tutti che vada avanti.
Certo è che almeno la soddisfazione di aver proposto qualcosa di veramente alternativo innovativo di fronte ad una platea mediatica mondiale non te la potrà togliere nessuno, caro Ermanno.
Una proposta scaturita dall'"ingegno italico" da sviluppare divulgare e promuovere nel mondo del "salvage" in attesa di poterla applicare in un un'altro futuro caso tipo Concordia, possibilmente, si intende, senza vittime.
E mentre Paolo Paoli ti sta "bussando" per dettagli sul tuo progetto sull'altro post dei "contrari.." ti invio cordiali saluti.
[quote name="Pietro Rinaldi"]GRAZIE, ora ho visto le foto, sulla nave Svenja, ma quelle non sono piattaforme sono pezzi che, messi insieme fanno le piattaforme ... così come erano montate sui pontoni del luogo di partenza (guardatele anche voi, sempre se volete !!!).[/quote]
Sono piattaformine per reggere il culo della nave pietro, stanno su due pali ciascuna
[quote name="Attilio Regolo"]Tu dici che non conoscendo il tuo progetto di galleggiamento e raddrizzamento della Concordia non posso dare giudizi di illogicità e incoerenza che non esistono affatto, vero Ermanno?
E allora come spieghi, Ermanno, la seguente sequenza logica: per evitare la procedura onerosa e incerta più banale che possa venire in mente e cioè quella della sigillatura preventiva di tutte le possibili vie d'acqua e del succesivo svuotamento delo scafo per ottenere un autogalleggiamento-raddrizzamento naturale, e per evitare il progetto alternativo ben più pesante rischioso massiccio invasivo e costoso congegnato da T/M e destinato al quasi sicuro fallimento, viene proposto un sofisticato progetto alternativo-innovativo estremamente "leggero" e per niente invasivo per l'ambiente subacqueo che assicura il galleggiamento-raddrizzamento controllato della nave ma a condizione di realizzare una preventiva sigillatura di tutti i "buchi" dello scafo e di svuotare in modo graduale lo stesso in fase di sollevamento-raddrizzamento.
E così siamo tornati alla procedura iniziale.
Saluti dubbiosi.[/quote]
Attilio, sono tremila volte che ripeto le stesse cose. Ho descritto ampiamente tutte le fasi del recupero, ho spiegato qual'è la necessità di avere lo scafo chiuso ma pieno d'acqua, ho detto più volte che è necessario chiudere le falle importanti al di sotto del ponte "0" tralasciando le eventuali al di sopra del medesimo, ho detto che la fase di svuotamento avviene solo dopo aver sollevato e ruotato il relitto, nei riguardi nell'economia complessiva del progetto questa procedure è ben più rapida sicura e molto meno onerosa in termini di impatto ambientale e costi di realizzazione.....insomma che altro devo dire?
Saluti attilione! :P
GRAZIE, ora ho visto le foto, sulla nave Svenja, ma quelle non sono piattaforme sono pezzi che, messi insieme fanno le piattaforme ... così come erano montate sui pontoni del luogo di partenza (guardatele anche voi, sempre se volete !!!).
[quote name="Pietro Rinaldi"]Ripeto la domanda, ho visto le foto delle piattaforme in partenza,se ogni piattaforma ha 5 pilastri come potranno essere posizionate tutte e due, se sono disponibili 7 pali sui 21 preventivati? Come vedete voi stessi nel link che avete inserito ?[/quote]
Guardi bene la foto linkata, le piattaforme 5 e 6 sono quelle piccole sulla sinistra, che necessitano di 2 pali ciascuna (i pali completati sono quelli in verde, quelli in giallo sono in fase di completamento e quelli rossi ancora da fare).
Le piattaforme più grosse (da 5 pali ciascuna) devono ancora arrivare sull'isola e saranno installate quando i rispettivi fori saranno completati.
Ripeto la domanda, ho visto le foto delle piattaforme in partenza,se ogni piattaforma ha 5 pilastri come potranno essere posizionate tutte e due, se sono disponibili 7 pali sui 21 preventivati? Come vedete voi stessi nel link che avete inserito ?
Tu dici che non conoscendo il tuo progetto di galleggiamento e raddrizzamento della Concordia non posso dare giudizi di illogicità e incoerenza che non esistono affatto, vero Ermanno?
E allora come spieghi, Ermanno, la seguente sequenza logica: per evitare la procedura onerosa e incerta più banale che possa venire in mente e cioè quella della sigillatura preventiva di tutte le possibili vie d'acqua e del succesivo svuotamento delo scafo per ottenere un autogalleggiamento-raddrizzamento naturale, e per evitare il progetto alternativo ben più pesante rischioso massiccio invasivo e costoso congegnato da T/M e destinato al quasi sicuro fallimento, viene proposto un sofisticato progetto alternativo-innovativo estremamente "leggero" e per niente invasivo per l'ambiente subacqueo che assicura il galleggiamento-raddrizzamento controllato della nave ma a condizione di realizzare una preventiva sigillatura di tutti i "buchi" dello scafo e di svuotare in modo graduale lo stesso in fase di sollevamento-raddrizzamento.
E così siamo tornati alla procedura iniziale.
Saluti dubbiosi.
Sig. Rinaldi,
le piattaforme installate nei giorni 9 e 10 Febbraio sono le numero 5 e 6 le cui 4 palificazioni rientrano tra le 7 già completate.
Lo potrà verificare nella foto che le alleghiamo sotto, già presente nella relazione settimanale.
[quote name="Attilio Regolo"]E comunque, Ermanno, nel ribadirti, e non solo da ora, la mia stima e simpatia per te in generale per quello che pensi e che dici, non posso togliermi di dosso l'impressione che il tuo pessimismo spinto nei confronti del progetto T/M sia dettato non solo da indubbie motivazioni ragionevoli di carattere tecnico-scientifico che in gran parte trovo pertinenti e condivisibili, ma anche da una sorta di forte indispettimento personale per il fatto che la tua idea-progetto alternativa rivoluzionaria per la rimozione della Concordia dal Giglio non sia stata presa in debita considerazione da chi di dovere al momento opportuno.
Che ti debbo dire ancora?
Che se da un lato pur con tutti i dubbi e timori del caso vorrei che il progetto T/M andasse alfine in porto, dall'altro ti esorterei ad una maggiore prudenza nel porre troppo in risalto a contrasto con quello T/M il tuo progetto-idea alternativo-innovativo che oltre a non aver avuto alcun riscontro di fattibilità sul campo presenta ancora grossi e profondi dubbi irrisolti di logicità e coerenza.
Saluti amichevoli.[/quote]
Cercherò la sintesi.
- le ragionevoli indubbie motivazioni, non sono affatto indubbie, e i motivi sono stati ampiamente trattati.
- non ho nessuna forma di indispettimento contro nessuno,non fa parte del mio carattere;
- i dubbi sulla fattibilità li hai giustamente tu che non conosci a fondo il progetto, non c'è nulla di illogico e di incoerente.
- nessun progetto innovativo, quale è anche il T/M ha mai avuto riscontri sul campo quindi, cosa già detta, siamo uno pari e palla al centro.
Più sintetico di così si muore.
Saluti Attilione.
E comunque, Ermanno, nel ribadirti, e non solo da ora, la mia stima e simpatia per te in generale per quello che pensi e che dici, non posso togliermi di dosso l'impressione che il tuo pessimismo spinto nei confronti del progetto T/M sia dettato non solo da indubbie motivazioni ragionevoli di carattere tecnico-scientifico che in gran parte trovo pertinenti e condivisibili, ma anche da una sorta di forte indispettimento personale per il fatto che la tua idea-progetto alternativa rivoluzionaria per la rimozione della Concordia dal Giglio non sia stata presa in debita considerazione da chi di dovere al momento opportuno.
Che ti debbo dire ancora?
Che se da un lato pur con tutti i dubbi e timori del caso vorrei che il progetto T/M andasse alfine in porto, dall'altro ti esorterei ad una maggiore prudenza nel porre troppo in risalto a contrasto con quello T/M il tuo progetto-idea alternativo-innovativo che oltre a non aver avuto alcun riscontro di fattibilità sul campo presenta ancora grossi e profondi dubbi irrisolti di logicità e coerenza.
Saluti amichevoli.
Illustre Prof. Regolo (Citazione del commento #393) Credo che hai avuto un momento di “assoluta farneticazione” nello scrivere le due prime frasi …..rileggile parola per parola e la Tua ampia intelligenza te lo farà notare .__Non voglio scrivere altre parole perché chi legge, se Gigliese, sa giudicare da solo e per chi non lo è, aggiungo solo che da marzo a settembre sono presente sulla MIA ISOLA per almeno 5 volte e non solo per il fine settimana, abbiamo la casa dei Nonni a 300 metri circa dalla prua della Concordia e non dimentichiamo mai di portare il nostro saluto ai morti di famiglia che abbiamo al cimitero del Porto e del Castello… Inoltre non ho una “tana” a Civitavecchia, ma vivo e opero professionalmente alla luce del sole e con una trasparenza che ti invito a venirla a verificare a Civitavecchia chiedendo informazioni dove preferisci…..CONCORDIA___ Ho letto la rel. settimanale e mi nasce, come sempre, qualche dubbio: tra le attività per il periodo 9-15 c.m. (oggi è 11) è previsto il “posizionamento” piattaforme 5 e 6.__I pali predisposti sono 7 su 21, di cui 2 in fase di realizzazione, se ogni piattaforma ha 5 pilastri come potranno essere posizionate tutte e due ?? Ergo: una potrà essere messa in opera e l’altra starà lì sul fondo ad attendere il suo turno !!! Sbaglio ??? MA E’ POSSIBILE CHE NON SI POSSA OSSERVARE QUALCHE RIPRESA SUBACQUEA …. È UN SEGRETO DI STATO ??...A Mancini, ma i video che hai visionato dove li hai trovati ?? Saranno quelli vecchi che mostravano i rifiuti e le suppellettili sul fondale intorno alla Concordia ?.
Ermanno, penso che in tutti questi mesi di dibattito sull'argomento su GiglioNews abbia dimostrato ampiamente di rispettare il tuo pensiero, fermo restando che c'è ancora qualcosa che mi rimugina "sommersa" nella parte più recondita del cervello e che non mi permette di convincermi della giustezza di fondo di suddetto tuo pensiero.
Una qualche cosa che ancora non riesco a ben definire nel dettaglio ma che prima o poi sento che emergerà con più chiarezza.
Nel frattempo vorrei farti notare, a te che vuoi scacciare la nomea di "uccello del malaugurio", che continui ad usare frasi come "ottime possibilità che qualcosa si incanti" nel progetto T/M.
Non ti sembra di contraddirti?
Saluti amichevoli.
[quote name="Attilio Regolo"]......................
Cosa credi che nonostante la mia apparente sponsorizzazione del progetto T/M ( mi hai definito addiritttura "agente segreto T/M) non abbia visto fin da subito e non continui a vedere le macroscopiche criticità di quel progetto?
Come quella per esempio di voler trattare qull'enorme grattacielo dei mari ormai sfiancato semiaffondato lacerato e deformato su Punta Gabbianara come fosse un enorme "pedalò" senza più pedali da far galleggiare e poi trascinare con una doppia fila di cassoni pesantissimi da saldare in qualche modo sulle lunghisime e già martoriate fiancate della ex-nave?
Non occcorre particolare acume o preparazione specifica ma basta un pò di buon senso per intuire e capire che smuovere raddrizzare e portare via il "relittone" è un'impresa quasi disperata.
E allora?
Cosa ci resta da fare giunti a questo punto, continuare a "gufare" perchè vada tutto alla malora o provare ancora a fare un pò di tifo nella speranza di agguantare la salvezza anche all'ultimo tuffo?[/quote]
Attilio qua gli aspetti sono duplici ed hanno motivazioni diverse.
Ovvio che tutti noi si voglia che tutto vada bene e le cose si risolvano in modo positivo per i gigliesi e per la nazione. E questo lo suggerisce il cuore.
La mente,purtroppo guardando le carte e qualche filmato subacqueo, suggerisce altro e smetti di tacciare chi pensa diversamente da te, di essere jettatore o uccellaccio del malaugurio. Il pensiero altrui va rispettato ed oggettivamente,per come e quanto la si voglia rigirare,ci sono ottime possibilità che qualcosa s'incanti, ripeto,conti alla mano.
Saluti :P
Ma insomma Pietro,e ti rispondo anche per l'altro post sui "contrari...", un pò di carità di Patria per favore, che diamine!
Capisco che sei mezzo gigliese ma finita la vacanza o il week-end poi te ne torni nella tua "tana" civitavecchese e chi s'è visto s'è visto.
Noi Grossetani e Gigliesi stanziali, invece, questo "bubbone" della Concordia che ci hanno scaraventato addosso e che è penetrato in profondità nella nostra carne viva ce lo ritroviamo ancora in corpo dopo oltre un anno e chissà mai quando e se riusciranno a sradicarcelo da dove si trova conficcato.
Cosa credi che nonostante la mia apparente sponsorizzazione del progetto T/M ( mi hai definito addiritttura "agente segreto T/M) non abbia visto fin da subito e non continui a vedere le macroscopiche criticità di quel progetto?
Come quella per esempio di voler trattare qull'enorme grattacielo dei mari ormai sfiancato semiaffondato lacerato e deformato su Punta Gabbianara come fosse un enorme "pedalò" senza più pedali da far galleggiare e poi trascinare con una doppia fila di cassoni pesantissimi da saldare in qualche modo sulle lunghisime e già martoriate fiancate della ex-nave?
Non occcorre particolare acume o preparazione specifica ma basta un pò di buon senso per intuire e capire che smuovere raddrizzare e portare via il "relittone" è un'impresa quasi disperata.
E allora?
Cosa ci resta da fare giunti a questo punto, continuare a "gufare" perchè vada tutto alla malora o provare ancora a fare un pò di tifo nella speranza di agguantare la salvezza anche all'ultimo tuffo?
Citazione Maurizio Scholl:__ Con 18 metri di pescaggio non arriverebbe mai sull'imboccatura del porto.....INSISTO SULL'INTERESSE A VEDERE, ALMENO CON UNA BREVE RIPRESA, QUELLO CHE SUCCEDE LA SOTTO.... E' STATO DICHIARATO CHE HANNO GIA' POSIZIONATO LA PIATTAFORMA N°1 !!
Pietro (Rinaldi) si chiede quanto tempo impiegheranno ad installare i cassoni di dritta. Io credo in poco tempo. Un mesetto dovrebbe essere più che sufficiente.
Ma io mi chiedo, una volta che avranno dato aria alle casse, e messo in galleggiabilità il relitto. Come lo spostano? Lo sfilano di prua con un passaggio da brivido sull'imboccatura del Porto o abbatteranno la ringhiera di sicurezza facendo ruotare la prua verso il largo?
[quote]Redazione GiglioNews 2013-02-09 19:02 Citazione Alessandro Bolzan: Salve a tutti, ho visto che una nave cargo (Svenja) era ormeggiata alla Costa Concordia al posto della Micoperi. Qualcuno sa a cosa serve/cosa ha prodotto? Per caso hanno iniziato ad installare i cassoni? Buonasera Alessandro, in questo articolo anche la risposta alla tua domanda: giglionews.it/.../...[/quote]
Vogliamo le riprese subacquee :-) ... siamo come S. Tommaso.
[quote name="Alessandro Bolzan"]Salve a tutti, ho visto che una nave cargo (Svenja) era ormeggiata alla Costa Concordia al posto della Micoperi. Qualcuno sa a cosa serve/cosa ha prodotto? Per caso hanno iniziato ad installare i cassoni?[/quote]
Buonasera Alessandro,
in questo articolo anche la risposta alla tua domanda:
[url]http://www.giglionews.it/2013020959451/news/isola-del-giglio/osservatorio-rimozione-posizionata-prima-piattaforma.html[/url]
Salve a tutti, ho visto che una nave cargo (Svenja) era ormeggiata alla Costa Concordia al posto della Micoperi. Qualcuno sa a cosa serve/cosa ha prodotto? Per caso hanno iniziato ad installare i cassoni?
Ciao Pietro, innanzitutto sono davvero contento che qualcuno come ad esempio tu come me su questo blog cominci finalmente a pensare in modo meno astioso e negativo e più possibilista nei confronti del progetto T/M.
Senza un pò di ottimismo, specie nelle stuazioni difficili, infatti, dove mai si andrebbe a finire?
E' chiaro che le operazioni successive al raddrizzamento saranno ancora difficili e prolungate, ma vuoi mettere il dover lavorare, a nave finalmente raddrizzata e posizionata in modo stabile e sicura sul fondale artificiale, con lo scampato pericolo della rottura o del ribaltamento e scivolamento verso l'inabissamento più a largo della nave, che sono i veri nemici insidiosissimi del progetto in fase di rialzamento in assetto dal fondale naturale inclinato dov'è attualmente appoggiato?
E' proprio per questo che si sta mettendo ritengo la massima cura, anche a costo di ritardi seri, per la realizzazione delle fondazioni della piattaforma artificiale che costituisce secondo me la vera chiave di volta del progetto essendo una struttura preventiva fondamentale non solo per la operatività e la funzionalità del progetto stesso ma una garanzia assoluta per la sicurezza complessiva dell'intera operazione.
Saluti cordiali
Agente segreto(ma non troppo) a sua insaputa del progetto Titan-Micoperi Attilius Marcus.
Appena letto stamani:__Mi soffermo ad analizzare gli interrogativi elencati nel comunicato di Legambiente e alla “immediata” risposta del Sindaco Ortelli.__non esprimo, al momento, commenti, ma rappresento anch’io un interrogativo al quale neanche gli “amici” dei blog hanno risposto…… Consideriamo l’ipotesi che (e non si sa bene quando, credo nemmeno il Sindaco Ortelli) la Concordia sia fatta raddrizzare appoggiata sul falso fondale; e spero vivamente che questo accada “presto” (quando ?) e senza problemi.___Quanto tempo ci vorrà ad applicare i cassoni di dritta, tenendo conto che, in questo caso, occorrerà anche lavorare per la maggior parte sott’acqua (applicare gli attacchi, saldare i cassoni e quant’altro) ??
Ammappete oh (Canta Califano), Attilius hai ricominciato a cantare il ritornello.___ La complessità dell’intervento T/M, l’unicità, del naufragio, il primo caso al mondo nella storia della marineria, la piccola isola e il gigantesco bastimento, e adesso pure , uno scoglio arcinoto del tirreno per la sua storica pericolosità, …… LA CONCORDIA STAVA NAVIGANDO A 16 NODI FIN CONTRO L’ISOLA, l’hai capito o nò ? Era l’Isola e non lo scoglietto dell Scole ad essere pericoloso (perdindirindina !!).___Adesso il tempo non conta più ??? Si vince un appalto di 300-400 e chissà quanti altri Milioni di dollari,, tutti sanno (e accettano) che l’intervento di rimozione sia finito entro febbraio 2013, poi maggio e poi ….. settembre e ancora ….chi sa quando.___E dopo che sarà rimossa …quanto continuerà l’assedio all’isola per il ripristino dei luoghi ??___Anche quel tempo non sta nel conteggio ?????..PER ME GLI ISOLANI SI DEBBONO RIBELLARE CONTRO QUESTA SITUAZIONE e,………MANCO POCO !!!E parlo in primis all’Amministrazione comunale, altro che risposte sui comunicati stampa !!!
[quote name="Attilio Regolo"]Hai torto Ermanno.
Non mi è mai sfuggita l'importanza della "quarta dimensione", specialmente in questo caso della Concordia al Giglio.
Vedi Ermanno, cosa è che ha reso eccezionale quell'accadimento?
La risposta è abbastanza ovvia: la complessità dimensionale della vicenda.
Un numero di persone equivalente ad un grosso paese o una cittadina intera sono state portate quasi a morire per tramite di un gigantesco bastimento dei mari su di uno scoglio arcinoto del tirreno per la sua storica pericolosità senza che niente e nessuno abbia avuto di che fiatare per impedire simile misfatto.
Un caso più unico che raro nella storia dei millenni e nel mondo della marineria.
E cosa vuoi che sia allora se ci si mette un mese più o un mese meno per tentare di dare all'intera vicenda una conclusione e una chiusura dignitosa di fronte al mondo?
Non è il tempo pertanto, giunti a questo punto, la dimensione più importante, caro Ermanno, bensì la ragionevole certezza dei risultati che si devono ottenere.
Saluti tranquilli.[/quote]
Storie attilio ,le cose si fanno prima con il cervello, e non ne vedo tanto in giro, poi con le povere braccia, che per mia assunzione personale, è meglio evitare quanto più possibile così nessuno di fa male.
Ma ti pare onestamente ed intellettualmente concepibile una cosa del genere in mezzo al mare che durerà secoli e non si sa neanche come andrà a finire?
Ma veramente dai. Ammiro il tuo spirito di paladino difensore e campanilista, ma diamine l'evidenza non si può negare. Quel procedimento è una "bufala" che ti piaccia o no!Il problema è proprio il risultato mio caro e più tempo passa più il risultato si allontana dalla vista!
Saluti Attilione. :lol:
Hai torto Ermanno.
Non mi è mai sfuggita l'importanza della "quarta dimensione", specialmente in questo caso della Concordia al Giglio.
Vedi Ermanno, cosa è che ha reso eccezionale quell'accadimento?
La risposta è abbastanza ovvia: la complessità dimensionale della vicenda.
Un numero di persone equivalente ad un grosso paese o una cittadina intera sono state portate quasi a morire per tramite di un gigantesco bastimento dei mari su di uno scoglio arcinoto del tirreno per la sua storica pericolosità senza che niente e nessuno abbia avuto di che fiatare per impedire simile misfatto.
Un caso più unico che raro nella storia dei millenni e nel mondo della marineria.
E cosa vuoi che sia allora se ci si mette un mese più o un mese meno per tentare di dare all'intera vicenda una conclusione e una chiusura dignitosa di fronte al mondo?
Non è il tempo pertanto, giunti a questo punto, la dimensione più importante, caro Ermanno, bensì la ragionevole certezza dei risultati che si devono ottenere.
Saluti tranquilli.
[quote name="Pietro Rinaldi"]Citazione Marcussss Attiliussss.
" Non perdere fiducia e speranza per gli accadimenti in corso e vedrai che in qualche modo i tuoi desideri saranno esauditi". SI ma manca un parametro QUANDOOOOOO !!![/quote]
Ahahahahahah è quella che è sempre sfuggita al buon Attilio la quarta dimensione "il tempo".
saluti
Citazione Marcussss Attiliussss.
" Non perdere fiducia e speranza per gli accadimenti in corso e vedrai che in qualche modo i tuoi desideri saranno esauditi". SI ma manca un parametro QUANDOOOOOO !!!
Ammappelo come sei sucettibile Pietro!
Hai usato per chiamarmi più "o" di Ermanno in una sua piccata risposta di qualche mese fa.
E in fin dei conti solo per averti definito "un po' impertinente".
Immagino la scena se dovessimo incontrarci tu con i tuoi 195 cm di statura x 75 kg di peso da giocatore di pallacanestro con un brevilineo come me un pò in età e con gli occhiali da miope alto poco più di 170 cm x 80 kg di peso e duellasssimo a suon di pugni:tu a farmi calare cazzottoni sulla testa e io a picchiarti con i pugni sulla pancia e con i ginocchi sulle parti basse.
Ma a parte le battute: tu Pietro resti su questo blog, per me, il più simpatico e disinteressato e si sente e si vede che vuoi davvero bene al Giglio.
Non perdere fiducia e speranza per gli accadimenti in corso e vedrai che in qualche modo i tuoi desideri saranno esauditi.
Saluti da Attilioooooo..!
Attilioooo !!_ Adesso mi dai anche un pò dell’impertinente e senza rispondere agli interrogativi che riporto ?__ Inoltre le metafore (anche se un pò barocche) condite con una leggera ironia, sai bene che rendono meglio l’idea e sdrammatizzano il problema, che è e resta assai drammatico.__Ecco, quando dici portare quall’ambaradam nei pressi e, presentarlo in loco al momento dell’installazione, dici qualcosa di “ragionevole”.__ Per esempio a Piombino, dove tifano per poter demolire la Concordia, anzi, dove avrebbero sicuramente anche saputo costruire piattaforme e cassoni.__INSISTO NEL RITENERE UTILE ED INTERESSANTE PER L’OPINIONE PUBBLICA (E SPECIALMENTE PER I GIGLIESI, POLITICI COMPRESI) LA RIPRESA VIDEO SUBACQUEA DI QUELLO CHE STANNO REALIZZANDO SOTTO ED INTORNO ALLA CONCORDIA.
Niente di nuovo sul fronte occidentale:
http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=20235
:zzz
Acuto ma un pò impertinente il tuo commento Pietro.
Avresti preferito forse che la fabbricazione di cassoni e piattaforme non fosse nemmeno stata avviata o che fossero stati messi ad ammuffire a tempo indeterminato in qualche polveroso deposito di Finacantieri?
Meglio che alla T/M abbiano deciso di trasportarli in loco al Giglio o perlomeno nei pressi anche se il cantiere non è ancora pronto ad accoglierli, dai retta a me, che prima o poi dovranno utilizzarli e installarli.
Saluti
ERMANNO …. Ma comeeeee, a Genova ??___E che c’entra Genova con l’Isola del Giglio ?__ Caso mai Grosseto ….. così Ti aiuta anche Attilio ed è a un’ora di macchina da Civitavecchia.__Comunque Tu sei il Relatore ed il Decisore…..!!!____Leggo buone notizie dai media on line Gigliesi: una interrogazione al Sindaco da parte della minoranza.___ Il contenuto, escludendo risvolti politici che non mi riguardano, fa capire che molte situazioni erano “ben note” ma nessuno ne voleva parlare apertamente. __E quindi “alcuni” in questo Blog avevano la considerazione, almeno di una parte del Gigliesi residenti.___Vedremo che dibattito ne scaturirà e se avrà risvolti concreti in campo.___Ho visto le foto (grazie alla redazione) delle prime due piattaforme (1 e 2) imbarcate sui pontoni e mi chiedo, ma se ogni piattaforma ha 5 pilastri ed i pali da predisporre con le trivellazioni già effettuate sono 7 (come da ultima relazione pubblicata), può significare che la seconda piattaforma resterà in zona ad attendere e magari arriverà pure la terza e la quarta.__Leggo altresì che potrebbe arrivare anche la seconda “tipo Micoperi 30” per trivellare…..e chiedo: ma non si potrebbe affittare anche cala degli spalmatoi a Giannutri ….. per qualche mese ?? ___ Ed i Cassoni ?___Comincerà la messa in opera nello stesso periodo che si cominceranno a collocare le piattaforme ??? Ah, scusate, dimenticavo che c’è un esercito di esperti ….. e mi sto preoccupando inutilmente !!!
[quote name="Pietro Rinaldi"]Buongiorno Ermanno_Tienici informati sulla Tua conferenza (oltre a quella stampa), in primis però sarebbe opportuno indugiare e motivare sui perché di questa Tua iniziativa !!!__Se mi darai delle buone ragioni, non è detto che non venga ad assistere …… sempre se l’ingresso è consentito anche ai “non addetti ai lavori !___ A Paolo:__ e perché due super petroliere ?__Una volta raddrizzata la Concordia E PORTATA AL GALLEGGIAMENTO si potrebbe legare alla fiancata della prima ….. come fece Il Vecchio del romanzo di Hemingway con il marlin che aveva pescato, che era più lungo della sua barca…. Poi riportarla a “casa” mentre i “pescecani” se la mangiano pezzo per pezzo !!! ECCO CHE TUTTO SAREBBE RISOLTO …….IN BREVE TEMPO.[/quote]
Semplicemente per presentare alla stampa nazionale,internazionale e agli addetti ai lavori "il progetto di rimozione di uno scafo con tecniche innovative".Non potendo materialmente informare personalmente uno ad uno e non potendo inviare in giro elaborati progettuali, ho pensato di procedere in questo modo. Conferenza stampa a 360° aperta a tutti gli interessati.
saluti e.m.
ne darò conto con congruo anticipo per ora posso solo dire che si farà a genova non posso per ora dire dove ma la location è già stata individuata a "mestiere".
Naturalmente pass per tutti i blogghisti ovvio!
Saluti e.m.
Visto che siamo in campagna elettorale e c'è chi fa le promesse più assurde, false e improbabili io avanzo una proposta: voterò e farò votare colui che entro le 14,30 (si vota fino alle 15 ?) di lunedì 26 febbraio 2013 farà arrivare Concordia a Savona rimessa a nuovo (come dicono: prima vedere cammello !).
Parlando invece di cose REALI: passando oggi nei pressi di Fincantieri Sestri mi è parso che siano "spariti" i cassoni per Concordia, forse sono in viaggio ?
Meno male che ci sei tu Pietro a smitizzare un pò le cose...
Qui sul blog c'è un pò di gente, forse a cominciare da me, che si prende troppo sul serio e che ogni tanto si crede il "genio della lampada".
Ci manca solo che arrivi "Mister UP" con i suoi palloncini aerostatici a decidersi di portar via la Concordia.
La realtà molto più banale e sotto gli occhi di tutti è che il grande progetto che doveva risolvere il megaproblema ancora non ha risolto un bel nulla ed è molto al di là da venire a risolvere qualcosa.
E il megaproblema rischia di rimanere tale e irrisolto sul groppone di Giglio e Gigliesi.
Insisto, da grossetani gigliesi semigigliesi, non importa chi o come, pensiamo tutti insieme a qualcosa di alternativo per la Concordia per cercare di minimizzare i probabili per non dire certi danni presenti e futuri.
Così, tanto per cercare di cascare almeno in piedi.
Saluti.
Ermanno !!!!!!
Eccolo lo abbiamo stanato
Facci sapere della conferenza stampa possibilmente in anticipo.
La mia era una proposta per far scendere il relitto sotto i 100 metri
Attendiamo notizie
Paolo
Buongiorno Ermanno_Tienici informati sulla Tua conferenza (oltre a quella stampa), in primis però sarebbe opportuno indugiare e motivare sui perché di questa Tua iniziativa !!!__Se mi darai delle buone ragioni, non è detto che non venga ad assistere …… sempre se l’ingresso è consentito anche ai “non addetti ai lavori !___ A Paolo:__ e perché due super petroliere ?__Una volta raddrizzata la Concordia E PORTATA AL GALLEGGIAMENTO si potrebbe legare alla fiancata della prima ….. come fece Il Vecchio del romanzo di Hemingway con il marlin che aveva pescato, che era più lungo della sua barca…. Poi riportarla a “casa” mentre i “pescecani” se la mangiano pezzo per pezzo !!! ECCO CHE TUTTO SAREBBE RISOLTO …….IN BREVE TEMPO.
[quote name="Paolo Poli"]Salve Pietro
Sul serio o sul faceto, un mezzo falso scafo sulla dritta della superpetroliera, a pieno carico, in modo da passare sotto la chiglia, successivo radrizzamento, cassoni o altra petroliera sul lato terra e via con un convoglio affiancato autonomo per manovrabilità, galleggiabilità, scaricando i serbatoi delle due petroliere (pieni d'acqua naturalmente) e destinazione Golfo di la Spezia.
Senza danni per il fondale, reperibilità dei mezzi molto semplice, fa niente se ci sono atre strutture anche perchè il falso scafo potrebbe essere solo una struttura di tralicci, il raddrizzamento da terra con le catene sotto la chiglia.
Ricordatevi che il rimorchio affiancato, anche se danneggia le fiancate, è uno dei sistemi megliori per le possibilità evolutive del convoglio che manovra autonomamente.
Ermanno dai dì qualche cosa anche tu!!!!
Criticate gente criticate
Ciao a tutti
Paolo[/quote]
Forte questa!!! Ahahaahahah
Ho da fare sto preparando la conferenza stampa,ne ho dette e scritte quante ne potevo dire e scrivere caro paolo, viviamo in un paese dove si ruba,si truffa, si agiotta, si mettono in conto le ostriche, si fanno le spese a carico dei contribuenti. Per dire cosa caxxo vuoi che interessi e a chi cosa fa o non fa la nave? Il palazzo ha deciso, il palazzo e tutto il resto ne risponderà!
Saluti e.m.
Salve Pietro
Sul serio o sul faceto, un mezzo falso scafo sulla dritta della superpetroliera, a pieno carico, in modo da passare sotto la chiglia, successivo radrizzamento, cassoni o altra petroliera sul lato terra e via con un convoglio affiancato autonomo per manovrabilità, galleggiabilità, scaricando i serbatoi delle due petroliere (pieni d'acqua naturalmente) e destinazione Golfo di la Spezia.
Senza danni per il fondale, reperibilità dei mezzi molto semplice, fa niente se ci sono atre strutture anche perchè il falso scafo potrebbe essere solo una struttura di tralicci, il raddrizzamento da terra con le catene sotto la chiglia.
Ricordatevi che il rimorchio affiancato, anche se danneggia le fiancate, è uno dei sistemi megliori per le possibilità evolutive del convoglio che manovra autonomamente.
Ermanno dai dì qualche cosa anche tu!!!!
Criticate gente criticate
Ciao a tutti
Paolo
A Ermanno:__ Prendo atto di quanto scrivi….. e cercherò di impegnarmi di più per tradurre i tuoi ermetismi o mettere un pò di luce nelle tue dichiarazioni “ombrate”, le mie non erano perplessità, ma pensieri che balenano nella mente leggendo alcuni commenti su questi blog.__ Ad Attilius:__NON vedo scemare alcun interesse mediatico sul naufragio Concordia e, come tu sai, le discussioni non si snocciolano “solo” su questi blog.___ Comunque mi rimane il dubbio e la sensazione che Costa-Carnival possa trarre beneficio pubblicitario da questa triste vicenda: “parlare, scrivere, anche male, ma l’importante è parlarne e rimanere sotto i riflettori” … questa è una ricorrente massima “cinica” dei nostri politici (e loro ne sanno !!!).__Ho letto il post n° 849 di Marcus Attilius sull’altro Blog, e anche l’ultimo, deduco che pian piano sta riportando “pensieri, osservazioni e parole scritte” che non si allontanano così tanto dalle mie ……. Mi sorprendo un pò ma, al momento, debbo esprimere un certo apprezzamento.__A Paolo Poli: le interrogazioni in parlamento, in questo periodo elettorale, lascerebbero il tempo che trovano anzi, potrebbero essere un boomerang per chì le fa.__ L’interesse ad avere una visione di dettaglio, con riprese subacquee, è forte anche per me e sarebbe veramente un momento chiarificatore della situazione di fatto “la sotto”, dettagli che non si riesce ad avere leggendo i “ridondanti” comunicati settimanali.__ Bella inoltre l’idea della super petroliera per affiancare la Concordia in fase di raddrizzamento e poi ??
E comunque Pietro, per completare il commento precedente, perlomeno a me appare evidente che, nel caso di rimozione e trasporto della nave-relitto ad un cantiere di demolizione vicino o lontano che sia, tutto sommato la caduta d'immagine per Costa-Carnival resterebbe sostanzialmente inalterata perchè ci mancherebbe altro che non riuscisse a provvedere almeno all'incombenza di liberare il Giglio da quel disgraziato relitto navale di sua proprietà e responsabilità mentre se la rimozione fosse finalizzata anche ad un successivo recupero strutturale-funzionale della Concordia allora il discorso sarebbe assai diverso perchè assisteremmo anche ad un sicuro rilancio d'immagine della'azienda armatrice di fronte all'opinione mediatica mondiale.
Di nuovo saluti
Ciao Pietro, a parte il fatto che anche io sarei curioso di sapere qualcosa di più sui misteriosi "beati paoli" e sull'ingegnere tipo "fratelli Grimm" di Ermanno, ti poni un domanda riflessione cui è assai difficile rispondere.
Sono d'accordo che ormai la fase dell'"orrore mediatico" per la Concordia è superato perchè alla fine ci si abitua tutto e si va avanti comunque, ma per quanto riguarda la "caduta d'immagine" per Costa Carnival la questione ritengo sia ancora completamente aperta.
Perchè se è anche vero che la nave-relitto per ora richiama ancora grande curiosità e interesse mediatico (anche se sta scemando ) e costituisce un imponente occasione di lavoro per aziende uomini e mezzi impegnati e perfino una qualche forma di "attrazione" e movimento turistici per l'Isola e località tirreniche rcostanti, è anche vero che tutti si aspettano da Costa-Carnival-Titan-Micoperi una ragionevole conclusione di tutta questa vicenda legata alla rimozione del relitto dalla spiaggia del Giglio.
Una ragionevole conclusione che sta tardando molto a giungere in parte certamente per l'oggettiva difficoltà dovuta alla dimensione e complessità dell'impresa, ma in parte, secondo me, anche alla mancanza ancora di una scelta decisionale definitiva sul destino della nave-relitto.
Perchè come a tutti ormai noto ed emerso per esempio anche da questo ampio e serrato dibattito su GiglioNews due possono essere le due opzioni fondamentali (con relative subopzioni) per suddetta destinazione: il trasporto dopo la rimozione ad un cantiere di demolizione oppure il trasporto ad un cantiere di recupero strutturale e funzionale.
La seconda opzione anche se appare al momento scarsamente presa in considerazione dalla società armatrice proprietaria responsabile della Concordia e quindi assai meno probabile della prima ritengo però sia auspicata da molti nell'opinione pubblica.
Saluti.
[quote name="Pietro Rinaldi"]A Ermanno: non ho idea di quale livello culturale io sia, lascio ad altri il giudizio, ma penso anche alle difficoltà di altri lettori di questa discussione, per es. il Tuo commento 842 # dell’altro Blog, ma potresti essere meno “ermetico” e far capire a tutti i tuoi post ?? _____ Un’altra riflessione su un commento di Attilio: ma siamo sicuri che per Costa-Carnival l’allungamento dei tempi di rimozione della Concordia (che io definisco assedio del Porto e dell’Isola) si stia tramutando in “orrore mediatico” e conseguente “caduta di immagine” ?[/quote]
Ritengo ottimo sotto tutti i punti di vista! Ne avrei di cose da dire che non posso dire,sai i "buontemponi" hanno un eccellente servizio di security oltre che un buon numero di avvocati e, tenuto conto della crisi, preferisco spendere per lo stretto necessario e non in avvocati. Ci penserà qualcun altro a tempo debito.
Cosa sia la vicenda e quali ricadute possa avere per Carnival non lo so non è dato capire.
Cosa certa è che si sono complicati la vita dando corso ad una operazione che è iniziata quando è iniziata ma non si sa quando finisce ne come. Piuttosto azzardata come soluzione generale sia tecnica che mediatica. Dio non voglia che la situazione sfugga di mano.
L'unica cosa che posso fare per alleviare, per quanto possibile le tue perplessità, è di invitarti a scrivermi in privato chiedendo alla redazione la mia e-mail che preferisco mantenere riservata per ovvi motivi.
Saluti e.m.
A Ermanno: non ho idea di quale livello culturale io sia, lascio ad altri il giudizio, ma penso anche alle difficoltà di altri lettori di questa discussione, per es. il Tuo commento 842 # dell’altro Blog, ma potresti essere meno “ermetico” e far capire a tutti i tuoi post ?? _____ Un’altra riflessione su un commento di Attilio: ma siamo sicuri che per Costa-Carnival l’allungamento dei tempi di rimozione della Concordia (che io definisco assedio del Porto e dell’Isola) si stia tramutando in “orrore mediatico” e conseguente “caduta di immagine” ?
[quote name="Pietro Rinaldi"]Caro Franco__Il Dr, non si nega a nessuno, a Roma lo trasformano in Commendatò, comunque avevo premesso le mie scuse nel caso avessi interpretato male le mie definizioni degli “amici” del Blog, adesso aspetto gli strali di Ermanno e abbiamo completato l’analisi.__ A Maurizio dico che non mi pare di aver sbagliato poi così tanto.___ A Pepe rappresento anche un pensiero di condivisione del suo sentimento di salvezza per la Concordia, anche se, ripeto, mi sembra che la realtà presenti una situazione compromessa: si stanno preparando a costruire una nave intorno ad un’altra nave !!! Da cui forse (scherzando) il pensiero della trasformazione in porta aerei (larga circa 80 m e con opera viva alta circa 20 m) sarebbe più rispondente che non il recupero a nave da crociera !!___ Tornando all’Amico Scholl voglio dire che stò maturando un’idea che potrebbe da lui essere condivisibile, ma non voglio descriverla adesso perché credo sia meglio attendere l’evolversi degli eventi sul recupero della nave.[/quote]
Mano ai frulli ragazzi ,chiamate i pakistani e vedrete quanto ci mettono a fare piazza pulita del rottame.
saluti :lol:
[quote name="Attilio Regolo"]Beh Pietro, cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno anzichè mezzo vuoto.
Il fatto di saldare ai lati della Concordia due mezze navi aggiuntive che possano aiutare a semigalleggiare quella ormai povera grande ex-nave naufragata e ammalorata per poterla portare via dal Giglio non mi sembra affatto un'idea da buttar via.
Anzi, con tutto il rispetto che meritano ad esempio le proposte di Mancini e di Pepe, mi sembra l'unica strada pragmaticamente percorribile per cercare di risolvere l'immane problema.
Saluti.[/quote]
Attilio il "bicchiero" non è mezzo pieno o mezzo vuoto,non c'è proprio un "bicchiero" dove guardar dentro!
Basta vedere a che punto di impantamento si è arrivati per fare a tutti i costi quattro buchi in mare!
Cià :P
[quote]Tornando all’Amico Scholl voglio dire che stò maturando un’idea che potrebbe da lui essere condivisibile, ma non voglio descriverla adesso perché credo sia meglio attendere l’evolversi degli eventi sul recupero della nave[/quote]
Non vedo l'ora di conoscere quello che stai architettando 8)
Non resta che attendere. Passata la dolorosa ricorrenza del naufragio non si legge più nulla sui media a proposito del recupero....mah!
Beh Pietro, cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno anzichè mezzo vuoto.
Il fatto di saldare ai lati della Concordia due mezze navi aggiuntive che possano aiutare a semigalleggiare quella ormai povera grande ex-nave naufragata e ammalorata per poterla portare via dal Giglio non mi sembra affatto un'idea da buttar via.
Anzi, con tutto il rispetto che meritano ad esempio le proposte di Mancini e di Pepe, mi sembra l'unica strada pragmaticamente percorribile per cercare di risolvere l'immane problema.
Saluti.
Caro Franco__Il Dr, non si nega a nessuno, a Roma lo trasformano in Commendatò, comunque avevo premesso le mie scuse nel caso avessi interpretato male le mie definizioni degli “amici” del Blog, adesso aspetto gli strali di Ermanno e abbiamo completato l’analisi.__ A Maurizio dico che non mi pare di aver sbagliato poi così tanto.___ A Pepe rappresento anche un pensiero di condivisione del suo sentimento di salvezza per la Concordia, anche se, ripeto, mi sembra che la realtà presenti una situazione compromessa: si stanno preparando a costruire una nave intorno ad un’altra nave !!! Da cui forse (scherzando) il pensiero della trasformazione in porta aerei (larga circa 80 m e con opera viva alta circa 20 m) sarebbe più rispondente che non il recupero a nave da crociera !!___ Tornando all’Amico Scholl voglio dire che stò maturando un’idea che potrebbe da lui essere condivisibile, ma non voglio descriverla adesso perché credo sia meglio attendere l’evolversi degli eventi sul recupero della nave.
[quote name="Pietro Rinaldi"]Cari amici, sto ..Dott. Franco Pepe: Legato sentimentalmente alla bellissima ...
[/quote]
Per dovere di correttezza: io non ho alcun titolo di studio, sono semplicemente appassionato e emotivamente molto coinvolto dalla temporanea inattività forzata di Concordia.
Per dare un'idea di quanto sia nel mio cuore Concordia vi racconto quanto successo oggi.
In comitiva e accompagnato da mia moglie siamo andati alla fiera di S. Orso ad Aosta. Sul bus si è finito per parlare di crociere e inevitabilmente il mio pensiero è andato a Lei; ebbene a stento sono riuscito a trattenere le mie emozioni.
Lo so, mi prenderete tutti per matto, però mi pare di sentire Concordia che chiede: aiutatemi a togliermi da qui, rimettetemi in ordine, sono troppo nuova per finire cannellata.
A questo proposito mi spiace che i catastrofisti dicano che al prossimo temporale Concordia si scioglierà; non è fatta di acqua,lievito e farina: è stata molto ben costruita con ottimo acciaio e quello non si scioglie dopo soli 2 anni !
[quote]_ Dott. Maurizio Scholl: amante ed esperto di perlustrazioni subacquee che ritiene la soluzione dell’affondamen to PILOTATO in loco della Concordia una salvezza per l’economia futura dell’Isola.__ [/quote]
Mai detto questo, Pietro!! Non mi mettete in bocca cose mai dette su eventuali convenienze economiche dell'Isola...io mi sono sono solo chiesto e vi ho chiesto, senza avere risposta, se un affondamento "Pilotato" costituirebbe una tragedia biblica dal punto di vista biologico. A mio avviso no, il mare è pieno di relitti.
Se ricordi bene qualce centinaio di post indietro ho proposto la stessa cosa suggerendo il divieto alle immersioni turistiche per un paio di decenni. Proprio per non dare adito a una scelta opportunistica.
Tanto per essere chiari :-)
PS: Io non posso più immergermi. Ho le esostosi del CUE (Condotto Uditivo Esterno), patologia tipica dei subacquei. Ma io avrò all'attivo non più di un 100tinaio di immersioni in acqua. In camera iperbarica qualche migliaio.
Simpaticone di un Pietro Rinaldi.
Ti ringrazio per il "blogger di prima categoria" che se non ci fosse almeno la stima di qualcuno sul blog sarebbe grave per me che l'ho letteralmente "infestato" con la mia esagerata presenza.
Eppure è solo da poco tempo che mi sono sentito attratto da questa del tutto dilettantesca e disinteressata attività dialettica via web.
Si vede che è una predisposizione naturale.
Certo alcuni episodi clamorosi come per esempio l'incidente della centrale nucleare di Fukushima o questo della Concordia al Giglio mi hanno spinto in modo particolare a partecipare ai blog di relativa attinenza il primo su "Forum Nucleare-New clear" e il secondo appunto su "GiglioNews".
Mi definisci "agente segreto(ma non troppo) della Titan-Micoperi".
Simpatica e originale definizione ma non rispondente alla realtà.
Sono il primo ad essere consapevole dei gravi ritardi e delle inadempienze di quell'impresa che era partita in modo tanto eclatante e che oggi sta mostrando il fiato corto e affannoso.
Ma tant'è, essendo come te interessato che nella nostra bellissima Isola dell'Arcipelago Tirrenico si torni ad un minimo di normalità dopo lo "Tzunami Concordia" non posso non spingere nella direzione di pazientare e incoraggiare quell'impresa.
E ti dirò sinceramente che a me basterebbe per il momento e al più presto che riescano perlomeno a raddrizzarla e farla galleggiare un pò quella benedetta nave davanti a Punta Gabbianara , in modo da darle almeno la parvenza di essere ancora una grande e bella nave da crociera che dopo un accostamento esagerato si sia fermata all'ancora.
Per il resto si vedrà.
Ciao.
Ammappelo Ermanno, e poi dici che non sei castrofista!
Là dove centinaia di uomini tra tecnici e operai con decine di mezzi navali stanno dandosi da fare per mare e per terra sopra e sotto il livello dell'acqua da oltre un anno e chissà per quanto tempo ancora per predisporre il raddrizzamento e la rimozione del grande relitto della Concordia dalle coste del Giglio ecco che secondo te se non collasserà prima ci penseranno due mareggiate di cambio stagione a fare piazza pulita sia del relitto che dell'intero cantiere.
Ma se non è "catastrofismo" questo come lo chiameresti?
Visione preveggente e illuminata forse?
Secondo me invece se la nave dopo oltre un anno con tutto quello che ha già subito sta ancora lì tutta intera è assai probabile che se ne starà ancora lì per tutto il tempo necessario per la sua rimozione.
E anzi dico di più.
Rimodulando e eventualmente integrando l'insieme dei volumi di zavorra e galleggiamento è possibile, una volta raddrizzata, stabilizzarla meglio e farla galleggiare di più per agevolarne trasporto e accoglienza nel porto di destinazione.
Saluti cordiali.
Cari amici, sto pensando stamani all’interrogativo che si può porre un lettore del blog, magari entrato in questa esperienza da poco tempo, e voglio tentare di aiutarlo con una definizione forzatamente sintetica dei partecipanti (che ovviamente potrà essere corretta dagli interessati, con le scuse che preannuncio da parte mia).____ Ing. Attilio Regolo: “ Blogger di prima categoria e potenziale agente segreto (ma non più di tanto) della Titan/Micoperi”.____ Ing. Ermanno Mancini : “esperto di un particolare progetto alternativo e non certo catastrofista, ma comunque abbondantemente ispiratore di sventure e disgrazie sulla attuabilità del progetto T/M.___ Dott. Maurizio Scholl: amante ed esperto di perlustrazioni subacquee che ritiene la soluzione dell’affondamento PILOTATO in loco della Concordia una salvezza per l’economia futura dell’Isola.__ Dott. Franco Pepe: Legato sentimentalmente alla bellissima quanto disgraziata nave da crociera che la vede ancora salvabile anche come nuovo armamento, attraverso intelligenti soluzioni tecnologiche soft (un pò simili a quelle proposte dal Mancini).___ Ing. Pietro Rinaldi (forse il più legato all’Isola, per motivi di radici famigliari) che vede sempre di più allontanarsi il sogno della liberazione dell’Isola da questo incubo rispetto alle originali promesse e giudica grave questa circostanza nonch’è un tradimento e un’offesa per l’opinione pubblica.
[quote name="Attilio Regolo"]Accidenti Maurizio, per la Concordia tendi ad esser più catastrofista di Ermanno il che è tutto dire!
Poichè quasi certamente la Concordia collasserà definitivamente là dove si trova entro massimo .......[/quote]
Mai stato catastrofista in vita mia. E la demolizione in loco non è una catastrofe. Ho sempre sostenuto che non sempre è possibile fare ciò che si pensa di fare specialmente quando le variabili in gioco sono una moltitudine. E quella del T/M è una cosa che non si poteva fare, come i fatti dimostrano, se non con grandi difficoltà intrinseche e tempi geologici.
Tanto valeva imbracarla con il sistema già noto e tirala su rapidamente, piuttosto che farla marcire in attesa del lieto evento ribaltante a seguito di quell'ambaradam incasinatissimo.
Se collassa, come sembra debba collassare, beh lo si sapeva fin da subito che prima o poi sarebbe accaduto.
E' stato detto e ridetto migliaia di volte che lavorare in quel modo in mare con mezzi colossali, strumenti colossali, in un ambiente tutt'altro che favorevole e una esercito di gente sarebbe stato lungo ,complesso ed incerto. Cosa vogliamo difendere attilio l'indifendibile? Ma pensi che si fosse veramente trattato di un progetto meritorio non mi sarei tolto il cappello? Questo non lo è da nessun punto di vista anche se c'è qualcuno che se ne va in giro a decantare la "genialità" dell'operazione. Ma per cortesia. Comunque sai che c'è? Mò te lo dico: qualche paio di mareggiate potrebbero finire il lavoro con poca spesa con buona pace delle tasche di qualcuno ,dei pesci e molluschi locali.
Saluti
Accidenti Maurizio, per la Concordia tendi ad esser più catastrofista di Ermanno il che è tutto dire!
Poichè quasi certamente la Concordia collasserà definitivamente là dove si trova entro massimo un anno, tu dici, è meglio al limite imbracarla in fretta e furia e provocarne l'affondamento pilotato tutta intera così com'è magari ai piedi del Giglio così che almeno possa sorgere dalle sue spoglie un bel centro subacqueo di biologia marina e l'orizzonte dell'Isola risulterà finalmente sgombro da quell'orrido ammasso di lamiere ammalorate.
Certo con la fantasia e davanti ad un tablet si può pensare e dire quello che si vuole!
La realtà è ben altra.
Qui siamo di fronte ad un impegno progettuale e realizzativo relativo ad un'impresa di Salvage di dimensioni gigantesche e di complessità unica al mondo e nella storia che ha preso una certa strada diventata ormai irreversibile e obbligata e che al massimo può subire delle varianti operative tese al miglioramento e all'ottimizzazione dell'intera procedura.
Come quella niente affatto scontata al momento, anche se se ne può parlare in via ipotetica come stiamo facendo in questo dibattito su GiglioNews, del preventivo alleggerimento strutturale sul posto per diminuirne il pescaggio prima del raddrizzamento ma assai meglio una volta raddrizzata e stabilizzata sul fondale artificiale preliminarmente installato.
Di questo e solamente di questo si dovrebbe parlare in termini realistici e concreti, tutto il resto, secondo me, appartiene al mondo della fantasia.
Saluti cordiali.
I rinforzi alla carena erano in programma. Ora bisognerà saldarle, meteo permettendo, pane per la Micoperi 30. Le piattaforme minori sono caricate sui pontoni, pronte ad essere montate. Non ho visto alcun progresso nelle perforazioni per la piattaforma principale. Non credo che riusciranno a radrizzare per settembre.
Da qualche parte ho letto che entro un anno il relitto potrebbe collassare del tutto e affondare nonostante i cavi di ritenuta messi in opera.
Direi che sarebbe ora di studiare, valutare e prendere in considerazione un eventuale piano B. Io il mio suggerimento l'ho già dato e tutto sommato credo sia meno invasivo della demolizione in loco. Qualcuno si scandalizzerà. il piano proposto è l' affondamento pilotato con recupero degli inquinanti che si libererebbero immediatamente dopo questa difficile e dolorosa scelta . A tutto il resto penserà il mare. In un quarto di secolo il relitto diventerebbe biologicamente inerte. Potrebbe diventare un laboratorio di biologia marina.
Tanto per restare in tema, ho appena finito di leggere l'ultimo rapporto settimanale e dare una "guardatina" alle foto pubblicate. Ed il tema di sempre è lo stesso, tempi modalità esecutive per mettere a punto un'operazione mastodontica e pesantissima per niente foriera di risultati positivi. E siamo anche a vedere le ulteriori aggiunte in acciaio relative ai rinforzi della carena, vorrei capire con questi ed altri pezzi alla fine a quante migliaia di tonnellate si arriverà. Ha ragione rinaldi nel dire,senza offendere nessuno, che settimanalmente si da lettura delle "litanie" dalle quale manca sempre il lieto fine,se mai ci sarà un lieto fine.
Caro attilio quello che scrivi l'avevamo da scritto da mesi e siamo alla resa dei conti vedrai che prima o poi la nave da li verrà tolta tranquillo, bisognerà vedere come però!
Saluti ragazzi ;-)
Ed inoltre, alle soglie ormai della primavera 2013, penso che siamo giunti davvero ad un bivio decisivo.
O Costa-T/M decide, dopo un eventuale ultimo approfondito test generale sulla stato strutturale e chimico-fisico del relitto Concordia di andare avanti senza più indugi secondo l'iter progettuale originario previsto e preannunciato di fronte al mondo e cioè di raddrizzare la nave tutta insieme e tutta intera, oppure, anche per venire incontro alle nuove pressanti richieste provenienti da parte del potere politico-amministrativo regionale che ne ha motivato diritto, decide di soprassedere parzialmente alla realizzazione di suddetto progetto operando un sostanzioso alleggerimento preventivo del relitto in modo da rendere più sicuro sia il raddrizzamento che il trasporto ad un porto cantiere idoneo all'accoglimento del relitto stesso il più vicino possibile al Giglio.
Hai proprio ragione Pietro.
Quello sulla povera Concordia appare ogni giorno di più come un infinito e costosissimo "accanimento terapeutico" su una "nave irrimediabilmente perduta" come da grido di dolore dell'amico Franco Pepe,in quel megaospedale marino che è diventato ormai il cantiere davanti a Punta Gabbianara.
E il sogno di vedere di nuovo in piedi quella magnifica e grande creatura dei mari sta diventando sempre più evanescente ogni giorno che passa.
Saluti
Questa mattina voglio postare una sorta di preghiera domenicale , ispirata dalla lettura della relazione settimanale, lontano da me ogni blasfemia, è solo un aiuto ai lettori che non hanno molto tempo a disposizione__Cantieristica, lettura del salmo18/01/2013, Continuano attività di caretaking (gestione e manutenzione panne, controlli antinquinamento), attività di skimming all’interno della falla non necessarie …..pontone ASV Pioneer in area di lavoro per operazioni di riempimento sacchi con malta cementizia; continua livellamento fondale per block11; e “poi di tutti gli altri mezzi nautici” …. continuano le attività di saldatura dei punti di forza e delle barre per i cassoni di spinta sulla murata sinistra della Costa Concordia… Ambientale: __Il Gruppo di Controllo Prosegue l’attività di monitoraggio dei rumori subacquei ….L’avvistamento di mammiferi marini oggi si è protratto per 3 ore dalla imbarcazione nella mattina e 1,5 ore nel pomeriggio. NESSUN AVVISTAMENTO VISIVO O ACUSTICO…… .Attività previste 19–25 gennaio:__ cantieristica: Continua attività caretaking .. Previsto riavvio trivellazione foro DH3 per piattaforma 1. Continuano operazioni di posizionamento dei sacchi e materassi sul fondale .__Attività ambientale aerea:__Prosecuzione campagna di monitoraggio Qualità dell’Aria. __Attività ambientale marina: proseguimento dei rilievi delle correnti e dei sedimenti sospesi ,.__ proseguimento delle attività di monitoraggio dei rumori subacquei e della presenza di mammiferi marini. Sono previste diverse RIUNIONI per valutare i risultati delle analisi delle acque interne alla nave.___ PREGHIERA DOMENICALE: SIGNORE salvaci ci tu, dai nostri peccati quotidiani, anzi salva prima E PRESTO la Concordia, da questo accanimento terapeutico !!!
E visto che nessuno almeno per ora controbatte continuo io in questa mia "confessione" tecnica.
Il progetto originario T/M secondo me sarebbe stato tanto più valido e plausibile quanto più fossero stati rispettati i tempi e i modi del cronoprogramma originario.
Ma a prescindere dalle molteplici ragioni di carattere tecnico organizzativo purtroppo non è stato così.
Ci troviamo oggi di fronte ad un grave ritardo operativo per le operazioni preliminari alla fase "cruciale" del raddrizzamento e le condizioni di base del progetto originario T/M, il cosidetto Piano "A", sono fortemente variate.
In sostanza il relitto navale di oggi, come anche messo in forte evidenza dal dibattito su GiglioNews, è ormai completamentodiverso da quello originario del gennaio-febbraio 2012 sul quale appunto fu imposta l'idea-progetto di base.
Diverso per configurazione strutturale a causa di un anno di sollecitazioni statico-dinamiche esterne e conseguenti deformazioni, diverso per consistenza tecnologica per l'aggressività chimico-fisica perdurante dell'ambiente circostante il relitto stesso.
E allora chi puà essere sicuro oggi che la già rischiosa procedura progettuale di base ideata in origine possa oggi continuare a garantire le stesse probabilità di successo su una struttura completamente variata e indebolita?
E' per questa fondamentale ragione che non c'è affatto da scandalizzarsi oggi se si ritiene opportuno riflettere su adeguate varianti procedurali quali ad esempio un preliminare parziale alleggerimento sul posto del grande relitto che peraltro renderebbe possibile e più sicuro il trasporto finale ad un porto cantiere vicino come adesempio quello di Piombino.
Saluti e buona Domenica agli amici del blog.
Insomma, per dire sulla vicenda del progetto T/M di rimozione Concordia una cosa chiara e definitiva, che poi le cose ci si chiariscono in testa cammin facendo e di cammino su questo blog e su questo argomento mi pare che ne abbiamo fatto parecchio, la situazione a questo punto è la seguente: o si rispetta in linea di massima criteri e programmi originari del progetto e allora con un pescaggio di 18-19 mt previsti non si può certo pensare di andare a porti -cantieri vicini con fondali di appena 10-12 mt, o si fa prevalere il recente nuovo orientamento politico-amministrativo che prevede l'utilizzo di cantieri di "lavorazione" della carcassa navale in strutture portuali vicine con fondali appunto di 10-12 mt e allora ci si deve forzatamente rassegnare ad abbandonare i criteri primari del progetto T/M che prevedono il raddrizzamento del relitto tutto insieme e tutto intero e il suo rigalleggiamento minimo sufficiente fino a 18-19 mt e provvedere con un inevitabile per quanto ambientalmente rischioso smantellamento parziale in loco al preliminare necessario alleggerimento della carcassa navale per ottenerne la riduzione drastica del pescaggio allo scopo di un suo recepimento nel porto cantiere più vicino dove finire il lavoro di demolizione e che dovrebbe essere quello di Piombino o altro porto vicino magari già predisposto (per esempio Civitavecchia) se Piombino non ce la facesse a realizzare nei tempi e con le modalità dovuti gli indispensabili lavori di riadattamento.
Sempre salaci e incalzanti i tuoi interventi Pietro Rinaldi.
Meritano qualche controbattuta.
Per quanto riguarda l'indotto socio-economico involontariamente provocato dal disastro Costa Concordia al Giglio se il Governatore della Toscana prova a sponsorizzare economicamente una località costiera tirrenica come Massa o Livorno o Piombino, anche se siamo in campagna elettorale, fa comunque bene, perchè non si vede perchè il Giglio e le località tirreniche vicine debbano beccarsi solo le rogne e i danni di quanto accaduto.
Per il progetto ideato dall'ingegnere ravennate vicino a Micoperi io sarei per lodarlo e non vituperarlo.
C'è da essere orgogliosi e non invidiosi e accidiosi che i "mammasantissima" della Titan Salvage si siano affidati all'ingegno italiano per provare a cavare le enormi castagne dal fuoco del problema della rimozione di quel gigantesco relitto ammalorato e spiaggiato al Giglio.
Certo l'idea progettuale iniziale non poteva essere di dettaglio ma solo di larga massima e non era stato sottoposto a specifiche stringenti che all'epoca ( gennaio febbraio 2012 ) nessuno era in grado di definire con precisione.
Pertanto l'idea di zavorrare con i famosi cassoni sul lato emerso il relitto per agevolarne il difficilissimo parziale raddrizzamento e poi farlo galleggiare con il supporto di altri volumi applicati sul lato ora sommerso il minimo sufficiente per la rimozione dal posto al momento secondo me non si poteva discutere ed era gioco forza accettarlo.
Se oggi stanno sopravvenendo altre più specifiche e stringenti esigenze come quella giusta di trasportare il relitto al porto tirrenico più vicino possibile non è certo seponsabilità di chi aveva ideato il tutto in una situazione assai diversa.
E allora che fare?
Vedremo, ma a mio modo di vedere non si può forzare più di tanto il progetto iniziale, sopratutto in termini di peso pescaggio e larghezza del convoglio finale.
Saluti.
Bene, attendiamo conferme ufficiali alle “supposizioni” (uscite dalla bocca del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini e registrate da molti media nazionali).___ Le conferenze nelle scuole …. Utili sì, ma con un contraddittorio qualificato, altrimenti è una promozione di immagine e lo capirebbe anche un bambino delle elementari.__ Credo che non si allontaneranno dall’Adriatico (Ravennate) al Tirreno basso Toscano dove gli interlocutori e le scolaresche potrebbero essere molto critiche, se non addirittura inc. …..te.__ Se poi fosse vero (come suppone A.R.) che alcune scelte sulla Concordia fossero fatte per accondiscendere a qualche impulso volto a procurarsi consenso elettorale della forza politico-partitica che comanda attualmente in Regione …… ALLORA SAREMMO ARRIVATI PROPRIO ALLA FRUTTA !!!___ Infine vi riporto la risposta di un gigliese alla interrogazione di un turista nello corso mese di giugno : “..ingenuamente, a giugno, ho domandato ad uno di quelli che sul molo c'è cresciuto........" ma sto schifo ! quando finisce ?" .....e lui..... la puoi mettere come vuoi; la Concordia è il monumento alla commedia............." ma tu speri che qualcuno ammazza la mucca che fa il latte ? "._____ E ancora il commento leggibile su un post (nel gruppo Isola del Giglio): “La Concordia non la toglieranno mai...ci sono troppi interessi intorno; ormai è diventata un'attrazione turistica, meglio di un lunapark. Ahimè !” … CHE AVESSERO RAGIONE LORO !!!!!
http://www.iperbaricoravennablog.it/2013/01/18/recupero-costa-concordia-il-dott-longobardi-alla-guida-del-team-di-medici-che-vigila-sulla-sicurezza-di-200-sommozzatori/
http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=19992&mod=greentoscana
Cavoli, undici camere iperbariche in attività. Il grosso del cantiere è tutto sott'acqua. Interessante...quasi quasi mando il CV.
Tagliare anche parzialmente Concordia in loco sarebbe per T/M una brutta figura senza eguali. Forse gli converrebbe seguire qualcuno dei suggerimenti che in tanti hanno proposto qui e altrove, magari uno "mezzo buono" che possa aiutare a trarli d'impaccio c'è. Sarebbe triste che per ragioni di orgoglio o altro, alla fine spendessero una cifra spaventosa per fare un disastro sia a livello ambientale che d'immagine.
Ricordo la pubblicità "una telefonata allunga la vita": per T/M una "telefonata" potrebbe aiutare a salvare la faccia e non solo quella.
[quote name="Maurizio Scholl"]Se ho ben capito gli ultimi commenti....si inizia a parlare apertamente di demolizione in loco. Sapete cosa significa in termini ambientali segare 2-3 ponti di una nave passeggeri? A parte l' enorme difficoltà del lavoro ed i rischi per gli operatori ( a proposito, ho letto da qualche parte che stanno implementando i controlli di medicina subacqua. Questo vuol dire che gli operatori subacquei lavorano al limite delle capacità fisiologiche alla permanenza in acqua).
Acciaio, cristalli, arredamenti, rivestimenti in legno o laminato...tutto polverizzato dalle seghe. Uno scenario apocalittico.[/quote]
Ciao doc vuoi vedere che dai e dai qualche povero cristo si fa male la sotto?
Quanto alla demolizione in loco che stavamo dicendo mesi fa sulla spiaggia del campese?
Vuoi vedere che prima di girarla la "scapocciano" come una zucchina perche pesa troppo e la metà alta potrebbe "non girare" insieme al resto e restare in acqua?
Ah ma dimenticavo questi fanno le simulazioni sofisticatissime con mega elaboratori di 90^ generazione che sanno tutto! "Poverazzi" direbbe moltalbano
Tsè!
Cià :-*
Salve signori, tempo al tempo e passiamo piano piano al piano "B"! Ho appena letto l'articolo sulla lezio magistraliis...due sono le cose o il giornalista era "brillo" oppure c'è qualcosa che non torna. Due son le cose o hanno cambiato progetto e nessuno lo sa oppure qualcuno ha sbagliato a mettere le slide ed ancora a recepire quanto detto fino ad ora.
Mi piace non commentare non saprei da quale parte cominciare, fatelo voi.
Saluti
Sono d'accordo pienamente con te Maurizio.
Quella di smontare o segare i ponti più alti della Concordia con tutto il loro contenuto per alleggerirla preventivamente e per renderne più sicuro il raddrizzamento e infine farla pescare di meno è un'ipotesi che a definire peregrina si commette un eufemismo.
E poi a che pro' in definitiva?
Per poter realizzare il tutto sommato modesto obiettivo di poterla portare a Piombino per dare un pò di lavoro da fare a quel cantiere navale e magari all'altoforno della vicina acciaieria?
E tutta la gran cassa e scenografia mediatica circa il megaprogetto Titan-Micoperi dell'ultimo anno dove andrebbe a finire?
Fossi al posto della T/M mi guarderei bene dall'accettare un simile cambiamento di programma solo per accondiscendere a qualche impulso al fine di procurarsi consenso preelettorale della forza politico-partitica che comanda attualmente in Regione e a Piombino.
Vuoi mettere invece l'eccezionale successo di immagine che le aziende impegnate potrebbero ricavare nel riuscire a portare a buon fine accettandone il grande rischio nell'impresa unica al mondo e nella storia di rimettere in piedi come promesso e previsto una nave da crociera spiaggiata quale la Concordia naufragata al Giglio tutta insieme e sopratutto tutta intera?
Nel prossimo secolo e forse nel millennio non si parlerebbe d'altro in tema di salvage navale.
Cordiali saluti.
Se ho ben capito gli ultimi commenti....si inizia a parlare apertamente di demolizione in loco. Sapete cosa significa in termini ambientali segare 2-3 ponti di una nave passeggeri? A parte l' enorme difficoltà del lavoro ed i rischi per gli operatori ( a proposito, ho letto da qualche parte che stanno implementando i controlli di medicina subacqua. Questo vuol dire che gli operatori subacquei lavorano al limite delle capacità fisiologiche alla permanenza in acqua).
Acciaio, cristalli, arredamenti, rivestimenti in legno o laminato...tutto polverizzato dalle seghe. Uno scenario apocalittico.
Mah Pietro, per ora le nostre sono solo supposizioni non suffragate nè dai fatti nè da dichiarazioni ufficiali certe.
Intanto a Ravenna, sede della Micoperi, l'ingegnere ravennate ideatore progettista per conto della T/M del famoso sistema dei cassoni di zavorramento e galleggiamento tanto discusso sta facendo, come riportato "OggiNotizie.it" un tour di conferenze scolastiche presso alcuni Istituti Tecnici e Scientifici di quella zona per illustrare agli studenti i dettagli del progetto di rimozione Concordia dal Giglio.
Sarebbe allora utile e opportuno secondo me che un analogo ciclo di conferenze venisse organizzato anche presso le Scuole Tecniche e Scientifiche della nostra Provincia, più direttamente interessata alla vicenda Concordia, a cominciare ad esempio dall'Istituto Tecnico Nautico "Giovanni da Verrazzano" di P.S.Stefano.
Saluti.
Illustre Marcus Attilius __ Non biasimarti, perché essere presenzialista (per un vero Blogger come Te) non è un peccato._ Inoltre ti rassicuro che non hai “frainteso” le parole del, fra poco, ex Ministro Clini, sono stato io a non sottolinearlo in uno dei miei ultimi post e non per dimenticanza, ma per poter trattare uno per volta gli aspetti di questa infinita e strana vicenda Concordia.__ Nel merito del problema da Te sottolineato credo che, oltre all’alleggerimento della nave per farla “pescare” di meno, possa essere stato recepito qualche “suggerimento tecnico” dal nostro esimio Ministro dell’Ambiente.___ Mi riferisco per esempio al fatto che smontare (demolire) due o tre ponti della Concordia a partire (ovviamente) dall’alto sia funzionale a far si che la fase CRUCIALE di raddrizzamento sia meno “onerosa” dal punto di vista delle forze da applicare e possa far diminuire il rischio del fallimento (catastrofico).
Ancora un'osservazione sperando di non apparire ossessivamente presenzialista. Il fatto è che mi dispiace che finisca il dibattito su questo importante post che rischia l'"affondamento" nell'oblio dei post passati remoti di "dite la vostra" di Giglionews.
L'amico Rinaldi nel riferire la nuova richiesta del Ministro Clini sul pescaggio minimo di 9 mt ha riportato anche altre parole, se non abbiamo frainteso, del ministro facenti riferimento ad un ulteriore possibile preventivo alleggerimento delle strutture del relitto Concordia, proprio per agevolare la riduzione del pescaggio.
Ebbene, vorrei osservare, ma aspetto eventuali controosservazioni, che per dimezzare il pescaggio rispetto agli originari 18 mt di progetto bisognerebbe praticamente dimezzare il peso della nave con un adeguato sotanzioso parziale smantellamento in loco nel cantiere attuale della Concordia.
E allora mi comincio a chiedere di fronte a queste ulteriori possibili operazioni così massicce e complesse da farsi in loco, davanti a Giglio porto, tutte finalizzate all'esclusivo obbiettivo di portare poi il "mostruoso" convoglio di ciò che resterebbe della Concordia nel porto di Piombino riadattato allo scopo per dare un pò di lavoro a quel cantiere, se a quel punto non convenga invece ai Gigliesi e ai Grossetani in genere, far finire il lavoro di smantellamento direttamente nel cantiere davanti a Punta Gabbianara.
E comunque Rinaldi, a mente un pò più fredda, bisogna anche dire che all'inizio di questa avventura progettuale non fu imposta ai concorrenti per il grande appalto e quindi anche alla Titan Salvage alcuna stringente specifica sul pescaggio minimo finale della nave, lasciando in tal senso del tutto libero il campo decisionale.
Si chiedeva solo di rimuovere la nave senza specificare alcun porto di destinazione nè tantomeno la quota del relativo fondale.
E' comprensibile pertanto che la T/M abia predisposto un progetto che salvaguardando la sicurezza operativa mediante la ridondanza delle strutture e delle masse di supporto abbia scelto di stabilire una quota di galleggiamento di tutta tranquillità.
Se poi oggi per volontà politico-amministrative consolidatesi nel tempo a progetto ampiamente avviato si chiedono a posteriori specifiche assai più stringenti è gioco forza che ci si possa trovare di fronte a sopravvenute ulteriori difficoltà operative e a conseguenti seri ritardi di realizzazione.
Non ci resta che stare a vedere i prossimi sviluppi della complessa vicenda.
Caro Rinaldi, i tuoi interventi sul blog si stanno facendo sempre più frequenti e incisivi e a me che penso di avere contribuito molto a tenere in vita questo dibattutissimo post insieme a quell'altro sui "contrari ...." e non solo non può che fare piacere così come ritengo anche alla Redazione di GiglioNews.
Osservo inoltre dall'altro post dei "contrari..." che anche tu ritieni ormai utopistico il recupero strutturale o addirittura funzionale della Concordia.
E giustamente riporti il tuo apprezzamento per tutti gli interlocutori del blog che si sono comunque prodigati fino ad oggi per tutto l'ultimo anno per suggerire metodi alternativi e/o integrativi al progetto T/M per riportare a galla il grande relitto al più presto e con il minor danno possibile a nave e ambiente.
Ti confesso che anch'io dopo un intero anno trascorso a difendere in ogni modo il progetto in atto e verificato l'ormai innegabile intollerabile ritardo nelle operazioni ripetto alle premesse e alle promesse iniziali comincio ad essere pervaso da un inquietudine per non dire un rancore sordo interiore nei confronti di chi avendone avuto potere e responsabilità ci ha portato a questa critica situazione odierna.
Tu parli di impressione di "maramaldeggiamento" sul grande relitto io starei quasi per dire addirittura "cinica speculazione" sulla pelle del Giglio dei Gigliesi e di "raggiro a scopo di profitto" dell'opinione pubblica.
Ma per il momento mi voglio mordere la lingua e tappare la bocca decidendo di portare ancora rispettosa e tollerante pazienza in attesa di spiegazioni e di eventi chiarificatori.
Saluti.
Oggi dico che Condivido le Tue considerazioni tecniche (Illustre Prof. Regolo) e anche la Tua affermazione di non volermi trovare, oggi, nei panni di quei Tecnici della T/M. ___Ma sul destino della Nave non credo di esagerare nel manifestare la mia costernazione in merito al concetto di ….” progressiva e sempre più pressante richiesta da parte dei soggetti politici e amministrativi responsabili sia locali che nazionali di privilegiare l'opzione di un porto-cantiere vicino e toscano quale Piombino o Livorno a mò di parziale compensazione degli enormi danni ambientali e di immagine provocati dall'incredibile naufragio”.____ E’ come se qualcuno voglia “maramaldeggiare” sul relitto di una nave, con il concetto di territorialità . __ E dove stanno gli enormi danni ambientali e di immagine ?? O sono Io cieco a non vederli, anzi … in qualche caso a vedere anche il contrario ? … __ Voglio anche esprimere una certa ammirazione per quegli “in pratica amici interlocutori dei blog” che si sono ingegnati e ancora lo fanno sul come tirare a galla quella balena bianca, con tecniche “SOFT” (Mancini, Giunti, Poli ed adesso anche Pepe). __ Resto sempre dell’opinione che, in caso di difficoltà nelle operazioni di raddrizzamento ……. L’inserimento di tecniche integrative, anche se particolari e originali, non sia assolutamente da scartare.
Caro Rinaldi, certo che fino ad oggi il problema principale per la T/M è stato quello di affrontare e superare con successo la fase ritenuta "cruciale" del raddrizzamento preliminare,
un tipico problema di ingegneria di "Salvage" marittimo-navale anche se dai contorni atipici per dimensione e complessità come nel caso Concordia.
Quelli dei successivi sollevamento e trasporto anche se difficili e critici pur'essi non credo abbiano mai impensierito più di tanto i progettisti e i tecici di T/M.
In fin dei conti sollevare e tenere il grande relitto raddrizzato semiaffondato con 18 mt di pescaggio e poi trascinarlo lentamente e con tutte le cautele del caso a destinazione al porto-cantiere di smantellamento come da sempre previsto lasciava margini di tranquillità sufficienti.
Il fatto è che con la progressiva e sempre più pressante richiesta da parte dei soggetti politici e amministrativi responsabili sia locali che nazionali di privilegiare l'opzione di un porto-cantiere vicino e toscano quale Piombino o Livorno a mò di parziale compensazione degli enormi danni ambientali e di immagine provocati dall'incredibile naufragio della nave ammiraglia di Costa Crociere su un area marina tra le più belle e protette del Pianeta ha cambiato lo scenario anche di natura progettuale.
Perchè una cosa è lavorare sulla base dei 18 mt di pescaggio come fatto anche se faticosissimamente fino ad oggi e ben altra cosa è dove rispettare le nuove pressanti richieste di ridurre fino a quasi dimezzare suddetta quota di pescaggio per permettere l'accoglimento nei porti toscani.
Ti dico sinceramente come la penso Pietro.
Non vorrei proprio trovarmi oggi nei panni sia pure prestigiosi e invidiabili dal punto di vista professionale dei responsabili e dei progettisti del progetto T/M.
Salutoni
Caro Attilio___ Devo insistere sul fatto che E’ CRUCIALE (in primis) la fase di raddrizzamento se è vero, e lo è, che solo questo lungo periodo di preparazione ha comportato e comporterà più di un anno (?) di operazioni chirurgiche, trapianti e reimpianti, con un esercito di uomini e mezzi (so che qualcuno dirà “è meno male” !).___E pensare che allora si ribadì come la scelta tecnica dell’Appaltatore dovesse essere quella “meno impattante” su tutto il contesto (ambientale, economico e sociale).____ E come si fa a non guardare con “nostalgia” alle proposte “chiamiamole soft” (sì, anche quelle dei nostri amici del Blog) che veramente avrebbero rispettato o comunque tentato di non alterare tali aspetti e che tutte avrebbero presupposto una applicazione più rapida ?? ….___ In “secundis” , il problema della quota di immersione della Concordia una volta sollevata, con quelle intuizioni tecniche e progettuali di cui si è detto, non sarebbe nemmeno esistito e, quindi, non sarebbe stato “cruciale”…. Buona giornata domenicale a Te e a tutti quelli che seguono il Blog.
E comunque, penso ormai sia innegabile che la problematica maggiore che interessa la rimozione della Concordia non è più tanto legata alla possibilità di raddrizzarla tutta intera, poichè il progetto in atto della T/M, discutibile quanto si vuole, è stato predisposto proprio per realizzare questo primario obbietttivo, quanto il dopo-raddrizzamento, cioè la decisione di dove il grande relitto, deformato e parzialmente smembrato e corroso dopo i presumibili due anni di permanenza in acqua, una volta raddrizzato dovrà essere portato per l'ormai inevitabile smantellamento.
Ed è questa che è diventata la vera questione "cruciale", perchè solo dal combinato disposto tra la quota di fondale di sicurezza disponibile nel porto-cantiere di arrivo e/o stazionamento e il pescaggio minimo ottenibile nel galleggiamento del relitto si potrà capire e decidere con certezza quale sarà l'evoluzione finale e definitiva della vicenda Concordia.
Ottima, Pietro Rinaldi, la tua sintesi della situazione dei progetti e dei lavori di rimozione della Concordia, oggi ancora piuttosto confusa e incerta.
E azzeccato quel vocabolo di "prescrittivo" circa la quota di pescaggio di 9-10 mt richiesta dal ministro alla Costa-T/M.
E' chiaro che il Ministro ha in testa l'impegno preso con la Regione Toscana di portare la nave a Piombino, dove il fondale è totalmente incompatibile con i 16-18 mt previsti dal progetto T/M in atto.
Come farà la la T/M a rispettare i "desiderata" del Ministro e del Presidente della Regione Toscana al momento Dio solo lo sa.
Ho l'impressione che
ne vedremo ancora delle belle sull'intera questione.
Saluti.
Faccio riferimento agli ultimi commenti letti su questo e l’altro Blog, sulle soluzioni proposte da altri, per il sollevamento della Concordia.___ Riesumo un mio commento del 27-11-2012 (il n°49 su questo blog…mi pare) quando di discuteva delle difficoltà che potrebbero incontrarsi in quella irreversibile fase di raddrizzamento della nave.__ Ecco il commento:---“Intanto, per me , per spostare più facilmente un peso è meglio farlo in due: uno spinge e l’altro tira contemporaneamente. Provare per credere !!! Ciò a significare che “forse” aggiungendo nell’applicazione Recupero Nave anche la
tecnica della spinta o del sollevamento suggerita da Mancini (magari parzialmente) si potrebbe aumentare il coefficiente di sicurezza contro l’insuccesso !! ”___ Direi che anche le altre tecniche pensate e proposte da Poli e Giunti vadano in questa direzione ……. Indipendentemente dalle difficoltà operative che ciascuna potrebbe introdurre per la sua reale applicazione, e quindi perché non prenderle in considerazione …… nel caso di riscontrata difficoltà ?. ____ Poi il nostro Ministro Clini ha inserito, pochi giorni fa, un nuovo elemento di valutazione (prescrittivo, almeno a parole) ….trasportare a galla la Concordia con un pescaggio di 9-10 m !!!
A Messina il porto è una caldera allagata dal mare, dovrebbero esserci parecchi metri di fondale mi ricordo che era profondissimo
Ma non so se ci si arriva, e l'entrata nello stretto sarebbe pericolosissima; se affonda li nessuno la recupera di sicuro.
Comunque ho guardato danno una profondità media di 40 metri, non male
Saluti a tutti
Paolo Poli
[quote name="Attilio Regolo"]Si...
arriverebbe alla misura stratosferica di quasi 80 mt!
Saluti.[/quote]
Con 80 metri di larghezza non c'è bacino al mondo adatto ad ospitarla, quindi si ritorna al punto di partenza: perche non tappare ora il buco di Schettino, poi quelli eventuali dall'altro lato e rendere Concordia galleggiante da sola o con poco aiuto ?
Da notare che con 20 e più metri di cassoni anche i lavori di smantellamento sarebbero molto difficoltosi stante la necessità di avere delle gru con uno sbraccio adeguato a superare lo spessore dei cassoni.
Saluti !
Si, penso tu abbia ragione Rinaldi a mostrarti dubbioso per le parole del Ministro Clini il quale d'altra parte non credo che abbia fornito quel dato di 9 mt di pescaggio idoneo per il porto di Piombino risistemato e riadattato per l'accoglimento della Concordia per sua congettura personale ma perchè presumibilmente gli è stato riferito dalla Costa-T/M.
E a questo punto giustamente si vorrebbe maggiore chiarezza di dettaglio dalla T/M che ha parlato fino ad oggi con il suo megaprogetto dei cassoni galleggianti di un pescaggio vicino ai 16-18 mt quindi adatto solo e forse ad esempio per il porto di Palermo.
Per potersi infatti avvicinare all'agognato pescaggio di 9 mt si dovrebbe raddoppiare il previsto volume di pescaggio dei cassoni svuotati dell'acqua e considerando che li si può dislocare in modo utile al massimo lungo i 200 mt centrali dello scafo e dovendo pescare appunto meno di 10 mt dovrebbero essere profondi cira 20 mt anzichè i previsti 10mt e la larghezza risultante del convoglio galleggiante da trasportare al porto-cantiere di Piombino come richiesto dalla Regione Toscana e promesso dal Ministro arriverebbe alla misura stratosferica di quasi 80 mt!
Saluti.
Ieri Ho parlato col mio medico e non mi ha né consigliato né prescritto di struggermi, scherzare o affaticarmi nel partecipare a discussioni “mediatiche”, blog o simili, a meno che non abbiano un risvolto costruttivo e non siano fine a se stesse.___ Ciò mi ha fatto riflettere al mio coinvolgimento nelle discussioni su questi blogs di Giglionews (1, 2, 3 … non so nemmeno quanti sono o perchè sono cosi tanti … e non si riescano ad unificare, visto che alla fine sono partecipate pressoché dalle stesse persone e trattano uno stesso argomento.____ Ciò detto introduco un'altra osservazione sui lavori nel Cantiere Concordia, stimolatami da un’intervista del Ministro Clini, venuto al Giglio per la celebrazione ed il ricordo del triste evento, e mi chiedo come mai sia “sfuggita” ai commenti dei cari ed illustri Interlocutori del Blog :__ Clini è riuscito con poche parole a sollevare la Concordia di 9 m (una volta raddrizzato lo scafo) ….a fronte dei 18m circa sui quali si è aspramente dibattuto, così da poterla indirizzare “tranquillamente” a Piombino.___ E che discutiamo a fare sulle tecnologie adoperate in cantiere, se bastano 4 parole di un Ministro a risolvere il problema ?? Ma quelli della T/M che dicono, si può fare ??
[quote name="Pietro Rinaldi"]Caro Ermanno ho ben chiara la sottolineatura che hai riportato, ovvero che le “concause” sono solo pretesti. Ma come si può tacere su questi aspeti ???__
Ho appreso della moria delle “gnacchere” trapiantate ….. avevo già esperienza su situazioni simili e mi sembra impossibile che non ne avessero sentore anche “gli Esperti”. ___ Intendo affermare che questi interventi lasciano il tempo che trovano e, secondo me, sono “belli” per la promozione dell’immagine di chi li fa e di chi li propone, ma sono “inconsistenti” sul piano reale.___ Stessa cosa potrei dire sullo studio in corso, anch’esso assai pubblicizzato, sull’ “eventuale disturbo” che i lavori nel cantiere Concordia potrebbero arrecare sui cetacei ……. O sui livelli di rumorosità nell’area marina vicina alla Concordia e …. Altro.___ Ma dove stanno tutti questi cetacei che vorrebbero venire a giocare davanti al porto dell’Isola del Giglio ?? ____ Ma dove stanno le crepe nelle case del porto mentre si fanno le perforazioni subacquee, etc.. __ Spero veramente che si agisca in modo più pragmatico e senza malcelata ipocrisia anche nelle dichiarazioni pubbliche, specialmente riportate dalle Autorità, altrimenti, di questo passo, altro che settembre 2013 !!!!.[/quote]
Caro pietro ho sempre detto che gli animali non sono animali, quelli siamo noi. Per dire qualcuno conosce un cetaceo così idiota da andarsi a gironzolare in mezzo quel casino.La cosa ha dell'incredibile veramente.cito a caso "oggi nessun avvistamento di cetacei nelle zone prospicienti l'area di cantiere" da mesi si legge sta cosa che costa anche qualche dollaruccio!
Saluti :)
Caro Ermanno ho ben chiara la sottolineatura che hai riportato, ovvero che le “concause” sono solo pretesti. Ma come si può tacere su questi aspeti ???__
Ho appreso della moria delle “gnacchere” trapiantate ….. avevo già esperienza su situazioni simili e mi sembra impossibile che non ne avessero sentore anche “gli Esperti”. ___ Intendo affermare che questi interventi lasciano il tempo che trovano e, secondo me, sono “belli” per la promozione dell’immagine di chi li fa e di chi li propone, ma sono “inconsistenti” sul piano reale.___ Stessa cosa potrei dire sullo studio in corso, anch’esso assai pubblicizzato, sull’ “eventuale disturbo” che i lavori nel cantiere Concordia potrebbero arrecare sui cetacei ……. O sui livelli di rumorosità nell’area marina vicina alla Concordia e …. Altro.___ Ma dove stanno tutti questi cetacei che vorrebbero venire a giocare davanti al porto dell’Isola del Giglio ?? ____ Ma dove stanno le crepe nelle case del porto mentre si fanno le perforazioni subacquee, etc.. __ Spero veramente che si agisca in modo più pragmatico e senza malcelata ipocrisia anche nelle dichiarazioni pubbliche, specialmente riportate dalle Autorità, altrimenti, di questo passo, altro che settembre 2013 !!!!.
[quote name="Pietro Rinaldi"]Tra i tanti servizi sul naufragio della Concordia e sulla fase di “recupero”. che ho seguito in queste GIORNATE DEL RICORDO, ad un anno dalla sciagura, mi hanno colpito, oltre alla immancabile razione di ipocrisia all’interno degli interventi delle figure di spicco presenti, alcune informazioni prima sconosciute; stamani ne riporto una che potrebbe stimolare qualche commento ……… Ho appreso (con inquadrature video di biologi subacquei) che sono state rimosse, per essere “salvate” dalle perforazioni del granito del fondale, circa 200 “gnacchere” (così le chiamano al Giglio=Pinna nobilis, nacchera, pinna comune, cozza penna o stura) delle quali puntualmente venivano registrate le misure e le caratteristiche.__ E’ vero, so che questa specie è in regime di protezione, ormai da molti anni.__ All’Isola del Giglio ce ne sono a migliaia e oggi è facile vederle anche a bassi fondali, specie dove c’è sabbia, posidonie e/o banbacino.___ E’ affermato nel servizio che le gnacchere sono state spostate in altro sito (mostrato nel video) e che saranno reimpiantate al loro posto d’origine una volta rimossa la Concordia. ___Potrebbe essere anche questa una “concausa” dei ritardi collezionati dalla T/M, per rispettare le prescrizioni di protezione ambientale stabilite dal ministero dell’Ambiente? Come ha pure dichiarato il Ministro Clini, intervistato sull’elicottero mentre sorvolava il cantiere ??[/quote]
Per quanto mi consta, il responsabile del dipartimento di biologia marina in una riunione del mese di agosto,alla quale ero presente, riferì che l'intera popolazione di pinne era stata rimossa e reimpiantata altrove segnalando una certa moria di esemplari trapiantati. Eravamo in agosto ed il sito era stato ampiamente ripulito dai sub. Quindi le concause decadono visto che già in agosto il ritardo era progettuale non ambientale.
saluti e.m.
Tra i tanti servizi sul naufragio della Concordia e sulla fase di “recupero”. che ho seguito in queste GIORNATE DEL RICORDO, ad un anno dalla sciagura, mi hanno colpito, oltre alla immancabile razione di ipocrisia all’interno degli interventi delle figure di spicco presenti, alcune informazioni prima sconosciute; stamani ne riporto una che potrebbe stimolare qualche commento ……… Ho appreso (con inquadrature video di biologi subacquei) che sono state rimosse, per essere “salvate” dalle perforazioni del granito del fondale, circa 200 “gnacchere” (così le chiamano al Giglio=Pinna nobilis, nacchera, pinna comune, cozza penna o stura) delle quali puntualmente venivano registrate le misure e le caratteristiche.__ E’ vero, so che questa specie è in regime di protezione, ormai da molti anni.__ All’Isola del Giglio ce ne sono a migliaia e oggi è facile vederle anche a bassi fondali, specie dove c’è sabbia, posidonie e/o banbacino.___ E’ affermato nel servizio che le gnacchere sono state spostate in altro sito (mostrato nel video) e che saranno reimpiantate al loro posto d’origine una volta rimossa la Concordia. ___Potrebbe essere anche questa una “concausa” dei ritardi collezionati dalla T/M, per rispettare le prescrizioni di protezione ambientale stabilite dal ministero dell’Ambiente? Come ha pure dichiarato il Ministro Clini, intervistato sull’elicottero mentre sorvolava il cantiere ??
Ho partecipato con Tutti Voi presenti ieri sera al minuto di raccoglimento, sul molo rosso, guardando il video, mentre le sirene e le campane trafiggevano il cuore e la mente !!!!
Ritengo che oggi debba essere una giornata di riflessione, di silenzio, di cordoglio verso chi ha perso la vita e verso chi resta con lo strazio nel cuore. I commenti lasciamoli ai numerosi partecipanti di "maniera" accorsi in gran numero sulla vetrina offerta "gratis" dai media. Quanto a Toremar, che dire, ogni commento è superfluo per disapprovare questa politica, si commenta da sola.
Come già detto, la speranza non basta per risolvere, ci vuole ben altro ed è inutile star li a "cianciare" a destra e a manca tanto la strada imboccata è quella, e quella bisogna percorrere volente o nolente. Sarà il tempo e la storia a dire l'ultima parola che assegnerà a ciascuno le proprie responsabilità ed i propri meriti.
Saluti e.m.
Associandomi allo spirito di cordoglio e di commemorazione della giornata odierna al Giglio per la tragedia Concordia, non penso sia scorretto continuare a provare a portare un contributo di riflessione critica a quanto sta avvenendo in tema di recupero e rimozione della nave.
Nell'occasione saluto gli amici interlocutori del blog e in particolare i più assidui e tenaci quali Scholl, Mancini e Rinaldi condividendo nella sostanza in generale quanto da loro espresso negli ultimi commenti.
E' comprensibile che la Direzione di Costa e il Prefetto Governativo cerchino di profondere ottimismo e speranza sull'enorme problema specie in una giornata triste come questa della commemorazione anche se affermare che quello in atto sia il miglior progetto possibile mi sembra solo un modo per tenere calme le acque.
Diciamo che il progetto scelto e avviato è diventato ormai una strada obbligata che se pure sta presentando tortuosità e lungaggini impreviste bisogna cercare di percorrerla fino in fondo sperando di giungere comunque prima o poi al traguardo prefissato e auspicato.
Saluti cordiali.
Concordo, convengo e mi armonizzo con quanto riportato da Mancini e da Scholl, specialmente sul Bla, Bla, Bla di Gabrielli… Oggi non vado al Giglio per due motivi 1) La Toremar aumenta le tariffe …… mentre dovevano, al contrario, ribassarle, almeno per questa giornata 2) per non vedere facce di persone che esternano commenti fritti e rifritti, nello stesso olio.___ Riferendomi a quanto riportato da Attilio dico, sulle esternazioni del direttore generale di Costa Crociere “speranza di riuscire a far galleggiare la Concordia anche prima della stagione estiva 2013” ____mi associo alla speranza, ma qualcuno mi ha insegnato che non si vive di sola speranza.___ Oggi lancio il mio pensiero alla celebrazione della memoria di quel triste, tristissimo evento, alle persone “sfortunate” che ci hanno perso la vita e ai Gigliesi Residenti e presenti che si sono prodigati per salvare il salvabile !!
[quote name="Maurizio Scholl"][/quote]
Ma a sentire il Gabrielli...tu lo hai ascoltato il suo intervento di oggi, andato in onda integralmente su Sky? ... è il miglior progetto al mondo, finanziato interamente da privati, e bla bla bla....scelto da una commissione super partes nel pieno rispetto delle leggi...erano anche presenti, come Protezione Civile, a Londra quando il LOC ha affidato a T/M il recupero. Non si poteva fare di più.
E' stato molto determinato dall'alto della sua cattedra. Le domande dei giornalisti me le sono perse, la famiglia ha deciso di cambiare canale. :sad:[/quote]
No non l'ho sentito, certe stronzate meglio evitarle dottore, ne risentono fortemente le vie renali! Ho sentito altri personaggi ma è meglio stendere un velo pietoso sui loro interventi.Piuttosto vediamo domani dmax che propone,ma immagino che a fronte di determinate autorizzazioni sarà il solito "salamelecco a polpettone" già visto sulla cbs.
Vediamo.
Cià :-*
[quote]#309 Ermanno Mancini 2013-01-12 21:44 Quanto alla falla è evidente che il sistema adottato "non può" prevederne la chiusura significherebbe confinare qualche centinaio di miglia di tonnellate d'acqua da dover prima ruotare poi sollevare oltre il battente dei 30 metri metri al quale si troverà la nave una volta raddrizzata. Come si ebbe modo di far rilevare una nave si fatta E' AFFONDATA definitivamente . Basta leggere qualche migliaio di pagine su questa materia per rendersi conto che, quand'anche la si poggiasse sul fondale, ha di fatto acqua fino al ponte 3 forse 4 il che significa che per tirarla su occorre ben altro che i magnifici cassoni laterali. Saluti :cry: [/quote]
Concordo :-)
Ma a sentire il Gabrielli...tu lo hai ascoltato il suo intervento di oggi, andato in onda integralmente su Sky? ... è il miglior progetto al mondo, finanziato interamente da privati, e bla bla bla....scelto da una commissione super partes nel pieno rispetto delle leggi...erano anche presenti, come Protezione Civile, a Londra quando il LOC ha affidato a T/M il recupero. Non si poteva fare di più.
E' stato molto determinato dall'alto della sua cattedra. Le domande dei giornalisti me le sono perse, la famiglia ha deciso di cambiare canale. :sad:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-01-12/costa-concordia-sara-rimossa-152626.shtml?uuid=Aba93gJH.
Si parla di possibile rottura dello scafo, in altri editoriali di calcoli sofisticatissimi dai quali si può dedurre che la rottura è poco probabile..e via discorrendo di questo passo.
Il dato di fondo è che nessuno ha la ben che minima cognizione di quali siano i danni riportati e quali siano i danni successivi alla permanenza in mare e dovuti alle mareggiate.
Ma qualcuno di voi conosce qualche chirurgo che metterebbe le mani sul fuoco sulla riuscita di un intervento fatto senza conoscere la patologia del paziente?
Ecco ,questo è quello che si sta "ipotizzando" su un paziente del quale nessuno conosce esattamente il male di cui soffre.
Confrontare i dati di progetto ed analizzarli al computer facendo analisi di ogni genere, serve a ben poco se non a placare le coscienze degli operatori.
Intanto che si fa? Si prende e si tira.
Qualche tempo fa riportammo una semplice considerazione sul "ritardo" inerziale che le parti di nave non tirate e non sostenute avrebbero. Non ci risulta che qualcuno abbia mai riferito si simili circostanze piuttosto verosimili.
Cmq,torno a ripetere, la resa dei conti non tarderà a farsi avanti.
Saluti :-*
Quanto alla falla è evidente che il sistema adottato "non può" prevederne la chiusura significherebbe confinare qualche centinaio di miglia di tonnellate d'acqua da dover prima ruotare poi sollevare oltre il battente dei 30 metri metri al quale si troverà la nave una volta raddrizzata. Come si ebbe modo di far rilevare una nave si fatta [u]E' AFFONDATA[/u] definitivamente. Basta leggere qualche migliaio di pagine su questa materia per rendersi conto che, quand'anche la si poggiasse sul fondale, ha di fatto acqua fino al ponte 3 forse 4 il che significa che per tirarla su occorre ben altro che i magnifici cassoni laterali.
Saluti :cry:
Una volta per tutte. I sistemi messi a punto dalle maggiori aziende del settore prevedevano e prevedono il ricorso a strategie basate su azioni di tiro del relitto più o meno accompagnate da sistemi di galleggiamento costituiti da serbatoi in acciaio. Tutte queste tecniche comportano una serie di controindicazioni quali:
1 - pesi aggiunti piuttosto consistenti
2 - operazioni ed attrezzature in mare
3 - sistema di galleggiamento affidato esclusivamente a serbatoi laterali
4 - trazione sulla fiancata sinistra per raddrizzare dello scafo.
Tutto consono con quanto fino ad oggi si è fatto per recuperare un relitto grande o piccolo che sia.
La differenza tra questi schemi e quello adottato da noi è sostanziale. Si è pensato fuori dagli schemi ragionando con metodologie totalmente diverse, con materiali inusuali, con rapidità di esecuzione e con pesi ridottissimi.
In tutto questo, si tenga ben presente che non è prevista nessuna opera in mare di qualsiasi tipo.Evidentemente, non lo dico per narcisismo personale, siamo andati oltre il modo di pensare di chi ha pensato sulla scorta di esperienze passate di tutto rispetto, ma completamente fuori misura per questo caso.
Come si dice siamo partiti da un foglio bianco dove nulla era mai stato scritto.Ora alla luce dell'andamento dei lavori risulta facile valutare quali siano le difficoltà in essere e quali siano le enormi discordanze tra il pregresso e l'attuale.Questa nave può essere tolta di mezzo con un sistema altamente innovativo certamente meno impattante sicuramente più sicuro e reiterabile.
Purtroppo,e concludo,nel nostro paese si va dietro la convenienza politica, economica, settoriale e,lasciatemi dire,dei raccomandati che vanno a chiedere il conto a chi ha ricevuto favori.L'ingegneria non è una opinione ma in questo paese è pari alla famosa pelle dei co----ni basta tirarla un pò e si adatta a tutto.
Questo è quanto.
Saluti
Magari fosse così semplice. L'intero progetto si basa sul posizionamento dei cassoni. Se non sbaglio utili anche per fare un po di braccio alla leva di sollevamento.
Anche Mammoet prevedeva il posizionamento di cassoni di galleggiamento.
Comunque sia , se riescono a dare 3-4 metri di galleggiabilità in più, forse il manufatto relitto + cassoni potrebbe essere rimorchiato....una volta radrizzato e delicatamente poggiato sul falso fondale.
Non ci resta che stare alla finestra ed aspettare settembre
Ciao Maurizio, forse non mi sono spiegato bene.
Intendevo dire che o ci si concentra sulla chiusura falle e vie d'acqua per effettuare lo svuotamento e il galleggiamento nell'ipotesi che ci sia poco o nulla da tappare sul lato sommerso di dritta e allora si potrebbero anticipare i tempi di galleggiamento come auspicato dal direttore generale di Costa saltando del tutto la laboriosissima e onerosa fase dell'applicazione-saldatura dei cassoni, oppure questa fase dei cassoni non è più evitabile perchè in avanzato e irreversibile stato di avanzamento come da previsioni di progetto e allora non c'è bisogno di riparazione falle e di svuotamento preliminare scafo ma il tempo necessario per la realizzazione si prolungherebbe presumibilmente oltre la stagione estiva di quest'anno come prospettaio dal Prefetto Governativo della Protezione Civile e in conformità con il prolungamento di un anno dell'"Emergenza Concordia" deciso dall'ultimo Consiglio dei Ministri.
Saluti.
[quote]Francamente al punto in cui siamo oggi non credo sia possibile un'impresa di questo genere a meno che non si decida di abbandonare bruscamente la strada dei cassoni di zavorra e galleggiamento per ritornare alla vecchia ipotesi alternativa della chiusura preliminare falle e vie d'acqua diverse con successivo svuotamento controllato dello scafo.[/quote]
Tappare la falla prima di applicare il cassone di sinistra sarebbe una gran bella idea. Sempre che non si siano formate grandi vie d'acqua sul lato di dritta. Poter vuotare lo scafo da parte dell'acqua costituirebbe una chance in più per la riuscita del progetto.
[quote name="Maurizio Scholl"][quote] ed anzi devo anche stare attento quando attraverso la strada a che qualhe "automobilista distratto" non mi riduca in poltiglia. [/quote]
Stai attento quando attraversi la strada ... dalle tue parti gira una macchina targata Odessa....e non cià manco l'assicurazione :-*[/quote]
E già, bisognerebbe controllare meglio queste vetture "straniere" con tagliandi contraffatti, le mani lunghe, e smanettoni di gran classe.
Cià :-*
In una intervista di queste ore su "La Stampa" on line il direttore generale di Costa Crociere ha espresso la speranza di riuscire a far galleggiare la Concordia anche prima della stagione estiva 2013.
Francamente al punto in cui siamo oggi non credo sia possibile un'impresa di questo genere a meno che non si decida di abbandonare bruscamente la strada dei cassoni di zavorra e galleggiamento per ritornare alla vecchia ipotesi alternativa della chiusura preliminare falle e vie d'acqua diverse con successivo svuotamento controllato dello scafo.
Saluti a tutti i partecipanti alla commemorazione dei prossimi giorni.
Caro Ermanno, alla Tua asserzione “ Continuerò a mettere al corrente pubblicamente quanto è stato ampiamente studiato e mai voluto esaminare da nessuno” clicco (come su FB) “mi piace” .__ Mi fa capire inoltre che continuerai a fare i tuoi commenti anche su questo Blog ….. finchè la redazione di Giglionews lo manterrà, e questo è quello mi piace di più.____ In occasione dell’anniversario del Naufragio, e lo dico anche per informare gli amici di Facebook (e anche quelli che sono nei gruppi dell’Isola del Giglio ai quali sono iscritto) compresi quei “giovani pimpanti” della Redazione, che ho messo nell’immagine Profilo una foto prelevata dalla loro webcam, che nel guardarla quella notte ed ancora oggi mi fa accapponare la pelle. ___Ho inserito anche altre immagini ….. tra le quali quella dall’alto dove si vede il Porto e anche la Concordia che appare Tetra e grossa “quasi” come gran parte delle case e con il commento: TOGLIETELA DA LI', è più grossa del porto, ........ PRESTO, vi prego, per favore, per cortesia, per rispetto dell'Isola, per memoria dei morti e che vi possiamo chiedere di più !!!!___ Come si può non condividere questo messaggio !!!!___Ho visto infine (anche nei notiziari TV di ieri sera) tra le notizie e le immagini riportate qui su Giglionews, lo striscione esposto allo “Scalettino” con la scritta “COSTA DISCORDIA: VIA SUBITO”……. che ovviamente assolutamente Condivido.
[quote] ed anzi devo anche stare attento quando attraverso la strada a che qualhe "automobilista distratto" non mi riduca in poltiglia. [/quote]
Stai attento quando attraversi la strada ... dalle tue parti gira una macchina targata Odessa....e non cià manco l'assicurazione :-*
[quote name="Pietro Rinaldi"].....Personalmente, a differenza di Mancini, ritengo utile continuare a percorrere la strada dei commenti, purchè siano compatibili e ammissibili con il Tema del Blog, che ritengo, in questo caso, utile per i Gigliesi. Sulla conferenza “internazionale” in organizzazione da parte di Mancini, esprimo un interesse “culturale” ma non capisco …. dove si vada a parare. Ormai le cose stanno come stanno e sarà forse più importante esercitare una pressione “anche mediatica” sull’intervento in corso da parte di T/M, ma argomentata seriamente e Mancini su questo mi pare abbia già dimostrato di essere un Buon Maestro, anzi un Prof.[/quote]
Quel che avevo da dire l'ho detto,scritto e dimostrato più che ampiamente. Non posseggo gli strumenti adatti per poter determinare o modificare l'andamento degli eventi. Quello che posso fare, e lo farò, mettere al corrente pubblicamente quanto è stato ampiamente studiato e mai voluto esaminare da nessuno. Metto in discussione in un consesso adeguato e sarà questo a stabilire cosa è giusto cosa non lo è. Quanto al T/M rimango del parere che è stata una manovra politico-economica orchestrata a dovere per favorire gli uni piuttosto che gli altri. Altro non è necessario aggiungere ne pro ne contro è del tutto inutile fare il combattente contro i mulini a vento. Finchè c'è vento (quattrini) continueranno a girare ed anzi devo anche stare attento quando attraverso la strada a che qualhe "automobilista distratto" non mi riduca in poltiglia. A buon intenditor poche parole.
Saluti signori
Le due righe “sintetiche” annunciate ieri che dedico a A. Regolo, in risposta al suo ultimo comunicato.___ Ritornello: OK “ cantato”.___ Autodefinizione di “calmieratore” : ma se fai traballare (quasi sempre) la sedia dei tuoi interlocutori, per non dire inc...are (lasciando da parte in bon-ton). E ci mancherebbe che avessi anche qualche interesse personale.___ Ultima Frottola: Io, e dico Rinaldi, avrebbe postato centinaia di commenti sui blog ???? mmmmmmmmmm, se i miei fossero centinaia i Tuoi (dico a Regolo) sarebbero migliaia …. Decidi Tu, che hai il contatore rotto o addomesticato.___Risposta a precisa domanda, su ultimo commento, di Rinaldi: assente, variabile, volatile !! ___________ Ora Dico la mia sulla questione reale. Personalmente, a differenza di Mancini, ritengo utile continuare a percorrere la strada dei commenti, purchè siano compatibili e ammissibili con il Tema del Blog, che ritengo, in questo caso, utile per i Gigliesi. Sulla conferenza “internazionale” in organizzazione da parte di Mancini, esprimo un interesse “culturale” ma non capisco …. dove si vada a parare. Ormai le cose stanno come stanno e sarà forse più importante esercitare una pressione “anche mediatica” sull’intervento in corso da parte di T/M, ma argomentata seriamente e Mancini su questo mi pare abbia già dimostrato di essere un Buon Maestro, anzi un Prof.
Pietro Rinaldi, parliamo un pò fuori dai denti con un pizzico di chiarezza in più senza tanto cercare di rispettare esageratamente il bon-ton sempre dovuto in un dibattito pubblico virtuale su web ospite.
Mi chiedi in quale n° dei tuoi post avresti dichiarato il tutto e il suo contrario sul progetto T/M-Concordia-Giglio.
Non c'è un n° di post preciso cui riferirsi, il concetto è più generale e si riferisce alle molte decine di post forse centinaia da te espressi in questi ultimi mesi su questo giornale on line da cui si può desumere se hai la pazienza di andare a rileggerteli tutti un unico costante filo logico: il desiderio intensissimo che quella nave scompaia a tutti i costi da dove l'hanno portata la smisurata insipienza e dabbenaggine umana a tutti i livelli.
E il fatto che l'operatore ufficialmente scelto per provare a realizzare questo tuo tutto sommato giusto desiderio e cioè la Titan Salvage in concorso con l'italiana Micoperi ancora oggi appare in difficoltà nel rispettare tempi e modi in conformità al progetto d'appalto concorso approvato ti rende giorno dopo giorno sempre più stizzoso e invelenito tanto da arrivare appunto ad invocare lo spezzettamento della nave o addirittura il suo inabissamento in loco.
E a chi come me cerca di fare da calmieratore senza avere alcun interesse personale in gioco per raccomandare ragionevolezza e pazienza nei confronti di chi dovremmo invece ringraziare ogni giorno per aver messo a repentaglio il proprio prestigio professionale e d'immagine per un'impresa di enorme difficoltà unica nel suo genere al mondo e nella storia della marineria non resta che sopportare di volta in volta l'accusa di assomigliare quando ad un "avvoltoio" che fa cerchi concentrici per assassinare la preda "virtuale" e quando ad un "ragno" che tesse una tela velenosa per ottenere il medesimo scopo.
Saluti comunque cordiali.
Personalmente ritengo inutile continuare a percorrere la strada dei commenti. I miei piano futuri ed immediati, come già mi pare d'aver anticipato, passano per una conferenza stampa di livello internazionale in avanzata fase organizzativa, nella quale avrò l'onore ed il piacere di confrontarmi direttamente con i rappresentanti della stampa ,dei media nazionali e non, delle istituzioni ma soprattutto con gli addetti ai lavori nel settore del salvage. Ritengo che questa sia la via maestra da percorrere. Atteso che le centinaia di interventi, le centinaia di segnalazioni agli organismi pubblici e non, hanno prodotto solo "silenzio" da parte di tutti e definito "basso profilo" ovvero non rispondo tanto "non me ne frega niente", ebbene tutto questo cari signori non mi sembra faccia parte e sia un segnale di civiltà. Per cui ho preferito e ritengo utile rendere pubblico tutto il lavoro svolto così da mettere spalle al muro che ritiene e pensa di avere le spalle larghe.
Saluti
Caro Regolo ____ Se i tuoi commenti sono una sorta di ragnatela nella quale impigliare i tuoi nemici “virtuali” e spostare l’attenzione di chi legge dalla situazione reale sul campo, anzi nel mare, sappi che ho delle affilatissime forbici per tagliarla. Quindi continua a cantare a “cappella”, ma senza accompagnamento o, come vuoi !! Non sprecherò più di qualche riga a contrastare le Tue allusioni, elusioni, interpretazioni ed invenzioni dialettiche, ben individuate anche dal Buon Mancini e non solo. Intanto Ti confermo, cortesemente, la richiesta di indicare, a me e a chi legge. il n° dei post, da me inseriti, dove dico tutto ed il contrario di tutto ???? Perché, conservando in un file tutti i miei commenti, so bene quello che scrivo e quello che ho scritto nel passato su questi Blog, anzi ti suggerisco di fare altrettanto e forse capirai che essere “cauti” nei giudizi è giusta e buona cosa.____ OK, sei l’Alfiere del progetto T/M, a tutti i costi, l’intervento è unico, mai eseguito al mondo, mirabolante, supertecnologico, superseguito sul Web e via dicendo ….. e quante volte ce lo devi dire ? Ma : costi, tempi, esercito di mezzi e uomini, crescono a dismisura rispetto alle previsioni iniziali e per te tutto questo è normale ? Hai ben capito che l’Isola del Giglio è sotto assedio (ovviamente con buona pace di quelli che vedono del “positivo” in questa situazione …. Ma non lo dicono !!) ?___Per te tutto questo è normale ?
Caro Regolo, riconosco la tua costanza nell’opposizione alle posizioni e alla soluzione Mancini, tranne un momento di incertezza e/o di converti mento che hai manifestato …. Quando hai verificato che le Tue certezze, costantemente postate hanno vacillato ….. e mi riferisco ai tempi di esecuzione dell’intervento T/M. Ma ti dispiace indicare il n° dei post, da me inseriti, dove dico tutto ed il contrario di tutto ???? Non ti riferirai ..spero, a quando ho apertamente manifestato sorpresa su quello che si stava verificando in quel cantiere e modificandosi in corso d’opera, a tal punto da farmi “quasi” rinnegare di aver sostenuto inizialmente la rimozione della Concordia per intero !!! Ora ho poco tempo …. Poi ti risponderò con più calma intanto ti dico che per me T/M o A/A o Z/Z non fanno distinzione.
Scusandomi se continuo a cantare il mio vecchio ritornello secondo gli schemi arcaici del mio illustre predecessore, caro Rinaldi, vorrei chiederti di nuovo cosa realmente ti spinge a prendertela così tanto con il progetto di rimozione T/M, arrivando a invocare lo smontaggio pezzo a pezzo della Concordia nel cantiere del Giglio o addirittura il suo trascinamento fino all'inabissamento ai piedi di Punta Gabbianara pur di farla scomparire il più presto possibile dall'orizzonte dell'isola.
Almeno Ermano Mancini una sua motivazione interiore ce l'ha per essere visceralmente contrario a quel progetto, avendo congegnato e proposto un progetto rivoluzionario alternativo per la rimozione del grande relitto che invece non è stato preso minimamente in considerazione dagli organi preposti.
Ma tu Pietro?
Nel corso di questo lunghissimo dibattito sia su questo post che sull'altro dei "contrari..." hai detto tutto e il contario di tutto.
L'unica cosa che appare interessarti comunque e a qualunque costo è la "disintegrazione visiva " del grande "corpo estraneo" penetrato nella millennaria immacolatezza dello scenario dell'isola.
>... tana rinaldi, vedi che alla fine tocca sempre ai contribuenti cavare le castagne dal fuoco?
E' un teorema inaffondabile, e proprio il caso di dire!
Saluti :-)
[quote name="Pietro Rinaldi"]Caro omonimo del Console Marcus Atilius Regulus, non vorrei che Tu fossi rimasto agganciato alle tecniche di comportamento intellettuale del terzo secolo A.C..___ Una cosa è certa stai continuando a cantare un ritornello ormai “Trito e Ritrito” come dice il Buon Mancini, ma io non voglio accompagnarti con la chitarra anche perché mi sembri, sempre con la cortesia del caso, un po’ stonato (non prenderla come offesa).____ Tornerò su quella canzone …… ma oggi mi sorprende la notizia comparsa sulla agenzia impress che riporta le dichiarazioni del Sindaco del Giglio «L'emergenza per noi non finirà fino a quando il relitto resterà davanti al porto - spiega Ortelli -: siamo ancora in emergenza». L'obiettivo, quindi, e' quello di ottenere una proroga che consenta di coprire i tempi, che si sono notevolmente allungati, della rimozione del relitto secondo il progetto ''ciclopico'' della Titan-Micoperi. __ legge 24 febbraio 1992 n. 225. ...........................
• il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (VVF); • le Forze armate (FFAA);• le Forze di polizia (PS, CC, GdF e Polizia Locale); • il Corpo Forestale dello Stato (CFS); • i Servizi Tecnici Nazionali (Enel e Telecom); • i Gruppi Nazionali di Ricerca Scientifica (Università), l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e altre istituzioni di ricerca; • la Croce Rossa Italiana (CRI); • Le strutture del Servizio sanitario nazionale (SSN); • le organizzazioni di volontariato (ONLUS di protezione civile);• il Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)…………………. MA CHI PAGA TUTTO QUESTO ESERCITO ??[/quote]
Embè al solito il solito Pantolone che preleva direttamente dalle tue,mie e tante altre tasche, oramai prosciugate dal ladrocinio continuato e continuativo al quale i cittadini,loro malgrado, sono da anni e anni sottoposti.E sempre attuale il vecchio detto "ma non è che anche questa volta toccherà pagare ai contribuenti?"
Saluti e.m.
Caro omonimo del Console Marcus Atilius Regulus, non vorrei che Tu fossi rimasto agganciato alle tecniche di comportamento intellettuale del terzo secolo A.C..___ Una cosa è certa stai continuando a cantare un ritornello ormai “Trito e Ritrito” come dice il Buon Mancini, ma io non voglio accompagnarti con la chitarra anche perché mi sembri, sempre con la cortesia del caso, un po’ stonato (non prenderla come offesa).____ Tornerò su quella canzone …… ma oggi mi sorprende la notizia comparsa sulla agenzia impress che riporta le dichiarazioni del Sindaco del Giglio «L'emergenza per noi non finirà fino a quando il relitto resterà davanti al porto - spiega Ortelli -: siamo ancora in emergenza». L'obiettivo, quindi, e' quello di ottenere una proroga che consenta di coprire i tempi, che si sono notevolmente allungati, della rimozione del relitto secondo il progetto ''ciclopico'' della Titan-Micoperi. __ legge 24 febbraio 1992 n. 225. Emergenze e calamità naturali. Con tale Legge si annoverano tutte le strutture e le attività messe in campo dallo Stato per sorvegliare l'integrità della vita, i beni, gli insediamenti umani. Le strutture operative di cui si avvale il sistema di Protezione Civile sono: ________________________________________________________
• il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (VVF); • le Forze armate (FFAA);• le Forze di polizia (PS, CC, GdF e Polizia Locale); • il Corpo Forestale dello Stato (CFS); • i Servizi Tecnici Nazionali (Enel e Telecom); • i Gruppi Nazionali di Ricerca Scientifica (Università), l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e altre istituzioni di ricerca; • la Croce Rossa Italiana (CRI); • Le strutture del Servizio sanitario nazionale (SSN); • le organizzazioni di volontariato (ONLUS di protezione civile);• il Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)…………………. MA CHI PAGA TUTTO QUESTO ESERCITO ??
[quote name="Attilio Regolo"]Il fatto è, caro Rinaldi, che non sembri ragionare in modo misurato sugli enormi problemi tecnici di questa del tutto nuova ed eccezionale operazione di ingegneria marittimo-navale quale è la rimozione della Concordia dalla costa del Giglio, apparendo invece in preda ad una specie di ossessione determinata dalla visione di quella grande nave semisommersa che vorresti come d'incanto che sparisse dall'orizzonte dell'isola.
A me invece sembrerebbe già uno straordinario risultato positivo anche di immagine se prima della stagione estiva 2013 la T/M riuscisse perlomeno nell'impresa del raddrizzamento stabile della nave sul fondale artificiale davanti a Punta Gabbianara.
Cordiali saluti.[/quote]
MA cosa c'è di così tanto straordinario in una operazione fatta con schemi obsoleti, stantii, triti ritriti. Qualcuno diceva , pensare fuori dagli schemi è sinonimo di arguzia, velocità e rendimento del cervello e di ciò che produce. Che hanno prodotto questi? Solo una grandissima accozzaglia di pezzi di ferro,cavi e pali hollywoodiani.
Saluti Attilio
Il fatto è, caro Rinaldi, che non sembri ragionare in modo misurato sugli enormi problemi tecnici di questa del tutto nuova ed eccezionale operazione di ingegneria marittimo-navale quale è la rimozione della Concordia dalla costa del Giglio, apparendo invece in preda ad una specie di ossessione determinata dalla visione di quella grande nave semisommersa che vorresti come d'incanto che sparisse dall'orizzonte dell'isola.
A me invece sembrerebbe già uno straordinario risultato positivo anche di immagine se prima della stagione estiva 2013 la T/M riuscisse perlomeno nell'impresa del raddrizzamento stabile della nave sul fondale artificiale davanti a Punta Gabbianara.
Cordiali saluti.
Se so ben leggere caro Attilio: affermi che le parole e gli impegni sembrerebbero alquanto “volatili” !!!
E proprio a proposito, con riferimento ai cronoprogrammi, che sarebbero l’argomento e l’interesse principale per i Gigliesi in particolare, leggo dall’ultima relazione settimanale, sempre puntualmente pubblicata da Giglionews, che sul Wreck-removal (o rimozione del relitto) che viene indicata la data del 14 giugno 2013 come fine dei lavori (diciamo preparatori alla fase di raddrizzamento), fatti salvi i forti dubbi sulla veridicità della previsione. Mi domando quanto tempo ci vorrà poi per applicare i cassoni di dritta, in un contesto “un tantinello” diverso di quelli di sinistra, essendo parzialmente sott’acqua ?
[quote name="Attilio Regolo"]Ciao Ermanno, non c'è niente di più avvilente di quando si avverte tangibilmente il dogma e il pregiudizio in una persona intelligente preparata e versatile come sinceramente pensiamo in tanti nei tuoi confronti.
...............
Insomma, Ermanno, ci puoi chiarire una buona volta dove sta lo stravolgimento del progetto iniziale?
Saluti cordiali di buona Epifania.[/quote]
Ti posso assicurare,sulla parola, che quello che si sta facendo non ha nulla a che vedere con quanto è stato presentato a Londra, approvato dal lOC e demolito dalla commissione. Tutt'altra faccenda a cominciare dai costi che stanno crescendo come la pasta del pane,lievitano.
Non ho pregiudizi per mia stessa natura,ma santo cielo non ho neanche le bende agli occhi e al cervello per mia fortuna.
Saluti
Andiamo Pietro, forse ho usato un termine esagerato con quel "sapevano perfettamente" della necessità di più tempo per i lavori di progetto, intendendo più preciament che data la loro esperienza nel settore e vista la novità per dimensione e complessità del caso Concordia i progettisti della T/M pur proponendo un cronoprogramma iniziale limitato a circa un anno di tempo per vincolo implicito d'appalto concorso erano consapevoli che le probabilità di allungamento dei tempi sarebbero state comunque assai elvate.
E poi, questa voglia di affidare sempre e comunque la soluzione dei problemi emergenti agli avvocati e ai giudici dei tribunali!
E gli ingegneri allora che ci stanno a fare?
Il Buon Mancini mi ha preceduto nel commento alle frasi scritte dall’altrettanto Buon (per par condicio) Regolo Attilio: se pesco (come ognuno di noi normalmente fa) nelle mie esperienze personali, trovo che nelle gare per gli appalti, specialmente quelli di grandi dimensioni, chi presenta le offerte si impegna sulla base di proposte certe, comprensibili, inderogabilmente fissate dal punto di vista economico e temporale, e si obbliga a rispettare puntualmente il termine di ultimazione dei lavori, e al pagamento di penali anche molto salate, nella eventualità di ritardi dalle indicazioni iniziali._____ Se si vince un appalto “bluffando” su questi principi, l’aggiudicazione è irregolare. _____Se fosse vero quello che Tu (Attilio) hai scritto e postato, sarebbe una denuncia assai grave ai danni dell’Impresa T/M, ancor più se si pensa alla enorme lievitazione dei costi che sembra essere in corso.___ Se Tanto mi da Tanto, sapendo in che paese viviamo, potrebbero non tardare ad entrare in gioco indagini giudiziarie._____ Io, personalmente, spero che questa evenienza non aggiunga ritardi a ritardi, in modo che l’assedio alla Nostra Amata Isola giunga a fine nel più breve tempo possibile.
Cao Ermanno, non c'è niente di più avvilente di quando si avverte tangibilmene il dogma e il pregiudizio in una persona intelligente preparata e versatile come sinceramente pensiamo in tanti nei tuoi confronti.
Come si fa a dire infatti, come tu affermi, che il progetto T/M sia stato modificato e addirittura stravolto in corso d'opera tanto da far perdere la cognizione del tempo e dell'orientamento per gli sviluppi futuri quando anche un non addetto ai lavori può facilmente riscontrare, semplicemene guardando i documenti video e gli schemi di massima iniziali e ponendoli a confronto con la situazione odierna, che in linea di massima suddetto progetto T/M è rimasto sostanzialmene lo stesso dopo oltre un anno di operazioni di cantiere?
Quasi un anno fa infatti si parlava di realizzare per la nave vincoli subacquei con pali di cemento e cavi di acciaio per la messa in sicurezza antiscivolamento e questo si è iniziato a fare e si continua a fare.
Si faceva rierimento alla realizzazione di un fondale subacqueo artificiale per l'appoggio della nave raddrizzata e per permettere il raddrizzamento stesso e ciò si sta facendo puntualmente.
Si proponeva la realizzazione di cassoni d'acciaio di zavorra e galleggiamento da applicare sul fianco emerso della nave e successivamente anche sul fianco sommerso a nave raddrizzata e tutto questo per ora è confermato dagli eventi in fase di svolgimento.
Insomma, Ermanno, ci puoi chiarire una buona volta dove sta lo stravolgimento del progetto iniziale?
Saluti cordiali di buona Epifania.
[quote name="Attilio Regolo"]Hai detto bene Pietro Rinaldi, il mio può essere definito una specie di "esorcismo speranzoso" a favore dell'esito finale del progetto T/M.
E ci mancherebbe altro che non fosse così al punto dove siamo oggi arrivati.
Vedi Pietro, io sono convinto che gli "strateghi" della T/M lo abbiano sempre perfettamente saputo fin dall'inizio che la dimensione e le difficoltà del progetto avrebbero richiesto un forte allungamento dei tempi necessari per la sua esecuzione e che non lo abbiano esplicitamente dichiarato per non turbare la pubblica opinione e in particolare quella del Giglio.
Ma da questo a poter pensare poi ad un clamoroso fallimento dell'impresa nella fase ultima e cruciale ce ne corre!
Lo ripeto, non si mette in campo da parte della massima e più qualificata impresa a livello mondiale del settore un simile straordinario insieme di risorse umane e materiali se non finalizzato ad un unico risultato possibile: la rimozione tutta insieme e tutta intera della nave Concordia dalla costa del Giglio.
Saluti.[/quote]
Attilio sulla "massima e qualificata impresa" se ne sentono di tutti i colori, ma non è questo il punto, problemi loro.
Quanto ai tempi egregio ingegnere, è ovvio che non possono definirli con precisione se stanno modificando di continuo un progetto che non ha più nulla a che vedere con quello originario frutto della fantasia utopistica basata sul concetto "intanto prendo l'appalto, poi si vedrà" .Quello è un progetto,se ben ricordate, che venne letteralmente demolito e declassato nella seduta del 15 maggio, basta leggere, ciò nonostante è stato affidato. Ed allora,cortesemente, l'onesta intellettuale suggerisce di non alzare troppo le penne su un procedimento del tutto anomalo, politico e di parte.
Saluti :P
Hai detto bene Pietro Rinaldi, il mio può essere definito una specie di "esorcismo speranzoso" a favore dell'esito finale del progetto T/M.
E ci mancherebbe altro che non fosse così al punto dove siamo oggi arrivati.
Vedi Pietro, io sono convinto che gli "strateghi" della T/M lo abbiano sempre perfettamente saputo fin dall'inizio che la dimensione e le difficoltà del progetto avrebbero richiesto un forte allungamento dei tempi necessari per la sua esecuzione e che non lo abbiano esplicitamente dichiarato per non turbare la pubblica opinione e in particolare quella del Giglio.
Ma da questo a poter pensare poi ad un clamoroso fallimento dell'impresa nella fase ultima e cruciale ce ne corre!
Lo ripeto, non si mette in campo da parte della massima e più qualificata impresa a livello mondiale del settore un simile straordinario insieme di risorse umane e materiali se non finalizzato ad un unico risultato possibile: la rimozione tutta insieme e tutta intera della nave Concordia dalla costa del Giglio.
Saluti.
Opsss !! Stamani non trovo la risposta di Attilio ...... non avrà mica l'influenza !!!!
Caro e IlIustre Attilio
Leggo dal tuo comunicato che : “Sono solo valori in prospezione futura ritengo attendibili per dimostrare semplicemente che un progetto e un'impresa basata un simile impiego di risorse, nonostante le difficoltà e i ritardi, sono destinati auspicalmente al successo” . ____ Ci sono due vocaboli “prospezione futura” e “auspicio” che NON AVEVI INSERITO nel tuo precedente comunicato. ERGO: il Tuo è una sorta di “esorcismo” speranzoso, da interpretare !!! OK, ne prendo atto, inserirò le tue parole in un tritacarne e analizzerò le polpette che vengono fuori …… prima di conoscere la qualità del prodotto. A Roma dicono: “parla come magni” ….. detto ovviamente con la cortesia del caso !!! Saluti.
Caro Rinaldi, da "sopravissuti" agli stravizi del cenone e ai botti di Capodanno possiamo ricominciare a darcele mediaticamente di santa ragione alla faccia della "concordia"" sul blog con somma gioia di Giglionews.
Ti chiedi se la magica lievitazione di circa il 20% delle quantità e dei valori in gioco nel progetto T/M siano frutto del desiderio di esaltare la "potenza di fuoco" impiegata per il buon fine dell'impresa o solo il tentativo di tenere in vita il dibattito del blog sull'argomento.
Nè l'uno nè l'altro, caro Pietro.
Sono solo valori in prospezione futura ritengo attendibili per dimostrare semplicemente che un progetto e un'impresa basata un simile impiego di risorse, nonostante le difficoltà e i ritardi, sono destinati auspicalmente al successo e non al fallimento come paventato ancora oggi dall'amico Mancini sull'altro post dei "contrari al progetto".
Tutto qui e di nuovo saluti.
[quote name="Pietro Rinaldi"]Ho letto su ultime recensioni/comunicati che è stata indicata come data del “raddrizzamento Concordia” il mese di settembre 2013, senza indicazione del giorno. Dico la mia, sulla base delle informazioni che prelevo dal web, mi sembra un dato virtuale concepito da qualche mente “super intelligente” per far digerire il fatto che la prossima estate al Giglio vedrà la Concordia lì dove è; …. per la gioia di chi, in qualche modo, diretto o indiretto, pensa di vedere incrementare i propri introiti economici (fatti salvi quelli della Titan-Micoperi). Quindi personalmente spero nell’avverarsi di questa “profezia” ma non ci credo.__ Inoltre “raddrizzare la nave” non significa che la nave lascerà l’Isola, perché a raddrizzamento avvenuto con successo, occorrerà applicare i cassoni sul lato di dritta e successivamente portarla al galleggiamento e ce ne vorrà di tempo ancora !!![/quote]
Si fa prima a riscrivere entrambi i testamenti biblici con la penna d'oca. L'antifona s'è bell'è capita da un pezzo, o si scassa da sola o la scassano loro con il sistema "na botta e via".
Saluti :-*
Ho letto su ultime recensioni/comunicati che è stata indicata come data del “raddrizzamento Concordia” il mese di settembre 2013, senza indicazione del giorno. Dico la mia, sulla base delle informazioni che prelevo dal web, mi sembra un dato virtuale concepito da qualche mente “super intelligente” per far digerire il fatto che la prossima estate al Giglio vedrà la Concordia lì dove è; …. per la gioia di chi, in qualche modo, diretto o indiretto, pensa di vedere incrementare i propri introiti economici (fatti salvi quelli della Titan-Micoperi). Quindi personalmente spero nell’avverarsi di questa “profezia” ma non ci credo.__ Inoltre “raddrizzare la nave” non significa che la nave lascerà l’Isola, perché a raddrizzamento avvenuto con successo, occorrerà applicare i cassoni sul lato di dritta e successivamente portarla al galleggiamento e ce ne vorrà di tempo ancora !!!
stralcio relazione pubblicata in maggio:
"Il Giglio è costituito da “graniti”/ “dioriti” rocce estremamente dure , difficili da perforare."
......
"Stante quanto asserito più avanti dal “Prof. Nicola Casagli”, sembrerebbe che per una profondità di 5/8 metri i graniti siano “alterati” quindi, a meno di operazioni di consolidamento preventivo delle zone “alterate”, non è possibile contare su alcun tipo di portanza dei pali trivellati in tali zone definite “alterate”. In altri termini se così fosse i pali dovranno necessariamente avere una lunghezza utile, ai fini della portanza necessaria, che va ben oltre i 10/15 metri ipotizzati."
....
"In altri termini qualsiasi anomalia possa verificarsi alle teste di perforazione, alle aste e ad uno qualsiasi dei meccanismi del sistema di perforazione adottato, darà innegabili complicazioni ancor più gravose nei lavori marittimi. Ad esempio potrebbe incepparsi la testa di perforazione e, ove non si riuscisse a liberarla, si deve abbandonare il foro e passare oltre!".
Questo ad altri, ma era abbastanza facile, per uno del mestiere, prevedere complicazioni nel tentare di perforare materiali del genere,con quei diametri e con quelle tecniche...ed in mare.
Nessuno crede alla befana, ma a quanto pare la befana esiste!
Larga la foglia stretta la via dite la vostra che ho detto la mia.
saluti :-*
E chi ha detto che questo blog è scomparso?
Il fatto è che c'è ben poco da aggiungere.
Ricordo che il progetto iniziale di T/M prevedeva il radrizzamento e la messa in galleggiabilità con 8,7 mt di immersione. Poi è cambiato tutto......adesso, dall'ultima relazione, hanno rinunciato a una decina di pali per sostenere i falsi fondali. Ci capite nulla voi?
Quello che so è che hanno notevoli difficoltà a trivellare, e non solo per le condizioni meteo marine avverse.
http://genova.ogginotizie.it/cerca/#.UNdBdm-CAhI
questa vicenda ha dell'incredibile!
saluti
[quote name="Attilio Regolo"]E comunque, andando a rivedere il video di rimozione della Concordia della T/M in sede di presentazione delsuo progetto e in particolare la dinamica geometrica di prima rotazione della nave a cassoni di galleggiamento applicati, mi si è ulteriormente rafforzato il convincimento che il sistema possa funzionare davvero con successo.
Questo perchè suddetta prima rotazione avviene con il punto di rotolamento del massimo carico, nel corso della sua intera traiettoria, supportato in modo continuo e agevolato dalle due ampie superfici inclinate verso il basso degli speroni rocciosi di appoggio dove è attualmente adagiata la nave senza pericolo di cedimenti rovinosi, essendo delegato al letto di cementosolo un ruolo usiliario di sostegno e diffusione degli sforzi di carico sopratutto della parte intermedia della nave che non appogia sulla roccia del fondale.
E non cè bisogno di tante congetture di calcolo per rendersi conto di questo.
Basta guardare con la dovuta attenzione il video di rimozione.
Di nuovo saluti e auguri.[/quote]
Beh mi dispiace ma il nostro di video è fatto meglio e rende l'idea al 100% sul come cosa e quando. Eh bè se permetti siamo molto più bravi di loro,anche al cinematografo caro attilio.
Saluti :P
[quote name="Attilio Regolo"]E comunque, andando a rivedere il video di rimozione della Concordia della T/M in sede di presentazione delsuo progetto e in particolare la dinamica geometrica di prima rotazione della nave a cassoni di galleggiamento applicati, mi si è ulteriormente rafforzato il convincimento che il sistema possa funzionare davvero con successo.
Questo perchè suddetta prima rotazione avviene con il punto di rotolamento del massimo carico, nel corso della sua intera traiettoria, supportato in modo continuo e agevolato dalle due ampie superfici inclinate verso il basso degli speroni rocciosi di appoggio dove è attualmente adagiata la nave senza pericolo di cedimenti rovinosi, essendo delegato al letto di cementosolo un ruolo usiliario di sostegno e diffusione degli sforzi di carico sopratutto della parte intermedia della nave che non appogia sulla roccia del fondale.
E non cè bisogno di tante congetture di calcolo per rendersi conto di questo.
Basta guardare con la dovuta attenzione il video di rimozione.
Di nuovo saluti e auguri.[/quote]
Attilio di questa tecnica ne abbiamo parlato fino alla nausea, con dettagli conti e considerazioni tutt'altro che peregrine, ogni mossa ha la sua naturale controindicazione della quale s'è dato ampio conto. Sognare non è reato e fa anche bene, ci mancherebbe, ma qui la cosa è diversa ed i sogni non servono a nulla.
saluti :cry:
[quote name="Pietro Rinaldi"]Al Caro Mancini oltre che i dovuti Auguri di Buon Natale
BLOG da centinaia e centinaia di Posts, non sono dei dizionari con l’indice in seconda pagina e riferimenti immediati ai vari paragrafi e non può, a mio avviso, anche per rispetto di chi ha iniziato a seguire da poco il dibattito (in verità, alle volte, anche stucchevole) ritenersi mai esaustivo.......... E, se è vero quello che si sostiene nel comunicato di ieri dell’Osservatorio, nel merito del quale faccio salva giusto la frase ….”che valuteranno ogni eventuale utile soluzione per tentare di anticipare ulteriormente la conclusione dei lavori”, chissà se qualche giusta ed azzeccata indicazione tecnica possa scaturire da questa nostra discussione nel BLOG !!! Voglio aggiungere, OLTRE ALLE OPPORTUNE E NATURALI CRITICHE.[/quote]
Ogni eventuale strategia per anticipare i lavori consiste in....: "smagrire le perforazioni, quindi 5 pali in meno di cui due sulle piattaforma n.4 che era prevista a 4 sostegni e uno per ciascuno, nelle piattaforme 1.2.3 dove ne erano previsti 6. Nel frattempo dalle foto si è costruita una dima da nove,se so ancora contare. Per quanto attiene lo schema in testa è corredato da relazioni dalle quali si può capire meglio il concetto da cui lo schema trae origine. Nel caso in cui anche questo dovesse essere poco chiaro, cortesemente la redazione faccia avere,in forma riservata, all'ing.rinaldi il mio indirizzo e-mail sarò lieto di dare spiegazioni di ogni genere. Mi scuso ma francamente riprendere da capo sul blog tutti i ragionamenti scritti, e dare delucidazioni tecniche a chi, "è imballato fino all'inverosimile di ingegneri,tecnologie e calcolatori di ogni genere provenienti da ogni parte del globo", in questo contesto dovrebbe darle a me (T/M), mi costa fatica,tempo e voglia che non ho.
Buon natale a te.
Saluti rinaldi
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-729ce871-f585-4b56-a061-af7da540c272.html
Qualcuno questo video lo ha probabilmente visto ma le riprese dal drone sono davvero interessanti!
E comunque, andando a rivedere il video di rimozione della Concordia della T/M in sede di presentazione delsuo progetto e in particolare la dinamica geometrica di prima rotazione della nave a cassoni di galleggiamento applicati, mi si è ulteriormente rafforzato il convincimento che il sistema possa funzionare davvero con successo.
Questo perchè suddetta prima rotazione avviene con il punto di rotolamento del massimo carico, nel corso della sua intera traiettoria, supportato in modo continuo e agevolato dalle due ampie superfici inclinate verso il basso degli speroni rocciosi di appoggio dove è attualmente adagiata la nave senza pericolo di cedimenti rovinosi, essendo delegato al letto di cementosolo un ruolo usiliario di sostegno e diffusione degli sforzi di carico sopratutto della parte intermedia della nave che non appogia sulla roccia del fondale.
E non cè bisogno di tante congetture di calcolo per rendersi conto di questo.
Basta guardare con la dovuta attenzione il video di rimozione.
Di nuovo saluti e auguri.
Al Caro Mancini oltre che i dovuti Auguri di Buon Natale
BLOG da centinaia e centinaia di Posts, non sono dei dizionari con l’indice in seconda pagina e riferimenti immediati ai vari paragrafi e non può, a mio avviso, anche per rispetto di chi ha iniziato a seguire da poco il dibattito (in verità, alle volte, anche stucchevole) ritenersi mai esaustivo. Se ti riferisci ad Attilio Regolo, posso essere d’accordo con Te, ma quanti altri staranno leggendo questi Post su Giglionews ? Ci sarà una ragione per cui Ti avevo anche chiesto, con la cortesia del caso, di rendere più facilmente leggibile lo schema che hai messo in testa a questo BLOG, e magari riportando anche, oltre a quella trasversale, una sezione longitudinale del relitto nel contesto attuale. E, se è vero quello che si sostiene nel comunicato di ieri dell’Osservatorio, nel merito del quale faccio salva giusto la frase ….”che valuteranno ogni eventuale utile soluzione per tentare di anticipare ulteriormente la conclusione dei lavori”, chissà se qualche giusta ed azzeccata indicazione tecnica possa scaturire da questa nostra discussione nel BLOG !!! Voglio aggiungere, OLTRE ALLE OPPORTUNE E NATURALI CRITICHE.
[quote name="Attilio Regolo"]Caro Rinaldi, il tuo penultimo commento mi sembra un competente e condivisibile contributo al chiarimento tecnico del problema Concordia e non credo che Mancini, impegnato da sempre a demolire il progetto T/M, sia interessato a partecipare fattivamente a tale tipo di approfondimento.
Comunque qui si tratta di capire meglio se il rotolamento controllato della chiglia della nave sulla striscia di appoggio disomogena e irregolare sui due speroni rocciosi estremi e sul letto di cuscini di cemento intermedio può effettivamente verificarsi e se ciò è conseguibile con uno sforzo di tiro accettabile.
E ritengo che questo sia anche il problema che tecnici e progettisti della T/M stiano studiando con la massima attenzione perchè dalla soluzione positiva dello stesso dipende gran parte del successo dell'impresa.
Contracambio volentieri i saluti e gli auguri di buon Natale.[/quote]
Attilio l'argomento è stato ampiamente trattato e sviscerato negli allegati a questo blog. Basta leggere e il problema è risolto da solo. Per ciò che attiene la tua demolizione, credo di aver più volte ampiamente ed esaustivamente dimostrato e denunciato più volte i punti deboli dell'operazione,non credo vi sia più nulla da aggiungere e non aggiungo altro evidentemente.
Saluti :P
[quote name="Franco Pepe"]Oltre a quanto scritto dal Prof. Regolo, aggiungo che ai fini delle tempistiche i tempi del trasporto sono ininfluenti percè comunque sono necessari lunghi lavori propedeutici. Ritengo quindi giusto e sensato aver sfruttato l'opportunità del recupero di Concordia per dare lavoro alle tante unità produttive attualmente carenti di commesse. Per la stessa ragione personalmente sono favorevole a finanziare, almeno parzialmente, i lavori di ripristino di Concordia con soldi pubblici purchè integralmente fatti in cantieri nazionali. Meglio dare lavoro a 100 operai che pagare il SUV a qualche politico.[/quote]
e anch qua siamo all'ormai statutario detto e ridetto : "ma non è che anche questa volta bisogna mettere le mani nelle tasche dei contribuenti?"
saluti Pepe :-*
Caro Rinaldi, il tuo penultimo commento mi sembra un competente e condivisibile contributo al chiarimento tecnico del problema Concordia e non credo che Mancini, impegnato da sempre a demolire il progetto T/M, sia interessato a partecipare fattivamente a tale tipo di approfondimento.
Comunque qui si tratta di capire meglio se il rotolamento controllato della chiglia della nave sulla striscia di appoggio disomogena e irregolare sui due speroni rocciosi estremi e sul letto di cuscini di cemento intermedio può effettivamente verificarsi e se ciò è conseguibile con uno sforzo di tiro accettabile.
E ritengo che questo sia anche il problema che tecnici e progettisti della T/M stiano studiando con la massima attenzione perchè dalla soluzione positiva dello stesso dipende gran parte del successo dell'impresa.
Contracambio volentieri i saluti e gli auguri di buon Natale.
Oh, che è successo ...... sono andati tutti in vacanza ???? Allora Buon Nattale e buon fine anno, adesso che ci siamo salvati dalla fine del mondo !!!
Oltre a quanto scritto dal Prof. Regolo, aggiungo che ai fini delle tempistiche i tempi del trasporto sono ininfluenti percè comunque sono necessari lunghi lavori propedeutici. Ritengo quindi giusto e sensato aver sfruttato l'opportunità del recupero di Concordia per dare lavoro alle tante unità produttive attualmente carenti di commesse. Per la stessa ragione personalmente sono favorevole a finanziare, almeno parzialmente, i lavori di ripristino di Concordia con soldi pubblici purchè integralmente fatti in cantieri nazionali. Meglio dare lavoro a 100 operai che pagare il SUV a qualche politico.
Dalla lettura degli ultimi commenti mi pare emerga l’interesse verso una ulteriore analisi del tema “Cruciale”, ovvero la pressione del “ginocchio” destro della Concordia sui sacchi di cemento “inzeppati” tra fondale e nave nel tratto compreso tra i due speroni di granito sui quali poggia la fiancata. Dando per scontato della morbida curvatura dello stesso (basta guardare la parte ancora emersa dove c’è lo squarcio), mi piacerebbe riconfermare i numeri di calcolo (visto che quelli di progetto T/M non vengono forniti). Incertezze nella conoscenza (almeno la mia): lunghezza del tratto tra i due speroni di granito ( 80 m ?), superficie di pressione sui sacchetti ( è ipotizzabile 1 m ? ), freccia di flessione della trave/nave nel tratto considerato (almeno ipotetica !!), peso della nave nella situazione attuale (si parla di 45-60.000 tons, intera), peso del tratto di nave tra i due appoggi (è lecito considerare 60.000 x 80/290 = 16.550 tons ??) al quale aggiungere la parte di cassoni che grava sulla campata; distanza del baricentro reale (9, 10 m o più rispetto al punto medio di rotazione ?) ……. Forza Mancini aiutami a capire (ma non puoi fare un disegno/schema più semplice e senza cancellature ?) !!! Ovviamente col contributo degli altri.
Caro Attilio, la Tua osservazione è piena di sentimento e di romanticismo, ma stride un pochino con la realtà. I cassoni e la piattaforma metallica potevano essere costruiti senza mettere in campo le grandi industrie metalmeccaniche nazionali … e di quale sofisticata tecnologia stiamo parlando ???
Eppure vedere concorrere e collaborare per la più grande impresa di salvage di tutti i tempi i massimi centri dell'industria marittima nazionale con i cassoni provenienti dal mar Ligure del golfo di Genova la piattaforma artificiale dal mar Adriatico del golfo di Trieste per convergere nel mar Tirreno della nostra bellissima isola del Giglio per recuperare il relitto di una nave che era fino a ieri il vanto della nostra flotta turistico- commerciale, dà comunque una sensazione forte ed emozionante come se l'intera nostra Nazione Italica voglia dimostrare al mondo che non è capace solo di fare disastri ma anche poi di saper rimediare facendo miracoli.
[quote name="Pietro Rinaldi"]Ho già scritto più volte che Mancini è libero di muoversi come ritiene più opportuno, specie ora che ha dichiarato apertamente di collaborare col il giornale on line di ogginotizie.it. Non entro nella discussione, anzi, spero che finisca presto e si rientri nel tema … che dovrebbe interessare tutti, chi parla, chi scrive e chi sceglie solo di leggere i commenti.
Ho visionato il video e le interviste della CBS e, pur conoscendo ormai il tipo di intervento che è in corso per recuperare la Concordia, mi colpisce sempre l’imponenza delle forze messe in campo per dare successo all’iniziativa.
Voglio sottolineare una particolarità: quella mostruosa piattaforma metallica, con pilastrature di circa 2 metri di diametro che, una volta realizzata … (credo) a pezzi, deve fare il giro dello stivale (dicono 15 gg) per giungere via mare all’Isola del Giglio… ma E’ CREDIBILE per es. che non ci fossero luoghi più vicini per realizzare una carpenteria metallica di tal genere, nell’arco di 50-100 miglia dall’Isola (penso Livorno, Piombino e Civitavecchia dove si sono costruite imponenti centrali termoelettriche per 4.000 Mw di potenza ?, con strutture assai più complesse ?). E stesso dicasi per le parti costituenti i Cassoni da applicare alle fiancate ??[/quote]
..e sivede che da quella parte c'è qualcuno che molto più simpatico qualcun altro che sta da quest'altra. Poi "digiamolo" i trasporti, con quanto costa il gasolio costano, e vogliamo risparmiare anche sul gasolio? Ma suvvia crepi l'avarizia e si faccia contento anche il povero "benzinaro" dall'altra parte dello stivale no? E il "caronte" che porta la roba? Ne vogliamo parlare? E facciamo contento anche lui,che diamine mica siamo cani no?
Saluti pietro rinaldi
Ed entrando più nello specifico, come si fa a presentare una slide con uno schema della nave che "infierisce penetrando e lacerando in profondità" con un ginocchio accuminato a spigolo vivo a mò di punteruolo nel letto dei cuscini di cemento quando in tutti i video della nave comparsi fin dal primo giorno del naufragio si vede chiaramene che abbiamo a che fare con una linea di ginocchio della nave ampia estesa e a curvatura molto dolce che se pure presenta un'imbozzatura in corrispondenza degli speroni rocciosi subacquei di appoggio e una lieve deformazione longitudinale per imbarcamento agli estremi e al centro tra gli appoggi, imbozzamento e imbarcamento che ne aumentano le difficoltà di rotolamento, è proprio con il letto di cuscini di cemento che si compensa questo aumento di opposizione al rotolamento con una migliore e più omogeneamente diffusa distribuzione dei carichi gravanti.
Saluti
...appunto riassumo con estrema sintesi: è quasi Natale facciamo i buoni, Buon Natale a tutti e ci rivediamo dopo le feste!
Saluti :lol:
A parte il fatto che "le donnette del mercato" sia quelle che vendono dietro le bancarelle che quelle che comprano davanti alle bancarelle sono una componente indispensabile del nostro vivere quotidiano sociale e familiare da non sottovalutare nè tantomeno da nominare in forma riduttiva o perfino dispregiativa come fa spesso il nostro ineffabile ingegnerone strutturalista Ermanno Mncini, mi sembra di avere espresso nel mio ultimo commento, senza tante formule e numeri da addetti specializzati ai lavori, alcuni concetti di fisica e tecnica di base sul problema dello schema statico del progetto T/M per il disincaglio della nave Concordia cui non ho avuto però il piacere di alcuna controrisposta seria e articolata.
Solo qualche incomprensibile confusa impermalosita e scomposta invettiva di ripicca risentita.
Comunque è quasi Natale e bisogna "fare i buoni" quindi cordiali saluti lo stesso da "la donnetta del mercato".
Ho già scritto più volte che Mancini è libero di muoversi come ritiene più opportuno, specie ora che ha dichiarato apertamente di collaborare col il giornale on line di ogginotizie.it. Non entro nella discussione, anzi, spero che finisca presto e si rientri nel tema … che dovrebbe interessare tutti, chi parla, chi scrive e chi sceglie solo di leggere i commenti.
Ho visionato il video e le interviste della CBS e, pur conoscendo ormai il tipo di intervento che è in corso per recuperare la Concordia, mi colpisce sempre l’imponenza delle forze messe in campo per dare successo all’iniziativa.
Voglio sottolineare una particolarità: quella mostruosa piattaforma metallica, con pilastrature di circa 2 metri di diametro che, una volta realizzata … (credo) a pezzi, deve fare il giro dello stivale (dicono 15 gg) per giungere via mare all’Isola del Giglio… ma E’ CREDIBILE per es. che non ci fossero luoghi più vicini per realizzare una carpenteria metallica di tal genere, nell’arco di 50-100 miglia dall’Isola (penso Livorno, Piombino e Civitavecchia dove si sono costruite imponenti centrali termoelettriche per 4.000 Mw di potenza ?, con strutture assai più complesse ?). E stesso dicasi per le parti costituenti i Cassoni da applicare alle fiancate ??
Ovvio che lei sia libero di firmarsi come meglio crede, ci mancherebbe, come sono libero io di considerare e dichiarare scorretto, secondo il mio punto di vista, il suo atteggiamento.
Gente discreta ed intelligente quella del Giglio, mi creda sig. Mancini, se nessuno di loro le dice niente non è assolutamente assicurato che la pensino come lei ... del resto come biasimarli !!! :P
Vorrei fare una denuncia anonima: il sig Ermanno Mancini usa parcheggiare la propria autovettura sotto gli ulivi, praticamente l'unico parcheggio di Giglio Porto. Senza chiedere permesso e senza pagare parcheggio. Io, che passata l'estate posso dire che frequento il Giglio da oltre 40 anni, non mi sono mai permesso. Parcheggio sulla provinciale e scendo e salgo per via dell'asilo. Mi appello al corpo dei Vigili Urbani per le indagini del caso. Mi appello alla Misericordia affinchè posizioni un defibrillatore a monte di via dell'asilo. Oramai ho una certa età.
[quote name="Mirko Scotto"]Mi correggo: la firma del sig. Mancini non è "inviato al Giglio" bensì "corrispondente dal Giglio" il che è ancora più scorretto perché implica una presenza quasi costante sull'isola ed una conoscenza puntuale di quanto sta avvenendo. (Con una semplice girata giornaliera al Giglio non si può certo verificare la questione dei sacchetti!!!)
Non le chiedo rispetto nei miei confronti, che sono un lettore come lei, ma nei confronti dei gigliesi.
Sarebbe opportuno che nei prossimi pezzi si firmasse come "tecnico contrario a prescindere al progetto T/M" !!! :oops:[/quote]
Cmq se permette mi firmo come meglio credo tenuto conto del taglio giornalistico che la redazione da ad ogni articolo che viene pubblicato.
:roll:
[quote name="Mirko Scotto"]Mi correggo: la firma del sig. Mancini non è "inviato al Giglio" bensì "corrispondente dal Giglio" il che è ancora più scorretto perché implica una presenza quasi costante sull'isola ed una conoscenza puntuale di quanto sta avvenendo. (Con una semplice girata giornaliera al Giglio non si può certo verificare la questione dei sacchetti!!!)
Non le chiedo rispetto nei miei confronti, che sono un lettore come lei, ma nei confronti dei gigliesi.
Sarebbe opportuno che nei prossimi pezzi si firmasse come "tecnico contrario a prescindere al progetto T/M" !!! :oops:[/quote]
egregio sig.mirko ma cosa va cercando, ci spieghi così capiamo tutti ,sà non si è mica capito cosa vuole,da chi perchè! Non le è piaciuto l'articolo? L'italiano non è di suo gradimento? Può anche non leggere,questa è la democrazia.
Quanto alla mia presenza se permette, la posso gestire tranquillamente a modo mio e penso, trattandosi di territorio nazionale nel quale godo di tutti i diritti costituzionali, di andare,venire e vedere ciò che più mi aggrada.
Quanto ai gigliesi magari lasci che siano loro a fare eventuali osservazioni o rimostranza se credono. Lei è gigliese per caso?
Per le verifiche dei sacchetti si lasci dire che sono un ottimo osservatore ed anche un discreto sub all'occorrenza!! riesco a vedere dove altri non vedono, un miracolo? Una dote nascosta? Non saprei mi dica lei cos'è.
Vogliamo parlare dei sacchetti? Parliamone non ho problemi a confrontarmi con lei come e quando vuole,senza appunti ne calcolatrice,come si dice a mano libera.
Le piace la cosa? Facciamola
Saluti :P
Mi correggo: la firma del sig. Mancini non è "inviato al Giglio" bensì "corrispondente dal Giglio" il che è ancora più scorretto perché implica una presenza quasi costante sull'isola ed una conoscenza puntuale di quanto sta avvenendo. (Con una semplice girata giornaliera al Giglio non si può certo verificare la questione dei sacchetti!!!)
Non le chiedo rispetto nei miei confronti, che sono un lettore come lei, ma nei confronti dei gigliesi.
Sarebbe opportuno che nei prossimi pezzi si firmasse come "tecnico contrario a prescindere al progetto T/M" !!! :oops:
[quote name="Attilio Regolo"]Con riferimento all'articolo di "ogginotizie.it" a firma del suo "inviato dal Giglio" il ginocchio della nave di cui parlasi è un ginocchio ampio in larghezza ed esteso in lunghezza quanto la chiglia della nave e a curvatura dolce e non puntiforme e accuminato come lascia intravedere la figura stilizzata in testa all'articolo.
Il peso della nave + cassoni grava inoltre tramite tale ginocchio esteso sopratutto su due ampie aree del fondale naturale roccioso dove è adagiata la nave e il letto di cuscini di cemento serve solo a riempire i vuoti e uniformare la base di appoggio assorbendone e distribuendone parzialmente il carico gravante agevolandone il rotolamento verso il piano del fondale artificiale.
Si consideri inlte che la linea dei cassoni applicati sul lato emerso di sinistra non appena immerso e vuoto d'acqua contribuisce con la spinta idrostatica che vi agisce a fare da ulteriore puntello naturale al carico sovrastante.
Insomma l'operazione di disincaglio e di prima rotazione della nave alfine non semba presentare affatto tutti quei disastrosi pericoli suggestivamente evocati dall'inviato dal Giglio di "ogginotizie.it".
Saluti.[/quote]
La firma è mia in qualità di inviato al giglio, mi pare che non sia reato, qualcosa in contrario attilio? Entra nel merito con cose fattive non con chiacchiere da donnetta al mercato. La statica dei sacchetti è stata ampiamente trattata con numeri e riscontri. La slide altri non è che una conferma a quanto dimostrato.Adesso si dimostri il contrario per cortesia con i fatti non con le chiacchiere a vuoto.
saluti :P
[quote name="Mirko Scotto"]Ammesso pure, sig. Mancini, che lei al Giglio ci sia stato (forse in Estate a far vacanza?), credo che sia estremamente scorretto nei confronti dei gigliesi spacciarsi per uno di loro come "inviato dal Giglio". Oltretutto si vuol far credere ai lettori di quel giornale che le sue critiche ed appunti al progetto T/M siano le critiche dei gigliesi. Questo è eticamente riprovevole, ancora di più se la redazione di ogginotizie fosse complice di questo imbroglio giornalistico![/quote]
Caro sig. skotto, forse lei legge poco e male. Avanza delle ipotesi tutte sue che nessuno ha mai scritto. Ovvero nessuno si spaccia per gigliese o da loro portavoce, la riprovevolezza che mi attribuisce non fa parte del mio sacco potrebbe essere al contrario tutta sua. Ciò premesso sono stato al giglio ho dato un'occhiata in giro e scritto un articolo, si può o devo chiedere permesso a lei e ad altri?
Cordialità :P
Con riferimento all'articolo di "ogginotizie.it" a firma del suo "inviato dal Giglio" il ginocchio della nave di cui parlasi è un ginocchio ampio in larghezza ed esteso in lunghezza quanto la chiglia della nave e a curvatura dolce e non puntiforme e accuminato come lascia intravedere la figura stilizzata in testa all'articolo.
Il peso della nave + cassoni grava inoltre tramite tale ginocchio esteso sopratutto su due ampie aree del fondale naturale roccioso dove è adagiata la nave e il letto di cuscini di cemento serve solo a riempire i vuoti e uniformare la base di appoggio assorbendone e distribuendone parzialmente il carico gravante agevolandone il rotolamento verso il piano del fondale artificiale.
Si consideri inlte che la linea dei cassoni applicati sul lato emerso di sinistra non appena immerso e vuoto d'acqua contribuisce con la spinta idrostatica che vi agisce a fare da ulteriore puntello naturale al carico sovrastante.
Insomma l'operazione di disincaglio e di prima rotazione della nave alfine non semba presentare affatto tutti quei disastrosi pericoli suggestivamente evocati dall'inviato dal Giglio di "ogginotizie.it".
Saluti.
Ammesso pure, sig. Mancini, che lei al Giglio ci sia stato (forse in Estate a far vacanza?), credo che sia estremamente scorretto nei confronti dei gigliesi spacciarsi per uno di loro come "inviato dal Giglio". Oltretutto si vuol far credere ai lettori di quel giornale che le sue critiche ed appunti al progetto T/M siano le critiche dei gigliesi. Questo è eticamente riprovevole, ancora di più se la redazione di ogginotizie fosse complice di questo imbroglio giornalistico!
[quote name="Mirko Scotto"][quote name="Ermanno Mancini"]Ecco ,vedete come questo schema "fa scopa" con quanto ampiamente trattato nella relazione "studio dei grout bags",pubblicate il 16 novembre scorso?
Altro che bubbole!
saluti e.m.
http://www.ogginotizie.it/199400-costa-concordia-aquot-chi-osa-vinceaquot-non-e-sempre-vero/[/quote]
Come possono i gigliesi tollerare che il sig. Mancini si spacci addirittura per "inviato dal Giglio" quando probabilmente al Giglio non c'è mai stato? :D[/quote]
Lei ha proprio ragione, mai messo piede al giglio,anzi non saprei neanche come fare per trovare l'isola sulle carte!
Saluti sig. mirko :P
[quote name="Ermanno Mancini"]Ecco ,vedete come questo schema "fa scopa" con quanto ampiamente trattato nella relazione "studio dei grout bags",pubblicate il 16 novembre scorso?
Altro che bubbole!
saluti e.m.
http://www.ogginotizie.it/199400-costa-concordia-aquot-chi-osa-vinceaquot-non-e-sempre-vero/[/quote]
Come possono i gigliesi tollerare che il sig. Mancini si spacci addirittura per "inviato dal Giglio" quando probabilmente al Giglio non c'è mai stato? :D
Ecco ,vedete come questo schema "fa scopa" con quanto ampiamente trattato nella relazione "studio dei grout bags",pubblicate il 16 novembre scorso?
Altro che bubbole!
saluti e.m.
http://www.ogginotizie.it/199400-costa-concordia-aquot-chi-osa-vinceaquot-non-e-sempre-vero/
http://www.cbsnews.com/video/watch/?id=50137223n.
no comment,si commenta da solo, aprite bene gli occhi e le orecchie!
saluti
"Once the process begins, there is no way to stop it, even if something goes wrong"..ecco la madre di tutte le affermazioni possibili che già sono state ampiamente e esaustivamente dimostrate. E' un processo inarrestabile anche se nel momento in cui si attua ci si dovesse accorgere di un "fault". E' come quando si da il via alle iniezioni letali e in quel preciso istante arriva la grazia per il condannato. Nessuno può più nulla il poveretto muore e basta anche se innocente! Assurdo inaccettabile pericoloso e scellerato!
Nessuno che interviene per fermare questa scelleratezza!
Saluti :cry:
Per il ripristino del pieno galleggiamento della Concordia sono d'accordo sia con Mancini che con Pepe, nel senso che non si deve agire fidando in eventuali compartimenti rimasti stagni nè però si può escludere che ci siano e che possano essere d'aiuto nel momento opportuno.
Si vedrà quando si potrà effettivamente lavorare con calma sul relitto messo in stazionamento con il massimo pescaggio di sicurezza presso un'idonea banchina portuale che giustappunto potrebbe essere quella frangiflutti del porto di Savona come suggerito da Franco Pepe.
Ma per ora non metterei il carro davanti ai buoi.
Qui c'è da risolvere innanzitutto l'immane problema del disincaglio raddrizzamento e posizionamento stabile in assetto della nave tutta intera sul fondale artificiale davanti a Punta Gabbianara al Giglio.
Dopodichè è augurabile che si riesca anche a farla galleggiare sempre in sicurezza e stabilità quel minimo necessario per il trasporto a destinazione.
All'affondamento più o meno "accidentale" in una fossa tirrenica come paventato a mò di scommessa da Franco Pepe e previsto pessimisticamente da Maurizio Scholl non ci voglio nemmeno pensare.
Sarebbe uno "scorno" troppo grande per tutti quelli che nel mondo intero si aspettano qualcosa di meglio.
Saluti cordiali.
[quote name="Pietro Rinaldi"]Post del 19-12-2012
http://www.businessinsider.com/plan-to-salvage-costa-concordia-wreck-2012-12?op=1#ixzz2FTKjSqUo
Leggo sul link, veramente chiaro, ed esplicativo con le immagini, nel descrivere l’intervento T/M:
“The ship will be floated next summer”……….. crederci è veramente un atto di immensa fede !!!
“Once the process begins, there is no way to stop it, even if something goes wrong” ….. questo l’avevamo capito, pur con le numerose perplessità che emergono dalla discussione nei Blogs e, per me, resta una forte, ma che dico, fortissima preoccupazione. E questo sentimento credo assalga anche i Responsabili della TITAN e della MICOPERI che prevedono di pubblicizzare il loro marchio sulle superfici esterne dei cassoni da applicare alla Concordia. Se le cose andranno male (e solo il “soprannaturale” lo sa) Titan e Micoperi si saranno giocati tutto alla roulette perdendo e rimanendo in mutande !!! E NON VOGLIO NEMMENO PENSARE AI PROBLEMI CHE RESTERANNO ALLA MIA ISOLA !!![/quote]
Non si gioca niente nessuno tranquillo, la cosa è talmente ben congegnata che se qualcosa và storto sarà esclusivamente colpa del "fato" avverso e maligno che l'ha spuntata al di sopra di ogni possibile previsione. Tempo fa ebbi modo di sintetizzare in uno specchietto le 6 operazioni fondamentali del progetto e le relative controindicazioni per ciascuna, tipo "azione"causa"effetto", funziona tutto alla perfezione, qualunque cosa accada non sarò mai imputabile all'uomo ma al fato. Stai sereno Pietro!
saluti :-*
Post del 19-12-2012
http://www.businessinsider.com/plan-to-salvage-costa-concordia-wreck-2012-12?op=1#ixzz2FTKjSqUo
Leggo sul link, veramente chiaro, ed esplicativo con le immagini, nel descrivere l’intervento T/M:
“The ship will be floated next summer”……….. crederci è veramente un atto di immensa fede !!!
“Once the process begins, there is no way to stop it, even if something goes wrong” ….. questo l’avevamo capito, pur con le numerose perplessità che emergono dalla discussione nei Blogs e, per me, resta una forte, ma che dico, fortissima preoccupazione. E questo sentimento credo assalga anche i Responsabili della TITAN e della MICOPERI che prevedono di pubblicizzare il loro marchio sulle superfici esterne dei cassoni da applicare alla Concordia. Se le cose andranno male (e solo il “soprannaturale” lo sa) Titan e Micoperi si saranno giocati tutto alla roulette perdendo e rimanendo in mutande !!! E NON VOGLIO NEMMENO PENSARE AI PROBLEMI CHE RESTERANNO ALLA MIA ISOLA !!!
[quote name="Franco Pepe"]Sul discorso galleggiamento si ritorna al problema della falla non riparata.
Non conosco lo schema di compartimentazione di Concordia, tuttavia nonostante l'impegno profuso, Schettino non è riuscito a bucare tutti i compartimenti, quindi nonostante i possibili danni subiti dalla carena sul lato dritto (quello sommerso), è ragionevole pensare che qualcuno sano ancora c'è. A questo punto sommando la galleggiabilità dei cassoni a quella residua di Concordia qualcosa sul pescaggio si dovrebbe guadagnare.
Per il seguito tutto dipende dalle intenzioni di Costa/Carnival; ci fossero scommesse io punterei sull'affondamento "accidentale" in qualche fossa dei Tirreno; con il cuore spero sempre nel ripristino di Concordia. Se punteranno alla demolizione la strada ipotizzabile è quella del progressivo allegerimento partendo dall'alto. Anche in questo caso quando il peso sarà tale che ciò che resta può galleggiare con i compartimenti stagni rimasti sani, sarà possibile trainare cio che rimane (poco più della chiglia) su una spiaggia (non necessariamente in Italia) dove completare lo smantellamento.
Riguardo l'impegno di una banchina per i molti mesi (anni) necessari allo smantellamento, a Savona non ci sarebbero problemi, quello è il molo frangiflutti, viene usato solo per l'accosto di navi ferme, in genere in attesa di autorizzazione a riprendere il mare.[/quote]
Nell'intro della relazione di questo blog
http://www.giglionews.it/images/stories/allegati/studio_modellazione_statica_t.pdf
sono riportati e danni noti a cui sono da aggiungere quelli procurati nel frattempo dalla lunga permanenza in mare,dalle operazioni in corso e dal moto ondoso.
riesce difficile pensare e soprattutto sapere quali siano i compartimenti funzionanti e dove siano. Per cui è preferibile non contare sul loro apporto in nessun modo,vista l'incertezza del dato.
saluti e.m.
Qui si torna a riparlare delle solite questioni. Ammesso che il ribaltamento riesca e che lo zombi di nave Concordia si appoggi sul falso fondale...resta il fatto che un manufatto del genere, ammesso che si riesca a garantirne un minimo di galleggiabilità è, di fatto, non rimorchiabile. Le sovrastrutture faranno da vela e non penso che la parte immersa (zavorra) possano contrastare l'azione del mare e dei venti. Si ribalterà e affonderà un po più in la delle coste del Giglio.
Questo lo scenario migliore, sempre a mio avviso!
In realtà io resto convinto che il recupero di nave Concordia sia una utopia.
E non lo dico perchè voglio fare il solito Bastian contrario. Sono tra i primi a volere che il relitto sia allontanato dalle coste del Giglio. Ho anche suggerito un affondamento programmato ed ho richiesto a questa lista un commento ed una valutazione ambientale scientificamente motivata. Non è arrivato! Me ne dispiace.
Evidentemente la pancia conta più della scienza :-|
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2012-12-14/costa-concordia-monumento-scomodo-090726.shtml?uuid=AbJFIxBH
http://www.businessinsider.com/plan-to-salvage-costa-concordia-wreck-2012-12?op=1
"Rigalleggiamento
A questo punto il relitto poggia sul falso fondale a circa 30 metri di profondità. Per mezzo di un sistema di pompe idrauliche, i cassoni sui due lati del relitto verranno progressivamente svuotati dall'acqua e spingeranno il relitto verso l'alto. Terminato lo svuotamento la parte sommersa sarà di circa 18 metri."
Ciao Ermanno, penso tu abbia ragione: sarà difficile per quel convoglio della Concordia + cassoni ottenere un pescaggio inferiore ai 15-16 mt.
E comunque per i porti di Savona e Civitavecchia non dovrebbe essere impossibile provvedere a tale evenienza visto che hanno zone con fondale a più di 18 mt e una profondità media sui 13-14 mt.La vedo un pò più difficile per Piombino che parte da una situazione generale più svantaggiata (profondità media di 10-11 mt).
E apprezzabile è anche la tua idea di far eventualmente stazionare la nave sostenuta dai cassoni in darsena per tutto il tempo necessario per poi ricoverarla in bacino per il trattamento definitivo.
Insomma, se ci si mette il buon senso il ragionamento e sopratutto la buona volontà si trovano le giuste soluzioni a tutti i problemi.
Saluti cordiali-Il Natale è sempre più vicino.
Sul discorso galleggiamento si ritorna al problema della falla non riparata.
Non conosco lo schema di compartimentazione di Concordia, tuttavia nonostante l'impegno profuso, Schettino non è riuscito a bucare tutti i compartimenti, quindi nonostante i possibili danni subiti dalla carena sul lato dritto (quello sommerso), è ragionevole pensare che qualcuno sano ancora c'è. A questo punto sommando la galleggiabilità dei cassoni a quella residua di Concordia qualcosa sul pescaggio si dovrebbe guadagnare.
Per il seguito tutto dipende dalle intenzioni di Costa/Carnival; ci fossero scommesse io punterei sull'affondamento "accidentale" in qualche fossa dei Tirreno; con il cuore spero sempre nel ripristino di Concordia. Se punteranno alla demolizione la strada ipotizzabile è quella del progressivo allegerimento partendo dall'alto. Anche in questo caso quando il peso sarà tale che ciò che resta può galleggiare con i compartimenti stagni rimasti sani, sarà possibile trainare cio che rimane (poco più della chiglia) su una spiaggia (non necessariamente in Italia) dove completare lo smantellamento.
Riguardo l'impegno di una banchina per i molti mesi (anni) necessari allo smantellamento, a Savona non ci sarebbero problemi, quello è il molo frangiflutti, viene usato solo per l'accosto di navi ferme, in genere in attesa di autorizzazione a riprendere il mare.
Solo una piccola nota da aggiungere a quanto detto prima. Che io possa scrivere e calcolare e riportare stronzate ci può anche stare a detta di qualcuno,punti di vista,ma
nei rendering, schemi, disegni e su tutte le illustrazioni ufficiali, si nota sempre che il pelo libero dell'acqua arriva al ponte d'imbarco e cioè il 3 che dista 19,10 metri dal fondo della nave. Un caso? Una svista oppure sacrosanta realtà?
Mi sembra che tutti siamo d'accordo nell'affermare che a parità di peso per far uscire più nave dall'acqua occorre più volume spostato ed il volume spostato di questo progetto sono i serbatoi. L'equazione da risolvere è : -pescaggio = + serbatoi = + peso convoglio = + volume da addossare alla nave. E' un po un cane che si morde la coda o no?
Saluti :-*
[quote name="Pietro Rinaldi"]Buon giorno Attilio
Non leggo interventi di Mancini in riferimento alla Tua affermazione sulle specifiche del prog. T/M, dove le hai lette ? (link please). Se così fosse sarebbe forse tutto più facile ….. hai visto il link con il video del porto di Civitavecchia ? Prova ad immaginare un posto dove collocare un relitto di 300 m circa per almeno un anno. Ci sarebbe anche, la banchina con 18 m di fondale, è quella a disposizione delle carboniere da 100.000 tons in un molo proprio di fronte alla centrale termoelettrica (quella con l’alto camino di 250 m). Si potrebbe chiedere all’ENEL di fermare la produzione di energia elettrica ( potenza installata 2.000.000 di kw) per un annetto !!!! Chissà cosa ne penserebbe ……. Comunque voglio dirti, per rispondere alla tua domanda, che Rinaldi (e credo anche Regolo) canta ma non conta, ci sono le Autorità Portuali e i grandi Enti decisori, compresa la Carnival, a decidere il dove, il come ed il quando !!![/quote]
Non di quali riferimenti stiate parlando se posso rendermi utile dite pure.
Saluti
Se le misure ,il numero, il peso e la collocazione dei serbatoi sono rimaste per come le conosco, tutti i se ed i ma sono di rito, il convoglio peserà circa 62.500/65.000 tonnellate.
Prescindendo dall'altezza rispetto alla linea di galleggiamento cui verranno collocati, il pescaggio dei serbatoi può oscillare dai 15.24mt ai 15.85 se si tiene conto di una lunghezza di 200 ml di nave su cui sono applicati e serbatoi.
Ovviamente il pescaggio aumenta se si riduce la lunghezza utile dei serbatoi, e 200 metri sono già tanti.
Breve parentesi, noi con la stessa lunghezza di nave e cioè 200 metri solleviamo circa 70.000 tonnellate con un rapporto peso/serbatoi pari a 269:1 contro il 3,47:1 del T/M. Parentesi chiusa.
Naturalmente riesce difficile fa coincidere il fondo dei serbatoi metallici con il piano passante per la linea di costruzione, per cui a tali pescaggi occorre aggiungere l'altezza che intercorre tra il fondo dei serbatoi e il fondo della nave. Facendo queste somme difficilmente si riesce a stare sotto ai 18 metri. Ma ammesso che sia possibile resta un problema enorme che è la larghezza complessiva del convoglio da ricoverare, non in darsena o al molo ma in un bacino di carenaggio per come lo si conosce, che è di appena 56,70 metri.
Si potrebbe ovviare al ricovero in bacino, se e solo se, gran parte dello smantellamento potesse avvenire in darsena,con la nave appesa ai serbatoi per un anno circa, fino ad ottenere un tale alleggerimento che consentirebbe di diminuirne via via il pescaggio. Anche in tal caso,una volta ottenuto il pescaggio voluto, rimane il problema della larghezza per poter procedere al definitivo smantellamento che deve necessariamente avvenire in un bacino. Poi, si sa,ognuno s'aggiusta le cose come fa comodo ci mancherebbe! Non spetta a me naturalmente stabilire come aggiustarle,questo compito lo lascio ad altri.
Saluti :P
Insomma, cara Costa-Carnival, ci sarebbero già due porti, quelli di Savona e Civitavecchia, abbastanza vicini al Giglio, sufficientemente predisposti e fondamentalmente disponibili ad accogliere la Concordia.
Che cosa si aspetta quindi per dare un'accelerata ai lavori di rimozione?
Non ricordo dove l'ho letta, Pietro, ma è comunque un dato ragionevole perchè la linea dei cassoni di zavorra-galleggiamento è alta 30 mt e profonda circa 10 mt e lunga circa 200-250 mt,per cui a volumi vuoti di acqua e pieni di aria bastano 12 mt di pescaggio per tenere sollevata la nave + i cassoni, mentre se si riempie di acqua bisogna affondarla al massimo di circa 6 mt riempiendola d'acqua,e si arriva ai 18 mt, per lasciare comunque sempre 12 mt di spazio vuoto per il galleggiamento e rimanere sufficientemente lontani dal fondale che si trova a circa 25 mt.
Saluti.
Buon giorno Attilio
Non leggo interventi di Mancini in riferimento alla Tua affermazione sulle specifiche del prog. T/M, dove le hai lette ? (link please). Se così fosse sarebbe forse tutto più facile ….. hai visto il link con il video del porto di Civitavecchia ? Prova ad immaginare un posto dove collocare un relitto di 300 m circa per almeno un anno. Ci sarebbe anche, la banchina con 18 m di fondale, è quella a disposizione delle carboniere da 100.000 tons in un molo proprio di fronte alla centrale termoelettrica (quella con l’alto camino di 250 m). Si potrebbe chiedere all’ENEL di fermare la produzione di energia elettrica ( potenza installata 2.000.000 di kw) per un annetto !!!! Chissà cosa ne penserebbe ……. Comunque voglio dirti, per rispondere alla tua domanda, che Rinaldi (e credo anche Regolo) canta ma non conta, ci sono le Autorità Portuali e i grandi Enti decisori, compresa la Carnival, a decidere il dove, il come ed il quando !!!
[quote name="Attilio Regolo"]Non sapevo che il porto di Savona avesse zone con fondali così profondi, Franco.
E poi Savona non è così distante dal Giglio.
Insomma Savona potrebbe essere senzaltro una prima opzione immediatamente disponibile per il ricovero della Concordia una volta rimossa dalla costa del Giglio.
Staremo a vedere l'evoluzione delle decisioni aziendali e politiche al riguardo.
Cordiali saluti.[/quote]
Così dice la Port Autority, la nuova darsena si chiama proprio "Alti Fondali".
http://www.porto.sv.it/it/porto/porto-commerciale.html
Con Cordialità e Stima
Non sapevo che il porto di Savona avesse zone con fondali così profondi, Franco.
E poi Savona non è così distante dal Giglio.
Insomma Savona potrebbe essere senzaltro una prima opzione immediatamente disponibile per il ricovero della Concordia una volta rimossa dalla costa del Giglio.
Staremo a vedere l'evoluzione delle decisioni aziendali e politiche al riguardo.
Cordiali saluti.
Volendo Concordia potrebbe finalmente completare il suo viaggio con un trasferimento a Savona, dove troverebbe ampio banchinamento con fondale -18,5. Avere qui Concordia non sottrarrebbe spazio al servizio commerciale, basta accostarla alle zone 33 e 34.
Ci sono però tre grossi problemi:
1) gli spazi a terra in corrispondenza dell'accosto sono limitati, trattandosi in pratica del molo frangiflutti.
2) A Savona i cantieri di demolizione sono estinti da decenni, quelli di riparazione sono attrezzati solo per piccole imbarcazioni da diporto.
3) Non credo che Costa Crociere abbia interesse a mettere in bella vista per i crocieristi il relitto di Concordia (e questo vale anche per Civitavecchia).
Ciao Rinaldi,cominciamo a darci del tu come si conviene tra tecnici e grazie dell' "illustre" con cui continui a gratificarmi che alla fine ci credo anch'io.
Le specifiche di progetto T/M prevedono per il pescaggio finale della Concordia una quota che variabile tra 18 e 12 mt circa.
E' ovvio che quella di 18 mt è la quota più comoda meno onerosa e meno rischiosa sia per l'operazione di sollevamento che per quella di trasporto a destinazione.
Ma nulla impedisce a qunto pare di poter pensare di spingere se necessario la quota di pescaggio fin verso il valore minimo limite di 12 mt.
Ebbene se ciò fosse effettivaemnte realizzabile, il porto di Civitavecchia, che ha un fondale come da te riferito di circa 13 mt, sarebbe disponibile, magari dopo qualche intervento di dragaggio e di banchinaggio ad hoc, ad accogliere la nave anche se con addosso i cassoni di zavorra che ne aumentano notevolmente la dimensione in larghezza?
Illustre Regolo
LEI ha fatto un articolo tutto di un fiato, sarà forse un merito scrivere una frase così lunga senza un punto ed a capo, ma la parte finale non è molto chiara, potrebbe meglio illustrarla ??
Potrebbe essere inteso (da chi non segue puntualmente questo blog) che una volta raddrizzata la Concordia, appoggiata sul fondale artificiale, e applicati i cassoni di dritta, sia poi sollevata a piacimento !!! Ovvero arrivare a galleggiare con un pescaggio anche inferiore ai 18 metri “dichiarati”. Dato questo assai decisivo se si pensa al porto di destinazione !!!
Visto il punto cui è giunta la discussione mi chiedo e lo chiedo agli interlocutori del blog se non si possa cominciare a ritenere praticabile una soluzione parziale al problema della ancora mancata definizione della destinazione della Concordia, una volta raddrizzata sollevata e messa in assetto di trasporto, soluzione parziale consistente inanto nel raddrizzamento e messa in posizione in assetto della nave sul fondale artificiale preliminarmente predisposto, ovviamente zavorrata dai cassoni su ambo i lati e vincolata dai sistemi di messa in sicurezza, per distoglierla perlomeno dalla posizione triste vergognosa e pericolosa in cui staziona rovesciata davanti da Giglio Porto ormai da quasi un anno, rimandando del tempo necessario ovviamente il più breve possibile il momento opportuno per il succesivo sollevamento e trasporto a quella destinazione finalmente decisa e approntata per l'accoglimento.
[quote name="Pietro Rinaldi"]Leggo su questo sito web la dichiarazione di Legambiente, stralciando la seguente frase:
“E’ quindi necessario rassicurare al più presto la comunità gigliese e toscana che il relitto verrà rimosso e portato nel cantiere di demolizione prima dell’estate e che il tutto avverrà nelle condizioni di sicurezza scongiurando ulteriori rischi ed emergenze ambientali che potrebbero minacciare le acque e i fondali dell’Arcipelago toscano e dell’isola del Giglio in particolare» “.
Prima dell’Estate 2013 ????? Ma ancora non hanno capito quali lavori debbono essere eseguiti ???’
Interrogazioni “improbabili” dell’On. Ermete Realacci
Chiederà al ministro, con una interrogazione parlamentare, quali siano i tempi di realizzazione dei lavori e quando sarà completata la rimozione del relitto Concordia, auspicando fortemente che ciò avvenga prima dell’inizio della stagione estiva.
Prima dell’Estate 2013 ????? Ma ancora non ha capito quali lavori debbono essere eseguiti ???’[/quote]
... e da quanto mi risulta le interrogazione con questa sono tre, qualcuno ha mai letto da qualche parte le risposte della politica?
Saluti
[quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Pietro Rinaldi"]Aggiungo altri dati
Totale passeggeri 211: 4.282.299 porto di CV, 30 banchine, in media 2-3 navi da crociera in accosti attrezzati, ogni giorno.
Numero di banchine: 30
Lunghezza totale banchine: oltre 6 Km
In ultimo una occhiata al porto di Civitavecchia, ricordando che la profondità fondali è di 13 metri circa (a fronte dei circa 18 m di pescaggio della Concordia, come prevede il progetto T/M
http://www.scmncamogli.org/index.php?option=com_content&view=article&id=70:civita&catid=55:sagnav&Itemid=87[/quote]
Egregio ing.rinaldi, non hai altro che confermato due cose:
- prima in italia non esistono porti in grado di ricevere simili convogli sia per larghezza che pescaggio.
- seconda da qualche parte ebbi modo di riportare una lunga lista di porti italiani e non con i dati salienti che ci interessano tra cui CV e Piombino,ma anche Livorno, Genova e Palermo. Nessuno di questi ha in toto le caratteristiche cercate.
A seguito di quella piccola analisi venne spontaneo domandarsi:
" se non entra da nessuna parte per quale motivo dovrebbe essere sollevata,girata e posta in ordine di marcia se poi non si sa dove portarla?".
La risposta apparve ovvia, da nessun parte, ovvero a "FONDO".
Credo che con il tuo intervento non hai fatto altro che confermare quanto asserito e dimostrato tempo fà.
Saluti[/quote]
Tanto per essere corretti e precisi solo un oaio di esempi di conclusioni pur avendo ancora a che fare con una nebulosa di notizie scarse e contraddittorie:
http://www.isoladelgiglio.net/visualizza_notizie.php?id=1313
http://facttvuk.wordpress.com/2012/06/04/titan-micoperi-plan-criticized-in-pages-of-linkiesta/
Evidentemente erano tutti ciechi,sordi o particolarmente interessati ad altri flussi politico-economici e di parte?
Saluti!
[quote name="Pietro Rinaldi"]Aggiungo altri dati
Totale passeggeri 211: 4.282.299 porto di CV, 30 banchine, in media 2-3 navi da crociera in accosti attrezzati, ogni giorno.
Numero di banchine: 30
Lunghezza totale banchine: oltre 6 Km
In ultimo una occhiata al porto di Civitavecchia, ricordando che la profondità fondali è di 13 metri circa (a fronte dei circa 18 m di pescaggio della Concordia, come prevede il progetto T/M
http://www.scmncamogli.org/index.php?option=com_content&view=article&id=70:civita&catid=55:sagnav&Itemid=87[/quote]
Egregio ing.rinaldi, non hai altro che confermato due cose:
- prima in italia non esistono porti in grado di ricevere simili convogli sia per larghezza che pescaggio.
- seconda da qualche parte ebbi modo di riportare una lunga lista di porti italiani e non con i dati salienti che ci interessano tra cui CV e Piombino,ma anche Livorno, Genova e Palermo. Nessuno di questi ha in toto le caratteristiche cercate.
A seguito di quella piccola analisi venne spontaneo domandarsi:
" se non entra da nessuna parte per quale motivo dovrebbe essere sollevata,girata e posta in ordine di marcia se poi non si sa dove portarla?".
La risposta apparve ovvia, da nessun parte, ovvero a "FONDO".
Credo che con il tuo intervento non hai fatto altro che confermare quanto asserito e dimostrato tempo fà.
Saluti
Aggiungo altri dati
Totale passeggeri 211: 4.282.299 porto di CV, 30 banchine, in media 2-3 navi da crociera in accosti attrezzati, ogni giorno.
Numero di banchine: 30
Lunghezza totale banchine: oltre 6 Km
In ultimo una occhiata al porto di Civitavecchia, ricordando che la profondità fondali è di 13 metri circa (a fronte dei circa 18 m di pescaggio della Concordia, come prevede il progetto T/M
http://www.scmncamogli.org/index.php?option=com_content&view=article&id=70:civita&catid=55:sagnav&Itemid=87
Rispondo all’interrogativo posto da Attilio Regolo che circolarono qualche mese fa.
“Se il porto di Civitavecchia, da cui partì la sfortunata nave ammiraglia d Costa Crociere per il suo ultimo e tragico viaggo, si fosse dimostrato, all'indomani del drammatico accadimento, più disponibile ad accogliere nelle sue capaci e attrezzate infrastrutture portuali quella grande nave .”
Ecco le notizie del 04-08-2012 (dai giornali e dalla stampa e TV locali e non)
Civitavecchia vuole il relitto della Costa ‘Concordia’. Cercasi posto in cui smontare la nave da crociera naufragata all’isola del Giglio il 13 gennaio scorso, con la citta’ portuale del Lazio pronta ad entrare in competizione con Livorno, Genova e Palermo, che gia’ si sono candidate. Una idea lanciata dal presidente dell’Autorita’ portuale di Civitavecchia, Pasqualino Monti, secondo il quale “si potrebbe realizzare un grande bacino di carenaggio e creare lavoro per migliaia di persone per circa un anno”. E una volta finito con la ‘Concordia’, il luogo “potrebbe essere utilizzato come cantiere per le grandi navi, creando cosi’ una occupazione stabile”.
Questa proposta era già stata presentata, ma il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi rivendicò l’incarico per un porto toscano.http://www.slideshare.net/Artsia/pasqualino-monti-portate-la-costa-concordia-a-civitavecchia-per-la-demolizione
E' da mesi che va dicendo quali e quante siano le perplessità irrisolte del progetto in corso. Mesi e mesi di analisi, studi e deduzioni che hanno permesso di determinare tutti i punti deboli del progetto. Mesi e mesi che si afferma quanto sia complicato eseguire quella gran mole di operazioni in mare, gestire e movimentare particolari pesantissimi. Mesi e mesi che si dice che in italia non esistono porti in gradi di accogliere un convoglio del genere. Mesi e mesi da che si è evidenziato un generale dissenso sul progetto, sulla metodologia e sulla capacità di successo.
Ma da mesi mesi avete mai letto e sentito dire a qualcuno che effettivamente ci sono enormi difficoltà e grande probabilità che la nave resti al giglio? Avete mai sentito dire a qualcuno di smettere con questo scempio ad ampio spettro acclarato che le cose non vanno come dovrebbero andare?
Francamente la cosa è sconcertante,ma veramente ha dell'incredibile!
saluti e.m.
E poi, Ing. Rinaldi, mi lasci esprimere un'ulteriore dubbio-confidenza a lei personalmente che oltre che una persona ritengo abbastanza autorevole nel contesto dell'antica e importante cittadina di Civitavecchia è anche molto legata all'isola del Giglio.
Se il porto di Civitavecchia, da cui partì la sfortunata nave ammiraglia d Costa Crociere per il suo ultimo e tragico viaggo, si fosse dimostrato, all'indomani del drammatico accadimento, più disponibile ad aggogliere nelle sue capaci e attrezzate infrastrutture portuali quella grande nave ferita ma ancora recuperabile in prospettiva, lei pensa sinceramene che le cose per quel progetto e per quel cantiere sarebbero giunte fino all'odierna preoccupante e pericolosa situazione di stallo?
Visto che dimostra curiosità e interesse e talvolta di apprezzare e perfino divertirsi nel leggere i miei interventi sul problema Concordia su Giglionews, gent.Ing Rinaldi, e confidandole che anch'io leggo con interesse e apprezzamento i suoi equilibrati e competenti interventi, vorrei esprimere proprio a lei personalmente un mio convincimento definitivo formatosi e consolidatosi gradualmente nel corso di questi lunghi mesi di faticoso e acceso dibattito.
Sono profondamente convinto cioè, che lo schema di base del progetto T/M teso alla rimessa in assetto e al parziale galleggiamento del relitto Concordia così come presentato al mondo la primavera di quest'anno e tuttora vigente salvo modeste varianti, sia quanto di meglio si potesse pensare di fare.
E se i tempi si sono allungati non dipende solo dalla grande complessità e dimensione realizzativa del progetto, con problemi esecutivi che si presentano a catena e che via via vanno riflettuti e risolti, e dalla particolare osticità ambientale del cantiere sia per le variabili condizioni meteo in mezzo al mare che per le esigenze di minimizzare continuamente l'impatto, ma anche per problemi di natura politico-amministrativa legati alla scelta del sito portuale di destinazione che la regione Toscana vorrebbe collocare nel vicino porto di Piombino per ragioni di economia locale, porto di Piombino che però non è assolutamente pronto per l'accoglimento di un relitto con quasi venti metri di pescaggio.
Saluti con stima.
A Mancini : Avevo già letto l’articolo su ogginotizie.it, e continuo a ritenere che non sei Tu l’estensore ma un ispiratore di riferimento (specialmente nei dati tecnici). Comunque sottolineo che, se così fosse, non c’è niente di male !!
A Franco Pepe che scrive “Tuttavia una soluzione ci sarebbe: incernierare i serbatoi alla parte bassa dello scafo e collegarli alla parte superiore con dei cavi. sollevarli fino a creare una V con angolo di 90° o superiore rispetto alla fiancata di Concordia. Così facendo il peso non graverebbe sulla fiancata e attraverso i cavi aiuterebbero a raddrizzare Concordia.
Troppo semplicistico ? per me può funzionare”
Io credo che ci stiamo sbilanciando sull’avvenieristico tecnologico …..
All’Illustre Ing. Regolo sull’interrogazione parlamentare di Realacci
Lei o Tu, Voi, Noi loro, quel che sia. Mi pare che sei un interprete e traduttore molto preparato delle idee nascoste nella mente di chi con la propria bocca pronuncia e/o con le sue mani scrive cose assai diverse. Se questo sport ti piace, continua così, è anche piacevole alle volte leggere quello che pensi Tu e che spesso fa inquietare il Buon Mancini.
[quote name="Franco Pepe"][quote name="Attilio Regolo"]E comunque, ...
Come per esempio il dato relativo all'angolo di giacitura rispetto alla verticale del relitto sul fondale che viene ipotizzato di circa 80° corrispondente praticamente alla nave quasi sdraiata in orizzontale sul fianco di dritta con conseguente estrema difficoltà per non dire quasi impossibilità di smuoverla di lì con il sistema di tiranti inclinati come da schema statico su riportato nel post. Schema statico che invece fa vedere chiaramente un angolo di giacitura di circa 65-70°, ...
[/quote]
.[/quote]
CAPIAMOCI a scanso di equivoci. La nave è inclinata di 65° circa noi abbiamo usato un angolo maggiore, 80° appunto, per porsi nelle peggiori condizioni possibili e studiare una metodologia che,se va bene per 80°, va ancora meglio con 65°. Questo è il motivo per il quale abbiamo scelto 80°.
Saluti
[quote name="Attilio Regolo"]E comunque, ...
Come per esempio il dato relativo all'angolo di giacitura rispetto alla verticale del relitto sul fondale che viene ipotizzato di circa 80° corrispondente praticamente alla nave quasi sdraiata in orizzontale sul fianco di dritta con conseguente estrema difficoltà per non dire quasi impossibilità di smuoverla di lì con il sistema di tiranti inclinati come da schema statico su riportato nel post. Schema statico che invece fa vedere chiaramente un angolo di giacitura di circa 65-70°, ...
[/quote]
Non ci posso credere, ditemi che è uno scherzo. Come fanno a iniziare un lavoro ciclopico come il recupero di Concodia senza aver determinato l'esatta inclinazione ? Per ottenere questo dato FONDAMENTALE non ci vuole un Nobel, può farlo in un minuto un bambino delle elementari semplicemente usando una bolla e un goniometro. Se tra le attrezzature spaziali e avveniristiche a disposizione di T/M mancano questi strumenti, basta che al Giglio ci siano una cartoleria e una ferramenta e con pochissimi € se li possono procurare.
Nella mia ignoranza credo che già con 65° i serbatoi laterali poco contributo al raddrizzamento possono dare, diventano un carico in più sullo scafo, con 80° non servono a nulla.
Tuttavia una soluzione ci sarebbe: incernierare i serbatoi alla parte bassa dello scafo e collegarli alla parte superiore con dei cavi. sollevarli fino a creare una V con angolo di 90° o superiore rispetto alla fiancata di Concordia. Così facendo il peso non graverebbe sulla fiancata e attraverso i cavi aiuterebbero a raddrizzare Concordia.
Troppo semplicistico ? per me può funzionare.
Importante l'intervento di Legambiente e dell'On. Realacci nei confronti dei responsaili del progetto T/M sull'andamento lavori nel cantiere Concordia al Giglio.
Serve di pungolo e controllo verso tutti i soggetti interessati al problema.
E non credo proprio che una persona esperta come l'on. Realacci non sia perfettamente al corrente della situazione in quel cantiere e quando si augura che i lavori si concludano prima della stagione estiva lo fa solo per ricordare a chi di dovere che il crono progamma iniziale prevedeva la fine lavori entro quest'anno 2012 che sta volgendo al termine e che poi è stata slittata già una prima volta a prima dell'estate 2013 come appunto chiede il Deputato di Legambiente che fa per così dire "finta" di ignorare che recentissimamente è stata di nuovo prorogata fino al 2014 e che pertanto questa sta diventando una situazione peoccupante e sempre meno tollerabile come dichiarato dallo stesso Ministro dell'Ambiente.
[quote name="Pietro Rinaldi"]Leggo su questo sito web la dichiarazione di Legambiente, stralciando la seguente frase:
“E’ quindi necessario rassicurare al più presto la comunità gigliese e toscana che il relitto verrà rimosso e portato nel cantiere di demolizione prima dell’estate e che il tutto avverrà nelle condizioni di sicurezza scongiurando ulteriori rischi ed emergenze ambientali che potrebbero minacciare le acque e i fondali dell’Arcipelago toscano e dell’isola del Giglio in particolare» “.
Prima dell’Estate 2013 ????? Ma ancora non hanno capito quali lavori debbono essere eseguiti ???’
Interrogazioni “improbabili” dell’On. Ermete Realacci
Chiederà al ministro, con una interrogazione parlamentare, quali siano i tempi di realizzazione dei lavori e quando sarà completata la rimozione del relitto Concordia, auspicando fortemente che ciò avvenga prima dell’inizio della stagione estiva.
Prima dell’Estate 2013 ????? Ma ancora non ha capito quali lavori debbono essere eseguiti ???’[/quote]
Toh..amen http://www.ogginotizie.it/197879-costa-concordia-quando-i-nodi-vengono-al-pettine/
e pure questo l'ho scritto io,a sentir dire sembra che la direzione del giornale sia io, tsè!
saluti rinaldi
Ed ora arriva quello di cui già da tempo s'era parlato. Il balletto delle responsabilità, dello scarica barile, del "io non c'ero e se c'ero dormivo", del "si poteva", "non si poteva", "si sarebbe potuto", del "chissà","però" "forse", "ma", "vedremo", "aspettiamo"," ah ma io sono arrivato dopo" ecc.ecc. Un classico di walt disney del "quando la nave affonda i topi scappano" e molti sorci hanno già le valigie ed i biglietti pronti.
Già ma poi si dirà,"abbiamo fatto tutto il possibile, tutto ciò che era umanamente possibile fare, e cioè speso un mare di quattrini per avere cosa?":Niente! Un catorcio raggrinzito più marcio che sano in attesa di mare forza 7 che sistemi le cose a mestiere.
Da musicista mi sembra di aver già visto questo spartito della solita "italietta sinfonica" del pressappochismo , dei furbetti del quartierino e dei "maneggioni intrallazzini"!
Qualcuno sa dire pubblicamente a quanto ammonta il conto e chi s'è "imbertato" un fiume di milioni?
Lo avete il coraggio di dire chi fa cosa e a quanto lo fà al chilo? Bah!
Adesso ci si accorge che il tempo la fa da padrone ed il mare più che mai?
Vergogna!
Saluti :sad:
Leggo su questo sito web la dichiarazione di Legambiente, stralciando la seguente frase:
“E’ quindi necessario rassicurare al più presto la comunità gigliese e toscana che il relitto verrà rimosso e portato nel cantiere di demolizione prima dell’estate e che il tutto avverrà nelle condizioni di sicurezza scongiurando ulteriori rischi ed emergenze ambientali che potrebbero minacciare le acque e i fondali dell’Arcipelago toscano e dell’isola del Giglio in particolare» “.
Prima dell’Estate 2013 ????? Ma ancora non hanno capito quali lavori debbono essere eseguiti ???’
Interrogazioni “improbabili” dell’On. Ermete Realacci
Chiederà al ministro, con una interrogazione parlamentare, quali siano i tempi di realizzazione dei lavori e quando sarà completata la rimozione del relitto Concordia, auspicando fortemente che ciò avvenga prima dell’inizio della stagione estiva.
Prima dell’Estate 2013 ????? Ma ancora non ha capito quali lavori debbono essere eseguiti ???’
[quote name="Maurizio Scholl"]Ermanno, il tuo link è illeggibil. Meglio qello di Giglionews:
http://www.giglionews.it/2012121359285/news/isola-del-giglio/concordia-il-ministro-scrive-alla-costa-crociere.html
Scialla[/quote]
Si me ne sono accorto, ma il giglio ancora non pubblicava,vanno un pò a rilento i ragazzi della redazione c'avranno da fare! ;-)
:-*
Ermanno, il tuo link è illeggibil. Meglio qello di Giglionews:
http://www.giglionews.it/2012121359285/news/isola-del-giglio/concordia-il-ministro-scrive-alla-costa-crociere.html
Scialla
LEGGETE ...qualcuno ha capito che è ora di chiudere le stalle, che tanto i buoi sono bell'usciti da un pezzo.!
No comment
Saluti
Caro Rinaldi, lei ha messo il dito sulla piaga.
E la piaga è il generale mediocre senso civile e me lo lasci dire anche culturale e morale della nostra popolazione italica.
Di fronte ad un episodio quale quello del naufragio della nave Concordia al Giglio, episodio tristissimo da un lato per le vittime dirette e indirette provocate e grottesco dall'altro per la sua tragicomica eccezionale spettacolarità che ha visto la più grande e moderna nave da crociera della nostra massima società armatrice andare bellamente a sbattere sugli scogli di un'isola millenaria e notissima del nostro mar Tirreo senza che niente e nessuno abbia mosso un dito per impedirlo, ecco infatti che poche sono state le voci, in particolare quelle locali che dovrebbero essere più direttamente coinvolte nell'evento, partecipanti al dibattito aperto su questo interessante e importante blog di Giglionews.
Che dire?
L'argomento è troppo complesso per poter essere trattato dai non addetti ai lavori?
Vi sono interessi grandi in gioco che non apprezzano l'eccessiva pubblicizzazione e discussione su tali argomenti e che sperano che con il tempo la curiosità pubblica si affievolisca così che una volta spenti i riflettori mediatici si possano curare con più tanquillità e riservatezza gli interessi privati anzichè quelli pubblici?
Anch'io come lei attendo qualche risposta a queste mie domande.
Cordiali saluti.
Ho già postato un commento (n°171 dell’8 dicembre) su questo Blog nel merito del silenzio dei Gigliesi Residenti o No, che certamente deprime e comunque raffredda anche le intenzioni di chi ha voglia di discutere sul problema reale della Concordia, sulle sue connessioni con il quotidiano e con il futuro dell’Isola.
E’ pur vero che il campione rappresentativo presente sul Web non è da ritenere “qualificante numericamente” ma, comunque, credo che ci siano autorevoli esponenti e personaggi della popolazione Gigliese che seguono le discussioni on line. In verità anche i responsabili e gli addetti della redazione Giglionews sono Gigliesi e potrebbero “dire la loro”, ogni tanto. E’ altresì certo anche che, se si continua ad insistere su questioni tecniche operative, spesso ripetitive e ridondanti, non resta agevole neppure l’intervento di chi ritiene di non essere adeguatamente preparato.
Poi …… se ci sono altri motivi, è mia opinione che, man mano andando avanti si saprà meglio.
Una cosa sulla quale riflettevo e che mi sconcerta per certi versi è il totale silenzio/assenza di tutti coloro che in un modo o nell'altro sono dentro la vicenda. Ed è certo che leggano attentamente ciò che scriviamo ma a quanto pare ciò che leggono li lascia del tutto indifferenti "basso livello" si dice mi pare!
saluti
[quote name="Attilio Regolo"]Caro Sig.Pepe, è inutile che le nasconda che tutte le perplessità da lei elencate sull'andamento del progetto T/M-Concordia al Giglio non possono che essere condivisibili.
Lo dimostra il fatto che su quel progetto soggetto a critiche anche pesanti rivolte da mesi da diverse direzioni in particolare in relazione ai ritardi macroscopici rispetto al programma preventivato in sede di appalto, le pochissime voci a difesa rimaste, compresa la mia in questo blog, di fronte al generale e preoccupante silenzio e mancanza di chairezza di chi a vario livello e titolo è stato preposto alle operazioni in quel cantiere, rischiano di divenire sempre più flebili e in caduta di credibilità.
Probabilmente ciò che sembrava teoricamente possibile all'inizio di questa avventura sta rivelandosi praticamente oltremodo problematico e difficile e da qui i ripensamenti e i ritardi.
Che dire?
Che la speranza che tutto vada comunque a buon fine come già detto è l'ultima morire ma certo l'"ottimismo della volonta" sta rischiando di soccombere di fronte al "pessimismo della ragione".
E stai a vedere che man mano che la faccenda Concordiasi definirà sempre meglio nei suoi oscuri e sfumati contorni ci dovremo aggrappare alla idea "futuristica" del progetto Mancini & C. per salvare comunque la faccia e l'orgoglo di questo nostro martoriato Paese.
Saluti cordiali.[/quote]
Attilio non è mica un ripiego impiegare certe tecniche all'avanguardia. Allora si che si darebbe dimostrazione di sensibilità ed eccellenza nel mondo,altro che pezzi di ferro e cavi!
Saluti ;-)
E comunque, quello che mi fa perseverare nella speranza che il progetto T/M non sia ancora da definire senza appello una "bufala" come invece dichiarato anche da esperti tecnici in questo come in altri post di contenuto analogo, e che quindi possa in qualche modo prima o poi andare potivamente in porto, è il fatto che nell'elencare le criticità del progettoT/M si continua a fare di tutto da parte dei suoi contrari per metterlo in cattiva luce arrivando perfino a modificare dati e parametri piuttosto incontestabili.
Come per esempio il dato relativo all'angolo di giacitura rispetto alla verticale del relitto sul fondale che viene ipotizzato di circa 80° corrispondente praticamente alla nave quasi sdraiata in orizzontale sul fianco di dritta con conseguente estrema difficoltà per non dire quasi impossibilità di smuoverla di lì con il sistema di tiranti inclinati come da schema statico su riportato nel post. Schema statico che invece fa vedere chiaramente un angolo di giacitura di circa 65-70°, così come evidenziato anche nei video della Titan, valore che cambia totalmente le carte in tavola e che rende plausibile e possibile quel tipo di manovra di tiro descritta nello schema statico in questione.
Caro Sig.Pepe, è inutile che le nasconda che tutte le perplessità da lei elencate sull'andamento del progetto T/M-Concordia al Giglio non possono che essere condivisibili.
Lo dimostra il fatto che su quel progetto soggetto a critiche anche pesanti rivolte da mesi da diverse direzioni in particolare in relazione ai ritardi macroscopici rispetto al programma preventivato in sede di appalto, le pochissime voci a difesa rimaste, compresa la mia in questo blog, di fronte al generale e preoccupante silenzio e mancanza di chairezza di chi a vario livello e titolo è stato preposto alle operazioni in quel cantiere, rischiano di divenire sempre più flebili e in caduta di credibilità.
Probabilmente ciò che sembrava teoricamente possibile all'inizio di questa avventura sta rivelandosi praticamente oltremodo problematico e difficile e da qui i ripensamenti e i ritardi.
Che dire?
Che la speranza che tutto vada comunque a buon fine come già detto è l'ultima morire ma certo l'"ottimismo della volonta" sta rischiando di soccombere di fronte al "pessimismo della ragione".
E stai a vedere che man mano che la faccenda Concordiasi definirà sempre meglio nei suoi oscuri e sfumati contorni ci dovremo aggrappare alla idea "futuristica" del progetto Mancini & C. per salvare comunque la faccia e l'orgoglo di questo nostro martoriato Paese.
Saluti cordiali.
Gentilissimo Prof. Regolo,l'idea di arrivare al Giglio per assistere alle fasi cruciali del recupero di Concordia è concreta, l'attuabilità dipende dall'anticipo con cui sarà comunicata o in alternativa alla concordanza tra l'evento e i miei riposi. Credo che dopo molti mesi passati a leggere e postare qualche messaggio dica qualcosa in più di me. Sono Savonese, e Ferroviere, ho 49 anni. Non ho alcun titolo specifico in campo nautico e finora l'unico recupero nautico che ho fatto è stato (trenta anni fa!) una scialuppa spiaggiata e semiaffondata.
Mi appassiona la marineria e ho varie riviste e monografie tecniche.
Non avendo tioli per farlo non posso essere contrario al progetto T/M, ho però delle riserve su di esso,la praticabilità,i danni indotti che procura a Concordia, apparentemente più devastanti dello stesso affondamento ai fini del recupero.
Concordo con il Signor Rinaldi che tutto st'Inglese appare inopportuno, io che non lo capisco avevo interpratato in modo maccheronico: Anchor block = blocco di ancoraggio mentre tutto il discorso della pulizia,come il controllo dei cetacei ecc. mi sanno di belinate necessarie per tappare la bocca a qualcuno e riempire le tasche a qualcun altro.
Credo che la relazione, dove manca solo cosa mangiano gli operai ogni giorno, sarebbe ugualmente esaustiva se fosse composta di 6 pagine.
Speriamo che si diano una mossa, ma intanto ... quelli di T/M lo fanno il ponte sotto le feste di Natale ?
Saluti cordialissimi a Tutti
[quote name="Attilio Regolo"]Ma lasciamo stare per un momento la correttezza degli aspetti procedurali d'appalto, Ermanno, su cui sono d'accordo con te che ci sarebbe molto da discutere, e restiamo all'"osso" del problema.
Lo schema di progetto è coerente o no? Se tradotto in azioni concrete operative potrebbe funzionare o no?
Insomma sulla base di quello schema di progetto di partenza quella nave si riuscirebbe infine a raddrizzarla e sollevarla o no?
Per me la risposta è un "si" a tutte queste domande e l'ho detto e confermato, anche se con riflessioni critiche, fin dall'inizio del dibattito su questo post e sull'altro dei "contrari al progetto T/M".
Ed è per questo che continuo a riporre, nonostante le difficoltà apparenti, un'intima fiducia nel buon esito di tutta l'impresa: perchè i fondamenti ci sono e appaiono buoni e solidi.
Ricambio i saluti.
Ricambio saluti.[/quote]
Si nella misura in cui i dati di progetto siano giusti e restino tali nel tempo,ma non è così. Quello schema è confezionato per far tornare i conti ma non ha alcuna rispondenza al vero se non per pochi parametri. Ma insomma noi siamo dei fessi se abbiamo considerato un angolo di giacitura di 80° e non 65° e siamo andati a pescare il baricentro delle masse distante anni luce da quello originario? Non credo; lo si è fatto per porsi nelle peggiori condizioni statiche di progetto e su quelle ragionare. Lo schema impiegato al contrario è tutto rose e fiori e confida sulla totale risposta di tutto lo scafo alle sollecitazioni, ma non è così, non è scritto da nessuna parte che lo scafo risponda come si pensi, questo è il punto. Altra dolente nota il tempo: logora tutto figuriamoci l'acciaio saldato in acqua tenuto li per anni. Altra nota: il moto ondoso non accarezza, ma sfascia tutto ciò che incontra...Quindi prima si fà meglio è! Dove vogliamo andare con questo progetto?
Saluti
Ma lasciamo stare per un momento la correttezza degli aspetti procedurali d'appalto, Ermanno, su cui sono d'accordo con te che ci sarebbe molto da discutere, e restiamo all'"osso" del problema.
Lo schema di progetto è coerente o no? Se tradotto in azioni concrete operative potrebbe funzionare o no?
Insomma sulla base di quello schema di progetto di partenza quella nave si riuscirebbe infine a raddrizzarla e sollevarla o no?
Per me la risposta è un "si" a tutte queste domande e l'ho detto e confermato, anche se con riflessioni critiche, fin dall'inizio del dibattito su questo post e sull'altro dei "contrari al progetto T/M".
Ed è per questo che continuo a riporre, nonostante le difficoltà apparenti, un'intima fiducia nel buon esito di tutta l'impresa: perchè i fondamenti ci sono e appaiono buoni e solidi.
Ricambio i saluti.
Ricambio saluti.
[quote name="Attilio Regolo"]Andiamo Ermanno!
Per qualche conto o qualche schema che non torna perfettamente nel dettaglio vorresti inficiare del tutto l'idea di base del progetto di massima T/M per il raddrizzamento della Concordia al Giglio presentato in fretta e furia in sede di concorso internazionale di idee.
Un'idea architettonica di progetto che secondo me invece, a colpo d'occhio, appare, pur nella sua eccezionale ma necessaria massività, veramente essenziale ed efficace se si riuscisse a tradurlo nella raltà operativa.
Quando il nostro Renzo Piano, che ha realizzato strutture straordinarie in tutto il mondo, butta giù un progetto di massima lo fa mediante uno schizzo shematico con una matita su un block notes.
Sta poi ad un intero staff di matematici fisici ingegneri e tecnici esecutivi di dettaglio dare corpo effettivo e concreto all' "anima" di quell'idea.[/quote]
Suvvia attilio se avessimo presentato una cosa del genere,saremmo stati sbranati vivi ed i resti gettati alle fiamme. Stai minimizzando all'essenziale ciò che in realtà è fondamentale. La questione di fondo,come in tutti i progetti, è proprio quella di tramutare fattivamente in azioni ciò che si è pensato. Non mi sembra che vi sia rispondenza tra idea e fatti!
Renzo Piano parte da uno schizzo ma non è con quello che si aggiudica il lavoro,se permetti!
Quello è uno schizzo con il quale s'è definito un appalto...embè ce ne corre attilio.
saluti
[quote name="Pietro Rinaldi"]Seconda puntata
Cutting : taglio Baseline Survey: Presentazione dei risultati della riunione dell’Osservatorio “Marine Mammals Observed : “rilievi sulla presenza dei mammiferi marini e dei disturbi che gli possone essere arrecati dai lavori in corso (viene effettuata da osservatori certificati). Non riesco a capire a cosa serve, ma qualcuno saprà il perché è stata decisa. Mezzi in stand-by: riferito alle imbarcazioni che stanno alla fonda. I Gigliesi che hanno le barche ormeggiate in porto …. ce le hanno in stand-by. Team sub in stand-by: I sommozzatori sono rimasti a terra o sulle imbarcazioni.
Parbuckling : rotazione del relitto (Tutti siamo in fervente attesa di vedere questo “cruciale” momento).
Gantt chart : crono programma lavori ADCP (acoustic doppler current profiler): strumento per il monitoraggio delle correnti e dei sedimenti sospesi nella colonna d’acqua mediante correntometro fisso e secondo il piano previsto in 9 stazioni intorno la nave.
MA NON SARA’ IL CASO DI USARE MEGLIO L’ITALIANO E ANCHE UN PO’ DI GIGLIESE …. Ogni tanto. ???[/quote]
Perfettamente daccordo. Detesto gli inglesismi a tutti i costi e la "siglologia" a tutti i costi. Effettivamente chi non conosce un pò di inglese ha difficoltà a capire di cosa si stia parlando e collocare al posto giusto il significato, a volte forviante, delle parole straniere.
Saluti :-)
Andiamo Ermanno!
Per qualche conto o qualche schema che non torna perfettamente nel dettaglio vorresti inficiare del tutto l'idea di base del progetto di massima T/M per il raddrizzamento della Concordia al Giglio presentato in fretta e furia in sede di concorso internazionale di idee.
Un'idea architettonica di progetto che secondo me invece, a colpo d'occhio, appare, pur nella sua eccezionale ma necessaria massività, veramente essenziale ed efficace se si riuscisse a tradurlo nella raltà operativa.
Quando il nostro Renzo Piano, che ha realizzato strutture straordinarie in tutto il mondo, butta giù un progetto di massima lo fa mediante uno schizzo shematico con una matita su un block notes.
Sta poi ad un intero staff di matematici fisici ingegneri e tecnici esecutivi di dettaglio dare corpo effettivo e concreto all' "anima" di quell'idea.
Seconda puntata
Cutting : taglio Baseline Survey: Presentazione dei risultati della riunione dell’Osservatorio “Marine Mammals Observed : “rilievi sulla presenza dei mammiferi marini e dei disturbi che gli possone essere arrecati dai lavori in corso (viene effettuata da osservatori certificati). Non riesco a capire a cosa serve, ma qualcuno saprà il perché è stata decisa. Mezzi in stand-by: riferito alle imbarcazioni che stanno alla fonda. I Gigliesi che hanno le barche ormeggiate in porto …. ce le hanno in stand-by. Team sub in stand-by: I sommozzatori sono rimasti a terra o sulle imbarcazioni.
Parbuckling : rotazione del relitto (Tutti siamo in fervente attesa di vedere questo “cruciale” momento).
Gantt chart : crono programma lavori ADCP (acoustic doppler current profiler): strumento per il monitoraggio delle correnti e dei sedimenti sospesi nella colonna d’acqua mediante correntometro fisso e secondo il piano previsto in 9 stazioni intorno la nave.
MA NON SARA’ IL CASO DI USARE MEGLIO L’ITALIANO E ANCHE UN PO’ DI GIGLIESE …. Ogni tanto. ???
Per divagare un poco dalle azioni di rotazione per raddrizzare la Concordia e dei ritardi sui lavori.
Sulla efficacia della azione informativa…. Con osservazioni. Credo di fare cosa gradita a qualcuno che legge ì comunicati settimanali degli osservatori (in questa fase assai uguali: l’ultimo come il precedente), e magari fa difficoltà a capire, in tempo reale, quanto è scritto. Caretaking : gestione e manutenzione panne, controlli antinquinamento ( in un primo momento avevo capito che significava fare pulizia dei fondali intorno alla Concordia).
Skimming : attività di skimming all’interno della falla!! Tradotto sul web: coprendosi, schiumando, sfiorando, scremando (per me resta un mistero). Debriefing : è un intervento psicologico-clinico strutturato e di gruppo, condotto da uno psicologo esperto di situazioni di emergenza …… nel caso specifico è la presentazione dei dati e la discussione che effettua il Commissario nominato dal Governo per l’emergenza Concordia. Anchor block: scavatore con scalpello pneumatico (ma non sono blocchi di ancoraggio ?) Grouting : (letterale = stuccatura) attività di preparazione per il riempimento di malta cementizia negli anchor blocks Strand jacks : dei cavi di ritenuta e martinetti (ci sono attività per l’installazione sulla nave ).
Al di la di ogni polemica e di qualsiasi interesse personale ed accademico.
Finalmente ho avuto modo di dare una letta al progetto T/M. Francamente una lettura sconcertante che a volte rasenta l'infantilismo ingegneristico.Si leggono dei numeri e delle ipotesi confezionate appositamente per i "gonzi" che semplicemente dovevano dire ." si va bene così procedete pure". Mi chiedo e vi chiedo come sia stato possibile che un elaborato siffatto possa essere stato preso in considerazione,non già dalle autorità italiane, tutto sommato terze, ma da quelle preposte a stabilire chi e con quali idee avrebbe dovuto rimuovere quella nave. Veramente ne ho lette di incredibili! Ho visto dei numeri veramente messi a mestiere al loro posto. Schemi statici da brivido. Supposizioni "sballate" in toto.
Non mi stupisce affatto che ad oggi ci si trovi davanti a problemi su problemi per nulla affatto intuiti ed analizzati a dovere in sede progettuale.Certo che si accumulano ritardi su ritardi se il "disgraziato homo sapiens" che deve mettere in fila una miriade di errori e false intuizioni, deve ogni giorno avere a che fare con incognite che potevano essere ben altrimenti sviscerate e risolte. Ma dico, se fossi stato al suo posto avrei mandato tutto a quel paese e bruciato letteralmente le carte!
E' veramente impensabile che una simile tecnica possa,per modalità tempi ed attrezzature, portare a compimento il lavoro.
Scordatevelo tutti,nessuno escluso! Di la,salvo interventi della Divina Providenza, e ce ne vuole una bella dose, non si muove un bell' accidenti di nulla.
saluti :sad:
Grazie Pietro Rinaldi della buona considerazione che mi dimostri, tu hai senzaltro capito che ho cercato di difendere a spada tratta il progetto T/M in modo del tutto disinteressato solo per contribuire, anche se solo attraverso le parole di un blog come questo di Giglionews, a spingere in avanti verso la sua positiva conclusione quello che è stato il progetto approvato e in esecuzione in quel cantiere navale forzato che la popolazione della nostra bellissima e antica isola del Giglio si è ritrovata a dover sopportare suo malgrado per un evento eccezionalmente nefasto del tutto indipendente dalla sua volontà.
Ed è per questo che nonostante i gravi ritardi accumulati e le incertezze ancora gravanti sulla sua riuscita non mi sento di passare dalla parte dei "contrari al progetto T/M".
Rimane se non la certezza almeno la speranza che comunque tutto andrà a buon fine e di ritrovarci il più presto possibile ancora vivi e vegeti anche se pensionati insieme a Franco Pepe in quel bellissimo giorno in cui la Concordia riemergerà dal mare del Giglio come la "Venere di Botticelli".
BRAVO ATTILIO
I DUBBI ED I RIPENSAMENTI SONO LECITI E RENDONO LA MENTE PIU' PRONTA ED IL CARATTERE PIU’ LEALE. Laddove si tratti di persone che hanno competenze tecniche di merito, come credo Tu abbia, sorprendersi, verificare, constatare meglio la realtà senza pregiudiziali, è segno di grande serietà.
[quote name="Attilio Regolo"]O.K,O.K, Ermanno, Franco, Maurizio, lo ammetto, ho cercato fino ad oggi di "reggere un pò la parte" a favore del progetto T/M perchè contavo molto sull'intenzione e la volontà di fare bella figura di fronte al mondo da parte di quel consorzio e dell'intero sistema politico-finanziario collegato.
Ma di fronte all'inerzia e ai ritardi anch'io, come strenuo difensore del progetto T/M, comincio ad avere dei dubbi e dei ripensamenti.
E comunque non voglio esprimere giudizi prematuri azzardati e defintivi preferendo ancora pensare a ritardi involontari dovuti all'immensa difficoltà nell'affrontare un caso di "salvage navale" unico al mondo e nella storia.
Cordiali saluti prenatalizi a tutti.[/quote]
A prescidnere da tutto querste credo farebbe piacere a tutti che un responsabile dei lavori si facesse avanti a dire la sua tenuto conto che anche da questo modestissimo blog,sono stati tratti suggerimenti in parte adottati in cantiere. Questo voler "tacere" costiquel che costri francamente lo prendo come uno schiaffo alla onestà intellettuale che fin qua ci ha contraddistinto, contrari e non.
Evidentemente si teme chissa quale anatema scrivendo due righe di commento.
Saluti :-|
O.K,O.K, Ermanno, Franco, Maurizio, lo ammetto, ho cercato fino ad oggi di "reggere un pò la parte" a favore del progetto T/M perchè contavo molto sull'intenzione e la volontà di fare bella figura di fronte al mondo da parte di quel consorzio e dell'intero sistema politico-finanziario collegato.
Ma di fronte all'inerzia e ai ritardi anch'io, come strenuo difensore del progetto T/M, comincio ad avere dei dubbi e dei ripensamenti.
E comunque non voglio esprimere giudizi prematuri azzardati e defintivi preferendo ancora pensare a ritardi involontari dovuti all'immensa difficoltà nell'affrontare un caso di "salvage navale" unico al mondo e nella storia.
Cordiali saluti prenatalizi a tutti.
Io non so se questa mattina vi siete collegati alla web cam del Porto. C'era un bel vento da Nord. Onde alte e risacca. Un'altra giornata persa. L'annuncio di un ritardo di ulteriori 12 mesi per il recupero di quel che resta della Concordia non fa ben sperare. Ed anche il silenzio del comitato per il rispetto del cronoprogramma non conforta.
Tra un mese ci sarà la commemorazione dell'incidente e all'indomani, se ho ben capito, la protezione civile cancellerà il suo interesse per l'emergenza Concordia. Questo vuol dire che Concordia non sarò più una priorità.
Aspetto i fatti.
Relazione dal 24 al 30 novembre
http://www.giglionews.it/2012120259259/news/isola-del-giglio/rimozione-relazione-settimanale-dal-24-al-30-novembre.html
29 pagine per dire che in una settimana non hanno fatto neppure mezzo buco.
Il Prof. Regolo aveva lanciato l'idea di vederci al Giglio nel momento del raddrizzamento di Concordia, l'idea mi piace però avanti così ci verremo tutti con la gita dei pensionati.
[quote name="Attilio Regolo"]Eppure fu lo stesso Mancini che insieme al suo amico Scholl sta ormai melanconicamente recitando il "de prufundis" per la povera Concordia, a citare il motto "carta canta e villan dorme" a proposito del suo presunto salvifico e autoconclamato progetto a base di "materassi gonfiabili" fasciati attorno alla nave.
Ebbene la "carta che canta" è proprio lo schema statico dell'operazione T/M riproposto dallo stesso Mancini in testa a questo post a sua firma.
Se tale schema si riuscirà infatti a tradurlo un un sistema quanto più perfezionato possibile nella realtà concreta del cantiere T/M-Concordia al Giglio, non vedo perchè e percome l'mpresa del raddrizzamento e sollevamento della nave non debba avere il previsto esito positivo.
Certo, tutto dovrà essere realizzato con la massima attenzione e accuratezza,ed è per questo che non vedo affatto con il pessimismo di Mancini & C. il programmato prolungamento delle operazioni, perchè prim di giungere alla fase "cruciale" delle operazioni,cioè quello critico dello sforzo massimo per il disincaglio e primo distacco dal fondale, sarà necessario fare di tutto e di più perchè questo sforzo massimo sia comunque di valore il più basso possibile e realmente efficace.[/quote]
Lo schema statico riportato è esattamente ciò che è stato messo in piedi per dimostrare che le cose funzionano. In realtà si sono aggiustati i punti notevole come era comodo fossero sistemati per far quadrare i conti a tavolino ipotizzando una situazione rosea e tranquilla per poter far digerire alla controparte un sistema che in realtà, e si sta dimostrando con i fatti, è assolutamente distante da quello illustrato sullo schema di cui sopra. Tanto vero che non passa giorno che salti fuori una novità a cui mettere riparo. Qualcuno smentisca cortesemente, ne sarà felice!
Saluti :-x
[quote name="Attilio Regolo"]Eppure fu lo stesso Mancini che insieme al suo amico Scholl sta ormai melanconicamente recitando il "de prufundis" per la povera Concordia, a citare il motto "carta canta e villan dorme" a proposito del suo presunto salvifico e autoconclamato progetto a base di "materassi gonfiabili" fasciati attorno alla nave.
Ebbene la "carta che canta" è proprio lo schema statico dell'operazione T/M riproposto dallo stesso Mancini in testa a questo post a sua firma.
Se tale schema si riuscirà infatti a tradurlo un un sistema quanto più perfezionato possibile nella realtà concreta del cantiere T/M-Concordia al Giglio, non vedo perchè e percome l'mpresa del raddrizzamento e sollevamento della nave non debba avere il previsto esito positivo.
Certo, tutto dovrà essere realizzato con la massima attenzione e accuratezza,ed è per questo che non vedo affatto con il pessimismo di Mancini & C. il programmato prolungamento delle operazioni, perchè prim di giungere alla fase "cruciale" delle operazioni,cioè quello critico dello sforzo massimo per il disincaglio e primo distacco dal fondale, sarà necessario fare di tutto e di più perchè questo sforzo massimo sia comunque di valore il più basso possibile e realmente efficace.[/quote]
E siamo sempre al solito discorso, qui si fanno i conti senza l'oste..anzi due. Il primo è il mare il secondo la nave. E vai a ragionare tu con queste due soggetti pregandoli vivamente di starsene buoni ad aspettare i comodi del T/M. .." mi scusi signor dio dei mari e dei venti, potrebbe andarsene per altri lidi che qui abbiamo da fare per altri 12 mesi e se fa così ci scassa l'anima e la nave?".... "e lei signor acciaio saldato potrebbe smettere per 12 mesi di consumarsi inutilmente in ruggine e porcherie intanto che finiamo di sistemare il tutto con calma?"...Ecco ho fatto una preghiera pro T/M,speriamo che qualcuno mi ascolti.
Saluti Attilio :P
Eppure fu lo stesso Mancini che insieme al suo amico Scholl sta ormai melanconicamente recitando il "de prufundis" per la povera Concordia, a citare il motto "carta canta e villan dorme" a proposito del suo presunto salvifico e autoconclamato progetto a base di "materassi gonfiabili" fasciati attorno alla nave.
Ebbene la "carta che canta" è proprio lo schema statico dell'operazione T/M riproposto dallo stesso Mancini in testa a questo post a sua firma.
Se tale schema si riuscirà infatti a tradurlo un un sistema quanto più perfezionato possibile nella realtà concreta del cantiere T/M-Concordia al Giglio, non vedo perchè e percome l'mpresa del raddrizzamento e sollevamento della nave non debba avere il previsto esito positivo.
Certo, tutto dovrà essere realizzato con la massima attenzione e accuratezza,ed è per questo che non vedo affatto con il pessimismo di Mancini & C. il programmato prolungamento delle operazioni, perchè prim di giungere alla fase "cruciale" delle operazioni,cioè quello critico dello sforzo massimo per il disincaglio e primo distacco dal fondale, sarà necessario fare di tutto e di più perchè questo sforzo massimo sia comunque di valore il più basso possibile e realmente efficace.
[quote name="Maurizio Scholl"][quote]#175 Ermanno Mancini 2012-12-08 18:18 Din..don ...din don..tra poco è Natale e sempre tra poco scatta il 2013! Poi scatterà il 2014,una domanda: qualcuno è disposto ad affermare con certezza che la nave verrà portata via da li intera ovvero, qualcuno è certo che fino alla rimozione resti intera? Ahhhhuummmm! E per concludere qualcuno è certo che una volta ultimato (ammesso che si ultimo, ma il buongiorno non è dei migliori), tutto quell'incasinatissimo "ambaradam" si tira e viene tutto su come si crede venga? Aaahhummmmmmmmm m.....! Saluti :-* [/quote]
Finirà come al solito, Ermanno...un recupero non portato a termine per mancanza di fondi. L'assicurazione finirà di finanziare il progetto e le ditte si ritireranno. Io la vedo così.
Per questo mi sono chiesto se è possibile nascondere la polvere sotto il tappeto.
Usare le ultime risore disponibili per bonificare il relitto e lasciarlo scivolare nel fondo del mare.[/quote]
MAh se si fosse almeno provato a fare diversamente forse a quest'ora sarebbe tutto finito. Certo che piuttosto che farsela rompere tra le mani con tutto il casino che c'è addosso, è meglio ripurirla alla meglio e mandarla giù.Mal comune mezzo gaudio si dice!!!
Cià :-)
[quote]#174 Attilio Regolo 2012-12-08 12:42 E le pare, caro Rinaldi, che un problema quale la Concordia al Giglio sotto i riflettori del mondo potesse sbrigativamente essere risolto decidendo ( e chi e come poteva decidere?) di farla affondare nel fondale più o meno vicino a P. Gabbianara così accontentando anche l'amico Maurizio Scholl? E se pure si fosse potuto decidere l'affondamento le pare che sarebbe stato un problemino da poco effettuarlo concretamente quell'affondamento per la particolare conformazione geometrico-strutturale del ciclopico relitto ? Sempre un megacantiere subacqueo a base di strutture di di cemento armato e acciaio si sarebbe dovuto predisporre a tale proposito[/quote]
E si, Attilio. Nella fretta delle dichiarazioni all'indomani dell'incidente nessuno si è preoccupato di valutare un affondamento programmato del relitto.
Con il senno del poi si sarebbe dovuto programmare e valutare anche questa ipotesi. Cosa che non è stata mai fatta. Almeno ufficialmente.
[quote]#175 Ermanno Mancini 2012-12-08 18:18 Din..don ...din don..tra poco è Natale e sempre tra poco scatta il 2013! Poi scatterà il 2014,una domanda: qualcuno è disposto ad affermare con certezza che la nave verrà portata via da li intera ovvero, qualcuno è certo che fino alla rimozione resti intera? Ahhhhuummmm! E per concludere qualcuno è certo che una volta ultimato (ammesso che si ultimo, ma il buongiorno non è dei migliori), tutto quell'incasinatissimo "ambaradam" si tira e viene tutto su come si crede venga? Aaahhummmmmmmmm m.....! Saluti :-* [/quote]
Finirà come al solito, Ermanno...un recupero non portato a termine per mancanza di fondi. L'assicurazione finirà di finanziare il progetto e le ditte si ritireranno. Io la vedo così.
Per questo mi sono chiesto se è possibile nascondere la polvere sotto il tappeto.
Usare le ultime risore disponibili per bonificare il relitto e lasciarlo scivolare nel fondo del mare.
Din..don ...din don..tra poco è Natale e sempre tra poco scatta il 2013! Poi scatterà il 2014,una domanda:
qualcuno è disposto ad affermare con certezza che la nave verrà portata via da li intera ovvero, qualcuno è certo che fino alla rimozione resti intera? Ahhhhuummmm!
E per concludere qualcuno è certo che una volta ultimato (ammesso che si ultimo, ma il buongiorno non è dei migliori), tutto quell'incasinatissimo "ambaradam" si tira e viene tutto su come si crede venga?
Aaahhummmmmmmmmm.....!
Saluti :-*
E le pare, caro Rinaldi, che un problema quale la Concordia al Giglio sotto i riflettori del mondo potesse sbrigativamente essere risolto decidendo ( e chi e come poteva decidere?) di farla affondare nel fondale più o meno vicino a P. Gabbianara così accontentando anche l'amico Maurizio Scholl?
E se pure si fosse potuto decidere l'affondamento le pare che sarebbe stato un problemino da poco effettuarlo concretamente quell'affondamento per la particolare conformazione geometrico-strutturale del ciclopico relitto ?
Sempre un megacantiere subacqueo a base di strutture di di cemento armato e acciaio si sarebbe dovuto predisporre a tale proposito.
E allora tanto vale per immagine e prestigio tentare perlomeno di raddrizzarla tutta intera quella nave, che ci sarebbe il plauso del mondo intero, anche se per riuscire nell'impresa ci volesse molto più tempo di quello promesso all'inizio.
E per quanto riguarda l'effetto sorpresa che lei mi attribuisce circa l'inaspettao esagerato prolungamento dei tempi di realizzazione del progetto T/M se le dicessi che interiormente l'ho sempre saputo che sarebbe andata così lei mi crederebbe?
Egr. Ing. Regolo
Credo che anche Lei non avesse previsto quello che sta succedendo nel cantiere ed adesso, per non volerlo affermare, sta adattando le sue osservazioni alla situazione………….
Ecco le sue parole riprese dall’altro blog : Quando saranno ultimate le strutture del progetto T/M ?
Penso entro i prossimi mesi per cercare poi di rispettare il nuovo cronoprogramma che prevede la fase cruciale del raddrizzamento in primavera inoltrata.
Io non me prendo con nessuno, e faccio salve tutte le persone che lavorano con impegno mettendocela tutta. Lei ricorderà di certo che si era parlato di gennaio- febbraio 2013, poi della primavera, in modo da salvare la prossima stagione estiva dell’Isola e adesso del 2014 , senza specificare il mese e poi e poi e poi ?.
Che significato hanno le Sue parole, dette e ridette su questo evento ? Sono funzionali a cosa ? A giustificare che la Concordia resterà sugli scogli del Lazzaretto per altri anni perché è un evento che non è mai accaduto al mondo ? E allora perché non la abbiamo tirata sul fondale profondo e lasciata lì …. Per la gioia dei sub (come qualcuno ha pure pronosticato) che sarebbero arrivati da ogni parte dell’Italia e non solo ?
Infine, che mi dice sui tempi di ultimazione lavori stabiliti a livello contrattuale
Ing.Rinaldi, ma perchè se la prende tanto con quel cantiere e quel progetto?
Non si tratta mica di rifare una banchina di Giglio Porto o del Porto di Civitavecchia che pure ha bisogno di mesi e anni per studiarla e rifarla.
Le vorrei rocordare a lei che è ingegnere con esperienza e professionalità di settore normalmente anche il miglior progetto per un'opera importante di carattere infrastrutturale nell'ambito dell'ingegneria civile terrestre o marittima, ha bisogno di lunghi tempi preliminari di incubazione e definizione e poi sovente una volta giunti alla fase esecutiva di varianti in corso d'opera che allungano tempi e costi.
E come si può pretendere che in un caso eccezionale improvviso e del tutto imprevedibile per modalità e luogo dell'accadimento come nel naufragio Concordia al Giglio che il progetto sia già perfettammente esecutivo.
E' evidente che le grandi aziende specializzate di "salvage" quali anche la Titan ,per il particolare tipo di eventi quali incidenti, incagli, arenamenti navali etc., sono predisposte per approntare progetti d'emergenza in tempi strettissimi ma solo di larga massima.
Se poi il caso è particolarmente complesso e critico, e l'impegno è particolarmente gravoso, come nel caso del mastodontico relitto della Concordia che va rimosso tutto intero e possibilmente integro, è assai probabile che i tempi di definizione ed esecuzione si allunghino in modo imprevedibile.
Fondamentale è il risultato finale e non tanto i tempi di raggiungimento di tale risultato.
Un osservazione d’istinto mattutino: ma con le notizie che volano sui media e che non vengono smentite, mi aspetto commenti dei Gigliesi che stanno sul Web . Capisco che sono ( o meglio, siamo, per la mia metà) pochi, ma almeno chi ha la capacità di farlo non si tiri indietro.
La constatazione di questo silenzio certamente non mi entusiasma. Sembra che ci sia veramente diciamo, un pò di omertà, su come viene percepita oggi , e dico oggi, questa tragedia .... che continua.
Cito una affermazione di “A. Regolo” di un paio di giorni fa.
“E comunque si tratta di pazientare ancora qualche mese e poi potremo verificare direttamente con i nostri occhi se le cose andranno proprio come previsto oppure no.”
Esimio Sig. Regolo, o Ing. come preferisce. Con le notizie che corrono sui media, on line e non,
mi pare che ci sarà da pazientare “altro che qualche mese !!”. Ritorno sul discorso della verifica, da parte di chi deve farla, degli atti contrattuali, per capire quali sono e se ci sono indicate penali per il ritardo nella ultimazione dei lavori previsti in fase di aggiudicazione dell’appalto e chi pagherà tutti i disagi che questo comporterà. E confermo …. Altro che parlare di scolapasta e boccioni nel lavello.!!!
[quote]#167 Ermanno Mancini 2012-12-07 19:43 Anche questo l'ho girato io eh! video.mediaset.it/.../... saluti :P [/quote]
Non ho il minimo dubbio al proposito....Ermanno ha una BMW...è un ingegnere...ha studiato...un minimo di decoro è d'obbligo... nel cruscotto nasconde tecnologie da 007 8)
Ahho.... mi avete fregato lo scoop!! :P
Muovere quella nave da li è contro ogni legge della fisica. Io non ho studiato ma mi sembra altamente improbabile. Con la tecnologia pensata fin ora..s'intende!
Possibile che non sia disponibile uno studio di impatto ambientale tra lasciarla affondare VS recuperarla ad ogni costo?
Anche questo l'ho girato io eh!
http://www.video.mediaset.it/video/tg5/servizio/361991/costa-concordia-tutto-a-rilento.html
saluti :P
si commenta da solo!
http://www.ogginotizie.it/196027-costa-concordia-slittano-i-tempi-del-recupero/#.UMH8HIOCAhI
Egregio Sig. Rinaldi P., quello dello scolapasta non è uno scherzo, ma la base per una semplice ed economica prova di simulazione domestica di alcuni principi di base di fisica subacquea che valgono anche, se pure in scala enormemente diversa, per il caso Concordia.
Del resto anche Mancini ha usato un bottiglione per il vino nella sua vasca da bagno per trovare conferma al suo progetto.
Detto questo, le confermo che chi ha ideato per conto di T/M lo schema statico che sta alla base del progetto di raddrizzamento e sollevamento della Concordia non può certo essere un carneade dilettante bensì una persona o un gruppo di persone di livello commisurato all'importanza ed eccezionlità del problema da risolvere e finchè non si giungerà a quella che lei stesso ha definito la fase cruciale dell'operazione , cioè il disincaglio e primo raddrizzamento, disquisire di possibili interventi integrativi alternativi sembra appunto il comportamento di chi si benda la testa perchè è sicuro di rompersela.
Illustre Regolo A.
Posso stare allo scherzo, perché spesso lo uso anche Io, ma debbo correggere, per rispetto agli altri che leggono, la sua affermazione (blog.n°150) che cita “ può fare tutti gli esempi che vuole ma non potrà dimostrare che lo schema di intervento del progetto T/M sul relitto Concordia, chiaramente illustrato in testa a questo post di Giglionews, non debba funzionare”.
Non voglio dimostrare quello che dice Lei …… Io mi riferisco alla ipotesi che, in fase di raddrizzamento, dovessero nascere delle difficoltà, in questo caso, non lo vedrei come un sacrilegio, da parte della T/M ricorrere ad un intervento che preveda soluzioni originariamente non previste dal progetto.
E non insisterei sul fatto che, oggi, con lo stato di avanzamento lavori (che avanzano assai lentamente), siano vanificate tutti gli “eventuali” interventi integrativi, su una nave lunga 290 metri e che consente attraversamenti sotto chiglia di circa 1/3 della sua lunghezza.
Piuttosto la notizia che viene da Londra, del prolungamento dei lavori di rimozione della Concordia (fin al 2014), confermando commenti e osservazioni riportate spesso in questo Blog, anche da me, è veramente molto p r e o c c u p a n t e, e non mi sembra il caso di giocare con gli scolapasta.
Ci sarebbe invece da verificare gli atti contrattuali, per capire quali sono e se ci sono indicate penali per il ritardo nella ultimazione dei lavori previsti in fase di aggiudicazione dell’appalto.
...e se vogliamo esagerare ma proprio esagerare senza farsi male questo è l'ultimo strillo della tecnologia delle fibre che ho avuto il piacere di divertirmi ad usare per un "lavoretto" non è carbonio e costa poco!
Densità (g/cm3) 1,56
Resistenza a trazione (GPa) 5,8
Modulo elastico (GPa) 270
Allungamento a rottura (%) 2,15
Temperatura di decomposizione (°C)650
Provare per credere e vedete se la nave si gira o resta la! Si allunga un pò più del carbonio ma proprio poco di più.
ed inoltre:
Caratteristiche della rete:
Peso delle fibre di.. nella rete 88 g/m2
Spessore equiv. di tessuto secco in dir. dell'ordito 0,0455 mm
Spessore equiv. di tessuto secco in dir. della trama 0,0115 mm
Carico di rottura dell'ordito per unità di larghezza 264,0 kN/m
Carico di rottura della trama per unità di larghezza 66,5 kN/m
Peso della rete(supporto + fibre) da 110 a 126 g/m2
Salutissimi :lol:
Volevo fare un domanda ai signori delle cave ed è questa. Ma se una volta installata la dima dei pali da quattro che s'è vista in giro, un palo andasse male: non si perfora,si incastra la trivella, si rompe un'asta e rimane li, superato il bocca foro si inclina malamente, oppure trova una consistenza diversa, una cavità e sprofonda in malo modo.....che fate? ne fate tre, spostate la dima e cominciate da capo, o cosa?
Questa cosa mi solletica notevolmente la sete di sapere!
Saluti
[quote name="Attilio Regolo"]Ah, mi scusi Rinaldi, mi sono dimenticato di precisare, anhe se mi sembra sottinteso per assimilare il più possibile l'esempio domestico al caso Concordia, che il lavello si deve considerare colmo d'acqua e che lo scolapasta vada posto in una posizione inclinata di circa 60-70° rispetto alla verticale.Grazie.[/quote]
Ancora con lo scola pasta attilio? Allora la questione ruota tutta intorno al baricentro delle masse se sbagli quello o sottovaluti la sua posizione si è "fottuti"
basta allontanarlo un po dal ginocchio e le tensioni schizzano in alto in modo vertiginoso,si capisce sta cosa o è necessario parlarne ancora inutilmente?
Saluti :-x
In cuor mio resto convinto che il male minore sarebbe stato quello di fare scivolare il relitto in fondo al mare.
Non vado oltre nel mio commento perchè potrebbe essere mal interpretato.
[quote]Gordon Gekko (Michael Douglas) È tutta una questione di soldi, il resto è conversazione. [/quote]
Dal film Wall Street 1987 :-x
[quote name="Attilio Regolo"]E va bene caro amico Mancini.
Le bende non usi portarle in testa nè in tasca, ma santo Dio, per la Concordia sotto operazione T/M è dall'inizio che non hai fatto altro che pronosticare sfracelli!
Posso capire che la mancata presa in considerazione da chi di dovere della tua rivoluzionaria idea-progetto ti abbia mandato su tutte e furie, ma da qui a prendertela pregiudizialmente in quel modo con il progetto T/M ce ne dovrebbe correre.
Io ti confermo la mia convinzione sincera che il progetto T/M, per quanto opinabile e criticabile sotto diversi aspetti, specie per i tempi di esecuzione e l'impatto ambientale, non penso affatto che possa avere alternative credibili dato lo scopo vero e finale per il quale è stato predisposto: raddrizzare e sollevare il minimo necessario quel mastodontico relitto per portarlo comunque e in qualche modo possibilmene tutto intero via dal posto dove disgraziatamente è andato a finire.
E cosa importa il pescaggio o la larghezza finali del relitto di fronte alla possibilità di riuscire effettivamente in un'impresa ritenuta universalmente quasi disperata nel mondo del "salvage" mondiale?[/quote]
Personalmente della considerazione ti devo dire con tutta franchezza mi ci pulisco il...naso! Quando ho iniziato a ragionar su questa cosa a tutto ho pensato fuorchè ai soldi al successo e a tutto il resto di sapore mediato o proscenico. Il T/M ancora non era stato partorito e già avevamo completato il nostro con tutt'altro spirito ed intenzione. Ero anche disposto a cederlo "GRATIS",maurizio mi è testimone, pur di risolvere il problema per un puro spirito di campanilismo nazionale. Per il pescaggio o la larghezza ti rendi conto, seriamente parlando, di cosa sia un convoglio largo 60 metri e profondo 18 al pari di uno largo 45 metri e profondo 8,50 metri?Stiamo giocando o parlando sul serio tra persone serie attilio?
[quote name="Franco Pepe"]Ho appena letto la relazione settimanale dal 24 al 30 novembre.
Dopo due settimane di duro lavoro il foro d'ancoraggio n°8 è completo. Ne mancano ancora 5 + 23 per le piattaforme, a due settimane a buco fanno più di un anno solo per questo.
Nell'800 per la galleria del Frejus hanno inventato le perforatrici pneumatiche, quelli di T/M lo sanno o stanno facendo i buchi a pala e piccone con i palombari ?
Non fosse tutto terribilmente serio ci sarebbe da ridere.
Saluti amareggiati da Savona.[/quote]
E infatti, non ho letto ma tanto lo so che c'è scritto, di la la nave non schioda, ammesso che se schiodi, prima della fine del prossimo anno. Ma insomma non ci vuole mica l'oracolo per fare i conti con simili lavorazioni, siamo mica farmacisti con provette ed alambicchi li a fare le pozioni per raddrizzare..."omissis"... suvvia siamo seri non ci prendiamo per il...."omissis".
Saluti pepe. :-|
[quote name="Maurizio Scholl"]Brutte notizie, ormai si parla apertamente del 2014.
http://www.informazionimarittime.it/index.php?sezione=news&id=3187[/quote]
Bruttissime ma facilmente intuibili a priori. Per fortuna che al tavolo dei relatori non c'ero se no mi avrebbero dato del visionario da ricovero. Ripeto cosa è progettare altra è fare tenendo conto, ho sempre sostenuto questa tesi, che tra il progettista e la struttura c'è di mezzo il carpentiere ed i ferraiolo. E se questi non sono proprio d'accordo la struttura non la fai neanche a morire!
Chiaro il concetto?
Cià ;-)
[quote name="Attilio Regolo"]E va bene caro amico Mancini.
Le bende non usi portarle in testa nè in tasca, ma santo Dio, per la Concordia sotto operazione T/M è dall'inizio che non hai fatto altro che pronosticare sfracelli!
Posso capire che la mancata presa in considerazione da chi di dovere della tua rivoluzionaria idea-progetto ti abbia mandato su tutte e furie, ma da qui a prendertela pregiudizialmente in quel modo con il progetto T/M ce ne dovrebbe correre.
Io ti confermo la mia convinzione sincera che il progetto T/M, per quanto opinabile e criticabile sotto diversi aspetti, specie per i tempi di esecuzione e l'impatto ambientale, non penso affatto che possa avere alternative credibili dato lo scopo vero e finale per il quale è stato predisposto: raddrizzare e sollevare il minimo necessario quel mastodontico relitto per portarlo comunque e in qualche modo possibilmene tutto intero via dal posto dove disgraziatamente è andato a finire.
E cosa importa il pescaggio o la larghezza finali del relitto di fronte alla possibilità di riuscire effettivamente in un'impresa ritenuta universalmente quasi disperata nel mondo del "salvage" mondiale?[/quote]
Attilio ho moltissimi difetti ma anche qualche pregio. Non cito i difetti perchè sono tanti, i pregi non molti secondo me, e tra i pregi ne ho uno in particolare che è quello di togliermi il cappello quando qualcuno più bravo di me fa qualcosa meglio di me. Le critiche mi sono apparse subito fondate all'indomani di un colloquio avuto con chi aveva visto il progetto prima e meglio di me.Io avevo solo intuito la complessità dell'operazione l'altro l'ha vista. Detto questo non tacciarmi di pregiudizio bendato per cortesia. Togliere quell'affare da li pensando di sforacchiare il fondo del mare con pali inimmaginabili è pura follia. Ripeto ho sforacchiato il mondo in 40 anni ma mai in quel modo mi sarei sognato di proporre,una cosa del genere è fuori di testa.
Saluti :sigh:
Ah, mi scusi Rinaldi, mi sono dimenticato di precisare, anhe se mi sembra sottinteso per assimilare il più possibile l'esempio domestico al caso Concordia, che il lavello si deve considerare colmo d'acqua e che lo scolapasta vada posto in una posizione inclinata di circa 60-70° rispetto alla verticale.Grazie.
Ho appena letto la relazione settimanale dal 24 al 30 novembre.
Dopo due settimane di duro lavoro il foro d'ancoraggio n°8 è completo. Ne mancano ancora 5 + 23 per le piattaforme, a due settimane a buco fanno più di un anno solo per questo.
Nell'800 per la galleria del Frejus hanno inventato le perforatrici pneumatiche, quelli di T/M lo sanno o stanno facendo i buchi a pala e piccone con i palombari ?
Non fosse tutto terribilmente serio ci sarebbe da ridere.
Saluti amareggiati da Savona.
Brutte notizie, ormai si parla apertamente del 2014.
http://www.informazionimarittime.it/index.php?sezione=news&id=3187
E va bene caro amico Mancini.
Le bende non usi portarle in testa nè in tasca, ma santo Dio, per la Concordia sotto operazione T/M è dall'inizio che non hai fatto altro che pronosticare sfracelli!
Posso capire che la mancata presa in considerazione da chi di dovere della tua rivoluzionaria idea-progetto ti abbia mandato su tutte e furie, ma da qui a prendertela pregiudizialmente in quel modo con il progetto T/M ce ne dovrebbe correre.
Io ti confermo la mia convinzione sincera che il progetto T/M, per quanto opinabile e criticabile sotto diversi aspetti, specie per i tempi di esecuzione e l'impatto ambientale, non penso affatto che possa avere alternative credibili dato lo scopo vero e finale per il quale è stato predisposto: raddrizzare e sollevare il minimo necessario quel mastodontico relitto per portarlo comunque e in qualche modo possibilmene tutto intero via dal posto dove disgraziatamente è andato a finire.
E cosa importa il pescaggio o la larghezza finali del relitto di fronte alla possibilità di riuscire effettivamente in un'impresa ritenuta universalmente quasi disperata nel mondo del "salvage" mondiale?
[quote name="Attilio Regolo"]Caro Rinaldi, può fare tutti gli esempi che vuole ma non potrà dimostrare che lo schema di intervento del progetto T/M sul relitto Concordia, chiaramente illustrato in tsta a questo post di Giglionews, non debba funzionare.
Un esempio banale casalingo senza scomodare la giungla africana se permette glielo faccio io: provi ad esercitare una azione di trazione di rotolamento su uno solo dei manici di uno scolapasta di metallo magari preriempito di oggetti vari da cucina adagiato sul fondo di un lavello e vedrà che riscontrerà un'opposizione al rotolamento insospettabilmente lieve.
Cordiali saluti anche a lei.[/quote]
Sig.rinaldi non dimentichi di procurarsi un paio di dinamoetri da cucina, a molla, poi si faccia qualche conticino, vediamo cose ne viene fuori.Una avvertenza,se posso permettermi.
Provi a mettere il carico tutto da una parte poi sollevi!
Saluti signori :-*
Caro Rinaldi, può fare tutti gli esempi che vuole ma non potrà dimostrare che lo schema di intervento del progetto T/M sul relitto Concordia, chiaramente illustrato in tsta a questo post di Giglionews, non debba funzionare.
Un esempio banale casalingo senza scomodare la giungla africana se permette glielo faccio io: provi ad esercitare una azione di trazione di rotolamento su uno solo dei manici di uno scolapasta di metallo magari preriempito di oggetti vari da cucina adagiato sul fondo di un lavello e vedrà che riscontrerà un'opposizione al rotolamento insospettabilmente lieve.
Cordiali saluti anche a lei.
[quote name="Attilio Regolo"]Caro Ermanno, io le bende per fasciarmi la testa per ogni evenienza le tengo per abitudine nella cassetta dei medicinali, tu invece le bende a quanto pare tendi ad avvolgertele in testa prima di rompertela.
Cordiali saluti.[/quote]
Caro attilio forse penso ritengo che non sia questo il caso in cui si possa pensare di "provare" poi magari vediamo il da farsi. Forse non è chiaro ma questa è la classica "na botta e via", come và và non ci sono appelli.
NOn è una mia tendenza caratteriale fasciare anzi tempo anzi,ti diro, neanche le ho le bende a portata di mano.
Saluti :-*
Caro Ermanno, io le bende per fasciarmi la testa per ogni evenienza le tengo per abitudine nella cassetta dei medicinali, tu invece le bende a quanto pare tendi ad avvolgertele in testa prima di rompertela.
Cordiali saluti.
06-12-12
Citazione A. Regolo
Per produrre il prossimo esempio (provato in campo), per farlo essere “calzante”, mi impegno di fronte a questo Blog ad andare a cercare una nave simile alla Concordia semi affondata in un punto quasi attaccato ad una costa di granito, che assomigli a quello dell’Isola del Giglio, e che non ci sia fango sul fondale !!!!!! Anzi che al posto del fango ci siano due speroni di granito a distanza di circa 80 m uno dall’altro.
[quote name="Attilio Regolo"]Beh, Rinaldi, simpatico e suggestivo il suo esempio della Land Rover affondata nel fango africano dove la collaborazione tra due sistemi di azione uno di spinta e l'altro di tiro, riuscirono nell'impresa, ma è un esempio poco calzante con il caso progetto T/M e relitto Concordia.
Nel caso del fuoristrada il sistema autonomo di spinta motrice non era sufficiente per scarso attrito delle ruote affondate nel fango e ci fu la necessità di un robusto traino esterno, nel caso in questione della Concordia nessuno ha ancora dimostrato in modo inoppugnabile che il sistema di tiro progettato da T/M non sia efficace e sufficiente per il disincaglio-raddrizzamento della nave che non è affondata nel fango ma è appoggiata adagiata su speroni rocciosi subacquei in posizione limite favorevole alla possibilità di spostamento rotatorio intorno al ginocchio principale d'appoggio appunto con quel particolare sistema di trazione ideato ad hoc.
E comunque si tratta di pazientare ancora qualche mese e poi potremo verificare direttamente con i nostri occhi se le cose andranno proprio come previsto oppure no.[/quote]
Più dimostrato di quanto sia stato dimostrato credo sia inutile sottolinearlo.
Qualche mese...tsè!
Saluti :P
Beh, Rinaldi, simpatico e suggestivo il suo esempio della Land Rover affondata nel fango africano dove la collaborazione tra due sistemi di azione uno di spinta e l'altro di tiro, riuscirono nell'impresa, ma è un esempio poco calzante con il caso progetto T/M e relitto Concordia.
Nel caso del fuoristrada il sistema autonomo di spinta motrice non era sufficiente per scarso attrito delle ruote affondate nel fango e ci fu la necessità di un robusto traino esterno, nel caso in questione della Concordia nessuno ha ancora dimostrato in modo inoppugnabile che il sistema di tiro progettato da T/M non sia efficace e sufficiente per il disincaglio-raddrizzamento della nave che non è affondata nel fango ma è appoggiata adagiata su speroni rocciosi subacquei in posizione limite favorevole alla possibilità di spostamento rotatorio intorno al ginocchio principale d'appoggio appunto con quel particolare sistema di trazione ideato ad hoc.
E comunque si tratta di pazientare ancora qualche mese e poi potremo verificare direttamente con i nostri occhi se le cose andranno proprio come previsto oppure no.
Schemi progettuali Intoccabili ?????????
Vi racconto quello che ho visto con i miei occhi, che non è né un aneddoto né una frottola. Una Jeep Land Rover di servizio in un cantiere nell’Africa mediterranea rimase impantanata nel fango e hai voglia a tentare e ritentare, tutte e 4 le ruote motrici avevano scavato buche e affondato la macchina per almeno ¼ del diametro delle gomme. Stavamo vicino ad una zona “diciamo agricola” nella quale al posto dei trattori aravano il terreno con l’antico sistema dell’erpice trainato da due buoi.
Qualcuno riuscì a convincere i contadini a darci una mano, anzi 8 zampe di buoi, si collegò un cavo al traino dell’erpice e l’altro al punto di forza anteriore della Jeep.
Ebbene dopo un paio di tentativi il Land Rover uscì dal fango, con il motore che azionava le 4 ruote motrici e quel pizzico di traino in più che i buoi gli fornirono.
Vi confesso che, in quell’occasione, “anch’Io ero pessimista sull'eventuale buon esito finale.
Questo ricordo mi è ritornato in mente, e ve lo inserisco per alleviare le vostre “interlocuzioni” , leggendo l’affermazione “ sono già tanto complicate così le cose nel progetto e nel cantiere T/M-Concordia che stare ulteriormente a complicarle con una sovrapposizione di altra metodologia e tecnica non farebbe che produrre altra confusione e altri ritardi.
E per quanto riguarda l'ipotesi più volte prospettata da Pietro Rinaldi di aiutare il progetto T/M con un sistema aggiuntivo di gonfiabili di spinta magari mutuato dal progetto Mancini sul lato sommerso di dritta ritengo abbia ragione lo stesso Mancini quando dice che è ormai impossibile intersecare e sovrapporre le due tecniche sia per la diversità di base delle stesse sia perchè allo stato delle cose nel cantiere Concordia non si può che tentare di proseguire con la procedura avviata T/M anche se il Mancini stesso resta profondamente pessimista sull'eventuale buon esito finale.
E poi, caro Rinaldi, sono già tanto complicate così le cose nel progetto e nel cantiere T/M-Concordia che stare ulteriormente a complicarle con una sovrapposizione di altra metodologia e tecnica non farebbe che produrre altra confusione e altri ritardi.
E infine, non credo affatto che lo staff di progettazione e conduzione lavori della T/M potrebbe ammettere, di fronte al mondo del "Salvage" e non solo una "sconfessione" sostanziale del proprio schema progettuale di base che si basa sopratutto sull'azione di trazione rotatoria sul lato emerso per disincaglare e iniziare a raddrizzare il grande relitto.
[quote name="Attilio Regolo"]E tutto quel pò pò di rivoluzione tecnica e tecnologica, senza una adeguata casistica curriculare precedente, per guadagnare tutto sommato qualche metro di pescaggio e una decina di metri di accessibilità ai porti?
Scuasami Ermanno, e continui a meravigliarti e arrabbiarti urbi et orbi perchè la tua idea-progetto non è stata presa in adeguata considerazione?
Ma è per questo che ti avevo chiesto se nel tuo tipo di progetto innovativo si potesse fare a meno di fastidiose e laboriose e del tutto imprevedibili, in quantità e costi, operazioni aggiuntive rispetto a quelle del progetto T/M quali il rattoppamento preliminare di tutte le falle e l'allestimento di un sistema di pompaggio per svuotamento acqua confinata nello scafo.
Solo in tal modo, con una drastica semplificazione e taglio delle fasi operative di progetto, si poteva sperare e si potrebbe sperare e tanto più in futuro per casi analoghi, visto che sulla Concordia ormai non è più possibile inserirsi,che un simile tipo di progetto possa essere valutato come meriterebbe.[/quote]
Attilio qualche metro come dici tu consentirebbe di entrare nella quasi totalità dei porti limitrofi dotati di carenaggio, e non è poco. Rattoppare le falle con costa milioni di dollari,non diciamo stupidaggini per cortesia. Quanto al sistema di svuotamento,ebbi modo modo anche di parlarne con un grande tecnico nonchè amico personale,ben addentro alla questione. E' un sistema molto efficace che per gran parte sfrutta il principio delle bocche battenti che sfruttano appunto il battente d'acqua sopra la bocca stessa,il resto lo fanno le pompe che non consumano neanche più di tanto e non costano, anch'esse come le toppe, milioni di dollari. Attilio come vedi alla fin fine s'è proprio pensato a tutto.v Togliere l'acqua è veramente l'ultimo dei pensieri.
Saluti :-|
L'ipotesi del successo è tanto maggiore quanto più semplice è la metodologia ed il tempo impiegato per realizzarla.Quanto allo stato attuale ritengo estremamente complicato inserire un progetto nell'altro o affianco all'altro non foss'altro per una diversa sensibilità progettuale e concettuale dei due.Per dare un contributo al raddrizzamento sarebbe necessario che i nostri baricentri coincidessero ma così non è.Il loro è stato considerato come nello schema il nostro è da tutt'altra parte.Stante queste enormi discordanze riesce difficile tarare due interventi all'unisono specialmente nella fase in cui sono le attività addosso alla nave.Altro concetto totalmente diverso sta nelle fasi operative.Nel T/M si ruota definitivamente con la nave affondata per trazione(semplificando)dello scafo. Nel nostro si ruota a scafo sollevato(tanto vero che per sollevare si usano oltre 50.000 tonnellate delle circa 70.000 disponibili)dal fondo,per azione dei momenti generati dalle volute eccentricità dei baricentri sfruttando semplicemente la discordanza tra peso e spinta idrostatica ottenuta per differenziali di pressione negli elementi di sollevamento.Altra differenza sta nel fatto che i cestelli di contenimento dei galleggianti sono in cordame di carbonio estremamente resistenti (inutile citare noiose cifre) ma necessariamente impiegabili su di uno scafo pulito ed esente da asperità quali ad esempio sono le attuali travi di fiancata e quant'altro aggiunto nel frattempo.Come vede ci sono tutta una serie di controindicazioni apparentemente insignificanti ma estremamente determinanti.Non parliamo della differenza di peso tra le due metodologie che sono distanti anni luce.
Lo stesso metodo di rotazione è completamente diverso e realizzato con un sistema di cavi a "farlalla" manovrati da terra e da pontoni a mare a nave sollevata. Come vede i punti di contatto tra i due non ve ne sono sol perche sono stati "cancellati" con i lavori in corso.
saluti
E tutto quel pò pò di rivoluzione tecnica e tecnologica, senza una adeguata casistica curriculare precedente, per guadagnare tutto sommato qualche metro di pescaggio e una decina di metri di accessibilità ai porti?
Scuasami Ermanno, e continui a meravigliarti e arrabbiarti urbi et orbi perchè la tua idea-progetto non è stata presa in adeguata considerazione?
Ma è per questo che ti avevo chiesto se nel tuo tipo di progetto innovativo si potesse fare a meno di fastidiose e laboriose e del tutto imprevedibili, in quantità e costi, operazioni aggiuntive rispetto a quelle del progetto T/M quali il rattoppamento preliminare di tutte le falle e l'allestimento di un sistema di pompaggio per svuotamento acqua confinata nello scafo.
Solo in tal modo, con una drastica semplificazione e taglio delle fasi operative di progetto, si poteva sperare e si potrebbe sperare e tanto più in futuro per casi analoghi, visto che sulla Concordia ormai non è più possibile inserirsi,che un simile tipo di progetto possa essere valutato come meriterebbe.
Citazione Mancini: Purtroppo devo spegnere il suo entusiasmo e le sue speranze.
Quello che ho rappresentato nel mio precedente commento non può essere considerato “entusiasmo”, ma certamente una speranza, proiettata a non vedere fallire l’intervento in corso e, conseguentemente il prolungamento sine die di questa tragedia.
Sono sicuro che nel confronto fra i due metodi, il Suo si presenta senz’altro come “ il più Pulito” , ovvero meno impattante e il più sbrigativo: sempre ipotizzandone il successo.
Ho qualche dubbio sul fatto che “allo stato attuale di avanzamento dei lavori T/M” non possa esistere possibilità alcuna di aggiungere dei tira-spingi, basati sul principio di galleggiabilità, che diano un contributo positivo al sollevamento della fiancata di dritta della Concordia in fase di raddrizzamento (rotazione) e in quella di stabilizzazione una volta messa in verticale.
Sono un pò come San Tommaso, se non tocco o non vedo con i miei occhi non mi sento di dare giudizi tecnici affrettati, e poi non sta a me darli.
Sig.rinaldi completo il ragionamento circa la seconda parte del suo quesito.
Che le soluzioni giuste stiano sempre nel mezzo è più che sacrosanto,tanto vero che sono un convinto assertore del teorema nel quale si afferma che "nessuno è depositario del credo" meno che mai noi.
Purtroppo devo spegnere il suo entusiasmo e le sue speranze. Allo stato mi riesce difficile pensare ad un accostamento delle due tecniche che si sarebbero potute intersecare 3/6 mesi or sono. Per come è stato modificato e variato lo stato dei luoghi e del relitto sarebbe oggi, come in futuro, impossibile accostare in qualche modo le due tecniche che sono e restano totalmente discordi. Significherebbe in altri termini rimuovere tutto ciò che è stato saldato sulla nave e posato sotto la nave in quanto costituirebbe non giovamento ma fonte di danni alle attrezzature di sollevamento.Pertanto anche se oggi si dovesse decidere diversamente sarebbe impensabile farlo e comunque non in tempi ragionevolmente brevi. Nel nostro progetto si parla di circa 90/100 giorni chiavi in mano (nave ricoverata) proprio perchè a scafo "pulito" si sarebbe potuta avviare una filiera di lavorazioni tali e concatenate da consentire appunto di procedere con estrema velocità "conditio sine quae non" basilare del progetto in questione oltre che nulla che potesse interferire con l'ambiente, il fondo, il sottosuolo e lo scafo stesso.
Le basti pensare che nel progetto è implicito un piano "B" nel quale si prevede e si garantisce il galleggiamento anche a scafo "sezionato" se pur non in condizioni di mantenere il corretto assetto ma galleggiante. Questo è frutto dell'indipendenza intrinsecamente introdotta nella gestione nella costruzione, il montaggio e la gestione dei singoli elementi di sollevamento.
Insomma ciò che solitamente viene definito un progetto "pulito".
Saluti e.m.
[quote name="Attilio Regolo"]Ciao Ermanno, ma così come i progettisti T/M hanno deciso infine, per semplificare, di fare a meno del tappamento falle e quindi della necessità dello svuotamento artificiale della nave in corso di sollevamento, non potresti anche tu con il tuo staff ripensare il vostro progetto negli stessi termini e renderlo in tal modo ancora più competitivo anche nei confronti dello stesso progetto T/M?[/quote]
Attilio siamo da capo. Allora le condizioni di galleggiamento di quella nave possono essere solo due.
La prima: non chiudere nulla e affidare il galleggiamento ai soli serbatoi esterni. Con questa metodologia si ottiene un pescaggio di 12/18 metri ancora non si sa bene ed una larghezza di convoglio di non meno di 55 metri.
La seconda : chiudere le falle ed affidare il galleggiamento finale allo scafo stesso, agli elementi galleggianti ed eventualmente al bacino affondabile. Con questa metodologia si ottiene un pescaggio di 8,30 ed una larghezza massima di 45,50 con la possibilità di ridurla a 35,50 giunti a destinazione.
La domanda è qual'è preferibile tra le due per il trasferimento e ricovero in bacino?
Il progetto è già competitivo è solo che "[u][b]NON LO SI E' MAI VOLUTO ADOTTARE O QUANTOMENO VALUTARE[/b][/u]"
Saluti :P
[quote name="Pietro Rinaldi"]Sono andato a leggere il link con la sintesi dei dati. Allora Esimio Ing. Mancini, è lecito affermare che quanto riportato su questo giornale
www.ogginotizie.it/.../#.ULybzo7vVCU , è frutto del suo sacco ?
Non vedo nulla di male, in questo, ma mi domando sempre il perché non deve essere esplicitamente dichiarato.
Tornando alla Sua intuizione progettuale che rispetto, come più volte da Me dichiarato, insisto sul fatto, sempre a parere personale, che la verità (ovvero le più giuste soluzioni tecniche) spesso “stanno nel mezzo” e, qualora l’esito dell’intervento in corso, subisca ulteriori ritardi e/o incontri nuove ed impreviste difficoltà, sarebbe assai intelligente intersecare la possibilità di “aiutarsi” con spinte o tiri aggiuntivi a sollevare (come Lei propone) nella cruciale fase di raddrizzamento della Concordia.[/quote]
Può esserlo nella misura in cui ha redatto l'articolo ha fatto uso di dati e considerazioni già ampiamente rese note e riprese da varie testate anche internazionali. Non dimentichiamo alla fine di febbraio che il nostro progetto era pronto e ne venne data ampia informazione a tutti gli organi competenti interessati a vario titolo alla vicenda. Ciò vale anche per le osservazioni fatte al T/M in tempi successivi e con identiche modalità.Quindi se è questa la base di partenza ebbene si, quanto si scrive è riconducibile in tal senso alla nostra farina, tanto più che in giro di altra farina se ne è vista ben poca.
Saluti e.m.
Ciao Ermanno, ma così come i progettisti T/M hanno deciso infine, per semplificare, di fare a meno del tappamento falle e quindi della necessità dello svuotamento artificiale della nave in corso di sollevamento, non potresti anche tu con il tuo staff ripensare il vostro progetto negli stessi termini e renderlo in tal modo ancora più competitivo anche nei confronti dello stesso progetto T/M?
Sono andato a leggere il link con la sintesi dei dati. Allora Esimio Ing. Mancini, è lecito affermare che quanto riportato su questo giornale
www.ogginotizie.it/.../#.ULybzo7vVCU , è frutto del suo sacco ?
Non vedo nulla di male, in questo, ma mi domando sempre il perché non deve essere esplicitamente dichiarato.
Tornando alla Sua intuizione progettuale che rispetto, come più volte da Me dichiarato, insisto sul fatto, sempre a parere personale, che la verità (ovvero le più giuste soluzioni tecniche) spesso “stanno nel mezzo” e, qualora l’esito dell’intervento in corso, subisca ulteriori ritardi e/o incontri nuove ed impreviste difficoltà, sarebbe assai intelligente intersecare la possibilità di “aiutarsi” con spinte o tiri aggiuntivi a sollevare (come Lei propone) nella cruciale fase di raddrizzamento della Concordia.
[quote name="Oliviero Marongiu"]Non sono un esperto però con tutti quei soldi avrei fatto diretamente un bacino artificiale tirato su la nave chiudedo le falle aperte e poi levato il bacino.... Ci sono tante tecniche vedi Dubai la famosa vela ecc..sul progetto secondo me anno influenzato moltissimo le assicurazioni . Su i tempi sono lentissimi perché lavorano sempre in sicurezza...[/quote]
Se i tempi sono lunghissimi,sicurezza a parte ma quella è di sacrosanto rito, è perchè un progetto del genere per come è concepito richiede tempi stratosferici e deve comunque fare i conti con il mare.
La sicurezza fa parte integrale e contestuale di ogni progetto e non fa mai perdere tempo se è ben organizzata come credo per certo lo sia in quel cantiere.
Saluti Oliviero.
Non sono un esperto però con tutti quei soldi avrei fatto diretamente un bacino artificiale tirato su la nave chiudedo le falle aperte e poi levato il bacino.... Ci sono tante tecniche vedi Dubai la famosa vela ecc..sul progetto secondo me anno influenzato moltissimo le assicurazioni . Su i tempi sono lentissimi perché lavorano sempre in sicurezza...
Questi sono i dati di calcolo principali e fondamentali estratti dal nostro progetto e per esso impiegati,in parte frutto di lunghe ricerche, in parte ricostruiti e calcolati con adeguati ragionamenti.
Naturalmente anche i commenti e le osservazioni fatte sul T/M sono state tratte da questi dati e da ciò che nel tempo lo stesso consorzio ha reso pubblico. Inoltre è stata ampiamente trattata sotto vari aspetti ogni possibile combinazione ,implicazione e complicazione operativa derivante dalle singole fasi di esecuzione dei lavori a venire ed avvenuti ,fatti e circostanze per gran parte regolarmente avveratesi così come previsto si sarebbero verificate. Tutto ciò è stato via via pubblicato su questo blog e successivamente tolto a seguito di spiacevoli inconvenienti verificatisi nel corso dei mesi sia al sottoscritto che a qualche collaboratore nonchè amico. Ovviamente essendo pubblici possono essere stati ripresi da chiunque ne volesse trarre spunto per tutti i ragionamenti immaginabili pro e contro ovviamente. Per correttezza deontologica ed onestà intellettuale ne pubblichiamo di nuovo uno stralcio.
[quote name="Attilio Regolo"]E comunque, siccome questo post a firma di Ermanno Mancini si intitola "dite la vostra ul progetto T/M" e non sul progetto Mancini & C. che nessuno tranne Mancini conosce nel dettaglio, ripetiamo, scusandoci con Ermanno Mancini per l'evetuale "basso profilo" della trattazione, qualche cosa sul progetto T/M già detta nei precedenti commenti e che non mi pare sia mai stata ribattuta o contradetta nella sostanza.
Prescindendo dalla massività strutturale e invasività ambientale del progetto T/M che non abbiamo mai disconosciuto, anche se sono state enfatizzate all'invosimile, e tralasciando l'approfondimento sulla piattafoma subacquea e sul letto di cemento per aumentare la sicurezza e l'efficacia operativa del sistema di disincaglio e raddrizzamento, vorrei ribadire l'importanza della presenza dei grandi cassoni ancorati sui fianchi della nave, che con la loro massa non tanto a vuoto quanto a pieno variabile garantiscono stabilità e galleggiamento regolabili e controllabili sul grande relitto in ogni singola fase del recupero senza bisogno di preliminari laboriose e difficili sigillature delle piccole medie e grandi vie d'aqua presenti e senza la necessità di uno ponderoso e complesso sistema di svuotamento progressivo e controllato della enorme massa d'acqua presente all'interno dello scafo e che a vie d'acqua lasciate aperte se ne esce da sola mano mano che la nave viene fatta galleggiare.[/quote]
Attilio mi stai sottovalutando, ho scritto fiumi di roba e di numeri su quel progetto e non venirmi a dire che sono tutti sballati per cortesia dai. Fai sempre il finto tonto tu eh!
saluti :zzz
Per quanto riguarda poi Ermanno se ci sono o ci faccio quando chiedo chiarimenti o faccio osservazioni sul tuo progetto, peraltro noto sul blog solo in linea di larga massima, diciamo che è un pò l'uno e un pò l'altro.
Non ti nascondo che la tua idea innovativa mi ha incuriosito e interessato fin dal suo primo apparire, riconoscendone se non per esperienza di pratica ingeneristica ma per istinto e intuito un valore potenziale notevole sopratutto perchè posto in totale contrapposizione con quello ufficiale della T/M.
Ed è per questo che ho cercato di saperne di più e di indagare più in profondità possibile talvolta facendo finta di non aver capito e molte altre volte cercando a bella posta di mettere in crisi le tue certezze.
E dopo alcuni mesi di questo esasperante "tira e molla" che ha rischiato di stancare oltre che noi stessi anche qualche lettore e partecipante del blog posso sinceramente esprimerti una mia prima convinzione.
La tua idea progetto, del tutto innovativa per non dire rivoluzionaria nel settore rispetto a quanto fatto nel "Salvage" fino ad oggi, ritengo vada presa in forte considerazione per l'oggi ma sopratutto per il futuro.
In quanto non ancora sufficientemente sperimentata e collaudata non si può certo pretendere che venga accettata e applicata tutta e subito specialmente in un caso come quello della Concordia al Giglio, ma certamente è meritevole di ulteriore e attento approfondimento.
Se non altro tutto questo può servire a fare da pungolo e stimolo per l'altro progetto quello tradizionale in atto nel cantiere Concordia della T/M che se dovesse andare troppo per le lunghe e dovesse mostrare il fiato corto o difficoltà eccessive si potrebbe sempre dire "ecco c'era un progetto migliore e diverso a disposizione e non lo si è voluto fare".
Cito il link segnalato da Maurizio Scholl
Ho letto con interesse le due parti della trattazione sulla modellazione statica dell’intervento in corso per la rimozione della Concordia, riportata nell’articolo di Oggi Notizie datato 19 nov. 2012.
L’analisi , non è firmata, ma sembra chiaramente condotta da un Tecnico, che è andato a scomodare anche i criteri antichi sul comportamento dei materiali fragili di Mohr-Coulomb o della massima tensione tangenziale.
Voglio chiedere agli Illustri interlocutori di questo Blog, per il momento, solo un parere sulla veridicità o attendibilità dei dati geometrici, dei pesi in gioco e dei momenti, riportati nell’articolo.
E comunque, siccome questo post a firma di Ermanno Mancini si intitola "dite la vostra ul progetto T/M" e non sul progetto Mancini & C. che nessuno tranne Mancini conosce nel dettaglio, ripetiamo, scusandoci con Ermanno Mancini per l'evetuale "basso profilo" della trattazione, qualche cosa sul progetto T/M già detta nei precedenti commenti e che non mi pare sia mai stata ribattuta o contradetta nella sostanza.
Prescindendo dalla massività strutturale e invasività ambientale del progetto T/M che non abbiamo mai disconosciuto, anche se sono state enfatizzate all'invosimile, e tralasciando l'approfondimento sulla piattafoma subacquea e sul letto di cemento per aumentare la sicurezza e l'efficacia operativa del sistema di disincaglio e raddrizzamento, vorrei ribadire l'importanza della presenza dei grandi cassoni ancorati sui fianchi della nave, che con la loro massa non tanto a vuoto quanto a pieno variabile garantiscono stabilità e galleggiamento regolabili e controllabili sul grande relitto in ogni singola fase del recupero senza bisogno di preliminari laboriose e difficili sigillature delle piccole medie e grandi vie d'aqua presenti e senza la necessità di uno ponderoso e complesso sistema di svuotamento progressivo e controllato della enorme massa d'acqua presente all'interno dello scafo e che a vie d'acqua lasciate aperte se ne esce da sola mano mano che la nave viene fatta galleggiare.
Segnalo il ,per voi molto antipatico, solito link:
http://www.ogginotizie.it/194447-costa-concordia-alla-fine-chi-dovra-pagare/#.ULybzo7vVCU
[quote name="Attilio Regolo"]Ma allora, Ermanno, se con l'esperimento del boccione di vino vuoto nella vasca da bagno hai dimostrato che la nave può galleggiare da sola, mi puoi levare la curiosità di come mai , dopo aver pensato di tappare capillarmente tutte le falle sia a sinistra che a destra sia sopra che sotto, e di svuotare progressivamente l'intero corpo della nave dalle centinaia di migliaia di metri cubi di acqua confinata, cosicchè non solo si mette a galleggiare da sola ma anche si raddrizza da sola dato che non è un boccione a simmetria cilindrica, come mai hai pensato anche di fasciarla preliminarmente con quel pò pò di apparato gonfiabile specialissimo e costosissimo "usa e getta"?[/quote]
Attilio tu mi sconcerti, non rtiesco a capire se ci fai o ci sei,ma secondop me ci fai.
Se guardi le slide capisci chiaramente che la nave viene prima sollevata dagli elementi, poi ruotata e messa in asse , poi si inizia a svuotare per poterla alleggerire poi la si infila sopra al bacino poi la si può traslare altrove.
Ti posso dire che stante il peso della nave scarica e asciutta che è di circa 44.400 tonnellate, si avrà un pescaggio di circa 8.35 ottenuto facendo la differenza tra il peso nave e la spinta esercitata dai galleggianti a scafo dritto quindi immersi addosso alla nave.
Inserendo il bacino per quetioni di sicurezza del convoglio, visto che non sappiamo in quali condizioni si trovino le strutture longitudinali e trasversali, quindi non sappiamo e nessuno sa, se riesce a star dritta e galleggiare per proprio conto, per sicurezza dicevo,si è pensato al bacino affondabile a supporto delle strutture della nave.Non c'è niente di costosissimo ma solo di più razionale e di milioni ne stanno spendendo un fiume. Per i pezzi di ferro vanno bene per altro no?
Mi sembra che tu ogni volta abbia bisogno di una rinfrescatina o sbaglio?
Cavolo è così difficile da capire?
Saluti
[quote name="Maurizio Scholl"][quote]Motivo per cui il progetto non verrà reso pubblico Saluti e.m.[/quote]
Questa tua scelta la rispetto ma me ne dispiace assai :-| Penso a tutti quelli che ti hanno dato del pazzo visionario presuntuoso rompiballe burino di un ingegnere che pensava di tirare su una nave con i palloncini volanti delle fiere.
Scelta saggia, caro Ermanno.
Auguri a te e auguri di buon lavoro agli operai della T/M e alla dirigenza tecnica che opera sull'Isola.[/quote]
Non so quanto saggia ma sicuramente sofferta e dibattuta. Quanto agli epiteti sono tali e tali restano non mi scalfisconi più di tanto,tenuto conto del fatto che nessuno ha mai provato a smentire,carte alla mano,mezza riga di quanto scritto. Questo per certi versi mi lusinga per altri mi rattrista. Solo basso profilo oppure ignoranza nel merito?
Non si saprà mai.
Peccato si sarebbe potuto veramente fare un buon lavoro, veloce, sicuro, innovativo. Questo il nostro establishment di vertice, questo ci dobbiamo tenere. Ne riparleremo tra qualche mese.
Saluti e.m.
Ma allora, Ermanno, se con l'esperimento del boccione di vino vuoto nella vasca da bagno hai dimostrato che la nave può galleggiare da sola, mi puoi levare la curiosità di come mai , dopo aver pensato di tappare capillarmente tutte le falle sia a sinistra che a destra sia sopra che sotto, e di svuotare progressivamente l'intero corpo della nave dalle centinaia di migliaia di metri cubi di acqua confinata, cosicchè non solo si mette a galleggiare da sola ma anche si raddrizza da sola dato che non è un boccione a simmetria cilindrica, come mai hai pensato anche di fasciarla preliminarmente con quel pò pò di apparato gonfiabile specialissimo e costosissimo "usa e getta"?
Cito i commenti di Franco Pepe e di Oliviero Marongiu
Forse Pepe quelle quattro parole sulla grande gru e Schettino avrebbe potuto evitarle.
Marongiu dovrebbe capire che i lavoratori sono sempre i primi ad essere rispettati, nei commenti.
I problemi sulla rimozione della Concordia, se esistono, sono altri (giusto il discorso dei tempi … per fare l’esempio più calzante) , Io credo, che anche Lui gli abbia inquadrati e, magari, potrebbe parlarcene.
[quote]Motivo per cui il progetto non verrà reso pubblico Saluti e.m.[/quote]
Questa tua scelta la rispetto ma me ne dispiace assai :-| Penso a tutti quelli che ti hanno dato del pazzo visionario presuntuoso rompiballe burino di un ingegnere che pensava di tirare su una nave con i palloncini volanti delle fiere.
Scelta saggia, caro Ermanno.
Auguri a te e auguri di buon lavoro agli operai della T/M e alla dirigenza tecnica che opera sull'Isola.
..come volevasi dimostrare, sig pepe stanno praticamente fermi, inutile leggersi i rapporti settimanali non si muove nulla.
E questa a detta di qualcuno è il mega progetto mastodontico risolutore. Come sale un pò il mare tutti fuori a passare le serate davanti al camino con un fiasco de vin!
Salut gente. :zzz
[quote name="Attilio Regolo"]Ah, quasi dimenticavo di controosservare a Ermanno Mancini che quello dello scolapasta o colabrodo nel lavello non mi sembra affatto un esempio poco calzante per il caso Concordia dato che intendevo parlare di un colabrodo di metallo e non di un boccione di vetro per il vino nella vasca da bagno.
Saluti di nuovo e buon ballottaggio primarie CS.[/quote]
Tanto vero che il boccione affondato prima viene a pelo d'acqua poi si gira con una facilità estrema e togliendo tutta l'acqua galleggia esattamente come si vuole galleggi la nave,senza mettere addosso nessun altro boccione( serbatoi) più pesanti di quanto possano sollevare.
Del resto se con i compositi si fanno le super barche super veloci super leggere e super performanti non si capisce per quale motivo le stesse tecniche non possano essere usate in questo caso. Qualcuno mi spieghi per cortesia.
Grazie :-|
[quote name="Attilio Regolo"]E' vero, un colabrodo non galleggia ma non fa nemmno un granchè di opposizione alla rotazione quando è posato sul fondo del lavello pieno d'acqua e cerchi di rimetterlo dritto partendo da una posizione inclinata.
E' vero anche che in posizione stabile dritta sul fondo il colabrodo ci sta perchè i fori sono equamente distributi sulla superficie che non è propro il caso del relitto-Concordia ma è anche vero che se lo sollevi così com'è continua a non fare tanta opposizione agli sforzi stavolta di sollevamento proprio perchè l'acqua cola via via che sollevi.
Insomma ancora non sono convinto della necessità del tappamento preliminare dei fori prima di raddrizzarlo e pertanto della conseguente obbligata necessità di svuotamento progressivo in fase di sollevamento-galleggiamento-rddrizzamento un pò per spinta idrostatica naturale e un pò per spinta verticale impressa sia dal basso che laterale.
E comunque continuo a rifletterci sopra.
Saluti e buon fine settimana.[/quote]
Attilio un colabrado per poter navigare deve diventare scafo,nave, chiatta bettolina e come più ti piace. Noi la nave l'abbiamo già basta renderla di nuovo nave e quella galleggia e cammina con le sue gran belle gambe.
Saluti :P
[quote name="Franco Pepe"]...
Se fossero stati rispettati i programmi in questi giorni Concordia dovrebbe essere in corso di raddrizzamento,......[/quote]
Infatti secondo i nostri calcoli, iniziando i giugno al massimo per i primi di settembre la nave sarebbe stata in cantiere.
E' infatti questa la cosa più impressionante di tutta la vicenda recupero. I tempi!
Ciò che causa sconcerto è proprio il fatto che si sia scelto aprioristicamente un progetto col quale già si sapeva a quali e quante difficoltà si sarebbe andati incontro con certezza attribuibili alla tecnica scelta, alle condizioni meteo ,alla difficoltà di gestire un elemento naturale quale è il mare,allo stato di conservazione del relitto e delle sue strutture in un ambiente tutt'altro che benigno con l'acciaio.Già in prima battuta i tempi e tecnica proposti dovevano far pensare o meglio ripensare tutta la procedura piuttosto che ripensarla in corso d'opera.A fronte di ciò si è comunque soprasseduto e ben ci si è guardati dall'esaminare proposte alternative velocissime semplicissime e certamente foriere,già in fase di elaborazione,di un'ottima percentuale di successo in breve tempo.Evidentemente gli interessi per la tale o tal altra azienda,forza politica e di maniera sono andate ben oltre gli interessi nazionali,regionali e locali che sono e restano,a mio avviso prioritari su tutto.
Se la cosa sfugge di mano non è certamente per colpa del meteo o di chissà quale altra controversia.Ognuno si assumerà le proprie responsabilità circa il proprio operato.
Cosa certa è che se, per malaugurata ipotesi che nessuno augura a nessuno,qualcosa dovesse andar storto saranno le istituzioni preposte a fare domande alle quali qualcuno dovrà rispondere con precisione e circostanza, me ed il mio gruppo compresi.Motivo per cui il progetto non verrà reso pubblico
Saluti e.m.
[quote name="Oliviero Marongiu"]Mi spiace per il sig pepe ma così c'è' poco rispetto per chi sta lavorando....[/quote]
Da lavoratore ho il massimo rispetto per coloro che ogni giorno si prodigano in un lavoro non certo leggero e comodo come andare sott'acqua.
Le mie riserve sono rispetto alle teste d'uovo che,mi pare con troppa leggerezza, hanno pianificato sbagliando non di giorni ma di mesi. Non mi si venga a dire che è colpa del maltempo, della roccia, della pioggia ecc.; tutte scuse buone per i giornali non per me.
Ecco da cosa scaturisce il riferimento al proverbio Ligure: da un luminare della materia (T/M), mi aspetto che sappia già quale cura sia necessario all'ammalato (Concordia) e faccia una prognosi (programma) per quanto possibile attendibile. L'impressione che si ha, leggendo i vari comunicati e guardando il progredire dei lavori, è che il luminare non sia così illuminato e per fare luce si sia rimesso sui libri a studiare la cura.
Spero aver chiarito, mi spiace passare per irrispettoso.
Ah, quasi dimenticavo di controosservare a Ermanno Mancini che quello dello scolapasta o colabrodo nel lavello non mi sembra affatto un esempio poco calzante per il caso Concordia dato che intendevo parlare di un colabrodo di metallo e non di un boccione di vetro per il vino nella vasca da bagno.
Saluti di nuovo e buon ballottaggio primarie CS.
E dagli a prendersela con i "battibecchi" sul blog cira i lavori nel cantiere della Concordia al Giglio.
Mi scusi Sig. Pepe, ma non spetta a chi partecipa spontaneamente ai battibecchi prendersi cura della Concordia al Giglio bensì alle aziende nazionali e internazionali che hanno preso appalti per decine e centinaia di milioni di dollari (o euro)) per svolgere questo specifico e gravoso compito.
Sul blog si possono esprimere solo libere opinioni e chi non le vuole leggere basta che clicchi altrove.
Certo non le si può dare torto, Sig. Pepe, quando si sfoga lamentandosi che a quest'oggi, secondo il programma preventivato all'inizio , la nave doveva già essere perlomeno in fase di raddrizzamento.
E d'altra parte la tecnica e tecnologia scelte per il progetto è di tipo tradizionale, senza tante sperimentazioni innovative, e presuppone grande dispiegamento di mezzi uomini e strutture per un caso totalmente nuovo per dimensione e complessità operativa in ambiente difficile e al momento i se pur notevoli ritardi accumulati sono ancora comprensibili e giustificabili.
Se poi qualcuno di noi, sul blog di Giglionews, ha acceso un vivo e serrato dibattito su critiche al progetto e su metodi alternativi più o meno rivoluzionari, secondo me è un bene per chiunque legga e partecipi.
Mi spiace per il sig pepe ma così c'è' poco rispetto per chi sta lavorando....
A tutti questi studi, dibattiti, battibecchi si adatta perfettamente un proverbio Ligure che (tradotto) suona così:
Mentre il dottore studia la malattia fa il suo corso.
Se fossero stati rispettati i programmi in questi giorni Concordia dovrebbe essere in corso di raddrizzamento, per ora è sempre lì, con la grande gru che ogni tanto va a farsi una crociera, speriamo che a condurla non ci sia un emulo di Schettino.
[quote name="Maurizio Scholl"]Si solleva l'oggetto quel tanto che basta. Lo si incaramella con 2 cavi comandati da 2 argani a terra e 2 a mare. Rigiri l'oggetto a piacimento in senso orario o antiorario. Tutta una questione di baricentri. Una volta stabilizzato in verticale lo porti su.... a falla chiusa, mi raccomando. Svuoti l'acqua in eccesso e lo porti al galleggiamento naturale... e poi lo porti dove vuoi. Piombino, Bangladesh...anzi lo si regala al sindaco di S. Stefano.
E' tutto nelle slide pubblicate sui" Contrari alla T/M".[/quote]
Maurì ,quante volte sono che spieghi e spiego sta cosa?
In dialetto tiburtino si direbbe in un modo che non posso riferire,nella vicina capitale mi pare si dica :>.
Cià :lol:
E' vero, un colabrodo non galleggia ma non fa nemmno un granchè di opposizione alla rotazione quando è posato sul fondo del lavello pieno d'acqua e cerchi di rimetterlo dritto partendo da una posizione inclinata.
E' vero anche che in posizione stabile dritta sul fondo il colabrodo ci sta perchè i fori sono equamente distributi sulla superficie che non è propro il caso del relitto-Concordia ma è anche vero che se lo sollevi così com'è continua a non fare tanta opposizione agli sforzi stavolta di sollevamento proprio perchè l'acqua cola via via che sollevi.
Insomma ancora non sono convinto della necessità del tappamento preliminare dei fori prima di raddrizzarlo e pertanto della conseguente obbligata necessità di svuotamento progressivo in fase di sollevamento-galleggiamento-rddrizzamento un pò per spinta idrostatica naturale e un pò per spinta verticale impressa sia dal basso che laterale.
E comunque continuo a rifletterci sopra.
Saluti e buon fine settimana.
Si solleva l'oggetto quel tanto che basta. Lo si incaramella con 2 cavi comandati da 2 argani a terra e 2 a mare. Rigiri l'oggetto a piacimento in senso orario o antiorario. Tutta una questione di baricentri. Una volta stabilizzato in verticale lo porti su.... a falla chiusa, mi raccomando. Svuoti l'acqua in eccesso e lo porti al galleggiamento naturale... e poi lo porti dove vuoi. Piombino, Bangladesh...anzi lo si regala al sindaco di S. Stefano.
E' tutto nelle slide pubblicate sui" Contrari alla T/M".
[quote name="Attilio Regolo"]Ermanno, con il tuo esempio del boccione di vino nella vasca del bagno non mi hai convinto, anche perchè io ho fatto la prova con lo scolapasta nel lavello di cucina ( ovviamente di nascosto da mia mogie sennò chiamava il 118) e non mi risulta affatto che cercando di ruotare intorno al ginocchio la nave così come si trova ora a falle aperte si provi più difficoltà che non presollevandola a falle chiuse.
Vogliamo rifletterci ancora un pò e aggiornarci per risentirci?[/quote]
Lo scolapasta è un colabrodo f acqua da tutte le parti e non galleggia.
Non è un esperimento calzante.Prova e vedrai che funziona,del resto le leggi dell'idrostatica stanno la da millenni basta semplicemente usarle.
saluti ;-)
Ermanno, con il tuo esempio del boccione di vino nella vasca del bagno non mi hai convinto, anche perchè io ho fatto la prova con lo scolapasta nel lavello di cucina ( ovviamente di nascosto da mia mogie sennò chiamava il 118) e non mi risulta affatto che cercando di ruotare intorno al ginocchio la nave così come si trova ora a falle aperte si provi più difficoltà che non presollevandola a falle chiuse.
Vogliamo rifletterci ancora un pò e aggiornarci per risentirci?
[quote name="Attilio Regolo"]Caro birbaccione fantasioso e un pò permaloso "ingegneraccio" tiburtino che in 40 anni di carriera ne hai fatte "più di carlo in francia".....
Tu piuttosto, nel progetto rivoluzionario proposto, puoi spiegaci meglio per quale motivo non hai mai pensato con il tuo sistema di gonfiabili di raddrizzare prima e sollevare dopo a falle aperte e non rattoppate in analogia con la sequenza T/M invece di sollevare prima tutto insieme a falle chiuse e raddrizzare dopo la nave piena d'acqua confinata?[/quote]
Molto semplice attilius: un oggetto che galleggia è sempre più maneggevole di uno che "non galleggia". E' molto più agevole e meno dispendioso in termini di sforzi di uno che "non galleggia" Puoi fare qualche prova pratica nella vasca da bagno di casa tua. Io l'ho fatta con i "boccioni" di vino,ovviamente senza il vino collocato altrove,fatti galleggiare con i guanti usa e getta infilati nel loro interno.Si solleva con il 26% in volume d'acqua che sloggia quando si gonfiano i guanti.Il boccione ne pesa 754 lordi pieno e affondato!La nave 55.500 quindi con +/- 14.430 t. si stacca dal fondo sale fino all'equilibrio: e non ci piove.
Cosa è girare sottosopra l'oggetto affondato altra è girarlo sottosopra semi sommerso!
L'acqua...vediamo l'acqua a che serve.Un oggetto che ruota deve vincere la sua inerzia a non voler ruotare. Se togli l'acqua galleggia troppo e si controlla male, se lasci l'acqua galleggia molto meno e si controlla meglio, e stiamo parlando della fase di rotazione dove è necessario che il baricentro di mantenga più in basso possibile verso il ginocchio destro quindi l'acqua dentro e al chiuso.
Tutto chiaro Attì?
saluti :-?
Caro birbaccione fantasioso e un pò permaloso "ingegneraccio" tiburtino che in 40 anni di carriera ne hai fatte "più di carlo in francia", tu dici che quelli della T/M stanno a "fa' un casino" lì nel cantiere della Concordia.
E io un pò ti credo: ma valli a convincere del contrario se ci riesci, anche loro avranno amor proprio e ostinazione quanto basta per perseverare sulla strada che hanno imboccato per arrivare alla meta, e a questo punto speriamo che Dio gliela mandi buona, se permetti, se non altro per rispetto dell'isola e di chi ci vive.
Tu piuttosto, nel progetto rivoluzionario proposto, puoi spiegaci meglio per quale motivo non hai mai pensato con il tuo sistema di gonfiabili di raddrizzare prima e sollevare dopo a falle aperte e non rattoppate in analogia con la sequenza T/M invece di sollevare prima tutto insieme a falle chiuse e raddrizzare dopo la nave piena d'acqua confinata?
L'articolo di Oggi Notizie l'ho postato per puro sfotto'...volevo vedere le vostre reazioni ;-) Adesso ne ho la conferma. 8)
Qualcuno s'è chiesto per quale motivo nessuna testata giornalistica e televisiva riporta o si interessa della vicenda recupero?
eeheheheheheheh . Vediamo se indovinate.
cià :eek:
No, non lo so. So che alcune persone sono state diffidate a partecipare a questa discussione. Pena l'esclusione dai prossimi appalti di salvage. Un fatto davvero grave. Ma il Palazzo, e forse anche il LOC, evidentemente, hanno argomenti persuasivi.
[quote name="Mirko Scotto"]Ancora un articolo preoccupante ... se la fonte non fosse il solito "OggiNotizie" ... ormai la sua credibilità è considerata pari a zero da tutta l'opinione pubblica interessata alla vicenda! Occhio che non perda credibilità anche chi ancora ci crede ... :lol:[/quote]
Il sig. scotto fa regolarmente indagine demoscopiche sui pareri della opinione pubblica.
La questione è che all'opinione pubblica viene sottoposto solo ciò che l'opionione pubblica è tenuta a sapere egregio sig scotto. ma le sembra di aver visto orecchini appesi al naso dell'opinione pubblica? Stessa domanda: come mai la totalità dei media non fanno cenno a nessun tipo di inconveniente lamentato e riportato durante i lavori?
Bella domanda eh!
:P
[quote name="Attilio Regolo"]
Evidentemente quel "birbaccione" fantasioso di Ermanno Mancini, probabilmente ossesionato dalla volontà di esaltare i benefici della sua idea-progetto alternativa dei materassini gonfiabili di spinta, è riuscito a penetrare nella psiche di molti lettori e partecipanti del blog con la sua indubbia capacitù di ingenerare sfiducia e pessimismo timoroso nei confronti del progetto in atto T/M.
Come se T/M non disponesse di uno staff di progettazione di altissimo livello che ha già ampiamente valutato tutti i pro e i contro e fosse invece composto di avventurosi praticoni che agiscono a tentativi e a tentoni.
E invece io non credo affatto che si così.
Sono convinto infatti che i progettisti T/M hanno soppesato tutte le variabili in gioco e che dall'alto della loro enorme e collaudatissima esperienza hanno formulato quel progetto attualmente in atto come l'unico in grdo di finalizzare l'impresa con elevate probabilità di riuscita e nelle condizioni di massima sicurezza possibile per uomini e mezzi.[/quote]
Attilio i non sono un birbaccione fantasioso ma, mi dispiace deluderti, un "ingegneraccio" che si sporca la mani di tanto in quanto, che di gavette ne ha pieni gli armadi, che in 40 anni ne ha viste fatte e risolte più o meno quanto il ben più famoso "carlo in francia". Indipercui di quale fantasia stai parlando se per grazia di dio ho un gran bel naso, occhio lungo ed orecchio sensibile?
Desolato ragazzo conosco il mestiere di brutto!
Ma quale birbaccione Attì?
Questi stanno a fa un casino!
:P
[quote name="Maurizio Scholl"]ERMANNO!!! 2 righe di spiegazione, no??? :zzz
Intanto studio:
dinmats.altervista.org/download/costruzioni_navali/dispensa.pdf
Ora so' il concetto di nave-trave (pag 27)..sono arivato fio a pagina 50.....ora però devo andare a comperare lo Sushi per mia figlia.
Cià[/quote]
Volentieri ma spiegazioni si cosa maurizio? me so perso! sgrunth!!!! :sad:
[quote name="Pietro Rinaldi"]A Scotto e Scholl
A mio umile avviso, nell’articolo di oggi notizie non c’è niente di nuovo, rispetto a quello che già si conosce e alle emergenti dubbiosità suscitate nella opinione pubblica.
A Scholl, la presa del dissalatore è nella caletta del Bonsere (sotto al cimitero), per portare inquinamento marino in quel punto, ci vorrebbe una forte mareggiata di grecale, un movimento imprevisto della Concordia, una consistente fuoriuscita di prodotti inquinanti che si diluiscono nell’acqua marina (ovvero non galleggiano) e vanno ad appestare l’acqua profonda del mare di cala Cannelle, cala Caldane, cala Torricella etc.
E’ un evento veramente “disgraziato” da prevedere !! Comunque, come dice Scholl, una giorbatella di maestrale e tutto torna come prima. Al più si spegnerà per un paio di giorni il dissalatore.
A Mancini, e sulla parola “jettatore” il suo ultimo post è molto romantico e ha un tocco di poesia !!!!! Ci vuole anche questo e fa bene al dialogo ….ogni tanto.[/quote]
Qualcuno s'è chiesto per quale motivo nessuna testata giornalistica e televisiva riporta o si interessa della vicenda recupero?
eeheheheheheheh. Vediamo se indovinate.
cià :eek:
Il termine jattura, jettatore a volte zella è arcaico folkloristico e popolare.Da quando è iniziata la vicenda i catastrofismi sono stati all'ordine del giorno,ma in realtà si è trattato di ben altro che catastrofismi fini a se stessi.Si potrebbero riportare passo passo tutte le indicazioni relative a fenomeni analizzati e puntualmente verificatisi.
Allora viene da fare una riflessione. Ci fosse stato uno, ma che dico mezzo, che a fronte di catastrofismi documentati analizzati e calcolati avesse minimamente fatto a sua volta analisi calcolo e documentazione per smentire.Mai visto nulla di simile. In sostanza se si sono scritte delle stronzate, personalmente mi sarebbe piaciuto che qualcuno avesse evidenziato le stronzata con dati di fatto verificabili e riscontrabili.Non è mai accaduto da nessuna fonte ufficiale e non. Quindi? Sono solo stronzate o c'è qualcosa in più di ragionato dedotto calcolato e riportato?
Ho sempre sostenuto e sostengo che correggere le altrui bozze è facile, fare le bozze ex novo un pò meno.
saluti :-|
A Mirko Scotto dico che se le cose nel cantiere Concordia fossero oggi ad uno stato di avanzamento più progredito e rassicurante come da previsioni originarie da cronologia di progetto, le informazioni tendenziose e preoccupanti tipo "OggiNotizie" sull'argomento sarebbero prese meno sul serio e lascerebbero il tempo che trovano.
A Pietro Rinadi invece dico che uno "Jettatore", inteso come "profeta di sventure", anche se talvolta si dovesse presentare con atteggiamento più romantico e poetico, resterebbe uno "Jettatore" e prima o poi, se non si provvede in tempo facendo le cose presto e bene come devono essere fatte, le sue previsioni malefiche potrebbero giungere in porto e cogliere nel segno.
A Scotto e Scholl
A mio umile avviso, nell’articolo di oggi notizie non c’è niente di nuovo, rispetto a quello che già si conosce e alle emergenti dubbiosità suscitate nella opinione pubblica.
A Scholl, la presa del dissalatore è nella caletta del Bonsere (sotto al cimitero), per portare inquinamento marino in quel punto, ci vorrebbe una forte mareggiata di grecale, un movimento imprevisto della Concordia, una consistente fuoriuscita di prodotti inquinanti che si diluiscono nell’acqua marina (ovvero non galleggiano) e vanno ad appestare l’acqua profonda del mare di cala Cannelle, cala Caldane, cala Torricella etc.
E’ un evento veramente “disgraziato” da prevedere !! Comunque, come dice Scholl, una giorbatella di maestrale e tutto torna come prima. Al più si spegnerà per un paio di giorni il dissalatore.
A Mancini, e sulla parola “jettatore” il suo ultimo post è molto romantico e ha un tocco di poesia !!!!! Ci vuole anche questo e fa bene al dialogo ….ogni tanto.
[quote name="Maurizio Scholl"]Non posso fare a meno di postare questo link:
http://www.ogginotizie.it/190388-costa-concordia-una-situazione-sempre-piu-precaria/#.ULZVIIVqzgU
Smit-Neri hanno rimosso il carburate. Mancano all'appello 300 m3 di carburante non pompabile. Delle acque nere non me ne preoccuperei....ignoro quando siano state svuotate l'ultima volta ma la Protezione Civile ha predisposto un piano per un eventuale sversamento. Ricordo che nella cala delle Canelle viene pompata l'acqua destinata al dissalatore. Una bella mareggiata è tutto torna come prima.
Che Dio benedica il Giglio :-)[/quote]
[quote name="Mirko Scotto"]Ancora un articolo preoccupante ... se la fonte non fosse il solito "OggiNotizie" ... ormai la sua credibilità è considerata pari a zero da tutta l'opinione pubblica interessata alla vicenda! Occhio che non perda credibilità anche chi ancora ci crede ... :lol:[/quote]
Al contrario mi preoccuperei di altre due cose.
Primo se nessuno pubblicasse più nulla.
Secondo se tutti pubblicassero d'improvviso tutto.
Due indicatori significativi antitetici e preoccupanti.
Saluti :P
Ancora un articolo preoccupante ... se la fonte non fosse il solito "OggiNotizie" ... ormai la sua credibilità è considerata pari a zero da tutta l'opinione pubblica interessata alla vicenda! Occhio che non perda credibilità anche chi ancora ci crede ... :lol:
Non posso fare a meno di postare questo link:
http://www.ogginotizie.it/190388-costa-concordia-una-situazione-sempre-piu-precaria/#.ULZVIIVqzgU
Smit-Neri hanno rimosso il carburate. Mancano all'appello 300 m3 di carburante non pompabile. Delle acque nere non me ne preoccuperei....ignoro quando siano state svuotate l'ultima volta ma la Protezione Civile ha predisposto un piano per un eventuale sversamento. Ricordo che nella cala delle Canelle viene pompata l'acqua destinata al dissalatore. Una bella mareggiata è tutto torna come prima.
Che Dio benedica il Giglio :-)
[quote name="Pietro Rinaldi"]Ho visitato i link richiamati sul Blog nel merito dei potenziali inquinanti che ha a bordo la Concordia (che, in verità avevo già letto).
Voglio dire che in effetti non sono cosa da poco e, fortunatamente, i carburanti e le acque nere mi pare che siano in buona parte stati rimossi nel primo intervento dalle Imprese Smit-Neri.
Però le disgrazie da alcuni annunciate mi sembrano veramente eccessive, considerando che l’emissione concomitante di tali prodotti dovrebbe veramente avvenire con una dirompente esplosione in loco della Concordia che, al momento e anche per il futuro … seppure incerto, mi sembra assai improbabile.[/quote]
Nessuno vuole essere esagerato o allarmista o "jettatore" ci mancherebbe per carità.Una cosa ho imparato in tanti anni e ciò che la materia e suoi derivati per quanto si pensa di saperne riserva serve delle sorprese quando meno ci si aspetta d'averle. Profondo rispetto per tale materia al di là di ogni ragionevole,possibile metodologia di calcolo e di previsione,siamo solo dei piccoli granelli di materia grigia a questo mondo di "materia" molto molto complicato. Nessuno sa ne può sapere cosa c'è dietro l'angolo.
saluti :roll:
[quote name="Maurizio Scholl"]ERMANNO!!! 2 righe di spiegazione, no??? :zzz
Intanto studio:
dinmats.altervista.org/download/costruzioni_navali/dispensa.pdf
Ora so' il concetto di nave-trave (pag 27)..sono arivato fio a pagina 50.....ora però devo andare a comperare lo Sushi per mia figlia.
Cià[/quote]
Ahahahahaha...sei forte dottò! Trave nave visto che roba carina?
cià
[quote name="Ermanno Mancini"]Questo è lo schema semplificato delle deformate della nave sotto tiro ma senza pesi propri.
http://www.giglionews.it/images/stories/allegati/studio_sforzi281112.jpg[/quote]
Putroppo la grafica non è un granchè e non ho potuto evidenziare i vari nodi presenti nella struttura. Vi èosso assicurare che vi sono delle inerzie di "ritardo" alla rotazione di alcune zone della nave impressionanti.
Comunque credo si capisca anche così in che modo si deforma,perchè si deforma non ci sono dubbi, e mi pare che fin qua siamo tutti daccordo, la nave quando è caricata e tirata in quel modo.
Saluti
[quote name="Pietro Rinaldi"]Citazione A.Regolo
Ora anche Franco Pepe dopo Pietro Rinaldi si fa prendere dai dubbi su quale sia il lato migliore per agire sulla Concordia per raddrizzarla e pensa a qualche sistema di spinta sotto la chiglia e sul fianco sommerso.
Bèh …. Regolo, hai interpretato male le mie due righe sul tira e spingi, era una semplice battuta ed una elementare considerazione su come spostare un carico “pesante”: se si lavora in due è sicuramente meglio !
Di dubbi e perplessità ne ho tanti e tante, e non solo sul raddrizzamento della nave, come altri che leggono questo Blog, per questo sto qui a dibatterli nella speranza di trasformarne almeno qualcuno in certezza.
Siccome ho letto le “cordiali disquisizioni” sulla resistenza o meno delle saldature dei cassoni metallici che installeranno prima sulla fiancata sinistra della Concordia, ho ritenuto osservare che per alleggerire o collaborare alla azione di tiro esercitata da una parte (sinistra) potesse essere certamente di aiuto spingere dall’altra, ovvero tirare la fiancata di dritta verso l’alto con l’uso di galleggianti , esercitando un momento ruotante ….. tutto quì.[/quote]
Ed è esattamente lo schema di principio del nostro progetto mediante il quale il sollevamento è ottenuto con un sistema di elementi particolari per forma e costituzione e la rotazione con l'azione combinata degli stessi elementi e poco più di 800 tonnellate di sforzo applicate in punti particolari dello scafo del tutto idonei a sopportare queste entità. Soprattutto senza aggiungere nulla,saldare nulla e tirare nulla. A quanto pare,devo putroppo ribadire con forza, in questo paese il "palazzo" fa sempre la differenza a discapito del paese ,a vantaggio dei soliti immeritevoli noti.
Saluti
ERMANNO!!! 2 righe di spiegazione, no??? :zzz
Intanto studio:
dinmats.altervista.org/download/costruzioni_navali/dispensa.pdf
Ora so' il concetto di nave-trave (pag 27)..sono arivato fio a pagina 50.....ora però devo andare a comperare lo Sushi per mia figlia.
Cià
Ho visitato i link richiamati sul Blog nel merito dei potenziali inquinanti che ha a bordo la Concordia (che, in verità avevo già letto).
Voglio dire che in effetti non sono cosa da poco e, fortunatamente, i carburanti e le acque nere mi pare che siano in buona parte stati rimossi nel primo intervento dalle Imprese Smit-Neri.
Però le disgrazie da alcuni annunciate mi sembrano veramente eccessive, considerando che l’emissione concomitante di tali prodotti dovrebbe veramente avvenire con una dirompente esplosione in loco della Concordia che, al momento e anche per il futuro … seppure incerto, mi sembra assai improbabile.
Citazione A.Regolo
Ora anche Franco Pepe dopo Pietro Rinaldi si fa prendere dai dubbi su quale sia il lato migliore per agire sulla Concordia per raddrizzarla e pensa a qualche sistema di spinta sotto la chiglia e sul fianco sommerso.
Bèh …. Regolo, hai interpretato male le mie due righe sul tira e spingi, era una semplice battuta ed una elementare considerazione su come spostare un carico “pesante”: se si lavora in due è sicuramente meglio !
Di dubbi e perplessità ne ho tanti e tante, e non solo sul raddrizzamento della nave, come altri che leggono questo Blog, per questo sto qui a dibatterli nella speranza di trasformarne almeno qualcuno in certezza.
Siccome ho letto le “cordiali disquisizioni” sulla resistenza o meno delle saldature dei cassoni metallici che installeranno prima sulla fiancata sinistra della Concordia, ho ritenuto osservare che per alleggerire o collaborare alla azione di tiro esercitata da una parte (sinistra) potesse essere certamente di aiuto spingere dall’altra, ovvero tirare la fiancata di dritta verso l’alto con l’uso di galleggianti , esercitando un momento ruotante ….. tutto quì.
Questo è lo schema semplificato delle deformate della nave sotto tiro ma senza pesi propri.
[img]http://www.giglionews.it/images/stories/allegati/studio_sforzi281112.jpg[/img]
Qua c'è qualcuno che pensa che l'acciaio pesa nulla non ha peso! wowow
:eek:
E a conferma della mia fiducia nel progetto T/M e della mia sfiducia nell'atteggiamento ipercritico e pessimistico di Ermanno Mancini nei confronti dello stesso, basti riflettere con il buon senso sul fatto che per staccare dal fondale quella ciclopica nave d'acciaio è meglio agire sulla fiancata di sinistra "tirando verso il largo e verso il basso" (vedasi schema statico in testa al post) perchè in caso di imprevisto grave mentre si cerca di tirarla su, malissimo che vada la nave ritorna gradualmente al suo posto per gravità naturale riadagiandosi sul fondale come prima senza schiacciare niente e nessuno.
Riflettendo invece con un pò più di argomentazione tecnica lo stesso Mancini ci conferma dai dati da lui raccolti che si prevede di saldare qualcosa più di 1500 mt di trave HEB600 di supporto e collegamento tra la fiancata della nave e il sistema dei cassoni e dei martinetti idraulici (strand-jacks) con il sostegno e l'aiuto della piattaforma artificiale subacquea.
Ebbene, poichè come già più volte indicato in questo post si tratta di applicare un massimo di 15.000 tonns distribuite sulle presumibili 1500mt di saldature con direzione pressochè tangenziale alle superfici laterali e alla fiancata della nave cosicchè su ogni mtlineare di saldatura agirebbero circa 10 tonn e siccome la striscia di saldatura dovrebbe essere per una trave alta 600mm non inferiore ai 100 mm di conseguenza le 10 tonn agirebbero (in direzione tangenziale) su almeno 100 x 1000 = 100.000 mmq di superficie saldata e poichè 10 tonn=10.000KG= 100.000 N (dove N sta per Newton e vale circa 100gr) allora su ogni mmq di saldatura agirebe circa 1 N che è un valore grandemente al di sotto di quello di rischio di dissaldatura e distacco.
E allora se le cose stanno all'incirca come su espresso, perchè tanto allarmismo catastrofista da parte di Ermanno Mancini nei confronti della tecnica di saldatura e tiro del progetto T/M?
[quote name="Attilio Regolo"]Ora anche Franco Pepe dopo Pietro Rinaldi si fa prendere dai dubbi su quale sia il lato migliore per agire sulla Concordia per raddrizzarla e pensa a qualche sistema di spinta sotto la chiglia e sul fianco sommerso.
Evidentemente quel "birbaccione" fantasioso di Ermanno Mancini, probabilmente ossesionato dalla volontà di esaltare i benefici della sua idea-progetto alternativa dei materassini gonfiabili di spinta, è riuscito a penetrare nella psiche di molti lettori e partecipanti del blog con la sua indubbia capacitù di ingenerare sfiducia e pessimismo timoroso nei confronti del progetto in atto T/M.
Come se T/M non disponesse di uno staff di progettazione di altissimo livello che ha già 2AMPIAMENTEampiamente valutato tutti i pro e i contro e fosse invece composto di avventurosi praticoni che agiscono a tentativi e a tentoni.
E invece io non credo affatto che si così.
Sono convinto infatti che i progettisti T/M hanno soppesato tutte le variabili in gioco e che dall'alto della loro enorme e collaudatissima esperienza hanno formulato quel progetto attualmente in atto come l'unico in grdo di finalizzare l'impresa con elevate probabilità di riuscita e nelle condizioni di massima sicurezza possibile per uomini e mezzi.[/quote]
Quanta enfasi nei tuoi discorsi!
"altissimo livello" e noi siamo cretini!
"ampiamente valutato" e noi siamo farlocchi di provincia!
"dall'alto della loro enorme esprienza" e noi siamo bimbetti che vanno ancora alla materna!
Ma dai datti una regolata ogni tanto no?
:P
Ora anche Franco Pepe dopo Pietro Rinaldi si fa prendere dai dubbi su quale sia il lato migliore per agire sulla Concordia per raddrizzarla e pensa a qualche sistema di spinta sotto la chiglia e sul fianco sommerso.
Evidentemente quel "birbaccione" fantasioso di Ermanno Mancini, probabilmente ossesionato dalla volontà di esaltare i benefici della sua idea-progetto alternativa dei materassini gonfiabili di spinta, è riuscito a penetrare nella psiche di molti lettori e partecipanti del blog con la sua indubbia capacitù di ingenerare sfiducia e pessimismo timoroso nei confronti del progetto in atto T/M.
Come se T/M non disponesse di uno staff di progettazione di altissimo livello che ha già ampiamente valutato tutti i pro e i contro e fosse invece composto di avventurosi praticoni che agiscono a tentativi e a tentoni.
E invece io non credo affatto che si così.
Sono convinto infatti che i progettisti T/M hanno soppesato tutte le variabili in gioco e che dall'alto della loro enorme e collaudatissima esperienza hanno formulato quel progetto attualmente in atto come l'unico in grdo di finalizzare l'impresa con elevate probabilità di riuscita e nelle condizioni di massima sicurezza possibile per uomini e mezzi.
[quote name="Franco Pepe"]Riguardo al lato su cui operare, una delle domande che mi sono posto in questi tristi mesi d'attesa der recupero di Concordia é: perche non hanno sfruttato la straordinaria posizione dello scafo sospeso sul nulla per almeno 3/5 cercando di sollevarla "da sotto" mettendo che so: dei cilindri di spinta (altre cose più fantasiose come ho già detto le penso ma non le scrivo) per tirarla su ?
Quando mai capita di avere uno scafo affondato così "facilmente" attraversabile sotto chiglia ?[/quote]
Sig. Franco siamo arrivati per ora a 184 tonnellate di profilati HEB 600 (vi siamo risaliti da alcune foto pubblicate) e circa 1.600 ml. di saldature da fare sul fianco per tenerle fissate alla nave. Bei numeri. A 3.50 al kilo fanno 644.000 euros esclusa la manodopera e mezzi d'opera per il montaggio! Wow bei numeri eh!
Metteremo anche quelle nel conto dei pesi visto che pesano un accidenti.
Saluti :-)
[quote name="Maurizio Scholl"]Qui una prima lista di inquinanti ricostruita da Debora (senza H):
http://petrolio.blogosfere.it/2012/01/costa-concordia-inquinanti-in-ammollo.html
Ahoo!! Il Meteomar, sul tirreno settentrionale da' vento forza 7/8 per fortuna in rotazione verso SW. Siamo tra i 30-40 nodi.[/quote]
Mostruoso quanto parziale vi sono dei numeri pazzeschi e sostanze impensabili.
E non sembra un buon motivo per cambiare strategie per evitare di peggio, mah!
cià :sigh:
E se proprio non avete nulla da fare... provate a connettervi alle web camera di isoladelgiglio.net
Si trova in posizione migliore rispetto alla web di giglionews. Con un po' di pazienza vedrete cosa il mare può fare sul relitto e in che caspita di condizioni sono obbligati gli operatori della M/T.
Buona nottata a tutti.
Riguardo al lato su cui operare, una delle domande che mi sono posto in questi tristi mesi d'attesa der recupero di Concordia é: perche non hanno sfruttato la straordinaria posizione dello scafo sospeso sul nulla per almeno 3/5 cercando di sollevarla "da sotto" mettendo che so: dei cilindri di spinta (altre cose più fantasiose come ho già detto le penso ma non le scrivo) per tirarla su ?
Quando mai capita di avere uno scafo affondato così "facilmente" attraversabile sotto chiglia ?
Attilio, visto che sei in pensione, se ti avanza tempo fai un corso di BLS ( Basic Life Support)
Qui una prima lista di inquinanti ricostruita da Debora (senza H):
http://petrolio.blogosfere.it/2012/01/costa-concordia-inquinanti-in-ammollo.html
Ahoo!! Il Meteomar, sul tirreno settentrionale da' vento forza 7/8 per fortuna in rotazione verso SW. Siamo tra i 30-40 nodi.
[quote name="Pietro Rinaldi"]Tra contraddizioni e cattive interpretazioni ….. o difficoltà di comunicazioni …… tento ancora di introdurre qualche elemento di “rottura” nel filo del dialogo tra i due principali attori.
Intanto, per me , per spostare più facilmente un peso è meglio farlo in due: uno spinge e l’altro tira contemporaneamente. Provare per credere !!!
Ciò a significare che “forse” aggiungendo nell’applicazione Recupero Nave anche la tecnica della spinta o del sollevamento suggerita da Mancini (magari parzialmente) si potrebbe aumentare il coefficiente di sicurezza contro l’insuccesso !!
Nel merito della mancata risposta di Mancini alla mia richiesta di chiarimento su una sua affermazione : Si capisce che (nel caso di affondamento, nel raggio di 20 km) tutto ciò che di vivente sta la in giro verrebbe fatto fuori definitivamente ?
Esprimo il mio commento: Mi è sembrata una uscita assai approssimativa, discretamente catastrofica e ai limiti del terrorismo psicologico, PER LO PIU’ INGIUSTIFICATA.
Domani “posterò” un commento sulla relazione settimanale dal 17 al 23 Novembre.[/quote]
Meno male che qualcuno comincia a credere e sostenere che è meglio spingere che tirare in certi casi o al massimo ove possibile entrambi le manovre contemporaneamente. Evviva non sono l'unico pazzo del villaggio!
Torno a dire che se la nave viene cinturata con l'intero pacchetto previsto nel progetto sale e basta altro non può fare. Una volta sollevata si può girare a piacimento visto che ha un mezzo di sostentamento e può essere ruotata d attrito praticamente "zero" nell'acqua.
Saluti ingegnere
Dagli ultimi schemi pubblicati si evince che i sacchetti interessano anche altre zone di poppa e di prua cercheremo di valutarne l'efficacia, l'opportunità e l'ammontare dei carichi ad essi destinati. Ci piace essere quanto più possibile precisi ed obiettivi.
saluti :-)
[quote]#66 Pietro Rinaldi 2012-11-27 17:34 Al Sig. Maurizio Scholl La sostanza non cambia !!! Anzi, se vogliamo, la peggiora: 20 anni e forse oltre i 20 km .....[/quote]
APPUNTO! Dal punto di vista ambientale sarebbe una catastrofe. Dove sarebbe il terrorismo mediatico?
[quote name="Attilio Regolo"]In trepida attesa del tuo disegnetto chiarificatore sui baricentri Ermanno, puoi chiarirmi intanto per favore dove mi sarei contraddetto nel commento precedente?
Forse non mi sono espresso bene, ma ho inteso dire che se è vero che per sollevare una piastra metallica caricata gravosamente sarebbe meglio sospingerla dal basso che tirarla dall'alto con una maniglia di ferro saldata suscettibile di strapparsi, ciò non è riferibile al caso della Concordia per il duplice motivo: 1)che il tiro applicato mediante i cassoni saldati non è di sollevamento verticale a strappo dell'intero peso ma di tiro "verso il largo" per effettuare la prima rotazione sul ginocchio di appoggio, tiro di valore nettamente inferiore (circa 10-15 mila tonns) a quello(circa 50.000 tonns) necessario per il sollevameno verticale e quindi ad assai minore rischio di strappo;2)e che comunque il sistema alternativo di sospingimento dal basso se già era assai problematico da effettuarsi in origine figuriamoci se è ipotizzabile ora a progetto di tiro rotatorio ormai avviato.
Dove sta la contraddizione?
Ricambio saluti bonari.[/quote]
Attilio i baricentri sui quali si sta ragionando sono i loro non i nostri, che sono tutt'altra storia.
Baci attilio :zzz
comunque da una prima analisi non si prefigura nulla di carino.Stiamo cercando di reperire la disposizione e se possibile le sezioni delle varie aste (ponti,anguille, puntelli,costole normali e rinforzate, tipo e disposizione delle boccaporta ecc...). Solo per avere una visione globale ed una analisi che non sia semplicemente grafica del problema. Non crediamo sia facile ma ci stiamo provando.
Saluti
[quote name="Maurizio Scholl"]Citazione di Ermanno Mancini
[quote]Si comprende che se la nave va giù dovremo togliere "cacca" di ogni genere per i prossimi 20 anni nel raggio di svariate miglia? Si capisce che tutto ciò che di vivente sta la in giro verrebbe fatto fuori definitivamente ?[/quote]
Citazione Pietro Rinaldi
[quote]Nel merito della mancata risposta di Mancini alla mia richiesta di chiarimento su una sua affermazione : Si capisce che (nel caso di affondamento, nel raggio di 20 km) tutto ciò che di vivente sta la in giro verrebbe fatto fuori definitivamente ? Esprimo il mio commento: Mi è sembrata una uscita assai approssimativa, discretamente catastrofica e ai limiti del terrorismo psicologico, PER LO PIU’ INGIUSTIFICATA.[/quote]
Leggere con accortezza. 20 sono gli anni non i km.
Comunque se malaguratamente il relitto va giù e si spezza in due tronconi, hai voglia a raccogliere spazzatura per i decenni a venire. Avevo postato una lista degli inquinanti maggiori presenti nel relitto. Materiale sufficente a compromettere l'equilibrio biologico per svariate miglia attorno al relitto.
Materassi, cuscini, imbottiture e tutto ciò che non è fissato seminerà il fondale marino da Talamone all'Elba.
Meglio che la tirino su quella nave! Anche se resto vagamente pessimista.[/quote]
dottore vogliamo ripetere la lista degli inquinanti o fa paura anche e te?
Saluti 8)
[quote name="Attilio Regolo"]Ma perchè, Rinaldi, spingere da un lato e da sotto e tirare dall'altro lato per sollevare e raddrizzare simultaneamente quando è assai più facile e sicuro e sopratutto sufficiente tirare e basta da un lato per prima raddrizzare e solo dopo in condizioni di sicurezza spingere da sotto per sollevare?
Ma allora al limite sarebbe meglio anche se più difficile prima spingere dal basso per sollevare come propone Mancini e solo dopo continuare a spingere in modo differenziato dai due lati per raddrizzare.
Insomma, per fare un'analogia comprensibile a tutti, se c'è un ferito con presumibili lesioni interne adagiato su un fianco sulla strada dopo un incidente, non è meglio tirarlo con circospezione da un lato lo stretto necessario per metterlo in posizione supina sulla barella e poi sollevarlo lentamente per metterlo in piano sull'autoambulanza?[/quote]
La nave non è un infortunato della strada ed sempre comunque meglio spingere che tirare un simile oggetto. In questi giorni sto studiando le deformate elastiche della nave,vediamo cosa ne esce fuori e vedrete che è meglio spingere che tirare,barella a parte.
Inoltre si può anticipare che,come ebbi a dire mesi fa, il graticcio in costruzione è fatto da HEB 600 per un totale di circa 184 tonnellate per circa 1.600 ml di saldatura se saldano per tutta la lunghezza delle ali poggiate sullo scafo. E non è uno scherzo. Inoltre stimo ragionando sulla risultante complessiva e sua collocazione nel piano di tutte le forze in gioco. Lavoro non da poco tenuto conto della scarsità dei dati a disposizione.Con un pò di pazienza ci arriveremo tranquillamente.
Saluti
Ma perchè, Rinaldi, spingere da un lato e da sotto e tirare dall'altro lato per sollevare e raddrizzare simultaneamente quando è assai più facile e sicuro e sopratutto sufficiente tirare e basta da un lato per prima raddrizzare e solo dopo in condizioni di sicurezza spingere da sotto per sollevare?
Ma allora al limite sarebbe meglio anche se più difficile prima spingere dal basso per sollevare come propone Mancini e solo dopo continuare a spingere in modo differenziato dai due lati per raddrizzare.
Insomma, per fare un'analogia comprensibile a tutti, se c'è un ferito con presumibili lesioni interne adagiato su un fianco sulla strada dopo un incidente, non è meglio tirarlo con circospezione da un lato lo stretto necessario per metterlo in posizione supina sulla barella e poi sollevarlo lentamente per metterlo in piano sull'autoambulanza?
Al Sig. Maurizio Scholl
La sostanza non cambia !!! Anzi, se vogliamo, la peggiora: 20 anni e forse oltre i 20 km .....
Citazione di Ermanno Mancini
[quote]Si comprende che se la nave va giù dovremo togliere "cacca" di ogni genere per i prossimi 20 anni nel raggio di svariate miglia? Si capisce che tutto ciò che di vivente sta la in giro verrebbe fatto fuori definitivamente ?[/quote]
Citazione Pietro Rinaldi
[quote]Nel merito della mancata risposta di Mancini alla mia richiesta di chiarimento su una sua affermazione : Si capisce che (nel caso di affondamento, nel raggio di 20 km) tutto ciò che di vivente sta la in giro verrebbe fatto fuori definitivamente ? Esprimo il mio commento: Mi è sembrata una uscita assai approssimativa, discretamente catastrofica e ai limiti del terrorismo psicologico, PER LO PIU’ INGIUSTIFICATA.[/quote]
Leggere con accortezza. 20 sono gli anni non i km.
Comunque se malaguratamente il relitto va giù e si spezza in due tronconi, hai voglia a raccogliere spazzatura per i decenni a venire. Avevo postato una lista degli inquinanti maggiori presenti nel relitto. Materiale sufficente a compromettere l'equilibrio biologico per svariate miglia attorno al relitto.
Materassi, cuscini, imbottiture e tutto ciò che non è fissato seminerà il fondale marino da Talamone all'Elba.
Meglio che la tirino su quella nave! Anche se resto vagamente pessimista.
Tra contraddizioni e cattive interpretazioni ….. o difficoltà di comunicazioni …… tento ancora di introdurre qualche elemento di “rottura” nel filo del dialogo tra i due principali attori.
Intanto, per me , per spostare più facilmente un peso è meglio farlo in due: uno spinge e l’altro tira contemporaneamente. Provare per credere !!!
Ciò a significare che “forse” aggiungendo nell’applicazione Recupero Nave anche la tecnica della spinta o del sollevamento suggerita da Mancini (magari parzialmente) si potrebbe aumentare il coefficiente di sicurezza contro l’insuccesso !!
Nel merito della mancata risposta di Mancini alla mia richiesta di chiarimento su una sua affermazione : Si capisce che (nel caso di affondamento, nel raggio di 20 km) tutto ciò che di vivente sta la in giro verrebbe fatto fuori definitivamente ?
Esprimo il mio commento: Mi è sembrata una uscita assai approssimativa, discretamente catastrofica e ai limiti del terrorismo psicologico, PER LO PIU’ INGIUSTIFICATA.
Domani “posterò” un commento sulla relazione settimanale dal 17 al 23 Novembre.
Nel tuo commento, caro Ermanno, vedo molte "o", alcune parolacce camuffate o semicensurate, una domanda sui baricentri, molte "faccine" ma nessuna risposta compiuta alla mia domanda.
Saluti composti.
Inserisco un commento che non ò stato pubblicato (forse per colpa mia) ...... o è sfuggito alla redazione
Rif. Commento n°48 ……Ing. Mancini
Prima parte: avevo capito che il “marcisce” era riferito al falso fondale che si sta costruendo e non alla nave, quindi la mia domanda ha subito trovato risposta, che io ho ben compreso ma che in verità ha complicato la lettura a coloro che repellono dalla loro mente concetti di chimica ed altro (non è il mio caso, se è vero che svolgo da diversi lustri la professione di Ingegnere). Anche la parola marcisce mi aveva sviato, perchè normalmente si riferisce a materia organica che si decompone.
[quote name="Attilio Regolo"]In trepida attesa del tuo disegnetto chiarificatore sui baricentri Ermanno, puoi chiarirmi intanto per favore dove mi sarei contraddetto nel commento precedente?
Forse non mi sono espresso bene, ma ho inteso dire che se è vero che per sollevare una piastra metallica caricata gravosamente sarebbe meglio sospingerla dal basso che tirarla dall'alto con una maniglia di ferro saldata suscettibile di strapparsi, ciò non è riferibile al caso della Concordia per il duplice motivo: 1)che il tiro applicato mediante i cassoni saldati non è di sollevamento verticale a strappo dell'intero peso ma di tiro "verso il largo" per effettuare la prima rotazione sul ginocchio di appoggio, tiro di valore nettamente inferiore (circa 10-15 mila tonns) a quello(circa 50.000 tonns) necessario per il sollevameno verticale e quindi ad assai minore rischio di strappo;2)e che comunque il sistema alternativo di sospingimento dal basso se già era assai problematico da effettuarsi in origine figuriamoci se è ipotizzabile ora a progetto di tiro rotatorio ormai avviato.
Dove sta la contraddizione?
Ricambio saluti bonari.[/quote]
Attiliooooooooooo ,orca trota, sai applicare ai rispettivi baricentri delle masse le componenti di ciascuna risultante ad essi pertinente?
Caxxo ma come te lo devi scrivere in tedesco?
:P :-* :sad: :cry: :o :sigh:
In trepida attesa del tuo disegnetto chiarificatore sui baricentri Ermanno, puoi chiarirmi intanto per favore dove mi sarei contraddetto nel commento precedente?
Forse non mi sono espresso bene, ma ho inteso dire che se è vero che per sollevare una piastra metallica caricata gravosamente sarebbe meglio sospingerla dal basso che tirarla dall'alto con una maniglia di ferro saldata suscettibile di strapparsi, ciò non è riferibile al caso della Concordia per il duplice motivo: 1)che il tiro applicato mediante i cassoni saldati non è di sollevamento verticale a strappo dell'intero peso ma di tiro "verso il largo" per effettuare la prima rotazione sul ginocchio di appoggio, tiro di valore nettamente inferiore (circa 10-15 mila tonns) a quello(circa 50.000 tonns) necessario per il sollevameno verticale e quindi ad assai minore rischio di strappo;2)e che comunque il sistema alternativo di sospingimento dal basso se già era assai problematico da effettuarsi in origine figuriamoci se è ipotizzabile ora a progetto di tiro rotatorio ormai avviato.
Dove sta la contraddizione?
Ricambio saluti bonari.
Se avete un po di pazienza sto preparando un bel disegnetto fatto a mestiere con tutti i pesetti al posto giusto i baricentri al posto giusto (quelli loro eh capiamoci) e tutto il resto così ragioniamo meglio e in scala. Vediamo se tirano o spingono.
Saluti :lol:
[quote name="Attilio Regolo"]Ma certo Ermanno che con la lamiera caricata a terra e provvista di manico di ferro saldato sarebbe meglio spingere da sotto che tirare dall'alto.
E chi può contestare questo?
Ma nel caso della Concordia il problema è duplice:
1) Il progetto avviato si basa essenzialmente sull'esercizio di un'azione di tiro di rotazione-raddrizzamento in condizioni quasi statiche e su opere provvisionali di agevolazione di tale operazione quali i cassoni saldati, il letto di cuscini di cemento e la piattaforma artificiale anti rovesciamento-scivolamento-inabissamento.
Pensare di applicare sistemi generalizzati e alternativi di spinta da sotto costituiva già in origine un'ipotesi di grande difficoltà e fattibilità ed oggi ormai è una prospettiva del tutto impraticabile.[/quote]
"Il progetto avviato si basa essenzialmente sull'esercizio di [u]un'azione di tiro[/u] Dici e ti contraddici se da un lato applico forze le strutture al lato collegate vengono tese.
"Pensare di applicare sistemi generalizzati e alternativi di spinta da sotto costituiva già in origine un'ipotesi di grande difficoltà e fattibilità ed oggi ormai è una prospettiva del tutto impraticabile" ...e grazie tante, adesso se la tirano su per proprio conto e neanche per un milione di dollari ci metterei più mano in mezzo a quel grandissimo casino. Problemi loro! Dììi..ce.... "...l'hai voluta la bicicletta bella pesante ,con tanti pedali,tante catene e pezzi di ferro?" ..Si? "...e mò pedala Attì", "la salita è tosta i pedali sono tuoi la bici pure.. gioia" E tira che ti ri tira alla fine se spezza,che scommetti?
Saluti ragazzo. :-*
E mi si permetta, data l'importanza cruciale dell'agomento, un'ulteriore osservazione sempre guardando più attentamente lo schema statico proposto da Ermanno Mancini come premessa di questo post.
La forza di tiro per far rotolare-raddrizzare il relitto una volta saldati i cassoni non solo, come più volte ribadito e mai contradetto, è nettamente inferiore al peso complessivo della nave a secco più quello dei cassoni e dell'acqua interna gli stessi, agirandosi tra le 10 e le 15 mila tonnellate come deducibile da semplici calcoli grafici di geometria vettoriale piana,ma agisce non a "strappo" perpendicolare alla superficie sia dei cassoni che della fiancata della nave quindi a perpendicoloanche rispetto alle superfici di saldatura, bensì in direzione "pressochè tangenziale" alle superfici stesse, cià significando non soloche il "braccio" del momento di rotazione si aggira sui 45 mt rispetto a quello di circa 9 mt del peso complessivo cosicchè c'è sostanziale equilibrio tra momento resistente e momento agente, ma che il tiro stesso, agendo appunto tangenzialmene alle supefici di saldatura, ne limita fortemente anche lo stress e il conseguente rischio di dissaldatura e quindi di strappo.
E comunque, così come l'amico Mancini non si stanca di ribattere sulla pericolosità di "strappo" nel sollevare un grosso carico "staccandolo da terra" mediante una "maniglione" cucito incernierato o saldato, io non mi stancherò di ricordargli che, nel caso della nave Concordia adagiata sul basso fondale della costa del Giglio, non si tratta di "sollevare a strappo" ma piuttosto di "far rotolare" il carico suddetto per metterlo in posizione più idonea al successivo sollevamento a "a spinta", e in quanto tale l'operazione iniziale presuppone didover esercitare sul maniglione uno sforzo assai più ridotto rispetto al caso di puro sollevamento traslatorio verticale.
Ma certo Ermanno che con la lamiera caricata a terra e provvista di manico di ferro saldato sarebbe meglio spingere da sotto che tirare dall'alto.
E chi può contestare questo?
Ma nel caso della Concordia il problema è duplice:
1) Il progetto avviato si basa essenzialmente sull'esercizio di un'azione di tiro di rotazione-raddrizzamento in condizioni quasi statiche e su opere provvisionali di agevolazione di tale operazione quali i cassoni saldati, il letto di cuscini di cemento e la piattaforma artificiale anti rovesciamento-scivolamento-inabissamento.
Pensare di applicare sistemi generalizzati e alternativi di spinta da sotto costituiva già in origine un'ipotesi di grande difficoltà e fattibilità ed oggi ormai è una prospettiva del tutto impraticabile.
[quote name="Attilio Regolo"]A me invece, vista l'importanza in senso nefasto che Ermanno Mancini attribuisce al fatto di "tirare" anzichè "spingere" lo scafo per disincagliarlo, interesserebbe sapere che cosa intenda più precisamente quando afferma che "chilometri di saldature fanno perdere tremendamente resilienza all'acciaio e possono strappare".
Alcune migliaia di tonnellate di tiro applicate a un chilometro lineare di saldatura,infatti, come nel caso dei cassoni che si prevede di saldare allo scafo esterno della Concordia prima del disincaglio, esercitano un tiro distribuito di qualche tonn/ml di saldatura e dipende dal'estensione e conformazione della saldatura stessa la tensione specifica e il conseguente pericolo di "strappo", mentre la "resilienza" dell'acciaio di cui è costituito lo scafo, cioè la sua più o meno fragilità di fronte agli "urti", non penso abbia influenza sulla efficacia di un'operazione di tiro come quella effettuata sulla Concordia.[/quote]
Se hai tempo prendi una lamiera che ti pare saldaci sopra perpendicolarmente un pezzo di ferro che ti pare. Carica con quello che ti pare la lamiera afferra il pezzo di ferro e solleva.Se sei stato bravo il sistema sale se non sei stato bravo il pezzo di ferro si stacca dalla lamiera o subito o dopo un pò che stai tirando e la medesima ti cade sui piedi con il suo carico. Se al contrario prendi la lamiera e la alzi da sotto, il pezzo di ferro resta al suo posto spinge tutto ciò che eventualmente è attaccato dalla parte opposta il carico e tutto il resto sale e non si rompe nulla.Hai compresso la zona della saldatura, il pezzo di ferro e quantr'alrtro dalla parte opposta del medesimo Tutto chiaro?
Saluti
[quote name="Attilio Regolo"]A me invece, vista l'importanza in senso nefasto che Ermanno Mancini attribuisce al fatto di "tirare" anzichè "spingere" lo scafo per disincagliarlo, interesserebbe sapere che cosa intenda più precisamente quando afferma che "chilometri di saldature fanno perdere tremendamente resilienza all'acciaio e possono strappare".
Alcune migliaia di tonnellate di tiro applicate a un chilometro lineare di saldatura,infatti, come nel caso dei cassoni che si prevede di saldare allo scafo esterno della Concordia prima del disincaglio, esercitano un tiro distribuito di qualche tonn/ml di saldatura e dipende dal'estensione e conformazione della saldatura stessa la tensione specifica e il conseguente pericolo di "strappo", mentre la "resilienza" dell'acciaio di cui è costituito lo scafo, cioè la sua più o meno fragilità di fronte agli "urti", non penso abbia influenza sulla efficacia di un'operazione di tiro come quella effettuata sulla Concordia.[/quote]
Attilio una saldatura è e resta motivo di stress quale che sia il tipo di saldatura ed il tipo di metallo. Hai mai provato a saldare ad arco una lamiera dentro un telaio? Prova e vedi cosa accade se non sei più che smaliziato con le tecniche di saldatura. Facendo chilometri di saldatura il metallo subisce deformazioni e temperature di fusione su vasta scala sulla quale non metterei neanche un dito sul fuoco.Tieni anche conto che gli oggetti saldati vanno verificati per legge ad evitare difetti di saldatura proprio perchè è sempre un processo stressante per i metalli.
Saluti
A me invece, vista l'importanza in senso nefasto che Ermanno Mancini attribuisce al fatto di "tirare" anzichè "spingere" lo scafo per disincagliarlo, interesserebbe sapere che cosa intenda più precisamente quando afferma che "chilometri di saldature fanno perdere tremendamente resilienza all'acciaio e possono strappare".
Alcune migliaia di tonnellate di tiro applicate a un chilometro lineare di saldatura,infatti, come nel caso dei cassoni che si prevede di saldare allo scafo esterno della Concordia prima del disincaglio, esercitano un tiro distribuito di qualche tonn/ml di saldatura e dipende dal'estensione e conformazione della saldatura stessa la tensione specifica e il conseguente pericolo di "strappo", mentre la "resilienza" dell'acciaio di cui è costituito lo scafo, cioè la sua più o meno fragilità di fronte agli "urti", non penso abbia influenza sulla efficacia di un'operazione di tiro come quella effettuata sulla Concordia.
Egr. Ing Mancini
Quando avrà tempo ...... rimango in attesa della risposta all'ultimo quesito che, ad ogni buon fine, Le ripropongo: - Si capisce che (nel caso di affondamento, nel raggio di 20 km) tutto ciò che di vivente sta la in giro verrebbe fatto fuori definitivamente ? …………. Che significa ??
Si comprende che il cemento ,se si spacca s'è spaccato, e da la sotto non lo toglie più nessuno? ……… non si possono togliere dal fondo pezzi o blocchi di calcestruzzo ??
Tutto si può fare me è meglio non farlo o evitare di farlo. La mia osservazione è soprattutto indirizzata ad evidenziare che se i sacchetti dovessero cedere durante la lunga fase di raddrizzamento si avrebbe la conseguente riduzione dello spessore utile sotto al ginocchio che porterebbe,in funzione delle fase in cui tale fenomeno potrebbe avvenire, ad una abbassamento del piano di posa del ginocchio tale da far incastrare il fondo della nave ancora inclinata con la trave di bordo del falso fondale. Con il che sarebbe del tutto inutile tentare di girarla ma semplicemente è da demolirla in loco.
[quote name="Pietro Rinaldi"]Ho letto, qualche giorno fa, che i costi iniziali previsti per l’attuazione del prog. T/M sono incrementati di circa 100 milioni di dollari e quindi da 300 a 400 (non so se questo dia vero e quindi lo lascio come interrogativo).
Ho visto anche che tra le cause indicate per i ritardi accumulati vengono riportate le forti mareggiate di scirocco !!!!!!!! e la durezza del fondale ove predisporre i pali.
Queste affermazioni sono “diciamo” un po’ offensive dell’intelligenza degli osservatori, specialmente dei Gigliesi ….. ci si è accorti solo adesso che l’isola è fatta di granito ????? e che ci possono essere fastidiose mareggiate di scirocco o di grecale (che è stata sempre la traversia del porto isolano) ?????
Mi permetto, sempre con la cortesia del caso, di fare alcune osservazioni e chiedere risposte sull’ultimo post del Sig. Mancini o meglio dell’Ingegnere del quale come già espresso in altri commenti apprezzo molte idee ed osservazioni.
Mi riferisco ad alcuni degli interrogativi elencati:
- Si comprende che una struttura del genere dopo oltre un anno di permanenza in mare marcisce letteralmente? ……. Che cosa marcisce ???
- Si comprende che il cemento ,se si spacca s'è spaccato, e da la sotto non lo toglie più nessuno? ……… non si possono togliere dal fondo pezzi o blocchi di calcestruzzo ??
- Si capisce che (nel caso di affondamento, nel raggio di 20 km) tutto ciò che di vivente sta la in giro verrebbe fatto fuori definitivamente ? …………. Che significa ??[/quote]
le domande sono molte le risposte complesse ed articolate,cercherò di rispondere nel modo più chiaro ed inequivocabile possibile, ben tenendo in mente come la penso su tutta la vicenda a prescindere dal fatto che vi siano altre soluzioni alternative cercando di non peccare di revanscismo. Quindi punto per punto risponderò con la massima serietà e precisione possibili con scritti appositi.
Si comprende che una struttura del genere dopo oltre un anno di permanenza in mare marcisce letteralmente?
La nave è costruita con diversi tipi di acciaio a seconda della destinazione cui la struttura è preposta. Nel corso dell'incidente certamente molte di queste strutture venute a contatto con il fondale granitico e per effetto delle sollecitazioni subite hanno riportato dei danni.
Tutti i materiali metallici vengono ricoperti di vernici a più strati per evitare il contatto diretto del metallo con l'acqua di mare che è in realtà, per sua stessa natura, un elettrolita. E dunque tutte le zone che per un motivo o per l'altro sono state private della protezione da verniciatura sono a diretto contatto con l'acqua marina. Si innesca in tal modo un processo elettrochimico per ossidoriduzione dell'ossigeno disciolto nella soluzione (acqua di mare) con il seguente schema : Ferro + ossigeno + acqua = prodotti delle corrosione (ruggine).
La reazione è la somma di due processi elettrodici complementari: (a) un processo anodico che implica l’ossidazione del materiale metallico e rende disponibili elettroni nella fase metallica; (b) un processo catodico che consuma gli elettroni, resi disponibili dal processo anodico, mediante una reazione di riduzione (dell’ossigeno molecolare come gas disciolto nella soluzione o dell’idrogenione o di entrambi). Poiché deve essere mantenuta l’elettroneutralità, le due reazioni devono prodursi simultaneamente e con la stessa velocità. Questo processo è inarrestabile in quanto dalla scomposizione dei metalli si hanno trasformazioni in ossidi e sali ripetendosi all'infinito tenuto conto che la ruggine è porosa e non esplica nessuna funzione protettiva superficiale quale quella che esplica l'ossido di alluminio,ossido di piombo, auto protegendosi con il loro stesso ossido. La nave è immersa in acqua salata da mesi, non sappiamo quali e quante siano le zone danneggiate non ispezionate per motivi di sicurezza e per la presenza di pannellature. Questo significa che si sta attuando una tecnica di recupero basata su sistemi di "tiro" attuata con cavi e pesi aggiunti che di fatto tendono le strutture piuttosto che comprimerle. Non è esatto definire come qualcuno ha definito e continua a definire, ai fini della tenuta delle saldature, identiche e sovrapponibili sollecitazioni di trazione e compressione. Questo vale in special modo per tutti quegli elementi saldati tra loro ortogonalmente. Motivo per cui ho sempre sostenuto che non è opportuno fidarsi di strutture delle quali non si conosce perfettamente il loro stato, il grado di risposta e l' affidabilità complessiva del sistema iperstatico intelaiato "nave" o meglio scafo.
Saluti
E poi Sig.Pepe, se il destino della Concordia sarà quello di esere trattato come un relitto ammalorato irrecuperabile, basterà raddrizzarla e farla galleggiare con l'aiuto dei cassoni il minimo indispensabile senza tappare alcuna falla e trasportarla così com'è al porto più vicino per lo smantellamento che potrebbe essere come già accennato quello di Piombino dove c'è l'altoforno dell'acciaieria pronto per ingoiare e fondere quello che rimarrà del relitto dopo l'intera operazione.
Se invece dovesse prevalere l'ipotesi, francamente improbabile secondo me anche se emotivamente auspicabile, di un recupero restaurativo allora il porto di destinazione, anche se più lontano di Piombino, dovrebbe essere necessariamente attrezzato con un cantiere specializzato per suddetta complessa lavorazione navale.
Prendiamo atto che anche Ermanno Mancini, sebbene continui a dichiararsi fortissimamente critico e pessimista nei confronti del progetto in atto T/M, si augura comunque alfine per l'orgoglio del Popolo Italiano che per la rimozione della Concordia dal Giglio da parte della Titan-Micoperi vada tutto per il meglio e a buon fine.
Per quanto riguarda se la Concordia vada ormai considerata un relitto irrecuperabile da portare allo smantellamento definitivo oppure ancora una nave recuperabile nella
sua fisionomia e funzionalità originarie come accoratamente più volte espresso dal Sig. Pepe ed altri su questo blog questo dipenderà molto dal'evoluzione delle operazioni di cantiere T/M e dalle determinazioni aziendali della Società Armatrice proprietaria della nave da un lato e da decisioni politico-economiche locali e nazionali dall'altro ma anche secondo me dal grado di influenza determinato dalla pressione mediatica dell'opinione pubblica esercitabile mediante strumenti informativi divulgativi come quelli ad esempio di questo giornale online "Giglionews".
Ho letto, qualche giorno fa, che i costi iniziali previsti per l’attuazione del prog. T/M sono incrementati di circa 100 milioni di dollari e quindi da 300 a 400 (non so se questo dia vero e quindi lo lascio come interrogativo).
Ho visto anche che tra le cause indicate per i ritardi accumulati vengono riportate le forti mareggiate di scirocco !!!!!!!! e la durezza del fondale ove predisporre i pali.
Queste affermazioni sono “diciamo” un po’ offensive dell’intelligenza degli osservatori, specialmente dei Gigliesi ….. ci si è accorti solo adesso che l’isola è fatta di granito ????? e che ci possono essere fastidiose mareggiate di scirocco o di grecale (che è stata sempre la traversia del porto isolano) ?????
Mi permetto, sempre con la cortesia del caso, di fare alcune osservazioni e chiedere risposte sull’ultimo post del Sig. Mancini o meglio dell’Ingegnere del quale come già espresso in altri commenti apprezzo molte idee ed osservazioni.
Mi riferisco ad alcuni degli interrogativi elencati:
- Si comprende che una struttura del genere dopo oltre un anno di permanenza in mare marcisce letteralmente? ……. Che cosa marcisce ???
- Si comprende che il cemento ,se si spacca s'è spaccato, e da la sotto non lo toglie più nessuno? ……… non si possono togliere dal fondo pezzi o blocchi di calcestruzzo ??
- Si capisce che (nel caso di affondamento, nel raggio di 20 km) tutto ciò che di vivente sta la in giro verrebbe fatto fuori definitivamente ? …………. Che significa ??
[quote name="Franco Pepe"]Io non ho titoli per giudicare la validità dei progetti T/M e M/B. Data la mia ignoranza in materia mi limito a immaginare fantasiosi progetti che neppure illustro onde evitare di coprirmi di ridicolo, dico solo che a me il sollevamento di un enorme peso dall'acqua lo farei cercando di dargli galleggiabilità. Nel caso di Concordia di idee ne ho avute tante, nessuna assimilabile a quanto proposto o in corso d'esecuzione.
Non mi resta quindi che sperare che i lavori in corso arrivino quanto prima ad un felice compimento, ma soprattutto che a Concordia, almeno fin quando eventi ineluttabili o un'attenta perizia dopo il recupero, si lasci la speranza di poter tornare a navigare più bella e più forte di prima.
Pertanto sarei veramente felice che si smettesse di parlare di Lei come un rottame da smantellare, di un mostro da far sparire ecc. ecc. . Concordia è una NAVE INCAGLIATA in una posizione diffile non un relitto; sarebbe bello che qualcuno mettesse la bandiera tricolore come merita una nave in armamento.[/quote]
Franco ti posso garantire sul mio onore che speri vada tutto per il meglio e che alla fine il nostro orgoglio nazionale di "Popolo italiano" prevalga su questa disgrazia. Ma santi numi si poteva fare diversamente, più rapidamente , con maggiori probabilità di successo,meno inciuci all'italiana e ben venga il tricolore sul pennone.
Questo è quanto!
saluti :-|
Io non ho titoli per giudicare la validità dei progetti T/M e M/B. Data la mia ignoranza in materia mi limito a immaginare fantasiosi progetti che neppure illustro onde evitare di coprirmi di ridicolo, dico solo che a me il sollevamento di un enorme peso dall'acqua lo farei cercando di dargli galleggiabilità. Nel caso di Concordia di idee ne ho avute tante, nessuna assimilabile a quanto proposto o in corso d'esecuzione.
Non mi resta quindi che sperare che i lavori in corso arrivino quanto prima ad un felice compimento, ma soprattutto che a Concordia, almeno fin quando eventi ineluttabili o un'attenta perizia dopo il recupero, si lasci la speranza di poter tornare a navigare più bella e più forte di prima.
Pertanto sarei veramente felice che si smettesse di parlare di Lei come un rottame da smantellare, di un mostro da far sparire ecc. ecc. . Concordia è una NAVE INCAGLIATA in una posizione diffile non un relitto; sarebbe bello che qualcuno mettesse la bandiera tricolore come merita una nave in armamento.
AAhhhh forse non s'è ancora capito che stanno sperimentando un progetto mai sperimentato fino ad ora e che solo nel 1946 una corazzata venne sollevata più o meno in quel modo e successivamente affondo durante il trasferimento in cantiere per la demolizione?
Volete il nome e qualche altro esempio?
Si comprende che i pali g.d. nel granito non si fanno mai? Sono solo un grandissimo casino e tante rogne?
Vi siete accorti che stanno usando le cariche per preparare le piazzole di posa delle dime?
Si comprende che una struttura del genere dopo oltre un anno di permanenza in mare marcisce letteralmente?
Si comprende che chilometri di saldatura fanno perdere tremendamente resilenza all'acciaio e possono strappare?
Si comprende che il cemento ,se si spacca s'è spaccato, e da la sotto non lo toglie più nessuno?
Si comprende che hanno aggiudicato un progetto e stanno facendo tutt'altra cosa adattando alla bisogna ciò che giornalmente o quasi si para davanti? Si comprende che una volta fallito questo tentativo, stop non c'è null'altro da fare se non demolire in loco se resta a galla?
Si comprende che se la nave va giù dovremo togliere "cacca" di ogni genere per i prossimi 20 anni nel raggio di svariate miglia?
Si capisce che tutto ciò che di vivente sta la in giro verrebbe fatto fuori definitivamente?
E ancora state a sostenere che uno è forte potente,sicuro e sperimentato sol perché pesa qualche decina di migliaia di tonnellate e l'altro è un esperimento sol perché poco ci manca che neanche si vede per quanto è leggero ma c'è eccome? Ma per cortesia signori un pò di buon senso mi piacerebbe leggerlo.
Se non l'avete capito mi dispiace non è colpa mia e non posso mostrare e spiegare più di quel che ho mostrato e spiegato.
saluti :P
La penso come lei Sig.Marchesi.
Il progetto Mancini è suggestivo ma al momento impraticabile.
Specie in un caso drammaticamente concreto e urgente oltre che complesso come quello della rimozione del gigantesco relitto Concordia dal Giglio.
Ed è altrettanto urgente trovare una collocazione del relitto in qualche porto-cantiere nazionale il più vicino possible.
A questo proposito interessante è la manifestazione di disponibilità data più volte di recente e anche ieri nel corso di una manifestazione politica dal Sindaco di Piombino che si è detto assai favorevole all'accoglimento della nave nel porto del suo comune al fine di uno smantellamento programmato che darebbe lavoro e rilancio all'attività della locale acciaieria, come anche da me modestamente auspicato in qualche mio commento qualche mese fa proprio su questo blog di Giglionews.
Nessuno dice che il progetto Mancini non sia una figata, ma purtroppo non c’è spazio per sperimentazioni. Una qualsiasi ditta che deve fare un lavoro garantendo il risultato, preferisce sicuramente usare metodi antiquati e più garantiti.
Bisogna secondo me dividere la teoria dalla pratica. I tecnici che devono operare sul posto sono soggetti a pericoli, intemperie e restrizioni varie e non vedono di buon occhio tentativi potenzialmente fallimentari.
Quindi direi che in un caso come questo l’unica cosa da fare è stare a guardare con le dita incrociate, attingendo le informazioni dai nostri gentili ospiti di Giglio News, magari inserendo un commento il più preciso possibile in modo da non confondere i profani.
Cordialità
Il fatto è caro Rinaldi, che quello che doveva essere un blog di corretta e democratica discussione su un grande problema come quello della nave naufragata al Giglio, che tocca da vicino specialmente noi Grossetani e Gigliesi ma anche chi ha avuto o ha contatti con la nostra bella isola per ragioni varie di residenza piena o saltuaria,turismo, vacanze, lavoro etc, è diventata purtroppo un feroce alterco dove l'uno vuol prevalere sull'altro non con la forza serena della ragione ma con il tentativo spesso aggressivo di imposizione dei propri convincimenti o dei propri pregiudizi o peggio ancora dei propri interessi più o meno velati.
Con riferimento per esempio alla autobiografia del Mancini, definita peraltro dallo stesso estensore un pò "narcisitica", circa le proprie innumerevoli iniziative rivoluzionarie nel corso di ben 40 anni di attività nell'ambito delle costruzioni d'ingegneria civile in particolare nel settore delle fondazioni per ponti e acquedotti, francamente, pur restando ammirato per cotanta frenetica fantasiosa e proficua attività, non riesco a comprendere l'odierno "livore intellettuale" del Mancini di fronte ad un progetto come quello T/M che opera essenzialmente nell'alveo tradizionale delle tecniche a base di materiali e e strutture pesanti (cemento, ferro, etc)saldamente ancorabili al suolo, che lui stesso ha utilizzato proficuamente e con soddisfazione per tutto questo tempo, proponendo invece per la rimozione del grande nave spiaggiata stabilmente un sistema totalmente difforme dall'usuale a base di difficilmente controllabili contenitori gonfiabili destinati a come "sospendere" nel "vuoto idraulico" oltre 50.000 + 150.000= 200.000 tonns di relitto pieno d'acqua di mare per le successive manovre di riassetto dando una sensazione netta e profonda di rischiosissima instabilità e precarietà.
Giovani e meno giovani che partecipate, più o meno, ai due Blog : questo e quello dei contrari al prog. T/M.
Salto di quà e di là per cercare di capire il "nesso" tra i commenti che vengono "postati" e sono f r a s t o r n a t o !!!!!
Sarà perchè leggo di mattina presto o perchè si sta facendo UN GRANDE CASINO ??? Scusate .... una notevole confusione ??
[quote name="Attilio Regolo"]Cosa ,vuol dire Ermanno, che parliamo due lingue diverse?
Il linguaggio della matematica e della fisica è universale.
E in base a qusto linguaggio dovebbe essere chiaro che mentre nel metodo T/M sfrutti al massimo e collabori con la forza di gravità di affondamento del relitto, per cui se va qualcosa storto per esempio nelle successive fasi del raddrizzamento male che vada il relitto torna per gravità gradualmente nella posizione naturale attuale facendo agio sulla sua fondazione, nel metodo M/B, invece, ogni istante, ogni fase è critica,essendo caratterizzata da eqilibrio instabile, e il pericolo di perdita dell'assetto e di rovesciamento anche per piccola disfunzionalità o disequilibrio del sistema di gonfiabili è continuativo, fondamentaalmente perhè una volta sollevata tutta insieme così come si trova , la nave non dispone pù appunto della "fondazione" naturale dove scaricare il suo peso risultando svincolata e labile.
Ed è sopratutto per questo che nonostante la sua pesantezza e invasività il sistema T/M è di gran lunga preferibile a quello M/B.[/quote]
Attilio ti stai incartando. Il t/m è o la và o la spacca e non metti niente al suo posto se qualcosa va storto. Al contrario l'ho già detto,dimostrato e ridetto,se qualcosa va storto con il M/B sgonfi il tutto,rimetti al suo posto e ragioni sul da farsi.
Confondi la lana con la seta attilio caro.
Saluti :-*
[quote name="Gianni Corona"]Non ho capito perche' semplifica i groutbags a solo un blocco di cemento circolare, quando mi sembra che siano in kevlar, quindi piu' applicabile ad un sistema si materiali compositi. Non ho capito poi se conosce il vero volume immesso nei sacchi, se cioe' parliamo di un 100%, 80% di volume in cemento, questo cambierebbe la maniera con sui rispondono i sacchi alle sollecitazioni ed al possibile slittamento.[/quote]
Una piccola nota narcisistica se vogliamo.
Nel corso di circa 40 anni di lavoro, ho bucato di tutto iniettato di tutto, sforacchiato di tutto, placcato di tutto.Nel lontano 1977 appena "ragazzotto" ho sperimentato, con un valentissimo geologo che ricordo con grande affetto ed ammirazione, le "terre armate" tanto di moda oggi, poco ci mancava che mi licenziassero,oggi se ne fanno a chilometri. Nel 1982 ho fatto un ponte a due luci con pila e spalle su micropali trivellati dall'alto, altra promessa di licenziamento in tronco, oggi si fa di tutto con questa tecnica. Recentissimi 2010,4 scatolari spinti da 40 metri per 5800 tonnellate cadauno spinti con 36 martinetti da 600 tonn. di spinta cadauno,infilati dritti come spade e nessuno avrebbe scommesso un cent.
Potrei citarne a decine ma diventerei monotono ed eccessivamente narcisista.
Questo per dire che non sempre la strada vecchia è sempre migliore di quella nuova.Questo è il progetto M/B,tutto quà.
Ogni tanto una spolverata alle meningi bisogna darla ed uscire dal seminato che ad oggi in quel settore è fatto di cavi travi catene bestie di robe pesanti e così via.
Più di qualche impresa del settore salvage di levatura mondiale ha detto che è semplicemente geniale, tutti pazzi tra ingegneri e strutture universitarie? Non credo.
Saluti sig.corona!
[quote name="Maurizio Scholl"][quote]#31 Gianni Corona 2012-11-22 16:01 Non ho capito perche' semplifica i groutbags a solo un blocco di cemento circolare, quando mi sembra che siano in kevlar, quindi piu' applicabile ad un sistema si materiali compositi. Non ho capito poi se conosce il vero volume immesso nei sacchi, se cioe' parliamo di un 100%, 80% di volume in cemento, questo cambierebbe la maniera con sui rispondono i sacchi alle sollecitazioni ed al possibile slittamento.[/quote]
Si, Ermanno spiegaci questa cosa. Dai video i sacchi sembrano mezzi vuoti. Se poi all'interno c'è una miscela che deve "calizzarsi" ed indurirsi questo non lo sò.
Avranno calcolato lo "schiacciamento" dei sacchi. Non saranno mica tutti grulli quelli della M/T :-)[/quote]
ooopppssssss no comment maurizio,te lo spiego a voce cosa sono!
;-)
[quote name="Gianni Corona"]Non ho capito perche' semplifica i groutbags a solo un blocco di cemento circolare, quando mi sembra che siano in kevlar, quindi piu' applicabile ad un sistema si materiali compositi. Non ho capito poi se conosce il vero volume immesso nei sacchi, se cioe' parliamo di un 100%, 80% di volume in cemento, questo cambierebbe la maniera con sui rispondono i sacchi alle sollecitazioni ed al possibile slittamento.[/quote]
Sig.corona cercheremo di spiegare alla meglio certi concetti.
La resistenza complessiva dei sacchetti è funzione di:
- tipo di miscela iniettata;
- tipo e dosaggio del cemento, dell'acqua e degli inerti fini;
- forma geometrica degli stessi ad iniezione conclusa;(può essere e deve essere necessariamente,ai fini del calcolo,assimilata ad un solido quale che sia ,cilindro,parallelepipedo,cubo,cuscino e tutto ciò che si vuole)
- sezione resistente ultima offerta agli sforzi applicati;
- dalla sezione offerta ne risulta la resistenza a compressione e di conseguenza a trazione. E' buona norma assegnare quella di trazione pari ad 1/10 di quella ammissibile a trazione;
- prescinde dal tipo di contenitore che ha la sola funzione di contenere la miscela fluida fino al suo consolidamento al massimo può essere assimilata e svolgere funzioni di confinamento simile alle staffe nei pilastri e/o nelle travi;
- il volume non ha sostanzialmente influenza sul comportamento complessivo il quale si riallaccia sempre alla sezione offerta e disponibile per sostenere le sollecitazioni assegnate.
Non conosco il volume dei sacchetti che non è, come già detto, determinante ai fini delle determinazione delle resistenze ultime.
Speriamo di essere stati esaustivi sempre disponibili per ulteriori chiarimenti.
saluti :lol:
Cosa ,vuol dire Ermanno, che parliamo due lingue diverse?
Il linguaggio della matematica e della fisica è universale.
E in base a qusto linguaggio dovebbe essere chiaro che mentre nel metodo T/M sfrutti al massimo e collabori con la forza di gravità di affondamento del relitto, per cui se va qualcosa storto per esempio nelle successive fasi del raddrizzamento male che vada il relitto torna per gravità gradualmente nella posizione naturale attuale facendo agio sulla sua fondazione, nel metodo M/B, invece, ogni istante, ogni fase è critica,essendo caratterizzata da eqilibrio instabile, e il pericolo di perdita dell'assetto e di rovesciamento anche per piccola disfunzionalità o disequilibrio del sistema di gonfiabili è continuativo, fondamentaalmente perhè una volta sollevata tutta insieme così come si trova , la nave non dispone pù appunto della "fondazione" naturale dove scaricare il suo peso risultando svincolata e labile.
Ed è sopratutto per questo che nonostante la sua pesantezza e invasività il sistema T/M è di gran lunga preferibile a quello M/B.
Citazione di Pietro Rinaldi
[quote]Sono anche convinto, al 99 %, che anche il Sindaco, la Giunta e i Consiglieri Comunali dell’Isola seguano le notizie ed i blog di giglionews, non foss’altro per verificare che “qualcuno” non esca dal seminato e, magari, critichi oltre il lecito i loro comportamenti …… e allora sì che interverrebbero e perfino potrebbero sporgere denunce.[/quote]
Non solo i signori da lei citati leggono questi blog. Di sicuro la Protezione Civile, la Marina Militare, la Security della T/M, qualche giornalista e molti altri.
[quote]#31 Gianni Corona 2012-11-22 16:01 Non ho capito perche' semplifica i groutbags a solo un blocco di cemento circolare, quando mi sembra che siano in kevlar, quindi piu' applicabile ad un sistema si materiali compositi. Non ho capito poi se conosce il vero volume immesso nei sacchi, se cioe' parliamo di un 100%, 80% di volume in cemento, questo cambierebbe la maniera con sui rispondono i sacchi alle sollecitazioni ed al possibile slittamento.[/quote]
Si, Ermanno spiegaci questa cosa. Dai video i sacchi sembrano mezzi vuoti. Se poi all'interno c'è una miscela che deve "calizzarsi" ed indurirsi questo non lo sò.
Avranno calcolato lo "schiacciamento" dei sacchi. Non saranno mica tutti grulli quelli della M/T :-)
Non ho capito perche' semplifica i groutbags a solo un blocco di cemento circolare, quando mi sembra che siano in kevlar, quindi piu' applicabile ad un sistema si materiali compositi. Non ho capito poi se conosce il vero volume immesso nei sacchi, se cioe' parliamo di un 100%, 80% di volume in cemento, questo cambierebbe la maniera con sui rispondono i sacchi alle sollecitazioni ed al possibile slittamento.
[quote name="Pietro Rinaldi"]Nel merito del progetto Titan/Micoperi, ho preso visione da tempo del video “critico” (Mancini/Lazzaretto) http://www.youtube.com/watch?v=p5KcuqZm_is&feature=youtu.be
e , ritenendo di esprimere la mia opinione, devo dire che mi è parso in qualche passaggio addirittura offensivo nei confronti di chi ha intuito le soluzioni, le proposte tecniche, o effettuato calcoli statico/dinamici e via dicendo.
Per completezza debbo però sottolineare la legittimità di molte osservazioni critiche riportate nel video stesso e anche, in alcuni casi, condivisibili.
Proprio per la doppia sensazione sopra espressa intendo soffermarmi, in questo post, sulla indicazione dei pesi del relitto “sotto trattamento”, sottoponendola agli autori (Mancini/Lazzaretto)
Nella analisi dell’operazione di raddrizzamento della nave (fase che definisco cruciale) viene affermato che il peso del relitto comprensivo dell’acqua contenuta è di 500.000 tonnellate e che tale carico distruggerebbe l’intelaiatura che sarà predisposta per sostenere temporaneamente la Concordia una volta riportata in verticale.
Sembra invece evidente che il peso sia quello ufficialmente dichiarato di circa 45.000 tons, restando la nave, almeno in questa fase, semi sommersa.
Per il momento …… mi fermo quì.[/quote]
Precisazione doverosa. Il video non è mio non ho mai avuto alcuna forma di collaborazione di nessun tipo con l'architetto.
Saluti
Nel merito del progetto Titan/Micoperi, ho preso visione da tempo del video “critico” (Mancini/Lazzaretto) http://www.youtube.com/watch?v=p5KcuqZm_is&feature=youtu.be
e , ritenendo di esprimere la mia opinione, devo dire che mi è parso in qualche passaggio addirittura offensivo nei confronti di chi ha intuito le soluzioni, le proposte tecniche, o effettuato calcoli statico/dinamici e via dicendo.
Per completezza debbo però sottolineare la legittimità di molte osservazioni critiche riportate nel video stesso e anche, in alcuni casi, condivisibili.
Proprio per la doppia sensazione sopra espressa intendo soffermarmi, in questo post, sulla indicazione dei pesi del relitto “sotto trattamento”, sottoponendola agli autori (Mancini/Lazzaretto)
Nella analisi dell’operazione di raddrizzamento della nave (fase che definisco cruciale) viene affermato che il peso del relitto comprensivo dell’acqua contenuta è di 500.000 tonnellate e che tale carico distruggerebbe l’intelaiatura che sarà predisposta per sostenere temporaneamente la Concordia una volta riportata in verticale.
Sembra invece evidente che il peso sia quello ufficialmente dichiarato di circa 45.000 tons, restando la nave, almeno in questa fase, semi sommersa.
Per il momento …… mi fermo quì.
Leggo nel Blog dei Contrari al progetto T/M l’intervento di Mirko Scotto e deduco che è uno dei tanti che leggono i commenti, ma che non ritengono di intervenire sulla questione Concordia o almeno su questo tipo di impostazione e/o diatriba (che qualcuno ha chiamato “battibecco”) sull’intervento tecnico di recupero in corso.
Io credo di essere tra i “cugini” gigliesi che Lui cita e, in effetti, ho notato la quasi permanente assenza di commenti da parte dei più diretti interessati, siano essi Gigliesi o lavoratori, tecnici e/o persone comunque coinvolte nell’attuazione del Progetto T/M.
Credo però che sulle svariate tematiche connesse al recupero e allontanamento del relitto, molti siano interessati e magari disposti a condividere opinioni oppure a discuterle “pubblicamente”.
Sono anche convinto, al 99 %, che anche il Sindaco, la Giunta e i Consiglieri Comunali dell’Isola seguano le notizie ed i blog di giglionews, non foss’altro per verificare che “qualcuno” non esca dal seminato e, magari, critichi oltre il lecito i loro comportamenti …… e allora sì che interverrebbero e perfino potrebbero sporgere denunce.
[quote name="Attilio Regolo"]E' vero Ermanno, con metodo M/B non devi tirare nulla, però devi spingere e sollevare l'intero peso della nave con l'acqua racchiusa dentro e poi devi manovrarla con cautela per raddrizzarla lasciandola così "sospesa" nel "vuoto liquido" senza alcun supporto o sostegno "solido garantito" nel caso malaugurato che qualcosa non funzioni a dovere.
Il sistema T/M, invece, se pure certamente assai più massiccio e invadente del sistema M/B e con i rischi di cedimenti strutturali per eccesso di tiro, da quel punto di vista appare meno pretenzioso e più prudenziale, con la nave che finchè non sia stata messa sufficientemente in assetto per il galleggiamento, utilizza ampiamente scaricandovi gran parte del suo peso, sia il sostegno del fondale naturale che quello del fondale artificiale riducendo al minimo i rischi devastanti di un ribaltamento-rovesciamento-inabissamento.[/quote]
Attilio parliamo due lingue diverse, lasciamo perdere eh!
Saluti :cry:
E' vero Ermanno, con metodo M/B non devi tirare nulla, però devi spingere e sollevare l'intero peso della nave con l'acqua racchiusa dentro e poi devi manovrarla con cautela per raddrizzarla lasciandola così "sospesa" nel "vuoto liquido" senza alcun supporto o sostegno "solido garantito" nel caso malaugurato che qualcosa non funzioni a dovere.
Il sistema T/M, invece, se pure certamente assai più massiccio e invadente del sistema M/B e con i rischi di cedimenti strutturali per eccesso di tiro, da quel punto di vista appare meno pretenzioso e più prudenziale, con la nave che finchè non sia stata messa sufficientemente in assetto per il galleggiamento, utilizza ampiamente scaricandovi gran parte del suo peso, sia il sostegno del fondale naturale che quello del fondale artificiale riducendo al minimo i rischi devastanti di un ribaltamento-rovesciamento-inabissamento.
[quote name="Attilio Regolo"]Mah, eppure sono convinto che non solo il baricentro, non si allontani troppo da quello indicativo dello schema statico che sintetizza, mediandole, tutte le possibili sezioni di calcolo, potendone differire per un 10-20% in più ma anche in meno, e non del 100-200 % solo in più come paventato dall'amico Mancini.
Pertanto appare congruo quel valore complessivo intorno alle 18.000 tonns previsto dal progetto T/M da applicare in senso orizzontale verso "il largo" sul fianco sinistro emerso della nave; 18.000 tonns che distribuite su circa 200 mt del fianco ricoperto dai cassoni fanno nemmeno 100 tonns/mt, un valore ritengo abbastanza agevolmente sostenibile dalla struttura della nave.[/quote]
Dove stà sta attilio non è che la cosa mi tange più di tanto. Non devo tirare nulla per cui.....problemi loro!
Saluti :o
Io purtroppo di queste cose non ci capisco nulla, mi auguro solo che abbiano provveduto, in via precauzionale, a sigillare tutto al di sotto dove sono rimasti i vivevi e tutti i prodotti tossici.
Mah, eppure sono convinto che non solo il baricentro, non si allontani troppo da quello indicativo dello schema statico che sintetizza, mediandole, tutte le possibili sezioni di calcolo, potendone differire per un 10-20% in più ma anche in meno, e non del 100-200 % solo in più come paventato dall'amico Mancini.
Pertanto appare congruo quel valore complessivo intorno alle 18.000 tonns previsto dal progetto T/M da applicare in senso orizzontale verso "il largo" sul fianco sinistro emerso della nave; 18.000 tonns che distribuite su circa 200 mt del fianco ricoperto dai cassoni fanno nemmeno 100 tonns/mt, un valore ritengo abbastanza agevolmente sostenibile dalla struttura della nave.
[quote name="Attilio Regolo"]Una stuttura a parallelepipedo come quella della Concordia+ Cassoni pressochè rettilinea con sezione
di geometria abbastanza regolare e distribuzione di masse vincolate piuttosto omogenea con il baricentro fuori sezione?
Ma qui stiamo andando in "ciampanelle"!
Saluti affettuosi con raccomandazione amichevole di cominciare a fare qualche analisi più approfondita ma non solo sul relitto.[/quote]
'Mbè che ci trovi di tanto strano? stiamo parlando di masse non di figure piane,più o meno regolari, attilius regulus. Potrebbe in tal caso pure essere ma non è questo il caso, "rassicurantemente" ti rassicuro,il baricentro delle masse sta la in giro, ma dentro la nave e non dove pensano, o meglio ritengano si trovi.Stai calmino Attilio gli analisti costano eh!! E non ci allarghiamo con le parole fuori posto ragazzo! :-?
Salutoni :P
Una stuttura a parallelepipedo come quella della Concordia+ Cassoni pressochè rettilinea con sezione
di geometria abbastanza regolare e distribuzione di masse vincolate piuttosto omogenea con il baricentro fuori sezione?
Ma qui stiamo andando in "ciampanelle"!
Saluti affettuosi con raccomandazione amichevole di cominciare a fare qualche analisi più approfondita ma non solo sul relitto.
[quote name="Attilio Regolo"]Ma dai Ermanno, da quale altra parte vuoi che si sia messo questo benedetto baricentro?
Fuori dalla nave per caso?
Saluti indignati.[/quote]
Può darsi chi può saperlo?
:oops:
[quote name="Attilio Regolo"]Ma dai Ermanno, da quale altra parte vuoi che si sia messo questo benedetto baricentro?
Fuori dalla nave per caso?
Anche un non esperto che guardi con un minimo di buon senso lo schema statico senza necessità di stamparlo e senza usare numeri a due cifre decimali vedrebbe con chiarezza che a contrastare il peso resistente della nave di circa 50.000 tonn con un braccio di circa 10 mt vi sono i pesi dei cassoni e dell'acqua interna regolabile che agiscono globalmente per un valore di circa 15.000 tonn in modo contrapposto al peso della nave e con un braccio anch'esso di circa 10 mt, per cui, facendo proprio un conticino della serva, alla fine viene fuori un peso effettivo di 5.000-15.000 = 35.000 tonn con braccio di 10 mt e quindi con un momento resistente dì circa 350.000 tonnmt di cui, vista la geometria , dello schema, il 30% circa è quello effettivamente da vincere per cominciare a raddrizzare la nave cioè circa 100.000 tonnmt e non le quasi "devastanti" 500.000 tonnmt da te ipotizzate.
E ora , prima di suicidarti, o rispondi con chiarezza o acconsenti tacendo.
Saluti indignati.[/quote]
Hai notato il "diagrammetto" scalcinato in basso a sinistra apparentemente frutto da un'overdose di LSD? Cosa ti viene in mente guardandolo bene caro attilio? Riprendi :carta asciutta e penna bic, mettici i "numerelli" unisci i punti sul piano e vedi cosa ne viene fuori.
Buon lavoro.
Per ora ti saluto ancora,tra un pò non più
Saluti :P
Scuate ma mi era "scappato uno 0" ma l'ho ripreso.
Volevo scrivere 50.000 (e non 5.000) - 15.000 =35.000 tonn.
Di nuovo saluti.
Ma dai Ermanno, da quale altra parte vuoi che si sia messo questo benedetto baricentro?
Fuori dalla nave per caso?
Anche un non esperto che guardi con un minimo di buon senso lo schema statico senza necessità di stamparlo e senza usare numeri a due cifre decimali vedrebbe con chiarezza che a contrastare il peso resistente della nave di circa 50.000 tonn con un braccio di circa 10 mt vi sono i pesi dei cassoni e dell'acqua interna regolabile che agiscono globalmente per un valore di circa 15.000 tonn in modo contrapposto al peso della nave e con un braccio anch'esso di circa 10 mt, per cui, facendo proprio un conticino della serva, alla fine viene fuori un peso effettivo di 5.000-15.000 = 35.000 tonn con braccio di 10 mt e quindi con un momento resistente dì circa 350.000 tonnmt di cui, vista la geometria , dello schema, il 30% circa è quello effettivamente da vincere per cominciare a raddrizzare la nave cioè circa 100.000 tonnmt e non le quasi "devastanti" 500.000 tonnmt da te ipotizzate.
E ora , prima di suicidarti, o rispondi con chiarezza o acconsenti tacendo.
Saluti indignati.
[quote name="Attilio Regolo"]No per carità Ermanno, non ti suicidare se no con chi battibecco io sulla Concordia qui su Giglionews?
E sono d'accordo co te che se è maggiore il momento resistente alla rotazione del peso della nave come da te ipotizzato e quindi di conseguenza anche il momento potente da applicare significa che è maggiore il braccio di azione del peso stesso rispetto al fulcro e che quindi il baricentro va considerato più a sinistra rispetto alla verticale per il fulcro.
Ma il problema è: come diavolo si giustifica questo presunto netto spostamento (praticamente più del doppio da 9 mt a circa 20 mt) del baricentro verso la parte a dritta dello scafo rispetto a quanto previsto dal progetto T/M?
Saluti preoccupati e sconcertati.[/quote]
E non solo molto più in là ma proprio da tutt'altra parte da quella ipotizzata dal pool di progettisti!
Saluti Attilio :-*
No per carità Ermanno, non ti suicidare se no con chi battibecco io sulla Concordia qui su Giglionews?
E sono d'accordo co te che se è maggiore il momento resistente alla rotazione del peso della nave come da te ipotizzato e quindi di conseguenza anche il momento potente da applicare significa che è maggiore il braccio di azione del peso stesso rispetto al fulcro e che quindi il baricentro va considerato più a sinistra rispetto alla verticale per il fulcro.
Ma il problema è: come diavolo si giustifica questo presunto netto spostamento (praticamente più del doppio da 9 mt a circa 20 mt) del baricentro verso la parte a dritta dello scafo rispetto a quanto previsto dal progetto T/M?
Saluti preoccupati e sconcertati.
[quote name="Attilio Regolo"]Sei ostinato e incorreggibile, Ermanno, proprio come un bambino viziato dell'asilo......!
Saluti un pò imbronciati.[/quote]
Ultima spiegazione poi ci rinuncio e mi suicido,parola d'onore!!
Primo quello non è il mio schema statico ma quello T/M.
Due quello schema è formato da:
resistenze= (peso nave, cassoni ecc..) e
potenze = tutto ciò che tende a far ruotare la nave e vincere le resistenze. OKKEI?
Le resistenze sono applicate al baricentro del sistema e, nel loro caso, nel punto "G" (non è un caso che sia anche un bel punto interessante :lol: del gentil sesso ed infatti la nave è una signora piuttosto sexy) che dista 9,00 metri a sinistra dal ginocchio.
Le potenze (tutto ciò che tende a far ruotare la nave) derivanti da più soggetti si comporranno,secondo un noto teorema, nella risultante che "loro" hanno messo 10 metri a destra del ginocchio.
Ora Attilio se il "BARIGENTERO" delle resistenze (peso nave+accessori) si sposta altrove allontanandosi dal ginocchio verso sinistra dal medesimo, che succede al sistema? Te lo dico io, aumenta la distanza dal fulcro (ginocchio) quindi,a parità di peso nave+accessori aumenta il momento delle resistenze o no? Santi numi!!!
La tenete carta asciutta e penna bic lassù? Ecco prendila e comincia a far di conto vedrai che ti torna il ragionamento se ragioni Sant'omo.
Saluti :P
Sei ostinato e incorreggibile, Ermanno, proprio come un bambino viziato dell'asilo!
Se fai vedere appunto ad un bimbo dell'asilo il tuo schema statico della nave chiedendogli dove secondo lui "pesa di più", quel bimbo indicherebbe sicuramente con il ditino la zona verso destra, cioè verso i cassoni,che sono stati previsti proprio lì non solo per poi alla fine dopo il raddrizzamento far galleggiae la nave a mò di salvagente mediante svuotamento dell'acqua, ma anche, prima del raddrizzamento, per poter con il loro peso eccentrico e quello dell'acqua contenuta "spostare" appunto il baricentro il più possibile vicino alla linea verticale passante per il ginocchio-fulcro di rotazione contribuendo così a diminuire il braccio del momento resistente complessivo e proporzionalmente lo sforzo di tiro orizzontale necessario per il primo distacco.
Saluti un pò imbronciati.
[quote name="Pietro Rinaldi"]L'iniziativa della redazione a proporre un BLOG, mi sembra buona e condivisibile, scevra dal presupposto di essere favorevoli, contrari o indifferenti nel merito del progetto Titan-Micoperi. Ognuno potra dire la sua senzxa sentirsi "taggato" o tatuato.
Nel merito delle spiegazioni inserite da Mancini, insieme ai grafici ... dico, al momento, che danno l'idea e la dimensione dell'Impegno Ingegneristico che ha messo nello studio della sua proposta progettuale. Merita sicuramente rispetto e considerazione ...... poi tutte le discussioni ed i commenti hanno pure ragione di esserci !!![/quote]
Evviva le discussioni, ma con dati di fatto,considerazioni logiche e validate, non con le barzellette!!!!
Saluti :sad:
[quote name="Attilio Regolo"]Benedetto ErmannO, in fisica elementare il momento è dato dal prodotto della forza per il braccio.
Te lo ripeto, se il valore del momento raddoppia, come da te ipotizzato nel caso dello schema statico della Concordia al Giglio, ma il braccio è rimasto lo stesso di prima, come fa la forza di tiro a "sestuplicare"?
Al massimo raddoppierà.
Prova a chiederlo ad uno studentello di terza media se continui ad avere dubbi.
Il fatto è che l'età, la stanchezza e sopratutto l"ossessione" anti progetto T/M può giocare talvolta brutti scherzi.
Affettuosi saluti e appena asciugata un pò la sfortunata piana dell'Albinia andiamoci a fare insieme a Maurizio questa ""tagliata" con il vino rosso.[/quote]
Attilio se invece di leggere a video stampassi, ti accorgeresti che le cose non stanno come dici.Se il momento cambia,qualcosa deve cambiare.Non è il peso che cambia ma la distanza dal suo punto di applicazione quindi è la distanza che cambia.E se cambia la distanza cambia il momento, è così difficile da capire? 1^ elementare non terza media! Benedett'omo
Saluti :P
E comunque, Ermanno, lungi da me il disconoscere l'originaltà, la validità e perchè no anche il coraggio intellettuale di quanto affermi da molto tempo anche in questo blog di Giglionews nei confronti del cosidetto "progetto Titan-Micoperi".
E non te la prendere troppo a male se qulcuno come me, forse in grado più di tanti altri di capire il tuo messaggio, indulge talvolta a qualche provocazione anhe "fumettistica" o ti fa notare qualche errore.
Meglio essere criticati apertamente alla luce del sole da un amico che rischiare di subire il silenzio malevolo di qualche nemico insidioso nascosto dietro a qualche cespuglio con il fucile a silenziatore.
Perchè nonostante le tue continue bonarie accuse nei miei confronti di "collusione" con il progetto suddetto tu sei intelligente e consapevole quanto basta per aver compreso che la mia è solo un'adesione intellettuale provvisoria del tutto disinteressata e con riserva.
E non penserai davvero spero, con il comune amico Scholl, che mi faccia tanto impressionare da slides web ben fatte o da riprese TV subacquee luccicanti fatte ad arte nel cantiere Concordia, per convincermi che con l'operazione T/M a Giglio siamo di fronte al "progetto del secolo"?
Io sono invece d'accordo con te e Maurizio, caro Ermanno, che siamo di fronte ad una gigantesca operazione "di necessità virtù" che dobbiamo, almeno per il momento, in qualche modo subire noi tutti e l'immacolato ambiente del Giglio, già violato dall'incredibile disgrazia el nufragioConcordia.
E se in ultimo l'operazione T/Concordia andrà anche se molto faticosamente a buon fine, sarà meglio così per tutti.
Certo dobbiamo subire ma con la guardia alzata e con voce ferma e critica, e strumenti informativi di grande valore e coraggio come Giglionews ci stanno dando un aiuto importante per poter tentare di conseguire suddetto obbiettivo.
L'iniziativa della redazione a proporre un BLOG, mi sembra buona e condivisibile, scevra dal presupposto di essere favorevoli, contrari o indifferenti nel merito del progetto Titan-Micoperi. Ognuno potra dire la sua senzxa sentirsi "taggato" o tatuato.
Nel merito delle spiegazioni inserite da Mancini, insieme ai grafici ... dico, al momento, che danno l'idea e la dimensione dell'Impegno Ingegneristico che ha messo nello studio della sua proposta progettuale. Merita sicuramente rispetto e considerazione ...... poi tutte le discussioni ed i commenti hanno pure ragione di esserci !!!
Benedetto ErmannO, in fisica elementare il momento è dato dal prodotto della forza per il braccio.
Te lo ripeto, se il valore del momento raddoppia, come da te ipotizzato nel caso dello schema statico della Concordia al Giglio, ma il braccio è rimasto lo stesso di prima, come fa la forza di tiro a "sestuplicare"?
Al massimo raddoppierà.
Prova a chiederlo ad uno studentello di terza media se continui ad avere dubbi.
Il fatto è che l'età, la stanchezza e sopratutto l"ossessione" anti progetto T/M può giocare talvolta brutti scherzi.
Affettuosi saluti e appena asciugata un pò la sfortunata piana dell'Albinia andiamoci a fare insieme a Maurizio questa ""tagliata" con il vino rosso.
[quote name="Attilio Regolo"]Ecco di nuovo il simpatico Ermanno Mancini che confonde un blog divulgativo come questo di Giglionews per un'aula universitaria di scienza delle costruzioni navali dove lui fa il Professore alla lavagna luminosa accanto alla cattedra e noi tutti inebetiti e ignoranti studentelli ad ascoltarlo seduti di fronte a lui su scomodi strapuntini con il block notes degli appunti avvolti e confusi dalle sue dottissime circonvoluzioni matematico-ingegneristiche.
Solo il compagno di "tagliata" Maurizio appare comprenderlo e approvarlo in genere senza condizioni salvo esprimergli saltuariamente qualche ragionevole dubbio che il "Professore" schiva e aggira immediatamente con subdola sagacia come nel caso dei cuscini di cemento sotto la nave che agli occhi del ""Maestro" sono diventati dei cilindri.
E che dire allora quando ipotizzandopoco più del semplice "raddoppio" del momento resistente per presunto erroneo calcolo del baricentro da parte dei progettisti T/M, il nostro"luminare" ne deduce, a parità di braccio(10 mt) e di geometria statica, addirittura una "devastante sestuplicazione"(109.000 tonn circa rispetto alle 18.000 circa) della forza di tiro necessaria per la prima rotazione di raddrizzamento?[/quote]
Dimostra il contrario se ne sei capace altrimenti sta zitto e leggi il corriere della maremma!
non confondo nulla.ho premesso che la relazione sarebbe stata di un certo contenuto, se non ri piace pigia sul due e cambia canale oppure smentisci con dati di fatto non con racconti da rotocalco!
Siamo intesi una volta per tutte Attilio?
[quote name="Attilio Regolo"]Ecco di nuovo il simpatico Ermanno Mancini che confonde un blog divulgativo come questo di Giglionews per un'aula universitaria di scienza delle costruzioni navali dove lui fa il Professore alla lavagna luminosa accanto alla cattedra e noi tutti inebetiti e ignoranti studentelli ad ascoltarlo seduti di fronte a lui su scomodi strapuntini con il block notes degli appunti avvolti e confusi dalle sue dottissime circonvoluzioni matematico-ingegneristiche.
Solo il compagno di "tagliata" Maurizio appare comprenderlo e approvarlo in genere senza condizioni salvo esprimergli saltuariamente qualche ragionevole dubbio che il "Professore" schiva e aggira immediatamente con subdola sagacia come nel caso dei cuscini di cemento sotto la nave che agli occhi del ""Maestro" sono diventati dei cilindri.
E che dire allora quando ipotizzando poco più del semplice "raddoppio" del momento resistente per presunto erroneo calcolo del baricentro da parte dei progettisti T/M, il nostro"luminare" ne deduce, a parità di braccio(10 mt) e di geometria statica, addirittura una "devastante sestuplicazione"(109.000 tonn circa rispetto alle 18.000 circa) della forza di tiro necessaria per la prima rotazione di raddrizzamento?[/quote]
Attilio,vieniamo al dunque: cosa vuoi da me? Comincio a seccarmi, replica con numeri e ragionamenti non con ragionamenti da fumettista o da ex gruppettaro dell'ultima ora. Forse dimentichi che non ho studiato farmacia e non faccio il venditore di frutta secca alla sagra del paese con tutto il rispetto per entrambi. Quindi vieni al sodo, fatti i tuoi conti e smentiscimi, sto quà!
Trova il baricentro e pubblicalo di tu dove sta, io lo so trovalo tu e dimmi cosa c'è di nuovo sotto il sole.
Saluti :P
Attilio la tagliata deve aspettare, il localino da me proposto è irrarunggibile attualmente causa alluvione. E poi al Chianti preferisco il Morellino. Sono d'accordo per il conto alla romana.
Detto questo, spero che l'ipotesi teorica fatta da Ermanno non si verifichi. Se la nave si incastra sotto la piattaforma l'unico intervento possibile è la demolizione in loco. Sempre ammesso che ci siano le condizioni di sicurezza per operare una demolizione con gli strand jack in massima tensione.
A quanto ho capito il peso della nave si concentrerebbe in pochi m2 con il rischio di polverizzare il calcestruzzo ed abbassare il piano di appoggio fatto dai sacchi di cemento rispetto al falso fondale. Giusto? Spero sia solo teoria.
Però devo ammettere che il ragazzo è preparato e conosce il mestiere 8)
Ecco di nuovo il simpatico Ermanno Mancini che confonde un blog divulgativo come questo di Giglionews per un'aula universitaria di scienza delle costruzioni navali dove lui fa il Professore alla lavagna luminosa accanto alla cattedra e noi tutti inebetiti e ignoranti studentelli ad ascoltarlo seduti di fronte a lui su scomodi strapuntini con il block notes degli appunti avvolti e confusi dalle sue dottissime circonvoluzioni matematico-ingegneristiche.
Solo il compagno di "tagliata" Maurizio appare comprenderlo e approvarlo in genere senza condizioni salvo esprimergli saltuariamente qualche ragionevole dubbio che il "Professore" schiva e aggira immediatamente con subdola sagacia come nel caso dei cuscini di cemento sotto la nave che agli occhi del ""Maestro" sono diventati dei cilindri.
E che dire allora quando ipotizzandopoco più del semplice "raddoppio" del momento resistente per presunto erroneo calcolo del baricentro da parte dei progettisti T/M, il nostro"luminare" ne deduce, a parità di braccio(10 mt) e di geometria statica, addirittura una "devastante sestuplicazione"(109.000 tonn circa rispetto alle 18.000 circa) della forza di tiro necessaria per la prima rotazione di raddrizzamento?
[quote name="Maurizio Scholl"]GULP!!! :o
La tua esposizione è chiarissima, ma per i non addetti ai lavori.....
Il calcestruzzo in sezione cilindrica collassa prima di un manufatto di altra fiorma geometrica?
Se è così perche dei sacchi, che io immaggino di forma a "cuscino" (passatemi il termine) si dovrebbero comportare come dei cilindri?
A quanti gradi di radrizzamento dovrebbe avvenire il punto di non ritorno. Ovvero l'autoradrizzamento?
Scusa le domande banali.[/quote]
Me ne scuso ma a volte è inevitabile.
Non è proprio così, le forme impiegate nelle prove di laboratorio sono sempre o cilindriche o cubiche. Altre forme assimilabi a cuscini o materassi o forme più o meno complesse,trovano difficile determinazione che è sempre e comunque sperimentale. Non si può mai stabilire a priori quali e quanti saranno i comportamenti sotto sforzo in quanto il numero delle variabili aleatorie in gioco è veramente enorme.Per come ho capito vengano messi i sacchetti molto verosimilmente posso immaginare dei carichi molto concentrati nelle sone centrali degli stesso che per eccesso di compressione a mio avviso potrebbero spezzarsi a metà.Tieni conto che uno o più episodi del genere inevitabilmente compromettono l'intero sistema.
Suppongo intorno ai 35/40 gradi le potenze (tiri) eguagliano le resistenze (pesi) da qual momento in poi ci voglioni i freni e di quelli buoni.
Ciao
GULP!!! :o
La tua esposizione è chiarissima, ma per i non addetti ai lavori.....
Il calcestruzzo in sezione cilindrica collassa prima di un manufatto di altra fiorma geometrica?
Se è così perche dei sacchi, che io immaggino di forma a "cuscino" (passatemi il termine) si dovrebbero comportare come dei cilindri?
A quanti gradi di radrizzamento dovrebbe avvenire il punto di non ritorno. Ovvero l'autoradrizzamento?
Scusa le domande banali.